Una piattaforma cloud di servizi infrastrutturali basata su soluzioni open source (OpenStack, PaaS, Monitoring, Fw sicurezza) e altri prodotti aperti, il cui sviluppo e mantenimento è garantito da solide collaborazioni internazionali e da organizzazioni pubbliche e private nazionali
Il progetto intende ricercare, sviluppare e sperimentare su scala nazionale nuove soluzioni tecnologiche open, interoperabili e utilizzabili on-demand nell’ambito del Cloud Computing, insieme a nuovi modelli organizzativi sostenibili nel tempo per le Pubbliche Amministrazioni, per innovare, con risultati scientifici, con nuovi standard e soluzioni tecnologiche, l’erogazione di servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni Locali e Regionali a cittadini, imprese e altre Amministrazioni.
Utilizzo del Software OpenStack per la realizzazione di piattaforme "Cloud" -...Enrico Franceschini
Il Cloud computing è probabilmente l'argomento attualmente più dibattuto nel mondo dell'Information and Communication Technology (ICT). La diffusione di questo nuovo modo di concepire l'erogazione di servizi IT, è l'evoluzione di una serie di tecnologie che stanno rivoluzionando le modalità in cui le organizzazioni costruiscono le proprie infrastrutture informatiche.
I vantaggi che derivano dall'utilizzo di infrastrutture di Cloud Computing sono ad esempio un maggiore controllo sui servizi, sulla struttura dei costi e sugli asset impiegati. I costi sono proporzionati all'effettivo uso dei servizi (pay-per-use), evitando dunque gli sprechi e rendendo più efficiente il sistema
di sourcing.
Diverse aziende hanno già cominciato a provare alcuni servizi cloud e molte altre stanno valutando l'inizio di un simile percorso. La prima organizzazione a fornire una piattaforma di cloud computing fu Amazon, grazie al suo Elastic Computer Cloud (EC2).
Nel luglio del 2010 nasce OpenStack, un progetto open-source creato dalla fusione dei codici realizzati dall'agenzia governativa della Nasa e dell'azienda statunitense di hosting Rackspace. Il software realizzato svolge le stesse funzioni di quello di Amazon, a differenza
di questo, però, è stato rilasciato con licenza Apache, quindi nessuna restrizione di utilizzo e di implementazione. Oggi il progetto Openstack vanta di numerose aziende partner come Dell, HP, IBM, Cisco, e Microsoft.
L'obiettivo del presente elaborato è quello di comprendere ed analizzare il funzionamento del software OpenStack. Il fine principale è quello di familiarizzare con i diversi componenti di cui è costituito e di concepire come essi interagiscono fra loro, per poter costruire infrastrutture cloud del tipo Infrastructure as a service (IaaS).
MySQL Tech Tour 2016 - Panoramica sul progetto OpenstackPar-Tec S.p.A.
In occasione dell’Oracle MySQL Tech Tour 2016, il TechAdvisor Michelangelo Uberti ha fornito una panoramica generale del progetto OpenStack.
I punti trattati durante la presentazione sono:
- Introduzione a OpenStack
- OpenStack vs. Virtualizzazione tradizionale
- Presentazione dell’offerta di servizi dedicata
Per saperne di più, scaricate le slide e guardate il video della presentazione del nostro TechAdvisor su http://www.par-tec.it/panoramica-sul-progetto-openstack
Il progetto intende ricercare, sviluppare e sperimentare su scala nazionale nuove soluzioni tecnologiche open, interoperabili e utilizzabili on-demand nell’ambito del Cloud Computing, insieme a nuovi modelli organizzativi sostenibili nel tempo per le Pubbliche Amministrazioni, per innovare, con risultati scientifici, con nuovi standard e soluzioni tecnologiche, l’erogazione di servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni Locali e Regionali a cittadini, imprese e altre Amministrazioni.
Utilizzo del Software OpenStack per la realizzazione di piattaforme "Cloud" -...Enrico Franceschini
Il Cloud computing è probabilmente l'argomento attualmente più dibattuto nel mondo dell'Information and Communication Technology (ICT). La diffusione di questo nuovo modo di concepire l'erogazione di servizi IT, è l'evoluzione di una serie di tecnologie che stanno rivoluzionando le modalità in cui le organizzazioni costruiscono le proprie infrastrutture informatiche.
