La guida per poter capire se è un investimento conveniente o meno per te.
Dopo aver letto questa guida, avrai più consapevolezza per valutare razionalmente cosa significa investire in un titolo di Stato e perché dovresti o non dovresti farlo.
Non hai capito niente del Quantitative easing? Ecco come spiegarlo la sera ai...Massimo Brugnone
Con il Quantitative easing la BCE stampa nuova moneta che immette nel mercato. Ma in quale momento del ciclo economico si inserisce e perché è un bene per le tasche degli italiani?
Una breve e semplice spiegazione.
Complici le turbolenze
finanziarie, le banche
hanno aumentato gli
spread. Oggi, rispetto
a giugno, il costo dei
nuovi prestiti
ipotecari lieviterà
complessivamente
tra i 2mila e i 10mila
euro in più.
Ringrazio vivamente per la splendida organizzazione ed ospitalità "Arredamenti Macchini" per l'immersione sensoriale nell'alta fedeltà d'eccellenza "Hi-FI Natali", "Fratelli Romani" di Monsummano Terme per la qualità del cibo, "Valentina Carmignani" per l'intervento sull'evoluzione e l'approccio al mercato immobiliare.
Origine della Modern Money Theory, diffusione nel mondo, il Cartalismo e il valore della moneta, le tasse, i saldi settoriali, la sovranità monetaria, l'eurozona, il Def, euro da sogno ad incubo, applicazione pratica MMT
Lincontro Europeo Un Piano Senza DettagliHoro Capital
Esattamente, che cosa è accaduto in Europa? Il mercato ha reagito come se fosse arrivata la seconda delle soluzioni come la fine delle soluzioni. Nessun problema qui! La crisi del debito europeo è risolta! Ma se si guarda attentamente (è quasi sempre pericoloso quando si tratta di Europa) c\'è molto di più nella ripartenza del mercato, rispetto alla semplice euforia e sollievo. Quella che abbiamo visto è un\'involontaria conseguenza molto inquietante che tornerà a perseguitarci, come purtroppo ho scritto nel passato. Il dito punta verso i nostri vecchi amici derivati e i credit default swap. Questa settimana, mi sono ripreso da un influenza piuttosto brutta, sottoponiamo quindi ai raggi gamma e delta le questioni che possono esserci dietro il vero motivo della risposta del mercato, marciando inesorabilmente verso l\'Endgame.
Non hai capito niente del Quantitative easing? Ecco come spiegarlo la sera ai...Massimo Brugnone
Con il Quantitative easing la BCE stampa nuova moneta che immette nel mercato. Ma in quale momento del ciclo economico si inserisce e perché è un bene per le tasche degli italiani?
Una breve e semplice spiegazione.
Complici le turbolenze
finanziarie, le banche
hanno aumentato gli
spread. Oggi, rispetto
a giugno, il costo dei
nuovi prestiti
ipotecari lieviterà
complessivamente
tra i 2mila e i 10mila
euro in più.
Ringrazio vivamente per la splendida organizzazione ed ospitalità "Arredamenti Macchini" per l'immersione sensoriale nell'alta fedeltà d'eccellenza "Hi-FI Natali", "Fratelli Romani" di Monsummano Terme per la qualità del cibo, "Valentina Carmignani" per l'intervento sull'evoluzione e l'approccio al mercato immobiliare.
