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Sviluppo neuromotorio nei primi
anni di vita
Raffaele Falsaperla
Esame neuroevolutivo
aspetti clinici
Per Volpe:
• L'esame neurologico neonatale.... costituisce la pietra
angolare della valutazione neurologica
• Si fonda sulle basi dell'esame neurologico dei lattanti e
dei bambini in età più avanzata, ma è arricchito e
modificato per adattarlo al neonato
• E' necessario per esprimere dei pareri razionali sulla
diagnosi, la prognosi e la gestione del paziente.
Esame neuroevolutivo
aspetti clinici
L'esame clinico è importante per stabilire il grado
di disfunzione cerebrale indipendentemente dal
riscontro o meno di lesioni cerebrali
macroscopicamente documentate
(neuroimaging). I reperti neuroradiologici non
sempre correlano con la gravità dell'outcome
psicomotorio.
Principali teorie sullo sviluppo motorio
• Teoria neuro maturazionistica:
graduale sviluppo di pattern geneticamente
e temporalmente predeterminati nel SNC
(sistema nervoso centrale). Da qui la
famosa “plasticità cerebrale”del
neonato, che ne rende il cervello
modificabile
• Teoria dei sistemi dinamici:
integrazione tra fattori intrinseci al
SNC, ambiente, caratteristiche
biomeccaniche, determinano una grande
variabilità nei tempi e nei modi in cui un
bambino raggiunge ogni tappa dello
sviluppo neuromotorio
Teoria classica dello sviluppo motorio
Legge della progressione
Cefalo caudale Prossimo- distale
Il controllo del capo e
dell’asse corporeo
precede quello degli
arti
Lo sviluppo dei movimenti
delle parti prossimali
precede quello delle parti
distali del corpo
Il follow-up neuropsichico: importanza
di un approccio integrato
• L’osservazione della motricità spontanea
• L’esame neurologico classico
• La valutazione degli aspetti percettivi e sensoriali
• La valutazione del comportamento interattivo
• I tests di sviluppo
General Movements (GMs)
sono movimenti globali spontanei che coinvolgono tutto il corpo della durata
variabile da pochi secondi a diversi minuti
Sono caratterizzati da variabilità della sequenza con cui braccia, gambe, tronco e
collo vengono interessati dal movimento; presentano un crescendo ed un
decrescendo in intensità, forza e velocità; inizio ed una fine graduali; complessità
nelle sequenze di estensione e flessione di gambe e braccia; rotazioni sovrapposte e
cambi di direzione
Tali componenti rendono i movimenti fluenti ed eleganti.
Sono osservabili soprattutto durante il sonno attivo (sonno REM), il pianto e
la veglia attiva
I GMs cambiano con l’età:
nel pretermine e nel nato a termine fino a 2 mesi
(Writhing) e da 2 a 5 mesi di età (Fidgety).
“Writhing” GMs
Sono GMs caratterizzati da ampiezza piccola o moderata, e da velocità lenta o
moderata. Occasionalmente possono inserirsi movimenti più rapidi ed ampi,
specie delle braccia. Tipicamente questi movimenti sono ellittici nella forma:
questa componente crea l’impressione del carattere “writhing” (tipo “fil di ferro”).
Iniziano nel periodo fetale e continuano nel primo e secondo mese post-termine.
Hanno una sequenza variabile e riguardano tutte le parti del corpo. Il repertorio è
distinto in:
Poor repertoire
Chaotic
Cramped-synchronized
Video
“Fidgety” GMs: da 6-9 settimane a 4 mesi
dopo il termine
• Sono GMs circolari, di piccola ampiezza, di velocità moderata, di
accelerazione variabile, che interessano il capo, il tronco, gli arti, in tutte le
direzioni. Sono quasi continui nel bambino sveglio, tranne che durante i
periodi di attenzione focalizzata. Possono avvenire insieme ad altri
movimenti, come lo scalciare, movimenti oscillatori distali, scoppi di gioia.
