1. Quando non siano disponibili i dati diQuando non siano disponibili i dati di
interesse sanitario questi possonointeresse sanitario questi possono
essere acquisiti con la realizzazione diessere acquisiti con la realizzazione di
indagini mirateindagini mirate
I QUESTIONARII QUESTIONARI
RACCOLTA DATIRACCOLTA DATI
2. I QUESTIONARII QUESTIONARI
PER LA COMPILAZIONE E’ NECESSARIO:PER LA COMPILAZIONE E’ NECESSARIO:
1.1.Definire in maniera accurata quali sono i datiDefinire in maniera accurata quali sono i dati
di interesse da rilevare ed elaboraredi interesse da rilevare ed elaborare
2.2.È importante anche la conoscenza dellaÈ importante anche la conoscenza della
popolazione da esaminare in modo da tararepopolazione da esaminare in modo da tarare
il questionario sulla popolazione targetil questionario sulla popolazione target
3. I QUESTIONARII QUESTIONARI
I PARAMETRI DI QUALITA’:I PARAMETRI DI QUALITA’:
Capacità di discriminare differenze neiCapacità di discriminare differenze nei
fenomeni studiatifenomeni studiati
La rilevazione di informazioni relativeLa rilevazione di informazioni relative
unicamente ai fenomeni studiatiunicamente ai fenomeni studiati
4. I QUESTIONARII QUESTIONARI
I PARAMETRI DI QUALITA’:I PARAMETRI DI QUALITA’:
La riproducibilità dei risultati nel tempoLa riproducibilità dei risultati nel tempo
(affidabilità)(affidabilità)
L’assenza di errori sistematici (accuratezza)L’assenza di errori sistematici (accuratezza)
5. I QUESTIONARII QUESTIONARI
ELABORAZIONE:ELABORAZIONE:
1.1.Decisione dei quesiti da formulareDecisione dei quesiti da formulare
2.2.Abbinamento tra i dati oggetto dello studio eAbbinamento tra i dati oggetto dello studio e
le domande da inserire nel questionariole domande da inserire nel questionario
3.3.Verifica della correttezza della formulazioneVerifica della correttezza della formulazione
delle domande inseritedelle domande inserite
6. I QUESTIONARII QUESTIONARI
LE DOMANDELE DOMANDE
Scelta chiusa, se si decide che la rispostaScelta chiusa, se si decide che la risposta
potrà essere scelta tra una serie preordinatapotrà essere scelta tra una serie preordinata
Scelta aperta, se si decide se si decide per laScelta aperta, se si decide se si decide per la
possibilità di una risposta liberapossibilità di una risposta libera
7. I QUESTIONARII QUESTIONARI
Prima della somministrazione del questionario allaPrima della somministrazione del questionario alla
popolazione target è necessario unpopolazione target è necessario un pretestpretest::
somministrazione del questionario ad unsomministrazione del questionario ad un
gruppo ristretto di soggetti al fine digruppo ristretto di soggetti al fine di
valutarne accettabilità e affidabilitàvalutarne accettabilità e affidabilità
LA VALIDAZIONELA VALIDAZIONE
8. I QUESTIONARII QUESTIONARI
IN LETTERATURA SCIENTIFICAIN LETTERATURA SCIENTIFICA
o Questionari derivanti dal Medical OutcomeQuestionari derivanti dal Medical Outcome
Study (MOS)Study (MOS)
o QLQ della “European Organisation forQLQ della “European Organisation for
Research and Treatment of Cancer”Research and Treatment of Cancer”
o Multidimensional Index of Life QualityMultidimensional Index of Life Quality
o Sickness Impact ProfileSickness Impact Profile
9. Questionario Short Form 36 SF36Questionario Short Form 36 SF36
derivante dal Medical Outcome Study (MOS)derivante dal Medical Outcome Study (MOS)
È uno degli strumenti più utilizzati per misurare laÈ uno degli strumenti più utilizzati per misurare la