Origine della Modern Money Theory, diffusione nel mondo, il Cartalismo e il valore della moneta, le tasse, i saldi settoriali, la sovranità monetaria, l'eurozona, il Def, euro da sogno ad incubo, applicazione pratica MMT
Lincontro Europeo Un Piano Senza DettagliHoro Capital
Esattamente, che cosa è accaduto in Europa? Il mercato ha reagito come se fosse arrivata la seconda delle soluzioni come la fine delle soluzioni. Nessun problema qui! La crisi del debito europeo è risolta! Ma se si guarda attentamente (è quasi sempre pericoloso quando si tratta di Europa) c\'è molto di più nella ripartenza del mercato, rispetto alla semplice euforia e sollievo. Quella che abbiamo visto è un\'involontaria conseguenza molto inquietante che tornerà a perseguitarci, come purtroppo ho scritto nel passato. Il dito punta verso i nostri vecchi amici derivati e i credit default swap. Questa settimana, mi sono ripreso da un influenza piuttosto brutta, sottoponiamo quindi ai raggi gamma e delta le questioni che possono esserci dietro il vero motivo della risposta del mercato, marciando inesorabilmente verso l\'Endgame.
L' intervista a Michele Colosio sulle prospettive degli investimenti finanziari nel 2010, con consigli utili per impiegare i risparmi senza brutte sorprese, pubblicata sul numero di dicembre del mensile Bergamo Economia.
Ringrazio vivamente per la splendida organizzazione ed ospitalità e per l'immersione sensoriale nell'alta fedeltà d'eccellenza "Hi-FI Natali", "Sandro Romani" di Monsummano Terme per la qualità del cibo, "Valentina Carmignani" per l'intervento sull'evoluzione e l'approccio al mercato immobiliare e per l'alta professionalità del barman "Alessio Cintelli"
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...IrinaBouros
Qual è a suo avviso il principale problema economico che ci troveremo di fronte a causa di questa crisi?
Il principale problema economico nel breve termine sarà un calo drammatico nella produzione. Stiamo osservando un calo della produzione economica annuale del 30-40 per cento per molti Paesi industrializzati. Sono dimensioni che non abbiamo mai vissuto prima e non c’è da sorprendersi che le industrie chiudano. Se l’industria non produce, il livello di debito del settore privato aumenterà e il debito del settore pubblico salirà a un livello insostenibile, a meno che non mettiamo in atto una sorta di grande piano di cancellazione del debito, o monetizzazione a livello macro, a livello micro. Mario Draghi parlava di un deleveraging (una riduzione della leva finanziaria, ndr) del settore privato che è estremamente importante. Anche il settore pubblico potrebbe farlo, se però viene supportato dalla Banca Centrale, in modo da poterne uscire con un modo molto diverso di pensare la politica economica rispetto a come abbiamo fatto in passato, con le norme sul deficit al 3%. Tutto questo non è più possibile, non solo per quest’anno, non può continuare a causa di questa crisi e delle precedenti crisi irrisolte. Ho sempre sostenuto che la crisi dell’Eurozona non è mai stata correttamente risolta: abbiamo imposto l’austerità, ma non ha aiutato.
Real Estate - Il punto di Massimo Caputi sul mercato immobiliare italianomichelaplatini
Dal suo blog, MAssimo Caputi fa il punto sul mercato immobiliare italiano: per prima cosa si deve riportare il Paese nel radar degli Investitori Immobiliari Istituzionali Esteri.
Il punto di Massimo Caputi - MIPIM Cannes 2013 Real Estatemichelaplatini
Massimo Caputi, uno dei massimi di finanza immobiliare, da tempo denuncia la drammatica situazione del comparto real estate italiano, che sta vivendo una crisi senza precedenti, con 500.000 posti di lavoro persi e un “outlook”, per dirla con le agenzie di rating, nero fumo. Affaritaliani ha avuto modo di intervistare l’ingegnere per capire insieme a lui quale sia la situazione e, soprattutto, se il sereno possa tornare sull’intero comparto. Anche perché, al momento, l’Italia è completamente fuori dai “radar” degli investitori stranieri.
Le banche al servizio del paese.
La finanza e il credito sono elementi fondamentali per
ritrovare la via della crescita e dell’occupazione. In questa
cornice definiamo le banche attività produttive private di
interesse pubblico.
FISAC e CGIL avanzano sette proposte per quattro obiettivi
che siano parte integrante di un programma di interventi
più ampio come il Piano del Lavoro già definito dalla CGIL.
