La dotazione assegnata all’Italia è di circa 52 miliardi
di euro, in 7 anni.
Circa 27 miliardi di euro totali (circa 4 miliardi di euro
l’anno) saranno a disposizione dell’Italia per gli aiuti
diretti del I° Pilastro (Pagamenti diretti),
completamente finanziati dall’Europa;
Circa 21 miliardi di euro saranno a disposizione (circa
3 miliardi di euro l’anno) per finanziare le misure del
II° Pilastro (Sviluppo rurale). Queste risorse sono
stanziate per la metà da Fondi europei e per la metà da
una quota nazionale.
Ai fondi destinati al finanziamento delle misure dei due
pilastri (48 miliardi) va aggiunta una quota relativa ai
finanziamenti dell’OCM (Organizzazione comune di
mercato) di circa 4 miliardi di euro (per l’OCM non vi
sono spese pre-allocate tranne per il settore
vitivinicolo e l’olio di oliva).
La nuova Politica Agricola Comune (PAC): sostenibilità e innovazione. Marzo ...telosaes
La nuova Politica Agricola Comune (PAC). I perché della riforma. Pac come simbolo dell'integrazione europea. Le novità più importanti: aiuti diretti e sviluppo rurale. Le risorse assegnate
La nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC). Principi e strumentiamanda_pacher
La nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC). Principi e strumenti ; questo documento si riferisce alla PAC in corso che termina a fine 2013. La nuova PAC che entra in vigore del 2014 muta alcuni di questi principi ma è importante capire la terminologia che viene adottata da questa fondamentale legge e questo documento è sufficientemente chiaro per esplicare il linguaggio utilizzato in questo campo.
La nuova Politica Agricola Comune (PAC): sostenibilità e innovazione. Marzo ...telosaes
La nuova Politica Agricola Comune (PAC). I perché della riforma. Pac come simbolo dell'integrazione europea. Le novità più importanti: aiuti diretti e sviluppo rurale. Le risorse assegnate
La nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC). Principi e strumentiamanda_pacher
La nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC). Principi e strumenti ; questo documento si riferisce alla PAC in corso che termina a fine 2013. La nuova PAC che entra in vigore del 2014 muta alcuni di questi principi ma è importante capire la terminologia che viene adottata da questa fondamentale legge e questo documento è sufficientemente chiaro per esplicare il linguaggio utilizzato in questo campo.
Le presenti slide sono state pubblicate il giorno 27 Maggio 2014 sul sito del Ministero delle Politiche Agricole, in allegato alla notizia dell'intesa raggiunta fra il Ministro Martina e gli Assessori Regionali sulle regole per l'assegnazione dei fondi PAC per il periodo 2014-2020.
Intervento di Alberto Giacomoni all'incontro pubblico "Il nuovo Piano di sviluppo Rurale della Provincia autonoma di Trento - Opportunità per i giovani in agricoltura". L'evento, promosso dal Comune di San Lorenzo Dorsino, in collaborazione con le Amministrazioni di Bleggio Superiore, Comano Terme, Fiavè e Stenico, si è svolto venerdì 10 luglio 2015 ad ore 20:00 presso il teatro comunale di San Lorenzo Dorsino.
La tutela delle nostre risorse marine passa anche attraverso una politica strategica per la pesca e l’acquacoltura. Parliamo di un settore che impiega circa 30mila persone e che dà vita ad un sistema come quello della trasformazione del pesce che fattura 2,2 miliardi di euro. Abbiamo circa il 14% della flotta europea, con più di 12.000 imbarcazioni. Per la salvaguardia e il rilancio della pesca abbiamo approntato un primo piano di 5 azioni principali che si sviluppa da quest’anno. L’obiettivo chiaro è quello di sostenere l’occupazione e il reddito dei nostri pescatori. Con i 537 milioni di euro della nuova programmazione e i residui della scorsa vogliamo incidere per contrastare la crisi e dare futuro alla filiera ittica.
Maurizio Martina
Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Convegno Compag 2011 - La volatilità dei mercati cerealicoli e le misure prev...Image Line
Bologna, 1° dicembre 2011 - relazione del prof. Frascarelli, docente di Economia e Politica Agraria nella Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia; Direttore del Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale; Membro del Gruppo 2013; Membro del Comitato di redazione di Agriregionieuropa.