qualità della vita nella ricerca scientifica:qualità della vita nella ricerca scientifica:
Attività fisicaAttività fisica
Ruolo e salute fisicaRuolo e salute fisica
Dolore fisicoDolore fisico
Salute in generaleSalute in generale
VitalitàVitalità
Attività socialiAttività sociali
Ruolo e stato emotivoRuolo e stato emotivo
Salute mentaleSalute mentale
Cambiamento nello stato di saluteCambiamento nello stato di salute
10. SOMMINISTRAZIONE DISOMMINISTRAZIONE DI
QUESTIONARI GIA’ ESISTENTIQUESTIONARI GIA’ ESISTENTI
VANTAGGIVANTAGGI
1.1. Contenuti e punteggi standardizzatiContenuti e punteggi standardizzati
2.2. Possibili confronti tra i risultati dello studio realizzatoPossibili confronti tra i risultati dello studio realizzato
con altri studi che hanno utilizzato lo stesso questionariocon altri studi che hanno utilizzato lo stesso questionario
SVANTAGGISVANTAGGI
Questionari elaborati da altri ricercatori potrebbero nonQuestionari elaborati da altri ricercatori potrebbero non
adattarsi bene agli scopi dello studio o non contenere leadattarsi bene agli scopi dello studio o non contenere le
variabili di interesse dello studiovariabili di interesse dello studio
12. Insieme di dati disposti secondoInsieme di dati disposti secondo
righe e colonnerighe e colonne
Devono contenere un massimo di treDevono contenere un massimo di tre
variabilivariabili
Sono costruite per presentare la frequenzaSono costruite per presentare la frequenza
con cui si verifica un evento in diversecon cui si verifica un evento in diverse
categorie o classi, di una variabilecategorie o classi, di una variabile
13. Regole da osservare per la costruzione di una tabellaRegole da osservare per la costruzione di una tabella
1.1. Essere più semplice possibile. Due o tre piccoleEssere più semplice possibile. Due o tre piccole
tabelle sono preferibili ad una più grande chetabelle sono preferibili ad una più grande che
contenga molti dettagli.contenga molti dettagli.
2.2. Dovrebbe essere auto-esplicativa:Dovrebbe essere auto-esplicativa:
Codici abbreviazioni o simboli devono essere spiegati in dettaglio in una postillaCodici abbreviazioni o simboli devono essere spiegati in dettaglio in una postilla
Per ogni riga e colonna bisogna indicare in modo chiaro e coinciso a che cosa siPer ogni riga e colonna bisogna indicare in modo chiaro e coinciso a che cosa si
riferisceriferisce
Si devono indicare le specifiche unità di misura utilizzateSi devono indicare le specifiche unità di misura utilizzate
Il titolo deve essere chiaro e sintetico esprimendo il contenuto della tabellaIl titolo deve essere chiaro e sintetico esprimendo il contenuto della tabella
È necessario inserire sempre i valori totaliÈ necessario inserire sempre i valori totali
14. Regole da osservare per la costruzione di una tabellaRegole da osservare per la costruzione di una tabella
3.3. Il titolo è generalmente separato dal restoIl titolo è generalmente separato dal resto
della tabella con linee e spazi. Nelle tabelle piùdella tabella con linee e spazi. Nelle tabelle più
piccole le linee verticali che separano le colonnepiccole le linee verticali che separano le colonne
non sono indispensabili.non sono indispensabili.
4.4. Se i dati non sono originali, se ne dovrebberoSe i dati non sono originali, se ne dovrebbero
indicare la provenienza in una postillaindicare la provenienza in una postilla
15. È un metodo di mostrare datiÈ un metodo di mostrare dati
quantitativi usando un sistema diquantitativi usando un sistema di
coordinate (X ed Y)coordinate (X ed Y)
