Applicazioni Open Source per il rilievo tridimensionale. Il caso studio dell...Giulio Bigliardi
G. Bigliardi, M. Bottacchi, S. Cappelli, L. Carmignani, Applicazioni Open Source per il rilievo tridimensionale. Il caso studio della Paleosuperficie 3a di Isernia la Pineta, convegno “INFOMOBILITY CULTURAL HERITAGE - Documentazione, valorizzazione museale, movimentazione e gestione delle emergenze per il Patrimonio mobile” (Organizzato da: TekneHub Università di Ferrara), Salone del Restauro, Ferrara.
Questo contributo intende presentare l’esperienza del Centro di GeoTecnologie-CGT dell’Università di Siena nel campo dell’Open Source applicato all’archeologia. In particolare si intendono presentare le recenti sperimentazioni realizzate sia nell’ambito della ricerca scientifica, che in quello della formazione.
Per quel che riguarda la ricerca scientifica nell’ultimo anno si è progressivamente inserito l’uso di software Open Source nella gestione dei dati archeologici di scavo e nel rilievo tridimensionale delle strutture archeologiche.
Per quanto attiene alla gestione dei dati di scavo, nell’ambito del Progetto Adulis, che riguarda lo scavo archeologico del sito eritreo di Adulis, si utilizza una soluzione completamente Open Source, basata sull’abbinamento di QuantumGIS al plugin pyArchInit, un plugin scritto in python e sviluppato appositamente a scopi archeologici (Mandolesi 2005).
Nelle fasi iniziali del progetto si era ricorso all’utilizzo di un software GIS di tipo commerciale, ESRI ArcGIS™, ma con il progredire del lavoro ci si è presto resi conto che tale applicazione non soddisfaceva le esigenze del progetto:
• condivisione dei dati tra i membri del gruppo di lavoro provenienti da enti e nazioni diverse, in particolare nelle fasi di rielaborazione post-scavo della documentazione, quindi necessità di un’applicazione gestibile anche in remoto;
• utilizzo della medesima applicazione GIS da parte di tutti i membri del team per permettere la condivisione del lavoro, quindi l’utilizzo di un applicazione libera da costi di licenza;
• utilizzo di un’applicazione facilmente modificabile per poter essere adattata e personalizzata in base alle esigenze specifiche richieste dalle attività del progetto.
Si è, pertanto, deciso di rivolgersi ad un’alternativa opensource. pyArchInit, infatti, può essere liberamente installato su qualsiasi PC, indipendentemente dal sistema operativo, senza dover affrontare i costi di licenza di altre soluzioni commerciali. Il geodatabase contenente tutti i dati di scavo è stato centralizzato su un unico server e reso accessibile ai membri del progetto in modalità remota. Questo rende possibile l’aggiornamento del geodatabase da parte di tutto il team, ciascuno per quanto lo compete, permettendo di consultare e di accedere in tempo reale a tutti i dati di scavo.
Infine, pyArchInit ha un’elevata possibilità di adattamento alle esigenze specifiche del progetto, consentendo la personalizzazione di alcuni aspetti dell’applicazione e lo sviluppo di nuovi moduli perfettamente integrati all’interno delle altre funzioni dell’applicazione. In particolare, in queste prime fasi del lavoro ci si è concentrati sulla traduzione in inglese dell’interfaccia, esigenza fondamentale in un progetto di tale respiro internazionale, sullo sviluppo di un modulo per la schedatura e la catalogazione della ceramica locale e sullo sviluppo di un modulo per la gestione statistica d
Dalle fotografie alla mesh texturizzata, sperimentazioniSofia Menconero
Intervento di Sofia Menconero per la giornata di studi "Applicazioni Open Source per il rilievo 3D dei Beni Culturali"
Centro di GeoTecnologie dell'Università di Siena
San Giovanni Valdarno (AR)
19 luglio 2013
E' possibile visualizzare il modello 3D prodotto al seguente link:
https://sketchfab.com/show/41c41d01684a4867a314db60a0880818
Rossetti V., METODOLOGIE DI LAVORO PER LO SVILUPPO DI UN SERIOUS GAME. Nuovi ...Progetto Open Téchne
Discussione finale Master Open Téchne 2013.
La ricerca presentata in questo documento è il frutto di un'esperienza di stage compiuta presso il Virtual Heritage Lab del CNR ITABC. Lo stage, originariamente incentrato sulla modellazione 3D per la ricostruzione virtuale del patrimonio culturale, si è poi sviluppato in relazione alle dinamiche del progetto, un serious game che propone nuovi modelli comunicativi e sperimentazioni tecnologiche. Identificato da un nome che è ancora provvisorio, Apa Game è un testbed ideato come “open project” per affrontare la problematica del riuso degli asset digitali. L'applicazione, esposta come “work in progress” al Digital Heritage 2013 Expo e ad Archeovirtual 2013, è stata oggetto di indagini di customer satisfaction i cui risultati hanno l'obbiettivo di proporre, sottolineandole i limiti e le sfide, la metodologia più idonea per lo sviluppo di serious game per il patrimonio culturale.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Metodologie di lavoro per lo sviluppo di un serious game Valentina Rossetti
Frutto di un’esperienza di stage presso il VHLab del CNR ITABC, il lavoro presentato si distingue come ricerca personale sullo stato dell’arte in Italia dei serious game per i Beni Culturali proponendo quella che si ritiene sia, sulla base dell’esperienza avuta col serious game “Apa”, la più idonea pipeline di lavoro.
Prendiamo coscienza per valorizzare
le preziose opere
del passato!
