1. Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
•Quandol’ItalialafannoiGiovani•
•Quandol’ItalialafannoiGiovani•
pag. 1
E siamo al Numero 2!
Fate largo al lavoro
pag. 2
Enrico Berlinguer. Ricordare è importante.
Ricordare è necessario
Melfi: differenziati!
pag. 3
E’ tempo di tagli alla spesa pubblica.
Ecco la spending review
pag. 4
Tribunale di Melfi. Quali prospettive future?
Il Presidente Napolitano firma il decreto
“Taglia-Tribunalini”
pag. 5/6
Faccia a Faccia. Intervista a Maurizio Calice
e Vincenzo Di Miscio
pag. 7
E ancora una volta... Fiat Lux!
pag. 8
POST-IT
Notizie in pillole
I n q u e s t o n u m e r o
NUMERO 2 / Settembre 2012
F
ate largo al lavoro. E'
questoilmottoconcui
i Giovani Democratici
d'orainavantisiidentificheranno.
E' una frase storica, detta da chi,
proprio nelle nostre terre è nato
e da statista ha partecipato al
grande dibattito dei meridionali-
sti del suo tempo. Francesco Sa-
verio Nitti quando vide il padre
ricacciato dalle guardie del Parla-
mento a cui non sembrava plau-
sibile che il genitore di un
Presidente del Consiglio fosse
conciato come uno straccione,
ebbeadire:“Fatelargoallavoro!”,
quasi ad intimare un diktat cul-
turale che intendeva resistituire
dignità all'elemento fondante
della cività europea.
E' da qui che riparte l'attività dei
Giovani Democratici di Melfi. Non
solo con l'intento di far tornare
nel dibattito la parola LAVORO in
tutte le sue forme (lavoro che
manca, lavoro precario, lavoro
senza diritti, lavoro sommerso,
lavoro da difendere) ma anche di
partecipareallelotteeallebatta-
glie di quei lavoratori che in que-
sta terra stanno pagando
immeritatamenteilprezzodiuna
politica industriale nazionale fal-
lacea e scadente. Parlo dei lavo-
ratoridellaFiatedell'indottoche,
a detta dell'amministratore dele-
gatoFiatSergioMarchionne,forse
vedranno la luce fuori dal tunnel
solo nel 2015. Immeritamente
perchè senza troppe pretese, gli
operaidiquest'areahannogaran-
tito, sin dalla nascita, flessibilità
contrattuale e perchè nel corso
degliannisisonocontraddistinti
per produttività, competitività,
qualità e senso di appartenza a
quella grande Azienda italiana
chetantohaottenutodallecasse
dello Stato. Ora l'incubo della
cassaintegrazioneordinaria,pre-
sto arriverà la straordinaria e
successivamente, come già ac-
cadepermoltiindotti,lamobilità,
segno indelebile di imminente
chiusura.Ilbugdelsistema,amio
avviso, è da trovare nel modello
industrialeedisviluppoarretrato
e antiquato. Un modello indu-
striale italiano che non sa inve-
stire in ricerca e sviluppo ma che
continuaamettereincircolo,con-
tributistataliafondoperduto,su
qualcosa di ecologicamente in-
compatibileediqualitativamente
scadente. Ragioniamo anche di
questo, e spero che nella campa-
gna elettorale per le primarie in-
terne al centro-sinistra lo si
faccianellamanieramenoideolo-
gicapossibile.Ciòdetto,sel'Italia
è una Repubblica democratica
fondata sul lavoro, come recita il
primoarticolodellaCostituzione,
noi senza troppe pretese siamo
da questa parte. Dalla parte del
lavoro che, in questa terra, non è
un diritto acquisito, ma conqui-
stato negli anni.
Sempre dalla stessa parte.
Fate largo al lavoro
di Marco Zampino
N
o, non si
traa di
un errore.
Il “Numero Uno”
