Shibam o Shibām (il nome deriva dal Re Shibam ibn al-Ḥārith bin Hadhramout bin Saba Al-Asghar, discendente della famiglia della regina di Saba), città dello Yemen nel Governatorato di Hadramawt risalente al III secolo a.C., sita nel deserto Ramlat al-Sab`atayn – la “terra senza ombre” - lungo la strada che conduce alla capitale yemenita Sana’a (Ṣan‘ā’), crocevia di importanti carovaniere sulla via dell’incenso e delle spezie attraverso l’altopiano arabo meridionale, è famosa per le sue case-torri costruite in adobe (mattoni di terra-fango). Le sue case-torri che si sviluppano in altezza anche per 9 piani si innalzano fino a circa 36 metri di altezza fuori dal letto del Wadi Hadhramaut (Wādī ḥaḍramawt) e per questa ragione la città è ricordata anche come la ‘Manhattan del deserto’ - termine coniato dall’esploratrice inglese Freya Stark (1893 – 1993) che scrisse « Built by the hands of Giants / For Godlike kings of old » -.
Shibam o Shibām (il nome deriva dal Re Shibam ibn al-Ḥārith bin Hadhramout bin Saba Al-Asghar, discendente della famiglia della regina di Saba), città dello Yemen nel Governatorato di Hadramawt risalente al III secolo a.C., sita nel deserto Ramlat al-Sab`atayn – la “terra senza ombre” - lungo la strada che conduce alla capitale yemenita Sana’a (Ṣan‘ā’), crocevia di importanti carovaniere sulla via dell’incenso e delle spezie attraverso l’altopiano arabo meridionale, è famosa per le sue case-torri costruite in adobe (mattoni di terra-fango). Le sue case-torri che si sviluppano in altezza anche per 9 piani si innalzano fino a circa 36 metri di altezza fuori dal letto del Wadi Hadhramaut (Wādī ḥaḍramawt) e per questa ragione la città è ricordata anche come la ‘Manhattan del deserto’ - termine coniato dall’esploratrice inglese Freya Stark (1893 – 1993) che scrisse « Built by the hands of Giants / For Godlike kings of old » -.
MondoDiPaglia si rivolge a tutti coloro che desiderano SALVAGUARDARE LA
PROPRIA SALUTE e le proprie finanze, vivendo in una casa salubre, costruita con materiali
naturali e ad alta efficienza energetica
>> Référentiels produits dans le cadre du projet INATER’ financé avec le soutien de la Commission européenne – Copyright – Collectif projet INATER, 2011 – www.inater.net – sous licence Art Libre http://artlibre.org
L'analisi del ciclo di vita di un prodotto è uno strumento importante per le imprese. Questa permette di valutare prodotti già esistenti o nuovi prodotti in fase di sviluppo dal punto di vista ambientale, ma non solo.
Nel mio lavoro di tesi ho eseguito questo tipo di analisi sui mattoni in terra cruda, materiale che sta tornando alla ribalta nel settore edilizio.
La presentazione descrive brevemente ed a grandi linee il lavoro svolto e le conclusioni a cui si è arrivati.
La presentazione è stata utilizzata durante la discussione della tesi di laurea, il 19 dicembre 2013
Costruire con paglia e canapa: innovare naturalmentecasedacoltivare
Presentazione di costruzioni realizzate con materiali naturali in canapa e paglia durante l'incontro al Fab Lab Verona. Sono intervenuti l'arch. Nicola Preti, l'arch. Francesco Adami e l'artigiano Piergiorgio Tittoni dell'impresa Edilfortuna.
Utilizzi del GNL nell'industria e relativi benefici ambientali - intervento di Massimiliano Montorfano, Liquigas, al Convegno Viessmann del 15 marzo 2016
Impianti Mini Eolici
Passa a un Generatore Mini Eolico e ottieni, quando progettato e installato con competenza, Energia Pulita a Basso Costo nel rispetto del paesaggio circostante, operando in armonia con la natura e a vantaggio dell’ambiente.
In più oggi, per installare generatori eolici con potenze inferiori a 60 kW, in Italia è sufficiente la sola Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.).
Dieta e potenza. Biogas: i fattori chiave da analizzare per un investimento c...L'Informatore Agrario
Una panoramica sullo stato dell’arte del settore della produzione di energia elettrica da digestione anaerobica in Europa e in Italia Vengono analizzati i due fattori chiave da cui dipende la redditività dell’investimento in un impianto di biogas: la potenza elettrica installata e il tipo e la quantità di biomassa impiegata per alimentare il digestore anaerobico.