I vantaggi che derivano dall'utilizzo di infrastrutture di Cloud Computing sono ad esempio un maggiore controllo sui servizi, sulla struttura dei costi e sugli asset impiegati. I costi sono proporzionati all'effettivo uso dei servizi (pay-per-use), evitando dunque gli sprechi e rendendo più efficiente il sistema
di sourcing.
Diverse aziende hanno già cominciato a provare alcuni servizi cloud e molte altre stanno valutando l'inizio di un simile percorso. La prima organizzazione a fornire una piattaforma di cloud computing fu Amazon, grazie al suo Elastic Computer Cloud (EC2).
Nel luglio del 2010 nasce OpenStack, un progetto open-source creato dalla fusione dei codici realizzati dall'agenzia governativa della Nasa e dell'azienda statunitense di hosting Rackspace. Il software realizzato svolge le stesse funzioni di quello di Amazon, a differenza
di questo, però, è stato rilasciato con licenza Apache, quindi nessuna restrizione di utilizzo e di implementazione. Oggi il progetto Openstack vanta di numerose aziende partner come Dell, HP, IBM, Cisco, e Microsoft.
L'obiettivo del presente elaborato è quello di comprendere ed analizzare il funzionamento del software OpenStack. Il fine principale è quello di familiarizzare con i diversi componenti di cui è costituito e di concepire come essi interagiscono fra loro, per poter costruire infrastrutture cloud del tipo Infrastructure as a service (IaaS).
MySQL Tech Tour 2016 - Panoramica sul progetto OpenstackPar-Tec S.p.A.
In occasione dell’Oracle MySQL Tech Tour 2016, il TechAdvisor Michelangelo Uberti ha fornito una panoramica generale del progetto OpenStack.
I punti trattati durante la presentazione sono:
- Introduzione a OpenStack
- OpenStack vs. Virtualizzazione tradizionale
- Presentazione dell’offerta di servizi dedicata
Per saperne di più, scaricate le slide e guardate il video della presentazione del nostro TechAdvisor su http://www.par-tec.it/panoramica-sul-progetto-openstack
OCP intende ricercare, sviluppare e sperimentare su scala nazionale nuove soluzioni tecnologiche open, interoperabili e utilizzabili on-demand nell’ambito del Cloud Computing, insieme a nuovi modelli organizzativi sostenibili nel tempo per le Pubbliche Amministrazioni, per innovare, con risultati scientifici, con nuovi standard e soluzioni tecnologiche, l’erogazione di servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni Locali e Regionali a cittadini, imprese e altre Amministrazioni.
Perché Regione Marche è interessata al cloud computing (oltre che alla rete stradale, al coinvolgimento di stackeholders, e ai paradigmi tecnologici del crowdsourcing e della sharing economy, della gamification, del mobile, degli open data, etc.)
Il progetto DeFacto è stato concepito a fronte delle manifeste difficoltà che le aziende hanno nel processo di trasformazione digitale, ovvero nell’adozione di pratiche agili e di DevOps, e a fronte della trasformazione dell’offerta da applicazioni monolitiche ad applicazioni cloud-native, basate su architetture a micro-servizi.
Herzum, come Software Factory, e il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica, come centro di ricerca dell’Università della Calabria, con la realizzazione di questo progetto, hanno implementato una soluzione innovativa per l’applicazione efficace e sicura di pratiche Agili e di DevSecOps nella gestione del ciclo di vita dei componenti software.
Nell’intervento Stefano Olivotto di Crédit Agricole Italia ha illustrato la sua esperienza nell’adozione di uno strumento di API management e di un processo di gestione delle API, con una particolare focalizzazione su metodologia di adozione, sulle principali sfide indirizzate e un verticale sul livello di automazione raggiunto mediante l’adozione di tecniche di DevOps.
Per maggiori informazioni scrivi a sales@profesia.it
CLOUD COMPUTING: OPEN DATA AND BIG DATA - Giorgio Pietro MAGGI -- Giacinto DO...Apulian ICT Living Labs
Presentazione nell'ambito del workshop: OPEN DATA E CLOUD COMPUTING: OPPORTUNITÀ DI BUSINESS. Una vista internazionale - 15 Settembre 2014 Pad. 152 della Regione Puglia - 78 Fiera del Levante Bari
Open Source Day 2016 - Caso cliente: OpenStack Self Data Center, il cloud com...Par-Tec S.p.A.
