Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alessia De Santi...Complexity Institute
A ridosso della guerra di successione polacca, si verificarono gli eventi che portarono alla costituzione di tutti i più importanti musei italiani, come oggi li conosciamo. Da Firenze a Napoli passando per Roma, un sottile filo rosso ha unito le principali famiglie italiane del Rinascimento e così pure ha posto in relazione quelli che oggi sono musei come la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti a Firenze, la Galleria Corsini e i Musei Capitolini a Roma, tutti i siti borbonici a Napoli e dintorni. Quel che sembra distante è invece unito da sotterranee connessioni. Come un ipotetico interpretative plan dei musei italiani, questo libro dimostra che l’arte e i principali siti UNESCO italiani sono tutti uniti ad un’unica eccelsa matrice.
Massimo Morigi, Pombalina et inactualia Archeologica, Neo-marxismo, Repubblic...UNIVERSITY OF COIMBRA
Scritti di Massimo Morigi sul repubblicanesimo composti nell'ambito dello Studio portoghese dell'Università di Coimbra (Portogallo). Questi scritti sono un'elaborazione intellettuale che per Massimo Morigi è stata propedeutica all'elaborazione del paradigma olistico-dialettico-espressivo-strategico-conflittuale del Repubblicanesimo Geopolitico. Il quale Repubblicanesimo Geopolitico partendo da una visione realista della politica che fu principalmente di Machiavelli, estende il suo paradigma a tutti i fenomeni della natura fisica e biologica.
https://www.lamemoriadellavoro.it/
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 da alcuni studenti della classe 4° A del Liceo classico Marie Curie con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alessia De Santi...Complexity Institute
A ridosso della guerra di successione polacca, si verificarono gli eventi che portarono alla costituzione di tutti i più importanti musei italiani, come oggi li conosciamo. Da Firenze a Napoli passando per Roma, un sottile filo rosso ha unito le principali famiglie italiane del Rinascimento e così pure ha posto in relazione quelli che oggi sono musei come la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti a Firenze, la Galleria Corsini e i Musei Capitolini a Roma, tutti i siti borbonici a Napoli e dintorni. Quel che sembra distante è invece unito da sotterranee connessioni. Come un ipotetico interpretative plan dei musei italiani, questo libro dimostra che l’arte e i principali siti UNESCO italiani sono tutti uniti ad un’unica eccelsa matrice.
Massimo Morigi, Pombalina et inactualia Archeologica, Neo-marxismo, Repubblic...UNIVERSITY OF COIMBRA
Scritti di Massimo Morigi sul repubblicanesimo composti nell'ambito dello Studio portoghese dell'Università di Coimbra (Portogallo). Questi scritti sono un'elaborazione intellettuale che per Massimo Morigi è stata propedeutica all'elaborazione del paradigma olistico-dialettico-espressivo-strategico-conflittuale del Repubblicanesimo Geopolitico. Il quale Repubblicanesimo Geopolitico partendo da una visione realista della politica che fu principalmente di Machiavelli, estende il suo paradigma a tutti i fenomeni della natura fisica e biologica.
https://www.lamemoriadellavoro.it/
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 da alcuni studenti della classe 4° A del Liceo classico Marie Curie con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Dai graffiti all'invenzione della stampa, passando per il futurismo di Depero e le grandi campagne del Novecento, il percorso dell'uomo nella comunicazione.
Dalla preistoria ai media di massa - Storia Dei Media Digitali Lezione 1Lorenzo Cassulo
Corso di Storia dei Media Digitali - Lezione 1
Dalla Preistoria ai Media di Massa
Come cambia la cultura di una società con l'evoluzione dei media.
Istituto Europeo di Design - Corso di Media Design
Documentari, televisione e creazione di contenuti visivi per i museiCaterina Pisu
The representation of museums in the movies and on television: italian case studies.
Paper presented at the annual meeting of the italian small museums (Quinto Convegno Internazionale dei Piccoli Musei, Viterbo, 26-27 settembre 2014) by Caterina Pisu (national coordinator of Associazione Nazionale Piccoli Musei) and Maurizio Pellegrini (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale).
Di Mariuccia Salvati. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Dai graffiti all'invenzione della stampa, passando per il futurismo di Depero e le grandi campagne del Novecento, il percorso dell'uomo nella comunicazione.