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La presentazione è stata utilizzata durante la discussione della tesi di laurea, il 19 dicembre 2013
Costruire con paglia e canapa: innovare naturalmentecasedacoltivare
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Produzione e commercializzazione di moduli fotovoltaici.
Commercializzazione di Energy Manager per un efficiente controllo ed utilizzo del´energia da fonte fotovoltaica.
Progettazione e realizzazione di centrali fotovoltaiche.
Seminario: "VANTAGGI ED OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE NEL SETTORE ENERGETICO E TERMICO" - Venerdì 8 MARZO 2013 VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia. Intervento di Marino Berton, AIEL
Energy Management nel Food: il caso AmadoriRomagna Tech
"Energy Management nel Food", presentazione di L. Battistini, Gruppo Amadori. Terza giornata di "Curiosi Sostenibili" ciclo di appuntamenti sull'innovazione green. Il percorso verso la certificazione ISO 500001 "Energy Management". Roadmap, ostacoli superati e risultati raggiunti in termini di sostenibilità economica, ambientale, sociale.
Convert Italia S.p.A. è un’azienda esperta nella fornitura globale di servizi progettazione, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologi che possono essere finanziati da Convert stessa.
1. VALORIZZAZIONE DEI
SOTTOPRODOTTI NELLE AZIENDE
AGRO ZOOTECNICHE
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PICCOLI IMPIANTI BIOGAS
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Ing. Ugo Di Dio
2. Convert Italia S.p.A. - L’
identità
Convert Italia S.p.A. nasce nel 1981 come società d’impiantistica, il cui impegno professionale è principalmente
concentrato nel mercato dell’impiantistica elettrica.
Un Gruppo Industriale forte dell’esperienza acquisita in 30 anni di presenza nel settore di quello che da sempre è il
proprio core business: l’ Energia
Realizzazione, fornitura , gestione di impianti a biogas a servizio delle aziende agro-zootecniche
Efficienza Energetica
Progettazione ed integrazione di componenti tecnologiche ad alta efficienza
Produzione di energia da fonte fossile e rinnovabile
Progettazione, realizzazione e gestione di Impianti fotovoltaici per clienti industriali e Fondi d’Investimento
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Ing. Ugo Di Dio
3. Attuale mercato biogas
Triennio 2010-2012
• Attore principale: società di capitali / consorzi
•Sistema incentivante tariffa K per impianti < 1MWe
•Sviluppo impianti di media taglia (500/1.000 kWe)
•Sviluppo tecnologie tedesche (500-1.000 kWe) con esperienza pregressa nell’ utilizzo di
grandi quantità di insilati (presenza di estese coltivazioni in Germania)
•Sviluppo filiera Biomassa da colture dedicate (certezza rifornimento/reddito agricolo ma
assenza di estesi territori e aumento dei prezzi di mercato per biomassa energetica VS
prodotti alimentari)
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4. Scenario futuro mercato
biogas
Triennio 2013-2015
• Attore principale: aziende zootecniche/consorzi gestione sottoprodotti
•Sistema incentivante con tariffa k differenziata per impianti <1.000 kWe (1-300
kWe/300-1.000 kWe)(incentivo maggiore per impianti più piccoli in assetto cogenerativo)
•Sviluppo di impianti a biogas di piccola taglia (18 kWe/300 kWe)
•Sviluppo tecnologie italiane e tedesche (18 kWe-300 kWe) che prevedono utilizzo di
sottoprodotti di origine agricola e zootecnica
•Sviluppo della filiera di valorizzazione energetica dell’effluente zootecnico attraverso
digestione anaerobica dei sottoprodotti
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5. Vantaggi impianti Biogas alimentati a reflui
Vantaggi filiera agro zootecnica energetica
•Costo nullo della biomassa (reflui zootecnici)
•Diminuzione dell’utilizzo dei terreni a scopo energetico per produzione biomassa dedicata
•Infrastrutture in azienda ottimali alla integrazione dell’impianto di digestione anaerobica a costi dimezzati
•Filiera a Km 0 /costi di trasporto nulli
•Impatto ambientale minimo (il refluo “digerito” non emana odori mentre quello accumulato si)
•Costi minori per smaltimento refluo che si trasforma
•L’allevatore si trasforma in produttore di energia rinnovabile.
