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MARATONA 
COACHING 
NUTRIZIONALE 
Vincenzino Siani 
Medico dello Sport, Coach nutrizionale 
Seminario in Ecologia della Nutrizione 
Laurea Specialistica in Scienze della Nutrizione Umana 
Università di Roma “Tor Vergata” 
Presidente della Società Italiana di Nutrizione 
Vegetariana-SINVE 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
MARATONA 
COACHING NUTRIZIONALE 
2 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE PER LA PRESCRIZIONE 
DI MISURE NUTRIZIONALI NELLA MARATONA 
STEP 1: Valutare lo stato di salute e le capacità fisiche dell’atleta 
STEP 2: Scegliere la gara alla quale si intende partecipare; valutare i 
caratteri ambientali in cui la gara probabilmente si svolgerà e le 
specifiche necessità energetico-nutrizionali 
STEP 3: Ottimizzare periodizzazione e carichi del programma di 
allenamento in riferimento alla gara scelta 
STEP 4: Definire, sulla base del programma di lavoro, i caratteri 
dell’alimentazione in periodo di allenamento e scegliere gli 
alimenti che andranno a comporre la dieta 
STEP 5: Adottare misure nutrizionali specifiche in prossimità della gara, 
subito prima, durante e dopo la competizione 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
STEP 1: VALUTARE LO STATO DI 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu 
SALUTE E 
LE CAPACITA’ FISICHE DELL’ATLETA 
MED esame medico-clinico 
LAB esami indirizzati a valutare lo stato nutrizionale e le 
capacità di trasporto dell’ossigeno 
FIT valutazione delle capacità fisiche statiche e dinamiche e 
della loro evoluzione in dipendenza del programma di 
allenamento
Effettuato l’esame medico-clinico e presa visione 
degli esami di laboratorio, in assenza di 
controindicazioni, si procede alla valutazione delle 
capacità di lavoro fisico dell’atleta utilizzando una 
batteria di test statici (articolarità, flessibilità, ecc) e 
dinamici. 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
FIT - TEST DINAMICI DI VALUTAZIONE 
Test ergospirometrico 
Test di Astrand 
Queen’s College Step Test 
Test di Balke 
Test di Bruce 
Test di Cooper 
I test dinamici valutano i parametri cardio-respiratori alla base della 
potenza aerobica, qualità di primaria importanza per la prestazione 
nella maratona. L’esame ergospirometrico è il test che offre un 
maggior numero di informazioni sull’andamento durante l’attività di tali 
parametri. 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
FIT - VALUTAZIONE DELLE CAPACITA’ FISICHE: 
parametri cardio-respiratori da un test ergospirometrico 
VC Volume Corrente: volume di aria ventilato con un atto respiratorio 
FR Frequenza Respiratoria: numero di atti respiratori effettuati in un minuto 
V Ventilazione polmonare: volume d'aria ventilato in un minuto (V=VC x FR) 
FC Frequenza Cardiaca: numero di contrazioni cardiache effettuate in un minuto 
VO2 Volume di ossigeno consumato in un minuto 
VCO2 Volume di anidride carbonica prodotto in un minuto 
R Quoziente Respiratorio: rapporto VCO2/VO2 
VO2/FC Polso d'ossigeno, volume di ossigeno estratto dal sangue da parte dei tessuti 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu 
per ogni battito cardiaco 
VO2/Kg Volume di ossigeno estratto per Kg di peso corporeo.
FIT - Il Massimo Consumo di Ossigeno 
(VO2max) 
Il VO2 indica il volume di ossigeno consumato in un minuto nello 
svolgere un lavoro dato: più intenso è il lavoro, più elevato il 
valore del VO2 
Il VO2max è il consumo di ossigeno osservato in un atleta nel 
momento del suo massimo sforzo, mentre respira aria 
atmosferica a livello del mare. 
Il VO2max esprime la massima potenza di un atleta: dal rapporto 
fra VO2 e VO2max è possibile valutare l’intensità relativa del lavoro 
che l’atleta sta compiendo rispetto al suo massimale. 
Un atleta che consuma 1.8L di O2/min nello svolgere un dato 
esercizio sta lavorando al 50% della sua massima potenza se il 
suo VO2max è di 3.6L/min 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
FIT - Frequenza Cardiaca (FC) e VO2max 
L'incremento della FC è risultato linearmente correlato 
all'incremento del VO2, fin quasi al VO2max 
Pertanto, a lavori intensi corrispondono elevati consumi di 
ossigeno ed elevati valori di FC; ad attività di modesta intensità 
corrispondono valori di VO2 e FC più modesti. 
