Le previsioni fatte da CeRM nei giorni scorsi sembrano esser state lungimiranti. Ieri (20 Aprile 2011)la Conferenza Stato-Regioni ha espresso consenso sul riparto del Fondo Sanitario Nazionale per il 2011. Sono stati suddivisi tra le Regioni 104,867 miliardi di Euro come risorse non vincolate, oltre a 1,6 miliardi di Euro come risorse vincolate agli obiettivi di Piano Sanitario 2011.
Nell’ultima Tavola in allegato (pagina 6) si descrive il confronto tra le quote (%) concordate per il riparto delle risorse complessive (non vincolate e vincolate), e le quote che sarebbero emerse se si fossero utilizzati, come pesi per il riparto, i rapporti di fabbisogno pro-capite per fascia di età rilevabili nelle Regioni benchmark.
Le differenze tra le quote spettanti alle varie Regioni (19 Regioni più 2 Province Autonome) appaiono molto contenute. Addirittura, dieci differenze restano nell’ordine di centesimi di punto percentuale, con tre Regioni (Sardegna, Valle d’Aosta, Veneto) che di fatto non vedono nessun cambiamento nelle loro quote di riparto. La differenza massima è quella della Campania, con un miglioramento di 0,76 p.p., seguita dalla Toscana, con un peggioramento di 0,34 p.p.. I rimanenti nove scarti sono, in valore assoluto, al di sotto dei tre decimi di punto percentuale.
La domanda è quella già proposta nei giorni scorsi: “Il gioco è valso la candela?”. Mesi di interazione tra Regioni, faticosa, costosa, per molti versi anche non perfettamente trasparente, sostituibili con una regola di riparto codificata ex-ante, chiara e che, oltre alla proprietà di efficienza che le deriva dal benchmarking, mette in atto una strutturale perequazione tra territori. Questa qualità redistributiva è già stata commentata in vari lavori CeRM (l’ultimo segnalato in nota in calce) e, adesso, trova conferma nei valori sui quali si è assestato l’equilibrio tra le diverse esigenze delle varie Regioni.
Questa regola potrebbe essere adottata subito e mantenuta nel medio periodo (con manutenzione ordinaria ogni 5-7 anni); e gli sforzi di Stato e Regioni concentrati sulla perequazione infrastrutturale, sul riassorbimento dei gap di efficienza di gestione corrente, e sul rientro dalle posizioni debitorie esistenti nei Ssr.
21 Aprile 2011
Qualche giorno fa è stata resa nota una Ordinanza della Corte di Giustizia Europea di cui, ancora una volta, si tenta di fornire una lettura distorta e lobbysta. Il tema è la pianta organica (i.e. il contingentamento numerico delle farmacie).
Le due schede allegate (la prima di carattere generale, la seconda con focus sull’Ordinanza) contengono alcune considerazioni sulla chiave di lettura delle sentenze della Corte di Giustizia e della nostra Corte Costituzionale, quando le due Corti giudicano su tematiche attinenti settori protetti, in cui vari aspetti corporativistici si “puntellano” l’uno con l’altro, e la cui organizzazione coinvolge obiettivi multipli da perseguire contemporaneamente (come la salute e la libera intrapresa, nel caso delle farmacie).
Il Diritto è forma e sostanza assieme. È davvero paradossale che anche rinvii pregiudiziali del Tar e del Consiglio di Stato innanzi alla Corte di Giustizia continuino a chiudersi con un nulla di fatto, per la difficoltà a rappresentare, a chi poi deve emettere la sentenza, un quadro completo e approfondito della tematica.
In tutto ciò, sembra di sentire eco del dibattito che ha accompagnato la nascita dell’Agcm, quando ci si è chiesti se fosse opportuno permettere a questa nuova Istituzione di adire direttamente la Corte Costituzionale per risolvere problemi di chiusura al mercato e di corporativismo annidati in tutto il diritto costituito. Il passo fu giudicato, forse, troppo lungo. Ma fu scartata anche l’ipotesi più cauta di rendere passaggio formale necessario l’audizione dell’Agcm da parte della Corte Costituzionale su questioni di assetto di mercato e concorrenza.
L’augurio è gli scritti possano risultare di interesse e aiutare a preparare e sostenere una nuova stagione di riforme, tenuto conto che questi temi sono a cavallo tra finanza pubblica, costruzione del federalismo e politica industriale.
