@MappaProject: un approccio computazionale innovativo per l’archeologia itali...Progetto Mappa
Il progetto MAPPA, conclusosi a fine giugno 2013, ha visto lavorare assieme un team di archeologi, geologi, matematici. La finalità principale del progetto è stata quella di studiare strumenti di calcolo predittivo applicabili al potenziale archeologico di un’area urbana e di creare un prodotto funzionale alla tutela, alla ricerca e alla governance della città e del suo patrimonio sepolto.
La strategia del Progetto si è basata su due capisaldi:
- apertura dei prodotti della ricerca attraverso una politica open access, apertura dei dati della ricerca attraverso la realizzazione del primo archivio open data dell’archeologia italiana;
- realizzazione della carta di potenziale archeologico dell’area urbana di Pisa sviluppata attraverso un modello predittivo, con l’ambizione di diventare un modello replicabile per la tutela del patrimonio sepolto e per la ricerca archeologica.
Per fare Open Data siamo partiti dallo studio legale degli aspetti connessi all’apertura dei dati e dalla necessità di garantire chi produce i dati archeologici: questi derivano sempre e comunque da un’attività di ricerca (essendo dati non replicabili) e quindi ne deve essere rispettata la paternità intellettuale attraverso l’apposizione di DOI e l’uso di licenze appropriate (CC-BY; CC-BY-SA). Per quanto riguarda la carta di potenziale siamo partiti dalla disamina dei principali modelli predittivi conosciuti in letteratura, legati sia alla pianificazione territoriale, sia alla ricerca. I modelli predittivi attualmente si basano su modelli statistici e/o geostatistici. La nostra idea è stata quella di utilizzare un modello predittivo matematico. Un modello statistico evidenzia, infatti, la maggiore o minore probabilità dell’avverarsi di un determinato fenomeno, mentre un modello matematico cerca di ricostruire, formalizzandone le regole di base, le modalità del verificarsi o meno di un certo fenomeno. Nel nostro caso il calcolo del Potenziale archeologico di un’area urbana. Il modello realizzato dal Progetto MAPPA è basato su sull’algoritmo di PageRank adeguatamente modificato fino a trasformarlo nell’algoritmo MAPPA. Tutte le fasi del progetto sono state caratterizzate da una capillare azione di comunicazione sia scientifica, sia sociale. Accanto alla pubblicazione di tutti i prodotti scientifici in modo aperto attraverso politiche open access sia tradizionali, sia interattive, come il webGIS, e alla partecipazione a convegni nazionali e internazionali, è stata fatta una forte comunicazione via web tramite il nostro sito (www.mappaproject.org) e sui social network, promuovendo forme di racconto meno convenzionali come i video di Opening the Past e più tradizionale con la presenza a convegni e incontri non strettamente scientifici. Attualmente, il Laboratorio MAPPA porta avanti e sviluppa le tematiche del progetto indirizzandosi verso l’analisi computazionale automatizzata di grandi quantità di dati, i cosiddetti Big Data, e verso i Linked Open Data.
Strumenti Open Source per la gestione delle reti urbaneAndrea Antonello
Presentation of the Nettools extensions for uDig at the GFOSSDAY 2011 in Foggia. The presentation gives an insight on possible workflows for professionals that are involved in water management systems and stormwaters.
@MappaProject: un approccio computazionale innovativo per l’archeologia itali...Progetto Mappa
Il progetto MAPPA, conclusosi a fine giugno 2013, ha visto lavorare assieme un team di archeologi, geologi, matematici. La finalità principale del progetto è stata quella di studiare strumenti di calcolo predittivo applicabili al potenziale archeologico di un’area urbana e di creare un prodotto funzionale alla tutela, alla ricerca e alla governance della città e del suo patrimonio sepolto.
La strategia del Progetto si è basata su due capisaldi:
- apertura dei prodotti della ricerca attraverso una politica open access, apertura dei dati della ricerca attraverso la realizzazione del primo archivio open data dell’archeologia italiana;
- realizzazione della carta di potenziale archeologico dell’area urbana di Pisa sviluppata attraverso un modello predittivo, con l’ambizione di diventare un modello replicabile per la tutela del patrimonio sepolto e per la ricerca archeologica.