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6. Numero di capi – Taglia impianto
FASCIE SUDDIVISE PER NUMERO DI CAPI
50 ≤capi≤ 100 100 ≤capi≤ 500 500 ≤capi≤ 1.000 1.000 ≤capi≤ 2.000
TAGLIE ANALIZZATE IN RELAZIONE ALLA FASCIE
18 kWe 30 kWe 30kWe 60 kWe 100 kWe 100 kWe 150 kWe 150 kWe 190 kWe 250 kWe
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7. Filiera approvvigionamento / Taglia impianto
DATI INPUT ALIMENTAZIONE E TAGLIA IMPIANTO
n° CAPI MAIS [HA] TRITICALE [HA] kWe
50 5 0 18
50 0 10 18
100 0 10 30
100 5 0 30
300 5 0 60
300 0 10 60
500 0 16 100
500 8 0 100
1.000 0 0 150
1.100 5 0 190
1.100 0 10 190
1.500 5 0 250
1.500 0 10 250
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8. BIOGAS: Fasi sviluppo iniziative
1- FASE PRELIMINARE
3- FASE ECONOMICA FINANZIARIA
• Individuazione filiera di alimentazione
•Garanzie formula EPC
• Individuazione area di istallazione
• Diligence con ente finanziatore
• Analisi utenze limitrofe consumi ET
•Project Financing
• Dimensionamento Impianto
• BP (TIR / VAN)
4- FASE OPERATIVA E DI GESTIONE
2- FASE AUTORIZZATIVA
•Realizzazione impianto biogas
•Richiesta allaccio rete (TICA)
•Collaudo
•Procedura Abilitativa Semplificata
•Messa in esercizio
• Qualifica a progetto IAFR
• O&M full service digestore e cogeneratore
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9. BIOGAS: Codigestione
REFLUI ZOOTECNICI
60% - 90%
stalla bovini da latte Letame + paglia Refluo letame//liquame
SOTTOPRODOTTI
AGROINDUSTRIALI
COLTURE DEDICATE
Max 10% 10% - 40%
Mais Triticale Sorgo
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11. Iter autorizzativo
REGIME AUTORIZZATIVO
Modalità
Autorizzazione
operative e Potenza Edilizia Il quadro del sistema autorizzativo
FONTE RIF. Unica P.A.S. si divide in 3 categorie:
di [KW] Libera
(A.U.)
istallazione Impianti considerati a Edilizia
Libera e soggetti alla semplice
Impianti non >250 comunicazione;
D.Lgs.n. 387/03 in assetto
Impianti realizzabili mediante
cogenerativo 0-250 Procedura Abilitativa
Semplificata (PAS)-vecchia DIA;
BIOGAS Legge n.99/09
0-50
DM sviluppo Impianti soggetti ad
Autorizzazione Unica;
economico 10
Impianti in
Settembre 2010
assetto
- Dlgs 28/11 Progetto in
cogenerativo 50-1.000
analisi
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12. Sistema d’incentivazione
MOTORE ALIMENTATO A BIOGAS
I componenti principali sono:
un motore endotermico a ciclo Otto per il funzionamento a biogas;
il generatore elettrico trifase asincrono o sincrono;
una serie di scambiatori di calore;
il sistema elettronico di regolazione e controllo è costituito da un computer predisposto anche per il telecontrollo.
Quadro elettrico di parallelo rete
INCENTIVI
Il Decreto Legislativo attuativo (Dlgs 3 marzo 2011, n. 28) che recepisce la Direttiva Europea 2009/28 sulla promozione
dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili conferma gli incentivi previsti fino al 1° gennaio 2013
impianti di potenza elettrica < 1 MW = accesso alla tariffa fissa onnicomprensiva di 0,28 €/kWh per 15 anni
impianti di potenza elettrica > 1 MW = coefficiente moltiplicatore dei certificati verdi di 1,8 per 15 anni
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13. Case History 250 kWe
Individuazione filiera disponibile
AZIENDA AGRO-ZOOTECNICA CON CIRCA 1000 CAPI (BOVINI DA LATTE) + DISPOSIZONE TERRENI
LIMITROFI PER COLTIVAZIONE DEDICATA (MAX 20 KM DISTANZA DA IMPIANTO DIGESTIONE
ANAEROBICA).
PIANO DI CONFERIMENTO DELLA BIOMASSA: CODIGESTIONE DI BIOMASSA VEGETALE ED ANIMALE
LETAME BOVINO, LIQUAME BOVINO- AZIENDALE
SANSA DENOCCIALATA UMIDA- CONFERITA DA TERZI
INSILATO DI MAIS, INSILATO DI TRITICALE –AZIENDALE
AREA MINIMA NECESSARIA PER ISTALLAZIONE DIGESTORE ANAEROBICO E
COGENERATORE : 10 mq/KWe * 250 kWe = 0,250 ha
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14. Case History 250 kWe
Piano conferimento biomassa
Reflui Ton S.T. Ton S.V. MC Biogas MC annui
Ton (T.Q.) /annue
allevamento (% T.Q.) (% S.T.) (Mc/Ton S.V.) Biogas (Mc)
Per alimentare un impianto a
Liquame bovino 5.100 13% 80% 340 212.576 biogas da 250 kWe per circa
7.800 ore annue sono necessari
Letame Bovino 7.300 25% 70% 400 434.350 circa 980.000 mc di biogas con
contenuto di CH4 del 54,5%.