La spesa farmaceutica è parte importante della spesa sanitaria, e la sua ottimizzazione non è priva di effetti sulla finanza pubblica delle Regioni e sul processo di riorganizzazione federalista. Una prospettiva - quella delle connessioni tra riorganizzazione federalista e riforme strutturali sui mercati - che andrebbe valorizzata anche al di là del comparto della distribuzione del farmaco.
Un cordiale saluto e grazie per l’attenzione, CeRM
La Brianza si “vende” alla BIT
DONNE E TURISMO
1 IMPRESA IN ITALIA SU 3 è ROSA
In Lombardia agenzie e tour operator con a capo una donna resistono e crescono di più. Con gli Educational Tour promossi dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, i buyers internazionali vanno alla scoperta delle attrazioni turistiche e delle eccellenze produttive della Brianza. Oggi alla Bit Mina Pirovano “Turismo settore women-friendly: più donne imprenditrici per affrontare meglio la crisi”
Short Summary SaniRegio2011 Bb CeRM (Pammolli e Salerno)Nicola_C_Salerno
Nel complesso, emergono quattro considerazioni in chiave di policy, coerenti con il benchmarking tra Regioni sulla base dei profili di spesa pro-capite per fasce di età (l’altro approccio sviluppato da CeRM accanto alla modellizzazione econometrica):
1.
I profondi gap di efficienza e di qualità tra Regioni hanno natura strutturale e trovano conferma impiegando metodologie di analisi diverse. Le cinque Regioni più devianti potrebbero liberare risorse per circa 9,4 miliardi/anno, più del 77% delle risorse, oltre 12 miliardi equivalenti a circa lo 0,8% del Pil, che si libererebbero a livello Paese se tutte le Regioni si posizionassero sulla frontiera efficiente e condividessero le stesse performance dell’Umbria, la Regione che si qualifica come benchmark;
2.
La sfida di policy è quella di disegnare i percorsi di convergenza delle varie Regioni verso il benchmark. È una sfida complessa, perché per alcune Regioni il percorso da compiere è particolarmente lungo e difficile. Leve essenziali saranno: piena responsabilizzazione fiscale; maggior responsabilizzazione di mandato/ufficio per politici e amministratori; deospedalizzazione; integrazione socio-sanitaria; prevenzione; riforma della distribuzione al dettaglio dei farmaci e sviluppo delle farmacie dei servizi; universalismo selettivo. Lungo queste dimensioni dovranno impostarsi ed essere valutati i programmi di convergenza delle Regioni verso gli standard;
3.
La coerenza tra i risultati dell’approccio econometrico e quelli dell’approccio per profili di spesa avvalora l’impostazione generale che i decreti attuativi della Legge n. 42-2009 stanno seguendo, con gli standard di spesa corrente da ricavare tramite benchmarking sulle Regioni più virtuose e, in parallelo, l’azione di perequazione/rafforzamento infrastrutturale dei Ssr;
4.
Nella difficoltà di dare copertura finanziaria certa e a medio-lungo termine alle risorse per gli investimenti infrastrutturali, dovrebbe essere opportunamente considerata anche la possibilità di una soluzione endogena, che riallochi in conto capitale una quota delle risorse che i guadagni di efficienza mano mano liberano sul fronte corrente.
Ma nell’immediato, l’attuale situazione di finanza pubblica, unitamente all’alto stock di debito e alle prospettive di basa crescita che accompagneranno il Paese nei prossimi anni, potrebbe suggerire di dedicare una parte dei guadagni di efficienza al consolidamento dei conti. Alcune Regioni (Campania e Lazio in testa) hanno, attraverso successivi disavanzi di gestione, accumulato uno stock di debito nel comparto sanitario che ha assunto dimensioni tali da attirare l’attenzione della società internazionali di rating. La magnitudine delle risorse liberabili con l’efficientamento dei Ssr è tale da permettere di vagliare loro riallocazioni multiple, in grado di portare avanti, in maniera equilibrata e consapevole, innalzamenti di adeguatezza/qualità delle prestazioni, rafforzamento dell’infrastrutturazione e consolidamento dei conti.
13 Giugno 2011
Il lavoro presenta la rete informativa sviluppata dall’Osservatorio Economico Agroalimentare di
Veneto Agricoltura per monitorare il settore agricolo e agroalimentare del Veneto e creare “altra”
conoscenza rispetto alle potenzialità informative del Censimento generale dell’agricoltura 2010.