Per fare Open Data siamo partiti dallo studio legale degli aspetti connessi all’apertura dei dati e dalla necessità di garantire chi produce i dati archeologici: questi derivano sempre e comunque da un’attività di ricerca (essendo dati non replicabili) e quindi ne deve essere rispettata la paternità intellettuale attraverso l’apposizione di DOI e l’uso di licenze appropriate (CC-BY; CC-BY-SA). Per quanto riguarda la carta di potenziale siamo partiti dalla disamina dei principali modelli predittivi conosciuti in letteratura, legati sia alla pianificazione territoriale, sia alla ricerca. I modelli predittivi attualmente si basano su modelli statistici e/o geostatistici. La nostra idea è stata quella di utilizzare un modello predittivo matematico. Un modello statistico evidenzia, infatti, la maggiore o minore probabilità dell’avverarsi di un determinato fenomeno, mentre un modello matematico cerca di ricostruire, formalizzandone le regole di base, le modalità del verificarsi o meno di un certo fenomeno. Nel nostro caso il calcolo del Potenziale archeologico di un’area urbana. Il modello realizzato dal Progetto MAPPA è basato su sull’algoritmo di PageRank adeguatamente modificato fino a trasformarlo nell’algoritmo MAPPA. Tutte le fasi del progetto sono state caratterizzate da una capillare azione di comunicazione sia scientifica, sia sociale. Accanto alla pubblicazione di tutti i prodotti scientifici in modo aperto attraverso politiche open access sia tradizionali, sia interattive, come il webGIS, e alla partecipazione a convegni nazionali e internazionali, è stata fatta una forte comunicazione via web tramite il nostro sito (www.mappaproject.org) e sui social network, promuovendo forme di racconto meno convenzionali come i video di Opening the Past e più tradizionale con la presenza a convegni e incontri non strettamente scientifici. Attualmente, il Laboratorio MAPPA porta avanti e sviluppa le tematiche del progetto indirizzandosi verso l’analisi computazionale automatizzata di grandi quantità di dati, i cosiddetti Big Data, e verso i Linked Open Data.
Strumenti Open Source per la gestione delle reti urbaneAndrea Antonello
Presentation of the Nettools extensions for uDig at the GFOSSDAY 2011 in Foggia. The presentation gives an insight on possible workflows for professionals that are involved in water management systems and stormwaters.
Questo contributo intende presentare l’esperienza del Centro di GeoTecnologie-CGT dell’Università di Siena nel campo dell’Open Source applicato all’archeologia. In particolare si intendono presentare le recenti sperimentazioni realizzate sia nell’ambito della ricerca scientifica, che in quello della formazione.
Per quel che riguarda la ricerca scientifica nell’ultimo anno si è progressivamente inserito l’uso di software Open Source nella gestione dei dati archeologici di scavo e nel rilievo tridimensionale delle strutture archeologiche.
Per quanto attiene alla gestione dei dati di scavo, nell’ambito del Progetto Adulis, che riguarda lo scavo archeologico del sito eritreo di Adulis, si utilizza una soluzione completamente Open Source, basata sull’abbinamento di QuantumGIS al plugin pyArchInit, un plugin scritto in python e sviluppato appositamente a scopi archeologici (Mandolesi 2005).
Nelle fasi iniziali del progetto si era ricorso all’utilizzo di un software GIS di tipo commerciale, ESRI ArcGIS™, ma con il progredire del lavoro ci si è presto resi conto che tale applicazione non soddisfaceva le esigenze del progetto:
• condivisione dei dati tra i membri del gruppo di lavoro provenienti da enti e nazioni diverse, in particolare nelle fasi di rielaborazione post-scavo della documentazione, quindi necessità di un’applicazione gestibile anche in remoto;
• utilizzo della medesima applicazione GIS da parte di tutti i membri del team per permettere la condivisione del lavoro, quindi l’utilizzo di un applicazione libera da costi di licenza;
• utilizzo di un’applicazione facilmente modificabile per poter essere adattata e personalizzata in base alle esigenze specifiche richieste dalle attività del progetto.
