Codici tributo per le somme da accertamento catastalePaolo Soro
Codici tributo per le somme da accertamento catastale.
Istituiti i codici tributo per pagare con F24 gli importi richiesti dall’Agenzia delle Entrate per inosservanza delle disposizioni in materia immobiliare.
Codici tributo per le somme da accertamento catastalePaolo Soro
Codici tributo per le somme da accertamento catastale.
Istituiti i codici tributo per pagare con F24 gli importi richiesti dall’Agenzia delle Entrate per inosservanza delle disposizioni in materia immobiliare.
Visita il nostro sito http://codicefiscale.it/ per ulteriori informazioni su agenzia delle entrate.L'applicazione di una Agenzia delle Entrate numero UTR non è un processo molto difficile. Tuttavia, è importante notare che si deve essere accuratamente preparati quando si applica per esso. Questo per garantire che non si ritrovi in una situazione in cui si deve andare avanti e indietro cercando di mettere le mani su di esso.
La Voluntary Disclosure e la regolarizzazione dei capitali esteri. Procedimento di adesione, sanzioni omessa compilazione quadro RW, rientro dei capitali dall'estero e dai paradisi fiscali (Svizzera e Principato di Monaco). A cura dell'Avv. Edoardo Tamagnone, Studio Legale Tamagnone Di Marco
Più facili i controlli del fisco sui conti correnti della superanagrafePaolo Soro
Più facili i controlli del Fisco sui conti correnti della Superanagrafe.
Con un emendamento al Decreto Stabilità approvato in commissione Bilancio, vengono ridotti i vincoli a carico dell’Agenzia delle Entrate per consultare i dati sui conti correnti già arrivati nella Superanagrafe dei movimenti bancari.
Voluntary Disclosure Bis
La Voluntary Disclosure Bis (chiamata in gergo, Voluntary Disclosure 2.0) proposta dal governo consente, ora, la regolarizzazione anche di contanti e valori al portatore conservati in Italia.
Tra le misure contenute nel testo del Decreto Legge del 22 ottobre 2016 n. 193 (in vigore dal 24.10.2016), collegato alla Legge di Bilancio 2017, coordinato con la Legge di conversione 1° dicembre 2016, n. 225, pubblicata nella GU n. 282 del 02.12.2016 – Supplemento Ordinario n. 53, troviamo inserita anche la nuova procedura di Voluntary Disclosure (VD), letteralmente: rivelazione volontaria.
Dal 6 giugno 2014 è obbligatoria la fattura elettronica nei confronti di determinati soggetti. Le slide sono state presentate al Convegno FIIF/Ordine Avvocati Udine del 30 giugno 2014
Italian Voluntary Disclosure: perché? come? quanto?Vincenzo Renne
La Voluntary Disclosure, in esame alla Commissione Finanze e Giustizia del Senato sarà l'ultima possibilità di regolarizzazione dei capitali (esteri od interni) non dichiarati al fisco.
Considerando la trasparenza fiscale-finanziaria ormai raggiunta a livello internazionale, le limitazioni all'uso del contante, la lotta all'evasione attraverso mezzi informatici sempre più evoluti, ecco che non si può tralasciare (quantomeno) di informarsi in modo consapevole e professionale.
Affrontare tale argomento in modo consapevole vuol dire analizzare il contesto attuale e futuro in un'ottica pianificatoria trasversale.
Visita il nostro sito http://codicefiscale.it/ per ulteriori informazioni su agenzia delle entrate.L'applicazione di una Agenzia delle Entrate numero UTR non è un processo molto difficile. Tuttavia, è importante notare che si deve essere accuratamente preparati quando si applica per esso. Questo per garantire che non si ritrovi in una situazione in cui si deve andare avanti e indietro cercando di mettere le mani su di esso.
La Voluntary Disclosure e la regolarizzazione dei capitali esteri. Procedimento di adesione, sanzioni omessa compilazione quadro RW, rientro dei capitali dall'estero e dai paradisi fiscali (Svizzera e Principato di Monaco). A cura dell'Avv. Edoardo Tamagnone, Studio Legale Tamagnone Di Marco
Più facili i controlli del fisco sui conti correnti della superanagrafePaolo Soro
Più facili i controlli del Fisco sui conti correnti della Superanagrafe.