Con questo intento Unocad si propone di tutelare tali opere, grazie all’esperienza
acquisita in molti anni di attività, con le più moderne tecnologie per creare repliche digitali con l’utilizzo di sistemi di scansione di semplice trasportabilità che non prevedono né il contatto sull’opera né il suo spostamento, garantendone così la completa tutela e salvaguardia.
I capolavori del patrimonio artistico nazionale ed internazionale possono finalmente essere tutelati, salvaguardati ed eventualmente musealizzati contro l’usura del tempo e del sempre crescente inquinamento.
Applicazioni Open Source per il rilievo tridimensionale. Il caso studio dell...Giulio Bigliardi
G. Bigliardi, M. Bottacchi, S. Cappelli, L. Carmignani, Applicazioni Open Source per il rilievo tridimensionale. Il caso studio della Paleosuperficie 3a di Isernia la Pineta, convegno “INFOMOBILITY CULTURAL HERITAGE - Documentazione, valorizzazione museale, movimentazione e gestione delle emergenze per il Patrimonio mobile” (Organizzato da: TekneHub Università di Ferrara), Salone del Restauro, Ferrara.
Questo contributo intende presentare l’esperienza del Centro di GeoTecnologie-CGT dell’Università di Siena nel campo dell’Open Source applicato all’archeologia. In particolare si intendono presentare le recenti sperimentazioni realizzate sia nell’ambito della ricerca scientifica, che in quello della formazione.
Per quel che riguarda la ricerca scientifica nell’ultimo anno si è progressivamente inserito l’uso di software Open Source nella gestione dei dati archeologici di scavo e nel rilievo tridimensionale delle strutture archeologiche.
Per quanto attiene alla gestione dei dati di scavo, nell’ambito del Progetto Adulis, che riguarda lo scavo archeologico del sito eritreo di Adulis, si utilizza una soluzione completamente Open Source, basata sull’abbinamento di QuantumGIS al plugin pyArchInit, un plugin scritto in python e sviluppato appositamente a scopi archeologici (Mandolesi 2005).
Nelle fasi iniziali del progetto si era ricorso all’utilizzo di un software GIS di tipo commerciale, ESRI ArcGIS™, ma con il progredire del lavoro ci si è presto resi conto che tale applicazione non soddisfaceva le esigenze del progetto:
• condivisione dei dati tra i membri del gruppo di lavoro provenienti da enti e nazioni diverse, in particolare nelle fasi di rielaborazione post-scavo della documentazione, quindi necessità di un’applicazione gestibile anche in remoto;
• utilizzo della medesima applicazione GIS da parte di tutti i membri del team per permettere la condivisione del lavoro, quindi l’utilizzo di un applicazione libera da costi di licenza;
• utilizzo di un’applicazione facilmente modificabile per poter essere adattata e personalizzata in base alle esigenze specifiche richieste dalle attività del progetto.
Si è, pertanto, deciso di rivolgersi ad un’alternativa opensource. pyArchInit, infatti, può essere liberamente installato su qualsiasi PC, indipendentemente dal sistema operativo, senza dover affrontare i costi di licenza di altre soluzioni commerciali. Il geodatabase contenente tutti i dati di scavo è stato centralizzato su un unico server e reso accessibile ai membri del progetto in modalità remota. Questo rende possibile l’aggiornamento del geodatabase da parte di tutto il team, ciascuno per quanto lo compete, permettendo di consultare e di accedere in tempo reale a tutti i dati di scavo.
Infine, pyArchInit ha un’elevata possibilità di adattamento alle esigenze specifiche del progetto, consentendo la personalizzazione di alcuni aspetti dell’applicazione e lo sviluppo di nuovi moduli perfettamente integrati all’interno delle altre funzioni dell’applicazione. In particolare, in queste prime fasi del lavoro ci si è concentrati sulla traduzione in inglese dell’interfaccia, esigenza fondamentale in un progetto di tale respiro internazionale, sullo sviluppo di un modulo per la schedatura e la catalogazione della ceramica locale e sullo sviluppo di un modulo per la gestione statistica d
Dalle fotografie alla mesh texturizzata, sperimentazioniSofia Menconero
Intervento di Sofia Menconero per la giornata di studi "Applicazioni Open Source per il rilievo 3D dei Beni Culturali"
Centro di GeoTecnologie dell'Università di Siena
San Giovanni Valdarno (AR)
19 luglio 2013
E' possibile visualizzare il modello 3D prodotto al seguente link:
https://sketchfab.com/show/41c41d01684a4867a314db60a0880818
Rossetti V., METODOLOGIE DI LAVORO PER LO SVILUPPO DI UN SERIOUS GAME. Nuovi ...Progetto Open Téchne
Discussione finale Master Open Téchne 2013.
La ricerca presentata in questo documento è il frutto di un'esperienza di stage compiuta presso il Virtual Heritage Lab del CNR ITABC. Lo stage, originariamente incentrato sulla modellazione 3D per la ricostruzione virtuale del patrimonio culturale, si è poi sviluppato in relazione alle dinamiche del progetto, un serious game che propone nuovi modelli comunicativi e sperimentazioni tecnologiche. Identificato da un nome che è ancora provvisorio, Apa Game è un testbed ideato come “open project” per affrontare la problematica del riuso degli asset digitali. L'applicazione, esposta come “work in progress” al Digital Heritage 2013 Expo e ad Archeovirtual 2013, è stata oggetto di indagini di customer satisfaction i cui risultati hanno l'obbiettivo di proporre, sottolineandole i limiti e le sfide, la metodologia più idonea per lo sviluppo di serious game per il patrimonio culturale.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Metodologie di lavoro per lo sviluppo di un serious game Valentina Rossetti
Frutto di un’esperienza di stage presso il VHLab del CNR ITABC, il lavoro presentato si distingue come ricerca personale sullo stato dell’arte in Italia dei serious game per i Beni Culturali proponendo quella che si ritiene sia, sulla base dell’esperienza avuta col serious game “Apa”, la più idonea pipeline di lavoro.