Il TechAdvisor Michelangelo Uberti e Francesco Massafra, responsabile Cloud Architecture & Network Engineering in TIM, presentano la tecnologia, le sfide e le opportunità alla base della nuova offerta Self Data Center, un'integrazione di Red Hat OpenStack Platform realizzata da Par-Tec per TIM.
I punti trattati durante la presentazione sono:
- L’offerta Self Data Center
- Modelli di servizio e di erogazione
- Panoramica dell’infrastruttura core
- Architettura logica
- Le sfide principali: computing, networking, storage
- Uno sguardo al futuro
Per saperne di più, scaricate le slide e guardate il video della presentazione su http://www.par-tec.it/caso-cliente-openstack-self-data-center-il-cloud-computing-secondo-tim
Intervento di Marco Curci direttore div. Informatica e telematica di InnovaPuglia al workshop "Cloud: le opportunità e le sfide per il territorio", organizzato a Bari il 20 maggio 2016, dall'Osservatorio Cloud & ICT as a Service del Politecnico di Milano in collaborazione con InnovaPuglia e Assinter.
OCP intende ricercare, sviluppare e sperimentare su scala nazionale nuove soluzioni tecnologiche open, interoperabili e utilizzabili on-demand nell’ambito del Cloud Computing, insieme a nuovi modelli organizzativi sostenibili nel tempo per le Pubbliche Amministrazioni, per innovare, con risultati scientifici, con nuovi standard e soluzioni tecnologiche, l’erogazione di servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni Locali e Regionali a cittadini, imprese e altre Amministrazioni.
Perché Regione Marche è interessata al cloud computing (oltre che alla rete stradale, al coinvolgimento di stackeholders, e ai paradigmi tecnologici del crowdsourcing e della sharing economy, della gamification, del mobile, degli open data, etc.)
Il progetto DeFacto è stato concepito a fronte delle manifeste difficoltà che le aziende hanno nel processo di trasformazione digitale, ovvero nell’adozione di pratiche agili e di DevOps, e a fronte della trasformazione dell’offerta da applicazioni monolitiche ad applicazioni cloud-native, basate su architetture a micro-servizi.
Herzum, come Software Factory, e il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica, come centro di ricerca dell’Università della Calabria, con la realizzazione di questo progetto, hanno implementato una soluzione innovativa per l’applicazione efficace e sicura di pratiche Agili e di DevSecOps nella gestione del ciclo di vita dei componenti software.
Nell’intervento Stefano Olivotto di Crédit Agricole Italia ha illustrato la sua esperienza nell’adozione di uno strumento di API management e di un processo di gestione delle API, con una particolare focalizzazione su metodologia di adozione, sulle principali sfide indirizzate e un verticale sul livello di automazione raggiunto mediante l’adozione di tecniche di DevOps.
Per maggiori informazioni scrivi a sales@profesia.it
CLOUD COMPUTING: OPEN DATA AND BIG DATA - Giorgio Pietro MAGGI -- Giacinto DO...Apulian ICT Living Labs
Presentazione nell'ambito del workshop: OPEN DATA E CLOUD COMPUTING: OPPORTUNITÀ DI BUSINESS. Una vista internazionale - 15 Settembre 2014 Pad. 152 della Regione Puglia - 78 Fiera del Levante Bari
Open Source Day 2016 - Caso cliente: OpenStack Self Data Center, il cloud com...Par-Tec S.p.A.
Il TechAdvisor Michelangelo Uberti e Francesco Massafra, responsabile Cloud Architecture & Network Engineering in TIM, presentano la tecnologia, le sfide e le opportunità alla base della nuova offerta Self Data Center, un'integrazione di Red Hat OpenStack Platform realizzata da Par-Tec per TIM.
I punti trattati durante la presentazione sono:
- L’offerta Self Data Center
- Modelli di servizio e di erogazione
- Panoramica dell’infrastruttura core
- Architettura logica
- Le sfide principali: computing, networking, storage
- Uno sguardo al futuro
Per saperne di più, scaricate le slide e guardate il video della presentazione su http://www.par-tec.it/caso-cliente-openstack-self-data-center-il-cloud-computing-secondo-tim
Intervento di Marco Curci direttore div. Informatica e telematica di InnovaPuglia al workshop "Cloud: le opportunità e le sfide per il territorio", organizzato a Bari il 20 maggio 2016, dall'Osservatorio Cloud & ICT as a Service del Politecnico di Milano in collaborazione con InnovaPuglia e Assinter.