Dalla preistoria ai media di massa - Storia Dei Media Digitali Lezione 1Lorenzo Cassulo
Corso di Storia dei Media Digitali - Lezione 1
Dalla Preistoria ai Media di Massa
Come cambia la cultura di una società con l'evoluzione dei media.
Istituto Europeo di Design - Corso di Media Design
Documentari, televisione e creazione di contenuti visivi per i museiCaterina Pisu
The representation of museums in the movies and on television: italian case studies.
Paper presented at the annual meeting of the italian small museums (Quinto Convegno Internazionale dei Piccoli Musei, Viterbo, 26-27 settembre 2014) by Caterina Pisu (national coordinator of Associazione Nazionale Piccoli Musei) and Maurizio Pellegrini (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale).
Di Mariuccia Salvati. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
1. 1
STORIA SOCIALE DEI MEDIA. DA GUTEMBERG A INTERNET
www.csl.unifi.it
Teorie e tecniche della comunicazione
2015/2016
MARCO SBARDELLA
Marco.sbardella@unifi.it
2. 2
Perché questo libro
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Storia sociale dei media
2015/2016
Gli autori nella prefazione sostengono che lo scopo del libro è di:
«mostrare l’importanza del passato nel presente, introducendo la dimensione
storica negli studi sui media e calando i media dentro la storia»
3. 3
Chi sono gli autori
www.csl.unifi.it
Storia sociale dei media
2015/2016
Asa Briggs Peter Burke
https://en.wikipedia.org/wiki/Asa_Briggs https://en.wikipedia.org/wiki/Peter_Burke_(historian)
4. 4
1. La rivoluzione della stampa e il suo contesto
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Storia sociale dei media
2015/2016
1. La rivoluzione della stampa e il suo contesto
1. Riconsiderare la rivoluzione della stampa Si
2. La comunicazione e le vie di comunicazione No
3. Impero e comunicazione No
4. Le comunicazioni transatlantiche No
5. La comunicazione orale Si
6. La comunicazione scritta Si
7. I linguaggi della comunicazione Si
8. La comunicazione visiva No
9. Le immagini stampate No
10. La comunicazione multimediale Si
11. Le interazioni tra media No
12. La censura Si
13. La comunicazione clandestina Si
14. L’avvento del mercato Si
15. La storia della lettura Si
16. Istruzione e intrattenimento No
17. Una nuova lettura della rivoluzione della stampa Si
5. 5
La rivoluzione della stampa e il suo contesto
La stampa a caratteri mobili
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Storia sociale dei media
2015/2016
1450 ca. Johann Gutemberg a
Magonza (già nel 1500 la tecnica era
diffusa in tutta Europa).
Ma in estremo oriente (Cina,
Giappone, Corea), già esistevano
metodi per stampare libri in serie
«capitalismo della stampa»
I primi giornali d’informazione nascono in Europa nel Seicento, ma diventano
quotidiani solo nel corso dell’Ottocento.
6. 6
La rivoluzione della stampa e il suo contesto
La ‘società della stampa’ e le lingue volgari
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Storia sociale dei media
2015/2016
L’utilizzo delle lingue volgari a scopi letterari favorisce la loro standardizzazione e
codificazione (vedi le traduzioni della Bibbia)
1539 Francesco I ordina che i
documenti legali fossero scritti in
francese e non più in latino
7. 7
La rivoluzione della stampa e il suo contesto
La comunicazione multimediale
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Storia sociale dei media
2015/2016
Riti, processioni, spettacoli, teatro,
esecuzioni
Consiglio di lettura:
Michael Foucault, Sorvegliare e punire
Funzione pedagogica
Tra la fine del Cinquecento e l’inizio del
Seicento nascono i primi teatri: ad
esempio il Theatre (1576) e il Globe
(1598) a Londra
8. 8
La rivoluzione della stampa e il suo contesto
L’avvento del mercato
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Storia sociale dei media
2015/2016
Nonostante le tirature dell’epoca fossero basse per i canoni
attuali (500-1000 copie), già nel Cinquecento si sviluppò un
mercato librario.