Prendiamo coscienza per valorizzare
le preziose opere
del passato!
Con questo intento Unocad si propone di tutelare tali opere, grazie all’esperienza
acquisita in molti anni di attività, con le più moderne tecnologie per creare repliche digitali con l’utilizzo di sistemi di scansione di semplice trasportabilità che non prevedono né il contatto sull’opera né il suo spostamento, garantendone così la completa tutela e salvaguardia.
I capolavori del patrimonio artistico nazionale ed internazionale possono finalmente essere tutelati, salvaguardati ed eventualmente musealizzati contro l’usura del tempo e del sempre crescente inquinamento.
Fornire tecnologia informatica e soluzioni di Reverse Engineering e Rapid Prototyping in grado di realizzare modelli e prototipi in un mondo da tutelare con riverenza, è un traguardo destinato ad assicurare i capolavori ancora in nostro possesso alle generazioni future.Il patrimonio artistico ed archeologico è sempre oggetto di attenzione e di riguardo. Per tale motivo, vuole essere difeso e salvaguardato da elementi o situazioni imprevisti. Questa attenzione acuìsce la nostra sensibilità del “bello”, in quanto ci porta alla ricerca degli strumenti che si possono utilizzare per conservare in vita le opere apparentemente “morte”! Unocad, a questo proposito, ha il piacere di sottoporvi una breve carrellata di esperienze che evidenziano alcune attività sostanzialmente mirate al rilievo di importanti opere scultoree, al ἀne di catalogarle, restaurarle o riprodurle.
Progetto Marcus Caelius - il valore del ricordo, 2012Miki Spigarolo
Presentato ad Arqueologica2012, Marcus Caelius è un progetto del Museo Civico Archeologico di Bologna in collaborazione con Cineca Visitlab per lo studio di una pipeline museale di produzione di contenuti di edutainment con ricostruzioni 3D filologicamente accurate
Art Everywhere: progetto per workshop Google. Sviluppo di sistemi di pattern ...Francesco Cucari
Tesi di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica.
Art Everywhere è un social network in cui gli artisti emergenti possono farsi conoscere e condividere le proprie opere d’arte. Il progetto di tesi è il frutto di un lavoro di gruppo svolto durante il
workshop "Google Technologies for Cloud and Web Development", in cui ciascun componente ha sviluppato una o più funzionalità.
L’obiettivo del mio progetto di tesi è quello di mostrare gli algoritmi usati per il trasferimento (upload/download) efficiente delle opere d’arte, cioè di immagini, e per la loro compressione, prevenendo una perdita significativa della qualità e ottenendo così un comportamento simile all’algoritmo di compressione immagini usato da Whatsapp.
Inoltre viene presentato il sistema realizzato per il riconoscimento di pattern, finalizzato ad individuare similarità tra le opere d’arte presenti nel database e con opere d’arte famose, in modo da individuare falsi d’autore e prevenire eventuali furti di proprietà intellettuale.
Giancristofaro C., Ricostruzione fotogrammetrica 3D della “Tomba della Scimmi...Progetto Open Téchne
Dissertazione finale del Master Open Téchne 2013.
La Tomba della Scimmia rappresenta una delle più importanti tombe etrusche dipinte ancora esistenti della Necropoli di Poggio Renzo. Noto il precario stato di conservazione e le problematiche inerenti l'accesso dei visitatori all'interno della tomba, si è scelto di eseguire un modello tridimensionale fotorealistico dell'intera struttura, che sia in grado di favorirne la documentazione e la fruizione ad un pubblico più ampio. La ricostruzione è avvenuta mediante le moderne tecniche di Image Based Modeling, integrate a software open source, che possono costituire una valida alternativa, a basso costo e di semplici e ridotte strumentazioni, rispetto alle soluzioni attualmente disponibili in commercio per il rilievo 3D di complesse strutture architettoniche. Le aree di maggiore interesse associate ai dipinti murali presenti nella tomba sono state inoltre acquisite con un sistema microfotogrammetrico commerciale e studiate con tecniche di imaging multispettrale e Fluorescenza a raggi X. L'integrazione dei risultati diagnostici al modello 3D mirano ad avvicinare il pubblico a indagini scientifiche che consentono una migliore comprensione dell'opera e ad aumentare la valenza delle ricostruzioni fotogrammetriche nel campo del restauro e della conservazione dei beni culturali.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Libro economia basata sulle risorse www.zeitgeistitalia.org Lorenzo Dodi
L'economia basata sulle risorse è una proposta lanciata dall'Ingegnere sociale Jacque Fresco e ripresa dal movimento Zeitgeist. Questa economia non si basa più sul libero mercato ma sull'utilizzo pianificato e razionale delle risorse che grazie alle più avanzate frontiere della tecnologia possono praticamente diventare abbondanti quanto l'aria che respiriamo, rendendo dunque la presenza del denaro un fatto appartenente al passato e inaugurando così un nuovo paradigma economico. Consiglio a tutti di leggere e scaricare questo libro in pdf che è gratuito in quanto coperto da licenza "creative commons". Buona lettura
E. Demetrescu, D. Ferdani, Ricostruzione e restauro virtuale in Archeologia. ...Progetto Open Téchne
Ferrara, Salone del Restauro, 26 marzo 2014.
Incontro dal titolo: "Tecnologie Open Source per i Beni Culturali: rilievo e modellazione 3D, restauro virtuale, stampa 3D"
Emanuel Demetrescu, Daniele Ferdani - CNR ITABC Roma
G. Bigliardi, S. Cappelli, Open Source per i Beni Culturali: il progetto di ...Progetto Open Téchne
Ferrara, Salone del Restauro, 26 marzo 2014.