GRAFICI LINEARI SU SCALA ARITMETICAGRAFICI LINEARI SU SCALA ARITMETICA
GRAFICI LINEARI SU SCALA SEMI-LOGARITMICAGRAFICI LINEARI SU SCALA SEMI-LOGARITMICA
ISTOGRAMMIISTOGRAMMI
POLIGONI DI FREQUENZAPOLIGONI DI FREQUENZA
CURVE DI FREQUENZA CUMULATIVA E DI SOPRAVVIVENZACURVE DI FREQUENZA CUMULATIVA E DI SOPRAVVIVENZA
DIAGRAMMA A DISPERSIONEDIAGRAMMA A DISPERSIONE
16. Regole da osservare per la costruzione di un diagrammaRegole da osservare per la costruzione di un diagramma
1.1. I grafici più semplici sono i più efficaci.I grafici più semplici sono i più efficaci.
2.2. Ogni grafico dovrebbe essere auto-Ogni grafico dovrebbe essere auto-
esplicativoesplicativo
3.3.Quando nel grafico è rappresentata più diQuando nel grafico è rappresentata più di
una variabile, ognuna di queste dovrebbeuna variabile, ognuna di queste dovrebbe
essere differenziata per mezzo di simboliessere differenziata per mezzo di simboli
spiegati in leggende.spiegati in leggende.
17. 4.4.Non si dovrebbero rappresentare piùNon si dovrebbero rappresentare più
coordinate di quante ne siano necessariecoordinate di quante ne siano necessarie
alla comprensione.alla comprensione.
5.5.Le linee disegnate nel grafico devonoLe linee disegnate nel grafico devono
essere più marcate delle coordinate.essere più marcate delle coordinate.
6.6.Generalmente si rappresenta la frequenzaGeneralmente si rappresenta la frequenza
sulla scala verticale, il metodo disulla scala verticale, il metodo di
classificazione sulla scala orizzontaleclassificazione sulla scala orizzontale
Regole da osservare per la costruzione di un diagrammaRegole da osservare per la costruzione di un diagramma
18. Regole da osservare per la costruzione di un diagrammaRegole da osservare per la costruzione di un diagramma
7.7.Su una scala aritmetica, incrementi ugualiSu una scala aritmetica, incrementi uguali
della scala devono rappresentare unitàdella scala devono rappresentare unità
numeriche uguali.numeriche uguali.
8.8.Devono indicarsi chiaramente sia leDevono indicarsi chiaramente sia le
divisioni della scala sia le unità in cui ladivisioni della scala sia le unità in cui la
scala è divisascala è divisa
19. GRAFICI LINEARI SU SCALA ARITMETICAGRAFICI LINEARI SU SCALA ARITMETICA
È definito così quel grafico in cui unaÈ definito così quel grafico in cui una
eguale distanza rappresenta una quantitàeguale distanza rappresenta una quantità
uguale in qualsiasi punto dell’asse, mauguale in qualsiasi punto dell’asse, ma
non necessariamente tra gli assi.non necessariamente tra gli assi.
È necessario prestare attenzione alla scelta delle misureÈ necessario prestare attenzione alla scelta delle misure::
possono essere usati intervalli uguali su entrambi gli assipossono essere usati intervalli uguali su entrambi gli assi
o intervalli maggiori su uno dei due assi.o intervalli maggiori su uno dei due assi.
È possibile introdurre un’interruzione della scalaÈ possibile introdurre un’interruzione della scala ma èma è
importante non creare equivoci.importante non creare equivoci.
20. GRAFICI LINEARI SU SCALA ARITMETICAGRAFICI LINEARI SU SCALA ARITMETICA
Numero di nuovi casi di AIDS per annoNumero di nuovi casi di AIDS per anno
Anno di rilevazione
Numerodinuovicasi
OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO PROVINCIALE MODENA
21. GRAFICI LINEARI SU SCALAGRAFICI LINEARI SU SCALA
SEMI-LOGARITMICASEMI-LOGARITMICA
È quello in cui un asse, generalmenteÈ quello in cui un asse, generalmente
l’asse delle y, è diviso in scalal’asse delle y, è diviso in scala
logaritmica, mentre l’altro viene misuratologaritmica, mentre l’altro viene misurato
in unità aritmetica.in unità aritmetica.
È utile quando esaminiamo una serie di dati inÈ utile quando esaminiamo una serie di dati in
un periodo di tempo e siamo interessati alleun periodo di tempo e siamo interessati alle
variazioni relative o ai tassi piuttosto che allevariazioni relative o ai tassi piuttosto che alle
variazioni assolutevariazioni assolute
22. GRAFICI LINEARI SU SCALAGRAFICI LINEARI SU SCALA
SEMI-LOGARITMICASEMI-LOGARITMICA
VANTAGGIVANTAGGI
Una linea diritta indica un tasso costante diUna linea diritta indica un tasso costante di
variazionevariazione
La pendenza della linea indica il tasso di aumento oLa pendenza della linea indica il tasso di aumento o
diminuzione.diminuzione.