1. Smart Cities and Communities and Social Innovation
Bando MIUR
D.D. 391/Ric. del 5 luglio 2012
Open City Platform: una piattaforma Cloud per la digitalizzazione della PA e l’offerta di
servizi in cloud da parte della Pubblica Amministrazione a cittadini, imprese e altre PA
Mirco Mazzucato
INFN - OCP Project Manager
Mirco.mazzucato@pd.infn.it
2. OCP: Progetto di Ricerca Industriale finanziato dal MIUR
Durata: 42mesi (1 gennaio 2014 -> Giugno. 2017)
Personale Coinvolto: oltre 100 unità
Mesi uomo: oltre 2000
Budget Progetto: 11.949.448,89 euro
Totale Agevolazioni MIUR: 10.688.786,90 euro
Cofinanziamento: 1.260.662,00 euro
Parte dai risultati ottenuti dal progetto MIUR PON PRISMA, già
concluso, e da quelli di INFN Cloud e Marche Cloud
Collabora con il progetto Europeo INDIGO-DataCloud (12 M€),
coordinato da INFN
PRISMA e OCP hanno investito ~ 35 M€ per rendere
disponibile al paese l’attuale piattaforma cloud aperta
Informazioni generali
3. La grande base degli enti sperimentatori
Oltre 9.000.000 di
cittadini potenzialmente
coinvolti dalle
sperimentazioni regionali
e comunali
4. OCP in sintesi
Una piattaforma cloud di servizi infrastrutturali basata su soluzioni open source (OpenStack, PaaS,
Monitoring, Fw sicurezza) e altri prodotti aperti, il cui sviluppo e mantenimento è garantito da
solide collaborazioni internazionali e da organizzazioni pubbliche e private nazionali
Sfrutta quanto realizzato in altri progetti finanziati con fondi pubblici (PRISMA, INFN Cloud, EGI
Cloud Federation….)
Ha coinvolto le PA fin dalle prime fasi del progetto per individuare le aree e i servizi rilevanti e per
sperimentare/validare le soluzioni sviluppate
La soluzione di OCP rappresenta lo stato dell’arte e comprende non soltanto il livello (IaaS), ma
anche il livello di piattaforma (PaaS) e il livello di software (SaaS) e una piattaforma per l’analisi dei
Big Data, oltre a vari servizi applicativi di largo interesse per le PA disponibili su cloud as a service
5. Come può cambiare la PA con OCP
RISPARMIO: Utilizzo ottimizzato (100%) delle risorse dei CED (oggi a livello medio del 15-
20%) grazie ad una piattaforma di gestione unitaria di tutte le risorse (Openstack), l’uso di
VM on demand e la possibilità di scaling automatico up/down delle risorse dedicate ad un
servizio secondo necessità (PaaS)
RIUSO: Possibilità di riuso dei software applicativi grazie all’offerta as a service, API standard
per gli sviluppatori e composizione di servizi con OpenID connect
REALIZZAZIONE PRIVATE CLOUD : OCP frutta le potenzialità del «private cloud aperto», per
realizzare un Software Defined Data Center con automazione gestione, servizi erogati on-
demand e capacità di usare «public cloud» esistenti (Hybrid Cloud)
INFRATRUTTURA FEDERATA: fornisce accesso multi-dominio, autenticazione SPID ,
Interoperabilità e migrabilità servizi su altre infrastrutture cloud
Naturale piattaforma di riferimento per i POLI STRATEGICI previsti dal nuovo PT di Agid e
Team Digital di Piacentini
6. I vantaggi della tecnologia “private cloud” aperta per la PA
Lo sviluppo delle piattaforme di Private Cloud Open Source è recente (2010)
ma ormai maturo
IDC prevede che nel 2019 la spesa sul “cloud” raggiungerà quasi il 50% della spesa totale IT con
private cloud open al 35%
Permettono di sfruttare I progressi tecnologici intrnazionali del cloud per ristrutturare/evolvere e
rendere più efficiente l’erogazione di servizi nei CED delle Pubbliche Amministrazioni Locali, Regionali
e Nazionali a cittadini, imprese
Permettono di sfruttare e sviluppare le competenze esistenti, evitando il lock-in iniziale su specifiche
soluzioni proprietarie, ma garantendo altil ivelli di sicurezza, privacy, efficienza e trasparenza e