Un manifesto a sostegno della crescita dell’economia reale,
dell’etica della finanza, per la legalità e per l’eguaglianza.
Un settore, quello del credito, che pur essendo specchio
reale della crisi del paese e che vive come l’industria negli
anni ’80 una profonda ristrutturazione tra crisi e
innovazione immaginiamo al servizio del paese.
Seminario FIMIT SGR - TAVOLA ROTONDA - Nuove regole e opportunita del mercato...Seminario FIMIT
Trascrizione TAVOLA ROTONDA intitolata "Quanto può rischiare un Investitore Istituzionale? Nuove regole e opportunità del mercato. Il punto di vista di Investitori e Operatori"
al Seminario FIMIT SGR - Fondi Immobiliari Italiani, presso il Forte Village a Santa Margherita di Pula (CA). Con la partecipazione di:
MARCO LIERA
(DIrettore “plus”, il sole 24 ore)
Antonio Mastrapasqua
(Presidente INPS)
Alberto Brambilla
(Presidente del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale – Ministero del Lavoro e della Previdenza SocialE)
Francesco Maria Attaguile
(Presidente Cassa del Notariato)
Davide Squarzoni
( Presidente Prometeia Advisor Sim S.p.A.)
L' intervista a Michele Colosio sulle prospettive degli investimenti finanziari nel 2010, con consigli utili per impiegare i risparmi senza brutte sorprese, pubblicata sul numero di dicembre del mensile Bergamo Economia.
Ringrazio vivamente per la splendida organizzazione ed ospitalità e per l'immersione sensoriale nell'alta fedeltà d'eccellenza "Hi-FI Natali", "Sandro Romani" di Monsummano Terme per la qualità del cibo, "Valentina Carmignani" per l'intervento sull'evoluzione e l'approccio al mercato immobiliare e per l'alta professionalità del barman "Alessio Cintelli"
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...IrinaBouros
Qual è a suo avviso il principale problema economico che ci troveremo di fronte a causa di questa crisi?
Il principale problema economico nel breve termine sarà un calo drammatico nella produzione. Stiamo osservando un calo della produzione economica annuale del 30-40 per cento per molti Paesi industrializzati. Sono dimensioni che non abbiamo mai vissuto prima e non c’è da sorprendersi che le industrie chiudano. Se l’industria non produce, il livello di debito del settore privato aumenterà e il debito del settore pubblico salirà a un livello insostenibile, a meno che non mettiamo in atto una sorta di grande piano di cancellazione del debito, o monetizzazione a livello macro, a livello micro. Mario Draghi parlava di un deleveraging (una riduzione della leva finanziaria, ndr) del settore privato che è estremamente importante. Anche il settore pubblico potrebbe farlo, se però viene supportato dalla Banca Centrale, in modo da poterne uscire con un modo molto diverso di pensare la politica economica rispetto a come abbiamo fatto in passato, con le norme sul deficit al 3%. Tutto questo non è più possibile, non solo per quest’anno, non può continuare a causa di questa crisi e delle precedenti crisi irrisolte. Ho sempre sostenuto che la crisi dell’Eurozona non è mai stata correttamente risolta: abbiamo imposto l’austerità, ma non ha aiutato.
Real Estate - Il punto di Massimo Caputi sul mercato immobiliare italianomichelaplatini
Dal suo blog, MAssimo Caputi fa il punto sul mercato immobiliare italiano: per prima cosa si deve riportare il Paese nel radar degli Investitori Immobiliari Istituzionali Esteri.
Il punto di Massimo Caputi - MIPIM Cannes 2013 Real Estatemichelaplatini
Massimo Caputi, uno dei massimi di finanza immobiliare, da tempo denuncia la drammatica situazione del comparto real estate italiano, che sta vivendo una crisi senza precedenti, con 500.000 posti di lavoro persi e un “outlook”, per dirla con le agenzie di rating, nero fumo. Affaritaliani ha avuto modo di intervistare l’ingegnere per capire insieme a lui quale sia la situazione e, soprattutto, se il sereno possa tornare sull’intero comparto. Anche perché, al momento, l’Italia è completamente fuori dai “radar” degli investitori stranieri.