Due o più linee che seguono percorsi paralleliDue o più linee che seguono percorsi paralleli
mostrano identici tassi di aumento o di diminuzionemostrano identici tassi di aumento o di diminuzione
Si possono rappresentare valori in un intervallo diSi possono rappresentare valori in un intervallo di
variazione molto più ampio che sulla scalavariazione molto più ampio che sulla scala
aritmeticaaritmetica
23. ISTOGRAMMAISTOGRAMMA
È un grafico usato solo perÈ un grafico usato solo per
rappresentare la distribuzione dirappresentare la distribuzione di
frequenza di dati quantitativi (numerofrequenza di dati quantitativi (numero
di casi o le percentuali ma non i tassi).di casi o le percentuali ma non i tassi).
Si differenzia dal diagramma a barre perchéSi differenzia dal diagramma a barre perché
non c’è spazio tra i rettangolinon c’è spazio tra i rettangoli
24. ISTOGRAMMAISTOGRAMMA
L’informazione circa la variabile che vogliamoL’informazione circa la variabile che vogliamo
rappresentare è data dall’area dei rettangoli, quindi,rappresentare è data dall’area dei rettangoli, quindi,
non si possono introdurre interruzione di scala.non si possono introdurre interruzione di scala.
L’area di ogni rettangolo rappresenta un numeroL’area di ogni rettangolo rappresenta un numero
determinato di casi, l’altezza rappresenta il numerodeterminato di casi, l’altezza rappresenta il numero
dei casi per unità di misura e l’ampiezza è il metododei casi per unità di misura e l’ampiezza è il metodo
di classificazionedi classificazione
26. POLIGONO DI FREQUENZAPOLIGONO DI FREQUENZA
È costruito a partire da un istogramma,È costruito a partire da un istogramma,
congiungendo i punti medi deglicongiungendo i punti medi degli
intervalli di classe con una linea retta.intervalli di classe con una linea retta.
Il poligono deve essere chiuso perché deveIl poligono deve essere chiuso perché deve
rappresentare un’area, e tale “chiusura” va fattarappresentare un’area, e tale “chiusura” va fatta
congiungendo il primo e l’ultimo punto con la basecongiungendo il primo e l’ultimo punto con la base
del grafico.del grafico.
L’area all’interno del poligono di frequenza dovrebbeL’area all’interno del poligono di frequenza dovrebbe
equivalere a quella dell’istogramma corrispondenteequivalere a quella dell’istogramma corrispondente
28. CURVA DI FREQUENZA CUMULATIVACURVA DI FREQUENZA CUMULATIVA
Traccia la frequenza cumulativaTraccia la frequenza cumulativa
anziché la frequenza attuale per ognianziché la frequenza attuale per ogni
classe di intervallo di una variabile.classe di intervallo di una variabile.
È utile per l’identificazione delle mediane, dei quartiliÈ utile per l’identificazione delle mediane, dei quartili
e di altri percentili.e di altri percentili.
L’asse delle ascisse riporta le classi di intervallo eL’asse delle ascisse riporta le classi di intervallo e
l’asse delle ordinate mostra la frequenza cumulatival’asse delle ordinate mostra la frequenza cumulativa
o come scala assoluta o come proporzione de 100%o come scala assoluta o come proporzione de 100%
29. CURVA DI FREQUENZA CUMULATIVACURVA DI FREQUENZA CUMULATIVA
NUMERODISTUDENTI
MASSA IN CHILOGRAMMI
30. CURVA DI SOPRAVVIVENZACURVA DI SOPRAVVIVENZA
Viene usata in congiunzione delle tavoleViene usata in congiunzione delle tavole
di sopravvivenza per mostrare ladi sopravvivenza per mostrare la
proporzione di uno o più gruppi ancora inproporzione di uno o più gruppi ancora in
vita a differenti intervalli temporali.vita a differenti intervalli temporali.