Sono in genere presenti dalle 6-9 settimane fino alle 15-20 settimane post-
termine. Sono un segno di disfunzione quando il pattern motorio si presenta
con Fidgety di ampiezza, velocità e rapidità esagerate (Abnormal Fidgety) o
quando non vengono osservati (Absent Fidgety)
Video Caso clinico
Esame neurologico classico del neonato
• Per un corretto esame neuroevolutivo del neonato bisogna conoscere:
• Età gestazionale (E.G) tempo in settimana alla nascita
• Età corretta ( E.G meno settimane o giorni in caso di prematurità)
• Peso alla nascita
• Misura e forma della circonferenza cranica (normale 34-35 cm)
Esame neurologico classico del neonato
• Valutazione degli stati comportamentali (sonno NREM, sonno
REM, sonnolenza, allerta, pianto)
• Valutazione neurosensoriale e del comportamento interattivo
(soglia di risposta a stimolazioni luminose, acustiche,
nocicettive, inseguimento visivo, aggancio visivo)
• ROT ( bicipitale, patellare, achilleo, clono del piede)
• Tono passivo ( manovra dello sciarpa, angolo adduttori, angolo
popliteo, Manovra tallone-orecchio, ritorno elastico arti superiori
ed inferiori)
• Tono attivo (manovra di sospensione ventrale, dorsale,
ascellare, raddrizzamento)
• Nervi cranici
• Riflessi arcaici
ESAME NEUROLOGICO
Riflesso di Moro:
Scompare nel bambino normale a 4-5 m.
Con il bambino in posizione supina il ri-
flesso viene evocato causando un suono
improvviso od un brusco movimento del
letto. Il bambino risponde con l’abdu-
zione e l’estensione delle braccia a cui
segue la circomduzione e la flessione.
In presenza di emiplegia o paralisi del
plesso brachiale, il braccio coinvolto
non risponderà alla stessa maniera del
braccio normale.
- riflessi primitivi
ESAME OBIETTIVO :
RIFLESSI ARCAICI
ESAME NEUROLOGICO
Riflesso tonico asimmetrico del collo:
Con il paziente supino, ruotando la te-
sta da un lato, si otterrà l’estensione
degli arti di quel lato e la flessione del
gomito e del ginocchio controlaterali
(“posizione dello schermidore”)
Sebbene una minima presenza di questo
riflesso possa essere presente sino ai 7
mesi di età, essa è decisa-
mente anormale dopo tale età.
- riflessi primitivi
ESAME OBIETTIVO :
RIFLESSI ARCAICI
Riflesso di prensione palmare (grasp palmare)
Neonato di due settimane
Questo riflesso primitivo prevede la
chiusura della mano su dito
appoggiato sulla parte interna della
mano del bimbo
Riflesso di ricerca (rooting reflex)
Neonato di due settimane
La bocca viene aperta ed il capo si
volge verso il dito che tocca
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capezzolo)
ESAME NEUROLOGICO - risposte posturali
Riflesso di Landau :
All’età di 6 sett. un bambino normale tenuto in
sospensione ventrale è capace di sollevare il
capo
In un bambino con paralisi cerebrale questo
riflesso manca
ESAME OBIETTIVO :
RIFLESSI ARCAICI
Riflesso della marcia automatica
Neonato di due settimane
Il neonato simula i movimenti del
cammino se tenuto in posizione
eretta, inclinato in avanti o se le
piante toccano delicatamente una
superficie piana
CONTROLLO POSTURALE
• Controllo del capo (3 mesi)
• Controllo postura seduta (6-7 mesi)
• Cammino carponi (8-9 mesi)
• Controllo postura eretta (>9 mesi)
• Passaggi posturali, rotolamento, pivoting
Le acquisizioni ora citate (controllo del capo, posizione seduta, stazione
eretta) sono rese possibili dal graduale perfezionamento di una serie di
meccanismi che garantiscono un tono posturale sempre più adeguato
alle esigenze di ordine antigravitario.
Per l’esame di tali meccanismi e della regolarità della loro evoluzione, si
ricorre ad alcune prove, in particolare alla reazione di Landau e alle
reazioni paracadute.
Reazione di Landau positiva
Bambino sano di 8 mesi
Se l’esaminatore sostiene il b.
sospeso in posizione orizzontale, con
le mani di fianco o sotto l’addome, il
capo, il tronco, le anche e gli arti
inferiori vengono estesi.
Comparsa all’età di 3-4 mesi.
Lattante 5 mm
Reazione di caduta
Lattante di sette mesi
Riflesso di caduta in avanti, stimolato
dall’improvvisa flessione in avanti, in
un lattante che era stato mantenuto
in posizione eretta.
