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MALASANITÀ E TRUFFE IN GENERE
(ampliato e corretto il giorno 12 febbraio 2015)
INFORMAZIONI MOLTO DETTAGLIATE E CONSIGLI RIGUARDO ALLE MODALITÀ CON CUI SI
INGANNA E DANNEGGIA LA VITTIMA DI TURNO GRAVEMENTE E IN MODO A VOLTE
IRRIMEDIABILE DAL PUNTO DI VISTA FISICO, ECONOMICO, SOCIALE E PSICOLOGICO NEGLI
AMBIENTI PIÙ VARI E IN PARTICOLARE DOVE CI SI DOVREBBE OCCUPARE DI SALUTE FISICA E
MENTALE
ALCUNI CONSIGLI RIGUARDO LA GESTIONE DI PROBLEMI DI SALUTE E CON MEDICI
Ricordate che, anche se non basta un solo medico coscienzioso a permettere di ricevere cure mediche adeguate, è di
grande aiuto essere in contatto con almeno un medico dotato di natura morale o almeno paziente; i medici di questo
tipo esistono: cercàteli.
Ricordate che è importante conoscere almeno superficialmente il medico prima di prenotare una visita specialistica e
prima di iscriversi dal medico di famiglia, magari anche solo con qualche domanda ad altri e soprattutto osservandolo
parlare e informandosi sulle sue attività e specializzazioni e sul tipo di studio in cui riceve: la competenza di un medico
non si può misurare a partire dal titolo di studio, dal numero di pazienti o dal denaro posseduto o richiesto e, al
contrario di quanto si vede nei telefilm, la freddezza, l'istruzione e la posizione economica particolarmente elevate non
indicano nei medici competenza, cultura e affidabilità, anzi spesso il contrario. È fondamentale che un medico desideri
dare le cure mediche a chi ne ha bisogno, cioè che il suo interesse non sia rivolto solo al prestigio e che egli non sia un
accanito cacciatore di streghe: se la moralità è sempre rara da trovare e da appurare, si può però cercare di scartare,
ogni volta che ciò sia possibile, un medico che non si preoccupi di mettere a proprio agio il malato con un modo di
esprimersi calmo e paziente e con la disponibilità a informare e magari ad arredare la sala d'attesa in modo da
renderla un minimo confortevole (oltre al fatto che un brutto modo di fare non è mai un buon segno, bisogna anche
considerare quanto è facile somatizzare l'ansia creata dai medici e quanto è difficile evitare sempre pericolosi malintesi
e confusione con chi ascolta poco, parla bruscamente o in fretta o si contraddice). È molto sconsigliabile cambiare
medico di base, specie più di una volta (in questi casi all'Usl e al Comune si avviano diffamazioni molto dannose): se
non si trova altro che nevrotici, piuttosto ci si rivolga a un medico di Medicina Interna privato in una zona discosta
adducendo con tutti motivi poco urtanti per i medici del proprio Comune, come ad esempio, difficoltà logistiche
(l'alternativa all'internista privato è trasferirsi in un altro comune); trovo anche che spesso, per evitare i cacciatori di
prestigio indifferenti alla sofferenza altrui, maniaci e arroganti, sia bene scegliere chi svolge poche attività (attenzione
a quelle volontarie e non segnalate nel biglietto da visita), ha una sola specializzazione e chiede parcelle nella media.
Inoltre, anche se dar credito alla fisiognomica è non solo stupido ma barbaro, tenete presente che spesso è vero che gli
occhi chiari indicano freddezza, che è appunto ciò che bisogna evitare.
In particolare chi è cresciuto in famiglie ostili dovrebbe fare molta attenzione a evitare medici indisponenti, o che
alternano allarmismi o segni di nervosismo a una calma e gentilezza esagerate e affettate, perché tenderà più di altri a
incontrarne e ad accettarli, a causa delle abitudini create dai familiari aggressivi, e rischierà di subire così danni fisici
e sociali molto gravi...
Qualsiasi sia la vostra situazione familiare, comunque non scegliete mai un medico che sia particolarmente aggressivo,
sgarbato, contraddittorio o poco chiaro al primo incontro (non vi vuole!). Non insistete mai (con preghiere, finzioni,
procedimenti legali o minacce), nemmeno con un medico che vi abbia disdetto un appuntamento indicato come urgente
(anche in questo caso ciò indica in genere che egli non vi vuole).
Considerate che per i medici registrare e filmare le visite è comune, per quanto illegale. Evitate anche ogni medico che
vi chieda qualcosa di personale (per quanto apparentemente innocuo) o di dire o fare qualcosa di strano o vi prescriva
farmaci o modalità di assumerli solo a voce o scriva segni presso l'intestazione del referto che vi consegna (le
indicazioni "in codice" a colleghi non sono mai complimenti e vi sono medici criminali squilibrati capaci di creare
dolore e danni con farmaci e diffamazione, come indicano giornali e testimonianze). Evitate inoltre qualunque medico
vi contatti spesso al telefono, voglia venire a visitarvi in casa o in orari diversi da quelli stabiliti per gli altri pazienti,
vi lasci soli nello studio o vi dica di sospettare varie malattie rare o gravi o croniche (egli vi danneggerà molto in fretta
più di quanto possiate immaginare).
Evitate sempre, infine e con attenzione, chiunque faccia il volontario in Psichiatria o svolga altre mansioni in
collaborazione con psichiatri (non temo di affermare, con molti altri, che si tratta con grande probabilità di un
criminale e/o di uno squilibrato).
Quando a un Pronto Soccorso o a una casa di cura vi vengono consegnati esami del sangue, guardate bene
l'intestazione con i dati personali, perché un po' troppe testimonianze informano di aver ricevuto analisi del sangue con
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i dati di altre persone e non serve a niente reagire se non lo si fa al momento della consegna del referto... (sarà un
escamotage per risparmiare?).
Ricordate che un tampone vaginale da cui risulta assenza di infezioni o vaginosi non sempre è attendibile, per via di
certe abitudini nelle prescrizioni dei ceppi di batteri, funghi ecc. e perché le perdite causate da infezione non possono
essere presenti allo stesso modo tutti i giorni e la necessità della prenotazione impedisce di organizzarsi di
conseguenza). Prima di una visita ginecologica o di un tampone o altro esame invasivo, forse può essere utile prendere
una compressa di Flexiban (fa effetto in genere dopo un'ora e mezza) per rilassare i muscoli della zona pelvica.
Ricordate anche che in presenza di sintomi da infezione urinaria il tampone uretrale è indispensabile e mai sostituibile
dall'esame delle urine e dall'urinocoltura, che sintomi analoghi possono essere dovuti a infezioni vaginali e che
un'urinocoltura positiva per batteri è attendibile solo se anche i valori dell'esame semplice delle urine non sono nella
norma.
Ricordate che i sintomi da infezione o ritenzione urinaria possono essere causati da infiammazione dei nervi del
sistema genito-urinario o da stress.
Tenete presente che esami del sangue con valori relativi al funzionamento di un organo normali non escludono
problemi a quell'organo (fate almeno un'ecografia se avete dolori nella zona corrispondente o sintomi di causa ignota
di cui sapete per certo che molto spesso derivano da un problema ad esso).
Se vi presentate ad un esame medico malvestiti e agitati o molto imbranati, oppure se siete stati diffamati, è
possibilissimo che l'esame in realtà non venga fatto (potete osservare il comportamento dei medici e degli infermieri in
questi casi ricordando fino a che punto le Aziende Sanitarie mirino a risparmiare e considerare la testimonianza di chi
ha avuto delle sorprese ripetendo l'esame in luoghi diversi con aspetto o identità diversi).
Non andate al Pronto Soccorso se siete stati percossi e non ci sono segni visibili delle percosse o se essi sono
interpretabili come causati in altro modo e nemmeno andateci se avete palpitazioni o respiro affannoso senza altri
disturbi o se perdete la sensibilità di una parte del corpo per qualche ora, soprattutto la parte sinistra, perché ciò
spesso è un sintomo causato da stress e di durata breve (se andrete in ospedale in questi casi, sarete sottoposti a visita
psichiatrica). Ricordate che movimenti involontari e dolori muscolari sono quasi sempre disturbi nervosi risolvibili
semplicemente con esercizi di rilassamento, concentrazione e stretching, riposo, condizioni di vita migliori e
ovviamente col miglioramento del proprio atteggiamento verso se stessi.
Non andate al Pronto Soccorso solo per un forte dolore dovuto a una contusione di qualunque origine, se non ci sono
altri sintomi preoccupanti (vomito, ecc.) e se ci sono fratture o rotture prendete prima due compresse di Buscofen e
bagnate la parte lesa con acqua fredda o ghiaccio spray.
Leggete sempre con attenzione i bugiardini dei farmaci che siete in procinto di assumere, anche se dei medici dovessero
sconsigliarvelo e per evitare critiche quando possibile evitate di riferire a medici sia di leggere i bugiardini che di
consultare Internet.
Può essere d'aiuto farsi accompagnare dal proprio compagno/a o da un familiare con cui si abbia un bel rapporto a
ogni visita o esame (non si sarebbe certo i primi a farlo); farsi accompagnare da amici al Pronto Soccorso è abitudine
comune. La notte precedente a una visita urgente e che vi inquieta, prendete un tranquillante leggero alla dose più
bassa (es. Xanax o Flexiban) e scrivetevi sul cellulare un appunto in sigle abbreviate dei diversi problemi da riferire.
Prima di fare esami molto costosi o pericolosi, sentite un altro parere e cercate di verificare in qualche modo tutto
quello che vi viene detto da un medico ad ogni malessere molto limitante.
Controllate sempre la compilazione delle impegnative per verificare che vi siano scritte le eventuali esenzioni, il motivo
corretto per cui fate gli esami e le visite e la presenza di tutti i valori da ricercare se si tratta di analisi del sangue
(dovete conoscere almeno il significato e l'opportunità di valori come VES, PCR e esami relativi a fegato e reni, oltre ai
valori di base come linfociti, ecc.).
Cercate di "vedere" sempre la persona dietro al medico, di non considerarlo insomma nemmeno per un momento solo
secondo il suo ruolo. Non fatevi influenzare mai nemmeno dalla differenza di età eventuale e da nessun stereotipo e
desiderio cosciente o meno. Approffitate dei modi di fare piacevoli e del modo di esprimersi chiaro del vostro medico
senza mai affidarvi a lui ciecamente.
Vorrei invitare a considerare che gli avvocati per la malasanità possono forse essere utili ma solo se si è in grado di
esporre il problema con calma, obiettività, precisione e sintesi e se si cerca una persona dotata di un minimo di
moralità e non legata a coloro da cui è necessario difendersi e se si contatta l'avvocato al primo problema, prima che
l’alleanza tra colleghi e tra medici e la maggioranza della gente (sempre pronta a ricevere parole d’ordine da chi
“conta”) e il dolore fisico e morale snervino e impediscano di venirne fuori per sempre (in ogni caso, penso sia assurdo
rivolgersi ai Tribunali per la sanità, poiché interni all’ospedale). È chiaro anche solo da quanto ho appena scritto che è
molto difficile ricevere un aiuto risolutore attraverso le vie legali; il che risulta più evidente se si considera che il diritto
di filmare qualcuno viene concesso di rado e che spesso non si fa che rimandare qualcuno da un altro medico (il medico
legale), che, anche se scelto in regioni lontane, difficilmente avrà molta voglia di favorire la condanna di un collega.
Si deve possedere prima di ogni visita un' informazione medica di base al riguardo e può essere utilissimo documentare
l’incontro (c'è chi consiglia vivamente di filmare con due telecamere micro, evitando mezzi con cui si registra solo
l’audio e soprattutto i registratori a cassetta, inutili anche perché quelle cassette si rompono…che poi sono i consigli che
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si danno sottovoce per primi a chiunque subisca un reato, anche in casa, per quanto niente di quanto si filma abbia
valore legale se prima non si denuncia; la registrazione può servire anche solo per ricordare bene quanto ci viene detto,
al di là della confusione che spesso accompagna l'ansia con cui di solito si vivono le visite mediche).
Bisogna compilare cartelle relative alle malattie più diffuse con precise informazioni prive di allarmismi, sicure e
sintetiche, derivate dalle visite fatte, da siti internet dell’Usl o gestiti da medici (non da naturopati, omeopati o da utenti
qualunque) o da forum online di malati (purchè comunque non si considerino certezze a priori tutti gli interventi,
nemmeno quelli di personale medico su siti come Medicitalia, dato che non sempre le risposte sono in armonia tra loro
e con quanto affermano medici non online).
Molti consigliano, di fronte a una visita inutile, di provare comunque prima di tutto a fare, senza informarne terzi,
analisi e visite private fuori regione o almeno fuori città (esistono laboratori d'analisi privati e poliambulatori o studi
per visite private e si possono utilizzare anche quelli di città diverse da quella in cui si risiede), molto distanziate tra
loro e solo con abbigliamento adatto (chi non lo possiede cerchi di procurarselo, magari anche consultando la pagina
online modificata più volte http://www.slideshare.com/abbigliamento-essenziale-per-tutti ).
Durante una visita comunque ciò che conta di più è avere i nervi saldi: se si è emotivi, o se si sta troppo male o si è
molto nervosi o depressi, è meglio, se si può, prendersi prima un lungo periodo in cui evitare ogni distrazione,
rilassarsi, centrarsi e anche prepararsi psicologicamente a eventuali incomprensioni, incompetenze o rifiuti ingiusti e
illegali da cui è impossibile spesso difendersi almeno in Italia: bisogna fare il possibile per vivere in una casa
accogliente anche se non si hanno possibilità economiche adeguate (consultare in proposito anche
http://www.slideshare.com/organizzarsi–in–casa) e per ridurre e gestire lo stress attraverso esercizi di rilassamento,
di concentrazione e di meditazione, utili letture e visioni (per qualche titolo http://www.slideshare.com/leggere-per-
vivere e http://www.slideshare.com/citazioni-molto-utili) e buoni ascolti (es. http://www.slideshare.com/brani-
album-di-sostegno-conforto).
Mirare almeno inizialmente ad alleviare solo i sintomi (sia fisici che psicologici) è utile anche per capire quali sintomi
dipendono solo o in parte dallo stress e quali da malattia organica, il che può richiedere, in situazioni di stress molto
particolari, mesi. Al riguardo consiglio di consultare con attenzione il lungo paragrafo circa comuni farmaci e
trattamenti del dolore in http://www.slideshare.com/organizzarsi-in-casa.
É utile approfittare del fatto che anche i medici specialisti possono fare le impegnative, senza che il medico di base
faccia da intermediario. Chi ha bisogno di particolare prudenza dovrebbe probabilmente evitare il più possibile
ospedali e servizi gratuiti o in convenzione (es. MTS, Guardia Medica, servizi offerti da medici di base ecc.) e inoltre
evitare come la peste psicologi, psichiatri, neurologi, psicofarmaci e visite domiciliari di medici.
Un buon consiglio è compilare una cartella contenente il risultato di ricerche on line su bufale relative a esami e terapie
pubblicizzate on line (esami privati non riconosciuti dall’USL, quali l’idrocolonterapia e l’esame immediato della
candida, terapie tossiche come l’ingestione del Tea tree oil, o inutili come diete assurde di pseudo naturopati sedicenti
medici naturali, ecc.).
Trovo importanate ricordare che è senza dubbio possibile avere per brevi periodi sintomi di quasi tutte le malattie più
gravi esistenti senza averne traccia (e nemmeno i prodromi), che lo stress può causare febbricola, forti malesseri
generali e dolori locali tremendi (che però in genere sono variabili e passano da soli dopo un certo periodo) e che nel
mondo è quasi la maggioranza a dover convivere con qualche problema di salute fin da giovane.
Mi sembra che una preoccupazione eccessiva circa le malattie spesso derivi, oltre che dalla mancanza di persone di
riferimento equilibrate e affidabili cui poter apoggiarsi anche economicamente in caso di necessità, dal fatto che non si
è informati al riguardo (spesso, più ancora che dalle malattie, si ha paura dell'indefinito o dell'impossibilità di orientarsi
minimamente tra pareri medici diversi o tra le contraddizioni di altro genere altrui relative alle malattie e alla loro
prevenzione) oppure che non si sta “vivendo”, ovvero che la propria vita è vuota non solo di esperienze vivificanti
(contatti interpersonali positivi e profondi, interessi attivi anche culturali ecc), ma di una rapporto di amore e indulgenza
verso se stessi …insomma credo che in questi casi sia indispensabile ricordarsi che, in qualsiasi condizione, conoscersi
e coltivare un intimo e costante rapporto di lealtà e fedeltà con se stessi e una sincera e coraggiosa comunicazione, pur
tra molti limiti di espressione, vengono prima anche dell’informazione medica e della salute fisica.
LA SITUAZIONE DELLA SANITÀ ITALIANA, COSÌ COME EMERGE DAI GIORNALI, DA RIVISTE E
DALLE CONFIDENZE CHE LA GENTE ESASPERATA SCAMBIA IN PRIVATO O PERFINO NEI BAR
– Sono numerosi i casi di morte, riportati a voce, su giornali o in articoli o lettere presso riviste, causata in breve
tempo o dopo anni (in seguito a cronicizzazione) dal rifiuto sistematico di dottori di base di fare impegnative o
dal loro negare ripetutamente la necessità di curare sintomi, poi rivelatisi di malattie gravi. Ancora più
numerosi i casi di disattenzione pericolosa nella prescrizione di farmaci o di rifiuto di curare o indirizzare alla
cura in presenza di malattie comuni dai sintomi molto limitanti anche nel caso di ragazzi o bambini.
– Diversi medici di base vengono definiti spesso incompetenti o assassini anche da alcuni medici specialisti e
infermieri e sembrano a volte seguire una parola d'ordine precisa, secondo la quale il loro compito sarebbe
costringere la gente "con le cattive" a non richiedere allo stato spese per esami diagnostici necessariamente
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ospedalieri oppure a rivolgersi a privati per ogni cosa relativa alla salute come in America.
