Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni -
L’intervento descrive alcuni tratti dell’evoluzione demografica in Umbria dagli anni Cinquanta a oggi. Attraverso l’utilizzo dei dati delle ricostruzioni intercensuarie, è stato esaminato l’andamento della popolazione, dei saldi naturali e migratori e dei principali indicatori della struttura per età. L’evoluzione della componente naturale è stata successivamente approfondita con l’analisi dei principali indicatori di fecondità e mortalità, tratti dalle rispettive tavole elaborate dall’Istat. Infine sono stati descritti alcuni indicatori sulla dinamica dell’urbanizzazione e dell’evoluzione delle famiglie. La presentazione si completa con l’illustrazione della principale banca dati demografica dell’Istat, disponibile nel sito web: demo.istat.it.
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni -
L’intervento si propone di illustrare, attraverso la lettura di alcune serie storiche presenti nelle principali banche dati Istat, le trasformazioni di lungo periodo che hanno caratterizzato l’economia umbra.
Inoltre, vuole mettere in luce il ruolo dell’Istat nella misurazione ed analisi dei fenomeni economici evidenziando il valore conoscitivo e basilare dell’informazione statistica nella conoscenza delle dinamiche del mercato del lavoro, dei consumi e delle condizioni economiche delle famiglie, della struttura produttiva per la comprensione dello sviluppo socio-economico della collettività umbra.
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni -
La presentazione, dopo un breve accenno a possibili utilizzi dei dati per raccontare, descrivere e prevedere i principali fenomeni demografici, sociali ed economici, illustra la storia della statistica ufficiale e dell’Istat ripercorrendo le tappe fondamentali che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’Istituto, tra cui l’Istituzione del Sistan con il d.lsg 322/89.
L’attenzione viene successivamente spostata sulle recenti innovazioni contenutistiche, tecnologiche e organizzative apportate dall’Istituto per mantenere anche nel futuro un vantaggio competitivo in termini di integrazione, semplicità e flessibilità. Un focus è infine riservato al processo di modernizzazione in atto, sia con riferimento alla razionalizzazione dei sistemi di raccolta dei dati che con riguardo ad un sempre più intenso utilizzo dei registri.
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni
111mila residenti oggi come trent’anni fa. Ma quanto è cambiata la città dal 1986 ? Grazie all’integrazione tra i dati di fonte Istat, quelli elaborati a partire dall’archivio anagrafico e i dati provenienti da altri archivi amministrativi (CCIAA, Ministero dell’Istruzione, ACI ecc…) che già trent’anni fa venivano raccolti dai Servizi Statistici del comune per implementare e aggiornare l’Osservatorio Statistico locale, si sono potute cogliere differenze sostanziali tra le due realtà che erano celate dietro all’apparente uguaglianza tra il numero assoluto dei residenti.
La Terni del 1986 contava poco più di 111.000 residenti quanti ve ne sono oggi, ma la struttura demografica era completamente diversa, come profondamente differenti sono gli eventi demografici che interessano la popolazione. In estrema sintesi Terni è diventata più rosa più vecchia e multirazziale: gli stranieri nel 1986 erano meno di 250 ora sono 12.540 e rappresentano l’11% della popolazione; tra i residenti la componente maschile è diminuita del 2% mentre quella femminile è cresciuta della stessa entità; nel 1986 vi erano 6.782 ultrasettantacinquenni, oggi a parità di residenti totali, gli ultra75enni sono divenuti 15.180 ovvero più del doppio e il loro peso sulla popolazione totale è passato dal 6,1 a 13,6% . Contemporaneamente sono “spariti” quasi 6.400 minorenni.
Ottava giornata italiana della statistica
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Torino 30 ottobre 2018
Istat Sede del Piemonte e della Valle d’Aosta
Via Alessandro Volta, 3
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni -
L’intervento si propone di illustrare, attraverso la lettura di alcune serie storiche presenti nelle principali banche dati Istat, le trasformazioni di lungo periodo che hanno caratterizzato l’economia umbra.
Inoltre, vuole mettere in luce il ruolo dell’Istat nella misurazione ed analisi dei fenomeni economici evidenziando il valore conoscitivo e basilare dell’informazione statistica nella conoscenza delle dinamiche del mercato del lavoro, dei consumi e delle condizioni economiche delle famiglie, della struttura produttiva per la comprensione dello sviluppo socio-economico della collettività umbra.