di “Rigenera-
zione” non è mai
stato pubblicato
(anche se prepa-
rato), per un mo-
tivo, che ben
conoscete “AUTOSOSPENSIONE”. Non sto
qui a ripetere i motivi di tale scelta e neanche
a discorrere delle conseguenze politiche e non
della stessa, ma mi preme spiegare a voi let-
torichelamancatauscitadiAgostononèdo-
vuta né al caldo, né tantomeno alle ferie
estive, ma ad una scelta partecipata. Tor-
niamo, con questo Numero 2 di Seembre, a
parlare di fai, che molto da vicino riguardano
la nostra cià: FIAT e TRIBUNALE. La rubrica
FacciaaFacciaospita,infai,questomeseun
interessante confronto tra un delegato sin-
dacaleeunimprenditoredell’indoo.Abbiamo
ritenuto fondamentale mantenere alta l’at-
tenzionesullesortidell’areaindustrialediSan
Nicola di Melfi, e preoccupazioni sono state
espresse a riguardo dallo stesso Partito De-
mocratico di Melfi con il documento “E ancora
una volta… Fiat Lux”, che non manca di propo-
steingradodicoinvolgereforzepoliticheeso-
ciali e che considera l’apporto di tui una
ricchezza. Non potevamo non traare anche
in questo numero la vicenda del Tribunale, che
ha infuocato questa estate.. già di per sé
calda. È di pochissimi giorni fa la notizia della
firma del Presidente Napolitano del decreto
“Salva-Tribunalini”: il Tribunale di Melfi è uffi-
cialmente soppresso! E dopo tue le loe, le
manifestazioni, i comitati, le troppe (a volte
fuori luogo) voci su Facebook, resta solo un
grande SILENZIO, come se fosse stato scon-
tato, come se in fondo tra i tanti guai questo
fosse il minore, come se dichiarare la resa
fosse la cosa più giusta da fare. L’impegno di
tanta gente che si è spesa perché ciò non ac-
cadesse non può essere in tal modo ripagato,
l’intero territorio del Vulture Melfese non me-
rita l’indifferenza più totale. A queste condi-
zioni la risposta può essere soltanto
# P i ù C o m e S i D e v e C h e C o m e S i V u o l e !
E siamo al NumEro 2!D I A N G E L A D I L A L L A
E D I T O R I A L E
2. 2
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
F
inalmente anche il nostro comune - gra-
zie alla proposta dei Giovani Democratici
(chenehannopresentataunapropria)e
alla sensibilizzazione politica e culturale al
temadell’amministrazionecomunale-sièdo-
tatodiunsistemadiraccoltadifferenziatadei
rifiuti. Si attendeva da tempo questo nuovo
metododigestionedelrifiutosolidourbano,
perché le drammatiche conseguenze che
causa quo-
t i d i a n a -
m e n t e
l’inceneri-
tore Fenice
hanno rag-
giunto una
sogliaintol-
lerabile di sopportazione e perché è giusto
porrealcentrodellacittàlatutelaambientale
e della salute dei cittadini. Il meccanismo di
differenziareirifiutièentratoinfunzionepur
non mancando le difficoltà per essere qual-
cosadinuovopermolticittadini(abituatiad
unsistemadiraccoltaindifferenziatoportaa
porta) e per un ritardo nella comunicazione
delle informazioni che aiuterebbero di gran
lunga un migliore servizio di raccolta. Le cri-
ticità però non mancano sul sistema impo-
stato, perché l’aver creato all’interno del
centro storico tanti piccoli punti di raccolta
crea confusione sui tempi di conferimento,
perchéognicittadinoconferisceipropririfiuti
aqualunqueoraritengaopportuno,eincon-
dizioniclimatichecomequelleestivenonsa-
rebbe l’emblema della massima efficienza e
soprattutto le alte temperature accelerereb-
beroildeperimentodell’umidoall’internodel
bidoncinoelasalutenonnegioverebbe.Altre
criticità potrebbero emergere nel corso del
tempo,maconsiderandoilcontestodalquale
sièpartiti,l’averavviatolaraccoltadifferen-
ziata è il primo passo importante; spetterà
all’amministrazioneneiprossimimesifornire
utili ed importanti indicazioni sul corretto
funzionamento pubblicizzando e spiegando
continuamenteallacittadinanzanonsolol'im-
portanzadelladifferenziata,malaresponsa-
bilitàcheognunodinoihasenonprenderemo
coscienzadeidanniambientaliesuperarliper
rendere Melfi un ambiente più vivibile.
M E L F I : D I F F E R E N Z I AT I !
Finalmente anche il comune di Melfi si è dotato di un sistema di raccolta differenziata.
Anche grazie alla proposta dei Giovani Democratici melfitani.
di Vincenzo Mongelli
AMBIENTE RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 2 • Settembre 2012
I
noccasionedellaricorrenzaperino-
vant’annidallanascitadiEnricoBer-
linguer, i Giovani Democratici del
circolo“L’Italiaunita”diMelfichiedono
che venga intitolata, nel quadro delle
celebrazioniannualichesistannosvol-
gendo in tutta Italia in memoria del
grande politico sardo, una strada, fa-
cilmenteindividuabiletralestradean-
cora senza nome nel quadro
complessivo della toponomastica.
Oggi, ricordare la figura di Enrico Ber-
linguerèpiùchemainecessarioperché
rappresenta,inquestitempidicrisi,un
baluardodisanitàmoraleacuiigiovani
devonofareriferimento;enehannobi-
sogno di riferimenti. E proprio ai gio-
vani egli ha rivolto molti dei suoi
discorsielagranpartedellasuaazione
politica in virtù di una visione lungi-
mirantedellapoliticastessa,poichéri-
conosceva in loro l’unica forza capace
diuncambiamento,capacedilottareal
fiancodeglioppressiperrivendicaredi-
ritti fondamentali sempre a rischio in
un momento, anche allora assai deli-
cato, quale fu quello in cui lui visse.
Alla luce degli ultimi avvenimenti e
della storia recente che gettano sulla
politica ombre scure, ricordare la sua
figura, rinverdire i suoi insegnamenti
sarebbecosabuona.E’un’occasioneper
fermarci a riflettere e cercare di ripar-
tiredaunesempio,daunmaestro,che
hafattodellaquestionemoraleilsenso
piùaltodellasuaazionepolitica.Sem-
pre dalla stessa parte: dalla parte dei
più deboli, dalla parte dei soprusi.
Ricordareèimportante.Ricordareène-
cessario.
Enrico Berlinguer
RICORDARE È IMPORTANTE... RICORDARE È NECESSARIO
di Marco Zampino
3. 3
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 2 • Settembre 2012
E’TEMPODITAGLIALLASPESAPUBBLICA. ECCOLASPENDINGREVIEW
Riformare la spesa pubblica non è una missione impossibile, ma richiede uno studio approfondito di tutte le voci che compongono un
bilancio di ogni singola amministrazione per poter raggiungere risparmi senza compromettere la qualità dei servizi offerti.
La spending review consente di superare il meccanismo dei “tagli lineari” e della “spesa storica”.
di Alfonso Cerone
S
PENDINGREVIEWèiltermineingleseche
significa letteralmente “revisione della
spesa” con conseguente rimodulazione
dei costi, razionalizzazione della spesa per
l’acquisto di beni e tagli agli sprechi. È stato
introdottoperlaprimavoltanellafinanzaita-
liana dal ministro dell’Economia Tommaso
Padoa Schioppa del Governo Prodi nel 2006.
Adistanzadiseianni,durantelapeggiorecrisi
economica che attraversa l’Italia, il Governo
Monti attraverso il medesimo principio è in-
tervenuto analizzando le voci di spesa delle
pubbliche amministrazioni al fine di evitare
inefficienzeedeliminandosprechi,conl’obiet-
tivo di ottenere risorse da destinare alla cre-
scita e allo sviluppo.
La razionalizzazione e il contenimento dei
costi sono fondamentali per garantire il rag-
giungimentodegliobiettividifinanzapubblica
el’ammodernamentodelloStatonell’attesadi
un rilancio dell’economia italiana.