Per ulteriori informazioni, vedi Agronotizie http://www.agronotizie.it, una delle riviste per l'agricoltura di Image Line.
Incontro con i cittadini sui fondi europei
Vetralla 20/03/2016
Fondi europei per l'agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali
Si è svolto sabato 2 marzo 2024 il Convegno, organizzato dall'Università Agraria di Valmontone, su come Finanziare l'impresa (agricola) con il PNRR, il PON, il POR e il FEASR.
Programmato nell'ampio Salone dell'Aria, nella parte museale di Palazzo Doria Pamphilij, a Valmontone (RM); l'evento ha visto una grande partecipazione di pubblico, all'incirca un centinaio di operatori del settore, tanto che molti di loro hanno seguito la conferenza in piedi. Accompagnato dal Presidente Salvitti, il convegno mi ha visto come relatore unico, per oltre 2 ore, davanti ad una platea ampia, interessata ed attenta. Abbiamo parlato di Fondi europei e di PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza); del PON (piano operativo nazionale) gestito dai Ministeri e del POR (gestito dalle Regioni) attraverso i piani settoriali: FSE, FESR, FEASR, quest'ultimo dedicato all'agricoltura. Le agenzie che gestiscono i bandi a livello nazionale e locale: Invitalia, Ismea, Arsial, Lazio Innova.Da anni accompagno le Aziende nella scelta delle Misure, nella preparazione delle Domande, nei rapporti con le Istituzioni e nella gestione dei Progetti, con sempre crescente successo e notorietà. Questo evento è stato dedicato al mondo dell'agricoltura ed ai settori ad essa collegati, con l'obiettivo di indirizzare chi voglia sviluppare questo settore per i propri fondi agricoli o si accinga ad entrarvi come neo-imprenditore.
Sono stato invitato ed ho accettato di partecipare a questo convegno come puro esperto del settore. Faccio i complimenti all'Ente Università per la credibilità e la capacità organizzativa dimostrata nel radunare un centinaio di persone, per circa 3 ore, un sabato 2 marzo.
Allego la relazione svolta (il testo della conferenza) e rinnovo i ringraziamenti al presidente Alessio Salvitti e alla consigliera Alessandra Borgia ed i miei più sinceri auguri di successo a tutto il Consiglio per l'importante impegno che sono stati chiamati a svolgere.
Intervento di Gregorio Rigotti all'incontro pubblico "Il nuovo Piano di sviluppo Rurale della Provincia autonoma di Trento - Opportunità per i giovani in agricoltura". L'evento, promosso dal Comune di San Lorenzo Dorsino, in collaborazione con le Amministrazioni di Bleggio Superiore, Comano Terme, Fiavè e Stenico, si è svolto venerdì 10 luglio 2015 ad ore 20:00 presso il teatro comunale di San Lorenzo Dorsino.
In occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha predisposto una breve presentazione sulla storia della Politica Agricola Comune (PAC) da mettere a disposizione di tutti a partire dagli studenti delle scuole che vorranno approfondire il tema.
REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sul sostegno allo sviluppo...amanda_pacher
Le presenti proposte di riforma si basano sulla comunicazione “La PAC verso il 2020”2 nella
quale si illustravano le grandi opzioni strategiche suscettibili di dare una risposta alle sfide
future per l'agricoltura e le zone rurali e conseguire gli obiettivi precipui della PAC, ossia:
1) una produzione alimentare sostenibile, 2) una gestione sostenibile delle risorse naturali e
un'azione per il clima e 3) uno sviluppo equilibrato del territorio. Gli orientamenti di riforma
contenuti nella comunicazione godono oggi di un ampio sostegno, scaturito sia dal dibattito
interistituzionale3 che dalla consultazione delle parti interessate realizzata nell'ambito della
valutazione d'impatto.
Un tratto comune scaturito durante questo processo è la necessità di promuovere l'efficienza
delle risorse per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dell'agricoltura e delle zone
rurali dell'UE in linea con la strategia Europa 2020, mantenendo la struttura della PAC
ancorata a due pilastri che fanno uso di strumenti complementari per perseguire gli stessi
obiettivi. Il primo pilastro comprende i pagamenti diretti e le misure di mercato, che offrono
un sostegno annuo di base al reddito degli agricoltori dell'UE e un sostegno in caso di
particolari turbative del mercato, mentre il secondo pilastro comprende lo sviluppo rurale,
nell'ambito del quale gli Stati membri possono elaborare e cofinanziare programmi pluriennali
all'interno di un quadro comune4.