– Sono numerosi anche i casi di grande sofferenza o morte dovute al rifiuto di medici di ospedali o case di cura
per anziani di dare le cure mediche, motivando il rifiuto con la ormai diffusissima quanto comoda diagnosi di
sintomatizzazione da stress (a parte i segni di infarto non curati e gli anziani rimandati a casa senza esami cui
specialisti privati hanno diagnosticato e curato malattie che causavano loro molto dolore, si riportano casi di
ogni genere: mi colpirono particolarmente quello, riportato dal giornale pochi anni fa, della donna giovane o di
mezza età morta per insufficienza respiratoria dopo anni trascorsi con la febbre a 38 e cui avevano rifiutato
accertamenti adeguati e parlato di stress, e quello, riferitomi a voce, di una donna con un cancro alla zona
genitale o a un'ovaia mai rilevato nonostante numerosi esami fatti a intervalli regolari a causa del suo stato di
gravidanza). Si mantiene viva e vegeta l'abitudine secolare di molti medici di ostacolare o criticare
l'informazione (tramite dialogo o attraverso ricerche o domande dirette in Internet) del paziente relativa alla
salute e scrivere in modo illeggibile per i "profani". Molti medici inoltre scambiano la normale preoccupazione
per le malattie e per tutto ciò che essa comporta sul piano economico, sociale ecc. con l'ipocondria.
– Proliferano assicurazioni sulla salute, medici privati e ambulatori di analisi del sangue, urine o tamponi privati
ed è sorprendente l'afflusso ad essi, nonostante i costi di alcuni esami siano elevatissimi, mentre su internet e
altrove video e altro informano della notevole aggressività o dell'incompetenza di molti infermieri e medici
ospedalieri e sul giornale si leggono a volte notizie incredibili circa il funzionamento dei laboratori
convenzionati (per esempio pochi anni fa in una città del centro Italia, dopo che si era tentato di nascondere il
fatto per diverso tempo, emerse che molti compiuter guasti dell'ospedale non venivano da molto nè riparati nè
sostituiti, tanto che gli addetti erano stati ed erano ancora costretti a svolgere il lavoro di documentazione a
mano e nella consegna degli esami c'erano già stati diversi errori). Riguardo all'aggressività nevrotica e
ignorante di moltissimi infermieri e di diversi medici, oltre a osservarle di persona e attraverso altri testimoni,
credo sia importante riflettere su alcuni relativi servizi televisivi, come quello ( di Striscia la notizia? delle
Iene?) di qualche anno fa, in cui si denunciava il comportamento schifoso degli addetti alla chemioterapia di
un noto ospedale con i malati di cancro e in cui inoltre il medico intervistato parla del fatto con ironia odiosa
appena trattenuta e anche l'intervistatore mantiene un tono falso e accondiscendente. In ogni caso si consideri
che la "caccia all'emotivo" o a chiunque , per qualunque motivo, sia turbato o stressato da qualche intima
sofferenza presente o precedente – sport molto amato in ogni ambiente – negli ospedali pare essere addirittura
venerata come sacro dovere, come quella a chi non lavora (qualunquq sia il motivo per cui non lo fa).
– Un articolo sul giornale (o il telegiornale) informò poco tempo fa del gran numero di persone del sud Italia
fallite economicamente nel tentativo di curarsi al nord presso medici con parcelle anche molto elevate e non
sempre competenti o decisi a svolgere il servizio richiesto.
– Il giornale non manca di riportare il decorso fallimentare delle istanze di giustizia (anche portate avanti in
tribunale in diversi appelli) di persone cui medici non diagnosticarono malattie gravi e terminali. Non esistono
leggi per rendere agevole documentare legalmente gli abusi commessi da medici e infermieri.
– Medici ospedalieri o generici definiti squilibrati o incompetenti da altri medici e dimostratisi pericolosi non
vengono generalmente rimossi dall'incarico a causa delle leggi sui dipendenti pubblici.
– Per legge un medico di base può rifiutare un paziente in qualsiasi momento del rapporto (anche poco dopo
averlo conosciuto) e senza bisogno di fornire una ragione nè al paziente nè a nessun'altro e tantomeno di
dimostrare alcunchè (può farlo anche con raccomandata, modo particolarmente apprezzato perché può
coinvolgere l'impiegato delle Poste in un meccanismo diffamatorio).
– Per legge un ospedale può rifiutare le cure mediche se il paziente rifiuta contatti con psichiatri o addirittura se
rifiuta l'internamento in Psichiatria.
– Radio tre anni fa commentò il silenzio generale circa una proposta di legge dell'indomani di eliminare i fondi
messi al servizio dallo stato per malati dipendenti da macchinari o farmaci e servizi costosi.
– In internet si trovano spesso commenti a casi di servizi per portatori di handicap dove gli addetti non si
occupavano minimamente degli invalidi e in cui i carabinieri intervennero. Io stessa ho visto associazioni
occuparsi delle vacanze estive di handicappati con soluzioni che non tenevano conto dei loro limiti, scegliere
volontari giovanissimi sconosciuti e senza la minima preparazione e non vigilare sul comportamento dei
volontari (in certi casi ammirevole, ma in altri terribile).
– Maltrattamenti in case di cura o casi di operazioni chirurgiche non necessarie prescritte per arricchire il
personale medico impliegato sono riportati in giornali e su internet con molto clamore.
– Il noto programma di Saviano su Rai 3 ha informato di come siano frequenti i mafiosi (appartenenti soprattutto
alla mafia del Nord) tra i medici.
– Confrontando i casi della malasanità con altri (come molte violenze domestiche e i maltrattamenti ai bambini
compiuti negli asili e denunciati), sembrano davvero molte le categorie considerate inutili, molti coloro che
considerano l'inutilità economica inutilità generale e che giudicano l'inutilità un motivo più che sufficiente per
disprezzare e condannare a sofferenza o morte. La mentalità diffusa fa apparire più realistica la profezia di
Hannah Arendt e può far pensare troppo ai primi provvedimenti nazisti (l'assassinio dei "malati mentali"
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tedeschi) e ai progetti di Hitler di uccidere anche tutti i tubercolotici, gli asociali ecc.
UN ELENCO UTILISSIMO DEGLI ABUSI PIÙ FREQUENTI IN MOLTI DIVERSI AMBIENTI
Le lettere in corsivo sono derivate dal testo in forma di elenco successivo relativo a truffe e molestie di negozianti,
commessi e artigiani e sono funzionali a una sistematizzazione molto approssimativa
b) dentisti, dermatologi o dietologi che presentano problemi estetici come vere e proprie malattie che richiedono
assolutamente cure e una certa spesa; b) il medico generico che prescrive ripetutamente costosi e inutili integratori e
esami del sangue identici; b) il fisioterapista o lo psicologo che mentono sulla possibilità di sostituirli con corsi o
attività private di altro genere più opportuni (per costi, rischio, possibilità); b) il fisiatra che mente sulla possibilità di
fare certi corsi costosi anche in convenzione (come la ginnstica posturale); b) il medico (anche ospedaliero), il
massagiatore, l'insegnante di yoga e il naturopata on line che prescrivono diete e pastiglie naturali assurde, o esami e
pratiche inutili e non riconosciute dall'Usl (come l'idrocolonterapia per stipsi o per la fantomatica candidosi intestinale,
o un certo particolare e istantaneo esame della candida vaginale); b, e, l) il collaboratore di rivista che, per scrivere
oroscopi e articoli, sfrutta gravi abusi della privacy compiuti da altri;
c,m,v) il medico che chiede il lavoro preciso che si svolge, la residenza nei dettagli, se si ha la patente (non per verifiche
relative a terapie da prescrivere, ma perchè in certi ambienti si ritiene pazzo o stupido chi non la possiede), che musica
si ascolta, se si hanno “amici”, che idee politiche si hanno o se si nutre un eventuale rancore o timore per la categoria di
medici o psichiatri (come se nessuno potesse avere esperienza o una coscienza tali da disprezzarli ragionevolmente o
non si dovesse temere l’incompetenza e la crudeltà che ne caratterizza la gran parte senza che la legislazione permetta
di difendersi)… Osservare, osservare!; c,m,v) il titolare che all'inizio del rapporto di lavoro, in cerca di confidenze,
sfoggia un carattere non suo tranquillo e molto simpatico e basa un giudizio definitivo su qualche frammento di notizie
e osservazione così ottenuta, per poi cambiare di colpo comportamento (l’aggressività o la volgarità poi mostrate sono
rivelatori di una mentalità e di un carattere: se il comportamento torna in seguito rispettoso o magari gentile, egli
probabilmente vuole così coprire iniziative vendicative e diffamatorie alle spalle del dipendente); c,m,v) il fidanzato che
finge affetto e dolcezza mentre fa il possibile per vendicarsi di torti magari solo immaginati e causando gravi sofferenze
e danni irrimediabili a chi diceva di “amare”; c,m,v) parte degli esponenti di un gruppo (compagni di classe, colleghi,
ecc.) che, per cercare di strappargli opinioni o parole magari poco ponderate o solo di riflesso al disagio creato si
rivolgono a una vittima delle umiliazioni di altri componenti di quel gruppo parlandogli con finta gentilezza e in genere
accennando alla cattiveria rozza e all’ignoranza di quelle offese; c,m,v) il passante che "si offre" di dare indicazioni
stradali o accompagnare sul posto per vedere dove il nuovo arrivato o il diffamato si reca, o che ne osserva gli
spostamenti, d'accordo con altri (tra cui non manca mai, "in certi casi", un controllore delle Ferrovie, impiegati e
commessi delle stazioni e tassisti); c,m,v) la persona appena conosciuta che ci presenta un suo amico psicologo o
studente di psicologia o psichiatria presentandolo senza dirci di cosa egli si occupa per farci giudicare da lui in base a
tre domande o al nostro aspetto (questo comportamento, ignorante e vigliacco ai limiti del possibile, è ormai quasi
prassi comune);
d,a,s) il medico che durante la visita chiede di occuparsi di un paziente in coda sfortunato o bambino oppure parla
d'altro, dando spiegazioni ovvie, accennando a malattie degli altri suoi pazienti o proprie o a fatti personali di solito
lacrimevoli, come per suggerire l'idea imbecille che sarebbe brutto interromperlo pretendendo che faccia il suo
dovere(in genere si gioca sul buonismo spesso, anche se in realtà ci si basa soprattutto su una generica difficoltà di
una persona di imporsi, parlare, chiedere, chiarire, resistere a una certa insistenza);
e,l) la prassi, frequente in certe famiglie ma soprattutto negli appartamenti condivisi da studenti o lavoratori e negli
ambienti ospedalieri, di non rispettare le essenziali linee che delimitano gli spazi privati e di usare telecamere nelle
stanze, nei bagni e occasionalmente anche di registrare colloqui frammentari utili a sostenere determinati punti di vista;
e,l) l'artigiano o il medico generico che sfrutta il servizio in casa per piazzarvi dispositivi audio o camere se in ciò da
altri richiesto in certe situazioni o di sua iniziativa (per quanto non sia sufficiente, è una prudenza che non costa nulla
preparare salviette umide per le mani, attrezzi, stracci e vietare loro bevande caramelle, sigarette, l'uso del bagno, e del
nostro cellulare e di stare soli e informarsi bene, perché è cosa più comune di quanto si creda e in certi ambienti si può
trovare chi ne parla lucidamente e con cognizione di causa, e del resto non possono esserci dubbi quando fuori casa ci
viene ripetuto quanto abbiamo bisbigliato in casa mentre è certo che i vicini non potevano udire nulla); e,l,v) gli
impiegati nella telefonia che leggono i messaggi scambiati tra gli utenti, trovandosi a poter lo fare per il loro lavoro per
quanto ciò non sia cosa molto nota, e diffondono giudizi sommari e informazioni così raccolte;
e,c) il medico o infermiere che telefona o riceve conoscenti del paziente in circostanze particolari o che apre la borsa di
pazienti addormentati o immobilizzati per cercare di avere informazioni utili sulla loro capacità di difendersi o per
prendere referti di esami già fatti che prima non aveva voluto né chiedere né accettare di visionare per mancare di
rispetto al paziente e per farlo sentire impotente -ciò per danneggiarlo o ovviamente, per vederne le reazioni o per
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un'indifferenza agli esami fatti basata su pregiudizi e pettegolezzi sul paziente – (se ricoverati, non portare niente di
cartaceo, vietare per iscritto contatti dei medici con chiunque in certe circostanze, e se si pensa di poter avere malattie
infettive o se gli esami fatti lo affermano, insistere e, se possibile, rifiutare il ricovero o prepararsi ad affermare agli altri
pazienti di aver avvisato di ciò i medici al colloquio di ingresso);
h,o) l'impiegato ospedaliero che insiste senza necessità perché si paghi il ticket mentre si è in coda;
f) il medico ospedaliero o certe autorità che, per mettere a disagio il “paziente”-cliente, oltre che per vederne le reazioni,
chiamano vicino a sé infermieri-colleghi senza nessuna funzione pratica; f,s,t) il medico che rifiuta di trattare il cliente
con rispetto, e di prescrivere visite davvero obiettive ed esami; f) il medico sprezzante e ostile con un bambino timido a
causa dell'emotività e inesperienza dell'età e dell'incuria dei genitori o una persona di qualsiasi età reduce da violenza,
un lutto ecc. (comportamenti del genere sono quasi la norma in qualsiasi ospedale);
g) l'artigiano che disdice all'ultimissimo momento magari più volte o che rimanda di molto un servizio davvero urgente
per cercare di provocare reazioni d'ira da ridicolizzare o per rendere la vittima più conscia dell'ostilità di cui è bersaglio
(un motivo valido per iscriversi a un sindacato inquilini e tenere sottomano dei numeri di artigiani diversi da quello
condominiale); g) la gente del paese che, ad. es. sotto casa della vittima di turno o nell'appartamento confinante, ne
ripete alla lettera cose dette ad. es. nel suo condominio (in questi casi bisogna proprio fingere di ignorare anche il
tentativo, non parlarne a allontanarsi subito dove poter non sentire); e,g,i,m) il passante che chiede gentilimente facili
indicazioni stradali in luoghi che conosce bene per osservare, giudicare e mostrare l'eventuale mancanza di chiarezza e
disinvoltura nel darle , il fatto che ci si senta assurdamente in dovere di farlo, il modo brusco di rifiutarle o il
corrispondere modi e accenni confidenziali;
l, e, b) l'infermiere che invita una donna a spogliarsi a seno nudo in una corsia ospedaliera piena di gente con la scusa
assurda di fare un esame cardiaco proprio lì e in quel momento; l,e, b) il medico che richiede di spogliarsi anche se non
è indispensabile alla visita:
m) il medico che, pensando e dimostrando con i fatti il contrario, ripete a memoria, non richiesto e/o con tono falso,
frasi fatte come: "è assurda questa mania di molti medici di vedere ovunque ipocondria e stress", oppure "anche in
presenza di stress possono esserci malattie indipendenti da esso che vanno curate senz'altro", oppure "le cure mediche si
danno a tutti al di là del reddito o del tipo di occupazione", oppure "ho un figlio che ha circa la tua età, posso capire"
(osservare il tono e soprattutto basarsi sui fatti); m) il medico generico che, pensando di danneggiare così persone in
difficoltà particolari con esponenti della sanità, decide di ricevere anche il sabato i suoi pazienti, aperto alla possibilità
di vedere a pagamento persone esterne o che, lavora il sabato gratis per persone non residenti nella città (infatti, ad
esempio, una persona senza residenza perché costretta ad abbandonare la casa a causa di violenze domestiche, non ha
diritto al medico di base, e inoltre di solito non viene visitata con obiettività da un medico che ne conosce la situazione);
n) il familiare, lo psicologo, lo psichiatra, il medico, lo stronzo in genere ecc., come il nazista, che si lamentano della
vista delle sofferenze e delle idiosincrasie che essi stessi causano e della fatica che causa loro a volte il crearle; n) il
medico che accusa di avere pretese arbitrarie e dannose(ad. es. di ipocondria o aggressività ingiustificata) il paziente
realmente malato e magari lo presenta tale ai colleghi scrivendo punti esclamativi ai lati del testo del resoconto della sua
visita da riportare altrove o aggiungendo prescrizioni di esami a mano su testo stampato oppure a voce (osservare
semplicemente i testi delle visite soprattutto al Pronto Soccorso)-inoltre il medico generico può chiederci di telefonargli
durante una visita specialistica per metterlo in contatto con lo specialista senza che ciò -prudentemente- risulti dai
tabulati della sua compagnia telefonica; n,a) il condomino che accusa il vicino dei rumori che causa (vedere i siti e i
forum su internet gestiti da sindacati degli inquilini e avvocati esperti in questioni condominiali); nm) il parente che
accusa di fronte ad altri il familiare nella posizione più debole (ad. es. economicamente) di insensibilità, falsità,
aggressività, ossessiva volontà di nuocere o malattia mentale che in realtà sono proprie e lo spinge a presentarsi al
pronto soccorso per cercare di farlo ricoverare in neurologia o psichiatria con privazioni, violenze fisiche e psicologiche
o minacce o buttandolo per strada;
s,n) il criminale (comune, colletto bianco, politico) che definisce gli organi della Magistratura associazioni a delinquere;
s,n) lo psichiatra o il neurologo che prescrive dannosi antidepressivi a ragazzini di 18 anni per nulla depressi in senso
clinico su proposta dello psicologo che risponde al loro posto nello studio dove riceve e in quello del neurologo stesso
e che lo definisce in depressione, nonostante i problemi dei ragazzi siano ben concreti (es. tipico è la semplice
mancanza di informazione – compresa quella di base per reperire da sé quel che serve sapere – o di buona salute o di
sostegno familiare per studiare o trovare un lavoro e un appartamento dove vivere o difendersi legalmente, oppure –
caso meno frequente ma constatato - dolore e sfiducia causato da traumi recenti magari causati da amici dello psicologo
o dai genitori che lo pagano per spingerlo in psichiatria per rancori personali o motivi economici); s,n) il dipendente