Riformare la spesa pubblica non è una mis-
sioneimpossibile,marichiedeunostudioap-
profonditodituttelevocichecompongonoun
bilancio di ogni singola amministrazione per
poterraggiungererisparmisenzacompromet-
terelaqualitàdeiserviziofferti.Ilprocessodi
revisionedellaspesa(ospendingreview)èdi-
ventato uno dei pilastri su cui si fonda l’atti-
vitàdelGovernoMontieconsentedisuperare
ilmeccanismodei“taglilineari”edella“spesa
storica”.Ilministrodelegatoallaspendingre-
view è Piero Giarda (ministro per l’attuazione
del programma di governo), il quale ha illu-
strato al Consiglio dei Ministri il “Rapporto
sulla spending review – Elementi di una revi-
sione della spesa pubblica”. Tale Rapporto è
stato tradotto in un decreto legge (e succes-
sivamente convertito in legge) recante “di-
sposizioni urgenti per la razionalizzazione
dellaspesapubblica”(D.l52/2012c.d.Spen-
ding review 1). Il decreto istituisce un comi-
tato interministeriale al fine di coordinare
l’azione del Governo e le politiche da attuare
per analizzare e riordinare le voci di bilancio
sullaspesapubblica. Inoltreèstatonominato
uncommissario straordinarioperlaraziona-
lizzazione della spesa per acquisti di beni e
servizi con il compito di definire il livello di
spesapervocidicosto:l’incaricoèstatoaffi-
dato ad Enrico Bondi.
Un valido supporto è arrivato (via web) dagli
oltre 135.000 messaggi di cittadini e asso-
ciazioni che hanno partecipato alla consulta-
zione pubblica sulla spending review
(tenutasidal5al29maggio)incuisonostati
segnalati al Governo inefficienze e sprechi e
proponendo delle soluzioni. Il campione dei
messaggi scrutinati dal gruppo di lavoro (co-
stituitosiadhoc)esuddivisipertema,èstato
trasmesso al commissario Bondi ed è stato
utilizzato per redigere il successivo decreto
legge recante “disposizioni urgenti per la ri-
duzione della spesa pubblica a servizi inva-
riati” (D.l 95/2012 c.d. Spending review 2).
ConquestointerventoilrisparmioperloStato
saràdi4,5miliardiperil2012,di10,5miliardi
per il 2013 e di 11 miliardi per il 2014. Le
nuove disposizioni in tema di revisione della
spesa mirano a tre obiettivi:
>Iscrivereilfunzionamentodell’apparatosta-
tale entro un quadro razionale di valutazione
e programmazione,
> La riduzione della spesa non incide sulla
quantitàdiservizierogatidallepubblicheam-
ministrazioni, ma mira a migliorare la qualità
e l’efficienza. In questo modo stimola la cre-
scita e la competitività del paese in linea con
le best practices europee.
> Eliminando gli eccessi di spesa si avranno
unaseriedibeneficiconcretipericittadini: ad
esempio si scongiura l’aumento di due punti
percentualidell’IvafinoaLuglio2013(nonpiù
daOttobre2012comeprevistodallamanovra
finanziariadelloscorsoDicembre)esiestende
la clausola di salvaguardia in materia pensio-
nisica prevista dal D.l Salva-Italia ad altri
55.000 lavoratori.
RIDUZIONE DELLA SPESA DEI MINISTERI
Il decreto legge 95/2012 tra le tante dispo-
sizioni contiene un capitolo relativo alla ridu-
zione della spesa dei singoli ministeri,
realizzata attraverso la diminuzione dell’am-
montaredeicontributierogati.Perquantori-
guarda i ministeri e gli enti statali sono stati
eliminati eccessi di spesa per un 1 miliardo e
mezzo nel 2012 e 3 miliardi nel 2013.
IlMinisterodellosviluppoeconomicosubiràla
soppressionedidueistituti:ISVAPeCOVIP. Le
funzioni di questi due enti saranno assorbite
daunnuovoente:l’IVRAP.Ilnuovoenterealiz-
zerà un risparmio di costi pari al 10% delle
spese di funzionamento dei due enti sop-
pressi e funzionerà in stretta sinergia con le
strutture della Banca d’Italia.
RIDUZIONE E ACCORPAMETNO DELLE PROVINCE
Infine, il decreto interviene anche sulle pro-
vince, prevedendone la riduzione e l’accorpa-
mento con l’obiettivo di dimezzare il numero
attuale.Lariduzioneavverràsullabasedidue
criteri: le nuove province dovranno avere una
superficie territoriale non inferiore ai 2.500
chilometri quadrati e una popolazione di al-
meno 350mila abitanti ed eserciteranno le
competenze in materia ambientale, di tra-
sporto e viabilità (le altre competenze finora
esercitate dalle Province vengono invece de-
volute ai Comuni, come stabilito dal decreto
"Salva Italia"). Entro il 1°gennaio 2014 ver-
ranno istituite dieci Città metropolitane:
Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bolo-
gna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria.
ECONOMIA
A COSA SERVE
LA SPENDING REVIEW
> ELIMINARE SPRECHI ED INEFFICIENZE
> GARANTIRE IL CONTROLLO DEI
CONTI PUBBLICI
> LIBERARE RISORSE DA UTILIZZARE PER
INTERVENTI DI SVILUPPO
> RIDARE EFFICIENZA AL SETTORE PUBBLICO
4. 4
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
L
a vicenda del Tribunale di Melfi è giunta
alsuoepilogoconunfinalechenessuno
di noi auspicava: il Tribunale di Melfi è
stato soppresso!
Allafinehaprevalsolalogicadeitaglilineari:
la soppressione del Tribunale di Melfi, decisa
dal governo, cosiddetto tecnico, è un attacco
alla integrità, alla legalità, ad un territorio, il
Vulture Melfese e ai suoi 120.000 abitanti.