Sulle ascisse vengono registrati gli intervalliSulle ascisse vengono registrati gli intervalli
temporali, mentre l’asse delle ordinate mostra letemporali, mentre l’asse delle ordinate mostra le
percentuali di soggetti ancora in vita dallo 0 al 100%percentuali di soggetti ancora in vita dallo 0 al 100%
31. CURVA DI SOPRAVVIVENZACURVA DI SOPRAVVIVENZA
LaLa frequenza cumulativafrequenza cumulativa parte dallo 0 nell’angoloparte dallo 0 nell’angolo
in basso a sinistra del grafico e procede verso ilin basso a sinistra del grafico e procede verso il
100% nell’angolo alto a destra;100% nell’angolo alto a destra;
lala curva di sopravvivenzacurva di sopravvivenza, invece, inizia al 100%, invece, inizia al 100%
nell’angolo alto a sinistra e procede verso l’angolonell’angolo alto a sinistra e procede verso l’angolo
in basso a destra con l’esaurimento per morte deiin basso a destra con l’esaurimento per morte dei
soggetti compresi nel grupposoggetti compresi nel gruppo
33. DIAGRAMMA A DISPERSIONEDIAGRAMMA A DISPERSIONE
È utile nel porre in rilievo le relazioni oÈ utile nel porre in rilievo le relazioni o
associazioni tre due variabili. Vengonoassociazioni tre due variabili. Vengono
tracciati più gruppi di dati appaiati . Iltracciati più gruppi di dati appaiati . Il
modello che risulta dai punti tracciati indicamodello che risulta dai punti tracciati indica
una possibile relazioneuna possibile relazione
Se i punti tendono a seguire una linea retta, laSe i punti tendono a seguire una linea retta, la
relazione è di tipo lineare.relazione è di tipo lineare.
Se il modello è costituito da punti sparsi, questaSe il modello è costituito da punti sparsi, questa
tendenza indica che non esiste probabilmente alcunatendenza indica che non esiste probabilmente alcuna
relazionerelazione
35. È un metodo per rappresentareÈ un metodo per rappresentare
simbolicamente le informazioni statistichesimbolicamente le informazioni statistiche
servendosi di una sola coordinataservendosi di una sola coordinata
DIAGRAMMI A RETTANGOLODIAGRAMMI A RETTANGOLO
DIAGRAMMI BASATI SU PROPORZIONIDIAGRAMMI BASATI SU PROPORZIONI
diagrammi a barre compostidiagrammi a barre composti
diagrammi circolaridiagrammi circolari
DIAGRAMMI A COORDINATE GEOGRAFICHEDIAGRAMMI A COORDINATE GEOGRAFICHE
DIAGRAMMI A FINI SPECIALIDIAGRAMMI A FINI SPECIALI
DIAGRAMMA DI FLUSSODIAGRAMMA DI FLUSSO
36. DIAGRAMMI A RETTANGOLODIAGRAMMI A RETTANGOLO
È composto da celle che formano colonneÈ composto da celle che formano colonne
di medesima ampiezzadi medesima ampiezza
Fra le colonne ci sono degli spaziFra le colonne ci sono degli spazi
È particolarmente adatto alla presentazione di datiÈ particolarmente adatto alla presentazione di dati
comparativicomparativi
Le barre possono essere orientate si verticalmenteLe barre possono essere orientate si verticalmente
sia orizzontalmentesia orizzontalmente
37. DIAGRAMMI A RETTANGOLODIAGRAMMI A RETTANGOLO
Per le variabili non continue bisogna porre le barrePer le variabili non continue bisogna porre le barre
in ordine ascendente o discendente per facilitarne lain ordine ascendente o discendente per facilitarne la
letturalettura
I titoli ed eventuali scritte dovrebbero essere postiI titoli ed eventuali scritte dovrebbero essere posti
in basso e non al centro poiché ciò comporterebbein basso e non al centro poiché ciò comporterebbe
una inutile confusione quando la principale qualità diuna inutile confusione quando la principale qualità di
questo diagramma è la sua semplicitàquesto diagramma è la sua semplicità
39. DIAGRAMMI A BARRE COMPOSTIDIAGRAMMI A BARRE COMPOSTI
È un diagramma a barre in cui le barreÈ un diagramma a barre in cui le barre
sono divise in porzioni colorate o anneritesono divise in porzioni colorate o annerite
per distinguere le diverse classificazioniper distinguere le diverse classificazioni
NUMERO DI DECESSINUMERO DI DECESSI
AIDS CORRELATI PERAIDS CORRELATI PER
SESSO. 1999SESSO. 1999
OMSOMS
40. DIAGRAMMI CIRCOLARIDIAGRAMMI CIRCOLARI
Sono utilizzati al fine di paragonareSono utilizzati al fine di paragonare
porzioni cuneiformi di un cerchio, sonoporzioni cuneiformi di un cerchio, sono
anche detti diagrammi a settorianche detti diagrammi a settori
OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO PROVINCIALE MODENA
41. DIAGRAMMI A COORDINATEDIAGRAMMI A COORDINATE
GEOGRAFICHEGEOGRAFICHE
Si basano sulla rappresentazioneSi basano sulla rappresentazione
geografica per mezzo di mappe.geografica per mezzo di mappe.