conservando la possibilità di poter sfruttare le cloud commerciali secondo necessità
E’ possibile individuare e continuare ad integrare API standard riconosciute a livello internazionale
(come ad es. lo standard TOSCA di OASIS) o nuove direttive nazionali su cui basare lo sviluppo/di
nuove applicazioni cloud relative ai settori d’interesse delle PA (Salute, e-Gov, Ambiente, Mobilità …)
in modo che possano essere largamente riutilizzate
7. I prodotti di OCP in sintesi
Tool automatici basati sui prodotti open source Puppet e Foreman per l’ Installazione e la
gestione di OpenStack con: HA, Monitoring integrato, Fault Tolerance, Disaster Recovery
PaaS per l’automazione dell’attivazione di servizi su IaaS a livello di piattaforma eliminando la
complessità di gestione dell’infrastruttura IaaS e delle configurazioni e fornitura as a service di
un set di servizi
Piattaforma per il monitoring dei servizi infrastrutturali e applicativi completamente integrata
Framework di sicurezza di valenza generale integrato con SPID, con Attribute Authority e
Policyes service per garantire single sign on, interoperabilità e gestione di policies federata
In corso di rilascio finale piattaforma per l’analisi del Big Data basata sull’integrazione di
Mesos+Hadoop+Myriad + tools di Data Analytics
App Store e insieme di servizi applicativi attivabili da questo sulla piattaforma OCP con un click
Citizen Market Place come interfaccia unica verso il cittadino
Il core della piattaforma è basato su soluzioni Open Source, su API e Standard che sono o
stanno diventando leader di mercato per garantire stabilità nel tempo degli investimenti
8. Sviluppo servizi ed
applicazioni
Fruizione servizi, applicazioni
e gestione
Authentication-
Authorization-accounting
IaaS adapter
layer
OCP Platform engine
Openstack
Native API
Recipe
HEAT
/TOSCA
TOSCA/AWS
Monitoring
engine
Billing
engine
App store
Citizen's
Marketplace
Reusable
components
App
IaaS / PaaS
Management
Portal
AppApp
TOSCA enabled interface
iPaaS integration Layer
Big/Open
Data
Services
Authentication-Authorization-
Accounting
Amministrazione
API
PaaS adapter
layer
API
Open data engine
API
Open Data Layer
StatPortal
API API
TOSCAAWS
Commercial
IaaS adapter
layer
TOSCA/AWS
API
Microsoft/VMWARE
Native API
Physical Environment (infrastructure, HW, network)
IAAS resources
management vCenter
Abstraction Layer: KVM, XEN, CEPH, Gluster FS, Open VSwitch
L’architettura generale della Piattaforma OCP
10. Conclusioni
Open City Platform ha integrato nella sua piattaforma cloud le componenti necessarie per soddisfare le esigenze
di eGov delle PA di riferimento (E-R, Marche e Toscana) che permettono di realizzare già oggi in prima
approssimazione gli scenari descritti: PaaS, AppStore, Framework di sicurezza SPID, Open Data Engine, Citizen
Market Place
Insieme ai servizi comuni di AgID per le PA già definiti (SPID, ANPR, Fatturazione Elettronica, PagoPA…) la
piattaforma aperta di OCP può offrire di un altro mattone importante per federare le infrastrutture Cloud di
diverse PA in un’infrastruttura condivisa che consentire il riuso e la composizione di servizi tra varie
amministrazioni
Le competenze sui prodotti cloud open source, come OpenStack, PaaS, Mesos, Hadoop, sono ancora merce molto
rara nel mercato mondiale e quindi le attività tempestive di sperimentazione che OCP ha in corso con le PA di
riferimento possono consentire alle PA di arrivare a competere validamente in questo campo
Lo scopo della riunione di oggi sarà quello di individure I prodotti da sperimentare, i casi d’uso fare un piano di
sprimentazione che sia utile alla Region e al progetto.