Le banche al servizio del paese.
La finanza e il credito sono elementi fondamentali per
ritrovare la via della crescita e dell’occupazione. In questa
cornice definiamo le banche attività produttive private di
interesse pubblico.
FISAC e CGIL avanzano sette proposte per quattro obiettivi
che siano parte integrante di un programma di interventi
più ampio come il Piano del Lavoro già definito dalla CGIL.
Un manifesto a sostegno della crescita dell’economia reale,
dell’etica della finanza, per la legalità e per l’eguaglianza.
Un settore, quello del credito, che pur essendo specchio
reale della crisi del paese e che vive come l’industria negli
anni ’80 una profonda ristrutturazione tra crisi e
innovazione immaginiamo al servizio del paese.
Seminario FIMIT SGR - TAVOLA ROTONDA - Nuove regole e opportunita del mercato...Seminario FIMIT
Trascrizione TAVOLA ROTONDA intitolata "Quanto può rischiare un Investitore Istituzionale? Nuove regole e opportunità del mercato. Il punto di vista di Investitori e Operatori"
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MARCO LIERA
(DIrettore “plus”, il sole 24 ore)
Antonio Mastrapasqua
(Presidente INPS)
Alberto Brambilla
(Presidente del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale – Ministero del Lavoro e della Previdenza SocialE)
Francesco Maria Attaguile
(Presidente Cassa del Notariato)
Davide Squarzoni
( Presidente Prometeia Advisor Sim S.p.A.)
La consapevolezza nella voluntary disclosure!Vincenzo Renne
La VD ha fatto emergere ulteriori Italian HNWI.
Questi hanno necessità, caratteristiche e complessità specifiche che vanno oltre il puro aspetto tecnico-professionale.
Accompagnarli in un percorso di Consapevolezza (individuale, relazionale, familiare, patrimoniale e d'impresa) è non è facile, non è istintivo, non è immediato.
Ma oggi non si può più continuare a fare gli struzzi, si deve usare il collo lungo come le giraffe: guardare oltre la complessità per cogliere (e far cogliere) le opportunità del contesto di riferimento!
Che cosa ci può attendere dalla folle politica monetaria che la Fed sta mettendo in atto, dando essenzialmente fondi illimitati alle banche europee? Che cosa stanno vedendo che noi non conosciamo? E\' tutto questo un precursore dell\'ulteriore allentamento monetario della riunione straordinaria del FOMC della prossima settimana, che è stata esteso da Bernanke ad una sessione di due giorni? Possiamo chiamarla "Operation Twist?" O forse "Twist and Shout?"
3. Tutti i diritti riservati
Questa mini guida può essere utilizzata solo dal sottoscrittore
ed ogni sua riproduzione, copia o
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di tali opinioni ed informazioni.
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libertà e sotto la propria piena responsabilità, considerando i
contenuti e le funzionalità disponibili attraverso il documento
come una tra le tante fonti informative pubblicamente
disponibili.
L’obiettivo di questa guida è informare quante più persone
possibili, portare educazione e consapevolezza finanziaria
per la gestione delle proprie finanze personali, al fine di
rendere l’Utente quanto più possibile edotto e consapevole
della materia, cosicché possa prendere decisioni corrette,
con l’ausilio di un professionista del settore, nella gestione
del denaro, dei risparmi e dei redditi.
4.
5. PROLOGO
La scorsa settimana è andato in scena uno spettacolo degno
della miglior (o peggior) commedia italiana.
Ci sono stati svariati commenti e considerazioni sulla nuova
emissione dei BTP Italia.