dell’Ufficio Igiene che al telefono insiste per avere nome e cognome di chi chiama per segnalare mancanze anche molto
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gravi o che se ne informa per vie illecite per diffamarlo presso i locali del posto e che con il tono sgarbato e palesando il
rifiuto di intervenire rifiuta di accogliere la segnalazione ed espone il cittadino al rischio di malattie (secondo varie
testimonianze in alcuni locali di città italiane insetti passeggiano abitualmente sulle pile dei piatti “puliti”, lavastoviglie
rotte sono inutilizzate, i piatti sono lasciati per ore in ammollo nella sporcizia e puliti male e manca totalmente il
materiale per le pulizie, mentre in alcuni bar il caffè decaffeinato è un filtro di caffè normale già utilizzato e i tramezzini
sono ripuliti ogni mattina da strati di muffa prima di essere messi e rimessi in vendita e il fatto che ciò sia raro non
rende la cosa meno grave); s,n) il medico che non fa una diagnosi di cui è sicuro o che non informa circa malattie (tipici
i casi di Fibromialgia e Sindrome da Reflusso Gastroesofageo) o sull’attendibilità di esami (tipico il caso del tampone
vaginale) o sull’esistenza degli esami stessi (frequente il caso del tampone uretrale e dell’urinocoltura, meno scontati
dell’esame delle urine; tipico il caso del test sull’acidità dello stomaco e sugli altri modi di diagnosticare il reflusso
gastroesofageo, meno scontati della gastroscopia); s,n) il medico che rifiuta di praticare l’aborto perché altrimenti gli
sarà negato l’ingresso in certi circoli frequentati da colleghi e altre conoscenze utili alla carriera (parlando poi
ovviamente di morale); s,n) l’esponente della Chiesa che scomunica il medico che ha praticato l’aborto a una bambina
stuprata dal padre e il cui parto gemellare l’avrebbe uccisa sventrandola (dato riportato dai giornali); s,n) il gruppo di
medici che falsifica il giudizio del test d’ingresso di ottimi studenti di Biologia noti per essere poco adatti al regime di
omertà e compromessi della casta dei medici e che, al contrario, favorisce laurea e lavoro di persone anormali e
incompetenti ma, per la loro ottusità, ingenue e ricettive a slogan e pregiudizi, su cui del resto magari far ricadere ogni
responsabilità legale nel caso di danni gravi e documentati a pazienti (ho visto un medico telefonare a dei colleghi più
volte durante una “visita” per chiedere banalità sull’Aulin e poi riuscire a sbagliare la prescrizione di antibiotici e orari
fissati per una cura in atto; costui diceva apertamente che la pillola anticoncezionale dovrebbe essere illegale e che non
la prescriveva perché le donne “sono fatte per fare figli” e altre assurdità offensive simili); s,n) il medico che, pronto a
parlare poi di richiesta del paziente, mentre questi prova dolore fisico e disagio a causa di un esame, gli consiglia di non
"concluderlo" con il prelievo stabilito dicendogli assurdamente che potrebbe essere un "falso positivo" a causa di
qualche motivo inventato al momento (prepararsi, pretendere il prelievo, farsi accompagnare, informarsi se e come
denunciare);
s,u) lo specialista che telefona o lascia la stanza durante la “visita” per vedere cosa egli fa in sua assenza, per creargli
disagio o per far pensare a chi è in sala d'attesa che sta davvero visitando, dato che questo richiede tempo (uscire mentre
si attende e stare in vista); s,u,n) il medico generico che lascia lo studio occupato chiudendo la porta, mentre la sala
d'attesa è piena , ogni volta con la stessa persona, cui consegna o prescrive intanto a voce farmaci molto dannosi o
inutili dicendole di consegnarle successivamente la ricetta per difficoltà logistiche, pronto in seguito ad accusarla non
solo di essere andata in farmacia di sua iniziativa ma di averli rubati dallo studio in quelle occasioni (in questi casi chi è
in sala d'attesa deve osservare il come e quando di queste “coincidenze” nell'allontanarsi del medico dalla stanza,
mentre il paziente deve aspettare il medico sempre in sala d'attesa lasciando magari anche la porta aperta e al ripetersi di
tali assenze con lui deve cambiare subito medico; bisogna inoltre accettare farmaci solo previa regolare impegnativa,
attenersi solo al testo stampato e chiedere di ristamparlo nel dubbio, anche perchè ci sono stati casi in cui quelli
consegnati a mano erano on solo inutili ma fuori commercio perchè cancerogeni e in cui il medico ha aggiunto a mano
di usare un medicinale per più giorni di quanto è consentito per legge e secondo il foglio illustrativo, provocando gravi
danni);
s) la studentessa laureata in Psicologia volontaria o stipendiata in un centro antiviolenza per le donne che vi lavora male
e solo per ricavarne crediti universitari o referenze lavorative o che, per evitare di scontrarsi con persone importanti per
il suo futuro, mente sulle funzioni dell'associazione e nega l'aiuto a donne diffamate e reduci da contatti problematici
con medici (il che è frequente quanto l'averne con l'assistente sociale in casi di violenza domestica, altrimenti del resto
non esisterebbe necessità di associazioni....; in tali casi evitare del tutto le associazioni); s) il medico che mente in un
consulto online dopo aver riconosciuto un tale dal codice identificativo del suo computer visibile sullo schermo
(ricordare che lo pseudonimo non protegge e che lo scritto via Internet non sempre è una garanzia); s) il medico
dell'USL che, indifferente alla sua incompetenza per un consulto specifico e all'illegalità dell'azione, si presenta al posto
dello specialista ospedaliero a una visita concordata (osservare o richiedere documenti identificativi, recarsi
accompagnati alle visite, appuntare nome, data e ora dea prenotazione telefonica e possibilmente prenotare via internet,
informarsi su come denunciare); s) il medico o infermiere che evita di chiedere o usare la mail e che evita di telefonare
per concordare un impegno preso ufficialmente giustificandosi invitando di aver sempre trovato il telefono spento, o che
sposta un appuntamento ufficialmente classificato urgente all'ultimo momento con un messaggio in segreteria al
telefono realmente spento (tenere il cellulare acceso in attesa di un esame, chiedere sempre e annotare il nome
dell'operatore, l'ora e la data della prenotazione e cercare di farla online, cercare di fare in modo di essere contattati via
mail, informarsi sulla possibilità di far verificare i motivi dell'annullamento, fare privatamente gli esami urgenti,
prepararsi a doverli fare così se prenotati in convenzione); s) il medico che nega la presenza di malattia e la necessità di
curare (attenzione al tipo di clientela di un medico generico: di un medico è quasi impossibile avere giustizia, perciò
dopo che si sa di un suo danno grave a un paziente o di un suo disturbo mentale, egli al massimo viene snobbato dalla
gente che ne parla; gli specialisti non vano giudicati favorevolmente solo dalla parcella alta o dal numero di
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specializzazioni, le quali anzi spesso denotano ambizioni egoistiche, indifferenza per i pazienti e complesso del dio) e
che magari lo fa di fronte a segni molto evidenti di infezione e al suo emergere nella visita di un collega ma non da
laboratorio (ci sono casi in cui gli addetti al laboratorio non effettuano davvero gli esami e ci sono infezioni che non
risultano ai comuni test di laboratorio, o difficili da diagnosticare con certezza, tanto che i medici a volte, in caso del
protrarsi di fastidi e perdite a esame negativo, consigliano di curare per tentativi: informarsi da medici competenti su
questa pratica e sui possibili gravi decorsi a lungo andare delle infezioni); s) il fisioterapista che non esegue la terapia
prescritta dall’impegnativa approfittando dell’ignoranza o della difficoltà nel reagire del “paziente”; s) il medico del
Pronto Soccorso che consegna di regola in determinati casi l'esame del sangue di un altro (osservare sempre il nome e
cognome in alto) o che mente sulle loro implicazioni o su day hospital e pac o che rifiuta esami causando infarti, ecc... ;
s) il carabiniere che rifiuta di fornire informazioni chiare di sua competenza e consigli utili o ne dà di false (verificare
sempre nei forum e siti adatti on line, andare in questura accompagnati e sicuri sul da farsi, in generale informarsi il più
possibile sui forum ecc.on line e non dai Carabinieri, informarsi sulle conseguenze dell'essere denunciati dai
Carabinieri, avendoli denunciati senza prove, ad es.consultando: yahoo.it/answers; canestrinilex.it; blog
www.solignani.it); s) il medico che prescrive "a voce" antibiotici per più giorni del dovuto e/o in assenza di infezione
registrata da esami di laboratorio regolari, provocando o peggiorando infezioni, con conseguenti gonfiori, dolore e
arrossamenti e causando anche crampi e pericolose "Resistenze" o altri danni (ricordare che un'urinocoltura che rileva
batteri nocivi è un esame valido solo se l'esame delle urine abbinato presenta certe anomalie nei valori e che un
antibiotico va preso solo in caso di estrema necessità documentata, che mai va preso per più di 5 giornie e che il suo uso
va valutato attentamente se un'infezione è cronica o se ci sono le controindicazioni indicate dal bugiardino); s) il
medico che prescrive farmaci e esami che non possono essere prescritti senza preliminari accertamenti, senza fare le
domande necessarie prescritte, senza visione degli esami già fatti o senza tener conto e informare di gravi casi di
malattie o morti causate dall'assunzione di quei determinati farmaci [so di casi in cui ciò si è fatto anche in ospedale con
pazienti bambini; tipiche sono le seguenti situazioni: il caso dell'esposizione ripetuta ai raggi (spesso si prescrivono a
caso diversi esami del cuore perché in Italia costano poco e non si ha voglia di indagare le tante cause organiche di una
tachicardia, che può essere causata per esempio da Sindrome da Reflusso Gastroesofageo); quello della prescrizione
non necessaria di TAC e Risonanza Magnetica (c'è chi prescrive la TAC per l'emicrania ai giovani senza indagare le
altre cause comuni, come l'uso della pillola anticoncezionale, l'asimmetria mandibolare o lo stress o la tensione
cervicale eccessiva; c'è chi prescrive inoltre questi esami con Contrasto senza fare prima compilare il particolare
modulo relativo con scrupolosità); quello delle allergie ai componenti dei farmaci o delle anestesie; quello della
prescrizione di Lansox e di Gaviscon associati (vedere i loro fogli illustrativi in proposito); quello della resistenza ad
alcuni tipi di antibiotici; quello della ricaduta su fegato e reni di molti farmaci in uso per varie terapie oppure catalogati
come "antidepressivi" o "ansiolitici" (a volte molto duratura, pesante o fatale anche quando questi due organi sono
sani!)];
s,c,m,v) l’assistente sociale che, oltre a negare informazioni e aiuti, anche quando previsti dalla legge, contatta il medico
curante di un cittadino in difficoltà per renderlo parziale e spingerlo a fare altrettanto; s,c,m,v) il prete che viola il
segreto professionale, guardando chi riceve e/o riferendo ad altri la conversazione avuta da confessore;
s,c) l'esecutore dell'esame ospedaliero o del laboratorio d’analisi che in certi casi non effettua realmente l'esame che
mostra di fare (fare attenzione perchè non è raro dato che c'è chi giustifica queste gravi truffe con la mancanza di denaro
dell'azienda ospedaliera o con la teoria che è bene trascurare bocche inutili o chiunque appaia vagamente- o conviene
che appaia loro – per diffamazione o timori di denuncia di un collega o superiore - ipocondriaco, ecc..) o che decide se
farlo guardando e facendo una domandina o due , basandosi sui test demenziali già nominati e magari chiamando vicino
a sé uno psichiatra presentandolo diversamente (ce sono di regola ovunque, compresi, non solo tutti i Pronto Soccorso e
reparti ospedalieri, ma anche i laboratori MTS e, spesso, la Guardia Medica, dove altrimenti si troveranno facilmente
volontari del CSM); s,i,d,c) il carabiniere, il medico, lo psichiatra che davanti a una persona telefona a un collega di un
altro comune, motivando la telefonata inventando di sana pianta che la persona gli ha parlato molto o in modo strano di
lui e ciò per incoraggiarne la comunicazione di informazioni sommarie (che possono essere devianti) e soprattutto per
avere parte e conferma di impressioni del momento basate su stantii pregiudizi e in seguito alla quale la sconsiglierà di
denunciare-per quanto illegalmente-, approfittando della difficoltà di reagire che nota nella persona che si trova lì
perchè ha subito un reato, reato che magari è la causa di quella momentanea incapacità (bisogna prepararsi, reagire,
farsi accompagnare, convocare il superiore); s,m,r,b) il medico che fa somministrare psicofarmaci a pazienti
addormentati , ricoverati in reparti o al pronto soccorso, attraverso la flebo o facendoglieli bere senza chiedere il
consenso né documentare la cosa e magari in presenza di segni cutanei di intossicazione o problemi del fegato o senza
alcun esame preventivo circa la loro tollerabilità nel caso particolare; s) l’organizzazione che per una visita privata
prenotata in ospedale fa sì che al posto dello specialista ospedaliero si presenti un medico dell’USL di specializzazione
diversa e del tutto incompetente (c’è chi può documentare casi del genere); il Pronto Soccorso che causa morti per
infarto in chi vi si reca con i sintomi tipici, diagnosticando sindromi da stress;
e,i,d,q,r,s,t,v,o,g,f,a) l'insegnante, il familiare o conoscente che alimenta forme di bullismo e non dà informazioni e
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letture davvero essenziali ; tutti gli schemi) il familiare, il partner, il bulletto che ogni giorno di più cercano di spingersi
più in là nella violenza verbale e psicologica con la persona verso cui la dirigono e ciò allo scopo di cambiare a poco a
poco l'immagine che ne hanno per rendere a se stessi più facile arrivare con lei/lui alla violenza fisica; b,c,f,v,m,t)
psicologo, neurologo, psichiatra che mentono sulla possibilità di obiettività e di effettivo sostegno della loro disciplina e
attività o sull'effettivo grave danno psicologico, fisico e socio-economico degli psicofarmaci e che danno giudizi
sprezzanti e nomi sulla base di test da manuale o addirittura fisiognomica e interpretazioni codificate della calligrafia e
altri schemi di comodo, anziché far domande mirate, dare spiegazioni, un ventaglio di informazioni basilari e possibilità
(da verificare per tentativi), letture di testi che raccolgano esperienze simili a quelle vissute e culturali...quelle soluzioni
insomma che, sole, possono portare ad autoconoscersi ed elaborare il passato, invece di creare confusione, rifiuto e
paura, ostacolando l'autoaccettazione, la disidentificazione sana con gli automatismi e i progetti positivi concreti di
superamento dei propri limiti nel tempo (-l’essenziale senza cui nessuno può lavorare su di sé ed essere forte e
aperto-); ; b,c,f ,m,t,v) lo psicologo che con il cosiddetto paziente parla dei suoi problemi o crea un rapporto fuori studio,
magari per sfruttarlo in gruppi politici o pseudoreligiosi, grazie alla facilità con cui si può plagiare qualcuno all'inizio di
una psicoterapia(specie se molto giovane) o che ne divulgale confidenze, dà per scontata la veridicità di quanto ne
dicono parenti o conoscenti o ne incoraggia chiacchiere vuote, alimentando o creando problemi di comunicazione
deleteri, diffamazione, una assurda dipendenza, transfert (tipici quelli dal genitore per i ragazzi), una profonda sfiducia
e una consapevolezza dolorosa del tradimento subito che rendono inutile e anche dannoso il rapporto; b,c,f,m,t,v) il
medico generico e lo psicologo che danneggiano il “paziente” con allarmismi assurdi e informazioni false o parziali, e
magari anche diffamazione, e cercano intanto di trattenerlo con modi gentili saltuari, con qualche aiuto in cose
irrilevanti e con la confusione stessa del loro comportamento (che il paziente comune sarà portato infatti per un po' a
voler capire evitando di andarsene... È il metodo il bastone e la carota); b,c,s,m,t,v) il medico che, approfittando di
blocchi creati da traumi recenti del paziente o della sua inesperienza, età o altro limite, fa spesso degli squilli al cell del
paziente chiedendo di farsi richiamare o gli chiede di visitarlo solo a casa a tarda sera, dà il tu chiedendo il lei e usa un
tono a volte paternale e altre confidenziale, cercando attraverso comunicazioni frequenti di creare un rapporto basato su
gravi incuria, danno fisico e violenza psicologica senza darne l'impressione agli altri o senza almeno dare l'opportunità
al paziente, ripresosi, di denunciarlo facilmente e con successo ]; q,f,i,t,o,m,l,h,g,c,a) il gruppo di familiari/amici che si
reca appositamente in un luogo per insultare qualcuno (magari approfittando del fatto che vi lavora) tramite il più
anziano e poi usa l’età di quest’ultimo per giustificare le offese (a volte ovviamente le cose stanno davvero così e quindi
in questo caso bisogna giudicare considerando il quadro d’insieme e in ogni caso reagire sia con fermezza che con
gentilezza); u,v,z,e,l,i) lo psichiatra che sostiene la violenza familiare più crudele su una persona economicamente non
indipendente e che ne contatta i conoscenti per diffamarlo presso di loro, magari mostrando o riferendo i segni di
insofferenza (azioni magari innocue, ma ridicolizzabili o appariscenti) provocati in lui dall’incuria passata e dalla
violenza stessa (spiate attraverso telecamere introdotte nei suoi spazi “protetti” con disumanità) e che magari suggerisce
ai più vicini frasi da dirgli atte a minarne in profondità la fiducia in sé o nella vita, in modo da spingerlo alla
disperazione e quindi alla pazzia, al suicidio o a buttarsi in mezzo a una strada dove attendono gli “squali”, già
sull’avviso (chi avesse dubbi sulla realtà di fatti come questi, non ha che da informarsi… le persone stesse contattate
dalla Psichiatria sulla base dei numeri memorizzati o delle chiamate effettuate da cellulare o no e spinte a violenze di
questo genere molte volte lo confessano e Carabinieri e giornali possono confermare questo quadro del tipo di vittime
prescelto in genere dalla criminalità, soprattutto, ma non solo, immigrata).