Attraverso le varie riforme realizzate, la PAC è riuscita a orientare maggiormente l'attività
agricola al mercato sostenendo nel contempo il reddito dei produttori, a conglobare
maggiormente gli aspetti ambientali e a rafforzare il sostegno allo sviluppo rurale in quanto
politica integrata a favore dello sviluppo delle zone rurali in tutta l'Unione. Tuttavia, dal
medesimo processo di riforma sono scaturite, da un lato, l'esigenza di una migliore
ripartizione del sostegno tra gli Stati membri e al loro interno e, dall'altro, la richiesta di
misure più mirate per far fronte alle sfide ambientali e a un'accresciuta volatilità del mercato.
Le presenti slide sono state pubblicate il giorno 27 Maggio 2014 sul sito del Ministero delle Politiche Agricole, in allegato alla notizia dell'intesa raggiunta fra il Ministro Martina e gli Assessori Regionali sulle regole per l'assegnazione dei fondi PAC per il periodo 2014-2020.
Intervento di Alberto Giacomoni all'incontro pubblico "Il nuovo Piano di sviluppo Rurale della Provincia autonoma di Trento - Opportunità per i giovani in agricoltura". L'evento, promosso dal Comune di San Lorenzo Dorsino, in collaborazione con le Amministrazioni di Bleggio Superiore, Comano Terme, Fiavè e Stenico, si è svolto venerdì 10 luglio 2015 ad ore 20:00 presso il teatro comunale di San Lorenzo Dorsino.
La tutela delle nostre risorse marine passa anche attraverso una politica strategica per la pesca e l’acquacoltura. Parliamo di un settore che impiega circa 30mila persone e che dà vita ad un sistema come quello della trasformazione del pesce che fattura 2,2 miliardi di euro. Abbiamo circa il 14% della flotta europea, con più di 12.000 imbarcazioni. Per la salvaguardia e il rilancio della pesca abbiamo approntato un primo piano di 5 azioni principali che si sviluppa da quest’anno. L’obiettivo chiaro è quello di sostenere l’occupazione e il reddito dei nostri pescatori. Con i 537 milioni di euro della nuova programmazione e i residui della scorsa vogliamo incidere per contrastare la crisi e dare futuro alla filiera ittica.
Maurizio Martina
Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Convegno Compag 2011 - La volatilità dei mercati cerealicoli e le misure prev...Image Line
Bologna, 1° dicembre 2011 - relazione del prof. Frascarelli, docente di Economia e Politica Agraria nella Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia; Direttore del Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale; Membro del Gruppo 2013; Membro del Comitato di redazione di Agriregionieuropa.
Per ulteriori informazioni, vedi Agronotizie http://www.agronotizie.it, una delle riviste per l'agricoltura di Image Line.
Incontro con i cittadini sui fondi europei
Vetralla 20/03/2016
Fondi europei per l'agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali
Si è svolto sabato 2 marzo 2024 il Convegno, organizzato dall'Università Agraria di Valmontone, su come Finanziare l'impresa (agricola) con il PNRR, il PON, il POR e il FEASR.
Programmato nell'ampio Salone dell'Aria, nella parte museale di Palazzo Doria Pamphilij, a Valmontone (RM); l'evento ha visto una grande partecipazione di pubblico, all'incirca un centinaio di operatori del settore, tanto che molti di loro hanno seguito la conferenza in piedi. Accompagnato dal Presidente Salvitti, il convegno mi ha visto come relatore unico, per oltre 2 ore, davanti ad una platea ampia, interessata ed attenta. Abbiamo parlato di Fondi europei e di PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza); del PON (piano operativo nazionale) gestito dai Ministeri e del POR (gestito dalle Regioni) attraverso i piani settoriali: FSE, FESR, FEASR, quest'ultimo dedicato all'agricoltura. Le agenzie che gestiscono i bandi a livello nazionale e locale: Invitalia, Ismea, Arsial, Lazio Innova.Da anni accompagno le Aziende nella scelta delle Misure, nella preparazione delle Domande, nei rapporti con le Istituzioni e nella gestione dei Progetti, con sempre crescente successo e notorietà. Questo evento è stato dedicato al mondo dell'agricoltura ed ai settori ad essa collegati, con l'obiettivo di indirizzare chi voglia sviluppare questo settore per i propri fondi agricoli o si accinga ad entrarvi come neo-imprenditore.