Il b. si protegge estendendo le
braccia ed allargando le dita.
Reazione di caduta laterale
Bambino di otto mesi
Un b. viene spinto da un lato; tale
manovra induce una reazione
posturale positiva di sostegno del
tronco e del capo: il lato del tronco
non sottocarico (il sinistro) si
accorcia e la mano a braccio disteso
viene appoggiata aperta sul piano.
Comparsa all’età di 7 mesi.
Mantenimento della normale posizione eretta
Bambino di otto mesi
La postura è simmetrica, il tronco è
mantenuto lievemente flesso in
avanti, le anche sono estese, e gli
arti inferiori lievemente
extraruotati ed abdotti.
Il controllo della mano
Il controllo della mano rappresenta per il lattante la prima affermazione
utile per l’esplorazione dell’ambiente ed il completamento e la convalida
della funzione visiva.
4 mesi 12 mesi7-8 mesi
Prensione cubito-palmare Prensione radio-palmare Prensione digito-digitale
CAMMINO
• Cammino con sostegno (7-9 mesi): sostiene il peso, no
equilibrio
• Cammino autonomo (9-18 mesi):
F.iniziale con larga base, braccia alzate e prive di movimenti
alterni, appoggio di pianta (cammino digitigrado)
 a 4-6 settimane : inizia a sorridere
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 a 3 mesi : inizia a girarsi verso un suono
 a 6-10 mesi : inizia ad imitare
 a 10-12 mesi : inizia a pronunciare parole
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rovesciarla, inizia ad indicare la necessità di
svuotare la vescica
SVILUPPO MENTALE DI UN BAMBINO NORMALE
Valutazione delle competenze
psicomotorie globali
Sottoscale di sviluppo motorio presenti nelle comuni scale di
valutazione della prima infanzia:
• Griffiths
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Il punteggio globale degli items presenti viene tradotto in un
quoziente di sviluppo, che quantifica la normalità o il ritardo
delle competenze acquisite rispetto ai dati normativi per l’età
considerata.
CONCLUSIONI
• Eterogeneità neuro-comportamentale
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  • 1. Sviluppo neuromotorio nei primi anni di vita Raffaele Falsaperla
  • 2. Esame neuroevolutivo aspetti clinici Per Volpe: • L'esame neurologico neonatale.... costituisce la pietra angolare della valutazione neurologica • Si fonda sulle basi dell'esame neurologico dei lattanti e dei bambini in età più avanzata, ma è arricchito e modificato per adattarlo al neonato • E' necessario per esprimere dei pareri razionali sulla diagnosi, la prognosi e la gestione del paziente.
  • 3. Esame neuroevolutivo aspetti clinici L'esame clinico è importante per stabilire il grado di disfunzione cerebrale indipendentemente dal riscontro o meno di lesioni cerebrali macroscopicamente documentate (neuroimaging). I reperti neuroradiologici non sempre correlano con la gravità dell'outcome psicomotorio.
  • 4. Principali teorie sullo sviluppo motorio • Teoria neuro maturazionistica: graduale sviluppo di pattern geneticamente e temporalmente predeterminati nel SNC (sistema nervoso centrale). Da qui la famosa “plasticità cerebrale”del neonato, che ne rende il cervello modificabile • Teoria dei sistemi dinamici: integrazione tra fattori intrinseci al SNC, ambiente, caratteristiche biomeccaniche, determinano una grande variabilità nei tempi e nei modi in cui un bambino raggiunge ogni tappa dello sviluppo neuromotorio
  • 5. Teoria classica dello sviluppo motorio Legge della progressione Cefalo caudale Prossimo- distale Il controllo del capo e dell’asse corporeo precede quello degli arti Lo sviluppo dei movimenti delle parti prossimali precede quello delle parti distali del corpo
  • 6. Il follow-up neuropsichico: importanza di un approccio integrato • L’osservazione della motricità spontanea • L’esame neurologico classico • La valutazione degli aspetti percettivi e sensoriali • La valutazione del comportamento interattivo • I tests di sviluppo
  • 7. General Movements (GMs) sono movimenti globali spontanei che coinvolgono tutto il corpo della durata variabile da pochi secondi a diversi minuti Sono caratterizzati da variabilità della sequenza con cui braccia, gambe, tronco e collo vengono interessati dal movimento; presentano un crescendo ed un decrescendo in intensità, forza e velocità; inizio ed una fine graduali; complessità nelle sequenze di estensione e flessione di gambe e braccia; rotazioni sovrapposte e cambi di direzione Tali componenti rendono i movimenti fluenti ed eleganti. Sono osservabili soprattutto durante il sonno attivo (sonno REM), il pianto e la veglia attiva
  • 8. I GMs cambiano con l’età: nel pretermine e nel nato a termine fino a 2 mesi (Writhing) e da 2 a 5 mesi di età (Fidgety).