Considerazioni per lo più frutto di una mentalità e di pensieri
vecchi, ormai andati, facente parte degli anni ’70 e ’80 che
non tengono minimamente conto della situazione attuale del
debito italiano.
Martedì scorso (19 maggio) ho mandato un audio, che ho
realizzato, ai miei contatti WhatsApp in lista (se non ci sei
scrivimi sul mio cellulare che ti aggiungo) … perché non
voglio tacere di fronte a commenti come “Sottoscrivi i BTP,
non c’è alcun rischio!”.
Sono potenzialmente lesivi per gli interessi dei risparmiatori.
Ecco perché ho deciso di spiegarti tecnicamente ma
semplicemente, con questa speciale mini guida, per quale
motivo investire singolarmente nei BTP Italia, non è per
niente una buona idea, fugando quindi qualsiasi messaggio
politico e patriottico.
6. 1.
INTRODUZIONE
N
ell’audio di martedì parlavo di quanto sia forte il pressing
di banche e alcuni promotori, per comprare i BTP Italia.
La cosa mi dà alquanto fastidio perché stanno pressando i
risparmiatori a comprare un’obbligazione governativa di uno
Stato con un debito pubblico che andrà rapidamente verso i
2.500 miliardi, e un rapporto rispetto al PIL del 160%.
(E ricordo che secondo i parametri di Maastricht il rapporto
tra il debito pubblico lordo e il PIL non dovrebbe superare il
60 %).
Stanno pressando i risparmiatori affinché comprino
un’obbligazione di uno Stato a un passo dal
giudizio spazzatura creditizia da parte di tutte le agenzie di
rating.
Stanno pressando i risparmiatori affinché comprino
un’obbligazione che, con le caratteristiche lette sopra, rende
l’1,40% lordo.
7. Stanno pressando i risparmiatori affinché comprino
un’obbligazione volta a finanziare le misure economiche e
sanitarie anti Coronavirus (così stanno anche facendo
passare il messaggio che non sottoscrivendo i BTP, le
prestazioni future come pensioni e sanità, che
teoricamente i risparmiatori hanno già pagato con le loro
tasse, sono a rischio).
In più ci si è messo anche Paolo Savona, presidente della
Consob, che qualche giorno fa ha:
“L’unico modo per dimostrare che teniamo a un futuro diverso
è sottoscrivere il debito pubblico”.
Queste parole sono completamente fuori luogo. Lo sono in
quanto pronunciate dal rappresentante di un’istituzione che
teoricamente dovrebbe perorare gli interessi dei
risparmiatori.
Parole che ritengo potenzialmente lesive per i risparmiatori
italiani, che non tengono minimamente in considerazione
due concetti fondamentali: il rischio dei BTP Italia e la
diversificazione.
8. 2.
ILVERORISCHIODEIBTPITALIA
P
er parlare adeguatamente del rischio dei BTP, dobbiamo
partire dai rendimenti delle obbligazioni con le quali si
confronta (è questo il giusto termine di paragone, punto).
Quanto rendono i Titoli di Stato europei con pari
caratteristiche e scadenze dei BTP Italia?
Germania rende -0,74%
Francia rende -0,40%
Spagna rende 0%
Portogallo rende 0,25%
Grecia rende 1,31%
Nei primi due casi (Germania e Francia) addirittura paghi per
prestare dei soldi, non cavi un ragno dal buco!!!!
E come mai questi Titoli di Stato hanno rendimento negativo?
Perché quando le obbligazioni vengono acquistate in massa,
o meglio la domanda è più forte dell’offerta (e questo, nel
caso delle obbligazioni, accade spesso in periodi di mercato
turbolenti), il loro prezzo sale.
9. Esattamente come le azioni.
Ma a differenza delle azioni, quando il prezzo delle
obbligazioni sale, il rendimento, per chi le compra, si
abbassa.
