1. Henri Matisse: La Vita
Matisse nato Cateau-Cambrésis (Francia) il 31 dicembre del 1869 , rappresenta una delle
colonne portanti del fauvismo che poi muterà nell’espressionismo negli anni successivi.
Ritornando indietro , era il primogenito della famiglia nel 1887 e si trasferì a Parigi per
studiare legge, lavorando come impiegato statale, dopo aver ottenuto la qualifica; cominciò a
dipingere nel 1889, durante la convalescenza seguente ad un attacco di appendicite ,
scoprì così "una specie di Paradiso", come disse in seguito.
Decise di diventare un artista malgrado il padre fosse contrario
iniziando , sempre a Parigi , a studiare arte all'Académie Julian
divenendo studente di William-Adolphe Bouguereau e Gustave
Moreau, inizialmente dipinse nature morte e paesaggi, secondo la
tradizione fiamminga , ottenendo un discreto successo.
Nel 1896 espose 5 dipinti al salone della Société Nationale des
Beaux-Arts lo stato francese ne acquistò due, successivamente nel 1897 e 1898 visitò il
pittore Jhon Peter Russell sulla al largo delle coste della Bretagna. Russell lo introdusse
all'Impressionismo e ai lavori di Van Gogh. Lo stile di Matisse cambiò completamente, e
successivamente il pittore avrebbe detto:
«Russell fu il mio maestro, e Russell mi insegnò la teoria del colore.» così entrò a far parte
del……
...Fauvismo: Le bestie dei colori
La corrente artistica dei Fauves identifica un gruppo di pittori, in maggior parte francesi, che
nel 1905 proposero un’esperienza pittorica, che anche se di breve durata, fu molto
importante e contribuì in modo consistente all’evoluzione artistica di quel periodo. Il termine
Fauves, in francese significa belve e sta ad indicare la violenza dei colori e dei segni che
questi artisti ponevano nelle loro opere.
Il movimento si inserisce all’interno della tradizione impressionista francese e si ufficializzò,
quando a Parigi un gruppo di artisti, esposero all’annuale "Salone d'autunno" i loro quadri
dai colori violenti, suscitando nel pubblico e nella critica un grandissimo scandalo. In
quell’occasione il critico Louis Vauxcelles, vedendo la stanza dove erano esposti i quadri, la
definì cage aux fauves ovvero “la gabbia delle "belve".
Il Fauvismo, al contrario degli altri movimenti espressionisti, non mostra interesse per gli
aspetti politico-sociali del mondo in cui vive, ma solo all'aperto rifiuto delle forme naturali e
all'uso dei colori usuali. In effetti avevano poco di selvaggio, ma piuttosto studiarono una
cromaticità alternativa dettata dal gusto dei colori violenti.
L'esperienza dei Fauves, si esaurì nel 1908, durò quindi pochi anni, ma influenzò in modo
duraturo e persistente larga parte dell'espressionismo europeo, e in particolare quello
tedesco.
2. La Danza
Data di realizzazione: 1910
Dimensioni: 259,7 x 390,1 cm
Dove si trova: Museum of Modern
Art, New York
Tra le maggiori creazioni dei
Fauves e ancor più di Matisse si
pone La Danza.
Cinque fanciulle o fanciulli (si è
ancora incerti del sesso dei
personaggi) sono colti in una
danza vertiginosa, mentre si tengono per mano muovendosi in circolo; il ritmo irrefrenabile
comporta che la danzante in primo piano, al centro, lasci la mano della compagna di sinistra
e si lanci verso di lei/lui per agguantarla e ricostruire il cerchio.
Il dipinto, di notevole superficie, è risolto con l’uso di tre soli colori principali: il verde brillante
per il prato, il blu per il cielo, il rosso per i corpi delle fanciulle; la brillantezza delle tinte e la
scelta del rosso anziché il rosa della prima versione (1909) , la campitura piatta sottolinea
l’aspetto decorativo dell’opera nella sua purezza e essenzialità di forme sciolte nel colore
legate ancora a una volumetria rimarcata dai contorni neri presenti nel quadro.