In certe situazioni tutto ciò è un modo di offendere e danneggiare oppure un test per vedere le reazioni oppure
entrambe le cose, inoltre è PRASSI TRA COMMERCIANTI E ARTIGIANI, PRASSI CUI SI RIFERISCONO I
PARAGRAFI SEGUENTI (dato che in effetti la violenza si muove in molti contesti diversi secondo le stesse linee e tutti
gli schemi sono tipici e si possono osservare nei negozi quanto in famiglia, scuola, uffici pubblici, ospedale, luoghi di
lavoro in genere o condivisi dalla massa, ambiti politici ecc.) :
a) rivolgersi senza ragione evidente all'interlocutore come a un bambino, a un malato di nervi o a un “incapace” oppure
fisicamente indisposto;
b) trasformare il malcapitato in “oggetto”, approfittandone in modo particolarmente sfacciato, nello stesso tempo
cercando di danneggiarne l'immagine – non solo di fronte ad altri, ma davanti a se stessi, per cercare di sentirsi più
legittimati nella violenza grande o piccola che si sta facendo - con i mezzi alla portata: il parrucchiere, il commesso,
ecc..che parlano di argomenti del tutto fuori luogo o mancano apertamente di rispetto (farsi accompagnare da qualcuno
che possa testimoniare e tenersi pronti a reagire e uscire); il fotografo che scatta per la fototessera nell'unico istante in
cui gli occhi guardano in basso e che poi suggerisce di scegliere proprio quella foto tra altre venute bene o che mette a
disagio con i modi o con la fretta per provocare un'espressione rigida o che la consiglia mentendo sulle leggi circa le
foto nei documenti; il commesso che tenta di vendere con modi gentili o con un'autorità frettolosa non tanto gli articoli
più costosi quanto proprio i meno adatti o i più brutti del negozio, magari con l'aiuto di conoscenti(tipico quello di una
coppia di donne) o che ne consiglia un uso dannoso (ad es. il caso degli erboristi che prescrivono il tee tre oil per uso
interno, anche se così è tossico); il parrucchiere che consiglia un cattivo taglio o colore o che invita a lavarsi i capelli
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solo là e di acquistare almeno uno shampoo definendo con nome poco noto il problema comune per cui esso è indicato,
per interessare e allarmare il cliente quanto per attirare l'attenzione altrui sulla presa in giro; ; il parrucchiere che evita di
proteggere il viso quando taglia i capelli e non avverte il cliente che ha il viso ricoperto di pezzi di capelli tagliati
(richiedere al parrucchiere che lo eviti e portarsi specchietto e salviette umide struccanti per controllare e eventualmente
risolvere il problema prima di uscire) ; l'artigiano che truffa sul prezzo inventando al momento delle difficoltà per
giustificare il prezzo elevato; il cartolaio che, mentre maneggia il materiale da rilegare o fotocopiare o stampare, lo
legge o lo mostra ai presenti dopo aver allontanato il cliente, magari con la scusa di cambiare gentilmente i soldi al bar
vicino; il commesso del negozio di stampe economiche o vernici che nell'occasione di un acquisto di pochi euro si
“offre” di venire a vedere luce e ambiente di casa per consigliare bene la scelta, allo scopo almeno di ridicolizzare poi
con i conoscenti l'eventuale assurdo assenso e il gusto e le possibilità dell'arredamento; il negoziante o artigiano che,
non potendo fare di più, usa il cliente per sperimentare le normali tecniche di vendita e per farsi pubblicità o che cerca
di divulgare tramite suo situazioni o piccole lamentele, parlandone, se non a lui, ad altri mentre egli è vicino;
c)fare domande personali o invitare a un tono rilassato con aria innocente, tono intimo, frasi fatte o confidenze false o
generiche o con inviti assurdamente bruschi per poter poi usare le eventuali concessioni e risposte – una volta
manipolate – per creare un clima di complicità da sfruttare in seguito o per applicare comode etichette sulla base di test
imbecilli, pregiudizi vecchi quanto stupidi o puro arbitrio (in questi casi si dovrebbe farli parlare un po e poi davvero
rider loro in faccia);
d) fornire risposte lunghe su questioni ovvie o semplici a domande in realtà non poste per far apparire agli altri il cliente
stupido o ingenuo oppure per evitare risposte di propria competenza e quindi, teoricamente, doverose (a volte, con gli
stessi scopi, anziché risposte non chieste, si sceglie di invitare a far passare avanti altri clienti o a permettere di
occuparsene durante il turno della vittima facendo leva sul presupposto dovere da parte sua di essere accondiscendente,
sui suoi presunti desiderio e convinzione di apparire, in tale modo assurdo, gentile e sul risultato di dare ai presenti
l'idea che egli nutre queste aspettative anche se non è così);
e) invitare amici nel magazzino da dove ascoltare l'importo della spesa fatta dal cliente e osservare con i commessi nel
suo camerino attraverso le telecamere usate in quasi tutti i negozi di abbigliamento (un modo per verificarlo è cercare
confidenze in proposito da commessi oppure osservare l'entrata e la cassa del negozio per vedere se esso si riempie di
qualche cliente nuovo dall'interno quando ce ne siamo andati);
f) mangiare in presenza del cliente, chiedergli di passare un oggetto o di andare in una stanza o altrove dando
indicazioni confuse o sbagliate; fissarlo soli o in gruppo magari parlando a mezza voce; parlare al suo arrivo con clienti
amici o colleghi di psichiatria, di furti nei negozi e simili; ridere in gruppo o soli, senza guardare, delle offese al cliente
o delle sue reazioni; guardarlo con sarcasmo, magari focalizzandosi su un suo difetto fisico irrilevante cercando di
farglielo apparire enorme;
g) chiacchierare in presenza della vittima di turno in cassa con conoscenti per provocare discussioni che attirino
l'attenzione o per farle capire attraverso l'argomento e i particolari della conversazione cosa se ne pensa e se ne dice in
giro;
h) sollecitare il cliente a pagare o consegnare per far sembrare che si stia rifiutando o stia chiedendo sconti;
i) organizzare incontri con amici o colleghi dove il cliente si è recato per appuntamento indicando loro il nome del
cliente interpellandolo come per caso, o consigliargli negozi del posto, così mirando a farlo conoscere e a sfotterlo con
e/o attraverso quegli amici o i dipendenti di quei negozi (una reazione per loro particolarmente frustrante è farli parlare
e poi dire che quel prodotto che consigliano di acquistare in tal negozio lo si può trovare facilmente in un altro, meglio
se comune-es.un ipermercato-, vedendo al momento se col tono indifferente o di chi conosce questi schemi di
comportamento idioti);
l) entrare – commesso o cliente – nel camerino o aprirne di scatto la tenda quando questo è occupato mentre magari
intorno c'è ressa (un motivo valido per non spogliarsi mai nei camerini se non è strettamente indispensabile e senza
accompagnatore a montarvi la guardia);
m)invitare con moine particolari o con l'offerta di qualche informazione, sconto o prodotto ad andare di nuovo in un
negozio appena conosciuto e alla seconda visita aggredire la vittima per colpirla di più e vederne e/o mostrarne la
capacità e il tipo di reazione;
n) accusare il cliente che ha subìto il danno di essere l'artefice di quel danno o di un danno analogo o di paranoia se
parla dei reati subiti, che, per loro natura e per quella di certe leggi, sono difficilissimi o impossibili da dimostrare senza
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l'aiuto di persone competenti e fidate (vedere i paragrafi sulle truffe e sulla reazione possibile ad esse e ai reati di
ingiuria e diffamazione e i siti indicati al punto s dei paragrafi in forma di elenco precedenti. Considerare che in ogni
ambiente chi reca un danno a qualcuno, in seguito mira di solito a diffamarlo o indebolirlo per proteggersi dalle giuste
reazioni di costui. Bisogna considerare anche che una reazione comune da parte dei negozianti accusati a ragione dal
cliente è spargere la voce, assolutamente senza fondamento, che il cliente li abbia derubati, tanto non ha alcuna
importanza la realtà per la gente se l'interesse sta nel nasconderla o crederla diversa: questo è solo un motivo per evitare
il più possibile di comprare di persona anziché online e per denunciare subito alla seconda offesa ricevuta in negozi
anche diversi ma vicini (e alla prima offesa, se grave). Del resto capita che chi è preso di mira da molti, dopo un bel po'
di tempo, arrivi all'esasperazione (è difficile documentare e trovare giustizia a quasi ogni tipo di danno e in ogni
situazione) e che essa lo porti a rubare davvero una o due cose di pochi euro finché non torna la lucidità, e nel caso è
facile che egli sia fatto passare come un vero ladro di mestiere, anche per divulgare una motivazione più comoda della
reale alla maleducazione, alle offese e alle truffe di cui la vittima è da tempo oggetto e ormai notoriamente (in questi
casi, per sapere la verità, basta chiedere notizie e prove dei continui e costosi furti di cui si spettegola e ragionare sulle
date dei due o tre furtarelli sicuri confrontate con quella della guerra fattagli dai negozianti; inoltre il perseguitato
dovrebbe prepararsi a possibili perdite di lucidità nel perdurare dell'ostracismo e a sfogarsi solo preparando almeno una
o due denunce ben fatte e ben condotte nei confronti dei persecutori più odiati o più scoperti).
o) rimarcare il tempo necessario a semplici e legittime operazioni richieste (es. quella di acconto) o far commenti sul
tipo o sullo stato (anche se ottimo) del denaro consegnato o della borsa nel tentativo di far sembrare o sentire anormali o
importuni;
p) far suonare l'antifurto all'entrata o all'uscita del cliente per far credere che rubi abitualmente negli altri negozi e nel
negozio stesso (in questi casi è da notare che l'antifurto suona sempre o quasi ogni volta che c'è quel cliente e che mai lo
si controlla o si dimostra il furto);
q) umiliare attraverso i ragazzi del posto montati allo scopo e invitati in negozio per sfruttare il fatto che sono più
difficili da isolare e denunciare rispetto a un adulto;
r) assumere comportamenti opposti con la vittima a seconda del tipo di pubblico per disorientare clienti “non amici”
circa le proprie intenzioni riguardo al calunniato e riguardo la sua eventuale difesa aggressiva (che verrà fatta passare
per attacco ingiustificato, paranoico oppure “furbo” a seconda dei momenti, tanto il contraddirsi non limita mai la
capacità di aderire a una parola d'ordine);
s) far pagare per un lavoro non svolto o consegnare dopo una certa attesa un lavoro svolto a metà o che disattende le
indicazioni lasciate approfittando del fatto che la consegna non è fatta di persona dal cliente, di un preventivo non
regolare o di una presunta difficoltà a difendersi del cliente (belle occasioni, queste, se tale presunzione è sbagliata... un
buon motivo per ritirare di persona).
t) chiedere, dando il “tu”,che il cliente parli dando il “lei” o non ricambiare l'uno o l'altro oppure passare dal primo al
secondo quando si vuole mancare di rispetto davanti agli altri o si pensa di poter così acquisire autorità e intimorire
(bisogna pretendere il “lei” reciproco in tutti i rapporti non di amicizia con persone oltre la trentina e, in alcuni contesti,
anche con chi è più giovane, perché è meno facile mancare di rispetto partendo da queste distanze).
u) lasciare solo un cliente in negozio restando a lungo in magazzino, se lo si è visto entrare, o andando là o fuori con
qualche scusa senza tornare in tempi brevi, per vedere cosa fa il cliente e per far sì che chi entra lo trovi solo e quindi in
condizioni generalmente adatte per rubacchiare (in caso di assenze del dipendente è meglio aspettare fuori dal negozio).
v) richiedere, con qualche scusa e senza necessità reale, il numero di telefono per diffonderlo (mai lasciarlo se non è
indispensabile e mai usare una sola scheda per tutto) o chiedere delle comunicazioni telefoniche per dare consigli con
agio o per iniziare un qualche rapporto su chissà che basi, chiedendo di chiamare dopo che si sia ricevuto da loro lo
squillo e ricercando più volte la comunicazione telefonica per farla ascoltare da altri, in modo da divulgare confidenze o
da improvvisare cattivi consigli utili a qualcuno dei presenti (mai dimenticare che gli altri non lavorano per noi e che
la norma per la maggioranza delle persone è l'indifferenza naturale per il dolore anche estremo altrui). Eventualmente
avvicinarsi al cliente mentre si trova con qualcuno per ascoltare quanto dice, nascondendolo svolgendo intanto qualche
attività che richiede poca concentrazione o parlando con un collega/amico senza dargli tutta l'attenzione.
z)Quando la gente del posto si unisce per solidarietà a un certo negoziante, costui può essere offensivo solo per un
disprezzo basato sull'aspetto del cliente o su pettegolezzi al suo riguardo oppure esserlo magari a sua volta per fredda
solidarietà interessata o timorosa a una persona importante (ad esempio, un medico o un banchiere che teme da quel
cliente una giusta denuncia o che reagisce arbitrariamente a considerazioni ignoranti o a una diffamazione basata su
11
pregiudizi imbecilli o all'altrettanto arbitrario interesse di qualcun altro) e un'altra reazione tipica della gente in questi
casi è l'evitare i negozi frequentati dalla vittima o quelli di cui essa parla (bene e male, in casa e fuori): lo scopo è di
crearle dei nemici tra i negozianti, colpiti nelle vendite, e tra certi loro clienti abituali, limitati nei loro acquisti dalla
parola d'ordine ricevuta e una difesa per la vittima è evitare come prevenzione e reazione di parlare di negozi (ovunque)
o di farlo chiamandoli col vero nome o in modo da farlo capire (magari tirarne in ballo il nome apposta per danneggiarli
per un po', inizialmente fingendo ingenuità, può essere una piacevole vendetta, ma è più utile evitare di acquistare di
persona ogni volta che si può e abituarsi a non nominare qualsiasi negozio o marchio della città, fuori città e online). In
caso di guerre simili, attenzione comunque a qualsiasi giudizio su qualsiasi categoria di persone espresso a voce
ovunque, perché non c'è nulla che non possa essere sporcato e utilizzato per estendere l'ostilità. Attenzione anche alla
diffamazione su “Facebook” ecc. (a denunce di casi simili possono corrispondere risarcimenti non indifferenti).
ALCUNI CONSIGLI RIGUARDO I RAPPORTI CON NEGOZIANTI CHE POSSONO IN GRAN PARTE
ESSERE UTILI IN CONTESTI DEL TUTTO DIVERSI
Ricordare che le registrazioni non autorizzate formalmente dai Carabinieri, dalla Polizia o dalla Magistratura sono
illegali e che per i reati di ingiuria e diffamazione bisogna rivolgersi ai Carabinieri e non all'Adiconsum e che in
caserma occorre essere distaccati (senza mostrare la rabbia e il nervosismo – anche giusti) e nello stesso tempo fermi
nella decisione di denunciare. . I reati nell’ambito della sanità non sono di competenza dei Carabinieri o della Polizia –
informarsi online su forum e siti specifici, anche perché esiste una lunga trafila “specifica” da fare anche per la
situazione più semplice. Una reazione utile alle aggressioni nei negozi è aspettarsi ovunque e osservare bene quando le
vediamo accadere ad altri, oltre che mentre le viviamo personalmente, cose gravi e basate sull'inganno e sull'approfittare
più vile delle debolezze altrui sulla base di pregiudizi di ignoranza spaventosa o di parole d'ordine (ciò in modo da farci
l'abitudine, da superare per gradi eventuali blocchi nel difenderci e da evitare sia fantasie paranoiche che ottimismi,
ingenuità difensiva istintiva o cecità volontaria, perché, come ho detto, non bisogna credere a me, ma solo osservare) ,e,
una volta attaccati, è meglio far parlare gli stronzi per un po' mantenendo un atteggiamento calmo in apparenza,e
interromperli a mezzo di una frase con un rifiuto garbato e definitivo senza commenti, o stornando loro le domande
indiscrete rivolteci. Nei casi di offese dirette occorre richiedere il nome e il cognome del commesso (da appuntare sul
cellulare o a penna al momento, insieme a ora e data) e richiedere anche le sue scuse e che la cosa non si ripeta in quel
negozio da parte sua o dei colleghi (se si prende di mira solo uno dei dipendenti ci si troverà comunque tutti i colleghi
contro), informando con calma che altrimenti si informerà il titolare e si sporgerà denuncia (è importante sentirsi e
restare disponibili a denunciare, ricordando che querele simili sono sì quasi mai concluse con successo ma sono comuni,
non recano molto disturbo e, anche quando si accumulano, sono utili per cercare di evitare che le cose degenerino e si
estendano ad altri negozi per solidarietà e a partito preso, e per cercare di averne documentazione e risarcimento
pecuniario in futuro). Se l'offesa viene dai clienti occorre fingere di non accorgersene per smontarli oppure, quando non
si può ignorarla, interpellarli con calma facendoli esporre con domande dirette (per i ragazzi possono rispondere i
genitori e i loro nomi può richiederli il carabiniere, una volta fatto intervenire; del resto non a tutti piace esporsi da soli
o in pochi, a ogni età...). Nei casi di tentata truffa sul prezzo occorre fingere ingenuità, denunciare e tornare per
documentare legalmente tutto quanto è utile alla denuncia. É utile anche osservare eventuali limiti particolari del modo
di lavorare e comportarsi con gli altri del negoziante o artigiano, per poter in casi estremi diffonderli apertamente
intimando così prudenze che compensino il rispetto che sono incapaci di dare (avere sempre cura in questi casi di dare
valore al tipo di attività considerato in generale al di là del loro modo di svolgerla). In generale comunque bisogna
sempre delimitare e difendere di continuo le distanze, prendere tempo e allontanarsi a ogni dubbio o periodicamente,
farsi accompagnare ogni volta sia possibile, chiedere nomi e cognomi, osservare i volti tanto da ricordarli, rifiutare
favori, fare il possibile per confrontare quanto ci viene detto e basarsi nei giudizi sui fatti e non sulle parole. Se si manca
della freddezza necessaria per carattere o perché si sta vivendo un brutto periodo, occorre essere davvero molto
indulgenti con se stessi e allo stesso tempo seguire questi consigli al meglio delle proprie possibilità, sapendo che col
tempo ci si abitua un po' a tutto e si migliora e che qualsiasi cosa è meglio del non reagire affatto pur mostrandosi
colpiti e bisognosi di giustizia. L'ideale è sempre recarsi nei negozi con uno o, meglio, più amici che possano
testimoniare in Questura. In ogni caso per favorire la denuncia e per mostrarsi forti occorre non fiatare dell'accaduto
finché ciò conviene, sia in casa che fuori (condomini e passanti spesso sono molto “curiosi” pur dissimulandolo).
Ricordare che, quando si è deboli, per carattere o per condizioni di vita, si attirano facilmente incidenti di ogni tipo e
anche sotto forma di affermazioni o comportamenti di per sé insignificanti o comunque non biasimevoli, ma
particolarmente adatti a essere fraintesi o manipolati per la loro forma e per il momento in cui vengono notati: ciò
accade a causa della grande pressione esercitata sulla mente, soprattutto se indebolita, dalle menti solidali tra loro dei
nemici quando sono numerosi (ciò si può osservare da sé, ma ci sono anche diversi testi sul condizionamento possibile
ad opera di menti focalizzate fortemente e non è difficile informarsi al riguardo). Bisogna in questi casi tener presente
come la maggioranza interpreta nel modo peggiore vari atteggiamenti e soprattutto parlare e uscire il meno possibile.
