Come sta Torino ? La presentazione di Luca Davico dell'incontro Qual è il ben...
Piattaforma di avanzamento richieste lavoratrici e lavoratori dello spettacolo della Regione Piemonte.
1. Alla cortese attenzione
Del Presidente della Regione
Dott. Alberto Cirio
Dell’assessora al Lavoro
Dott.ssa Elena Chiorino
Dell’assessora al Cultura
Dott.ssa Vittoria Poggio
Oggetto: Piattaforma di avanzamento richieste lavoratrici e lavoratori dello spettacolo della Regione
Piemonte.
A seguito della richiesta di incontro avanzata dal coordinamento “Lavoratrici e lavoratori dello
spettacolo Regione Piemonte”, siamo a proporre le seguenti richieste.
COME PREMESSE ALLA BASE:
• Supporto politico della Presidenza e della Giunta alle mobilitazioni e alle istanze delle
lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo e della cultura: siamo in lotta contro la povertà, lo
sfruttamento e per il riconoscimento formale e fattuale dei diritti e delle tutele di ogni
professione, che al momento per noi sono assenti;
• Chiediamo che l’Assessorato alla Cultura prenda in carico la nostra tutela sul piano politico:
come Professionisti dello Spettacolo ci sentiamo di diritto parte del Sistema Culturale che
inizia al Ministero e arriva ad ogni Assessorato. Per tanto chiediamo che ai tavoli delle
amministrazioni comunali siedano anche gli operatori del settore;
• Chiediamo pieno appoggio e l’impegno da parte del Sig. Presidente di far giungere agli
interlocutori ministeriali a Roma la voce delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo e
della cultura in piena crisi.
PER L’ISTANZA DI NUOVE FORME DI SUPPORTO ECONOMICO:
• Un supporto concreto alla crisi di reddito di lavoratrici e lavoratori, attraverso: una
detrazione delle addizionali regionali IRPEF; l’implementazione di un “bonus Piemonte” per
professionisti e lavoratori autonomi dello spettacolo; l’estensione per le lavoratrici e i
lavoratori tutti di un fondo sino a dicembre 2020 di 800€ a persona singola e di 1200€ per
chi ha figli a carico.
Che, se nell’arco temporale dallo stanziamento a dicembre 2020, il lavoratore avrà realizzato
delle giornate lavorative nel settore corrispondente, il bonus venga stanziato in percentuale
in base alle giornate lavorate;
2. • Considerato che i posti di lavoro fino alla ripresa dalla crisi saranno ridotti, chiediamo: che
venga creato un database dei lavoratori e lavoratrici dello spettacolo della Regione
Piemonte, che riconosca le loro qualifiche attraverso il loro Curriculum e formazione,
affinché si instauri un registro accessibile e aggiornabile di tutti i lavoratori del comparto
che risiedono in regione, che questo database sia accessibile alle imprese, con l’obiettivo
che si instauri un turnover/ricambio dei lavoratori;
• Considerando che molte delle misure a sostegno del reddito, sia in termini di trasferimenti
diretti che di servizi sono soggetti alla misura dell’ISEE o dell’ISEE corrente, prendono in
considerazione i redditi rispettivamente dei due anni precedenti e dei dodici mesi
precedenti, non fotografando di fatto la situazione specifica di crisi che lavoratrici e
lavoratori stanno attraversando, rivelandosi di fatto strumenti inadeguati, chiediamo: che
sia creato ad hoc un mezzo di lettura tarato sulla situazione economica delle lavoratrici e
dei lavoratori che hanno subito gravi perdite economiche nel 2020. Inoltre chiediamo che
l'individuazione delle professionalità dello spettacolo beneficiarie del bonus vengano
ottenute grazie ad un'indagine che ne mappi i reali numeri al di là delle specifiche diciture di
settore da contratto, in modo da intercettare anche i lavoratori del sommerso
• La creazione immediata di un tavolo di confronto con Maestranze, Artisti, Associazioni,
Gestori e Operatori del settore per fare in modo che la prevista riapertura del mondo dello
spettacolo sia equa, al riparo dai pericoli dei prezzi al ribasso e dello sfruttamento.