Si può, pertanto, rilevare il valore della FC in corso di attività per 
valutare, in percentuale, il livello d’intensità dello sforzo che 
l’atleta sta compiendo rispetto al suo sforzo massimo. 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
FC e Intensità relativa del lavoro fisico 
La FC massima teorica raggiungibile in uno sforzo massimale 
è indicata dalla legge di Morehouse: 
FCmax teorica = 220 pulsazioni/min - anni di età 
Con buona approssimazione, alla FCmax teorica corrisponde 
il massimo consumo di ossigeno: pertanto, rilevando la FC in 
attività e utilizzando la formula di Morehouse, è possibile 
valutare a quale intensità sta lavorando l’atleta rispetto al suo 
massimale. 
A titolo di esempio, un atleta di venti anni che svolge un lavoro per 
cui presenta una FC = 160 pulsazioni/min, sta lavorando all’80% del 
suo massimo sforzo sostenibile. Infatti: 
FCmax teorica = 220 – 20 = 200 pulsazioni/min 
(160 : 200) x 100 = 80 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
Correlazioni fra VO2, FC, e qualità allenata 
Il rilevamento della FC consente di valutare l’intensità relativa dell’attività che 
si sta svolgendo, il substrato energetico prevalentemente utilizzato e la 
qualità atletica allenata a quel carico di lavoro fisico. 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu 
% del 
VO2max 
% FCmax Substrato energetico 
in prevalenza 
utilizzato 
Qualità allenata 
50 60 Lipidi Resistenza aerobica 
60 70 Glucidi, lipidi Potenza aerobica 
75 80 Glucidi Massima potenza aerobica 
85 90 Glucidi Potenza anaerobica lattacida 
100 100 CP Potenza anaerobica alattacida
Effetti dell’allenamento sul VO2max e sul ricorso ai 
substrati energetici 
L’allenamento fisico ben condotto induce nel tempo l’innalzamento del 
VO2max per cui lo stesso carico di lavoro fisico diventa meno intenso in 
uno stato di forma avanzato rispetto a quello iniziale. 
Ad esempio, se in seguito all’allenamento il VO2max passa da 3.2L/min a 
3.6L/min, un lavoro che comporta una spesa di VO2 pari a 2.8L/min 
rappresenterà nel primo caso l’87.5% del massimale (e si allenerà la 
massima potenza anaerobica lattacida), nel secondo caso rappresenterà 
il 77.7% del massimale (e si allenerà la massima potenza aerobica). 
Nel primo caso l’energia consumata in attività deriverà completamente da 
glucidi, nel secondo, essendo diminuita l’intensità del lavoro, da una 
miscela di glucidi e grassi, con risparmio di glicogeno. 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
Da ciò la necessità per l’allenatore e per il coach 
nutrizionale di valutare periodicamente i parametri relativi 
alla forma fisica, in particolare al VO2max 
Solo così è possibile ottimizzare, da parte dell’allenatore, 
il programma di allenamento modificando i carichi in 
relazione ai nuovi parametri; da parte sua, il coach 
nutrizionale, alla luce dei nuovi dati, potrà lavorare su 
quantità e/o qualità di nutrienti per una sicura copertura 
del fabbisogno energetico-nutrizionale nella nuova 
situazione. 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
• SCEGLIERE LA GARA ALLA QUALE SI INTENDE 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu 
PARTECIPARE 
• VALUTARE I CARATTERI AMBIENTALI DEL 
LUOGO DI GARA 
• VALUTARE LE SPECIFICHE NECESSITA’ 
ENERGETICO-NUTRIZIONALI 
STEP 2
Una cosa è scegliere la maratona di New York, altra cosa 
la maratona dell’Everest; altra cosa ancora gareggiare nel 
deserto. 
Le condizioni ambientali molto diverse e in alcune 
occasioni estreme, richiedono sforzi qualitativamente e 
quantitativamente assai differenti: programma di 
allenamento e misure nutrizionali vanno ottimizzati in 
relazione alle peculiarità della gara scelta. 