SITI CONSIGLIATI
12
La pagina online sul tema delle possibili conseguenze delle violenze psicologiche e fisiche e dell' incuria familiari sullo
sfondo di psichiatria e malasanità http://www.slideshare.com/testimoniare-violenze-familiari (sito modificato più volte);
http://www.slideshare.com/citazioni-molto-utili (vi si possono leggere molte citazioni disposte nematicamente e tratte
da capolavori letterari e da testi di altro genere, che aiutano a riflettere da punti di vista molto validi sulla famiglia, sui
percorsi di maturazione, sulla mentalità più diffusa, sulla malasanità, sulla psichiatria, sulla scelta di molti di recarsi da
psicologi e su istituzioni e gruppi religiosi – sito modificato più volte);
I numerosi paragrafi relativi al modo di organizzarsi in casa riguardo la salute in
http://www.slideshare.com/organizzarsi–in–casa e i vari indirizzi in esso contenuti (sito modificato più volte);
Il sito dell'Adiconsum.
il sito relativo al convegno di Feltre sulla psichiatria http://it-it.facebook.com/events/332771446849285
(http://www.nopazzia.it);
(http://www.cfsitalia.it).
I siti vanno consultati nel tempo più volte perché vengono aggiornati in modo significativo.
13

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Malasanità e truffe in genere

  • 1. MALASANITÀ E TRUFFE IN GENERE (ampliato e corretto il giorno 12 febbraio 2015) INFORMAZIONI MOLTO DETTAGLIATE E CONSIGLI RIGUARDO ALLE MODALITÀ CON CUI SI INGANNA E DANNEGGIA LA VITTIMA DI TURNO GRAVEMENTE E IN MODO A VOLTE IRRIMEDIABILE DAL PUNTO DI VISTA FISICO, ECONOMICO, SOCIALE E PSICOLOGICO NEGLI AMBIENTI PIÙ VARI E IN PARTICOLARE DOVE CI SI DOVREBBE OCCUPARE DI SALUTE FISICA E MENTALE ALCUNI CONSIGLI RIGUARDO LA GESTIONE DI PROBLEMI DI SALUTE E CON MEDICI Ricordate che, anche se non basta un solo medico coscienzioso a permettere di ricevere cure mediche adeguate, è di grande aiuto essere in contatto con almeno un medico dotato di natura morale o almeno paziente; i medici di questo tipo esistono: cercàteli. Ricordate che è importante conoscere almeno superficialmente il medico prima di prenotare una visita specialistica e prima di iscriversi dal medico di famiglia, magari anche solo con qualche domanda ad altri e soprattutto osservandolo parlare e informandosi sulle sue attività e specializzazioni e sul tipo di studio in cui riceve: la competenza di un medico non si può misurare a partire dal titolo di studio, dal numero di pazienti o dal denaro posseduto o richiesto e, al contrario di quanto si vede nei telefilm, la freddezza, l'istruzione e la posizione economica particolarmente elevate non indicano nei medici competenza, cultura e affidabilità, anzi spesso il contrario. È fondamentale che un medico desideri dare le cure mediche a chi ne ha bisogno, cioè che il suo interesse non sia rivolto solo al prestigio e che egli non sia un accanito cacciatore di streghe: se la moralità è sempre rara da trovare e da appurare, si può però cercare di scartare, ogni volta che ciò sia possibile, un medico che non si preoccupi di mettere a proprio agio il malato con un modo di esprimersi calmo e paziente e con la disponibilità a informare e magari ad arredare la sala d'attesa in modo da renderla un minimo confortevole (oltre al fatto che un brutto modo di fare non è mai un buon segno, bisogna anche considerare quanto è facile somatizzare l'ansia creata dai medici e quanto è difficile evitare sempre pericolosi malintesi e confusione con chi ascolta poco, parla bruscamente o in fretta o si contraddice). È molto sconsigliabile cambiare medico di base, specie più di una volta (in questi casi all'Usl e al Comune si avviano diffamazioni molto dannose): se non si trova altro che nevrotici, piuttosto ci si rivolga a un medico di Medicina Interna privato in una zona discosta adducendo con tutti motivi poco urtanti per i medici del proprio Comune, come ad esempio, difficoltà logistiche (l'alternativa all'internista privato è trasferirsi in un altro comune); trovo anche che spesso, per evitare i cacciatori di prestigio indifferenti alla sofferenza altrui, maniaci e arroganti, sia bene scegliere chi svolge poche attività (attenzione a quelle volontarie e non segnalate nel biglietto da visita), ha una sola specializzazione e chiede parcelle nella media. Inoltre, anche se dar credito alla fisiognomica è non solo stupido ma barbaro, tenete presente che spesso è vero che gli occhi chiari indicano freddezza, che è appunto ciò che bisogna evitare. In particolare chi è cresciuto in famiglie ostili dovrebbe fare molta attenzione a evitare medici indisponenti, o che alternano allarmismi o segni di nervosismo a una calma e gentilezza esagerate e affettate, perché tenderà più di altri a incontrarne e ad accettarli, a causa delle abitudini create dai familiari aggressivi, e rischierà di subire così danni fisici e sociali molto gravi... Qualsiasi sia la vostra situazione familiare, comunque non scegliete mai un medico che sia particolarmente aggressivo, sgarbato, contraddittorio o poco chiaro al primo incontro (non vi vuole!). Non insistete mai (con preghiere, finzioni, procedimenti legali o minacce), nemmeno con un medico che vi abbia disdetto un appuntamento indicato come urgente (anche in questo caso ciò indica in genere che egli non vi vuole). Considerate che per i medici registrare e filmare le visite è comune, per quanto illegale. Evitate anche ogni medico che vi chieda qualcosa di personale (per quanto apparentemente innocuo) o di dire o fare qualcosa di strano o vi prescriva farmaci o modalità di assumerli solo a voce o scriva segni presso l'intestazione del referto che vi consegna (le indicazioni "in codice" a colleghi non sono mai complimenti e vi sono medici criminali squilibrati capaci di creare dolore e danni con farmaci e diffamazione, come indicano giornali e testimonianze). Evitate inoltre qualunque medico vi contatti spesso al telefono, voglia venire a visitarvi in casa o in orari diversi da quelli stabiliti per gli altri pazienti, vi lasci soli nello studio o vi dica di sospettare varie malattie rare o gravi o croniche (egli vi danneggerà molto in fretta più di quanto possiate immaginare). Evitate sempre, infine e con attenzione, chiunque faccia il volontario in Psichiatria o svolga altre mansioni in collaborazione con psichiatri (non temo di affermare, con molti altri, che si tratta con grande probabilità di un criminale e/o di uno squilibrato). Quando a un Pronto Soccorso o a una casa di cura vi vengono consegnati esami del sangue, guardate bene l'intestazione con i dati personali, perché un po' troppe testimonianze informano di aver ricevuto analisi del sangue con 1
  • 2. i dati di altre persone e non serve a niente reagire se non lo si fa al momento della consegna del referto... (sarà un escamotage per risparmiare?). Ricordate che un tampone vaginale da cui risulta assenza di infezioni o vaginosi non sempre è attendibile, per via di certe abitudini nelle prescrizioni dei ceppi di batteri, funghi ecc. e perché le perdite causate da infezione non possono essere presenti allo stesso modo tutti i giorni e la necessità della prenotazione impedisce di organizzarsi di conseguenza). Prima di una visita ginecologica o di un tampone o altro esame invasivo, forse può essere utile prendere una compressa di Flexiban (fa effetto in genere dopo un'ora e mezza) per rilassare i muscoli della zona pelvica. Ricordate anche che in presenza di sintomi da infezione urinaria il tampone uretrale è indispensabile e mai sostituibile dall'esame delle urine e dall'urinocoltura, che sintomi analoghi possono essere dovuti a infezioni vaginali e che un'urinocoltura positiva per batteri è attendibile solo se anche i valori dell'esame semplice delle urine non sono nella norma. Ricordate che i sintomi da infezione o ritenzione urinaria possono essere causati da infiammazione dei nervi del sistema genito-urinario o da stress. Tenete presente che esami del sangue con valori relativi al funzionamento di un organo normali non escludono problemi a quell'organo (fate almeno un'ecografia se avete dolori nella zona corrispondente o sintomi di causa ignota di cui sapete per certo che molto spesso derivano da un problema ad esso). Se vi presentate ad un esame medico malvestiti e agitati o molto imbranati, oppure se siete stati diffamati, è possibilissimo che l'esame in realtà non venga fatto (potete osservare il comportamento dei medici e degli infermieri in questi casi ricordando fino a che punto le Aziende Sanitarie mirino a risparmiare e considerare la testimonianza di chi ha avuto delle sorprese ripetendo l'esame in luoghi diversi con aspetto o identità diversi). Non andate al Pronto Soccorso se siete stati percossi e non ci sono segni visibili delle percosse o se essi sono interpretabili come causati in altro modo e nemmeno andateci se avete palpitazioni o respiro affannoso senza altri disturbi o se perdete la sensibilità di una parte del corpo per qualche ora, soprattutto la parte sinistra, perché ciò spesso è un sintomo causato da stress e di durata breve (se andrete in ospedale in questi casi, sarete sottoposti a visita psichiatrica). Ricordate che movimenti involontari e dolori muscolari sono quasi sempre disturbi nervosi risolvibili semplicemente con esercizi di rilassamento, concentrazione e stretching, riposo, condizioni di vita migliori e ovviamente col miglioramento del proprio atteggiamento verso se stessi. Non andate al Pronto Soccorso solo per un forte dolore dovuto a una contusione di qualunque origine, se non ci sono altri sintomi preoccupanti (vomito, ecc.) e se ci sono fratture o rotture prendete prima due compresse di Buscofen e bagnate la parte lesa con acqua fredda o ghiaccio spray. Leggete sempre con attenzione i bugiardini dei farmaci che siete in procinto di assumere, anche se dei medici dovessero sconsigliarvelo e per evitare critiche quando possibile evitate di riferire a medici sia di leggere i bugiardini che di consultare Internet. Può essere d'aiuto farsi accompagnare dal proprio compagno/a o da un familiare con cui si abbia un bel rapporto a ogni visita o esame (non si sarebbe certo i primi a farlo); farsi accompagnare da amici al Pronto Soccorso è abitudine comune. La notte precedente a una visita urgente e che vi inquieta, prendete un tranquillante leggero alla dose più bassa (es. Xanax o Flexiban) e scrivetevi sul cellulare un appunto in sigle abbreviate dei diversi problemi da riferire. Prima di fare esami molto costosi o pericolosi, sentite un altro parere e cercate di verificare in qualche modo tutto quello che vi viene detto da un medico ad ogni malessere molto limitante. Controllate sempre la compilazione delle impegnative per verificare che vi siano scritte le eventuali esenzioni, il motivo corretto per cui fate gli esami e le visite e la presenza di tutti i valori da ricercare se si tratta di analisi del sangue (dovete conoscere almeno il significato e l'opportunità di valori come VES, PCR e esami relativi a fegato e reni, oltre ai valori di base come linfociti, ecc.). Cercate di "vedere" sempre la persona dietro al medico, di non considerarlo insomma nemmeno per un momento solo secondo il suo ruolo. Non fatevi influenzare mai nemmeno dalla differenza di età eventuale e da nessun stereotipo e desiderio cosciente o meno. Approffitate dei modi di fare piacevoli e del modo di esprimersi chiaro del vostro medico senza mai affidarvi a lui ciecamente. Vorrei invitare a considerare che gli avvocati per la malasanità possono forse essere utili ma solo se si è in grado di esporre il problema con calma, obiettività, precisione e sintesi e se si cerca una persona dotata di un minimo di moralità e non legata a coloro da cui è necessario difendersi e se si contatta l'avvocato al primo problema, prima che l’alleanza tra colleghi e tra medici e la maggioranza della gente (sempre pronta a ricevere parole d’ordine da chi “conta”) e il dolore fisico e morale snervino e impediscano di venirne fuori per sempre (in ogni caso, penso sia assurdo rivolgersi ai Tribunali per la sanità, poiché interni all’ospedale). È chiaro anche solo da quanto ho appena scritto che è molto difficile ricevere un aiuto risolutore attraverso le vie legali; il che risulta più evidente se si considera che il diritto di filmare qualcuno viene concesso di rado e che spesso non si fa che rimandare qualcuno da un altro medico (il medico legale), che, anche se scelto in regioni lontane, difficilmente avrà molta voglia di favorire la condanna di un collega. Si deve possedere prima di ogni visita un' informazione medica di base al riguardo e può essere utilissimo documentare l’incontro (c'è chi consiglia vivamente di filmare con due telecamere micro, evitando mezzi con cui si registra solo l’audio e soprattutto i registratori a cassetta, inutili anche perché quelle cassette si rompono…che poi sono i consigli che 2
  • 3. si danno sottovoce per primi a chiunque subisca un reato, anche in casa, per quanto niente di quanto si filma abbia valore legale se prima non si denuncia; la registrazione può servire anche solo per ricordare bene quanto ci viene detto, al di là della confusione che spesso accompagna l'ansia con cui di solito si vivono le visite mediche). Bisogna compilare cartelle relative alle malattie più diffuse con precise informazioni prive di allarmismi, sicure e sintetiche, derivate dalle visite fatte, da siti internet dell’Usl o gestiti da medici (non da naturopati, omeopati o da utenti qualunque) o da forum online di malati (purchè comunque non si considerino certezze a priori tutti gli interventi, nemmeno quelli di personale medico su siti come Medicitalia, dato che non sempre le risposte sono in armonia tra loro e con quanto affermano medici non online). Molti consigliano, di fronte a una visita inutile, di provare comunque prima di tutto a fare, senza informarne terzi, analisi e visite private fuori regione o almeno fuori città (esistono laboratori d'analisi privati e poliambulatori o studi per visite private e si possono utilizzare anche quelli di città diverse da quella in cui si risiede), molto distanziate tra loro e solo con abbigliamento adatto (chi non lo possiede cerchi di procurarselo, magari anche consultando la pagina online modificata più volte http://www.slideshare.com/abbigliamento-essenziale-per-tutti ). Durante una visita comunque ciò che conta di più è avere i nervi saldi: se si è emotivi, o se si sta troppo male o si è molto nervosi o depressi, è meglio, se si può, prendersi prima un lungo periodo in cui evitare ogni distrazione, rilassarsi, centrarsi e anche prepararsi psicologicamente a eventuali incomprensioni, incompetenze o rifiuti ingiusti e illegali da cui è impossibile spesso difendersi almeno in Italia: bisogna fare il possibile per vivere in una casa accogliente anche se non si hanno possibilità economiche adeguate (consultare in proposito anche http://www.slideshare.com/organizzarsi–in–casa) e per ridurre e gestire lo stress attraverso esercizi di rilassamento, di concentrazione e di meditazione, utili letture e visioni (per qualche titolo http://www.slideshare.com/leggere-per- vivere e http://www.slideshare.com/citazioni-molto-utili) e buoni ascolti (es. http://www.slideshare.com/brani- album-di-sostegno-conforto). Mirare almeno inizialmente ad alleviare solo i sintomi (sia fisici che psicologici) è utile anche per capire quali sintomi dipendono solo o in parte dallo stress e quali da malattia organica, il che può richiedere, in situazioni di stress molto particolari, mesi. Al riguardo consiglio di consultare con attenzione il lungo paragrafo circa comuni farmaci e trattamenti del dolore in http://www.slideshare.com/organizzarsi-in-casa. É utile approfittare del fatto che anche i medici specialisti possono fare le impegnative, senza che il medico di base faccia da intermediario. Chi ha bisogno di particolare prudenza dovrebbe probabilmente evitare il più possibile ospedali e servizi gratuiti o in convenzione (es. MTS, Guardia Medica, servizi offerti da medici di base ecc.) e inoltre evitare come la peste psicologi, psichiatri, neurologi, psicofarmaci e visite domiciliari di medici. Un buon consiglio è compilare una cartella contenente il risultato di ricerche on line su bufale relative a esami e terapie pubblicizzate on line (esami privati non riconosciuti dall’USL, quali l’idrocolonterapia e l’esame immediato della candida, terapie tossiche come l’ingestione del Tea tree oil, o inutili come diete assurde di pseudo naturopati sedicenti medici naturali, ecc.). Trovo importanate ricordare che è senza dubbio possibile avere per brevi periodi sintomi di quasi tutte le malattie più gravi esistenti senza averne traccia (e nemmeno i prodromi), che lo stress può causare febbricola, forti malesseri generali e dolori locali tremendi (che però in genere sono variabili e passano da soli dopo un certo periodo) e che nel mondo è quasi la maggioranza a dover convivere con qualche problema di salute fin da giovane. Mi sembra che una preoccupazione eccessiva circa le malattie spesso derivi, oltre che dalla mancanza di persone di riferimento equilibrate e affidabili cui poter apoggiarsi anche economicamente in caso di necessità, dal fatto che non si è informati al riguardo (spesso, più ancora che dalle malattie, si ha paura dell'indefinito o dell'impossibilità di orientarsi minimamente tra pareri medici diversi o tra le contraddizioni di altro genere altrui relative alle malattie e alla loro prevenzione) oppure che non si sta “vivendo”, ovvero che la propria vita è vuota non solo di esperienze vivificanti (contatti interpersonali positivi e profondi, interessi attivi anche culturali ecc), ma di una rapporto di amore e indulgenza verso se stessi …insomma credo che in questi casi sia indispensabile ricordarsi che, in qualsiasi condizione, conoscersi e coltivare un intimo e costante rapporto di lealtà e fedeltà con se stessi e una sincera e coraggiosa comunicazione, pur tra molti limiti di espressione, vengono prima anche dell’informazione medica e della salute fisica. LA SITUAZIONE DELLA SANITÀ ITALIANA, COSÌ COME EMERGE DAI GIORNALI, DA RIVISTE E DALLE CONFIDENZE CHE LA GENTE ESASPERATA SCAMBIA IN PRIVATO O PERFINO NEI BAR – Sono numerosi i casi di morte, riportati a voce, su giornali o in articoli o lettere presso riviste, causata in breve tempo o dopo anni (in seguito a cronicizzazione) dal rifiuto sistematico di dottori di base di fare impegnative o dal loro negare ripetutamente la necessità di curare sintomi, poi rivelatisi di malattie gravi. Ancora più numerosi i casi di disattenzione pericolosa nella prescrizione di farmaci o di rifiuto di curare o indirizzare alla cura in presenza di malattie comuni dai sintomi molto limitanti anche nel caso di ragazzi o bambini. – Diversi medici di base vengono definiti spesso incompetenti o assassini anche da alcuni medici specialisti e infermieri e sembrano a volte seguire una parola d'ordine precisa, secondo la quale il loro compito sarebbe costringere la gente "con le cattive" a non richiedere allo stato spese per esami diagnostici necessariamente 3