Si è, pertanto, deciso di rivolgersi ad un’alternativa opensource. pyArchInit, infatti, può essere liberamente installato su qualsiasi PC, indipendentemente dal sistema operativo, senza dover affrontare i costi di licenza di altre soluzioni commerciali. Il geodatabase contenente tutti i dati di scavo è stato centralizzato su un unico server e reso accessibile ai membri del progetto in modalità remota. Questo rende possibile l’aggiornamento del geodatabase da parte di tutto il team, ciascuno per quanto lo compete, permettendo di consultare e di accedere in tempo reale a tutti i dati di scavo.
Infine, pyArchInit ha un’elevata possibilità di adattamento alle esigenze specifiche del progetto, consentendo la personalizzazione di alcuni aspetti dell’applicazione e lo sviluppo di nuovi moduli perfettamente integrati all’interno delle altre funzioni dell’applicazione. In particolare, in queste prime fasi del lavoro ci si è concentrati sulla traduzione in inglese dell’interfaccia, esigenza fondamentale in un progetto di tale respiro internazionale, sullo sviluppo di un modulo per la schedatura e la catalogazione della ceramica locale e sullo sviluppo di un modulo per la gestione statistica d
Event: Giffoni Open Makers Day 2013
Speaker: Roberto Vito Gerardo
Dimostrazione sulla creazione di una mappa libera utilizzando il progetto OpenStreetMap
M. Frassine - S. De Francesco - S. Di Tonto, RAPTOR: verso l'apertura del sis...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da M. Frassine, S. De Francesco e S. Di Tonto, Soprintendenza Archeologia Friuli Venezia Giulia, "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Virtual Tour - presentazione SMAU Torino 2015Landexplorer
Virtual Tour per far conoscere il territorio a residenti e turisti. Il Virtual tour sono dei veri e propri percorsi virtuale che possono essere sviluppati in diversi modi. Landexplorer, durante un evento pubblico a SMAU Torino 2015, ha presentato un modo per creare questi Virtual Tour a costi ridotti, addirittura zero, attraverso Google Earth e Panoramio
Preservation, dissemination, cooperation. Free and open archaeology: the new ...Progetto Mappa
This paper want to present the philosophy behind the open digital archaeological archive of Mappaproject Pisa (MAPPAopenData).
The Archive will contain the digital archaeographic data (raw data or primary data) produced by the archaeologists in Pisa. Gathering the digital archaeographic data in a single location that may be freely accessed via the web means preserving this data. Publishing, disseminating and allowing data to be copied means increasing the chances of preserving the data. It is also important to share them within a short time limit: data grow old and it is better to make them immediately available when the scientific community is more methodologically in tune with whoever has produced the data. A further level of innovation consists in making the academic archaeological community accept such a revolutionary instrument.
The innovative path that intends being taken is to consider archaeography (whether associated to research structures or professionals working in this sector) always and in any case a research activity since it produces unique and unrepeatable data. Consequently sharing the raw data will be considered a scientific publication, through the use of specific copyright/copyleft licences. The open digital archive goes hand in hand with data publication and the protection of the individuals who have collected the data. Finally, sharing means being able to analyse the data and generate new archaeological interpretations, allowing research to grow with a collaborative approach.
The open digital archive intends delivering bottom-up initiatives that will involve the entire archaeological community, forcing it to change habits and to impose necessary standards. In other words, therefore, the project will lead to a real progress in the diffusion of data and democratisation of research.
Managing archaeological knowledge. The experience of CISA-UNO. Andrea D'Andrea3D ICONS Project
Presentation given by Andrea D'Andreat in Naples on 19th February 2014 describing the experience of CISA-UNO in 3D ICONS and other projects including ArcheoZone, ALUKA, INNOVA, EPOCH and DICOR. In Italian
Linux Day 2009 - Mappe libere e coinvolgimento dei cittadiniTania Fabrello
Presentazione fatta in Piazza Telematica a Schio il 24 ottobre 2009 in occasione del Linux Day.
http://www.piazzatech.it/linuxday-2009/linuxday-24-ottobre-2009-il-programma-di-schio.html
GIS, codice aperto e conoscenza condivisa, uno sguardo al futuroAlessandro Sarretta
Presentazione all'evento "GISday 2016 - Discovering the World Through GIS", a Padova, 16/11/2016
http://www.mastergiscience.it/it_IT/2016/11/09/gisday-2016-discovering-the-world-through-gis/
Geostatistica con GIS open source: gli insediamenti neolitici del TavoliereFrancesco de Virgilio
Slides in Italian. A Django-powered geostatistical system to automate statistical calculation of perimeter, area, orientation and other values from neolithic compounds using only open source software.
