2. Prima del
1500
• L’area della pineta è stata per secoli oggetto di continui passaggi di
proprietà dei vari signori locali
• territorio inutilizzato
1528-1700
• L’area del comune di Pescara viene concessa da Carlo V a Costanza
D'Avalos, duchessa di Francavilla,e successivamente a Alfonso
D'Avalos, diventando proprietà della famiglia D'Avalos.
Dal ‘700 al
‘900
• Il territorio (circa 3000 ettari) inizia ad essere sfruttato dal punto di
vista economico: viene ridimensionata l’estensione della selva a
favore della produzione del legname e spazi riservati all’edilizia.
• Durante il XIX secolo, parte della pineta è annessa
al demanio marittimo e all’inizi del ‘900 è divisa in lotti (realizzazione
delle prime opere di edificazione). Infine si assiste alla scomparsa
della pineta a sud e a nord del fiume a causa della crescente
urbanizzazione.
3.
4.
5. • la forestale riuscì a far
sloggiare i campeggi
Battaglia legale
• Il terreno risultava
biologicamente
morto per i detersivi
versati dai
campeggiatori
Perizia
commissionata al
Consiglio
Superiore di
Sanità
• la pineta risultava
il deposito delle
acque “nere” delle
aree a monte
Selvaggia
urbanizzazione a
monte e mancanza
di fogne e di canali
di scolo delle acque
6. • scoraggiare ogni velleità da
parte di coloro che
tramavano per
denaturalizzare l’area e
costruire tanti bei palazzi
Decreto del Ministro
dell’Agricoltura e
delle Foreste
•L’area, benché non
possedesse requisiti di
grande naturalità, venne
elevata a Riserva Naturale
dello Stato.
secondo una certa politica,
avrebbero incrementato di
molto il turismo.
Decreto del Ministro
dell’Agricoltura e
delle Foreste
7.
8.
9.
10.
11. «Mentre l’amministrazione pensa a costruire chioschi da affidare
a privati qualcuno si è chiesto che fine farà la Pineta di Santa
Filomena? Sarà un caso che il lungomare di Montesilvano, bene
di cui il comune di Montesilvano, attraverso il cosiddetto
“federalismo demaniale”, ha richiesto il trasferimento, nella
scheda allegata alla delibera n.281 del 28 novembre 2013 è
denominato “ex arenile destinato a strada litoranea”?
È la prova che Viale Aldo Moro è stato costruito su quella che
una volta era spiaggia, accorciando di fatto il nostro arenile».
Secondo Di Sante sarebbe la conferma di quanto sollevato in
campagna elettorale, rilanciando la proposta di Sergio Sarra di
arretrare la strada della riviera dietro la pineta ricongiungendo il
verde della riserva alla spiaggia e al mare.
«Una pineta viva e rigogliosa subito dietro le dune e la spiaggia
sarebbe un ottimo deterrente contro l’erosione».