MC annui
Ettari Resa Ton S.T. Ton S.V. MC Biogas
Coltivazione Biogas
Ton (T.Q.)/ ha (% T.Q.) (% S.T.) (Mc/Ton S.V.)
(ha)
(Mc)
Insilato di mais 15 55 32% 92% 680 170.544
Insilato di
15 25 30% 92% 580 60.030
triticale
Ton S.T. Ton S.V. MC Biogas MC annui
Sottoprodotti Ton (T.Q.) /annue
(% T.Q.) (% S.T.) (Mc/Ton S.V.) Biogas (Mc)
Sansa
1.000 35% 97% 347 117.807
denocciolata
TOTALE 995.500
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15. Case History 250 kWe
Piano di intervento
LAY OUT AZIENDA AGRO-ZOOTECNICA ANTE INTERVENTO
LEGENDA
STRUTTURA ESISTENTE E
RESA DISPONIBILE PER
IMPIANTO A BIOGAS
1: Trincea per stoccaggio
1 insilato disponibile.
2: Area stoccaggio reflui
zootecnici a disposizione
3: Vasca a disposizione per
stoccaggio digestato
4: Trincea a disposizione per
stoccaggio insilato
2
3
4
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16. Case History 250 kWe
Piano di intervento
LEGENDA
LAY OUT AZIENDA AGRO-ZOOTECNICA POST INTERVENTO STRUTTURA ESISTENTE E RESA
DISPONIBILE PER IMPIANTO A
BIOGAS
1: Trincea per stoccaggio
insilato disponibile.
2: Area stoccaggio reflui zootecn
10
a disposizione
1 3: Vasca a disposizione per
10 stoccaggio digestato
mt 5,5
4: Trincea a disposizione per
m t 35 stoccaggio insilato
STRUTTURA DA INSERIRE PER
5
5 REALIZZAZIONE IMPIANTO A
6 6 BIOGAS
mt 17
8
5: Preparazione substrato
7
2 6: Fermentatore principale
9
7: Fermentatore secondario
3
8: Cogeneratore
4
9: Vasca DIGESTATO
10: trincea aggiuntiva
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17. Case History 250 kWe
Piano economico quindicennale
€ INVESTIMENTO CHIAVI IN MANO: 1.450.000
€ EQUITY (CAPITALE PROPRIO) 20% : 290.000
COSTI TOTALI ALIMENTAZIONE E CONDUZIONE: 147.000 €
RICAVI DERIVANTI DALLA VENDITA ENERGIA ELETTRICA
RINNOVABILE IN RETE: TARIFFA OMNICOMPRENSIVA
PRODUZIONE ENERGIA ANNO TARIFFA OMNICOMPRENSIVA
kWh/anno = 1.950.000 kWhe. €/kWh =0,28 €
TOTALE RICAVO ANNUO: 546.000 €
M.O.L. = 399.000 €
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18. Case History 250 kWe
Piano economico quindicennale
FINANZIAMENTO (10 ANNI) 80% INVESTIMENTO € 1.160.000
(% RATA ANNUALE FINANZIAMENTO (interessi 7,2 € 167.500
TASSAZIONE REDDITO AGRARIO : circa 3% € 7.000
TOTALE 167.500 + 7.000 € =€ 174.500
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19. Case History 250 kWe
Piano economico quindicennale
UTILE LORDO ANNUO € 399.000
RATA ANNUALE FINANZIAMENTO + TASSE € 174.500
UTILE NETTO ANNUO € 224.500
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20. Case History 250 kWe B.P.
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21. Case History 100 kWe
Individuazione filiera disponibile
AZIENDA AGRO-ZOOTECNICA CON CIRCA 570 CAPI (BOVINI DA LATTE/MANZE)
PIANO DI CONFERIMENTO DELLA BIOMASSA: CODIGESTIONE DI BIOMASSA VEGETALE ED ANIMALE
LETAME BOVINO - LIQUAME BOVINO –PAGLIA: AZIENDALE
AREA MINIMA NECESSARIA PER ISTALLAZIONE DIGESTORE ANAEROBICO E
COGENERATORE : 10 mq/KWe * 100 kWe = 0,1 ha
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22. Case History 100 kWe
Piano conferimento biomassa
Per alimentare un impianto a
biogas da 100 kWe per circa
MC 7.800 ore annue sono necessari
Ton Ton S.V. circa 500.000 mc di biogas con
Ton (T.Q.) Biogas MC annui
Reflui allevamento S.T. (% contenuto di CH4 del 54,5%.
