Il documento esplora la storia della Cambogia, in particolare gli orrori del regime di Pol Pot e le conseguenze del genocidio, con un focus sulla resilienza del popolo cambogiano. L'autore riflette sulle ingiustizie storiche e sulla cultura cambogiana, esprimendo gratitudine verso le persone che ha incontrato e le esperienze vissute. Viene evidenziato il contrasto tra la sofferenza passata e la situazione attuale, con una critica sulle modalità di aiuto internazionale e sulla continua povertà nel paese.