12. Requirement: i servizi erogati dalle piattaforme Cloud devono poter interoperare facilmente tra loro e con i
servizi comuni nazionali come definito da AgID (ad es. SPID)
OCP ha realizzato un Framework di Sicurezza che:
• garantisce ad ogni utente della PA l’accesso a tutti i servizi disponibili in domini amministrativi diversi a
seconda degli attributi che possiede e le policy d’uso definite, la possibilità di cooperazione tra servizi
diversi e i “servizi comuni nazionali” per soddisfare le richieste di un utente
• è modulare rispetto ai vari aspetti della sicurezza coperti: autenticazione, autorizzazione, trasmissione di
credenziali
Il Framework di Sicurezza in OCP
• Ha componenti basate sui più recenti standard riconosciuti a livello internazionale:
• Autenticazione federata: SAML2/SPID
• Autorizzazione : XACML3
• Delega e Trasmissione di credenziali: OAuth2/OpnID
Il framework è concepito per un ambito di Service Oriented Architecture, con più servizi
comunicanti fra loro e il suo sviluppo è il risultato della continua collaborazione con le
Pubbliche Amministrazioni e con i progetti internazionali ed Europei quali INDIGO-
DataCloud. E’ basato su OpenAM ma con possibilità d’inserimento di altre soluzioni
13. Autenticazione via SPID
Attribute Authority
Access Manager
OCP usa OpenAM
Indigo usa IAM (open
source senza vincoli)
Utente
Framework autorizzativo
PDP, PEP PAP
IdP SPID
Registro AgID
Risorsa protetta
1 - Richiesta accesso
2 - Ricerca IdP
3 - Avvio SSO
4 - Autenticazione
5 - Notifica autenticazione
6 - Ricerca AA
7 - Recupero attributi utente
8 - Valutazione policy
9 - Notifica accesso
10 - Accesso
8
14. Comune
Consumer
Regione
Provider
Comune
Consumer
Comune
Consumer
Comune
Consumer
Comune
Consumer
Comune
Consumer
Regione
Provider
Comune
Consumer
Comune
Consumer
Comune
Consumer
Comune
Consumer
Requirement: possibilità per una PA di dotarsi di una piattaforma per l’erogazione di servizi secondo i paradigmi
tipici del Cloud astraendo ed integrando le diverse componenti dell’architettura per consentire l’orchestrazione di
processi complessi che coinvolgono elementi eterogenei.
PaaS & IaaS Orchestrator Engine di OCP:
OCP PaaS & IaaS Engine - Orchestratore di servizi e risorse
Standard (e consorzi di standardizzazione): input TOSCA (OASIS
consortium), interfacce HTTPS, REST, pubbliche (W3C), workflow
BPMN (OMG consortium).
Orchestratore: coordina i processi di erogazione dei servizi tra i
diversi componenti dell’architettura. Utilizza i workflow per gestire
le richieste dai layer superiori attuando opportune azioni sui singoli
moduli, astraendo e generalizzando i layer sottostanti.
Open/closed principle: oltre alle tecnologie Cloud «standard de
facto» supportate, si è aperti alle estensioni verso nuovi use-cases
(workflow) e/o prodotti (componenti) con una logica di sviluppo
modulare (plug-in) senza modifica del core open source esistente.