Incontro dal titolo: "Tecnologie Open Source per i Beni Culturali: rilievo e modellazione 3D, restauro virtuale, stampa 3D"
Fornire tecnologia informatica e soluzioni di Reverse Engineering e Rapid Prototyping in grado di realizzare modelli e prototipi in un mondo da tutelare con riverenza, è un traguardo destinato ad assicurare i capolavori ancora in nostro possesso alle generazioni future.Il patrimonio artistico ed archeologico è sempre oggetto di attenzione e di riguardo. Per tale motivo, vuole essere difeso e salvaguardato da elementi o situazioni imprevisti. Questa attenzione acuìsce la nostra sensibilità del “bello”, in quanto ci porta alla ricerca degli strumenti che si possono utilizzare per conservare in vita le opere apparentemente “morte”! Unocad, a questo proposito, ha il piacere di sottoporvi una breve carrellata di esperienze che evidenziano alcune attività sostanzialmente mirate al rilievo di importanti opere scultoree, al ἀne di catalogarle, restaurarle o riprodurle.
Progetto Marcus Caelius - il valore del ricordo, 2012Miki Spigarolo
Presentato ad Arqueologica2012, Marcus Caelius è un progetto del Museo Civico Archeologico di Bologna in collaborazione con Cineca Visitlab per lo studio di una pipeline museale di produzione di contenuti di edutainment con ricostruzioni 3D filologicamente accurate
Art Everywhere: progetto per workshop Google. Sviluppo di sistemi di pattern ...Francesco Cucari
Tesi di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica.
Art Everywhere è un social network in cui gli artisti emergenti possono farsi conoscere e condividere le proprie opere d’arte. Il progetto di tesi è il frutto di un lavoro di gruppo svolto durante il
workshop "Google Technologies for Cloud and Web Development", in cui ciascun componente ha sviluppato una o più funzionalità.
L’obiettivo del mio progetto di tesi è quello di mostrare gli algoritmi usati per il trasferimento (upload/download) efficiente delle opere d’arte, cioè di immagini, e per la loro compressione, prevenendo una perdita significativa della qualità e ottenendo così un comportamento simile all’algoritmo di compressione immagini usato da Whatsapp.
Inoltre viene presentato il sistema realizzato per il riconoscimento di pattern, finalizzato ad individuare similarità tra le opere d’arte presenti nel database e con opere d’arte famose, in modo da individuare falsi d’autore e prevenire eventuali furti di proprietà intellettuale.
Giancristofaro C., Ricostruzione fotogrammetrica 3D della “Tomba della Scimmi...Progetto Open Téchne
Dissertazione finale del Master Open Téchne 2013.
La Tomba della Scimmia rappresenta una delle più importanti tombe etrusche dipinte ancora esistenti della Necropoli di Poggio Renzo. Noto il precario stato di conservazione e le problematiche inerenti l'accesso dei visitatori all'interno della tomba, si è scelto di eseguire un modello tridimensionale fotorealistico dell'intera struttura, che sia in grado di favorirne la documentazione e la fruizione ad un pubblico più ampio. La ricostruzione è avvenuta mediante le moderne tecniche di Image Based Modeling, integrate a software open source, che possono costituire una valida alternativa, a basso costo e di semplici e ridotte strumentazioni, rispetto alle soluzioni attualmente disponibili in commercio per il rilievo 3D di complesse strutture architettoniche. Le aree di maggiore interesse associate ai dipinti murali presenti nella tomba sono state inoltre acquisite con un sistema microfotogrammetrico commerciale e studiate con tecniche di imaging multispettrale e Fluorescenza a raggi X. L'integrazione dei risultati diagnostici al modello 3D mirano ad avvicinare il pubblico a indagini scientifiche che consentono una migliore comprensione dell'opera e ad aumentare la valenza delle ricostruzioni fotogrammetriche nel campo del restauro e della conservazione dei beni culturali.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Libro economia basata sulle risorse www.zeitgeistitalia.org Lorenzo Dodi
L'economia basata sulle risorse è una proposta lanciata dall'Ingegnere sociale Jacque Fresco e ripresa dal movimento Zeitgeist. Questa economia non si basa più sul libero mercato ma sull'utilizzo pianificato e razionale delle risorse che grazie alle più avanzate frontiere della tecnologia possono praticamente diventare abbondanti quanto l'aria che respiriamo, rendendo dunque la presenza del denaro un fatto appartenente al passato e inaugurando così un nuovo paradigma economico. Consiglio a tutti di leggere e scaricare questo libro in pdf che è gratuito in quanto coperto da licenza "creative commons". Buona lettura
E. Demetrescu, D. Ferdani, Ricostruzione e restauro virtuale in Archeologia. ...Progetto Open Téchne
Ferrara, Salone del Restauro, 26 marzo 2014.
Incontro dal titolo: "Tecnologie Open Source per i Beni Culturali: rilievo e modellazione 3D, restauro virtuale, stampa 3D"
Emanuel Demetrescu, Daniele Ferdani - CNR ITABC Roma
G. Bigliardi, S. Cappelli, Open Source per i Beni Culturali: il progetto di ...Progetto Open Téchne
Ferrara, Salone del Restauro, 26 marzo 2014.
Incontro dal titolo: "Tecnologie Open Source per i Beni Culturali: rilievo e modellazione 3D, restauro virtuale, stampa 3D"
Zori V., Paestum. Realizzazione di una piattaforma GIS per la fruizione del P...Progetto Open Téchne
Dissertazione finale del Master Open Téchne 2013.