Vengono presentati alcuni dati e informazioni relative ai mercati ortofrutticoli, alle cooperative
agroalimentari, ai prodotti di qualità (DOP/IGP), agli agriturismo e alle fattorie didattiche del
Veneto.
Qualche giorno fa è stata resa nota una Ordinanza della Corte di Giustizia Europea di cui, ancora una volta, si tenta di fornire una lettura distorta e lobbysta. Il tema è la pianta organica (i.e. il contingentamento numerico delle farmacie).
Le due schede allegate (la prima di carattere generale, la seconda con focus sull’Ordinanza) contengono alcune considerazioni sulla chiave di lettura delle sentenze della Corte di Giustizia e della nostra Corte Costituzionale, quando le due Corti giudicano su tematiche attinenti settori protetti, in cui vari aspetti corporativistici si “puntellano” l’uno con l’altro, e la cui organizzazione coinvolge obiettivi multipli da perseguire contemporaneamente (come la salute e la libera intrapresa, nel caso delle farmacie).
Il Diritto è forma e sostanza assieme. È davvero paradossale che anche rinvii pregiudiziali del Tar e del Consiglio di Stato innanzi alla Corte di Giustizia continuino a chiudersi con un nulla di fatto, per la difficoltà a rappresentare, a chi poi deve emettere la sentenza, un quadro completo e approfondito della tematica.
In tutto ciò, sembra di sentire eco del dibattito che ha accompagnato la nascita dell’Agcm, quando ci si è chiesti se fosse opportuno permettere a questa nuova Istituzione di adire direttamente la Corte Costituzionale per risolvere problemi di chiusura al mercato e di corporativismo annidati in tutto il diritto costituito. Il passo fu giudicato, forse, troppo lungo. Ma fu scartata anche l’ipotesi più cauta di rendere passaggio formale necessario l’audizione dell’Agcm da parte della Corte Costituzionale su questioni di assetto di mercato e concorrenza.
L’augurio è gli scritti possano risultare di interesse e aiutare a preparare e sostenere una nuova stagione di riforme, tenuto conto che questi temi sono a cavallo tra finanza pubblica, costruzione del federalismo e politica industriale.
La spesa farmaceutica è parte importante della spesa sanitaria, e la sua ottimizzazione non è priva di effetti sulla finanza pubblica delle Regioni e sul processo di riorganizzazione federalista. Una prospettiva - quella delle connessioni tra riorganizzazione federalista e riforme strutturali sui mercati - che andrebbe valorizzata anche al di là del comparto della distribuzione del farmaco.
Un cordiale saluto e grazie per l’attenzione, CeRM
La Brianza si “vende” alla BIT
DONNE E TURISMO
1 IMPRESA IN ITALIA SU 3 è ROSA
In Lombardia agenzie e tour operator con a capo una donna resistono e crescono di più. Con gli Educational Tour promossi dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, i buyers internazionali vanno alla scoperta delle attrazioni turistiche e delle eccellenze produttive della Brianza. Oggi alla Bit Mina Pirovano “Turismo settore women-friendly: più donne imprenditrici per affrontare meglio la crisi”
Short Summary SaniRegio2011 Bb CeRM (Pammolli e Salerno)Nicola_C_Salerno
Nel complesso, emergono quattro considerazioni in chiave di policy, coerenti con il benchmarking tra Regioni sulla base dei profili di spesa pro-capite per fasce di età (l’altro approccio sviluppato da CeRM accanto alla modellizzazione econometrica):
1.
I profondi gap di efficienza e di qualità tra Regioni hanno natura strutturale e trovano conferma impiegando metodologie di analisi diverse. Le cinque Regioni più devianti potrebbero liberare risorse per circa 9,4 miliardi/anno, più del 77% delle risorse, oltre 12 miliardi equivalenti a circa lo 0,8% del Pil, che si libererebbero a livello Paese se tutte le Regioni si posizionassero sulla frontiera efficiente e condividessero le stesse performance dell’Umbria, la Regione che si qualifica come benchmark;
2.