Con un emendamento al Decreto Stabilità approvato in commissione Bilancio, vengono ridotti i vincoli a carico dell’Agenzia delle Entrate per consultare i dati sui conti correnti già arrivati nella Superanagrafe dei movimenti bancari.
Voluntary Disclosure Bis
La Voluntary Disclosure Bis (chiamata in gergo, Voluntary Disclosure 2.0) proposta dal governo consente, ora, la regolarizzazione anche di contanti e valori al portatore conservati in Italia.
Tra le misure contenute nel testo del Decreto Legge del 22 ottobre 2016 n. 193 (in vigore dal 24.10.2016), collegato alla Legge di Bilancio 2017, coordinato con la Legge di conversione 1° dicembre 2016, n. 225, pubblicata nella GU n. 282 del 02.12.2016 – Supplemento Ordinario n. 53, troviamo inserita anche la nuova procedura di Voluntary Disclosure (VD), letteralmente: rivelazione volontaria.
Dal 6 giugno 2014 è obbligatoria la fattura elettronica nei confronti di determinati soggetti. Le slide sono state presentate al Convegno FIIF/Ordine Avvocati Udine del 30 giugno 2014
Italian Voluntary Disclosure: perché? come? quanto?Vincenzo Renne
La Voluntary Disclosure, in esame alla Commissione Finanze e Giustizia del Senato sarà l'ultima possibilità di regolarizzazione dei capitali (esteri od interni) non dichiarati al fisco.
Considerando la trasparenza fiscale-finanziaria ormai raggiunta a livello internazionale, le limitazioni all'uso del contante, la lotta all'evasione attraverso mezzi informatici sempre più evoluti, ecco che non si può tralasciare (quantomeno) di informarsi in modo consapevole e professionale.
Affrontare tale argomento in modo consapevole vuol dire analizzare il contesto attuale e futuro in un'ottica pianificatoria trasversale.
La nuova edizione della Voluntary non promette gli stessi risultati della prima. Raggiungere 2 miliardi di euro sarà difficile. La parola agli esperti
Una analisi degli ultimi provvedimenti riguardanti l'uso del conto corrente, la giacenza, li prelievi in contanti e i rischi a cui andiamo incontro nel prossimo mese. Ma anche le soluzioni possibili. Da seguire attentamente.
Le novità del decreto crescita e internazionalizzazione parte iPaolo Soro
Le novità del Decreto Crescita e Internazionalizzazione - Prima parte.
Il Decreto Crescita e Internazionalizzazione reca svariate novità relative al concetto e all'individuazione di stabile organizzazione e domicilio delle imprese internazionali, istanza d'interpello, dividendi, interessi, costi black list, consolidato nazionale, trasferimento della residenza, perdite, utili, credito d'imposta estero e spese di rappresentanza. Di seguito pubblichiamo la prima parte (artt. 1 - 4).
Il rapporto "Attività dei primi 100 giorni" è l'occasione per fare il punto sull'azione del governo Monti a tre mesi dall'insediamento.
Il dossier è diviso in due parti.
La prima descrive e analizza le tre direttrici - rigore, equità e crescità - che hanno ispirato l'azione dell'Esecutivo; il rinnovato rapporto con l'Europa e con i cittadini.
La seconda parte, incentrata sulle politiche di settore, dà conto dei provvedimenti per il Mezzogiorno, di quelli di politica estera e difesa, sicurezza e giustizia, agenda digitale,scuola,impresa e servizi pubblici locali.
Le due appendici elencano rispettivamente l'attività normativa del governo e le opere infrastrutturali sbloccate dal Cipe.
Monitoraggio fiscale e rientro dei capitali dall'esteroPaolo Battaglia
Le slide relative al mio intervento su "Monitoraggio fiscale e rientro dei capitali dall'estero" alla 3a Conversazione di Aggiornamento Professionale tenuta da "Ascheri & Partners Ltd - London". Londra 24 Gennaio 2014
La Normativa FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act) è nata nel 2010 per merito del Congresso americano con lo scopo di contrastare, con la collaborazione degli intermediari finanziari esteri, l'evasione fiscale da parte di soggetti statunitensi che operano all'estero.