  • 4. ospedalieri oppure a rivolgersi a privati per ogni cosa relativa alla salute come in America. – Sono numerosi anche i casi di grande sofferenza o morte dovute al rifiuto di medici di ospedali o case di cura per anziani di dare le cure mediche, motivando il rifiuto con la ormai diffusissima quanto comoda diagnosi di sintomatizzazione da stress (a parte i segni di infarto non curati e gli anziani rimandati a casa senza esami cui specialisti privati hanno diagnosticato e curato malattie che causavano loro molto dolore, si riportano casi di ogni genere: mi colpirono particolarmente quello, riportato dal giornale pochi anni fa, della donna giovane o di mezza età morta per insufficienza respiratoria dopo anni trascorsi con la febbre a 38 e cui avevano rifiutato accertamenti adeguati e parlato di stress, e quello, riferitomi a voce, di una donna con un cancro alla zona genitale o a un'ovaia mai rilevato nonostante numerosi esami fatti a intervalli regolari a causa del suo stato di gravidanza). Si mantiene viva e vegeta l'abitudine secolare di molti medici di ostacolare o criticare l'informazione (tramite dialogo o attraverso ricerche o domande dirette in Internet) del paziente relativa alla salute e scrivere in modo illeggibile per i "profani". Molti medici inoltre scambiano la normale preoccupazione per le malattie e per tutto ciò che essa comporta sul piano economico, sociale ecc. con l'ipocondria. – Proliferano assicurazioni sulla salute, medici privati e ambulatori di analisi del sangue, urine o tamponi privati ed è sorprendente l'afflusso ad essi, nonostante i costi di alcuni esami siano elevatissimi, mentre su internet e altrove video e altro informano della notevole aggressività o dell'incompetenza di molti infermieri e medici ospedalieri e sul giornale si leggono a volte notizie incredibili circa il funzionamento dei laboratori convenzionati (per esempio pochi anni fa in una città del centro Italia, dopo che si era tentato di nascondere il fatto per diverso tempo, emerse che molti compiuter guasti dell'ospedale non venivano da molto nè riparati nè sostituiti, tanto che gli addetti erano stati ed erano ancora costretti a svolgere il lavoro di documentazione a mano e nella consegna degli esami c'erano già stati diversi errori). Riguardo all'aggressività nevrotica e ignorante di moltissimi infermieri e di diversi medici, oltre a osservarle di persona e attraverso altri testimoni, credo sia importante riflettere su alcuni relativi servizi televisivi, come quello ( di Striscia la notizia? delle Iene?) di qualche anno fa, in cui si denunciava il comportamento schifoso degli addetti alla chemioterapia di un noto ospedale con i malati di cancro e in cui inoltre il medico intervistato parla del fatto con ironia odiosa appena trattenuta e anche l'intervistatore mantiene un tono falso e accondiscendente. In ogni caso si consideri che la "caccia all'emotivo" o a chiunque , per qualunque motivo, sia turbato o stressato da qualche intima sofferenza presente o precedente – sport molto amato in ogni ambiente – negli ospedali pare essere addirittura venerata come sacro dovere, come quella a chi non lavora (qualunquq sia il motivo per cui non lo fa). – Un articolo sul giornale (o il telegiornale) informò poco tempo fa del gran numero di persone del sud Italia fallite economicamente nel tentativo di curarsi al nord presso medici con parcelle anche molto elevate e non sempre competenti o decisi a svolgere il servizio richiesto. – Il giornale non manca di riportare il decorso fallimentare delle istanze di giustizia (anche portate avanti in tribunale in diversi appelli) di persone cui medici non diagnosticarono malattie gravi e terminali. Non esistono leggi per rendere agevole documentare legalmente gli abusi commessi da medici e infermieri. – Medici ospedalieri o generici definiti squilibrati o incompetenti da altri medici e dimostratisi pericolosi non vengono generalmente rimossi dall'incarico a causa delle leggi sui dipendenti pubblici. – Per legge un medico di base può rifiutare un paziente in qualsiasi momento del rapporto (anche poco dopo averlo conosciuto) e senza bisogno di fornire una ragione nè al paziente nè a nessun'altro e tantomeno di dimostrare alcunchè (può farlo anche con raccomandata, modo particolarmente apprezzato perché può coinvolgere l'impiegato delle Poste in un meccanismo diffamatorio). – Per legge un ospedale può rifiutare le cure mediche se il paziente rifiuta contatti con psichiatri o addirittura se rifiuta l'internamento in Psichiatria. – Radio tre anni fa commentò il silenzio generale circa una proposta di legge dell'indomani di eliminare i fondi messi al servizio dallo stato per malati dipendenti da macchinari o farmaci e servizi costosi. – In internet si trovano spesso commenti a casi di servizi per portatori di handicap dove gli addetti non si occupavano minimamente degli invalidi e in cui i carabinieri intervennero. Io stessa ho visto associazioni occuparsi delle vacanze estive di handicappati con soluzioni che non tenevano conto dei loro limiti, scegliere volontari giovanissimi sconosciuti e senza la minima preparazione e non vigilare sul comportamento dei volontari (in certi casi ammirevole, ma in altri terribile). – Maltrattamenti in case di cura o casi di operazioni chirurgiche non necessarie prescritte per arricchire il personale medico impliegato sono riportati in giornali e su internet con molto clamore. – Il noto programma di Saviano su Rai 3 ha informato di come siano frequenti i mafiosi (appartenenti soprattutto alla mafia del Nord) tra i medici. – Confrontando i casi della malasanità con altri (come molte violenze domestiche e i maltrattamenti ai bambini compiuti negli asili e denunciati), sembrano davvero molte le categorie considerate inutili, molti coloro che considerano l'inutilità economica inutilità generale e che giudicano l'inutilità un motivo più che sufficiente per disprezzare e condannare a sofferenza o morte. La mentalità diffusa fa apparire più realistica la profezia di Hannah Arendt e può far pensare troppo ai primi provvedimenti nazisti (l'assassinio dei "malati mentali" 4
  • 5. tedeschi) e ai progetti di Hitler di uccidere anche tutti i tubercolotici, gli asociali ecc. UN ELENCO UTILISSIMO DEGLI ABUSI PIÙ FREQUENTI IN MOLTI DIVERSI AMBIENTI Le lettere in corsivo sono derivate dal testo in forma di elenco successivo relativo a truffe e molestie di negozianti, commessi e artigiani e sono funzionali a una sistematizzazione molto approssimativa b) dentisti, dermatologi o dietologi che presentano problemi estetici come vere e proprie malattie che richiedono assolutamente cure e una certa spesa; b) il medico generico che prescrive ripetutamente costosi e inutili integratori e esami del sangue identici; b) il fisioterapista o lo psicologo che mentono sulla possibilità di sostituirli con corsi o attività private di altro genere più opportuni (per costi, rischio, possibilità); b) il fisiatra che mente sulla possibilità di fare certi corsi costosi anche in convenzione (come la ginnstica posturale); b) il medico (anche ospedaliero), il massagiatore, l'insegnante di yoga e il naturopata on line che prescrivono diete e pastiglie naturali assurde, o esami e pratiche inutili e non riconosciute dall'Usl (come l'idrocolonterapia per stipsi o per la fantomatica candidosi intestinale, o un certo particolare e istantaneo esame della candida vaginale); b, e, l) il collaboratore di rivista che, per scrivere oroscopi e articoli, sfrutta gravi abusi della privacy compiuti da altri; c,m,v) il medico che chiede il lavoro preciso che si svolge, la residenza nei dettagli, se si ha la patente (non per verifiche relative a terapie da prescrivere, ma perchè in certi ambienti si ritiene pazzo o stupido chi non la possiede), che musica si ascolta, se si hanno “amici”, che idee politiche si hanno o se si nutre un eventuale rancore o timore per la categoria di medici o psichiatri (come se nessuno potesse avere esperienza o una coscienza tali da disprezzarli ragionevolmente o non si dovesse temere l’incompetenza e la crudeltà che ne caratterizza la gran parte senza che la legislazione permetta di difendersi)… Osservare, osservare!; c,m,v) il titolare che all'inizio del rapporto di lavoro, in cerca di confidenze, sfoggia un carattere non suo tranquillo e molto simpatico e basa un giudizio definitivo su qualche frammento di notizie e osservazione così ottenuta, per poi cambiare di colpo comportamento (l’aggressività o la volgarità poi mostrate sono rivelatori di una mentalità e di un carattere: se il comportamento torna in seguito rispettoso o magari gentile, egli probabilmente vuole così coprire iniziative vendicative e diffamatorie alle spalle del dipendente); c,m,v) il fidanzato che finge affetto e dolcezza mentre fa il possibile per vendicarsi di torti magari solo immaginati e causando gravi sofferenze e danni irrimediabili a chi diceva di “amare”; c,m,v) parte degli esponenti di un gruppo (compagni di classe, colleghi, ecc.) che, per cercare di strappargli opinioni o parole magari poco ponderate o solo di riflesso al disagio creato si rivolgono a una vittima delle umiliazioni di altri componenti di quel gruppo parlandogli con finta gentilezza e in genere accennando alla cattiveria rozza e all’ignoranza di quelle offese; c,m,v) il passante che "si offre" di dare indicazioni stradali o accompagnare sul posto per vedere dove il nuovo arrivato o il diffamato si reca, o che ne osserva gli spostamenti, d'accordo con altri (tra cui non manca mai, "in certi casi", un controllore delle Ferrovie, impiegati e commessi delle stazioni e tassisti); c,m,v) la persona appena conosciuta che ci presenta un suo amico psicologo o studente di psicologia o psichiatria presentandolo senza dirci di cosa egli si occupa per farci giudicare da lui in base a tre domande o al nostro aspetto (questo comportamento, ignorante e vigliacco ai limiti del possibile, è ormai quasi prassi comune); d,a,s) il medico che durante la visita chiede di occuparsi di un paziente in coda sfortunato o bambino oppure parla d'altro, dando spiegazioni ovvie, accennando a malattie degli altri suoi pazienti o proprie o a fatti personali di solito lacrimevoli, come per suggerire l'idea imbecille che sarebbe brutto interromperlo pretendendo che faccia il suo dovere(in genere si gioca sul buonismo spesso, anche se in realtà ci si basa soprattutto su una generica difficoltà di una persona di imporsi, parlare, chiedere, chiarire, resistere a una certa insistenza); e,l) la prassi, frequente in certe famiglie ma soprattutto negli appartamenti condivisi da studenti o lavoratori e negli ambienti ospedalieri, di non rispettare le essenziali linee che delimitano gli spazi privati e di usare telecamere nelle stanze, nei bagni e occasionalmente anche di registrare colloqui frammentari utili a sostenere determinati punti di vista; e,l) l'artigiano o il medico generico che sfrutta il servizio in casa per piazzarvi dispositivi audio o camere se in ciò da altri richiesto in certe situazioni o di sua iniziativa (per quanto non sia sufficiente, è una prudenza che non costa nulla preparare salviette umide per le mani, attrezzi, stracci e vietare loro bevande caramelle, sigarette, l'uso del bagno, e del nostro cellulare e di stare soli e informarsi bene, perché è cosa più comune di quanto si creda e in certi ambienti si può trovare chi ne parla lucidamente e con cognizione di causa, e del resto non possono esserci dubbi quando fuori casa ci viene ripetuto quanto abbiamo bisbigliato in casa mentre è certo che i vicini non potevano udire nulla); e,l,v) gli impiegati nella telefonia che leggono i messaggi scambiati tra gli utenti, trovandosi a poter lo fare per il loro lavoro per quanto ciò non sia cosa molto nota, e diffondono giudizi sommari e informazioni così raccolte; e,c) il medico o infermiere che telefona o riceve conoscenti del paziente in circostanze particolari o che apre la borsa di pazienti addormentati o immobilizzati per cercare di avere informazioni utili sulla loro capacità di difendersi o per prendere referti di esami già fatti che prima non aveva voluto né chiedere né accettare di visionare per mancare di rispetto al paziente e per farlo sentire impotente -ciò per danneggiarlo o ovviamente, per vederne le reazioni o per 5
  • 6. un'indifferenza agli esami fatti basata su pregiudizi e pettegolezzi sul paziente – (se ricoverati, non portare niente di cartaceo, vietare per iscritto contatti dei medici con chiunque in certe circostanze, e se si pensa di poter avere malattie infettive o se gli esami fatti lo affermano, insistere e, se possibile, rifiutare il ricovero o prepararsi ad affermare agli altri pazienti di aver avvisato di ciò i medici al colloquio di ingresso); h,o) l'impiegato ospedaliero che insiste senza necessità perché si paghi il ticket mentre si è in coda; f) il medico ospedaliero o certe autorità che, per mettere a disagio il “paziente”-cliente, oltre che per vederne le reazioni, chiamano vicino a sé infermieri-colleghi senza nessuna funzione pratica; f,s,t) il medico che rifiuta di trattare il cliente con rispetto, e di prescrivere visite davvero obiettive ed esami; f) il medico sprezzante e ostile con un bambino timido a causa dell'emotività e inesperienza dell'età e dell'incuria dei genitori o una persona di qualsiasi età reduce da violenza, un lutto ecc. (comportamenti del genere sono quasi la norma in qualsiasi ospedale); g) l'artigiano che disdice all'ultimissimo momento magari più volte o che rimanda di molto un servizio davvero urgente per cercare di provocare reazioni d'ira da ridicolizzare o per rendere la vittima più conscia dell'ostilità di cui è bersaglio (un motivo valido per iscriversi a un sindacato inquilini e tenere sottomano dei numeri di artigiani diversi da quello condominiale); g) la gente del paese che, ad. es. sotto casa della vittima di turno o nell'appartamento confinante, ne ripete alla lettera cose dette ad. es. nel suo condominio (in questi casi bisogna proprio fingere di ignorare anche il tentativo, non parlarne a allontanarsi subito dove poter non sentire); e,g,i,m) il passante che chiede gentilimente facili indicazioni stradali in luoghi che conosce bene per osservare, giudicare e mostrare l'eventuale mancanza di chiarezza e disinvoltura nel darle , il fatto che ci si senta assurdamente in dovere di farlo, il modo brusco di rifiutarle o il corrispondere modi e accenni confidenziali; l, e, b) l'infermiere che invita una donna a spogliarsi a seno nudo in una corsia ospedaliera piena di gente con la scusa assurda di fare un esame cardiaco proprio lì e in quel momento; l,e, b) il medico che richiede di spogliarsi anche se non è indispensabile alla visita: m) il medico che, pensando e dimostrando con i fatti il contrario, ripete a memoria, non richiesto e/o con tono falso, frasi fatte come: "è assurda questa mania di molti medici di vedere ovunque ipocondria e stress", oppure "anche in presenza di stress possono esserci malattie indipendenti da esso che vanno curate senz'altro", oppure "le cure mediche si danno a tutti al di là del reddito o del tipo di occupazione", oppure "ho un figlio che ha circa la tua età, posso capire" (osservare il tono e soprattutto basarsi sui fatti); m) il medico generico che, pensando di danneggiare così persone in difficoltà particolari con esponenti della sanità, decide di ricevere anche il sabato i suoi pazienti, aperto alla possibilità di vedere a pagamento persone esterne o che, lavora il sabato gratis per persone non residenti nella città (infatti, ad esempio, una persona senza residenza perché costretta ad abbandonare la casa a causa di violenze domestiche, non ha diritto al medico di base, e inoltre di solito non viene visitata con obiettività da un medico che ne conosce la situazione); n) il familiare, lo psicologo, lo psichiatra, il medico, lo stronzo in genere ecc., come il nazista, che si lamentano della vista delle sofferenze e delle idiosincrasie che essi stessi causano e della fatica che causa loro a volte il crearle; n) il medico che accusa di avere pretese arbitrarie e dannose(ad. es. di ipocondria o aggressività ingiustificata) il paziente realmente malato e magari lo presenta tale ai colleghi scrivendo punti esclamativi ai lati del testo del resoconto della sua visita da riportare altrove o aggiungendo prescrizioni di esami a mano su testo stampato oppure a voce (osservare semplicemente i testi delle visite soprattutto al Pronto Soccorso)-inoltre il medico generico può chiederci di telefonargli durante una visita specialistica per metterlo in contatto con lo specialista senza che ciò -prudentemente- risulti dai tabulati della sua compagnia telefonica; n,a) il condomino che accusa il vicino dei rumori che causa (vedere i siti e i forum su internet gestiti da sindacati degli inquilini e avvocati esperti in questioni condominiali); nm) il parente che accusa di fronte ad altri il familiare nella posizione più debole (ad. es. economicamente) di insensibilità, falsità, aggressività, ossessiva volontà di nuocere o malattia mentale che in realtà sono proprie e lo spinge a presentarsi al pronto soccorso per cercare di farlo ricoverare in neurologia o psichiatria con privazioni, violenze fisiche e psicologiche o minacce o buttandolo per strada; s,n) il criminale (comune, colletto bianco, politico) che definisce gli organi della Magistratura associazioni a delinquere; s,n) lo psichiatra o il neurologo che prescrive dannosi antidepressivi a ragazzini di 18 anni per nulla depressi in senso clinico su proposta dello psicologo che risponde al loro posto nello studio dove riceve e in quello del neurologo stesso e che lo definisce in depressione, nonostante i problemi dei ragazzi siano ben concreti (es. tipico è la semplice mancanza di informazione – compresa quella di base per reperire da sé quel che serve sapere – o di buona salute o di sostegno familiare per studiare o trovare un lavoro e un appartamento dove vivere o difendersi legalmente, oppure – caso meno frequente ma constatato - dolore e sfiducia causato da traumi recenti magari causati da amici dello psicologo o dai genitori che lo pagano per spingerlo in psichiatria per rancori personali o motivi economici); s,n) il dipendente dell’Ufficio Igiene che al telefono insiste per avere nome e cognome di chi chiama per segnalare mancanze anche molto 6