Questa vicenda lascerà un segno indelebile
nella memoria di ogni singolo cittadino del-
l’areanordpoichéquestoattoèstatodichia-
rato un vero e proprio “scippo” perpetrato ai
danni del Vulture Melfese! Bisogna innanzi-
tutto ricordare che il Tribunale di Melfi era
stato dichiarato intangibile dal relatore tec-
nicoBirritterichesioccupòdiverificarelosta-
tus di ogni presidio giudiziario ma tutto ciò
non è bastato a salvaguardare il tribunale!
Nell’opinione pubblica è prevalsa la convin-
zione che il Tribunale di Melfi è stato “barat-
tato” con quello di Lagonegro per mezzo di
azionipolitiche,nondeltuttochiare,atutela
delpresidiodiLagonegro. Forsequalcunore-
almente ha operato in difesa di Lagonegro e
personalmente ritengo che tutta questa vi-
cendahaevidenziatoungrandeproblemache
puntualmentesiripercuotesull’areanord,ed
è quello della scarsa rappresentatività nei
variorganiistituzionali.Sperochequestonon
sia il primo “scippo” o meglio ancora il primo
atto di smembramento del Vulture Melfese
perché,dopolasoppressionedelTribunaledi
Melfi le voci che circolano in città non sono
delle più rosee. Si vocifera di una prossima
chiusuradell’ufficiodell’AgenziadelleEntrate
ealtriservizichesonoarischiodislocazione!
Perfarsìchequesteintenzionicatastrofiche
di smantellare l’area nord si tramutino in tri-
ste realtà auspico che tutti gli abitanti del
VultureMelfesemettanodapartetuttelepo-
lemicheconnesseaquestatristevicendaesi
riapproprino del proprio orgoglio e della pro-
pria dignità! Un ruolo importante, o meglio
ancora, laforzatrainanteperfaruscireque-
sto territorio dall’immobilismo totale spetta
alla politica, unico vero volano di crescita e
sviluppo ed è per questo che tutto il Vulture
Melfese-Alto Bradano si ricompatti trala-
sciando i vari egoismi e le varie divergenze
che hanno caratterizzato quest’area e si rie-
sca nelle varie tornate elettorali ad eleggere
degnirappresentantidiquestoterritorio! Pa-
rafrasando un’intitolazione di un gruppo Fa-
cebook che si chiama “Diamo un’anima a
questa città” vorrei rilanciare con “Ridiamo
un’anima a questa terra”!
RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 2 • Settembre 2012LEGALITA’
TRIBUNALEDIMELFI.QUALIPROSPETTIVEFUTURE?
Questa vicenda lascerà un segno indelebile nella memoria di ogni singolo cittadino dell’area nord poiché questo atto
è stato dichiarato un vero e proprio “scippo” perpetrato ai danni del Vulture Melfese!
di Antonio Pepe
I
lPresidentedellaRepubblicaGiorgioNapo-
litano, ha firmato il decreto riguardante la
revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il
testo del decreto legislativo n°155/2012
(c.d. “taglia-tribunalini”) che delega il Go-
verno a procedere alla riduzione del numero
deipresidigiudiziaridiIgradoeallaraziona-
lizzazione dei relativi assetti territoriali.
Tale delega è stata conferita dalla legge di
stabilizzazionefinanziarian°148/2011(uno
degliultimiatticompiutidalprecedenteese-
cutivo). Il decreto messo a punto della guar-
dasigilli Severino è stato licenziato dal
Governo durante il Consiglio dei Ministri del
10 Agosto scorso e prevede la soppressione
di 220 sedi distaccate di tribunale; la ridu-
zione/accorpamentodi31tribunalie31pro-
cure; la soppressione di 667 uffici di giudici
dipace,mantenendoungiudicediprossimità
in sette isole; la ridistribuzione sul territorio
delpersonaleamministrativoedeimagistrati
restanti,periqualinonsonoprevistinèesu-
beri nè messa in mobilità.
Rispetto alla prima stesura del testo, il Go-
verno ha deciso di mantenere i presidi giudi-
ziari nelle aree ad alta infiltrazione di
criminalitàorganizzataedidotarediunuffi-
ciodiProcuraancheilTribunalediNapoliNord.
Perquestomotivodall’elencoinizialedi37tri-
bunalierelativeprocure,siègiuntialnumero
definitivo di 31 tribunali soppressi, tra cui
quello di Melfi.
IL PRESIDENTE NAPOLITANOFIRMAILDECRETO“TAGLIA-TRIBUNALINI”
Via libera alla nuova geografia giudiziaria. Salvi i tribunali nelle zone di mafia.
di Alfonso Cerone
Uno scatto tratto dal corteo organizzato il
19 Luglio 2012 a difesa del tribunale di Melfi.
Piazza Federico II gremita di gente!
5. 5
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 2 • Settembre 2012
Intervista a Maurizio Calice
Dipendente Sata s.p.a. dal 1994 e delegato sindacale al terzo
mandato.
LAVORO
QUALI SONO LE MAGGIORI DIFFICOLTÀ CHE HA INCONTRATO LUNGO IL SUO PERCORSO LAVORATIVO IN QUESTI ANNI?