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni -
La presentazione, dopo un breve accenno a possibili utilizzi dei dati per raccontare, descrivere e prevedere i principali fenomeni demografici, sociali ed economici, illustra la storia della statistica ufficiale e dell’Istat ripercorrendo le tappe fondamentali che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’Istituto, tra cui l’Istituzione del Sistan con il d.lsg 322/89.
L’attenzione viene successivamente spostata sulle recenti innovazioni contenutistiche, tecnologiche e organizzative apportate dall’Istituto per mantenere anche nel futuro un vantaggio competitivo in termini di integrazione, semplicità e flessibilità. Un focus è infine riservato al processo di modernizzazione in atto, sia con riferimento alla razionalizzazione dei sistemi di raccolta dei dati che con riguardo ad un sempre più intenso utilizzo dei registri.
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni
111mila residenti oggi come trent’anni fa. Ma quanto è cambiata la città dal 1986 ? Grazie all’integrazione tra i dati di fonte Istat, quelli elaborati a partire dall’archivio anagrafico e i dati provenienti da altri archivi amministrativi (CCIAA, Ministero dell’Istruzione, ACI ecc…) che già trent’anni fa venivano raccolti dai Servizi Statistici del comune per implementare e aggiornare l’Osservatorio Statistico locale, si sono potute cogliere differenze sostanziali tra le due realtà che erano celate dietro all’apparente uguaglianza tra il numero assoluto dei residenti.
La Terni del 1986 contava poco più di 111.000 residenti quanti ve ne sono oggi, ma la struttura demografica era completamente diversa, come profondamente differenti sono gli eventi demografici che interessano la popolazione. In estrema sintesi Terni è diventata più rosa più vecchia e multirazziale: gli stranieri nel 1986 erano meno di 250 ora sono 12.540 e rappresentano l’11% della popolazione; tra i residenti la componente maschile è diminuita del 2% mentre quella femminile è cresciuta della stessa entità; nel 1986 vi erano 6.782 ultrasettantacinquenni, oggi a parità di residenti totali, gli ultra75enni sono divenuti 15.180 ovvero più del doppio e il loro peso sulla popolazione totale è passato dal 6,1 a 13,6% . Contemporaneamente sono “spariti” quasi 6.400 minorenni.
Ottava giornata italiana della statistica
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Torino 30 ottobre 2018
Istat Sede del Piemonte e della Valle d’Aosta
Via Alessandro Volta, 3
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni -
La relazione, predisposta in occasione del 90^ anniversario dell’istituzione dell’Istat e della 20^ Giornata nazionale della statistica 2016, delinea i cambiamenti avvenuti nel territorio del Comune di Perugia nel periodo 1851 – 2015 sulla base dei dati censuari e anagrafici sugli argomenti: popolazione, stranieri, famiglie, abitazioni, istruzione, lavoro, disagio e mobilità.
Molti sono stati i cambiamenti sia sul piano della diversa composizione degli abitanti: massiccio ingresso degli stranieri, incremento di anziani in coppia e soli, diverso indice di natalità, incremento della disoccupazione soprattutto giovanile, ecc. Alcuni indicatori che, fino al 2001, sembravano delineare una società in positiva evoluzione, hanno evidenziato un peggioramento tornando ai valori del lontano passato.
Settima giornata italiana della statistica
La statistica un valore per una città moderna ed europea
Genova, 26 ottobre 2017
Palazzo Tursi Ufficio Statistica Palazzo Galliera
via Garibaldi 9
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia, 14 giugno 2017
Comune di Perugia Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
Seminario Istat Roma, Aula Magna 18 novembre 2018
Disuguaglianze nella mortalità: cosa possiamo sapere in più dall’integrazione delle fonti?
via Cesare Balbo 16
Seminario, 60 anni di censimenti raccontano
la storia socio-demografica del territorio
Provincia di Catanzaro, 11 maggio 2017
Sala Consiglio Piazza L. Rossi, 1 Catanzaro
Parte I° di III - il documento è aperto alla partecipazione di tutta la città, qui viene riportato in sintesi dei lavori effettuati nei due appuntamenti che si sono susseguiti in via Cialdini 59 in Fabriano. L'analisi punta ad individuare le problematiche di una media città italiana. Si cerca inoltre con numeri reali soluzioni reali. Buona lettura. Le parti II° e III° verranno scritte nei prossimi apputamenti, aperti alla partecipazione di tutti, di aprile e maggio ogni giovedì alle ore 21.00 in via Cialdini 59.