Questo contributo intende presentare l’esperienza del Centro di GeoTecnologie-CGT dell’Università di Siena nel campo dell’Open Source applicato all’archeologia. In particolare si intendono presentare le recenti sperimentazioni realizzate sia nell’ambito della ricerca scientifica, che in quello della formazione.
Per quel che riguarda la ricerca scientifica nell’ultimo anno si è progressivamente inserito l’uso di software Open Source nella gestione dei dati archeologici di scavo e nel rilievo tridimensionale delle strutture archeologiche.
Per quanto attiene alla gestione dei dati di scavo, nell’ambito del Progetto Adulis, che riguarda lo scavo archeologico del sito eritreo di Adulis, si utilizza una soluzione completamente Open Source, basata sull’abbinamento di QuantumGIS al plugin pyArchInit, un plugin scritto in python e sviluppato appositamente a scopi archeologici (Mandolesi 2005).
Nelle fasi iniziali del progetto si era ricorso all’utilizzo di un software GIS di tipo commerciale, ESRI ArcGIS™, ma con il progredire del lavoro ci si è presto resi conto che tale applicazione non soddisfaceva le esigenze del progetto:
• condivisione dei dati tra i membri del gruppo di lavoro provenienti da enti e nazioni diverse, in particolare nelle fasi di rielaborazione post-scavo della documentazione, quindi necessità di un’applicazione gestibile anche in remoto;
• utilizzo della medesima applicazione GIS da parte di tutti i membri del team per permettere la condivisione del lavoro, quindi l’utilizzo di un applicazione libera da costi di licenza;
• utilizzo di un’applicazione facilmente modificabile per poter essere adattata e personalizzata in base alle esigenze specifiche richieste dalle attività del progetto.
Si è, pertanto, deciso di rivolgersi ad un’alternativa opensource. pyArchInit, infatti, può essere liberamente installato su qualsiasi PC, indipendentemente dal sistema operativo, senza dover affrontare i costi di licenza di altre soluzioni commerciali. Il geodatabase contenente tutti i dati di scavo è stato centralizzato su un unico server e reso accessibile ai membri del progetto in modalità remota. Questo rende possibile l’aggiornamento del geodatabase da parte di tutto il team, ciascuno per quanto lo compete, permettendo di consultare e di accedere in tempo reale a tutti i dati di scavo.
Infine, pyArchInit ha un’elevata possibilità di adattamento alle esigenze specifiche del progetto, consentendo la personalizzazione di alcuni aspetti dell’applicazione e lo sviluppo di nuovi moduli perfettamente integrati all’interno delle altre funzioni dell’applicazione. In particolare, in queste prime fasi del lavoro ci si è concentrati sulla traduzione in inglese dell’interfaccia, esigenza fondamentale in un progetto di tale respiro internazionale, sullo sviluppo di un modulo per la schedatura e la catalogazione della ceramica locale e sullo sviluppo di un modulo per la gestione statistica d
Event: Giffoni Open Makers Day 2013
Speaker: Roberto Vito Gerardo
Dimostrazione sulla creazione di una mappa libera utilizzando il progetto OpenStreetMap
M. Frassine - S. De Francesco - S. Di Tonto, RAPTOR: verso l'apertura del sis...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da M. Frassine, S. De Francesco e S. Di Tonto, Soprintendenza Archeologia Friuli Venezia Giulia, "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Virtual Tour - presentazione SMAU Torino 2015Landexplorer
Virtual Tour per far conoscere il territorio a residenti e turisti. Il Virtual tour sono dei veri e propri percorsi virtuale che possono essere sviluppati in diversi modi. Landexplorer, durante un evento pubblico a SMAU Torino 2015, ha presentato un modo per creare questi Virtual Tour a costi ridotti, addirittura zero, attraverso Google Earth e Panoramio
Preservation, dissemination, cooperation. Free and open archaeology: the new ...Progetto Mappa
This paper want to present the philosophy behind the open digital archaeological archive of Mappaproject Pisa (MAPPAopenData).