L
e difficoltà da dipendente in una
fabbricadiquelledimensioni,con
quei ritmi e organizzata su tre
turni di lavoro sono tante ma allo
stesso tempo soggettive. Personal-
mente ho avuto, all'inizio della mia at-
tività lavorativa in Fiat Auto, la
difficoltà di adeguarmi ad un mondo
che non conoscevo, in continuo movi-
mento, di enormi dimensioni, con un
ruolomarginalemasempresvoltocon
moltadignitàedimpegno.Nonnegodi
essermisentitounodeitantichesvol-
gevaunlavorosemplice,talvoltaripe-
titivo, ma non mi e' mai mancato il
"senso di appartenenza" indispensa-
bile nei confronti dell'azienda, del ter-
ritorio che tanto aveva puntato
sull'industria e la consapevolezza di
me stesso. Sentivo di dover avere un
ruolo ed una funzione "sociale" che
avevaaccompagnatoilmiopercorsodi
vitaancheinprecedenza,acominciare
daitempidellesuperiori.Iohoritenuto
cheilsindacato,seilavoratorimiaves-
sero concesso la loro fiducia, potesse
essere la mia strada, e a distanza di
tempo, devo dire che e' stata la scelta
giusta”.Le difficoltà da dipendente in
una fabbrica di quelle dimensioni, con
queiritmieorganizzatasutreturnidi
lavoro sono tante ma allo stesso
tempo soggettive. Personalmente ho
avuto, all'inizio della mia attività lavo-
rativa in Fiat Auto, la difficoltà di ade-
guarmi ad un mondo che non
conoscevo, in continuo movimento, di
enormi dimensioni, con un ruolo mar-
ginalemasempresvoltoconmoltadi-
gnitàedimpegno.Nonnegodiessermi
sentito uno dei tanti che svolgeva un
lavorosemplice,talvoltaripetitivo,ma
non mi e' mai mancato il "senso di ap-
partenenza" indispensabile nei con-
fronti dell'azienda, del territorio che
tantoavevapuntatosull'industriaela
consapevolezza di me stesso. Sentivo
di dover avere un ruolo ed una fun-
zione "sociale" che aveva accompa-
gnato il mio percorso di vita anche in
precedenza, a cominciare dai tempi
dellesuperiori.Iohoritenutocheilsin-
dacato,seilavoratorimiavesserocon-
cessolalorofiducia,potesseesserela
mia strada, e a distanza di tempo,
devodirechee'statalasceltagiusta”.
COSA CAMBIEREBBE IN ITALIA PER AGEVOLARE E STIMOLARE I LAVORATORI?
N
on ci sono dubbi: l’Italia ha il
compito, ed in tempi rapidi, di
crearlo,illavoro.Fattoquesto,e
non sarà semplice,considerando la
crisi di eccezionale gravita e l’assenza
di serie politiche di rilancio, ci si dovrà
affidare all’esperienza di cui l’Italia e’
portatricesana.Confrontandosiinnan-
zitutto con piccole e medie realtà pro-
duttive che, se studiate a fondo,
potrebbero rappresentare l’esempio
sucome“modificare”l’approccio“stan-
dard” a cui siamo abituati nella rela-
zione lavoratore-azienda. Non e’ pos-
sibile continuare con atteggiamenti
imprenditoriali “coercitivi” a prescin-
dere.Ritengo,alcontrario,cheil“senso
di appartenenza” a cui ho accennato
sopra sia l’elemento vero su cui spin-
gere,responsabilizzandoilavoratoria
contribuire,nei limiti del possibile, al
lorostessodestino.Nondiradoalcuni
imprenditorisirendonoattoridiquella
innovazione indispensabile alla so-
pravvivenza delle proprie aziende.
Questo, però, e’ possibile esclusiva-
mente con la partecipazione dei lavo-
ratori, che andrebbero, a mio avviso,
motivati anche e soprattutto con “ac-
cordi” specifici interaziendali sulla
parte economica, oltre che su quella
strategica. Faccio, ovviamente, riferi-
mento alla contrattazione di secondo
livello che potrebbe, se ben utilizzata,
andarsiasommareaivariCCNL.Daqui
l’indispensabilità della presenza di un
sindacato moderno, dinamico e vera-
mente riformista”.
ARTICOLO 18 SI’, ARTICOLO 18 NO.. LEI COME LA PENSA IN MERITO?
S
ull’articolo 18 io esprimo un pa-
rere personale che prescinde da
scuoledipensieropoliticheosin-
dacali. Temo che in questo momento
questodiscorsosiaveramentemargi-
nale, considerando l’enorme riduzione
dei volumi occupazionali a cui stiamo
assistendo e che prescindono dal li-
cenziamento senza giusta causa. Ri-
tengo però, utile, riflettere sulla
possibilità di un’estensione dei diritti
anche a quelle categorie di lavoratori
che non ne hanno.
Acominciaredagliammortizzatoriso-
ciali. Ad un sacrificio non può non cor-
rispondere un miglioramento.
E’ la base della “concertazione” che in
troppi criminalizzano.
FIAT-SATADIMELFI:UNPASSATOAPIENIPOLMONI,UNPRESENTECONRESPIROAFFANNOSOEDILFUTURO?QUALILEPROSPETTIVE?
E’ POSSIBILE UNA RAPIDA RIPRESA DELLA PRODUTTIVITÀ E COMPETITIVITÀ NELLA NOSTRA ZONA INDUSTRIALE?
SECONDO LEI COME?
F
accio un brevissimo riferimento a
quanto detto e scritto dalla se-
zionedelPDdiMelfi:L’areainque-
stione e’ la migliore realtà produttiva
d’Italiainterminidiefficienza,metodo
di lavoro, costi e flessibilità nel pano-
rama dei metalmeccanici. Abbiamo
tutti il compito di ricordarcelo e di ri-
cordarlo a tutti. La chiusura o il ridi-
mensionamento di essa sarebbe
l’equivalente dell’uso del defibrillatore
adunpazienteconilraffreddore.Sulla
rapidità di una ripresa non possiamo
che aspettare una ripresa del settore,
ma con la consapevolezza che il bene
cheintendiamovenderedeveavereun
senso preciso e debba fare presa sui
potenziali clienti.
Amioavvisoe'indispensabilelavorare
nelladirezionedellaricercaedellosvi-
luppo di prodotti nuovi, concorrenziali
e di propulsori rivoluzionari in termini
di efficienza.
Il costo dei carburanti in Italia in par-
ticolare ed in Europa in generale sono
insostenibili e lo dimostra il calo delle
vendite. La Fiat ha lanciato molte no-
vità, in un recente passato, nel pano-
rama automobilistico. Adesso e' il mo-
mento di investire, a partire da Melfi e
dalle sue potenzialità.
Ritengocheilcampustecnologico,sep-
purinritardorispettoallasuanascita,
possa avere un ruolo decisivo per l'in-
dustria lucana.