Ricorda sempre che questo è il processo che avviene:
1. tanto denaro che entra sulle obbligazioni
2. i prezzi delle obbligazioni salgono
3. i rendimenti delle obbligazioni scendono
Ora capisci che se le obbligazioni tedesche hanno
rendimento negativo è perché hanno una domanda molto
elevata.
E se hanno una domanda molto elevata vuol dire che sono
ritenute più sicure.
Capisci dunque cosa significa un rendimento pari
all’1,4% (rendimento minimo dei BTP Italia emessi in questi
giorni) paragonati ai rendimenti degli altri Paesi che abbiamo
visto sopra?
Vuol dire che sono più RISCHIOSI. Easy!
Come sempre, a un maggiore rendimento corrisponde un
maggiore rischio.
E so bene che nei testi di finanza che propinano
all’università, l’investimento in un titolo di Stato (BTP) viene
mediamente considerato un investimento risk-free, privo di
rischio.
Ma non siamo più nel 1977. Non siamo più nel 1985. E non
siamo più nel 1999 o nel 2004.
Siamo nel 2020, e i cambiamenti epocali del 2008 (crisi
finanziaria) e del 2011 (crisi del debito sovrano, dove con un
10. rendimento del BTP decennale a oltre il 7%, il debito
pubblico italiano stava veramente per saltare in aria)
hanno cambiato decisamente questo scenario.
E, no, il fatto che una volta Mario Draghi abbia salvato
momentaneamente capra e cavoli con il discorso
del “Whatever it takes”, non significa che sarà così per
sempre.
Posso accettare, da un punto di vista puramente teorico,
che il risk-free odierno (che poi tanto risk-free non è) oggi sia
rappresentato da:
✓ titolo di Stato tedesco, che infatti talmente sicuro che ha
un rendimento pesantemente NEGATIVO
✓ titolo di Stato USA (grazie al dollaro), emesso dalla più
importante potenza economica del mondo
Ma questo non è assolutamente vero per il titolo di Stato
italiano.
Basterebbe aprire un giornale internazionale, Bloomberg, il
Financial Times, il Wall Street Journal.
Ti assicuro che il debito italiano non viene considerato
privo di rischio o a basso rischio, come viene sostenuto qua
in Italia da chi è rimasto alle favole tipo “lo Stato non può
fallire!”.
Perché mancano proprio i fondamentali della comprensione
di cosa sia davvero il rischio.
La gradazione del rischio non funziona come un interruttore
ON/OFF (“Rischio SI” o “Rischio NO”), ma funziona come una
scala di valori (“meno rischioso” o “più rischioso”).
11. E la scala di valori dice chiaramente:
ILDEBITOPUBBLICOITALIANOÈ
INNUMEREVOLIVOLTEPIÙRISCHIOSO
DELDEBITOPUBBLICOTEDESCO,CHE
VIENECONSIDERATOADUNRISCHIO
PRATICAMENTENULLO.
Non c’è da discutere su questo. La nostra percezione e le
nostre convinzioni sono solo una sottovalutazione clamorosa
del rischio proprio perché, almeno nella storia recente, non si
è mai manifestato sino in fondo un default, ma solo con un
assaggio nel 2011.
Nonché in una precedente insostenibilità del debito pubblico
in Grecia.
La gente si spaventa per i ribassi del mercato azionario,
assolutamente normali nonché occasioni d’acquisto, e non
comprende minimamente i rischi reali e molto più pericolosi
contenuti in altri investimenti (come le nostre obbligazioni,
a un passo dal rating spazzatura) che gli vengono spacciati
per sicuri.
La gente non sa neppure che in caso di rialzo dei tassi sul
debito italiano modello 2011, questo vuol dire, per ovvie
ragioni, una perdita in conto capitale del 20%, 30% o 40%, a
seconda della durata se non si porta a scadenza.
(Parlo arabo? Questo perché nessuno ha mai spiegato
realmente la relazione prezzo-rendimento nelle obbligazioni,
è poco conveniente).