  • 9. “Writhing” GMs Sono GMs caratterizzati da ampiezza piccola o moderata, e da velocità lenta o moderata. Occasionalmente possono inserirsi movimenti più rapidi ed ampi, specie delle braccia. Tipicamente questi movimenti sono ellittici nella forma: questa componente crea l’impressione del carattere “writhing” (tipo “fil di ferro”). Iniziano nel periodo fetale e continuano nel primo e secondo mese post-termine. Hanno una sequenza variabile e riguardano tutte le parti del corpo. Il repertorio è distinto in: Poor repertoire Chaotic Cramped-synchronized
  • 10. Video
  • 11. “Fidgety” GMs: da 6-9 settimane a 4 mesi dopo il termine • Sono GMs circolari, di piccola ampiezza, di velocità moderata, di accelerazione variabile, che interessano il capo, il tronco, gli arti, in tutte le direzioni. Sono quasi continui nel bambino sveglio, tranne che durante i periodi di attenzione focalizzata. Possono avvenire insieme ad altri movimenti, come lo scalciare, movimenti oscillatori distali, scoppi di gioia. Sono in genere presenti dalle 6-9 settimane fino alle 15-20 settimane post- termine. Sono un segno di disfunzione quando il pattern motorio si presenta con Fidgety di ampiezza, velocità e rapidità esagerate (Abnormal Fidgety) o quando non vengono osservati (Absent Fidgety)
  • 13. Esame neurologico classico del neonato • Per un corretto esame neuroevolutivo del neonato bisogna conoscere: • Età gestazionale (E.G) tempo in settimana alla nascita • Età corretta ( E.G meno settimane o giorni in caso di prematurità) • Peso alla nascita • Misura e forma della circonferenza cranica (normale 34-35 cm)
  • 14. Esame neurologico classico del neonato • Valutazione degli stati comportamentali (sonno NREM, sonno REM, sonnolenza, allerta, pianto) • Valutazione neurosensoriale e del comportamento interattivo (soglia di risposta a stimolazioni luminose, acustiche, nocicettive, inseguimento visivo, aggancio visivo) • ROT ( bicipitale, patellare, achilleo, clono del piede) • Tono passivo ( manovra dello sciarpa, angolo adduttori, angolo popliteo, Manovra tallone-orecchio, ritorno elastico arti superiori ed inferiori) • Tono attivo (manovra di sospensione ventrale, dorsale, ascellare, raddrizzamento) • Nervi cranici • Riflessi arcaici
  • 15. ESAME NEUROLOGICO Riflesso di Moro: Scompare nel bambino normale a 4-5 m. Con il bambino in posizione supina il ri- flesso viene evocato causando un suono improvviso od un brusco movimento del letto. Il bambino risponde con l’abdu- zione e l’estensione delle braccia a cui segue la circomduzione e la flessione. In presenza di emiplegia o paralisi del plesso brachiale, il braccio coinvolto non risponderà alla stessa maniera del braccio normale. - riflessi primitivi ESAME OBIETTIVO : RIFLESSI ARCAICI
  • 16. ESAME NEUROLOGICO Riflesso tonico asimmetrico del collo: Con il paziente supino, ruotando la te- sta da un lato, si otterrà l’estensione degli arti di quel lato e la flessione del gomito e del ginocchio controlaterali (“posizione dello schermidore”) Sebbene una minima presenza di questo riflesso possa essere presente sino ai 7 mesi di età, essa è decisa- mente anormale dopo tale età. - riflessi primitivi ESAME OBIETTIVO : RIFLESSI ARCAICI
  • 17. Riflesso di prensione palmare (grasp palmare) Neonato di due settimane Questo riflesso primitivo prevede la chiusura della mano su dito appoggiato sulla parte interna della mano del bimbo
  • 18. Riflesso di ricerca (rooting reflex) Neonato di due settimane La bocca viene aperta ed il capo si volge verso il dito che tocca delicatamente la bocca (ricerca del capezzolo)