Scegliere la gara cui si vuole partecipare è il primo e 
fondamentale passo per programmare la maratona. 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
© 2014 - NUTRIRSI - Tutti i diritti riservati
Il keniano Geoffrey Mutai ha chiuso l’edizione 2013 con il tempo di 2h08'24”; il suo record per la maratona di NY è di 2h05’06” (2011) 
Nella gara femminile edizione 2013 ha vinto la keniana Priscah Jeptoo con il tempo di 2h.25'.07’’ 
© 2014 - NUTRIRSI - Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
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COSTO ENERGETICO DELLA 
CORSA 
Direttamente correlato a: 
© 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu 
• Massa corporea 
• Velocità di corsa 
• Stile di corsa 
• Natura e pendenza del terreno 
• Calzature
STEP 3: OTTIMIZZARE PERIODIZZAZIONE E 
CARICHI DEL PROGRAMMA DI ALLENAMENTO IN 
RIFERIMENTO ALLA GARA SCELTA 
Predisporre periodici test di verifica delle capacità di 
lavoro dell’atleta 
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  • 1. MARATONA COACHING NUTRIZIONALE Vincenzino Siani Medico dello Sport, Coach nutrizionale Seminario in Ecologia della Nutrizione Laurea Specialistica in Scienze della Nutrizione Umana Università di Roma “Tor Vergata” Presidente della Società Italiana di Nutrizione Vegetariana-SINVE © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 2. MARATONA COACHING NUTRIZIONALE 2 © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 3. PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE PER LA PRESCRIZIONE DI MISURE NUTRIZIONALI NELLA MARATONA STEP 1: Valutare lo stato di salute e le capacità fisiche dell’atleta STEP 2: Scegliere la gara alla quale si intende partecipare; valutare i caratteri ambientali in cui la gara probabilmente si svolgerà e le specifiche necessità energetico-nutrizionali STEP 3: Ottimizzare periodizzazione e carichi del programma di allenamento in riferimento alla gara scelta STEP 4: Definire, sulla base del programma di lavoro, i caratteri dell’alimentazione in periodo di allenamento e scegliere gli alimenti che andranno a comporre la dieta STEP 5: Adottare misure nutrizionali specifiche in prossimità della gara, subito prima, durante e dopo la competizione © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 4. STEP 1: VALUTARE LO STATO DI © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu SALUTE E LE CAPACITA’ FISICHE DELL’ATLETA MED esame medico-clinico LAB esami indirizzati a valutare lo stato nutrizionale e le capacità di trasporto dell’ossigeno FIT valutazione delle capacità fisiche statiche e dinamiche e della loro evoluzione in dipendenza del programma di allenamento
  • 5. Effettuato l’esame medico-clinico e presa visione degli esami di laboratorio, in assenza di controindicazioni, si procede alla valutazione delle capacità di lavoro fisico dell’atleta utilizzando una batteria di test statici (articolarità, flessibilità, ecc) e dinamici. © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 6. FIT - TEST DINAMICI DI VALUTAZIONE Test ergospirometrico Test di Astrand Queen’s College Step Test Test di Balke Test di Bruce Test di Cooper I test dinamici valutano i parametri cardio-respiratori alla base della potenza aerobica, qualità di primaria importanza per la prestazione nella maratona. L’esame ergospirometrico è il test che offre un maggior numero di informazioni sull’andamento durante l’attività di tali parametri. © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 7. FIT - VALUTAZIONE DELLE CAPACITA’ FISICHE: parametri cardio-respiratori da un test ergospirometrico VC Volume Corrente: volume di aria ventilato con un atto respiratorio FR Frequenza Respiratoria: numero di atti respiratori effettuati in un minuto V Ventilazione polmonare: volume d'aria ventilato in un minuto (V=VC x FR) FC Frequenza Cardiaca: numero di contrazioni cardiache effettuate in un minuto VO2 Volume di ossigeno consumato in un minuto VCO2 Volume di anidride carbonica prodotto in un minuto R Quoziente Respiratorio: rapporto VCO2/VO2 VO2/FC Polso d'ossigeno, volume di ossigeno estratto dal sangue da parte dei tessuti © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu per ogni battito cardiaco VO2/Kg Volume di ossigeno estratto per Kg di peso corporeo.
  • 8. FIT - Il Massimo Consumo di Ossigeno (VO2max) Il VO2 indica il volume di ossigeno consumato in un minuto nello svolgere un lavoro dato: più intenso è il lavoro, più elevato il valore del VO2 Il VO2max è il consumo di ossigeno osservato in un atleta nel momento del suo massimo sforzo, mentre respira aria atmosferica a livello del mare. Il VO2max esprime la massima potenza di un atleta: dal rapporto fra VO2 e VO2max è possibile valutare l’intensità relativa del lavoro che l’atleta sta compiendo rispetto al suo massimale. Un atleta che consuma 1.8L di O2/min nello svolgere un dato esercizio sta lavorando al 50% della sua massima potenza se il suo VO2max è di 3.6L/min © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 9. FIT - Frequenza Cardiaca (FC) e VO2max L'incremento della FC è risultato linearmente correlato all'incremento del VO2, fin quasi al