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia, | 14 giugno 2017
Comune di Perugia - | Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Firenze, 22 ottobre 2018
Università di Firenze - Polo Universitario delle scienze sociali
Edificio D15 Aula 0.05 Piazza Ugo di Toscana
Convegno Scientifico Pisa, 29.11.2016 Il valore dei dati - L'Istat da 90 anni al servizio del Paese
Il contributo si propone di valorizzare la lettura delle serie storiche di lungo periodo per comprendere le trasformazioni profonde del Paese. L'analisi tocca principalmente i temi della demografia, delle condizioni di salute, dei livelli di istruzione, le mutazioni della struttura produttiva e il suo impatto sulle variabili ambientali. Si mostra come la popolazione sia aumentata e sia più longeva in virtù delle molto migliorate condizioni di salute, ma è ora caratterizzata da una struttura invecchiata nonostante il contributo degli stranieri che può solo mitigare questo effetto.
I livelli di istruzione sono cresciuti (benché ancora inferiori rispetto al resto d’Europa) e per la donne in maniera radicale, spostando in avanti le decisioni (matrimonio, figli) e facendo recuperare loro un ruolo attivo nel sistema produttivo. Si mostra inoltre come l'Italia sia passata da un’economia agricola, ad una manifatturiera ed ora all'espansione dei servizi, vivendo la Grande depressione, il boom, l’espansione del welfare e la recente crisi e stagnazione. Infine si illustra l'evoluzione della produzione e consumo di energia e dei flussi di materia.
Convegno scientifico Roma 12 ottobre 2016
The issue of housing conditions in Italy is getting new relevance in the social, economic and political debate. In some cities, it takes the form of a real emergency for that part of population - residents and immigrants - whose wages are insufficient to enter the housing market. Consequently, scholars are giving more and more attention to this issue. This renewed scientific interest gives an hint to investigate again the first half of the last century when the housing crisis emerged with new and increasing severity.
Today, the availability of unpublished archival sources allows us to study the housing condition from the first to the second post-war period using modern statistical tools. The main aim of the project is to analyze the subject from a multi-disciplinary point of view – social, demographic, economic and urbanistic - by framing it into an historical perspective. The research investigates the informal settlements (slums) that housed tens of thousands of people just outside the urban core of Rome.
The main documentary sources are the censuses carried out by the Governorate of Rome starting from the end of the 1920's. In particular, the original handwritten forms of the Census of shanties of 1933 have been used to create a database from which it is possible to extract detailed information on the location of the slums, the structural features of the dwellings, the social, demographic and economic characteristics of the families living there.
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni -
La relazione, predisposta in occasione del 90^ anniversario dell’istituzione dell’Istat e della 20^ Giornata nazionale della statistica 2016, delinea i cambiamenti avvenuti nel territorio del Comune di Perugia nel periodo 1851 – 2015 sulla base dei dati censuari e anagrafici sugli argomenti: popolazione, stranieri, famiglie, abitazioni, istruzione, lavoro, disagio e mobilità.
Molti sono stati i cambiamenti sia sul piano della diversa composizione degli abitanti: massiccio ingresso degli stranieri, incremento di anziani in coppia e soli, diverso indice di natalità, incremento della disoccupazione soprattutto giovanile, ecc. Alcuni indicatori che, fino al 2001, sembravano delineare una società in positiva evoluzione, hanno evidenziato un peggioramento tornando ai valori del lontano passato.
Settima giornata italiana della statistica
La statistica un valore per una città moderna ed europea
Genova, 26 ottobre 2017
Palazzo Tursi Ufficio Statistica Palazzo Galliera
via Garibaldi 9
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia, 14 giugno 2017
Comune di Perugia Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
Seminario Istat Roma, Aula Magna 18 novembre 2018
Disuguaglianze nella mortalità: cosa possiamo sapere in più dall’integrazione delle fonti?
via Cesare Balbo 16
Seminario, 60 anni di censimenti raccontano
la storia socio-demografica del territorio
Provincia di Catanzaro, 11 maggio 2017
Sala Consiglio Piazza L. Rossi, 1 Catanzaro
Parte I° di III - il documento è aperto alla partecipazione di tutta la città, qui viene riportato in sintesi dei lavori effettuati nei due appuntamenti che si sono susseguiti in via Cialdini 59 in Fabriano. L'analisi punta ad individuare le problematiche di una media città italiana. Si cerca inoltre con numeri reali soluzioni reali. Buona lettura. Le parti II° e III° verranno scritte nei prossimi apputamenti, aperti alla partecipazione di tutti, di aprile e maggio ogni giovedì alle ore 21.00 in via Cialdini 59.