15. PaaS: i servizi disponibili as a Service
• DBaaS (MySQL e PostgreSQL) istanziati per l’utente on demand e monitorati (no autoscaling, no backup
automatici)
• BIaaS (Pentaho nelle varianti server/desktop/entrambe)
• APPaaS (Tomcat, JBoss, Glassfish) come sopra (scalano, ma male – i server non si conoscono a vicenda, né
condividono i dati di sessione, in base alle richieste che arrivano al LB)
• ESBaaS (MuleESB)
• MQaaS (RabbitMQ) come sopra (ma scala in base alle richieste che arrivano al LB)
• BPMaaS (jBPM)
• ODaaS (CKAN)
• CAaaS (genera certificati PKI)
• EmailaaS (invia e-mail con API REST) PROD
• SMSaaS (invia SMS con API REST + notifiche sul consumo)
• [Feature] (WebUI) Check minimum requirements for Images and PaaSService creation
• [Feature] Show VNC console for VMaaS
• [Feature] ESBaaS integration
• [Feature] Support OAuth2 authentication - [Without Attribute Authority for now]
• Migration of jBPM from Cloudify to Heat
16. Requirement: una PA possa realizzare nuovi servizi anche attraverso la composizione di quelli erogati
da altre PA
OCP ha sviluppato alcuni servizi per questo: Application Store, Service MarketPlace e Citizen’s
MarketPlace
Application Store, Citizen’s Marketplace
Application Store dedicato alla PA:
• dove le app. acquisite sono inserite dagli sviluppatori
• dove le PA customer possono scegliere e attivare le
app. di loro interesse
• dove c’è un Service Marketplace di componenti
riutilizzabili dedicato agli erogatori di servizi e agli
sviluppatori di applicazioni
Citizen’s Marketplace: dove i cittadini trovano
un’interfaccia unica a tutti i servizi che le PA rendono
disponibili compresi quelli delle partecipate
17. Monitoring e Billing Layer per l’uso dei servizi da domini diversi
Il Monitoring Layer fornisce al Business Layer (BL) i dati necessari sia al controllo del funzionamento
ottimale della infrastruttura cloud e dei servizi erogati, che alle ulteriori attività di metering,
accounting e billing relative ai servizi IaaS, PaaS e SaaS.
OCP ha sviluppato il livello di astrazione usato per recuperare dati dai prodotti di monitoring più diffusi. In particolare
viene fornita un’implementazione che permette di recuperare dati da Zabbix e Ceilometer. Viene fornito inoltre un
framework di monitoring applicativo. Un’applicazione attivata nell’infrastruttura OCP può definire metriche e log di
proprio interesse, ed inviarli ad un database non relazionale open source, attualmente Elasticsearch, con la possibilità
di effettuare aggregazioni, ricerche complesse e visualizzazione dei dati.
Il billing layer determina l’entità del pagamento che un provider riceverà dall’utente finale in cambio dei servizi
erogati. I dati di consumo e di accesso al sistema vengono resi disponibili rispettivamente sistema di monitoring e dal
sistema di autenticazione-autorizzazione-accounting. Sono possibili svariati modelli di billing, di tipo flat, a consumo o
ad accesso. Tramite opportuni livelli di astrazione, si integra un backend di billing scelto tra le soluzioni open source,
che garantisca possibilità di customizzazione ed implementazione di scenari complessi.
BL - Orchestrator
Brokering
PRISMA Interface TOSCA enabled
Queue
System
Monitoring
engine
Billingengine
Authentication-Authorization-Accounting
19. Open Data e Open Service Engine
● Strumenti per la generazione automatica di API di fruizione del dato attraverso toolkit open-
source in grado di supportare un modello di dispiegamento e organizzativo che permetta di
● Accedere a informazioni presenti nel sistema informatico originario in tempo reale
● Realizzare transazioni e servizi bidirezionali
● Implementare l’interoperabilità all’interno della singola amministrazione
● Valorizzare il principio di cooperazione applicativa tra i back-end di sistemi informativi
pubblici di diverse amministrazioni
● Integrazione e scambio di dati con il portale nazionale dati.gov.it
20. Testbed OCP Regione Marche
Sistema pronto a ricevere e fornire dati
Caricati 8 dataset:
• Musei
• Chiese, monasteri e conventi
• Archeologia
• Punti di ristoro e divertimento
• Shopping
• Strutture ricettive
• Avviamenti CPI
• Locali storici
21. Funzionalità del prototipo
• Data visualization
• API CKAN in input e output
• Caricamento dataset via Wizard e API Data Manager
• Endpoint SPARQL
• Esposizione dataset con protocollo OData
• Export in formato CSV, JSON, RDF
• Modulo di Data Enrichment
22. Prospettive
La piattaforma PRISMA/OCP è stata presa come punto di riferimento per le 5 Regioni che con AgID hanno firmato il
Protocollo d’Intesa della Cloud dell’Italia mediana (E.Romagna, Lazio, Marche, Umbria, e Toscana), oltre che dalla
Puglia e molti comuni. Colloqui per la sua sperimentazione sono anche in corso con altre Regioni
La soluzione di OCP può essere utile anche ad altre pubbliche amministrazioni non coinvolte nel progetto, in
particolare Città Metropolitane e Comuni
OCP può fornire un’utile base di partenza per il progetto IPCEI che oltre all'Italia inlcude il Lussemburgo, la Francia
e la Spagna. Questi paesi hanno firmato un protocollo d'intesa per realizzare questo progetto che ha come scopo lo
sviluppo di un'ifrastruttura HPC a supporto delle attività del mondo scientifico e che possa anche fornire una base
per lo sviluppo di applicazioni per lo sfruttamento dei Big Data da parte della PA.