VO2max Pertanto, a lavori intensi corrispondono elevati consumi di ossigeno ed elevati valori di FC; ad attività di modesta intensità corrispondono valori di VO2 e FC più modesti. Si può, pertanto, rilevare il valore della FC in corso di attività per valutare, in percentuale, il livello d’intensità dello sforzo che l’atleta sta compiendo rispetto al suo sforzo massimo. © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 10. FC e Intensità relativa del lavoro fisico La FC massima teorica raggiungibile in uno sforzo massimale è indicata dalla legge di Morehouse: FCmax teorica = 220 pulsazioni/min - anni di età Con buona approssimazione, alla FCmax teorica corrisponde il massimo consumo di ossigeno: pertanto, rilevando la FC in attività e utilizzando la formula di Morehouse, è possibile valutare a quale intensità sta lavorando l’atleta rispetto al suo massimale. A titolo di esempio, un atleta di venti anni che svolge un lavoro per cui presenta una FC = 160 pulsazioni/min, sta lavorando all’80% del suo massimo sforzo sostenibile. Infatti: FCmax teorica = 220 – 20 = 200 pulsazioni/min (160 : 200) x 100 = 80 © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 11. Correlazioni fra VO2, FC, e qualità allenata Il rilevamento della FC consente di valutare l’intensità relativa dell’attività che si sta svolgendo, il substrato energetico prevalentemente utilizzato e la qualità atletica allenata a quel carico di lavoro fisico. © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu % del VO2max % FCmax Substrato energetico in prevalenza utilizzato Qualità allenata 50 60 Lipidi Resistenza aerobica 60 70 Glucidi, lipidi Potenza aerobica 75 80 Glucidi Massima potenza aerobica 85 90 Glucidi Potenza anaerobica lattacida 100 100 CP Potenza anaerobica alattacida
  • 12. Effetti dell’allenamento sul VO2max e sul ricorso ai substrati energetici L’allenamento fisico ben condotto induce nel tempo l’innalzamento del VO2max per cui lo stesso carico di lavoro fisico diventa meno intenso in uno stato di forma avanzato rispetto a quello iniziale. Ad esempio, se in seguito all’allenamento il VO2max passa da 3.2L/min a 3.6L/min, un lavoro che comporta una spesa di VO2 pari a 2.8L/min rappresenterà nel primo caso l’87.5% del massimale (e si allenerà la massima potenza anaerobica lattacida), nel secondo caso rappresenterà il 77.7% del massimale (e si allenerà la massima potenza aerobica). Nel primo caso l’energia consumata in attività deriverà completamente da glucidi, nel secondo, essendo diminuita l’intensità del lavoro, da una miscela di glucidi e grassi, con risparmio di glicogeno. © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 13. Da ciò la necessità per l’allenatore e per il coach nutrizionale di valutare periodicamente i parametri relativi alla forma fisica, in particolare al VO2max Solo così è possibile ottimizzare, da parte dell’allenatore, il programma di allenamento modificando i carichi in relazione ai nuovi parametri; da parte sua, il coach nutrizionale, alla luce dei nuovi dati, potrà lavorare su quantità e/o qualità di nutrienti per una sicura copertura del fabbisogno energetico-nutrizionale nella nuova situazione. © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 14. • SCEGLIERE LA GARA ALLA QUALE SI INTENDE © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu PARTECIPARE • VALUTARE I CARATTERI AMBIENTALI DEL LUOGO DI GARA • VALUTARE LE SPECIFICHE NECESSITA’ ENERGETICO-NUTRIZIONALI STEP 2
  • 15. Una cosa è scegliere la maratona di New York, altra cosa la maratona dell’Everest; altra cosa ancora gareggiare nel deserto. Le condizioni ambientali molto diverse e in alcune occasioni estreme, richiedono sforzi qualitativamente e quantitativamente assai differenti: programma di allenamento e misure nutrizionali vanno ottimizzati in relazione alle peculiarità della gara scelta. Scegliere la gara cui si vuole partecipare è il primo e fondamentale passo per programmare la maratona. © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 16. © 2014 - NUTRIRSI - Tutti i diritti riservati
  • 17. Il keniano Geoffrey Mutai ha chiuso l’edizione 2013 con il tempo di 2h08'24”; il suo record per la maratona di NY è di 2h05’06” (2011) Nella gara femminile edizione 2013 ha vinto la keniana Priscah Jeptoo con il tempo di 2h.25'.07’’ © 2014 - NUTRIRSI - Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 18. © 2014 - NUTRIRSI - Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 19. © 2014 - NUTRIRSI - Tutti i diritti riservati
  • 20. © 2014 - NUTRIRSI - Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 21. © 2014 - NUTRIRSI - Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu
  • 22. COSTO ENERGETICO DELLA CORSA Direttamente correlato a: © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu • Massa corporea • Velocità di corsa • Stile di corsa • Natura e pendenza del terreno • Calzature
  • 23. STEP 3: OTTIMIZZARE PERIODIZZAZIONE E CARICHI DEL PROGRAMMA DI ALLENAMENTO IN RIFERIMENTO ALLA GARA SCELTA Predisporre periodici test di verifica delle capacità di lavoro dell’atleta © 2014 - NUTRIRSI -Tutti i diritti riservati. www.nutrirsi.eu