L’epidemia di malattie può essereL’epidemia di malattie può essere
facilmente rappresentata su una mappafacilmente rappresentata su una mappa
per dimostrarne la diffusione geograficaper dimostrarne la diffusione geografica
42. DIAGRAMMI A COORDINATEDIAGRAMMI A COORDINATE
GEOGRAFICHEGEOGRAFICHE
CASI DI AIDSCASI DI AIDS
tassi di incidenza per regionetassi di incidenza per regione
di residenza, calcolati in basedi residenza, calcolati in base
ai casi segnalati nel corso delai casi segnalati nel corso del
19991999
OMS
43. ALCUNI SUGGRERIMENTIALCUNI SUGGRERIMENTI
1.1. Scegliere lo strumento più adatto ai dati ed alScegliere lo strumento più adatto ai dati ed al
fine da raggiungere:fine da raggiungere:
I grafici a linee continue sono adatti per un paragone diI grafici a linee continue sono adatti per un paragone di
tendenze.tendenze.
I diagrammi rettangolari mettono a confronto con chiarezzaI diagrammi rettangolari mettono a confronto con chiarezza
quantità separate di numero limitate.quantità separate di numero limitate.
I diagrammi circolari hanno il vantaggio di paragonare leI diagrammi circolari hanno il vantaggio di paragonare le
parti all’insieme.parti all’insieme.
I diagrammi a dispersione si addicono ad illustrare i rapportiI diagrammi a dispersione si addicono ad illustrare i rapporti
44. ALCUNI SUGGRERIMENTIALCUNI SUGGRERIMENTI
2.2. Rappresentare una cosa per voltaRappresentare una cosa per volta
3.3. Usare indicazioni adeguate ed esattamenteUsare indicazioni adeguate ed esattamente
posizionate:posizionate:
I titoli devono rispondere alle domande “cosa”, “dove”,I titoli devono rispondere alle domande “cosa”, “dove”,
“quando” permettendo di individuare complessivamente“quando” permettendo di individuare complessivamente
i dati che essi presentano.i dati che essi presentano.
Tutte le indicazioni devono essere chiare, complete eTutte le indicazioni devono essere chiare, complete e
facili da capirefacili da capire
45. È importantissimo segnalare dove eÈ importantissimo segnalare dove e
come i dati sono stati ottenuti percome i dati sono stati ottenuti per
permettere ai lettori la verifica edpermettere ai lettori la verifica ed
ulteriori indagini su quanto discussoulteriori indagini su quanto discusso
ALCUNI SUGGRERIMENTIALCUNI SUGGRERIMENTI
4.4. Segnalare le fontiSegnalare le fonti
46. Bisogna evitare di trarre conclusioni cheBisogna evitare di trarre conclusioni che
riflettono l’intero insieme dell’informazioneriflettono l’intero insieme dell’informazione
da cui sono stati presi i datida cui sono stati presi i dati
Ricordare che le tabelle i grafici e iRicordare che le tabelle i grafici e i
diagrammi sottolineano l’idea generale adiagrammi sottolineano l’idea generale a
spese dei particolarispese dei particolari
ALCUNI SUGGRERIMENTIALCUNI SUGGRERIMENTI
5.5. Prestare attenzione nel proporrePrestare attenzione nel proporre
conclusioniconclusioni