Maurizio Calice
Dipendente Sata s.p.a. dal 1994 e
delegato sindacale al terzo man-
dato.
“L’AREA IN QUESTIONE E’ LA MIGLIORE RE-
ALTÀ PRODUTTIVA D’ITALIA IN TERMINI DI
EFFICIENZA, METODO DI LAVORO, COSTI E
FLESSIBILITÀ NEL PANORAMA DEI METAL-
MECCANICI. ABBIAMO TUTTI IL COMPITO DI
RICORDARCELO E DI RICORDARLO A TUTTI”
a pag. 6 continua con l’intervista a Vincenzo Di Miscio
6. 6
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 2 • Settembre 2012
QUALI SONO LE MAGGIORI DIFFICOLTÀ CHE HA INCONTRATO LUNGO IL SUO PERCORSO?
L
a maggiore difficoltà è stata indi-
viduare l’idea da attuare, succes-
sivamente dopo aver
concretizzatoemessoappuntol’idea,
ledifficoltàmaggiorisonostatelegate
alcredito,allafiduciadeiterzineicon-
frontidell’imprenditore,percuil’impe-
gno è stato quello di seminare pian
piano, creando fiducia intorno alla fi-
guradelgiovaneimprenditore.Tradif-
ficoltà finanziarie e di strutturazione
dell’azienda ma sempre con grande
convinzione, senso di responsabilità
emoltaumiltàsonostatifattipassiin
avanti anche piccoli e si è riusciti a
mettere su la prima azienda e poi la
seconda.
Intervista a Vincenzo Di Miscio
Imprenditore edile. Dal 1998 ha diversificato l’attività
creando con altri soci l’azienda Plasticform.
COSA CAMBIERESTE IN ITALIA PER AGEVOLARE E STIMOLARE I GIOVANI IMPRENDITORI?
C
redo che il giovane imprenditore
piuttostocheaspettarecheilgo-
vernoitalianofacciadeiprovvedi-
menti per dargli aiuti ,che
naturalmente sono auspicabili e ne-
cessari, deve aiutare se stesso cari-
candosi di responsabilità e ricercando
un’idea che possa essere attuata, per
poi perseguirla. Prima di tutto ci vuole
unagrandevogliadiinformarsi,perché
la conoscenza sicuramente aiuta ad
individuare e a pianificare le attività
per l’ avvio di una nuova impresa. Il
problema grosso è che soprattutto al
sud, ma direi in tutto il territorio na-
zionale, non c’è molta propensione al-
l’intraprendenza;percuiilprimopasso
deve essere fatto dai giovani nel cam-
biare mentalità e indirizzarsi al lavoro
autonomoconl’ambizionedicreareal-
meno un posto di lavoro . Sarebbe
questo un grosso cambiamento che
sicuramente potrebbe determinare la
rinascita del tessuto imprenditoriale
italiano”.
FIAT-SATADIMELFI:UNPASSATOAPIENIPOLMONI,UNPRESENTECONRESPIROAFFANNOSOEDILFUTURO?QUALILEPROSPETTIVE?
E’ POSSIBILE UNA RAPIDA RIPRESA DELLA PRODUTTIVITÀ E COMPETITIVITÀ NELLA NOSTRA ZONA INDUSTRIALE?
SECONDO LEI COME?
ARTICOLO 18 SI’, ARTICOLO 18 NO.. LEI COME LA PENSA IN MERITO?
L
’articolo 18 ,secondo me, ha una
importanza relativa. Quello che
conta è che ci sia un cambia-
mentodimentalitàsiadapartesinda-
calechedaparteimprenditoriale.Inun
momento di crisi è necessario che il
carro venga tirato con forza da tutti.
Se la classe sindacale ritiene di utiliz-
zare il “valore solidarietà” chiedendo il
massimo possibile dei diritti e non
sforzandosi di partecipare alla crea-
zionedinuovamentalitàpervincerela
sfida della competitività mondiale,
purtroppo gli imprenditori italiani non
c’è la possono fare. La solidarietà ci
deveessere,manoncipuòessereap-
piattimento solo sulla garanzia di di-
ritti. Bisogna che ognuno faccia il
proprio dovere fino in fondo senza
pensare di aver fatto più di quanto gli
compete sia in quanto imprenditore
che lavoratore. Questo credo sia il
cambiamento vero che deve avvenire
inognunodinoidalqualescaturirebbe
un rinnovamento nelle relazioni delle
parti sociali”.
C
redo che possiamo ritornare al
passato a pieni polmoni solo con
il cambiamento di tutti noi, non
soltanto delle parti sociali, ma anche
deigoverniregionalienazionali.Seini-
ziamo a pensare con maggiore fiducia
eaffezioneaiprodottidellanostrana-
zioneprobabilmentediamounimpulso
ancheallevenditedelleautoitalianee
a tutta l’economia italiana. È naturale
chelostessooperaiochelavorainFiat
è bene che compri una macchina Ita-
lianaenonstranierasenzaaddurre la
semplicemotivazionechequellastra-
niera gli costa meno; evidentemente
quel risparmio non compensa il fatto
che la cassa integrazione riduce mol-
tissimo lo stipendio. Credo che dob-
biamo creare tutti insieme le
condizioni per diventare innanzitutto
collaborativi, magari riducendo l’as-
senteismomoltovicinoallozero.Lere-
lazioni devono essere di interesse
reciproco e devono badare soltanto
all’aumentodellaproduttivitàequindi
della competitività D’altra parte è ne-
cessario una riduzione della tassa-
zione del lavoro per lasciare in busta
paga ai dipendenti un maggiore red-
dito, in modo da dargli più serenità e
più voglia di spendere.