Il lavoro esplora le potenzialità nell’uso delle tecnologie GIS (Geographic Information System) per la gestione di dati legati al Parco Archeologico di Paestum e di un futura applicazione web-GIS, che miri a favorire la diffusione e la conoscenza del patrimonio culturale, nonché’ una migliore gestione e
conservazione.
Il processo di realizzazione è suddiviso di quattro fasi:
1. Raccolta dei dati a disposizione: ortofoto (50 e 25 mm), piante e prospetti 1:100, fotografie, video, restituzioni e modelli in 3D e documentazione bibliografica.
2. Implementazione del GIS digitalizzando le strutture.
3. Creazione del database attraverso la definizione della tabella degli attributi.
4. Inserimento di collegamenti ipertestuali con lo scopo di condurre ad ulteriori unità informative.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Tringali M., Applicazioni WebGIS per la pianificazione territoriale: il caso ...Progetto Open Téchne
Dissertazione finale del Master Open Téchne 2013.
Il lavoro presentato intende illustrare l’attività di stage svolta presso l’azienda TerreLogiche. Il progetto nasce dall’incarico, conferito dal Comune di Magliano in Toscana, di elaborare e sviluppare un’applicazione webGIS in grado di consentire la consultazione e l’interrogazione, su rete Internet e
Intranet, dei principali strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale del Comune.
In particolare, la sottoscritta ha collaborato al progetto sin dalle fasi iniziali sia per quanto riguarda
l’elaborazione dei dati geografici sia per la strutturazione di tali dati in ambiente webGIS.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Scarpelli A., Meraviglie di Venezia: tesori sacri e profani nell’area di San ...Progetto Open Téchne
Dissertazione finale del Master Open Téchne 2013.
Il progetto Meraviglie di Venezia: tesori sacri e profani nell'area di San Marco, realizzato dalla società Space SPA, si inserisce all'interno del programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 nel progetto “Shared Culture – Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio condiviso. Il programma ha
come fine la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale condiviso tra i due paesi, il quale trae la sua origine dalle influenze storiche comuni della Repubblica Veneta, elemento molto forte anche dell'identità nazionale slovena. In questa sede, dopo una breve introduzione dell'intero progetto, ci soffermeremo sul prodotto multimediale relativo alla realizzazione di un'applicazione didattica interattiva avente come oggetto la decostruzione del Leone di San Marco, ubicato sulla colonna a fianco del Todaro nella piazzetta. In primo luogo affronteremo la questione storicostilistica della statua bronzea che, unita alla forte connotazione simbolica che riveste per la cultura veneziana, ne giustificano la particolare attenzione e valenza artistica base fondante di quello che sarà il filo conduttore del prodotto multimediale. La seconda parte dell'elaborato tratterà invece più da vicino tutte le tematiche connesse allo sviluppo del modello 3D del Leone interattivo.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Peluso R., Ipotesi ricostruttiva della via colonnata di Kyme eolica in TurchiaProgetto Open Téchne
Dissertazione finale del Master Open Téchne 2013.
L'utilizzo delle tecniche di digitalizzazione e modellazione 3D rappresentano uno strumento sempre più diffuso per supportare la ricerca archeologica, sia per la documentazione delle fasi di scavo sia per lo studio di ipotesi ricostruttive.
In questo elaborato viene descritto uno studio relativo all'impiego delle tecniche di modellazione 3D per supportare la presentazione di un'ipotesi ricostruttiva della via colonnata presente all'interno del sito archeologico di Kyme Eolica in Turchia. Il processo di ricostruzione della via colonnata è stato affrontato partendo da un modello 3D, acquisito in precedenza, con la tecnica della stereo-fotogrammetria. Partendo dal rilievo 3D dello stato attuale, in questo lavoro ho effettuato lo studio degli elementi presenti nel sito, per poi passare alla ricostruzione delle parti mancanti, cercando di basarmi sullo stile dell'epoca e sulle altre evidenze archeologiche presenti all'interno del sito di Kyme.
E' stato quindi possibile elaborare due possibili ipotesi di ricostruzione che poi ho sottoposto al Prof. A. La Marca,
direttore degli scavi, che analizzando le due ipotesi, ha indirizzato il prosieguo del mio lavoro su una delle due
ricostruzioni indicandomi anche dei cambiamenti da effettuare su alcuni elementi del modello.
Per la presentazione dei risultati del progetto ho realizzato un'animazione che mostra la transizione dalle rovine presenti al giorno d'oggi, all'ipotesi ricostruttiva elaborata durante lo stage.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Navarra M. C., Rilievo fotogrammetrico, ricostruzione 3D e digitalizzazioni d...Progetto Open Téchne
Dissertazione finale del Master Open Téchne 2013.
Il progetto ha avuto come scopo il rilievo e la restituzione di un modello tridimensionale di una grande piazza con generazione di ortofoto e digitalizzazione di affreschi, attraverso acquisizione fotogrammtrica e modellazione digitale.
Sono stati considerati diversi approcci di lavoro utilizzando software di Image-Based Modelling Open Source e Low-cost, basati su Structure from Motion e close range photogrammetry.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Lemmi F., Un GeoDB per la ricerca e l’archiviazione dei dati archeologici: CA...Progetto Open Téchne
Dissertazione finale del Master Open Téchne 2013.
L'elaborato tratta la creazione e il collaudo di CARTARC, un GeoDB progettato per contenere e gestire la documentazione prodotta nel corso delle indagini archeologiche condotte in Val di Cecina e durante lo scavo della Badia di Montescudaio. Il DB, creato con PostgreSQL e PostGIS, è stato implementato con un campione di dati normalizzati e il WebGIS, realizzato con Geoserver e OpenLayer, è stato dotato di un’interfaccia per consultare i record, effettuare ricerche, navigare la mappa e implementare il sistema con nuovi dati. Per il futuro ci si propone di testare CARTARC per gestire i dati di altri contesti e di svilupparne nuovi moduli per comprendere la complessità della documentazione archeologica e comunicarne i contenuti all'esterno.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Campolmi O., Esempio di implementazione dell’interfaccia QGIS-Web-Client per ...Progetto Open Téchne
Dissertazione finale del Master Open Téchne 2013.