La sfida di policy è quella di disegnare i percorsi di convergenza delle varie Regioni verso il benchmark. È una sfida complessa, perché per alcune Regioni il percorso da compiere è particolarmente lungo e difficile. Leve essenziali saranno: piena responsabilizzazione fiscale; maggior responsabilizzazione di mandato/ufficio per politici e amministratori; deospedalizzazione; integrazione socio-sanitaria; prevenzione; riforma della distribuzione al dettaglio dei farmaci e sviluppo delle farmacie dei servizi; universalismo selettivo. Lungo queste dimensioni dovranno impostarsi ed essere valutati i programmi di convergenza delle Regioni verso gli standard;
3.
La coerenza tra i risultati dell’approccio econometrico e quelli dell’approccio per profili di spesa avvalora l’impostazione generale che i decreti attuativi della Legge n. 42-2009 stanno seguendo, con gli standard di spesa corrente da ricavare tramite benchmarking sulle Regioni più virtuose e, in parallelo, l’azione di perequazione/rafforzamento infrastrutturale dei Ssr;
4.
Nella difficoltà di dare copertura finanziaria certa e a medio-lungo termine alle risorse per gli investimenti infrastrutturali, dovrebbe essere opportunamente considerata anche la possibilità di una soluzione endogena, che riallochi in conto capitale una quota delle risorse che i guadagni di efficienza mano mano liberano sul fronte corrente.
Ma nell’immediato, l’attuale situazione di finanza pubblica, unitamente all’alto stock di debito e alle prospettive di basa crescita che accompagneranno il Paese nei prossimi anni, potrebbe suggerire di dedicare una parte dei guadagni di efficienza al consolidamento dei conti. Alcune Regioni (Campania e Lazio in testa) hanno, attraverso successivi disavanzi di gestione, accumulato uno stock di debito nel comparto sanitario che ha assunto dimensioni tali da attirare l’attenzione della società internazionali di rating. La magnitudine delle risorse liberabili con l’efficientamento dei Ssr è tale da permettere di vagliare loro riallocazioni multiple, in grado di portare avanti, in maniera equilibrata e consapevole, innalzamenti di adeguatezza/qualità delle prestazioni, rafforzamento dell’infrastrutturazione e consolidamento dei conti.
13 Giugno 2011
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Veneto.
Regione Lazio: la nuova sanità, meno costi più qualità delle cureRegioneLazio
I dati del primo semestre 2015 del Programma regionale di valutazione degli esiti (Prevale) della sanità del Lazio dimostrano che continua il trend in miglioramento di alcuni dei servizi della sanità. Nello stesso tempo i conti restano sotto controllo
www.regione.lazio.it
TrovaRivendite PRO - Istruzioni per l'usoImage Line
Vorresti far trovare il tuo esercizio ad agricoltori e tecnici che navigano nei portali Fitogest.com, Fertilgest.com, Biolgest.com...?
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I VINI PIU' VENDUTI NEI SUPERMERCATI DELLA SARDEGNA: CANNONAU, VERMENTINO, MO...lestradedelvino
Lestradedelvino.com - Il portale sul mondo del vino in Sardegna.
http://www.lestradedelvino.com/articoli/i-vini-piu-venduti-nei-supermercati-della-sardegna-cannonau-vermentino-monica/
Presentazione di Nicola Salerno a Simposio AFI, Rimini, 10 Giugno 2011Nicola_C_Salerno
Il giorno 14 Giugno 2011, a Rimini, Nicola C. Salerno rappresenta il CeRM al Simposio AFI - Associazione Farmaceutici Industria. Nel suo intervento, Salerno descrive le argomentazioni e le posizioni maturate nel corso del lavori CeRM sulla trasformazione federalista e sulla standardizzazione dei fabbisogni sanitari. Come si collocherà la governance della farmaceutica nel nuovo assetto federalista? In occasione del convegno, saranno rese disponibili le slide dell\'intervento.
I GAS (Gruppi d'Acquisto Solidale) del Veneto - sintesiMauro Richeldi
Mappatura e analisi dei Gruppi d'Acquisto Solidale del Veneto. A cura di Emù Centro di Sperimentazione Ecomuseale di Venezia e ACLI Provinciali di Venezia. #pdftribute
Lombardi, per uno su tre la religione è il principale punto di riferimento. Due ore alla settimana in attività legate alla religione. Messa il rito principale per un brianzolo su cinque. Articoli religiosi, Lombardia pesa il 7% nazionale, prima Bergamo.