Vincenzo Di Miscio
Imprenditore edile. Ha creato con
altri soci l’azienda Plasticform che
produce articoli in plastica per il
settore automotivo
“CREDO CHE IL GIOVANE IMPRENDITORE PIUTTO-
STO CHE ASPETTARE CHE IL GOVERNO ITALIANO
FACCIA DEI PROVVEDIMENTI PER DARGLI AIUTI,
DEVE AIUTARE SE STESSO, CARICANDOSI DI RE-
SPONSABILITÀ E RICERCANDO UN’IDEA CHE
POSSA ESSERE ATTUATA, PER POI PERSEGUIRLA”
LAVORO
Nella notte del 9 maggio 1978
Peppino Impastato venne fatto saltare in aria
per aver dedicato la sua vita alla lotta contro
la mafia.
E SE OGGI TOCCASSE A TE CAMBIARE LA STORIA?
G I O V A N I D E M O C R A T I C I M E L F I
C A M P A G N A D I T E S S E R A M E N T O
2 0 1 2
g i o v a n i d e m o c r a t i c i m e l f i @ g m a i l . c o m
7. 7RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 2 • Settembre 2012
Periodico d’informazione dei Giovani Democratici • MELFI •
E ANCORA UNA VOLTA... FIAT LUX!SEGRETERIA PARTITO DEMOCRATICO MELFI
S
iamo di fronte alla più preoccu-
pante crisi che il settore Auto in
Basilicata abbia mai dovuto af-
frontarenonostantel'areaindustriale
lucana sia, a saturazione "naturale",
tralepiùcompetitived’Europa.Lodi-
cono i numeri, lo dice la stessa Fiat e
il suo Amministratore Delegato in un
recente passato. La Basilicata ha di-
mostrato di essere l’emblema della
flessibilità e della produttività tanto
auspicata dall’Azienda negli anni.
La Basilicata e i suoi lavoratori, nel
contestoitaliano,rappresentanouna
sorta di “riformismo industriale” che
parte dall’accordo d’area dei primis-
simi anni ’90 e prosegue con la capa-
cità,dellanostraArea,di“adeguarsi”
alle crescenti sfide che il comparto
dell’Auto, nel panorama estrema-
mente competitivo europeo, ha ri-
chiesto.
L’adattamentodeilavoratoriairitmidi
vita,ilsensodiappartenenzaelospi-
rito di sacrificio ampiamente dimo-
strati in questi anni, vanno
sottolineati come un valore aggiunto
importante per i risultati ottenuti
dall’Azienda. Non è più rinviabile una
discussione sull'area industriale di
San Nicola di Melfi per evitare di es-
sere “uniformati” ad un pericoloso
destino del settore Auto in Italia.
E’ fondamentale evitare il rischio che
laridottadimensionedellanostraRe-
gione,aprescinderedallepotenzialità
di un sito produttivo giovane e dina-
mico,possaessereunelementoafa-
vore di frettolose quanto superficiali
valutazioni aziendali da una parte e,
politiche dall’altra. Il PD di Melfi in-
tende promuovere tutte le azioni
possibili per allertare ulteriormente
leIstituzionidellaRegioneBasilicata.
E'necessarioavviareintempibrevis-
simi una sorta di “tam tam” informa-
tivo che possa avere una eco
nazionale per evitare pericolose, in-
giustequantocolpevoliamnesietem-
poranee a chi, da un momento
all’altro, potrebbe trovarsi nella com-
plicata condizione di dover decidere
per il “meno peggio”.
Il PD di Melfi, a seguito dell’ennesimo
confronto sulla questione Fiat ed in-
dotto satellite, ritiene urgente l'isti-
tuzionediuntavolosulterritorioper
la valutazione del consuntivo degli
Ammortizzatori Sociali utilizzati e da
utilizzareaziendaperazienda,verifi-
cando eventuali esigenze di integra-
zione ed impegnando la Regione a
reperire le risorse che dovessero ri-
sultare necessarie, anche per scon-
giurare soluzioni parziali che
comportino potenziali discrimina-
zioni. Per uscire dignitosamente da
questa grave crisi è necessario ado-
perarsiintempopertenerelefabbri-
cheaperte,consapevolichechiusure
eriduzionidivolumioccupazionaliad
esse collegate avrebbero ripercus-
sioni gravissime sul tessuto sociale,
non solo del territorio ma dell’intera
Regione Basilicata. Sebbene piccola,
questa regione ha caratteristiche e
capitale umano per poter, una volta
per tutte, ricevere la dovuta atten-
zione su scala nazionale.
E' utile riflettere con urgenza sulla
modalità di coinvolgimento e coordi-
namentodeiComunidelVulture,della
Basilicata e delle Regioni limitrofe
maggiormente colpiti dalla crisi del
compartoautomobilisticolucano.Per
ilPDdiMelfilapartecipazioneditutte
lerealtàche-direttamenteoindiret-
tamente - vivono di industria è indi-
spensabile ed il contributo di tutti è
consideratounaricchezzanonrinun-
ciabile. La sezione del PD di Melfi non
intende rassegnarsi alle generiche
valutazioni che, di solito, precedono
ridimensionamentiodelocalizzazioni,
basate perlopiù su un vago e discu-
tibile “eccessivo costo del lavoro” in
Italia. Tutto ciò che Fiat ha sinora ri-
tenuto di fare per ridurre i costi, nel-
l’Area Industriale di Melfi è stato
ampiamente consentito a fronte di
promesse di investimenti importanti
efunzionali,ricordiamolo,allaneces-
sitàtuttaaziendalediesserecompe-
titiva. Se permane un ritardo di
competitivitànonpuòesserfattopa-
gare ai lavoratori di Melfi che tanto
hanno fatto e fanno per reggere, con
il loro lavoro, la costante richiesta di
efficienzadiFiatAuto.Ilavoratoridel-
l'areaindustrialediSanNicoladiMelfi,
lelorofamiglie,lelorocomunitàdiap-
partenenza non potranno essere le
vittime di una crisi di cui non hanno
responsabilità alcuna.