Tutte le regioni coinvolt in PRISMA e OCP sono state contattate e hanno coiminciato a fornir i loro interssi sull
tematiche di analisi dei Big data di loro interesse: Smart Health, Smart Mobility, Smart Energy Smart Building
Il basso livello di digitalizzazione del paese può essere un vantaggio, se opportunamente sfruttato, per procedere
ad una rapida digitalizzazione del paese basata sul cloud perchè ciò che limita un rapido passaggio delle attività IT al
cloud è la difficoltà/reticenza a migrare attività legacy complicate e ben consolidate
23. Riferimenti utili
Sito web del progetto: http://www.opencityplatform.eu
Responsabile scientifico: Mirco Mazzucato, mirco.mazzucato@pd.infn.it
Responsabile tecnico: Luciano Gaido, gaido@to.infn.it
Editor's Notes
L’architettura di OCP illustrata nella figura si basa il più possibile su prodotti, componenti o servizi esistenti e ben supportati, come ad es., oltre alle soluzioni a livello fisico, i servizi per monitoring (Zabbix), billing (KillBill), OpenStack, Cloudify, Openshift, i portali di accesso per gli open data (CKAN, StatPortal), WSO2 per l’App Store, lo standard TOSCA per la gestione dei workflow, etc.
L’ orchestratore è il componente core della piattaforma OCP ed è in grado di far interagire i diversi elementi dell’architettura.
L’OCP platform engine espone un’interfaccia REST TOSCA compliant in grado di riceve dal Portale di Managment, dall’ AppStore o direttamente tramite client REST le differenti richieste di creazione e gestione del ciclo di vita dei servizi erogati dalla PA.
TOSCA è lo standard de facto che si pone l’obiettivo di migliorare la portabilità e la gestione di applicazioni e servizi cloud in tutto il loro ciclo di vita garantendo l’iteroperabilità delle applicazioni dall’infrastruttura cloud che le andrà ad ospitare.
Inoltre, l’orchestrator aggiunge l’intelligenza necessaria per comprendere come e dove creare le applicazioni e quindi scegliere a quale componente dello strato sottostante delegare l’erogazione del servizio rendendo le richieste TOSCA compatibili con i diversi PaaS e IaaS provider.
Importante sottolineare che le tecnologie dei layer sottostanti rappresentano i best of breed del mercato attuale e in qualche modo, come openstack, stanno diventando standard de facto.
Tramite l’ Application Store
le Pubbliche Amministrazioni che agiscono da Stazione Appaltante ( Regioni, Consip, AgID…) potranno abilitare i provider a rendere disponibili i prodotti acquisiti via gara
Le Pubbliche Amministrazioni Locali Acquirenti potranno acquisire e abilitare l’erogazione dei servizi applicativi disponibili verso il cittadino/impresa in infrastrutture Cloud.
Il processo di attivazione - automatizzato dalla Piattaforma Cloud di OCP (o altre) – renderà disponibili via cloud le risorse Software ed Hardware (virtuale) e i sistemi di monitoring e billing necessari al corretto utilizzo dei Prodotti“acquistati”.
Il Service Marketplace
Mette a disposizione degli sviluppatori pezzi di codice riutilizzabile per integrare e/o sviluppare nuove funzioni senza per questo dover riscrivere da capo i moduli completi e sprecare codice già disponibile
Il Citizen’s Marketplace
è un luogo unico nel quale la PAL e le Aziende possono esporre i propri Servizi ai Cittadini.
Il Cittadino potrà scegliere di usare o acquistare i servizi proposti e avrà a disposizione un’area tramite la quale – in un unico contesto – potrà verificare amministrativamente i consumi e i costi a lui riferiti su tutti i contratti di servizio in essere con i vari fornitori di Servizi.
Oppure il Cittadino potrà interfacciarsi con i servizi applicativi che le PAL attivano per lui sul Cloud