12. Lasciando poi perdere la disgustosa retorica, il sottile ricatto
psicologico dello Stato che con uno slancio di patriottismo
dice “occhio che se non ci date una mano, qua salta tutto e i
primi a pagarne le conseguenze sarete voi”.
3.
L’IMPORTANZADELLADIVERSIFICAZIONE
I
nsisto tantissimo su questo punto, deve essere alla base di
ogni concetto di vita finanziaria. Devi sempre tenere a
mente, cosa che in questi giorni sembra non interessare
minimamente a tutti gli enti che dovrebbero tutelare i
risparmiatori, che comprare titoli di stato di una sola
nazione, a meno che tu non abbia diversi milioni, non è
coerente con una corretta e sana DIVERSIFICAZIONE!!!
Punto e basta.
Senza se e senza ma.
E questo è ancora più vero se la nazione è l’Italia.
L’Italia non è il Tesoro statunitense.
E, come sto ribadendo spesso, l’Italia è una nazione sovra
indebitata, con demografia negativa e un rating creditizio
prossimo al livello spazzatura.
13. Ricorda sempre che:
✓ gli Stati (e il loro debito) possono fallire e non ripagare i
creditori. È successo tantissime volte nella storia, capiterà
ancora;
✓ per questo motivo, e per eliminare completamente il
rischio di rovina derivante da fallimento (cosiddetto rischio
specifico), occorre diversificare.
“ILMIOSOGNOÈQUELLODINON
VEDERENEI
PORTAFOGLI OBBLIGAZIONIOTITOLIDI
STATO SFUSI,INCLUSIITANTOAMATI
BTP”
E non importa qual è il loro rendimento.
Di qualsiasi obbligazioni si tratti, quando rendono tanto è
perché sono rischiosi.
E se prendersi il giusto rischio per ottenere un rendimento è
corretto, prendersi un rischio stupido come questo
(obbligazioni emesse da singoli Stati con economie deboli,
finanze incasinate, casini politici) è da stupidi.
Significa dunque che è meglio non investire in obbligazioni?
Assolutamente no.
Nel lungo termine, è fuori da ogni dubbio e dimostrato
statisticamente che l’investimento diversificato sui mercati
azionari debba essere predominante.
14. Nel brevissimo tempo invece, è un errore pensare di
fare investimenti a 3 mesi, 6 mesi, 1 anno.
I soldi che ti servono in un arco temporale così breve
devono rimanere LIQUIDI.
Per il medio e breve termine invece è corretto investire in
obbligazioni.
Ma non in obbligazione singole, ma in un paniere di
obbligazioni accuratamente diversificato.
Paniere di obbligazioni che deve essere per l’altro inserito in
una strategia di investimento più ampia, che si basi su
orizzonti temporali e obiettivi specifici e personali.
Perché la pianificazione finanziaria è proprio questa:
COME, QUANDO E QUANTO investire!
15.
16. INFORMAZIONISULL’AUTORE
Sono Francesco Arnone,
consulente finanziario, patrimonialista ed educatore
finanziario certificato. Il mio ruolo è quello di aiutarti a creare
e gestire il tuo patrimonio, prendermi cura e farti prendere
cura delle tue finanze personali, supportarti nel
raggiungimento dei tuoi obiettivi di vita finanziaria.
Uso un metodo strutturato in 11 anni di esperienza diretta sul
campo e 20 di studi (compresi quelli sui più grandi investitori
di sempre). Metto a tua disposizione le mie capacità umane,
personali e professionali, competenze che ho e competenze
che ho acquisito negli anni. Amo definirmi “il medico della
salute economica” perché mi prenderò cura della tua; per il
benessere e la qualità della vita, tua e della tua famiglia.
Per questo ti garantisco l’eccellenza della consulenza!!!
HTTPS://LINKTR.EE/ARNONE_PATRIMONIALISTA