Sono stato invitato ed ho accettato di partecipare a questo convegno come puro esperto del settore. Faccio i complimenti all'Ente Università per la credibilità e la capacità organizzativa dimostrata nel radunare un centinaio di persone, per circa 3 ore, un sabato 2 marzo.
Allego la relazione svolta (il testo della conferenza) e rinnovo i ringraziamenti al presidente Alessio Salvitti e alla consigliera Alessandra Borgia ed i miei più sinceri auguri di successo a tutto il Consiglio per l'importante impegno che sono stati chiamati a svolgere.
Intervento di Gregorio Rigotti all'incontro pubblico "Il nuovo Piano di sviluppo Rurale della Provincia autonoma di Trento - Opportunità per i giovani in agricoltura". L'evento, promosso dal Comune di San Lorenzo Dorsino, in collaborazione con le Amministrazioni di Bleggio Superiore, Comano Terme, Fiavè e Stenico, si è svolto venerdì 10 luglio 2015 ad ore 20:00 presso il teatro comunale di San Lorenzo Dorsino.
In occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha predisposto una breve presentazione sulla storia della Politica Agricola Comune (PAC) da mettere a disposizione di tutti a partire dagli studenti delle scuole che vorranno approfondire il tema.
REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sul sostegno allo sviluppo...amanda_pacher
Le presenti proposte di riforma si basano sulla comunicazione “La PAC verso il 2020”2 nella
quale si illustravano le grandi opzioni strategiche suscettibili di dare una risposta alle sfide
future per l'agricoltura e le zone rurali e conseguire gli obiettivi precipui della PAC, ossia:
1) una produzione alimentare sostenibile, 2) una gestione sostenibile delle risorse naturali e
un'azione per il clima e 3) uno sviluppo equilibrato del territorio. Gli orientamenti di riforma
contenuti nella comunicazione godono oggi di un ampio sostegno, scaturito sia dal dibattito
interistituzionale3 che dalla consultazione delle parti interessate realizzata nell'ambito della
valutazione d'impatto.
Un tratto comune scaturito durante questo processo è la necessità di promuovere l'efficienza
delle risorse per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dell'agricoltura e delle zone
rurali dell'UE in linea con la strategia Europa 2020, mantenendo la struttura della PAC
ancorata a due pilastri che fanno uso di strumenti complementari per perseguire gli stessi
obiettivi. Il primo pilastro comprende i pagamenti diretti e le misure di mercato, che offrono
un sostegno annuo di base al reddito degli agricoltori dell'UE e un sostegno in caso di
particolari turbative del mercato, mentre il secondo pilastro comprende lo sviluppo rurale,
nell'ambito del quale gli Stati membri possono elaborare e cofinanziare programmi pluriennali
all'interno di un quadro comune4.
Attraverso le varie riforme realizzate, la PAC è riuscita a orientare maggiormente l'attività
agricola al mercato sostenendo nel contempo il reddito dei produttori, a conglobare
maggiormente gli aspetti ambientali e a rafforzare il sostegno allo sviluppo rurale in quanto
politica integrata a favore dello sviluppo delle zone rurali in tutta l'Unione. Tuttavia, dal
medesimo processo di riforma sono scaturite, da un lato, l'esigenza di una migliore
ripartizione del sostegno tra gli Stati membri e al loro interno e, dall'altro, la richiesta di
misure più mirate per far fronte alle sfide ambientali e a un'accresciuta volatilità del mercato.
Coronavirus, piano economico e sociale Regione CampaniaRaffaele Greco
Regione Campania ha presentato un piano socio economico per affrontare la crisi di famiglie e imprese per l'emergenza da virus Covid-19.
Il piano prevede risorse per oltre 600 milioni di euro e, assicura l'ufficio stampa regionale, è stato elaborato raccogliendo il contributo di proposte formulate da istituzioni locali, gruppi politici, organizzazioni sociali, sindacali e imprenditoriali, istituzioni bancarie, il volontariato e le organizzazioni religiose.