  • 7. gravi o che se ne informa per vie illecite per diffamarlo presso i locali del posto e che con il tono sgarbato e palesando il rifiuto di intervenire rifiuta di accogliere la segnalazione ed espone il cittadino al rischio di malattie (secondo varie testimonianze in alcuni locali di città italiane insetti passeggiano abitualmente sulle pile dei piatti “puliti”, lavastoviglie rotte sono inutilizzate, i piatti sono lasciati per ore in ammollo nella sporcizia e puliti male e manca totalmente il materiale per le pulizie, mentre in alcuni bar il caffè decaffeinato è un filtro di caffè normale già utilizzato e i tramezzini sono ripuliti ogni mattina da strati di muffa prima di essere messi e rimessi in vendita e il fatto che ciò sia raro non rende la cosa meno grave); s,n) il medico che non fa una diagnosi di cui è sicuro o che non informa circa malattie (tipici i casi di Fibromialgia e Sindrome da Reflusso Gastroesofageo) o sull’attendibilità di esami (tipico il caso del tampone vaginale) o sull’esistenza degli esami stessi (frequente il caso del tampone uretrale e dell’urinocoltura, meno scontati dell’esame delle urine; tipico il caso del test sull’acidità dello stomaco e sugli altri modi di diagnosticare il reflusso gastroesofageo, meno scontati della gastroscopia); s,n) il medico che rifiuta di praticare l’aborto perché altrimenti gli sarà negato l’ingresso in certi circoli frequentati da colleghi e altre conoscenze utili alla carriera (parlando poi ovviamente di morale); s,n) l’esponente della Chiesa che scomunica il medico che ha praticato l’aborto a una bambina stuprata dal padre e il cui parto gemellare l’avrebbe uccisa sventrandola (dato riportato dai giornali); s,n) il gruppo di medici che falsifica il giudizio del test d’ingresso di ottimi studenti di Biologia noti per essere poco adatti al regime di omertà e compromessi della casta dei medici e che, al contrario, favorisce laurea e lavoro di persone anormali e incompetenti ma, per la loro ottusità, ingenue e ricettive a slogan e pregiudizi, su cui del resto magari far ricadere ogni responsabilità legale nel caso di danni gravi e documentati a pazienti (ho visto un medico telefonare a dei colleghi più volte durante una “visita” per chiedere banalità sull’Aulin e poi riuscire a sbagliare la prescrizione di antibiotici e orari fissati per una cura in atto; costui diceva apertamente che la pillola anticoncezionale dovrebbe essere illegale e che non la prescriveva perché le donne “sono fatte per fare figli” e altre assurdità offensive simili); s,n) il medico che, pronto a parlare poi di richiesta del paziente, mentre questi prova dolore fisico e disagio a causa di un esame, gli consiglia di non "concluderlo" con il prelievo stabilito dicendogli assurdamente che potrebbe essere un "falso positivo" a causa di qualche motivo inventato al momento (prepararsi, pretendere il prelievo, farsi accompagnare, informarsi se e come denunciare); s,u) lo specialista che telefona o lascia la stanza durante la “visita” per vedere cosa egli fa in sua assenza, per creargli disagio o per far pensare a chi è in sala d'attesa che sta davvero visitando, dato che questo richiede tempo (uscire mentre si attende e stare in vista); s,u,n) il medico generico che lascia lo studio occupato chiudendo la porta, mentre la sala d'attesa è piena , ogni volta con la stessa persona, cui consegna o prescrive intanto a voce farmaci molto dannosi o inutili dicendole di consegnarle successivamente la ricetta per difficoltà logistiche, pronto in seguito ad accusarla non solo di essere andata in farmacia di sua iniziativa ma di averli rubati dallo studio in quelle occasioni (in questi casi chi è in sala d'attesa deve osservare il come e quando di queste “coincidenze” nell'allontanarsi del medico dalla stanza, mentre il paziente deve aspettare il medico sempre in sala d'attesa lasciando magari anche la porta aperta e al ripetersi di tali assenze con lui deve cambiare subito medico; bisogna inoltre accettare farmaci solo previa regolare impegnativa, attenersi solo al testo stampato e chiedere di ristamparlo nel dubbio, anche perchè ci sono stati casi in cui quelli consegnati a mano erano on solo inutili ma fuori commercio perchè cancerogeni e in cui il medico ha aggiunto a mano di usare un medicinale per più giorni di quanto è consentito per legge e secondo il foglio illustrativo, provocando gravi danni); s) la studentessa laureata in Psicologia volontaria o stipendiata in un centro antiviolenza per le donne che vi lavora male e solo per ricavarne crediti universitari o referenze lavorative o che, per evitare di scontrarsi con persone importanti per il suo futuro, mente sulle funzioni dell'associazione e nega l'aiuto a donne diffamate e reduci da contatti problematici con medici (il che è frequente quanto l'averne con l'assistente sociale in casi di violenza domestica, altrimenti del resto non esisterebbe necessità di associazioni....; in tali casi evitare del tutto le associazioni); s) il medico che mente in un consulto online dopo aver riconosciuto un tale dal codice identificativo del suo computer visibile sullo schermo (ricordare che lo pseudonimo non protegge e che lo scritto via Internet non sempre è una garanzia); s) il medico dell'USL che, indifferente alla sua incompetenza per un consulto specifico e all'illegalità dell'azione, si presenta al posto dello specialista ospedaliero a una visita concordata (osservare o richiedere documenti identificativi, recarsi accompagnati alle visite, appuntare nome, data e ora dea prenotazione telefonica e possibilmente prenotare via internet, informarsi su come denunciare); s) il medico o infermiere che evita di chiedere o usare la mail e che evita di telefonare per concordare un impegno preso ufficialmente giustificandosi invitando di aver sempre trovato il telefono spento, o che sposta un appuntamento ufficialmente classificato urgente all'ultimo momento con un messaggio in segreteria al telefono realmente spento (tenere il cellulare acceso in attesa di un esame, chiedere sempre e annotare il nome dell'operatore, l'ora e la data della prenotazione e cercare di farla online, cercare di fare in modo di essere contattati via mail, informarsi sulla possibilità di far verificare i motivi dell'annullamento, fare privatamente gli esami urgenti, prepararsi a doverli fare così se prenotati in convenzione); s) il medico che nega la presenza di malattia e la necessità di curare (attenzione al tipo di clientela di un medico generico: di un medico è quasi impossibile avere giustizia, perciò dopo che si sa di un suo danno grave a un paziente o di un suo disturbo mentale, egli al massimo viene snobbato dalla gente che ne parla; gli specialisti non vano giudicati favorevolmente solo dalla parcella alta o dal numero di 7
  • 8. specializzazioni, le quali anzi spesso denotano ambizioni egoistiche, indifferenza per i pazienti e complesso del dio) e che magari lo fa di fronte a segni molto evidenti di infezione e al suo emergere nella visita di un collega ma non da laboratorio (ci sono casi in cui gli addetti al laboratorio non effettuano davvero gli esami e ci sono infezioni che non risultano ai comuni test di laboratorio, o difficili da diagnosticare con certezza, tanto che i medici a volte, in caso del protrarsi di fastidi e perdite a esame negativo, consigliano di curare per tentativi: informarsi da medici competenti su questa pratica e sui possibili gravi decorsi a lungo andare delle infezioni); s) il fisioterapista che non esegue la terapia prescritta dall’impegnativa approfittando dell’ignoranza o della difficoltà nel reagire del “paziente”; s) il medico del Pronto Soccorso che consegna di regola in determinati casi l'esame del sangue di un altro (osservare sempre il nome e cognome in alto) o che mente sulle loro implicazioni o su day hospital e pac o che rifiuta esami causando infarti, ecc... ; s) il carabiniere che rifiuta di fornire informazioni chiare di sua competenza e consigli utili o ne dà di false (verificare sempre nei forum e siti adatti on line, andare in questura accompagnati e sicuri sul da farsi, in generale informarsi il più possibile sui forum ecc.on line e non dai Carabinieri, informarsi sulle conseguenze dell'essere denunciati dai Carabinieri, avendoli denunciati senza prove, ad es.consultando: yahoo.it/answers; canestrinilex.it; blog www.solignani.it); s) il medico che prescrive "a voce" antibiotici per più giorni del dovuto e/o in assenza di infezione registrata da esami di laboratorio regolari, provocando o peggiorando infezioni, con conseguenti gonfiori, dolore e arrossamenti e causando anche crampi e pericolose "Resistenze" o altri danni (ricordare che un'urinocoltura che rileva batteri nocivi è un esame valido solo se l'esame delle urine abbinato presenta certe anomalie nei valori e che un antibiotico va preso solo in caso di estrema necessità documentata, che mai va preso per più di 5 giornie e che il suo uso va valutato attentamente se un'infezione è cronica o se ci sono le controindicazioni indicate dal bugiardino); s) il medico che prescrive farmaci e esami che non possono essere prescritti senza preliminari accertamenti, senza fare le domande necessarie prescritte, senza visione degli esami già fatti o senza tener conto e informare di gravi casi di malattie o morti causate dall'assunzione di quei determinati farmaci [so di casi in cui ciò si è fatto anche in ospedale con pazienti bambini; tipiche sono le seguenti situazioni: il caso dell'esposizione ripetuta ai raggi (spesso si prescrivono a caso diversi esami del cuore perché in Italia costano poco e non si ha voglia di indagare le tante cause organiche di una tachicardia, che può essere causata per esempio da Sindrome da Reflusso Gastroesofageo); quello della prescrizione non necessaria di TAC e Risonanza Magnetica (c'è chi prescrive la TAC per l'emicrania ai giovani senza indagare le altre cause comuni, come l'uso della pillola anticoncezionale, l'asimmetria mandibolare o lo stress o la tensione cervicale eccessiva; c'è chi prescrive inoltre questi esami con Contrasto senza fare prima compilare il particolare modulo relativo con scrupolosità); quello delle allergie ai componenti dei farmaci o delle anestesie; quello della prescrizione di Lansox e di Gaviscon associati (vedere i loro fogli illustrativi in proposito); quello della resistenza ad alcuni tipi di antibiotici; quello della ricaduta su fegato e reni di molti farmaci in uso per varie terapie oppure catalogati come "antidepressivi" o "ansiolitici" (a volte molto duratura, pesante o fatale anche quando questi due organi sono sani!)]; s,c,m,v) l’assistente sociale che, oltre a negare informazioni e aiuti, anche quando previsti dalla legge, contatta il medico curante di un cittadino in difficoltà per renderlo parziale e spingerlo a fare altrettanto; s,c,m,v) il prete che viola il segreto professionale, guardando chi riceve e/o riferendo ad altri la conversazione avuta da confessore; s,c) l'esecutore dell'esame ospedaliero o del laboratorio d’analisi che in certi casi non effettua realmente l'esame che mostra di fare (fare attenzione perchè non è raro dato che c'è chi giustifica queste gravi truffe con la mancanza di denaro dell'azienda ospedaliera o con la teoria che è bene trascurare bocche inutili o chiunque appaia vagamente- o conviene che appaia loro – per diffamazione o timori di denuncia di un collega o superiore - ipocondriaco, ecc..) o che decide se farlo guardando e facendo una domandina o due , basandosi sui test demenziali già nominati e magari chiamando vicino a sé uno psichiatra presentandolo diversamente (ce sono di regola ovunque, compresi, non solo tutti i Pronto Soccorso e reparti ospedalieri, ma anche i laboratori MTS e, spesso, la Guardia Medica, dove altrimenti si troveranno facilmente volontari del CSM); s,i,d,c) il carabiniere, il medico, lo psichiatra che davanti a una persona telefona a un collega di un altro comune, motivando la telefonata inventando di sana pianta che la persona gli ha parlato molto o in modo strano di lui e ciò per incoraggiarne la comunicazione di informazioni sommarie (che possono essere devianti) e soprattutto per avere parte e conferma di impressioni del momento basate su stantii pregiudizi e in seguito alla quale la sconsiglierà di denunciare-per quanto illegalmente-, approfittando della difficoltà di reagire che nota nella persona che si trova lì perchè ha subito un reato, reato che magari è la causa di quella momentanea incapacità (bisogna prepararsi, reagire, farsi accompagnare, convocare il superiore); s,m,r,b) il medico che fa somministrare psicofarmaci a pazienti addormentati , ricoverati in reparti o al pronto soccorso, attraverso la flebo o facendoglieli bere senza chiedere il consenso né documentare la cosa e magari in presenza di segni cutanei di intossicazione o problemi del fegato o senza alcun esame preventivo circa la loro tollerabilità nel caso particolare; s) l’organizzazione che per una visita privata prenotata in ospedale fa sì che al posto dello specialista ospedaliero si presenti un medico dell’USL di specializzazione diversa e del tutto incompetente (c’è chi può documentare casi del genere); il Pronto Soccorso che causa morti per infarto in chi vi si reca con i sintomi tipici, diagnosticando sindromi da stress; e,i,d,q,r,s,t,v,o,g,f,a) l'insegnante, il familiare o conoscente che alimenta forme di bullismo e non dà informazioni e 8
  • 9. letture davvero essenziali ; tutti gli schemi) il familiare, il partner, il bulletto che ogni giorno di più cercano di spingersi più in là nella violenza verbale e psicologica con la persona verso cui la dirigono e ciò allo scopo di cambiare a poco a poco l'immagine che ne hanno per rendere a se stessi più facile arrivare con lei/lui alla violenza fisica; b,c,f,v,m,t) psicologo, neurologo, psichiatra che mentono sulla possibilità di obiettività e di effettivo sostegno della loro disciplina e attività o sull'effettivo grave danno psicologico, fisico e socio-economico degli psicofarmaci e che danno giudizi sprezzanti e nomi sulla base di test da manuale o addirittura fisiognomica e interpretazioni codificate della calligrafia e altri schemi di comodo, anziché far domande mirate, dare spiegazioni, un ventaglio di informazioni basilari e possibilità (da verificare per tentativi), letture di testi che raccolgano esperienze simili a quelle vissute e culturali...quelle soluzioni insomma che, sole, possono portare ad autoconoscersi ed elaborare il passato, invece di creare confusione, rifiuto e paura, ostacolando l'autoaccettazione, la disidentificazione sana con gli automatismi e i progetti positivi concreti di superamento dei propri limiti nel tempo (-l’essenziale senza cui nessuno può lavorare su di sé ed essere forte e aperto-); ; b,c,f ,m,t,v) lo psicologo che con il cosiddetto paziente parla dei suoi problemi o crea un rapporto fuori studio, magari per sfruttarlo in gruppi politici o pseudoreligiosi, grazie alla facilità con cui si può plagiare qualcuno all'inizio di una psicoterapia(specie se molto giovane) o che ne divulgale confidenze, dà per scontata la veridicità di quanto ne dicono parenti o conoscenti o ne incoraggia chiacchiere vuote, alimentando o creando problemi di comunicazione deleteri, diffamazione, una assurda dipendenza, transfert (tipici quelli dal genitore per i ragazzi), una profonda sfiducia e una consapevolezza dolorosa del tradimento subito che rendono inutile e anche dannoso il rapporto; b,c,f,m,t,v) il medico generico e lo psicologo che danneggiano il “paziente” con allarmismi assurdi e informazioni false o parziali, e magari anche diffamazione, e cercano intanto di trattenerlo con modi gentili saltuari, con qualche aiuto in cose irrilevanti e con la confusione stessa del loro comportamento (che il paziente comune sarà portato infatti per un po' a voler capire evitando di andarsene... È il metodo il bastone e la carota); b,c,s,m,t,v) il medico che, approfittando di blocchi creati da traumi recenti del paziente o della sua inesperienza, età o altro limite, fa spesso degli squilli al cell del paziente chiedendo di farsi richiamare o gli chiede di visitarlo solo a casa a tarda sera, dà il tu chiedendo il lei e usa un tono a volte paternale e altre confidenziale, cercando attraverso comunicazioni frequenti di creare un rapporto basato su gravi incuria, danno fisico e violenza psicologica senza darne l'impressione agli altri o senza almeno dare l'opportunità al paziente, ripresosi, di denunciarlo facilmente e con successo ]; q,f,i,t,o,m,l,h,g,c,a) il gruppo di familiari/amici che si reca appositamente in un luogo per insultare qualcuno (magari approfittando del fatto che vi lavora) tramite il più anziano e poi usa l’età di quest’ultimo per giustificare le offese (a volte ovviamente le cose stanno davvero così e quindi in questo caso bisogna giudicare considerando il quadro d’insieme e in ogni caso reagire sia con fermezza che con gentilezza); u,v,z,e,l,i) lo psichiatra che sostiene la violenza familiare più crudele su una persona economicamente non indipendente e che ne contatta i conoscenti per diffamarlo presso di loro, magari mostrando o riferendo i segni di insofferenza (azioni magari innocue, ma ridicolizzabili o appariscenti) provocati in lui dall’incuria passata e dalla violenza stessa (spiate attraverso telecamere introdotte nei suoi spazi “protetti” con disumanità) e che magari suggerisce ai più vicini frasi da dirgli atte a minarne in profondità la fiducia in sé o nella vita, in modo da spingerlo alla disperazione e quindi alla pazzia, al suicidio o a buttarsi in mezzo a una strada dove attendono gli “squali”, già sull’avviso (chi avesse dubbi sulla realtà di fatti come questi, non ha che da informarsi… le persone stesse contattate dalla Psichiatria sulla base dei numeri memorizzati o delle chiamate effettuate da cellulare o no e spinte a violenze di questo genere molte volte lo confessano e Carabinieri e giornali possono confermare questo quadro del tipo di vittime prescelto in genere dalla criminalità, soprattutto, ma non solo, immigrata). In certe situazioni tutto ciò è un modo di offendere e danneggiare oppure un test per vedere le reazioni oppure entrambe le cose, inoltre è PRASSI TRA COMMERCIANTI E ARTIGIANI, PRASSI CUI SI RIFERISCONO I PARAGRAFI SEGUENTI (dato che in effetti la violenza si muove in molti contesti diversi secondo le stesse linee e tutti gli schemi sono tipici e si possono osservare nei negozi quanto in famiglia, scuola, uffici pubblici, ospedale, luoghi di lavoro in genere o condivisi dalla massa, ambiti politici ecc.) : a) rivolgersi senza ragione evidente all'interlocutore come a un bambino, a un malato di nervi o a un “incapace” oppure fisicamente indisposto; b) trasformare il malcapitato in “oggetto”, approfittandone in modo particolarmente sfacciato, nello stesso tempo cercando di danneggiarne l'immagine – non solo di fronte ad altri, ma davanti a se stessi, per cercare di sentirsi più legittimati nella violenza grande o piccola che si sta facendo - con i mezzi alla portata: il parrucchiere, il commesso, ecc..che parlano di argomenti del tutto fuori luogo o mancano apertamente di rispetto (farsi accompagnare da qualcuno che possa testimoniare e tenersi pronti a reagire e uscire); il fotografo che scatta per la fototessera nell'unico istante in cui gli occhi guardano in basso e che poi suggerisce di scegliere proprio quella foto tra altre venute bene o che mette a disagio con i modi o con la fretta per provocare un'espressione rigida o che la consiglia mentendo sulle leggi circa le foto nei documenti; il commesso che tenta di vendere con modi gentili o con un'autorità frettolosa non tanto gli articoli più costosi quanto proprio i meno adatti o i più brutti del negozio, magari con l'aiuto di conoscenti(tipico quello di una coppia di donne) o che ne consiglia un uso dannoso (ad es. il caso degli erboristi che prescrivono il tee tre oil per uso interno, anche se così è tossico); il parrucchiere che consiglia un cattivo taglio o colore o che invita a lavarsi i capelli 9