The Archive will contain the digital archaeographic data (raw data or primary data) produced by the archaeologists in Pisa. Gathering the digital archaeographic data in a single location that may be freely accessed via the web means preserving this data. Publishing, disseminating and allowing data to be copied means increasing the chances of preserving the data. It is also important to share them within a short time limit: data grow old and it is better to make them immediately available when the scientific community is more methodologically in tune with whoever has produced the data. A further level of innovation consists in making the academic archaeological community accept such a revolutionary instrument.
The innovative path that intends being taken is to consider archaeography (whether associated to research structures or professionals working in this sector) always and in any case a research activity since it produces unique and unrepeatable data. Consequently sharing the raw data will be considered a scientific publication, through the use of specific copyright/copyleft licences. The open digital archive goes hand in hand with data publication and the protection of the individuals who have collected the data. Finally, sharing means being able to analyse the data and generate new archaeological interpretations, allowing research to grow with a collaborative approach.
The open digital archive intends delivering bottom-up initiatives that will involve the entire archaeological community, forcing it to change habits and to impose necessary standards. In other words, therefore, the project will lead to a real progress in the diffusion of data and democratisation of research.
Managing archaeological knowledge. The experience of CISA-UNO. Andrea D'Andrea3D ICONS Project
Presentation given by Andrea D'Andreat in Naples on 19th February 2014 describing the experience of CISA-UNO in 3D ICONS and other projects including ArcheoZone, ALUKA, INNOVA, EPOCH and DICOR. In Italian
Linux Day 2009 - Mappe libere e coinvolgimento dei cittadiniTania Fabrello
Presentazione fatta in Piazza Telematica a Schio il 24 ottobre 2009 in occasione del Linux Day.
http://www.piazzatech.it/linuxday-2009/linuxday-24-ottobre-2009-il-programma-di-schio.html
GIS, codice aperto e conoscenza condivisa, uno sguardo al futuroAlessandro Sarretta
Presentazione all'evento "GISday 2016 - Discovering the World Through GIS", a Padova, 16/11/2016
http://www.mastergiscience.it/it_IT/2016/11/09/gisday-2016-discovering-the-world-through-gis/
Similar to OSM e GFOSS: geodati e software liberi in archeologia (20)
Geostatistica con GIS open source: gli insediamenti neolitici del TavoliereFrancesco de Virgilio
Slides in Italian. A Django-powered geostatistical system to automate statistical calculation of perimeter, area, orientation and other values from neolithic compounds using only open source software.
OpenStreetMap: una mappa libera per il nostro Pianeta
OSM e GFOSS: geodati e software liberi in archeologia
1. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
OSM e GFOSS: geodati e software liberi
in archeologia
Francesco de Virgilio
francesco.devirgilio@fradeve.org
GFOSS Day 2011
Nov 24–25, Foggia
2. Benvenuti a Foggia
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa edizione
può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in alcuna
forma e con alcun mezzo. . .
3. Storia
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Steve Coast
4. OpenStreetMap
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio Cos’è?
OpenStreetMap è un progetto che punta a creare e fornire
dati cartografici liberi e gratuiti a chiunque ne abbia bisogno;
questi dati vengono usati per creare una mappa collaborativa
del Pianeta.
5. Creatività!
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
Il progetto è stato lanciato perché la gran parte delle mappe
de Virgilio che potresti pensare essere gratuite, hanno invece - oltre a
frequenti errori - restrizioni legali o tecniche al loro uso,
impedendo alle persone il loro uso per scopi produttivi, creativi
ed altri.
a
6. Geodati e PA – trova l’errore
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
7. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Le carte che uso non
? sono già libere? Le
trovo su internet. . .
9. È tutto chiuso
Geodati e
software liberi In generale, le mappe che si trovano su internet non sono
in archeologia
libere, ma coperte da diritto d’autore, che ne limita o proibisce
Francesco
de Virgilio qualsiasi utilizzo non autorizzato; in questa situazione
ricadono anche:
• Google Maps (presto a pagamento?)
• Tom Tom
• Garmin
Inoltre, le mappe protette da diritto d’autore:
• hanno errori fatti ad arte
• non rendono disponibili i dati sorgente
• non sono aggiornate / complete
• non si possono correggere
• non si possono rivendere / utilizzare per altri scopi
10. Affidabilità [1]
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Sutton coldfield, Regno Unito; Warvick Road non esiste!