La presentazione di Piero Gastaldo avvenuta al Teatro Regio di Torino della Giornata della Compagnia di San Paolo 2018 "Educazione e innovazione per lo sviluppo".
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...Simone Chiarelli
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti comunitari nel Regolamento (UE) n. 1303/2013 e nella disciplina regionale di attuazione con approfondimenti sulle modalità operative
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale
Palazzo Chigi, 28 novembre 2016 - In una conferenza stampa, il presidente Renzi e il ministro Padoan, hanno presentato la Legge di bilancio 2017.
http://www.governo.it/articolo/conferenza-stampa-renzi-padoan/6232
Le slide presentate dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi durante la conferenza stampa di fine anno che si è svolta il 29 dicembre 2015 presso la nuova Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati.
27 febbraio 2015 - Nel documento viene illustrato il lavoro svolto dalla Struttura di Missione per la riqualificazione dell’Edilizia scolastica (Presidenza del Consiglio dei Ministri), con le nuove linee di finanziamento e i progetti del Governo per la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico.
Il documento presentato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi il 13 gennaio 2015 al Parlamento europeo a Strasburgo a chiusura del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea.
Il Consiglio dei Ministri n.33 del 15 ottobre 2014 ha approvato il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2015). Una manovra finanziaria di 36 miliardi di euro.
Qui di seguito i punti principali della legge:
Meno tasse per 18 miliardi;
Gli 80 euro diventano una misura definitiva;
Via gli alibi per chi deve assumere: zero contributi per i contratti a tempo indeterminato;
Investimenti nei settori chiave del Paese: scuola, lavoro, giustizia;
Riduzione del 70% del patto di stabilità per i Comuni;
Più risorse per ricerca e innovazione;
Stop alle spese non coperte;
Spending review: taglio di 15 miliardi di euro;
Recupero e contrasto dell’evasione per 3,8 miliardi e 1 miliardo dalle slot machines;
Libertà per i lavoratori dipendenti di avere il TFR in busta paga con zero costi per le imprese.
Documento operativo elaborato dall’Unità tecnica finanza di progetto che ha lo scopo di illustrare e analizzare le più frequenti problematiche sollevate dalle pubbliche amministrazioni, cui l’UTFP fornisce assistenza gratuita, nell’ambito del Partenariato Pubblico Privato (PPP).
Esiste un’Italia generosa e laboriosa che tutti i giorni opera silenziosamente per migliorare la qualità della vita delle persone.
E’ l’Italia del volontariato, della cooperazione sociale, dell’associazionismo no-profit, delle fondazioni e delle imprese sociali. Lo chiamano terzo settore, ma in realtà è il primo.
Un settore che si colloca tra lo Stato e il mercato, tra la finanza e l’etica, tra l’impresa e la cooperazione, tra l’economia e l’ecologia, che dà forma e sostanza ai principi costituzionali della solidarietà e della sussidiarietà. E che alimenta quei beni relazionali che, soprattutto nei momenti di crisi, sostengono la coesione sociale e contrastano le tendenze verso la frammentazione e disgregazione del senso di appartenenza alla comunità nazionale.
E’ a questo variegato universo, capace di tessere e riannodare i fili lacerati del tessuto sociale, alimentando il capitale più prezioso di cui dispone il Paese, ossia il capitale umano e civico, che il Governo intende rivolgersi formulando, dopo un dibattito che si trascina ormai da troppi anni, le linee guida per una revisione organica della legislazione riguardante il terzo settore. Anche in questo caso, vogliamo fare sul serio.
Per realizzare il cambiamento economico, sociale, culturale e istituzionale di cui il Paese ha bisogno è necessario che tutte le diverse componenti della società italiana convergano in un grande sforzo comune. Il mondo del terzo settore può fornire un contributo determinante a questa impresa, per la sua capacità di essere motore di partecipazione e di autorganizzazione dei cittadini, coinvolgere le persone, costruire legami sociali, mettere in rete risorse e competenze, sperimentare soluzioni innovative.