  • 19. ESAME NEUROLOGICO - risposte posturali Riflesso di Landau : All’età di 6 sett. un bambino normale tenuto in sospensione ventrale è capace di sollevare il capo In un bambino con paralisi cerebrale questo riflesso manca ESAME OBIETTIVO : RIFLESSI ARCAICI
  • 20. Riflesso della marcia automatica Neonato di due settimane Il neonato simula i movimenti del cammino se tenuto in posizione eretta, inclinato in avanti o se le piante toccano delicatamente una superficie piana
  • 21. CONTROLLO POSTURALE • Controllo del capo (3 mesi) • Controllo postura seduta (6-7 mesi) • Cammino carponi (8-9 mesi) • Controllo postura eretta (>9 mesi) • Passaggi posturali, rotolamento, pivoting
  • 22. Le acquisizioni ora citate (controllo del capo, posizione seduta, stazione eretta) sono rese possibili dal graduale perfezionamento di una serie di meccanismi che garantiscono un tono posturale sempre più adeguato alle esigenze di ordine antigravitario. Per l’esame di tali meccanismi e della regolarità della loro evoluzione, si ricorre ad alcune prove, in particolare alla reazione di Landau e alle reazioni paracadute.
  • 23. Reazione di Landau positiva Bambino sano di 8 mesi Se l’esaminatore sostiene il b. sospeso in posizione orizzontale, con le mani di fianco o sotto l’addome, il capo, il tronco, le anche e gli arti inferiori vengono estesi. Comparsa all’età di 3-4 mesi.
  • 25. Reazione di caduta Lattante di sette mesi Riflesso di caduta in avanti, stimolato dall’improvvisa flessione in avanti, in un lattante che era stato mantenuto in posizione eretta. Il b. si protegge estendendo le braccia ed allargando le dita.
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  • 27. Reazione di caduta laterale Bambino di otto mesi Un b. viene spinto da un lato; tale manovra induce una reazione posturale positiva di sostegno del tronco e del capo: il lato del tronco non sottocarico (il sinistro) si accorcia e la mano a braccio disteso viene appoggiata aperta sul piano. Comparsa all’età di 7 mesi.
  • 28. Mantenimento della normale posizione eretta Bambino di otto mesi La postura è simmetrica, il tronco è mantenuto lievemente flesso in avanti, le anche sono estese, e gli arti inferiori lievemente extraruotati ed abdotti.
  • 29. Il controllo della mano Il controllo della mano rappresenta per il lattante la prima affermazione utile per l’esplorazione dell’ambiente ed il completamento e la convalida della funzione visiva. 4 mesi 12 mesi7-8 mesi Prensione cubito-palmare Prensione radio-palmare Prensione digito-digitale
  • 30. CAMMINO • Cammino con sostegno (7-9 mesi): sostiene il peso, no equilibrio • Cammino autonomo (9-18 mesi): F.iniziale con larga base, braccia alzate e prive di movimenti alterni, appoggio di pianta (cammino digitigrado)
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  • 37.  a 4-6 settimane : inizia a sorridere  a 8-10 settimane : inizia a vocalizzare  a 3 mesi : inizia a girarsi verso un suono  a 6-10 mesi : inizia ad imitare  a 10-12 mesi : inizia a pronunciare parole singole con significato  a 15 mesi : inizia a maneggiare una tazza senza rovesciarla, inizia ad indicare la necessità di svuotare la vescica SVILUPPO MENTALE DI UN BAMBINO NORMALE
  • 38. Valutazione delle competenze psicomotorie globali Sottoscale di sviluppo motorio presenti nelle comuni scale di valutazione della prima infanzia: • Griffiths • Bayley • Brunet-Lezine • CAT-CLAMS Il punteggio globale degli items presenti viene tradotto in un quoziente di sviluppo, che quantifica la normalità o il ritardo delle competenze acquisite rispetto ai dati normativi per l’età considerata.
  • 39. CONCLUSIONI • Eterogeneità neuro-comportamentale • Rapide modificazioni morfologiche e biochimiche del Sistema Nervoso • Solo “conoscendo” il fisiologico si può “riconoscere” il patologico