Questo tavolo dovrà essere permanente e un canale continuo di comunicazione tra i soggetti
di cui sopra e le istituzioni fino alla completa ripresa del comparto produttivo. Presso questo
tavolo, in maniera non esaustiva, bisognerà studiare un protocollo che alzi le capienze degli
spettacoli live, all’aperto e al chiuso ad almeno 500 posti al chiuso e 5000 all’aperto: agire in
sicurezza senza gravare totalmente sulle parti che organizzano gli stessi eventi attraverso un
contributo reale da parte dei soggetti politici locali. Ripartiamo in sicurezza, come non è mai
stato fino ad ora. È già tardi.
• Un’anticipazione della pubblicazione del bando cultura 2020, erogazione immediata dei
finanziamenti stanziati (non a manifestazione conclusa con presentazione di rendiconto e
quietanze), semplificazione delle procedure di compilazione e dei metodi di rendiconto.
Le complicate procedure di compilazione e rendiconto, le modalità di stanziamento a deficit,
i criteri quantitativi di ammissione, i ritardi di pubblicazione dei bandi e di erogazione dei
contributi stanziati, l’impossibilità di partecipazione per piccole e nuove associazioni, hanno
messo in ginocchio il comparto culturale piemontese, non solo in sede di emergenza covid-
19, a scapito dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo. Queste istanze presentate in
ambito emergenziale sono a nostro avviso da considerarsi in futuro per una ripresa del
sistema culturale che metta gli enti nelle condizioni necessarie per poter tutelare e offrire
contratti e compensi favorevoli alle lavoratrici e lavoratori dello spettacolo.
3. LE BASI PER LA RIPARTENZA:
• Chiediamo di ripartire dalla micro, piccola, e media impresa; dalle specificità delle
competenze di lavoratrici e lavoratori professionisti, in tutte le loro declinazioni: dalla prosa
alla danza, dal teatro di figura e per l’infanzia al circo, dall’arte di strada alla musica;
• Chiediamo di ripartire dal basso, a favore di quel 68% dello spettacolo dal vivo che NON è
grande impresa e non riceve finanziamenti pubblici. Chiediamo all’Assessorato alla Cultura di
reperire immediatamente fondi. Le medie e piccole realtà e imprese costituiscono la spina
dorsale della nostra identità culturale;
• Ogni città ha le sue caratteristiche ed è compito delle municipalità̀ indicare quali spazi
pubblici possono essere messi a servizio, e valorizzati dalla cultura. Per spazi pubblici
intendiamo: piazze, giardini, chiostri, quartieri, parchi, condomini etc. Proponiamo uno
sguardo di maggiore attenzione a periferie e province: queste rappresentano il tessuto
fragile ma anche rappresentativo del sistema teatrale. Coinvolgere la cittadinanza di
periferie e province significa rendere trasversale ed accessibile lo spettacolo dal vivo alla
cittadinanza;
DUNQUE:
• Che Regioni e Comuni creino e amplifichino bandi destinati a micro, piccole e medie
imprese, associazioni e imprese individuali;
• che siano promosse e realizzate da parte delle amministrazioni comunali mappature delle
diverse organizzazioni culturali operanti sul territorio, non affidandosi unicamente a dati e
censimenti in possesso delle associazioni di categoria;
• Chiediamo dunque che l’Amministrazione e gli eventuali organizzatori degli eventi, si
facciano carico delle spese legate ad azioni di sanificazione e di messa a norma dei luoghi
identificati secondo quanto previsto dalla L. 81/08, e non siano a carico degli artisti costi
aggiuntivi derivanti dall’adeguamento alle norme sanitarie (allo stato attuale potranno
essere garantiti e rendicontati SOLO per le grandi imprese);
• Moltiplicare eventi e lavoro creando dei modelli SOSTENUTI di spettacolo regionale diffuso:
è centrale il ruolo delle regioni e dei comuni nella ripartenza, per la prossimità̀ di contatto e
la conoscenza delle proprie reti.
Torino, 8 giugno 2020
Lavoratrici e lavoratori dello spettacolo Regione Piemonte