Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...Obiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”. Lo Psicologo che lavora nel Counseling Psicologico su tematiche Alimentari si trova molto spesso a confrontarsi con la scarsa motivazione del cliente e con l’alto rischio di abbandono del percorso.
Il Colloquio motivazionale può essere uno strumento molto utile nella valigetta degli strumenti di uno psicologo, per supportare il cliente nel raggiungimento del suo obiettivo e nell’acquisizione di un sano comportamento alimentare.
OBIETTIVI
Fornire informazioni rispetto al lavoro dello psicologo con persone che portano difficoltà alimentari
Formare lo psicologo alle caratteristiche chiave del Colloquio Motivazionale ed al suo uso in un percorso di supporto al benessere alimentare
Fornire strumenti pratici per inquadrare la motivazione del cliente e capire come sostenerlo al meglio
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressioneValeria Pozzoni
Il secondo modulo riguarda la depressione ed è un argomento molto sentito dai nostri pazienti. Nel corso della discussione è spesso emerso il desiderio di ottenere informazioni anche su altri disturbi dell'umore (ad esempio il Disturbo Bipolare) o patologia psichiatrica (quale la psicosi)
Stefano Eleuteri - Sviluppare l’immunità psicologica all’epidemia del Coronav...Stefano Saladino
Per aiutarvi a sostenervi durante questo periodo, questa sessione online si concentra sui modi in cui è possibile “Costruire l’immunità psicologica durante l’epidemia del virus COVID-19”. Identificheremo e riconosceremo le emozioni che potreste provare e vi daremo suggerimenti pratici per affrontare la situazione durante questo periodo.
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...Obiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”. Lo Psicologo che lavora nel Counseling Psicologico su tematiche Alimentari si trova molto spesso a confrontarsi con la scarsa motivazione del cliente e con l’alto rischio di abbandono del percorso.
Il Colloquio motivazionale può essere uno strumento molto utile nella valigetta degli strumenti di uno psicologo, per supportare il cliente nel raggiungimento del suo obiettivo e nell’acquisizione di un sano comportamento alimentare.
OBIETTIVI
Fornire informazioni rispetto al lavoro dello psicologo con persone che portano difficoltà alimentari
Formare lo psicologo alle caratteristiche chiave del Colloquio Motivazionale ed al suo uso in un percorso di supporto al benessere alimentare
Fornire strumenti pratici per inquadrare la motivazione del cliente e capire come sostenerlo al meglio
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressioneValeria Pozzoni
Il secondo modulo riguarda la depressione ed è un argomento molto sentito dai nostri pazienti. Nel corso della discussione è spesso emerso il desiderio di ottenere informazioni anche su altri disturbi dell'umore (ad esempio il Disturbo Bipolare) o patologia psichiatrica (quale la psicosi)
Stefano Eleuteri - Sviluppare l’immunità psicologica all’epidemia del Coronav...Stefano Saladino
Per aiutarvi a sostenervi durante questo periodo, questa sessione online si concentra sui modi in cui è possibile “Costruire l’immunità psicologica durante l’epidemia del virus COVID-19”. Identificheremo e riconosceremo le emozioni che potreste provare e vi daremo suggerimenti pratici per affrontare la situazione durante questo periodo.
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...Pill Reminder
Vivere con una malattia cronica non è solo fisicamente esauriente, ma anche emotivamente sfidante. Può essere una montagna russa di emozioni che va dalla frustrazione, all'ansia, alla disperazione e alla determinazione. La malattia cronica spesso comporta dolore, limitazioni e imprevedibilità, che possono avere un impatto sulla salute mentale di una persona. In questo articolo, esploreremo il costo emotivo di vivere con una malattia cronica e forniremo strategie per gestire queste emozioni.
La frustrazione è un'emozione comune che le persone con malattia cronica sperimentano. Può essere frustrante avere limitazioni e non essere in grado di fare ciò che si faceva in passato. Può anche essere frustrante quando i medici non riescono a trovare una cura o a fornire un trattamento efficace. Questa frustrazione può spesso portare a rabbia, che può influire negativamente sulla salute mentale di una persona. Un modo per gestire la frustrazione è concentrarsi su ciò che si può fare invece di ciò che non si può fare. Impostare obiettivi realistici e celebrare piccole vittorie può anche aiutare.