In Italia il primo catalogo di libri – con i prezzi – risale al
1541
A metà Seicento era già diffusa la pubblicità nei giornali
Nel 1709 viene varato in Gran Bretagna il Copyright Act
l’autore ha, per 14 anni, il diritto esclusivo di pubblicare le
sue opere
Aldo Manuzio
Le prime capitali del commercio dei libri sono state:
• Venezia nel Cinquecento
• Amsterdam nel Seicento
• Londra nel Settecento
9. 9
La rivoluzione della stampa e il suo contesto
La storia della lettura
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Storia sociale dei media
2015/2016
Tra il Cinquecento e il Ottocento gli stili di lettura sono realmente cambiati.
Cinque tipi di lettura:
1. lettura critica
2. lettura pericolosa
3. Lettura creativa
4. Lettura estensiva
5. Lettura privata
10. 10
Momento seminariale
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Storia sociale dei media
2015/2016
Clay Shirky: come il surplus cognitivo
cambierà il mondo. TED conference
Consigli di lettura:
• Surplus cognitivo. Creatività e generosità nell’era digitale
https://www.ted.com/talks/clay_shirky_how_
cognitive_surplus_will_change_the_world
Editor's Notes
Il libro parte dall’invenzione della stampa a caratteri mobili. Si tratta di una scelta… Gli autori avrebbero benissimo potuto decidere di partire da quando la scrittura apparve 3.500 anni fa all’interno della civiltà sumera.
Nel 1500 esistevano stamperie in più di 250 città europee, erano già state prodotte in Europa 27.000 edizioni, per una stima di 13 milioni di libri in circolazione. Di questi, 2 milioni sono stati stampati solo a Venezia.
Nel primo periodo, per venire incontro alle abitudini dei lettori – abituati ai manoscritti – gli stampatori riproducevano volontariamente lo stile dei manoscritti.
In Russia la stampa penetrò più lentamente, fino al ‘700, quando lo zar Pietro il Grande fondò numerose stamperie. Anche nel mondo islamico la diffusione della stampa andò a rilento, la prima stamperia turca è del ‘700.
Azione di freno da parte anche della chiesa cattolica: gli amanuensi perdevano il lavoro e il clero pensava che così gli strati più bassi della popolazione potevano leggere da soli i testi sacri.
Elizabeth Eisenstein nel suo libro del 1979 (La stampa come fattore di cambiamento) definisce la stampa come una rivoluzione inavvertita. Inavvertita perché la sua importanza è stata sottovalutata dalla storiografia. La studiosa si rifà alle idee di McLuhan e di Ong.
Due le conseguenze principali secondo lei:
Standardizzava e conservava un sapere che prima era fluido
Favoriva la critica all’autorità
Ma la Eisenstein considera la stampa isolatamente, ignorando tutti gli altri media… i media devono essere pensati come un sistema, in cui media vecchi e nuovi interagiscono, competono, si rinforzano ecc.
Le strategie e le tattiche dei soggetti della comunicazione devono essere messe in relazione al contesto in cui essi operano, oltre che ai messaggi che comunicano.
Prima della stampa si utilizzava il latino per la comunicazione scritta e i dialetti per quella orale. Ma già Dante, Petrarca e Boccaccio in Italia e Chaucer in Inghilterra avevano scritto in volgare.
A proposito della comunicazione orale:
Nonostante l’importanza della stampa in Europa la comunicazione orale rimaneva estremamente importante si pensi alle prediche domenicali di preti e frati alcuni predicatori attiravano grandi folle.
Nel ‘700 si erano già formate le opinioni pubbliche nazionali (vedi Habermas – Storia e critica dell’opinione pubblica del 1972) i caffè hanno giocato un ruolo centrale, soprattutto in Francia e in Inghilterra. Le città li tenevano sotto sorveglianza perché al loro interno trovavano terreno fertile critiche sovversive nei confronti dei governi.
Riguardo la comunicazione scritta:
Nel ‘600 e ‘700 l’alfabetizzazione nel contesto religioso è importante nell’europa protestante si veda il caso della Svezia luterana
I riti oltre che comunicare informazioni, creavano una solidarietà tra prete e fedeli, re e sudditi ecc. pensate a cosa voglia dire oggi andare ad un concerto…
Nel ‘500 e ‘600 la ritualità cambia per 2 motivi:
la ristrutturazione del rito sul modello della roma antica
L’ascesa del teatro
La nascita dei teatri stabili è collegata all’aumento della poplazione urbana: gli attori non dovevano più girovagare per trovare un pubblico.