L'elaborato espone due progetti differenti. Il primo consiste nell’implementazione di una funzione di ricerca di feature all’interno di QGIS-Web-Client, interfaccia per server WMS che supporta le features di QGIS Server. La seconda parte rientra all’interno del progetto della Comunità Montana Lario e Intelvese, “I Cammini della
Regina: Percorsi transfrontalieri legati alla Via Regina” per l’implementazione di una base di dati locale e relativi geoservizi WMS e CSW secondo gli standard OGC.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Terranova M. S., Dalla fotogrammetria al Kinect: approcci di rilievo a confrontoProgetto Open Téchne
Dissertazione finale del Master Open Téchne 2013.
L' elaborato descrive le metodologie e i risultati del rilievo e della modellazione 3D di alcuni manufatti
archeologici presenti all'interno della collezione del Museo del Buonconsiglio di Trento. Nello specifico
sono stati rilevati ed elaborati una maschera egizia in legno dipinto, un monumento celebrativo e una base decorata, entrambi in marmo. Le acquisizioni sono state effettuate avvalendosi di una procedura
fotogrammetrica close-range e del sensore Microsoft Kinect. Nel primo caso, i dataset di immagini ottenuti sono stati elaborati con software opensource ( PPT e VSFM) e commerciali lowcost ( Agisoft Photoscan), al fine di testarne le diverse performances. I modelli 3D ottenuti con le diverse metodologie, sono stati confrontati metricamente.
http://www.istitutoficlu.org/iniziative/master-open-techne-2012-2013-discussione-finale/
Terranova M. S., Dalla fotogrammetria al Kinect: approcci di rilievo a confronto
S. Menconero, G. Bigliardi, S. Cappelli, 3D ArcheoLab: rilievo e stampa 3D dei reperti del Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria
1. Ferrara, Salone del Restauro, Mercoledi 26 marzo 2013
Tecnologie Open Source per i Beni Culturali:
rilievo e modellazione 3D, restauro virtuale, stampa 3D
G. Bigliardi S. Menconero S. Cappelli
www.3d-archeolab.it
info@3d-archeolab.itwww.facebook.com/3darcheolab
2. ✓ creiamo una banca dati online di modelli 3D di reperti archeologici
✓ riproduciamo i reperti attraverso la tecnologia della stampa 3D
✓ creiamo un laboratorio informatico
✓ allestiamo un percorso museale tattile per ciechi e ipovedenti
✓ organizziamo laboratori didattici per le scuole
creiamo nuove forme di produzione, distribuzione e fruizione della cultura
6. ✓ 75,5 miliardi di euro di valore aggiunto nel 2012, il 5,4% dell’intera economia
con la cultura si mangia
7. ✓ 75,5 miliardi di euro di valore aggiunto nel 2012, il 5,4% dell’intera economia
✓ le imprese del sistema produttivo culturale sono aumentate del 3,3% (+14.590 unità), circa 3
punti percentuali in più del totale dell’economia
con la cultura si mangia
8. ✓ 75,5 miliardi di euro di valore aggiunto nel 2012, il 5,4% dell’intera economia
✓ le imprese del sistema produttivo culturale sono aumentate del 3,3% (+14.590 unità), circa 3
punti percentuali in più del totale dell’economia
✓ gli occupati del settore sono cresciuti del +0,5%, a fronte di una fessione dello 0,3% riscontrata
per l’intera economia
con la cultura si mangia
9. ✓ 75,5 miliardi di euro di valore aggiunto nel 2012, il 5,4% dell’intera economia
✓ le imprese del sistema produttivo culturale sono aumentate del 3,3% (+14.590 unità), circa 3
punti percentuali in più del totale dell’economia
✓ gli occupati del settore sono cresciuti del +0,5%, a fronte di una fessione dello 0,3% riscontrata
per l’intera economia
✓ se consideriamo tutta la ‘fliera della cultura’, il valore aggiunto prodotto schizza al 15.3% del
totale dell’economia nazionale, circa 214 miliardi di euro
con la cultura si mangia
11. capacità di creare, organizzare e promuovere attività originali imperniate attorno
ai Beni Culturali, creando forme nuove di fruizione e comunicazione
con la cultura si mangia
14. rilievo 3D di una selezione di
reperti archeologici
creazione di una banca dati 3D
consultabile online
15. rilievo 3D di una selezione di
reperti archeologici
creazione di una banca dati 3D
consultabile online
3d-archeolab.sketchfab.com
16. rilievo 3D di una selezione di
reperti archeologici
stampa 3D dei reperti
archeologici
creazione di una banca dati 3D
consultabile online
17. rilievo 3D di una selezione di
reperti archeologici
stampa 3D dei reperti
archeologici
laboratorio informatico e
formazione
creazione di una banca dati 3D
consultabile online
18. rilievo 3D di una selezione di
reperti archeologici
stampa 3D dei reperti
archeologici
allestimento di un percorso
tattile per ciechi
laboratorio informatico e
formazione
creazione di una banca dati 3D
consultabile online
19. rilievo 3D di una selezione di
reperti archeologici
stampa 3D dei reperti
archeologici
allestimento di un percorso
tattile per ciechi
organizzazione di laboratori
didattici per le scuole
laboratorio informatico e
formazione
creazione di una banca dati 3D
consultabile online
21. con il patrocinio di
Fondazione Perugiassisi 2019
Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria
Istituto di Formazione e Ricerca della Federazione Italiana Club e Centri UNESCO
U.I.C.I. Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ONLUS
RapidLab3D
Evonove
Laboratorio didattico archeologico “I Luoghi della Memoria”
Provincia di Perugia
Progetto a cura di
Associazione culturale 3D Lab
22. CAMERA
Canon EOS 500D
15,3 megapixel
+
Canon EF-S 50 mm f/1.4 USM
Risoluzione immagine jpg
4752 x 3168 pixel
NOTEBOOK
Sony Vaio
Intel Core 2 Duo CPU T8100 @ 2.10 GHz
3,0 GB RAM
ATI Mobility Radeon X2300
MS Windows Vista Home Premium 32-bit
Linux 2.6.32 (ArcheOS 4)
hardware
26. Urna di ThaniaVipinei: caccia al cinghiale calidonio
Alabastro (cassa) e travertino (coperchio)
II sec. a.C. territorio di Chiusi
Collezione del Museo Archeologico di Perugia (Inventario Bellucci 71)
Analisi della forma: bassorilievo con fgure antropomorfe degradate.