E' stata presentata la Roadmap dei pazienti: noi pazienti in prima linea nel sistema delle valutazioni e delle decisioni; accesso omogeneo e paritario delle cure sul territorio nazionale; sostenibilità creando meccanismi virtuosi per generare risparmi attraverso fondi sociali; mappatura dei bisogni dei pazienti che non riguardano solo il percorso terapeutico.
Un impegno che parte da Aip Lmc e La Lampada di Aladino ma aperta a tutte le associazioni di pazienti. Sono intervenuti il Prof. Carlo Gambacorti Passerini, professore di ematologia dell'Ospedale San Gerardo di Monza e UniMib, Roberto Bollina, oncologo medico e DS ASST Rhodense, Davide Petruzzelli, La Lampada di Aladino Onlus e Nicoletta Re, Aip Lmc.
E' stato un momento di vera partecipazione e costruzione tra i relatori e i presenti alla conferenza.
Una riflessione condivisa per definire i primi passi per la conquista di una reale centralità del paziente.
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...Pill Reminder
Vivere con una malattia cronica non è solo fisicamente esauriente, ma anche emotivamente sfidante. Può essere una montagna russa di emozioni che va dalla frustrazione, all'ansia, alla disperazione e alla determinazione. La malattia cronica spesso comporta dolore, limitazioni e imprevedibilità, che possono avere un impatto sulla salute mentale di una persona. In questo articolo, esploreremo il costo emotivo di vivere con una malattia cronica e forniremo strategie per gestire queste emozioni.
La frustrazione è un'emozione comune che le persone con malattia cronica sperimentano. Può essere frustrante avere limitazioni e non essere in grado di fare ciò che si faceva in passato. Può anche essere frustrante quando i medici non riescono a trovare una cura o a fornire un trattamento efficace. Questa frustrazione può spesso portare a rabbia, che può influire negativamente sulla salute mentale di una persona. Un modo per gestire la frustrazione è concentrarsi su ciò che si può fare invece di ciò che non si può fare. Impostare obiettivi realistici e celebrare piccole vittorie può anche aiutare.
E' stata presentata la Roadmap dei pazienti: noi pazienti in prima linea nel sistema delle valutazioni e delle decisioni; accesso omogeneo e paritario delle cure sul territorio nazionale; sostenibilità creando meccanismi virtuosi per generare risparmi attraverso fondi sociali; mappatura dei bisogni dei pazienti che non riguardano solo il percorso terapeutico.
Un impegno che parte da Aip Lmc e La Lampada di Aladino ma aperta a tutte le associazioni di pazienti. Sono intervenuti il Prof. Carlo Gambacorti Passerini, professore di ematologia dell'Ospedale San Gerardo di Monza e UniMib, Roberto Bollina, oncologo medico e DS ASST Rhodense, Davide Petruzzelli, La Lampada di Aladino Onlus e Nicoletta Re, Aip Lmc.
E' stato un momento di vera partecipazione e costruzione tra i relatori e i presenti alla conferenza.
Una riflessione condivisa per definire i primi passi per la conquista di una reale centralità del paziente.
1. Come lavorare con i precontemplativi
PROMOZIONE DELLA SALUTE E COMPETENZE NELLA GESTIONE
DEL RISCHIO
La comunicazione del rischio:
informazione ed attivazione
emotiva
2. Strategie per Precontemplativi:
informare, insinuare dubbi
• Le persone precontemplative non mettono
in discussione il fatto di continuare a
fumare.
Dobbiamo quindi offrire loro motivi di
preoccupazione, di disagio ….
3. Quali passi seguire?
1. Riformulare e restituire la non
disponibilità/volontà/interesse a cambiare
2. Dare informazioni personalizzate
3. Domanda aperta
4. Mantenere il contatto
4. • Dopo aver posto alla persona la domanda per
identificare lo stadio del cambiamento e avuto
la risposta, ripetere quello che si è ascoltato
con parole più o meno simili.