8. 8 RIGENERAZIONE• Quando l’Italia la fanno i Giovani Numero 2 • Settembre 2012
> ATTUALITA’ / I GIOVANI DEL NO PROFIT PER LO SVI-
LUPPO DEL MEZZOGIORNO E’ un’iniziativa rivolta ai gio-
vanidelSudnell'ambitodelPianodicoesioneeintegrazione,
voltaapromuovereesostenereiprogettidelprivatosociale
perilrafforzamentodellacoesionesocio-economicadelSud,
mediante la creazione di reti in grado di leggere i bisogni
emergenti traducendoli in proposte progettuali concrete,
sostenibiliedefficaci.Destinataridelprogettosonoigiovani
under 35 del Sud Italia che, attraverso associazioni di vo-
lontariato e privato sociale, coo-
perative ed enti senza scopo di
lucro, potranno proporre idee per
la valorizzazione di beni pubblici
e per il miglioramento dell’offerta
di sevizi collettivi, con particolare
attenzione ai beni culturali. Due i bandi: 1) “Giovani per la
valorizzazionedeibenipubblici”,puntaasostenereilrecu-
pero di spazi comuni al fine di restituirli al territorio, dando
impulsoall'imprenditoriagiovanileeall'occupazionesociale;
2)“Giovani per il sociale”, è volto a favorire l’inclusione so-
ciale,ilcoinvolgimentoedilsostegnodigiovaniincondizioni
didisagio,conl’obiettivodipromuoverelacittadinanzaattiva
e la solidarietà.
> SCUOLA / RIVOLUZIONE DIGITALE. UN COMPUTER
IN OGNI AULA Il ministro dell’Istruzione Profumo ha an-
nuncia che da quest’anno la scuola sarà “dematerializzata”.
Cioè verrà ridotto l’uso della carta. Con uno stanziamento
di 24 milioni di euro si doteranno tutte le aule delle medie
e delle superiori di un computer. Uno in ogni aula. Inoltre
Calabria, Puglia, Sicilia, Campania grazie a fondi europei de-
stinatiazonesottosviluppate(32milioni)avrannounvan-
taggiosuppletivo:ogniinsegnantesaràdotatodiuntablet.
«L’obiettivo del
governo è di at-
tuare un inve-
s t i m e n t o
pluriennale mi-
rato per avere
una scuola più
efficiente, ca-
pace di dare ri-
sposte agli studenti e al Paese» ha spiegato il ministro.
>SOCIETA’/AFFLUSSODIIMMIGRATINELTERRITORIO
DEL VULTURE-ALTO BRADANO Un fenomeno molto rile-
vante che da alcuni anni si ripete nel territorio diocesano è
l’afflussodeilavoratoristagionaliimmigratichesiriversano
nell’areaVulture-AltoBradanoperlaraccoltadelpomodoro
e, più in generale, di prodotti ortofrutticoli, per i quali si è
dovutorendereindispensabilegarantireilsoddisfacimento
dei bisogni primari, delle esigenze sociali e dei diritti fon-
damentali.
>SPORT/CECILIACAMELLINISULPODIO
ALLE PARALIMPIADI DI LONDRA 2012
Ancora successi per lo sport italiano alle
OlimpiadidiLondra.CeciliaCamellini,20anni
da Formigine ma reggiana d'adozione. Nella
finale per i 100 metri stile libero categoria
S11, la nuotatrice italiana ha distrutto tutte le concorrenti
e battendo il record del mondo, chiudendo in 1'7"29. Al se-
condopostodietrolaprimamedagliad'orotargataBelpaese
diquesteParalimpiadiègiuntalaneozelandeseMaryFisher
(1'09"83); podio chiuso dalla cinese Ly Guizhi (1'10"25).
> TECNOLOGIA / LA NASA HA PROGETTATO UN MA-
TERIALEIPERPROTETTIVOÈunaerogeldiultimagenera-
zione, fra i materiali solidi più leggeri e isolanti al mondo,
che può avere le più svariate applicazioni. Al tatto è come il
polistirolo e a vederlo sembra “fumo solido”, in realtà è un
materiale innovativo che arriva direttamente dai laboratori
dellaNasa,compostoal99.8%daaria.Leapplicazioniinfatti
possono essere le più svariate e vanno dall’uso domestico
epersonaleaquellospaziale.Isottilifoglidiaerogel,spessi
appena qualche millimetro, possono sostituire pareti ter-
miche di 7-8 centimetri usate per isolare gli edifici, o po-
tranno essere usati per rivestire frigoriferi e congelatori e
isolaretubi,serbatoid'acquacaldaealtridispositivi.L’obiet-
tivo principale della Nasa è quello di creare uno scudo ter-
mico gonfiabile, che protegga i veicoli spaziali quando al
rientro sulla Terra dalla Stazione Spaziale Internazionale.
>ESTERI/ANCORASANGUEINMEDIOORIENTEÈilfilm
“Innocence of Muslims” all’origine delle violente proteste
scoppiate nel mondo islamico negli ultimi giorni. La trama
del film, divulgato grazie alcelebre pastore brucia-corano
TerryJones,giraattornoaMaomettoealtrefiguredell’Islam
che sono ritratte come omosessuali e pedofili. Lo scrittore
del film, Sam Bacile ha detto di voler mostrare al mondo la
suavisionesull’Islam,considerataunareligionechepredica
l’odio. E se fosse una miccia innescata per ribaltare il pro-
cesso di democratizzazione cominciato con la “Primavera
Araba”?
POST-ITNOTIZIE IN PILLOLE...
RIGENERAZIONE
Numero 2 • Settembre 2012
SEGRETARIO GD Melfi
Marco Zampino
•
DIRETTORE RESPONSABILE
Angela Di Lalla
•
PROGETTO GRAFICO E
IMPAGINAZIONE
Alfonso Cerone
•
REDAZIONE
Marco Zampino, Antonio Pepe, Vincenzo Mongelli,
Angela Di Lalla, Alfonso Cerone, Pietro Monico,
Maria De Rosa, Mauro Basso, Veronica Basso
•
PROPRIETARIO ED EDITORE
Partito Democratico Melfi
•
STAMPATO presso
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85025 Melfi (Pz)
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