Intervento di Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, al convegno "Meno tasse, meno spesa. Binomio della ripresa" - 22 luglio 2015
Intervento di Elena Proietti al convegno "Cogliere, trasmettere e gestire l'innovazione digitale per le Camere di Commercio della Lombardia in un'ottica consortile", organizzato da DigiCamere e Unioncamere Lombardia presso il Centro Congressi Ville Ponti a Varese il 13 Settembre 2011
A PASQUA LEZIONI DI CIOCCOLATO… PER OVER 35 - È giovane SOLO 1 NUOVO PASTICCERE SU 3 - L’arte della pasticceria sembra interessare meno i giovani: tra le nuove imprese iscritte nel 2012 solo il 31,1% è un’impresa giovane (era il 34% nel 2011). Per mettersi in proprio meglio il salato: più della metà delle nuove gastronomie in Lombardia è stata aperta nel 2012 da un under 35. In Lombardia quasi 4.200 imprese di dolci e cioccolato. Milano prima tra le province regionali, Monza e Brianza cresce del +4,7%. E i “dolci” italiani viaggiano all’estero: le esportazioni registrano in un anno +16%.
L'articolo a colonna sul lato destro, con titolo evidenziato in verde, riporta alcuni commenti degli esperti. Tra questi, anche il mio (Nicola Salerno, CeRM), riguardante il contributo applicabile alle pensioni per riassorbire, almeno in parte, i generosi vantaggi elargiti dalle regole di calcolo retributive.
Vi racconto perchè ho votato FARE-FiD alla Camera e M5S al Sento.
Me lo chiedono in tanti.
A tutti rispondo con queste poche righe, mano alla coscienza.
Non è stato un voto facile.
Che viva l'Italia! nicola
Regione Lazio: la nuova sanità, meno costi più qualità delle cureRegioneLazio
I dati del primo semestre 2015 del Programma regionale di valutazione degli esiti (Prevale) della sanità del Lazio dimostrano che continua il trend in miglioramento di alcuni dei servizi della sanità. Nello stesso tempo i conti restano sotto controllo
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I VINI PIU' VENDUTI NEI SUPERMERCATI DELLA SARDEGNA: CANNONAU, VERMENTINO, MO...lestradedelvino
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Presentazione di Nicola Salerno a Simposio AFI, Rimini, 10 Giugno 2011Nicola_C_Salerno
Il giorno 14 Giugno 2011, a Rimini, Nicola C. Salerno rappresenta il CeRM al Simposio AFI - Associazione Farmaceutici Industria. Nel suo intervento, Salerno descrive le argomentazioni e le posizioni maturate nel corso del lavori CeRM sulla trasformazione federalista e sulla standardizzazione dei fabbisogni sanitari. Come si collocherà la governance della farmaceutica nel nuovo assetto federalista? In occasione del convegno, saranno rese disponibili le slide dell\'intervento.
I GAS (Gruppi d'Acquisto Solidale) del Veneto - sintesiMauro Richeldi
Mappatura e analisi dei Gruppi d'Acquisto Solidale del Veneto. A cura di Emù Centro di Sperimentazione Ecomuseale di Venezia e ACLI Provinciali di Venezia. #pdftribute
Lombardi, per uno su tre la religione è il principale punto di riferimento. Due ore alla settimana in attività legate alla religione. Messa il rito principale per un brianzolo su cinque. Articoli religiosi, Lombardia pesa il 7% nazionale, prima Bergamo.
Intervento di Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, al convegno "Meno tasse, meno spesa. Binomio della ripresa" - 22 luglio 2015
Intervento di Elena Proietti al convegno "Cogliere, trasmettere e gestire l'innovazione digitale per le Camere di Commercio della Lombardia in un'ottica consortile", organizzato da DigiCamere e Unioncamere Lombardia presso il Centro Congressi Ville Ponti a Varese il 13 Settembre 2011
A PASQUA LEZIONI DI CIOCCOLATO… PER OVER 35 - È giovane SOLO 1 NUOVO PASTICCERE SU 3 - L’arte della pasticceria sembra interessare meno i giovani: tra le nuove imprese iscritte nel 2012 solo il 31,1% è un’impresa giovane (era il 34% nel 2011). Per mettersi in proprio meglio il salato: più della metà delle nuove gastronomie in Lombardia è stata aperta nel 2012 da un under 35. In Lombardia quasi 4.200 imprese di dolci e cioccolato. Milano prima tra le province regionali, Monza e Brianza cresce del +4,7%. E i “dolci” italiani viaggiano all’estero: le esportazioni registrano in un anno +16%.