11. Affidabilità [2]
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Terlizzi, sovra sotto–passaggio
12. Affidabilità [3]
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Terlizzi, 4 errori in 100 metri
21. Fermata dell’autobus
Košice, Slovacchia
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
22. Calcolo percorsi
www.openrouteservice.org – University of Heidelberg
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
23. Navigatore satellitare
http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Gosmore
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
24. Usi creativi
http://softcities.net
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
25. Map of Copenhagen for young travellers
http://www.use-it.be/europe
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
26. Haiti earthquake – prima
Credits: http://www.flickr.com/photos/itoworld/4351891226
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
27. Haiti earthquake – dopo
Credits: http://www.flickr.com/photos/itoworld/4351891526
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
28. Licenza
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Tutti i geodati e le mappe di OpenStreetMap sono rilasciati
con licenza
cba
Creative Commons
Attribution – Share Alike 2.0
29. Licenza
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio Tutti abbiamo le seguenti libertà:
• copiare e distribuire le mappe
• modifiare le mappe
• distribuire le versioni modifiate
• utilizzare per scopi commerciali le mappe
Purchè:
1 sia citata la fonte dei dati (OpenStreetMap)
2 qualunque creazione derivata deve essere rilasciata sotto
la stessa licenza
31. OpenStreetMap ed i beni culturali
Punti d’interesse
Geodati e
software liberi
Punti d’interesse (POI) che è possibile scaricare dal database
in archeologia di OSM:
Francesco
de Virgilio
• torri / castelli
• chiese
• cappelle votive
• croci a bordo strada
• rovine
• scavi archeologici
• musei
• punti d’interesse turistico generici
• belvedere
• lapidi / memoriali
• naufragi / relitti
• campi di battaglia
• opere d’arte all’aperto / monumenti
32. 2008: OSM mappa Pompei
07–12–2008
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
33. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Now for something
completely different
. . . ma non troppo.
34. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo Una settimana con un’azienda
archeologica open source
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
7d
Esportazione
Didattica
Perchè?
35. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
1
Documentazione
Rilievo
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
36. Total Open Station
http://tops.iosa.it Stefano Costa – Luca Bianconi
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing
• Leica TCR 1205
Gestione
Analisi • Nikon NPL-350
Esportazione • Zeiss Elta R55
Didattica
Perchè?
37. Neo Freerunner, Debian GNU/Linux
http://oadigital.net/hardware/openmoko Oxford Archaeology
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione • solo software open source
Post-processing • modifiche al sistema
Gestione
operativo
Analisi
Esportazione
• sistemi embedded per
Didattica l’archeologia
Perchè?
38. GvSIG Mobile su Freerunner
http://oadigital.net/software/gvsigoade OA – GvSIG community
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing • rilievo emergenze puntuali
Gestione
• collegamento realtime tra
Analisi
Esportazione
scavo e ufficio
Didattica • sync con PostGIS
Perchè?
39. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
2
Documentazione
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
40. pyArchInit
http://www.adartesnc.com Luca Mandolesi
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
• gestione diario di scavo
Rilievo • interrogazione dati
Documentazione
georeferenziati
Post-processing
• supporto schede US ed
Gestione
Analisi
esportazione in PDF
Esportazione • generazione matrix
Didattica
• integrazione con QGIS e
Perchè?
database
• utilizzo intuitivo
41. pyArchInit
http://www.adartesnc.com Luca Mandolesi
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
42. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Post
3
Documentazione
Post-processing
processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
43. QGIS + plugins
wiki.uibk.ac.at/confluence/display/excavationtutor QGIS community
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
• suite GIS open source
completa
Rilievo
Documentazione
• set di plugins sempre
Post-processing aggiornato
Gestione • conforme agli standard
Analisi aperti
Esportazione
• utilizzo intuitivo
Didattica
Perchè? • ottima documentazione
• numerosi casi di utilizzo
in archeologia
45. GRASS GIS in archeologia
http://openoia.org/blog/portfolio/grass-book O.I.A.
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
libro collaborativo sull’utilizzo
Rilievo
di GRASS in archeologia
Documentazione Francesco de Virgilio
Post-processing • licenza libera (GFDL)
Gestione • sorgente disponibile
Introduzione all’utilizzo di
Analisi
• lingua italiana
Esportazione GRASS GIS • versione stampabile
Didattica
in Archeologia
(L TEX) e web
aigoloehcrA ni A
Perchè?
46. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
4
Documentazione
Gestione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
47. ARK
http://ark.lparchaeology.com L.–P. Archaeology
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione ARK (Archaeological Recording Kit) è un sistema open
Analisi
source, aderente agli standard e basato sul web, per la
Esportazione
creazione, archiviazione, manipolazione e pubblicazione di
Didattica
dati e contenuti multimediali archeologici.
Perchè?
In altre parole, è un sistema che può essere utilizzato per
pubblicare dati archeologici sul web, per la collaborazione e la
condivisione sul web.
48. ARK
Caratteristiche L.–P. Archaeology
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio web-based set di strumenti per inserimento, modifica,
Rilievo
condivisione di documentazione archeologica
Documentazione flessibile struttura dati modificabile in base alle esigenze
Post-processing (compatibile con qualsiasi scheda US/SCR)
Gestione
open source LAMP (Linux/Apache/MySQL/PHP)
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
http://www.fastionline.org
49. ARK
Screenshot L.–P. Archaeology
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio Figura: Data entry in Ark.
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
50. ARK
Screenshot L.–P. Archaeology
Geodati e
software liberi
in archeologia
Figura: Vista dei record in Ark.
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
51. ARK
Screenshot L.–P. Archaeology
Geodati e
software liberi
in archeologia
Figura: Elenco US/SCR in Ark.
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
52. Graphviz
http://www.iosa.it/content/harris-matrix-graphviz
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
• notevole automazione
Post-processing
Gestione • scripting
Analisi • editabile con qualsiasi
Esportazione
software
Didattica
Perchè?
• linguaggio descrittivo
53. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
5
Documentazione
Analisi
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
54. R
http://wiki.iosa.it/sum_of_individual_weighted_means
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
• scriptabile
Post-processing
• permette lo scambio dati
Gestione
Analisi
tra GRASS e PostgreSQL
Esportazione • esporta in formati
Didattica standard (svg)
Perchè?
55. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
6
Documentazione
Esportazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
56. LTEX
A
http://www.latex-project.org/
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco • linguaggio di markup
de Virgilio
versatile
Rilievo
• scriptabile
Documentazione
Post-processing • eccellenti risultati
Gestione tipografici
Analisi • integrazione di mesh 3D
Esportazione
(pacchetto movie15)
Didattica
Perchè?
• realizzazione di schede US
vedi anche
http://www.reportlab.com
(Python)
57. Mapnik
http://mapnik.org
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
• rendering cartografico di qualità
• altamente customizzabile
• python bindings
• desktop / webgis
58. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Didattica e
7
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
comunicazione
Didattica
Perchè?
59. Textpattern
http://textpattern.com/
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
Discover Thames project www.thamesdiscovery.org
60. GeoServer + OpenLayers + OpenStreetMap
http://geoserver.org + www.openlayers.org
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
Lazio Fotouring www.futouring.com
61. Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Perché perderci
?
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
la testa?
Didattica
Perchè?
62. Software libero: indipendenza dell’utente
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
Possibilità di adattamento / estensione
tramite moduli / plugin
63. Etica
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Didattica:
Rilievo
Documentazione Libertà di: • libertà di distribuzione del
software
Post-processing
• espressione
Gestione • libertà di distribuire
• confronto
Analisi versioni modificate
Esportazione • dialogo
• docenti e studenti sullo
Didattica
Perchè?
stesso piano
64. Vantaggi economici
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
0$
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
65. Mercato del lavoro
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
Fonte: LinkedIn Skills, Nov 2011
66. Grazie!
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
de Virgilio Thanks for your time
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Esportazione
Didattica
Perchè?
and keep Geographic FLOSS
rockin’
67. Credits and licence
Geodati e
software liberi
in archeologia
Francesco
cbna
de Virgilio
Rilievo
Documentazione
Post-processing
Gestione
Analisi
Grazie a:
Esportazione • Maurizio Napolitano (FBK, Trento – OKF Italia)
Didattica • Gfoss.it
Perchè?
• Francesco Pelullo (aka niubii)
• Daniel Steger per “Mosaic from Pompeii” 1 , in slide 33
1
www.texample.net/tikz/examples/mosaic-from-pompeii/.