/annue (Mc/Ton Biogas (Mc)
(% T.Q.) S.T.)
S.V.)
REFLUO
11.120 15,5% 80% 340 410.350
(LETAME/LIQUAME)
PAGLIA 575 70% 70% 80 46.000
456.350
TOTALE
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23. Case History 100 kWe
Piano di intervento
LAY OUT AZIENDA AGRO-ZOOTECNICA ANTE INTERVENTO
Vasca ellittica suddivisa in due vasche indipendenti per
SEPARATORE la raccolta della frazione liquida delle deiezioni e delle
acque di lavaggio della sala mungitura (1000 m3 *2)
Refluo (letame,
liquame e paglia)
totale raccolto in
una prima vasca
da 70 mc e poi
LOCALIZZAZIONE IMPIANTO
pompato in una
seconda da 70 mc
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24. Case History 100 kWe
Piano economico quindicennale
€ INVESTIMENTO CHIAVI IN MANO: 760.000
€ EQUITY (CAPITALE PROPRIO) 20% : 152.000
COSTI TOTALI ALIMENTAZIONE E CONDUZIONE: 53.600 €
RICAVI DERIVANTI DALLA VENDITA ENERGIA ELETTRICA
RINNOVABILE IN RETE: TARIFFA OMNICOMPRENSIVA
PRODUZIONE ENERGIA ANNO TARIFFA OMNICOMPRENSIVA
kWh/anno = 780.000 kWhe. €/kWh =0,28 €
TOTALE RICAVO ANNUO: 218.400 €
M.O.L. = 165.000 €
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25. Case History 100 kWe
Piano economico quindicennale
FINANZIAMENTO (10 ANNI) 80% INVESTIMENTO € 608.000
(% RATA ANNUALE FINANZIAMENTO (interessi 7,2 € 87.700
TASSAZIONE REDDITO AGRARIO : circa 3% € 2.300
TOTALE 87.700+ 2.300 € =€ 90.000
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26. Case History 100 kWe
Piano economico quindicennale
UTILE LORDO ANNUO € 165.000
RATA ANNUALE FINANZIAMENTO + TASSE € 90.000
UTILE NETTO ANNUO € 75.000
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27. Case History 100 kWe B.P.
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28. Proposta commerciale
CARATTERISTICHE E PECULIARITÀ DELL’OFFERTA CONVERT
“System Integrator”: accompagna il Cliente dalla valutazione tecnico economica
preliminare, al reperimento dell’ente finanziatore fino all’avviamento e manutenzione
dell’impianto
•Analisi di prefattibilità tecnico – economica gratuita
• Customizzazione della scelta impiantistica
•Project Financing
•Realizzazione impianto “chiavi in mano”
•Attività di O.& M. a prestazioni garantite e servizio energetico
•Partnership economico-finanziaria con il Cliente
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29. Garanzia EPC di Convert
LE TECNOLOGIE ADOTTATE IN FUNZIONE DELLA FILIERA
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30. Caratteristiche formula “EPC”
• GARANZIA dei kWhe prodotti dall’Impianto (garanzia ricavi)
• GARANZIA dei tempi di connessione alla rete dell’Impianto
• GARANZIA del ritorno economico dell’investimento (pay back time)
• Garanzia della MIGLIORE soluzione impiantistica in funzione del contesto di riferimento
• UNICA interfaccia per la progettazione, realizzazione e gestione dell’Impianto
Caratteristiche formula “Fai da te”
• L’eventuale MINOR COSTO sostenuto per la realizzazione ha come contro altare una “distribuzione delle
responsabilità “ non facilmente identificabile.
• Chi realizza un impianto “una tantum” difficilmente ottiene la stessa “scontistica” di un EPC Contractor e
quindi il costo globale è confrontabile con quello proposto con formula EPC
• I tempi per l’espletamento dell’iter autorizzativo possono “dilatarsi” in quanto oltre al proprio core
business occorre gestire e coordinare la documentazione dei vari fornitori.
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31. L’Azienda
SEDE UFFICI Convert Italia S.p.A.
Roma
Via Paolo di Dono 3/A 00142
Roma
T +39.06.51061.1
F +39.06.51061.200
IMPIANTI DI PRODUZIONE
Pomezia (RM)
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