L'articolo a colonna sul lato destro, con titolo evidenziato in verde, riporta alcuni commenti degli esperti. Tra questi, anche il mio (Nicola Salerno, CeRM), riguardante il contributo applicabile alle pensioni per riassorbire, almeno in parte, i generosi vantaggi elargiti dalle regole di calcolo retributive.
Vi racconto perchè ho votato FARE-FiD alla Camera e M5S al Sento.
Me lo chiedono in tanti.
A tutti rispondo con queste poche righe, mano alla coscienza.
Non è stato un voto facile.
Che viva l'Italia! nicola
Tra il Gennaio 2001 e il Settembre 2012, sono poste a confronto le seguenti tre serie:
1) Commercio al dettaglio a valori nominali;
2)Prezzi al consumo (indice armonizzato Europa, HICP);
3) Commercio al dettaglio in termini reali (depurato dalla dinamica dei prezzi).
Ne emerge una forbice impressionante, con in mezzo le famiglie.
Le serie sono quelle Istat destagionalizzate. Valori del Gennaio 2011 normalizzati all\'unita\'.
::: IL VIAGGIO ::: Una versione moderna dell\'ippogrifo. Un po\' vascello un po\' lampara, un po\' macchina fuoristrada un po\' pullman a più piani, un po\' casa semovente un po\' Carro della Bruna. Ce n\'è per tutti i gusti. Sembra lì lì per collassare su di sè, ma poi dura finchè va. Più o meno è così la mia valigia quando parto. Un grazie all\'immaginazione e alla mano di Paolo Freuli.
Ipotesi di riduzione dei contributi pensionistici al primo pilastro. Una prim...Nicola_C_Salerno
La prima quantificazione di una ipotesi di riduzione dei contributi pensionistici obbligatori per gli under 40 lavoratori dipendenti regolari (pubblici e privati, full time e part time).
Le elaborazioni sono descritte passo passo.
CeRM, Settembre 2012
Ipotesi di riduzione dei contributi pensionistici al primo pilastro. Una prim...
Riparto del Fsn 2011: Il gioco è valso la candela? (21 Aprile 2011, Cerm)
1. IL RIPARTO DEL FSN-2011
Il gioco è valso la candela?
Fabio Pammolli e Nicola C. Salerno
Le previsioni fatte da CeRM nei giorni scorsi sembrano esser state lungimiranti. Ieri (20
Aprile 2011)la Conferenza Stato-Regioni ha espresso consenso sul riparto del Fondo
Sanitario Nazionale per il 2011. Sono stati suddivisi tra le Regioni 104,867 miliardi di
Euro come risorse non vincolate, oltre a 1,6 miliardi di Euro come risorse vincolate agli
obiettivi di Piano Sanitario 2011.
Nell’ultima Tavola in allegato (pagina 6) si descrive il confronto tra le quote (%)
concordate per il riparto delle risorse complessive (non vincolate e vincolate), e le
quote che sarebbero emerse se si fossero utilizzati, come pesi per il riparto, i rapporti di
fabbisogno pro-capite per fascia di età rilevabili nelle Regioni benchmark 1 .
Le differenze tra le quote spettanti alle varie Regioni (19 Regioni più 2 Province
Autonome) appaiono molto contenute 2 . Addirittura, dieci differenze restano nell’ordine
di centesimi di punto percentuale, con tre Regioni (Sardegna, Valle d’Aosta, Veneto)
che di fatto non vedono nessun cambiamento nelle loro quote di riparto. La differenza
massima è quella della Campania, con un miglioramento di 0,76 p.p., seguita dalla
Toscana, con un peggioramento di 0,34 p.p.. I rimanenti nove scarti sono, in valore
assoluto, al di sotto dei tre decimi di punto percentuale.
La domanda è quella già proposta nei giorni scorsi: “Il gioco è valso la candela?”. Mesi
di interazione tra Regioni, faticosa, costosa, per molti versi anche non perfettamente
trasparente, sostituibili con una regola di riparto codificata ex-ante, chiara e che, oltre
alla proprietà di efficienza che le deriva dal benchmarking, mette in atto una strutturale
perequazione tra territori. Questa qualità redistributiva è già stata commentata in vari
lavori CeRM (l’ultimo segnalato in nota in calce) e, adesso, trova conferma nei valori
sui quali si è assestato l’equilibrio tra le diverse esigenze delle varie Regioni.