Parlamento al lavoro su costi black list e normativa cfcPaolo Soro
Parlamento al lavoro su costi black list e normativa CFC
Alcuni emendamenti alla prossima Legge di Stabilità rimettono in discussione le recenti novità inserite nel Decreto Crescita e Internazionalizzazione in materia di costi black list e regole sulle CFC. Vediamo di che si tratta.
Voluntary Disclosure: la pirma, Circolare 10/EVincenzo Renne
La Circolare n. 10/E, emanata venerdì 13 marzo 2015 è la prima di una serie e, come viene indicato già nell’oggetto, fornisce le “prime indicazioni relative alla procedura”: consta di 65 pagine!
Tra le altre cose non esplicita parte delle interpretazioni inerenti le criticità maggiori ma, vista la complessità della norma, è comunque un primo passo.
Da Roma a Dubai, aspetti fiscali.
Lo scorso aprile, il Ministro Padoan ha firmato due decreti ridisegnando la mappa dei Paesi White List con riferimento alla deduzione dei costi e alla disapplicazione della normativa CFC: gli Emirati Arabi Uniti sono stati ricompresi nella prima, ma restano fuori dalla seconda. In tale quadro intervengono le ulteriori modifiche adottate col Decreto Crescita e Internazionalizzazione, a settembre.
L'INPS ha pubblicato la circolare 22 con i nuovi importi dei contributi previdenziali per artigiani e commercianti da versare nell'anno 2017. Sul Blog Codice Azienda un articolo sintentico con i dati principali
1. www.codiceazienda.it
Ministero dell'Economia e delle Finanze
Ufficio Stampa
Comunicato n. 46
Stop alla ritenuta automatica del 20% sui flussi finanziari dall’estero
Su richiesta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, è stato assunto in data odierna un
provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che sospende l’operatività della ritenuta del
20 percento sui redditi derivanti da investimenti esteri e dalle attività estere di natura finanziaria
applicata automaticamente dagli intermediari finanziari.
Gli acconti eventualmente già trattenuti da intermediari finanziari sulla base della norma in oggetto
saranno rimessi a disposizione degli interessati dagli stessi intermediari.
L’evoluzione del contesto internazionale in materia di contrasto all’evasione fiscale cross-border,
che ha subito una forte accelerazione, attraverso la creazione di un modello di accordo
intergovernativo (IGA) per lo scambio di informazioni tra gli USA e gli altri Paesi, fa ritenere ormai
superata la disposizione che ha introdotto la predetta ritenuta alla fonte, atteso che le informazioni
sui redditi di fonte estera di pertinenza di residenti italiani saranno disponibili attraverso il canale
dello scambio automatico multilaterale di informazioni. Tale modello ha costituito la base per la
nascita di un sistema automatico di scambio di informazioni multilaterale tra Paesi (Common
Reporting Standard), presentato dall’OCSE nel gennaio scorso, e sottoposto all’approvazione del
meeting del G20 di questo mese di febbraio. Lo scambio di informazioni costituisce il nuovo
percorso condiviso per la lotta all’evasione fiscale internazionale.
La disposizione che ha previsto l’obbligo, per gli intermediari residenti, di applicare la ritenuta del
20 percento sui redditi derivanti da investimenti esteri e dalle attività estere di natura finanziaria, è
stata originariamente predisposta, nel corso dell’anno 2012, nel quadro delle iniziative di risposta
alla richiesta di informazioni della Commissione Europea (caso EU Pilot 171/11/Taxu), relative
alla non proporzionalità degli adempimenti e delle sanzioni in materia di monitoraggio fiscale,
rispetto agli obiettivi di contrasto all’evasione perseguiti dall’Italia, attraverso il predetto
monitoraggio. La stessa disposizione è stata introdotta nell’ordinamento soltanto il 6 agosto 2013
con la legge europea n. 97.
Contestualmente al provvedimento di sospensione degli effetti della norma, è stata predisposta, per
le valutazioni del prossimo Governo - nell’ambito del disegno di legge concernente disposizioni per
l’attuazione dell’accordo IGA con gli USA e per l’implementazione del Common Reporting
Standard - una norma di abrogazione della ritenuta di cui sopra, ai fini di semplificazione.
Roma 19 febbraio2014
Ore 19,20