  • 10. solo là e di acquistare almeno uno shampoo definendo con nome poco noto il problema comune per cui esso è indicato, per interessare e allarmare il cliente quanto per attirare l'attenzione altrui sulla presa in giro; ; il parrucchiere che evita di proteggere il viso quando taglia i capelli e non avverte il cliente che ha il viso ricoperto di pezzi di capelli tagliati (richiedere al parrucchiere che lo eviti e portarsi specchietto e salviette umide struccanti per controllare e eventualmente risolvere il problema prima di uscire) ; l'artigiano che truffa sul prezzo inventando al momento delle difficoltà per giustificare il prezzo elevato; il cartolaio che, mentre maneggia il materiale da rilegare o fotocopiare o stampare, lo legge o lo mostra ai presenti dopo aver allontanato il cliente, magari con la scusa di cambiare gentilmente i soldi al bar vicino; il commesso del negozio di stampe economiche o vernici che nell'occasione di un acquisto di pochi euro si “offre” di venire a vedere luce e ambiente di casa per consigliare bene la scelta, allo scopo almeno di ridicolizzare poi con i conoscenti l'eventuale assurdo assenso e il gusto e le possibilità dell'arredamento; il negoziante o artigiano che, non potendo fare di più, usa il cliente per sperimentare le normali tecniche di vendita e per farsi pubblicità o che cerca di divulgare tramite suo situazioni o piccole lamentele, parlandone, se non a lui, ad altri mentre egli è vicino; c)fare domande personali o invitare a un tono rilassato con aria innocente, tono intimo, frasi fatte o confidenze false o generiche o con inviti assurdamente bruschi per poter poi usare le eventuali concessioni e risposte – una volta manipolate – per creare un clima di complicità da sfruttare in seguito o per applicare comode etichette sulla base di test imbecilli, pregiudizi vecchi quanto stupidi o puro arbitrio (in questi casi si dovrebbe farli parlare un po e poi davvero rider loro in faccia); d) fornire risposte lunghe su questioni ovvie o semplici a domande in realtà non poste per far apparire agli altri il cliente stupido o ingenuo oppure per evitare risposte di propria competenza e quindi, teoricamente, doverose (a volte, con gli stessi scopi, anziché risposte non chieste, si sceglie di invitare a far passare avanti altri clienti o a permettere di occuparsene durante il turno della vittima facendo leva sul presupposto dovere da parte sua di essere accondiscendente, sui suoi presunti desiderio e convinzione di apparire, in tale modo assurdo, gentile e sul risultato di dare ai presenti l'idea che egli nutre queste aspettative anche se non è così); e) invitare amici nel magazzino da dove ascoltare l'importo della spesa fatta dal cliente e osservare con i commessi nel suo camerino attraverso le telecamere usate in quasi tutti i negozi di abbigliamento (un modo per verificarlo è cercare confidenze in proposito da commessi oppure osservare l'entrata e la cassa del negozio per vedere se esso si riempie di qualche cliente nuovo dall'interno quando ce ne siamo andati); f) mangiare in presenza del cliente, chiedergli di passare un oggetto o di andare in una stanza o altrove dando indicazioni confuse o sbagliate; fissarlo soli o in gruppo magari parlando a mezza voce; parlare al suo arrivo con clienti amici o colleghi di psichiatria, di furti nei negozi e simili; ridere in gruppo o soli, senza guardare, delle offese al cliente o delle sue reazioni; guardarlo con sarcasmo, magari focalizzandosi su un suo difetto fisico irrilevante cercando di farglielo apparire enorme; g) chiacchierare in presenza della vittima di turno in cassa con conoscenti per provocare discussioni che attirino l'attenzione o per farle capire attraverso l'argomento e i particolari della conversazione cosa se ne pensa e se ne dice in giro; h) sollecitare il cliente a pagare o consegnare per far sembrare che si stia rifiutando o stia chiedendo sconti; i) organizzare incontri con amici o colleghi dove il cliente si è recato per appuntamento indicando loro il nome del cliente interpellandolo come per caso, o consigliargli negozi del posto, così mirando a farlo conoscere e a sfotterlo con e/o attraverso quegli amici o i dipendenti di quei negozi (una reazione per loro particolarmente frustrante è farli parlare e poi dire che quel prodotto che consigliano di acquistare in tal negozio lo si può trovare facilmente in un altro, meglio se comune-es.un ipermercato-, vedendo al momento se col tono indifferente o di chi conosce questi schemi di comportamento idioti); l) entrare – commesso o cliente – nel camerino o aprirne di scatto la tenda quando questo è occupato mentre magari intorno c'è ressa (un motivo valido per non spogliarsi mai nei camerini se non è strettamente indispensabile e senza accompagnatore a montarvi la guardia); m)invitare con moine particolari o con l'offerta di qualche informazione, sconto o prodotto ad andare di nuovo in un negozio appena conosciuto e alla seconda visita aggredire la vittima per colpirla di più e vederne e/o mostrarne la capacità e il tipo di reazione; n) accusare il cliente che ha subìto il danno di essere l'artefice di quel danno o di un danno analogo o di paranoia se parla dei reati subiti, che, per loro natura e per quella di certe leggi, sono difficilissimi o impossibili da dimostrare senza 10
  • 11. l'aiuto di persone competenti e fidate (vedere i paragrafi sulle truffe e sulla reazione possibile ad esse e ai reati di ingiuria e diffamazione e i siti indicati al punto s dei paragrafi in forma di elenco precedenti. Considerare che in ogni ambiente chi reca un danno a qualcuno, in seguito mira di solito a diffamarlo o indebolirlo per proteggersi dalle giuste reazioni di costui. Bisogna considerare anche che una reazione comune da parte dei negozianti accusati a ragione dal cliente è spargere la voce, assolutamente senza fondamento, che il cliente li abbia derubati, tanto non ha alcuna importanza la realtà per la gente se l'interesse sta nel nasconderla o crederla diversa: questo è solo un motivo per evitare il più possibile di comprare di persona anziché online e per denunciare subito alla seconda offesa ricevuta in negozi anche diversi ma vicini (e alla prima offesa, se grave). Del resto capita che chi è preso di mira da molti, dopo un bel po' di tempo, arrivi all'esasperazione (è difficile documentare e trovare giustizia a quasi ogni tipo di danno e in ogni situazione) e che essa lo porti a rubare davvero una o due cose di pochi euro finché non torna la lucidità, e nel caso è facile che egli sia fatto passare come un vero ladro di mestiere, anche per divulgare una motivazione più comoda della reale alla maleducazione, alle offese e alle truffe di cui la vittima è da tempo oggetto e ormai notoriamente (in questi casi, per sapere la verità, basta chiedere notizie e prove dei continui e costosi furti di cui si spettegola e ragionare sulle date dei due o tre furtarelli sicuri confrontate con quella della guerra fattagli dai negozianti; inoltre il perseguitato dovrebbe prepararsi a possibili perdite di lucidità nel perdurare dell'ostracismo e a sfogarsi solo preparando almeno una o due denunce ben fatte e ben condotte nei confronti dei persecutori più odiati o più scoperti). o) rimarcare il tempo necessario a semplici e legittime operazioni richieste (es. quella di acconto) o far commenti sul tipo o sullo stato (anche se ottimo) del denaro consegnato o della borsa nel tentativo di far sembrare o sentire anormali o importuni; p) far suonare l'antifurto all'entrata o all'uscita del cliente per far credere che rubi abitualmente negli altri negozi e nel negozio stesso (in questi casi è da notare che l'antifurto suona sempre o quasi ogni volta che c'è quel cliente e che mai lo si controlla o si dimostra il furto); q) umiliare attraverso i ragazzi del posto montati allo scopo e invitati in negozio per sfruttare il fatto che sono più difficili da isolare e denunciare rispetto a un adulto; r) assumere comportamenti opposti con la vittima a seconda del tipo di pubblico per disorientare clienti “non amici” circa le proprie intenzioni riguardo al calunniato e riguardo la sua eventuale difesa aggressiva (che verrà fatta passare per attacco ingiustificato, paranoico oppure “furbo” a seconda dei momenti, tanto il contraddirsi non limita mai la capacità di aderire a una parola d'ordine); s) far pagare per un lavoro non svolto o consegnare dopo una certa attesa un lavoro svolto a metà o che disattende le indicazioni lasciate approfittando del fatto che la consegna non è fatta di persona dal cliente, di un preventivo non regolare o di una presunta difficoltà a difendersi del cliente (belle occasioni, queste, se tale presunzione è sbagliata... un buon motivo per ritirare di persona). t) chiedere, dando il “tu”,che il cliente parli dando il “lei” o non ricambiare l'uno o l'altro oppure passare dal primo al secondo quando si vuole mancare di rispetto davanti agli altri o si pensa di poter così acquisire autorità e intimorire (bisogna pretendere il “lei” reciproco in tutti i rapporti non di amicizia con persone oltre la trentina e, in alcuni contesti, anche con chi è più giovane, perché è meno facile mancare di rispetto partendo da queste distanze). u) lasciare solo un cliente in negozio restando a lungo in magazzino, se lo si è visto entrare, o andando là o fuori con qualche scusa senza tornare in tempi brevi, per vedere cosa fa il cliente e per far sì che chi entra lo trovi solo e quindi in condizioni generalmente adatte per rubacchiare (in caso di assenze del dipendente è meglio aspettare fuori dal negozio). v) richiedere, con qualche scusa e senza necessità reale, il numero di telefono per diffonderlo (mai lasciarlo se non è indispensabile e mai usare una sola scheda per tutto) o chiedere delle comunicazioni telefoniche per dare consigli con agio o per iniziare un qualche rapporto su chissà che basi, chiedendo di chiamare dopo che si sia ricevuto da loro lo squillo e ricercando più volte la comunicazione telefonica per farla ascoltare da altri, in modo da divulgare confidenze o da improvvisare cattivi consigli utili a qualcuno dei presenti (mai dimenticare che gli altri non lavorano per noi e che la norma per la maggioranza delle persone è l'indifferenza naturale per il dolore anche estremo altrui). Eventualmente avvicinarsi al cliente mentre si trova con qualcuno per ascoltare quanto dice, nascondendolo svolgendo intanto qualche attività che richiede poca concentrazione o parlando con un collega/amico senza dargli tutta l'attenzione. z)Quando la gente del posto si unisce per solidarietà a un certo negoziante, costui può essere offensivo solo per un disprezzo basato sull'aspetto del cliente o su pettegolezzi al suo riguardo oppure esserlo magari a sua volta per fredda solidarietà interessata o timorosa a una persona importante (ad esempio, un medico o un banchiere che teme da quel cliente una giusta denuncia o che reagisce arbitrariamente a considerazioni ignoranti o a una diffamazione basata su 11
  • 12. pregiudizi imbecilli o all'altrettanto arbitrario interesse di qualcun altro) e un'altra reazione tipica della gente in questi casi è l'evitare i negozi frequentati dalla vittima o quelli di cui essa parla (bene e male, in casa e fuori): lo scopo è di crearle dei nemici tra i negozianti, colpiti nelle vendite, e tra certi loro clienti abituali, limitati nei loro acquisti dalla parola d'ordine ricevuta e una difesa per la vittima è evitare come prevenzione e reazione di parlare di negozi (ovunque) o di farlo chiamandoli col vero nome o in modo da farlo capire (magari tirarne in ballo il nome apposta per danneggiarli per un po', inizialmente fingendo ingenuità, può essere una piacevole vendetta, ma è più utile evitare di acquistare di persona ogni volta che si può e abituarsi a non nominare qualsiasi negozio o marchio della città, fuori città e online). In caso di guerre simili, attenzione comunque a qualsiasi giudizio su qualsiasi categoria di persone espresso a voce ovunque, perché non c'è nulla che non possa essere sporcato e utilizzato per estendere l'ostilità. Attenzione anche alla diffamazione su “Facebook” ecc. (a denunce di casi simili possono corrispondere risarcimenti non indifferenti). ALCUNI CONSIGLI RIGUARDO I RAPPORTI CON NEGOZIANTI CHE POSSONO IN GRAN PARTE ESSERE UTILI IN CONTESTI DEL TUTTO DIVERSI Ricordare che le registrazioni non autorizzate formalmente dai Carabinieri, dalla Polizia o dalla Magistratura sono illegali e che per i reati di ingiuria e diffamazione bisogna rivolgersi ai Carabinieri e non all'Adiconsum e che in caserma occorre essere distaccati (senza mostrare la rabbia e il nervosismo – anche giusti) e nello stesso tempo fermi nella decisione di denunciare. . I reati nell’ambito della sanità non sono di competenza dei Carabinieri o della Polizia – informarsi online su forum e siti specifici, anche perché esiste una lunga trafila “specifica” da fare anche per la situazione più semplice. Una reazione utile alle aggressioni nei negozi è aspettarsi ovunque e osservare bene quando le vediamo accadere ad altri, oltre che mentre le viviamo personalmente, cose gravi e basate sull'inganno e sull'approfittare più vile delle debolezze altrui sulla base di pregiudizi di ignoranza spaventosa o di parole d'ordine (ciò in modo da farci l'abitudine, da superare per gradi eventuali blocchi nel difenderci e da evitare sia fantasie paranoiche che ottimismi, ingenuità difensiva istintiva o cecità volontaria, perché, come ho detto, non bisogna credere a me, ma solo osservare) ,e, una volta attaccati, è meglio far parlare gli stronzi per un po' mantenendo un atteggiamento calmo in apparenza,e interromperli a mezzo di una frase con un rifiuto garbato e definitivo senza commenti, o stornando loro le domande indiscrete rivolteci. Nei casi di offese dirette occorre richiedere il nome e il cognome del commesso (da appuntare sul cellulare o a penna al momento, insieme a ora e data) e richiedere anche le sue scuse e che la cosa non si ripeta in quel negozio da parte sua o dei colleghi (se si prende di mira solo uno dei dipendenti ci si troverà comunque tutti i colleghi contro), informando con calma che altrimenti si informerà il titolare e si sporgerà denuncia (è importante sentirsi e restare disponibili a denunciare, ricordando che querele simili sono sì quasi mai concluse con successo ma sono comuni, non recano molto disturbo e, anche quando si accumulano, sono utili per cercare di evitare che le cose degenerino e si estendano ad altri negozi per solidarietà e a partito preso, e per cercare di averne documentazione e risarcimento pecuniario in futuro). Se l'offesa viene dai clienti occorre fingere di non accorgersene per smontarli oppure, quando non si può ignorarla, interpellarli con calma facendoli esporre con domande dirette (per i ragazzi possono rispondere i genitori e i loro nomi può richiederli il carabiniere, una volta fatto intervenire; del resto non a tutti piace esporsi da soli o in pochi, a ogni età...). Nei casi di tentata truffa sul prezzo occorre fingere ingenuità, denunciare e tornare per documentare legalmente tutto quanto è utile alla denuncia. É utile anche osservare eventuali limiti particolari del modo di lavorare e comportarsi con gli altri del negoziante o artigiano, per poter in casi estremi diffonderli apertamente intimando così prudenze che compensino il rispetto che sono incapaci di dare (avere sempre cura in questi casi di dare valore al tipo di attività considerato in generale al di là del loro modo di svolgerla). In generale comunque bisogna sempre delimitare e difendere di continuo le distanze, prendere tempo e allontanarsi a ogni dubbio o periodicamente, farsi accompagnare ogni volta sia possibile, chiedere nomi e cognomi, osservare i volti tanto da ricordarli, rifiutare favori, fare il possibile per confrontare quanto ci viene detto e basarsi nei giudizi sui fatti e non sulle parole. Se si manca della freddezza necessaria per carattere o perché si sta vivendo un brutto periodo, occorre essere davvero molto indulgenti con se stessi e allo stesso tempo seguire questi consigli al meglio delle proprie possibilità, sapendo che col tempo ci si abitua un po' a tutto e si migliora e che qualsiasi cosa è meglio del non reagire affatto pur mostrandosi colpiti e bisognosi di giustizia. L'ideale è sempre recarsi nei negozi con uno o, meglio, più amici che possano testimoniare in Questura. In ogni caso per favorire la denuncia e per mostrarsi forti occorre non fiatare dell'accaduto finché ciò conviene, sia in casa che fuori (condomini e passanti spesso sono molto “curiosi” pur dissimulandolo). Ricordare che, quando si è deboli, per carattere o per condizioni di vita, si attirano facilmente incidenti di ogni tipo e anche sotto forma di affermazioni o comportamenti di per sé insignificanti o comunque non biasimevoli, ma particolarmente adatti a essere fraintesi o manipolati per la loro forma e per il momento in cui vengono notati: ciò accade a causa della grande pressione esercitata sulla mente, soprattutto se indebolita, dalle menti solidali tra loro dei nemici quando sono numerosi (ciò si può osservare da sé, ma ci sono anche diversi testi sul condizionamento possibile ad opera di menti focalizzate fortemente e non è difficile informarsi al riguardo). Bisogna in questi casi tener presente come la maggioranza interpreta nel modo peggiore vari atteggiamenti e soprattutto parlare e uscire il meno possibile. SITI CONSIGLIATI 12
  • 13. La pagina online sul tema delle possibili conseguenze delle violenze psicologiche e fisiche e dell' incuria familiari sullo sfondo di psichiatria e malasanità http://www.slideshare.com/testimoniare-violenze-familiari (sito modificato più volte); http://www.slideshare.com/citazioni-molto-utili (vi si possono leggere molte citazioni disposte nematicamente e tratte da capolavori letterari e da testi di altro genere, che aiutano a riflettere da punti di vista molto validi sulla famiglia, sui percorsi di maturazione, sulla mentalità più diffusa, sulla malasanità, sulla psichiatria, sulla scelta di molti di recarsi da psicologi e su istituzioni e gruppi religiosi – sito modificato più volte); I numerosi paragrafi relativi al modo di organizzarsi in casa riguardo la salute in http://www.slideshare.com/organizzarsi–in–casa e i vari indirizzi in esso contenuti (sito modificato più volte); Il sito dell'Adiconsum. il sito relativo al convegno di Feltre sulla psichiatria http://it-it.facebook.com/events/332771446849285 (http://www.nopazzia.it); (http://www.cfsitalia.it). I siti vanno consultati nel tempo più volte perché vengono aggiornati in modo significativo. 13