Questa regola potrebbe essere adottata subito e mantenuta nel medio periodo (con
manutenzione ordinaria ogni 5-7 anni); e gli sforzi di Stato e Regioni concentrati sulla
perequazione infrastrutturale, sul riassorbimento dei gap di efficienza di gestione
corrente, e sul rientro dalle posizioni debitorie esistenti nei Ssr.
21 Aprile 2011
1
Cfr. “Federalismo e riparto del Fsn-2011: Much Ado About Nothing?”, Wp CeRM n. 1-2011
[http://www.cermlab.it/argomenti.php?group=finanza&item=75].
2
La stessa evidenza è emersa con riferimento al 2010.
1
2.
IL RIPARTO DELLE RISORSE DEL FSN CONCORDATO NELLA CONFERENZA STATO-REGIONI DEL 20 APRILE 2011
2
3.
IL RIPARTO DELLE RISORSE PER GLI OBIETTIVI DI PIANO SANITARIO 2011
CONCORDATO NELLA CONFERENZA STATO-REGIONI DEL 20 APRILE 2011
3
4. QUOTE % CONCORDATE vs. QUOTE SIMULATE CON REGOLA DI RIPARTO: “IL GIOCO VALE LA CANDELA”?
UMBRIA UMBRIA UMBRIA UMBRIA
EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA RIPARTO DELLE RISORSE NON VINCOLATE
Regioni LOMBARDIA LOMBARDIA CONCORDATO IL 20 APRILE
VENETO (104.380.906.387 Euro)
Fondi sanitari regionali per il 2001 con applicazione del riparto CeRM - % riparto effettivo 2011 - % differenze 2011 - simulato