Noi crediamo che profit e non profit possano oggi declinarsi in modo nuovo e complementare per rafforzare i diritti di cittadinanza attraverso la costruzione di reti solidali nelle quali lo Stato, le Regioni e i Comuni e le diverse associazioni e organizzazioni del terzo settore collaborino in modo sistematico per elevare i livelli di protezione sociale, combattere le vecchie e nuove forme di esclusione e consentire a tutti i cittadini di sviluppare le proprie potenzialità.
Tra gli obiettivi principali vi è quello di costruire un nuovo Welfare partecipativo, un secondo obiettivo è valorizzare lo straordinario potenziale di crescita e occupazione insito nell’economia sociale e nelle attività svolte dal terso settore; il terzo obiettivo della riforma è di premiare in modo sistematico con adeguati incentivi e strumenti di sostegno tutti i comportamenti donativi o comunque prosociali dei cittadini e delle imprese, finalizzati a generare coesione e responsabilità sociale.
Su tutte queste proposte, il Governo vuole conoscere le opinioni di chi con altruismo opera tutti giorni nel Terzo settore, così come di tutti gli stakeholder e i cittadini sostenitori o utenti finali degli enti del no-profit.
Report sui risultati della consultazione pubblica - Ufficio per la semplificazione amministrativa. Dipartimento della funzione pubblica.
L’ascolto dei cittadini, delle imprese e delle loro associazioni è la condizione indispensabile per il successo di una politica di semplificazione. La consultazione telematica sulle “100 procedure più complicate da semplificare” è stata lanciata, in collaborazione con la Conferenza delle Regioni, l’ANCI e l’UPI, per raccogliere le indicazioni, le proposte e le priorità di intervento che nascono dall’esperienza diretta di rapporto con la pubblica amministrazione. La consultazione è stata online per 12 settimane (dal 16 ottobre al 20 gennaio). Sono pervenuti circa 2.000 contributi da cittadini e imprese, che hanno colto il valore della consultazione inviando segnalazioni circostanziate, “storie” che offrono uno spaccato di straordinario interesse per l’analisi della complicazione burocratica in Italia e forniscono indicazioni di priorità molto chiare e una ricchezza di suggerimenti e proposte. Il rapporto “Semplificazione, cosa chiedono i cittadini e le imprese” illustra i risultati della consultazione e presenta la top ten delle complicazioni burocratiche. Attraverso una selezione di centinaia di “storie” e di suggerimenti, vengono descritti gli adempimenti e le procedure più complicati e le proposte per affrontarli. I risultati della consultazione telematica rappresentano la base conoscitiva essenziale per costruire una nuova politica di semplificazione e un’agenda condivisa tra Governo Regioni ed Enti Locali. Per ciascuna delle priorità indicate dai cittadini e dalle imprese saranno individuati obiettivi, risultati attesi, tempi e responsabilità per realizzarli.
9 aprile 2014 - Diciotto sono le azioni presentate dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali che potranno essere implementate da chi vorrà contribuire scrivendo all'indirizzo campolibero@mpaaf.gov.it. Saranno valutate le proposte arrivate fino al 30 aprile.
2. II NNUMERIUMERI
La dotazione assegnata all’Italia è di circa 52 miliardi
di euro, in 7 anni.
Circa 27 miliardi di euro totali (circa 4 miliardi di euro
l’anno) saranno a disposizione dell’Italia per gli aiuti
diretti del I° Pilastro (Pagamenti diretti),
completamente finanziati dall’Europa;
Circa 21 miliardi di euro saranno a disposizione (circa
3 miliardi di euro l’anno) per finanziare le misure del
II° Pilastro (Sviluppo rurale). Queste risorse sono
stanziate per la metà da Fondi europei e per la metà da
una quota nazionale.
Ai fondi destinati al finanziamento delle misure dei due
pilastri (48 miliardi) va aggiunta una quota relativa ai
finanziamenti dell’OCM (Organizzazione comune di
mercato) di circa 4 miliardi di euro (per l’OCM non vi
sono spese pre-allocate tranne per il settore
vitivinicolo e l’olio di oliva).
3. IL DISEGNO DELLA PACIL DISEGNO DELLA PAC
Ricambio generazionale – Misure a favore dei
giovani imprenditori agricoli.
Sostegno alle zone montane – L’azione è finalizzata
alla tutela del territorio e al mantenimento della vitalità
dei contesti socio-economici più a rischio. Verranno
create le condizioni per un nuovo modello di sviluppo.