Stampare poteva essere pericoloso, ma era anche redditizio. Alcuni stampatori erano mercenari: durante le guerre di religione lavoravano sia per i cattolici che per i protestanti.
Con l’avvento del mercato si diffonde l’idea di proprietà intellettuale: si stampavano il ritratto dell’autore sul frontespizio, o la sua biografia.
Le capitali del commercio di libri sono state:
Venezia nel ‘500
Amsterdam nel ‘600
Londra nel ‘700
Venezia
L’industria del libro veneziana aveva un’organizzazione capitalistica, controllata da un piccolo gruppo di persone e finanziata dai mercanti. Manuzio era lo stampatore più famoso e la sua reputazione era data dall’idea di stampare i classici latini e greci in piccolo formato. Tra gli stampatori la concorrenza era spietata e spesso scorretta. C’erano i cosiddetti poligrafi: autori che per mantenersi erano costretti a scrivere moltissimo su un ampio ventaglio di argomenti. A Venezia si stampavano libri in molte lingue. Questo ruolo guida di Venezia è stato messo in crisi dal diffondersi della controriforma l’inquisizione è stata istituita a Venezia nel 1547, nel 1549 l’indice dei libri proibiti, nel 1554 è stato vietato di stampare in ebraico. Alcuni stampatori iniziano ad essere perseguitati, altri emigrano.
Amsterdam
Amsterdam diventa dopo Venezia la capitale della tolleranza religiosa. Qui gli stampatori di punta sono la famiglia Elzevir, che come Manuzio stampano i classici in piccolo formato. Amsterdam era anche il principale centro europeo per i giornali: in latino, francese inglese oltre che in olandese. Molti di coloro che partecipavano all’industria editoriale erano protestanti francesi costretti ad emigrare. Ad Amsterdam era possibile trovare libri in lingue straniere a prezzi più bassi dei paesi di provenienza.
Londra
Gli stampatori londinesi, per difendersi dalla concorrenza sleale iniziarono ad associarsi, dividendosi spese e profitti. Questo permetteva di finanziare opere costose come atlanti e enciclopedie.
Insieme al mercato arriva anche la censura: fin dall’inizio dell’età moderna stati e chiese si preoccupano di combattere eresia, sedizione e immoralità attraverso questo strumento. La chiesa cattolica utilizzava l’indice un elenco di libri che il fedele non doveva leggere.
Anche la lettura è stata condizionata dalla commercializzazione del tempo libero.
Lettura critica
Diffusa grazie al moltiplicarsi delle occasioni di confrontare varie opinioni sullo stesso tema riportate in libri diversi.
Lettura pericolosa
La lettura privata era considerata talvolta pericolosa, specie se la facevano donne o gente comune. Stesse opinioni nel 900 per la tv e oggi per internet.
Lettura creativa
I testi, da sempre, possono essere interpretati.
Lettura estensiva
Dal ‘700 la grande diffusione della stampa ha favorito forme di lettura estensiva, in cui si leggono i libri a capitoli, saltando qui e lì, consultando in cerca di informazioni.
Lettura privata
Rapporto tra diffusione della lettura privata e ascesa dell’individualismo riduzione delle dimensioni e del peso dei libri.
Anche la lettura è stata condizionata dalla commercializzazione del tempo libero.
Lettura critica
Diffusa grazie al moltiplicarsi delle occasioni di confrontare varie opinioni sullo stesso tema riportate in libri diversi.
Lettura pericolosa
La lettura privata era considerata talvolta pericolosa, specie se la facevano donne o gente comune. Stesse opinioni nel 900 per la tv e oggi per internet.
Lettura creativa
I testi, da sempre, possono essere interpretati.
Lettura estensiva
Dal ‘700 la grande diffusione della stampa ha favorito forme di lettura estensiva, in cui si leggono i libri a capitoli, saltando qui e lì, consultando in cerca di informazioni.
Lettura privata
Rapporto tra diffusione della lettura privata e ascesa dell’individualismo riduzione delle dimensioni e del peso dei libri.