Es:
Operatore: «Lei attualmente fuma. Cosa pensa di questo e della possibilità di
smettere?» (Diagnosi Motivazionale)
Paziente: «Mi va bene così, non ci penso neanche a smettere»
(Precontemplazione)
Operatore: «In questo momento non è disposto a prendere in considerazione
l’idea di smettere» (Ascolto riflessivo)
1. Riformulare e restituire
(ascolto riflessivo)
5. • Dare informazioni oggettive su un fenomeno e
sulle sue conseguenze sulla salute
• Evitare di essere giudicanti
• Se possibile, personalizzare l’informazione
riportandola alla situazione specifica della
persona, alla sua condizione di salute
• Sollecitare e riflettere le reazioni emotive
della persona
2. Dare informazioni personalizzate
6. Non tutte le informazioni sono
uguali
Le informazioni devono portare ad un aumento
di consapevolezza. Ma per procedere nel nostro
percorso motivazionale ci deve essere anche
una attivazione emotiva. Ovvero la persona
deve provare una reazione davanti
all’informazione data.
7. Informare ed emozionare …
• … non sono in contrasto fra loro.Una
corretta informazione deve suscitare una
reazione emotiva utile al cambiamento:
– Non troppo fredda (indifferenza)
– Non troppo calda (TERRORE)
Puntiamo a sollecitare una preoccupazione
8. • Chiedere alla persona cosa ne pensa, per
suggerirle di considerare l’idea di cambiare
«Cosa ne pensa di quanto le ho detto?»
«Che senso ha per lei l’informazione che le ho dato?»
«Le ho detto diverse cose in merito al fumo , cosa la
colpisce di più?»
«Che effetto ha su di lei quello che le ho appena
detto?»
• Riformulare e restituire la risposta della
persona
3. Domanda aperta
9. • Se la persona conferma il suo non interesse al
cambiamento, accogliere ed accettare,
fornendo, se possibile, la propria disponibilità
in caso di ripensamento, oppure invitare a
contattare il medico di medicina generale
4. Mantenere il contatto
10. Sintesi: intervento per i
precontemplativi
1. Riformulare e restituire la non
disponibilità/volontà/interesse a cambiare
2. Dare informazioni personalizzate
3. Domanda aperta
4. Mantenere il contatto
Strategia per i precontemplativi: informazione personalizzata. La frase tipo è così costruita: riconoscimento che fumare è u piacere, o può essere utile alla persona; è una sua responsabilità decidere di continuare; inserire una informazione pertinente allo stato di salute della persona: “ho ascoltato i tuoi polmoni, e non sono in buone condizioni; tu stesso puoi vedere che fai difficoltà a rimetterti dall’influenza” o cose simili, ma comunque reali ed espresse in modo diretto: i TUOI polmoni, il TUO cuore; la TUA digestione; il TUO fiatone. Nella seconda giornata si affronterà il modo con cui costruire messaggi visualizzabili dal soggetto, anche per la quantificazione del rischio. Conclusione con un invito a pensarci su e a contare, eventualmente, sull’aiuto del medico. Reiterare ad ogni visita (la persona va un po’ picconata).
Strategia per i precontemplativi: informazione personalizzata. La frase tipo è così costruita: riconoscimento che fumare è u piacere, o può essere utile alla persona; è una sua responsabilità decidere di continuare; inserire una informazione pertinente allo stato di salute della persona: “ho ascoltato i tuoi polmoni, e non sono in buone condizioni; tu stesso puoi vedere che fai difficoltà a rimetterti dall’influenza” o cose simili, ma comunque reali ed espresse in modo diretto: i TUOI polmoni, il TUO cuore; la TUA digestione; il TUO fiatone. Nella seconda giornata si affronterà il modo con cui costruire messaggi visualizzabili dal soggetto, anche per la quantificazione del rischio. Conclusione con un invito a pensarci su e a contare, eventualmente, sull’aiuto del medico. Reiterare ad ogni visita (la persona va un po’ picconata).
Strategia per i precontemplativi: informazione personalizzata. La frase tipo è così costruita: riconoscimento che fumare è u piacere, o può essere utile alla persona; è una sua responsabilità decidere di continuare; inserire una informazione pertinente allo stato di salute della persona: “ho ascoltato i tuoi polmoni, e non sono in buone condizioni; tu stesso puoi vedere che fai difficoltà a rimetterti dall’influenza” o cose simili, ma comunque reali ed espresse in modo diretto: i TUOI polmoni, il TUO cuore; la TUA digestione; il TUO fiatone. Nella seconda giornata si affronterà il modo con cui costruire messaggi visualizzabili dal soggetto, anche per la quantificazione del rischio. Conclusione con un invito a pensarci su e a contare, eventualmente, sull’aiuto del medico. Reiterare ad ogni visita (la persona va un po’ picconata).