Sostenibilità ambientale – Incentivi a favore dei
sistemi produttivi maggiormente sostenibili.
Qualità degli alimenti – Forte attenzione alle
questioni legate al benessere animale.
Pagamenti diretti – Gli aiuti accoppiati vengono
concentrati su settori più in difficoltà con l’obiettivo di
recuperare margini di efficienza e sostenere le
produzioni “made in Italy”.
4. LE PRINCIPALI MISURELE PRINCIPALI MISURE
Aiuti accoppiati – è stata fissata una quota all’11%,
pari a oltre 426 milioni di euro. I settori sui quali sono
state concentrate le risorse sono: zootecnia da carne e
da latte, seminativi, piano proteico e grano duro,
olivicoltura.
Lavoro giovanile – è prevista la maggiorazione degli
aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di
attività per le aziende condotte da under 40,
assicurando il livello massimo di plafond disponibile
che ammonta a circa 80 milioni di euro all’anno.
Pagamenti diretti – L'importo del pagamento di base
da concedere ad un agricoltore è ridotto del 50% per
la parte eccedente i 150.000 euro e, qualora l’importo
così ridotto superi i 500.000 euro, la parte eccedente è
ridotta del 100%. Il taglio sarà effettuato dopo aver
escluso i costi relativi alla manodopera, salari e
stipendi, contributi versati a qualsiasi titolo per
l’esercizio dell’attività agricola.
5. LE PRINCIPALI MISURE/2LE PRINCIPALI MISURE/2
Agricoltore attivo – Non riceveranno più contributi
Pac: banche, società finanziarie, assicurative e
immobiliari (ampliamento della “black list”). Vengono
definite le condizioni della figura di agricoltore attivo
(IAP, CD, partita IVA).
Convergenza - Viene stabilito di considerare l’Italia
come Regione unica.
Aree svantaggiate e di montagna – In queste aree
vengono considerati agricoltori attivi tutti coloro che
percepiscono aiuti diretti annui per un ammontare
massimo di 5.000 euro. Nelle altre zone la soglia è
fissata a 1.250 euro. Vengono introdotti anche un
premio differenziato per il latte di montagna,
benefici dal processo di convergenza e
dall’inserimento dei pascoli nel sistema dei
pagamenti diretti.
6. TUTELA DELL’AMBIENTETUTELA DELL’AMBIENTE
Rilancio di un piano proteico nazionale, capace di
favorire la diversificazione produttiva verso produzioni
con minor fabbisogno di input chimici,
maggiormente rispettose dell’ambiente e,
parallelamente, di ausilio alla zootecnia nazionale. In
particolare si mette in campo un piano d’azione per
favorire la coltivazione di soia ogm free italiana, che
contribuisca anche al miglioramento qualitativo dei
mangimi per gli allevamenti.
Sostegno al settore olivicolo, per i suoi vantaggi
indiscussi in tema di preservazione del paesaggio e
del territorio.
Sostegno all’agricoltura praticata in zone interne e
montane, grazie anche a un maggior livello di premio
per ettaro.
7. II°° PILASTROPILASTRO -- AIUTI DIRETTIAIUTI DIRETTI
I principali settori interessati dagli interventi per favorire
la sostenibilità e aumentare la competitività sono:
Zootecnia da carne e da latte: € 210.500.000
Piano proteico* e grano duro: € 95.400.000
Seminativi**: € 50.800.000
Olivicoltura: €70.000.000
*(colture proteoleaginose e proteiche da granella e erbai
annuali di leguminose)
**(riso, barbabietola da zucchero e pomodoro da industria)
8. IIII°° PILASTROPILASTRO -- SVILUPPO RURALESVILUPPO RURALE
Il valore complessivo delle risorse per lo sviluppo
rurale è di 20,86 miliardi di euro in sette anni, di cui
18,62 destinati all'attuazione dei programmi
regionali e 2,24 miliardi di euro destinati a misure
nazionali, nel settore della gestione delle crisi, delle
infrastrutture irrigue, della biodiversità animale e
al finanziamento della nuova rete rurale, come di
seguito specificato:
Rete rurale nazionale: € 100.003.534
Gestione rischio: € 1.640.000.000
Biodiversità animale: € 200.000.000
Piano irriguo: € 300.000.000