Diffcoltà logistiche: manufatto collocato nel chiostro del museo, a ridosso di un muro, per cui non
è stato possibile fotografare la parte posteriore.
Luce ambientale diffusa.
oggetto
27. Iscrizione: Ѳania vipinei tutnasa = “ThaniaVipinei, moglie di Tutna”
Iconografa: Meleagro, fglio del re di Calidone, uccide con uno spiedo il feroce cinghiale che Artemide ha scatenato
contro la città. Alla caccia partecipa anche Atalanta, al centro, armata di scure. A lei, della quale è segretamente
innamorato, egli donerà la preda, dando inizio alla catena di tragici eventi che lo portò alla morte.
oggetto
28. Come realizzare un modello metrico in poco tempo e senza poter spostare l’oggetto?
SOLUZIONE
posizionamento di un metro di legno pieghevole con i decimetri colorati in modo alternato (bianco e
giallo). Tramite il metro con due angoli piegati a 90° è stato possibile ricostruire un sistema di coordinate
cartesiane, assegnate come si vede in figura
problematiche
29. Sono stati eseguiti 3 gruppi di riprese fotografiche per un totale di 68 foto
GRUPPO 1
21 foto da lontano
inquadramento completo dell’oggetto
GRUPPO 3
22 foto molto ravvicinate
inquadramento particolare del bassorilievo
GRUPPO 2
25 foto ravvicinate
inquadramento parziale dell’oggetto
riprese fotografiche
30. METODO
- capire a che risoluzione massima è possibile processare le fotografie
- capire qual è il migliore set di foto che produce la nuvola più densa a parità di risoluzione
- verificare se il software ha maggiori prestazioni in ambiente Linux o Windows
- documentare i vari tentativi
- produrre la nuvola di punti che verrà successivamente trasformata in mesh
Python Photogrammetry Toolbox
OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
31. OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
FASE 1 – BUNDLE in Linux
FOTO: 25 (gruppo 2)
Risoluzione impostata: 3500
Tempo di elaborazione: 2 ore
Nuvola di punti ottenuta: 60.419 vertex
OSSERVAZIONI: la risoluzione è buona ma una delle foto non è stata processata.
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Found 112197 features
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Found 119543 features
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Found 118735 features
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Found 107598 features
Python Photogrammetry Toolbox
32. FASE 2 – BUNDLE in Linux
FOTO: 25 (gruppo 2)
Risoluzione impostata: 3000
Tempo di elaborazione: 1,4 ore
Nuvola di punti ottenuta: 61.288 vertex
OSSERVAZIONI: abbassando la risoluzione tutte le foto sono state processate, ma la
nuvola è incompleta in basso di lato.
Processing photo '46.JPG':
Found 73590 features
Processing photo '34.JPG':
Found 88733 features
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Found 89597 features
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Found 89289 features
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Found 80217 features
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Found 89357 features
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Found 89991 features
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Found 89308 features
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Found 82237 features
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Found 88870 features
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Found 89471 features
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Found 86968 features
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Found 90703 features
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Found 94254 features
Processing photo '25.JPG':
Found 84671 features
OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
Python Photogrammetry Toolbox
33. FASE 3 – BUNDLE in Linux
FOTO: 25 (gruppo 2)
Risoluzione impostata: 3400
Tempo di elaborazione: 2 ore
Nuvola di punti ottenuta: 68.323 vertex
OSSERVAZIONI: prendiamo 3400 come risoluzione massima utilizzabile afnché
vengano processate tutte le foto.
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Found 87557 features
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Found 106343 features
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Found 113099 features
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Found 102191 features
OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
Python Photogrammetry Toolbox
34. FASE 4 – BUNDLE in Linux
FOTO: 21 (gruppo 1)
Risoluzione impostata: 3400
Tempo di elaborazione: 1,45 ore
Nuvola di punti ottenuta: 66.788 vertex
OSSERVAZIONI: si ottiene una nuvola di punti meno definita rispetto a 25 foto ma la
nuvola è completa.
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Found 94535 features
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Found 80297 features
OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
Python Photogrammetry Toolbox
35. FASE 5 – BUNDLE in Linux
FOTO: 68 (gruppo 1+2+3)
Risoluzione impostata: 3400
Tempo di elaborazione: tante ore
Nuvola di punti ottenuta: 271.129 vertex
OSSERVAZIONI: il software riesce a processare tutte le 68 foto insieme, producendo una nuvola di punti molto definita.
OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
Python Photogrammetry Toolbox
36. FASE 6 – BUNDLE in Windows
FOTO: 68 (gruppo 1+2+3)
Risoluzione impostata: 2690
Tempo di elaborazione: tante ore
Nuvola di punti ottenuta: 235.363 vertex
OSSERVAZIONI: in Windows si può lavorare alla risoluzione massima di 2690 quindi la nuvola viene meno definita.
OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
Python Photogrammetry Toolbox
37. FASE 7 – PMVS in Linux
Bundle: 68 foto in Linux (fase 6)
Nuvola di bundle: 271.129 vertex
Cluster: 10
Nuvola di PMVS: ...
OSSERVAZIONI: dopo 4 giorni il computer non aveva ancora prodotto il primo cluster e si è deciso di interrompere.
OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
Python Photogrammetry Toolbox
38. FASE 8 – BUNDLE in Linux
FOTO: 24 (scelte da gruppo 1 e 2)
Risoluzione impostata: 3400
Tempo di elaborazione: 2 ore
Nuvola di punti ottenuta: 82.248 vertex
OSSERVAZIONI: si cerca di ottenere il giusto equilibrio tra le foto da lontano e
quelle da vicino con poche foto.
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Found 93430 features
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Found 91276 features
Processing photo '07.JPG':
Found 92826 features
Processing photo '01.JPG':
Found 84036 features
Processing photo '09.JPG':.
Found 96388 features
Processing photo '02.JPG':
Found 95013 features
Processing photo '06.JPG':
Found 94535 features
Processing photo '13.JPG':
Found 80297 features
OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
Python Photogrammetry Toolbox
39. FASE 9 – PMVS in Linux
Bundle: 24 foto in Linux (fase 8)
Nuvola di bundle: 82.248 vertex
Cluster: 8
Nuvola di PMVS: 817.849 vertex
OSSERVAZIONI: durante l’elaborazione sono state rimosse 7 foto, ma il risultato è comunque molto buono.
OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
Python Photogrammetry Toolbox
40. FASE 10 – BUNDLE in Linux
FOTO: 46 (scelte da gruppo 1 e 2)
Risoluzione impostata: 3400
Tempo di elaborazione: molte ore
Nuvola di punti ottenuta: 150.537 vertex
OSSERVAZIONI: ultimo tentativo, se la fase successiva di PMVS va a buon fine, ci si può ritenere soddisfatti.
OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
Python Photogrammetry Toolbox
41. FASE 11 – PMVS in Linux
Bundle: 46 foto in Linux (fase 10)
Nuvola di bundle: 150.537 vertex
Cluster: 8
Nuvola di PMVS: 3.091.588 vertex
OSSERVAZIONI: durante l’elaborazione sono state rimosse 13 foto, ma il risultato è comunque molto buono.
OBIETTIVO
riuscire a produrre una nuvola di punti più dettagliata possibile con l’hardware a disposizione
Python Photogrammetry Toolbox
42. METODO
- pulire manualmente la nuvola di punti da tutte le parti estranee all’urna
- dimensionare metricamente la nuvola in modo che sia misurabile
- creare una superficie dalla nuvola di punti
CloudCompare
OBIETTIVO
riuscire a dimensionare metricamente la nuvola pulita per la successiva mesh
43. FASE 1 - pulizia della nuvola di punti
- dalla nuvola sono state eliminate tutte le parti di contesto estranee all’oggetto tramite il comando“Segment”
- la nuvola è passata da 3.091.588 vertex a 2.721.744 vertex.
CloudCompare
OBIETTIVO
riuscire a dimensionare metricamente la nuvola pulita per la successiva mesh
44. FASE 2 - dimensionamento metrico
- con il comando“Align two clouds”sono stati selezionati i punti del metro ligneo
posizionato come asse cartesiano
- ai punti selezionati sono state assegnate le coordinate calcolate grazie ai decimetri
colorati del metro
CloudCompare
OBIETTIVO
riuscire a dimensionare metricamente la nuvola pulita per la successiva mesh
45. FASE 3 - mesh
- con il pugin“3D Poisson Mesh Reconstruction”settando il valore di octree a 10 si è ottenuta
una mesh con 1.903.212 facce
- sono state eseguite le mesh sia della nuvola nella posizione originale sia di quella
dimensionata per provare successivamente la texturizzazione sia automatica che manuale
CloudCompare
OBIETTIVO
riuscire a dimensionare metricamente la nuvola pulita per la successiva mesh
46. METODO
- creare la mesh
- applicare il colore alla mesh
- creare la texture del modello in modo manuale e automatico
N.B. per eseguire quest’ultima parte del lavoro si è fatto ricorso ad un nuovo strumento hardware
con prestazioni migliori rispetto a quello con cui si è lavorato fino ad ora.
Le caratteristiche del notebook utilizzato sono:
Notebook Acer
Intel Core i5-2450M @ 2.5 GHz with Turbo Boost up to 3.1 GHz
4 GB RAM
NVIDIA GeForce GT 630M (1GB dedicated RAM)
MS Windows 7 64-bit
MeshLab
OBIETTIVO
creare la mesh e la texture del modello
47. FASE 1 - mesh
- la mesh è stata prodotta con il comando“Surface Reconstruction: Poisson”con i valori di
Octree Depth e Solver Divide pari a 10 (valori massimi accettabili dall’hardware)
- la mesh presenta 1.427.202 facce, inferiori a quelle della mesh eseguita con CloudCompare
MeshLab
OBIETTIVO
creare la mesh e la texture del modello
48. FASE 2 - colore
Vertex attribute transfer Project active raster color to current mesh
MeshLab
OBIETTIVO
creare la mesh e la texture del modello
49. FASE 3 - texture
- Utilizzo del comando“Parameterization + texturing from registered raster”con texture size pari a 1800 pixel
MeshLab
OBIETTIVO
creare la mesh e la texture del modello