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia, | 14 giugno 2017
Comune di Perugia - | Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Firenze, 22 ottobre 2018
Università di Firenze - Polo Universitario delle scienze sociali
Edificio D15 Aula 0.05 Piazza Ugo di Toscana
Convegno Scientifico Pisa, 29.11.2016 Il valore dei dati - L'Istat da 90 anni al servizio del Paese
Il contributo si propone di valorizzare la lettura delle serie storiche di lungo periodo per comprendere le trasformazioni profonde del Paese. L'analisi tocca principalmente i temi della demografia, delle condizioni di salute, dei livelli di istruzione, le mutazioni della struttura produttiva e il suo impatto sulle variabili ambientali. Si mostra come la popolazione sia aumentata e sia più longeva in virtù delle molto migliorate condizioni di salute, ma è ora caratterizzata da una struttura invecchiata nonostante il contributo degli stranieri che può solo mitigare questo effetto.
I livelli di istruzione sono cresciuti (benché ancora inferiori rispetto al resto d’Europa) e per la donne in maniera radicale, spostando in avanti le decisioni (matrimonio, figli) e facendo recuperare loro un ruolo attivo nel sistema produttivo. Si mostra inoltre come l'Italia sia passata da un’economia agricola, ad una manifatturiera ed ora all'espansione dei servizi, vivendo la Grande depressione, il boom, l’espansione del welfare e la recente crisi e stagnazione. Infine si illustra l'evoluzione della produzione e consumo di energia e dei flussi di materia.
Convegno scientifico Roma 12 ottobre 2016
The issue of housing conditions in Italy is getting new relevance in the social, economic and political debate. In some cities, it takes the form of a real emergency for that part of population - residents and immigrants - whose wages are insufficient to enter the housing market. Consequently, scholars are giving more and more attention to this issue. This renewed scientific interest gives an hint to investigate again the first half of the last century when the housing crisis emerged with new and increasing severity.
Today, the availability of unpublished archival sources allows us to study the housing condition from the first to the second post-war period using modern statistical tools. The main aim of the project is to analyze the subject from a multi-disciplinary point of view – social, demographic, economic and urbanistic - by framing it into an historical perspective. The research investigates the informal settlements (slums) that housed tens of thousands of people just outside the urban core of Rome.
The main documentary sources are the censuses carried out by the Governorate of Rome starting from the end of the 1920's. In particular, the original handwritten forms of the Census of shanties of 1933 have been used to create a database from which it is possible to extract detailed information on the location of the slums, the structural features of the dwellings, the social, demographic and economic characteristics of the families living there.
Similar to Roberto Bartoli, Luca Calzola, Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria - Popolazione e famiglie dal secondo dopoguerra a oggi. (20)
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
Roberto Bartoli, Luca Calzola, Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria - Popolazione e famiglie dal secondo dopoguerra a oggi.
1. Un quadro dell’evoluzione demografica in
Umbria
Popolazione e famiglie dal secondo dopoguerra a oggi.
Roberto Bartoli - Istat
Luca Calzola - Istat
Perugia 3 novembre 2016
2. Indice
1. Andamento della popolazione
2. Saldi naturali e migratori
3. Invecchiamento demografico
4. Fecondità e mortalità
5. Urbanizzazione e famiglie
6. Le fonti dei dati
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
3. Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
110,0
120,0
130,0
140,0
Serie storica della popolazione residente ricostruita
indici base 1952 = 100
italia umbria
4. 0
10000000
20000000
30000000
40000000
50000000
60000000
70000000
Popolazione totale 2016 di cui 8% Stranieri
italia
60,7
mln
0
100000
200000
300000
400000
500000
600000
700000
800000
900000
Popolazione totale 2016 di cui 11% Stranieri
umbria
891
mila
Popolazione residente
1°gennaio 2016
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
5. -500.000
0
500.000
1.000.000
1952 1957 1962 1967 1972 1977 1982 1987 1992 1997 2002 2007 2012
I
T
A
L
I
A
Movimento della popolazione residente
saldo naturale saldo migratorio
-10.000
-5.000
0
5.000
10.000
15.000
1952 1955 1958 1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015
U
M
B
R
I
A