Piemonte 7,82% 7,82% 7,82% 7,83% 7,53% -0,29%
Valle d'Aosta 0,21% 0,21% 0,21% 0,21% 0,21% 0,00%
Lombardia 16,15% 16,14% 16,14% 16,14% 16,26% 0,12%
P. A. Bolzano 0,77% 0,77% 0,77% 0,77% 0,81% 0,04%
P. A. Trento 0,86% 0,86% 0,86% 0,86% 0,86% 0,00%
Veneto 8,12% 8,11% 8,11% 8,11% 8,10% -0,01%
Friuli Venezia Giulia 2,24% 2,24% 2,24% 2,24% 2,10% -0,15%
Liguria 3,13% 3,12% 3,13% 3,13% 2,89% -0,24%
Emilia Romagna 7,74% 7,73% 7,74% 7,74% 7,42% -0,32%
Toscana 6,68% 6,67% 6,68% 6,69% 6,34% -0,35%
Umbria 1,59% 1,59% 1,59% 1,60% 1,53% -0,07%
Marche 2,76% 2,76% 2,76% 2,76% 2,63% -0,13%
Lazio 9,26% 9,26% 9,26% 9,26% 9,37% 0,11%
Abruzzo 2,29% 2,29% 2,29% 2,29% 2,24% -0,05%
Molise 0,56% 0,56% 0,56% 0,56% 0,54% -0,02%
Campania 8,60% 8,61% 8,60% 8,58% 9,34% 0,74%
Puglia 6,39% 6,40% 6,39% 6,39% 6,63% 0,24%
Basilicata 0,97% 0,97% 0,97% 0,97% 0,98% 0,01%
Calabria 3,22% 3,22% 3,22% 3,21% 3,29% 0,08%
Sicilia 7,94% 7,94% 7,94% 7,93% 8,19% 0,25%
Sardegna 2,71% 2,72% 2,71% 2,71% 2,75% 0,04%
somma 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00% 0,00%
4
5. QUOTE % CONCORDATE vs. QUOTE SIMULATE CON REGOLA DI RIPARTO: “IL GIOCO VALE LA CANDELA”?
UMBRIA UMBRIA UMBRIA UMBRIA
EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA RIPARTO DELLE RISORSE
Regioni LOMBARDIA LOMBARDIA CONCORDATO IL 20 APRILE
VENETO (104.380.906.387 Euro + 486.500.000 Euro)
Fondi sanitari regionali per il 2001 con applicazione del riparto CeRM - % riparto effettivo 2011 - % differenze 2011 - simulato
Piemonte 7,82% 7,82% 7,82% 7,83% 7,53% -0,29%
Valle d'Aosta 0,21% 0,21% 0,21% 0,21% 0,21% 0,00%
Lombardia 16,15% 16,14% 16,14% 16,14% 16,26% 0,12%
P. A. Bolzano 0,77% 0,77% 0,77% 0,77% 0,81% 0,04%
P. A. Trento 0,86% 0,86% 0,86% 0,86% 0,86% 0,00%
Veneto 8,12% 8,11% 8,11% 8,11% 8,10% -0,01%
Friuli Venezia Giulia 2,24% 2,24% 2,24% 2,24% 2,10% -0,15%
Liguria 3,13% 3,12% 3,13% 3,13% 2,89% -0,24%
Emilia Romagna 7,74% 7,73% 7,74% 7,74% 7,42% -0,32%
Toscana 6,68% 6,67% 6,68% 6,69% 6,34% -0,34%
Umbria 1,59% 1,59% 1,59% 1,60% 1,53% -0,07%
Marche 2,76% 2,76% 2,76% 2,76% 2,63% -0,13%
Lazio 9,26% 9,26% 9,26% 9,26% 9,37% 0,11%
Abruzzo 2,29% 2,29% 2,29% 2,29% 2,24% -0,05%
Molise 0,56% 0,56% 0,56% 0,56% 0,54% -0,02%
Campania 8,60% 8,61% 8,60% 8,58% 9,34% 0,74%
Puglia 6,39% 6,40% 6,39% 6,39% 6,63% 0,24%
Basilicata 0,97% 0,97% 0,97% 0,97% 0,98% 0,01%
Calabria 3,22% 3,22% 3,22% 3,21% 3,29% 0,08%
Sicilia 7,94% 7,94% 7,94% 7,93% 8,19% 0,25%
Sardegna 2,71% 2,72% 2,71% 2,71% 2,75% 0,04%
somma 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00% 0,00%
5
6. ritorno al testo
QUOTE % CONCORDATE vs. QUOTE SIMULATE CON REGOLA DI RIPARTO: “IL GIOCO VALE LA CANDELA”?
UMBRIA UMBRIA UMBRIA UMBRIA RIPARTO DELLE RISORSE
EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA CONCORDATO IL 20 APRILE
Regioni LOMBARDIA LOMBARDIA (104.380.906.387 Euro + 486.500.000 Euro +
VENETO risorse vincolate ad obiettivi di Piano Sanitario)
Fondi sanitari regionali per il 2001 con applicazione del riparto CeRM - % riparto effettivo 2011 - % differenze 2011 - simulato
Piemonte 7,82% 7,82% 7,82% 7,83% 7,54% -0,28%
Valle d'Aosta 0,21% 0,21% 0,21% 0,21% 0,21% 0,00%
Lombardia 16,15% 16,14% 16,14% 16,14% 16,29% 0,14%
P. A. Bolzano 0,77% 0,77% 0,77% 0,77% 0,80% 0,03%
P. A. Trento 0,86% 0,86% 0,86% 0,86% 0,85% -0,01%
Veneto 8,12% 8,11% 8,11% 8,11% 8,12% 0,00%
Friuli Venezia Giulia 2,24% 2,24% 2,24% 2,24% 2,07% -0,17%
Liguria 3,13% 3,12% 3,13% 3,13% 2,89% -0,24%
Emilia Romagna 7,74% 7,73% 7,74% 7,74% 7,43% -0,31%
Toscana 6,68% 6,67% 6,68% 6,69% 6,35% -0,34%
Umbria 1,59% 1,59% 1,59% 1,60% 1,53% -0,07%
Marche 2,76% 2,76% 2,76% 2,76% 2,63% -0,13%
Lazio 9,26% 9,26% 9,26% 9,26% 9,39% 0,12%
Abruzzo 2,29% 2,29% 2,29% 2,29% 2,24% -0,05%
Molise 0,56% 0,56% 0,56% 0,56% 0,54% -0,01%
Campania 8,60% 8,61% 8,60% 8,58% 9,36% 0,76%
Puglia 6,39% 6,40% 6,39% 6,39% 6,64% 0,25%
Basilicata 0,97% 0,97% 0,97% 0,97% 0,98% 0,01%
Calabria 3,22% 3,22% 3,22% 3,21% 3,30% 0,08%
Sicilia 7,94% 7,94% 7,94% 7,93% 8,14% 0,21%
Sardegna 2,71% 2,72% 2,71% 2,71% 2,71% 0,00%
somma 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00% 0,00%
6