saldo naturale saldo migratorio
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
7. 88
90
92
94
96
98
100
102
T
O
T
A
L
E
Rapporto di mascolinità
italia umbria
0
20
40
60
80
100
120
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
S
T
R
A
N
I
E
R
I
italia umbria
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
8. 0
50
100
150
200
250
T
O
T
A
L
E
Indice di vecchiaia
italia umbria
0
5
10
15
20
25
30
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
S
T
R
A
N
I
E
R
I
italia umbria
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
9. 0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
T
O
T
A
L
E
Indice di dipendenza giovanile
italia umbria
20
21
22
23
24
25
26
27
28
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
S
T
R
A
N
I
E
R
I
italia umbria
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
10. 0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
T
O
T
A
L
E
Indice di dipendenza senile
italia umbria
0
1
2
3
4
5
6
7
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
S
T
R
A
N
I
E
R
I
italia umbria
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
11. 0
20
40
60
80
100
120
140
160
T
O
T
A
L
E
Indice ricambio popolazione attiva
italia umbria
0
10
20
30
40
50
60
70
80
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
S
T
R
A
N
I
E
R
I
italia umbria
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
12. 0
20
40
60
80
100
120
140
160
T
O
T
A
L
E
Indice struttura popolazione attiva
italia umbria
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
S
T
R
A
N
I
E
R
I
italia umbria
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
13. Numero medio di figli per donna (per 1000) –
Umbria 1952-2014
A parte l’incremento negli
anni del baby boom
(1965: 2,1 figli per
donna), la fecondità in
Umbria diminuisce fino al
1995 (1,1 figli per
donna). La ripresa degli
anni successivi (1,4 nel
2008) si è interrotta nel
periodo più recente (1,3
nel 2014).
0
500
1000
1500
2000
2500
1950
1955
1960
19351965
19401970
19451975
19501980
19551985
19601990
19651995
19702000
2005
2010
2015
0
500
1000
1500
2000
2500
1952 1957 1962 1967 1972 1977 1982 1987 1992 1997 2002 2007 2012
2014: 1,3 figli
per donna
Generazioni 1935-1970
La fecondità delle
generazioni è diminuita
in modo più graduale
senza le discontinuità
dovute all’effetto
«cadenza»
1965: 2,1 figli
per donna
1995: 1,1 figli
per donna
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
14. Tassi di fecondità per classe di età (per 1000).
Donne nate nel 1944, 1965, 1974 – Umbria
Per le generazioni più
recenti si osserva una
riduzione della fecondità
nelle età più giovani e
una tendenza a
posticipare le nascite
dopo i 30 anni.
0
100
200
300
400
500
600
700
800
14-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49
1944 1965 1974
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
15. Speranza di vita alla nascita dal 1974 al 2014 – Umbria e Italia
69
71
73
75
77
79
81
Italia
Umbria
75
77
79
81
83
85
Italia
Umbria
Femmine
Maschi
1974:
77 anni
2014:
86 anni
1974:
71 anni
2014:
81 anni
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
16. Nella maggior parte dei
comuni della regione (37 su
92) il massimo dell’espansione
demografica è stato raggiunto
tra il 1951 e il 1961. Nei
comuni della fascia
appenninica è stato raggiunto
ancora prima, e quindi nel
1951 si trovavano già in fase
di spopolamento.
I comuni più grandi e quelli
che ne compongono la cintura
circostante sono cresciuti
anche dopo il 1981.
Comuni secondo il periodo di massima
dimensione demografica - Umbria - 1861-2011
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
17. Tra il 1951 e il 1981
l’incidenza di popolazione
residente fuori dai centri
abitati si dimezza, per poi
continuare a diminuire in
modo più contenuto. Il
processo di
urbanizzazione va di pari
passo con la diminuzione
della dimensione delle
famiglie.
Nel 1951 l’Umbria aveva
una dimensione rurale più
accentuata rispetto alla
media nazionale e il
processo di convergenza
si attua entro la fine degli
Ottanta
.
Dimensione familiare e urbanizzazione – Umbria e Italia
- 1951-2011
2,2
2,6
3,0
3,4
3,8
4,2
4,6
5,0
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0
Dimensionemediadellefamiglie
Popolazione residente nei nuclei e nelle case sparse
(%)
1951
1961
1971
1981
1991
2001
2011
Umbria
Italia
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
18. Le principali fonti Istat per l’analisi temporale dei
fenomeni demografici
http://demo.istat.it
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016
19. estata
Grazie per l’attenzione
Un quadro dell’evoluzione demografica in Umbria
Roberto Bartoli – Luca Calzola – Perugia, 3 Novembre 2016