LINEE GUIDA DI RIFORMA DELL’ORDINAMENTO GIORNALISTICO Approvate il 19 Gennaio...Vittorio Pasteris
Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti evidenzia la peculiarità della professione giornalistica da intendersi come strumento di democrazia fondato sull'art. 21 della Costituzione e finalizzato a garantire il diritto dei cittadini ad un'informazione corretta e completa, indispensabile per compiere scelte libere e consapevoli.
Legge sugli Uffici Stampa, sul Portavoce e sugli UrpDamiano Crognali
Spiegazione sulla Legge 150/2000 sugli uffici stampa, sul ruolo e le mansioni del Portavoce e sugli URP. Corso di Strumenti e delle Attività degli Uffici Stampa dell'Università La Sapienza di Roma
Bortoletti, trasparenza, università brescia, 31 gennaio 2011Maurizio Bortoletti
Una informazione corretta sul fenomeno è una necessità, equivalente alla stessa azione di contrasto, secondo il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia: nell’Audizione avanti alle Commissioni I e II Riunite del Senato della Repubblica nell’ambito dell’esame del ddl 2156, 6 luglio 2010, ha rimarcato “… la duplice necessità di neutralizzare adeguatamente le condotte illecite e di garantire una forte trasparenza sul fenomeno, anche per evitare che una amplificazione di dati inesatti possa incidere sull’immagine del Paese e, conseguentemente, sul suo rating in sede internazionale…”. Sono, quindi, queste, questioni che vanno autenticamente interpretate per evitare il riproporsi di scelte sintomatiche, tipiche di un “ospedale da campo”, che in passato hanno alimentato l’ipertrofia del nostro sistema penale - con il consueto inasprimento delle pene che ha avuto, tra gli effetti collaterali, quello di aumentare in modo direttamente proporzionale la loro ineffettività – e hanno stimolato la scelta di politiche pret a porter, da one stop shop della democrazia, come in un “gioco dell’oca” dove si fanno tre passi avanti ad ogni stretta seguita all’aumento dell’allarme sociale e tre passi indietro ad ogni momento di relativa tranquillità. Correct information on the phenomenon is a necessity, equivalent to the same enforcement action, according to the Director of the Anti-Mafia Investigation: forward to hearing Commissions I and II Riunite of the Senate in the examination of the Bill 2156, July 6 2010, he remarked "... the dual need to adequately neutralize the illegal conduct and to ensure a high level of transparency on the phenomenon, also to prevent amplification of inaccurate data can affect the image of the country and, consequently, on its credit rating in the international ... ".
They are, therefore, these issues must be authentically interpreted to prevent the recurrence of symptomatic choices, typical of a "field hospital", which in the past have fueled the hypertrophy of our criminal justice system - with the usual stiffer penalties that had , among the side effects, the increase in direct proportion to their ineffectiveness - and have stimulated the choice of policies pret a porter, from one stop shop of democracy, as in a "snakes and ladders" where there are three steps ahead closely followed every increase of social alarm and three steps back for every moment of relative tranquility.
LINEE GUIDA DI RIFORMA DELL’ORDINAMENTO GIORNALISTICO Approvate il 19 Gennaio...Vittorio Pasteris
Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti evidenzia la peculiarità della professione giornalistica da intendersi come strumento di democrazia fondato sull'art. 21 della Costituzione e finalizzato a garantire il diritto dei cittadini ad un'informazione corretta e completa, indispensabile per compiere scelte libere e consapevoli.
Legge sugli Uffici Stampa, sul Portavoce e sugli UrpDamiano Crognali
Spiegazione sulla Legge 150/2000 sugli uffici stampa, sul ruolo e le mansioni del Portavoce e sugli URP. Corso di Strumenti e delle Attività degli Uffici Stampa dell'Università La Sapienza di Roma
Bortoletti, trasparenza, università brescia, 31 gennaio 2011Maurizio Bortoletti
Una informazione corretta sul fenomeno è una necessità, equivalente alla stessa azione di contrasto, secondo il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia: nell’Audizione avanti alle Commissioni I e II Riunite del Senato della Repubblica nell’ambito dell’esame del ddl 2156, 6 luglio 2010, ha rimarcato “… la duplice necessità di neutralizzare adeguatamente le condotte illecite e di garantire una forte trasparenza sul fenomeno, anche per evitare che una amplificazione di dati inesatti possa incidere sull’immagine del Paese e, conseguentemente, sul suo rating in sede internazionale…”. Sono, quindi, queste, questioni che vanno autenticamente interpretate per evitare il riproporsi di scelte sintomatiche, tipiche di un “ospedale da campo”, che in passato hanno alimentato l’ipertrofia del nostro sistema penale - con il consueto inasprimento delle pene che ha avuto, tra gli effetti collaterali, quello di aumentare in modo direttamente proporzionale la loro ineffettività – e hanno stimolato la scelta di politiche pret a porter, da one stop shop della democrazia, come in un “gioco dell’oca” dove si fanno tre passi avanti ad ogni stretta seguita all’aumento dell’allarme sociale e tre passi indietro ad ogni momento di relativa tranquillità. Correct information on the phenomenon is a necessity, equivalent to the same enforcement action, according to the Director of the Anti-Mafia Investigation: forward to hearing Commissions I and II Riunite of the Senate in the examination of the Bill 2156, July 6 2010, he remarked "... the dual need to adequately neutralize the illegal conduct and to ensure a high level of transparency on the phenomenon, also to prevent amplification of inaccurate data can affect the image of the country and, consequently, on its credit rating in the international ... ".
They are, therefore, these issues must be authentically interpreted to prevent the recurrence of symptomatic choices, typical of a "field hospital", which in the past have fueled the hypertrophy of our criminal justice system - with the usual stiffer penalties that had , among the side effects, the increase in direct proportion to their ineffectiveness - and have stimulated the choice of policies pret a porter, from one stop shop of democracy, as in a "snakes and ladders" where there are three steps ahead closely followed every increase of social alarm and three steps back for every moment of relative tranquility.
Il percorso di Lavoro degli Stati Generali dell'EditoriaVittorio Pasteris
Il percorso di Lavoro degli Stati Generali dell'Editoria
Obbiettivo: Una riforma a 360°del sistema dell'informazione e dell'editoria che tenga conto di tutti i soggetti interessati, dall'editore fino al lettore. I l cittadino è al centro
Il 26 marzo 2019 il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva la nuova direttiva sul diritto d'autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale. Una sintesi delle principali novità, in attesa del recepimento da parte degli stati membri
Obiettivi del corso
L’esigenza di molti professionisti di aggiornarsi per arricchire e rinnovare le proprie competenze e dare valore aggiunto alla propria attività e all’azienda di appartenenza in un tempo limitato ha portato all’ideazione di un percorso formativo specialistico in grado di fornire conoscenze ed expertise utili a migliorare la capacità d’intervento e partecipazione nel processo decisionale pubblico. Dal momento che non è semplice né elaborare una strategia né districarsi tra l'esercito di legislatori interessati alla legge di bilancio sui quali esercitare la propria attività, Running, in collaborazione con Reti-QuickTop, ha ideato il corso “La nuova legge di bilancio. Come, quando e perché rappresentare gli interessi”. Capirne i meccanismi, prendere parte alla stesura degli emendamenti, monitorarne l’iter, individuare i decisori pubblici d’interesse con i quali interagire sono solo alcuni degli obiettivi del corso. La procedura per la formazione del bilancio dello Stato, infatti, richiede diverse fasi che si concludono con l’approvazione della legge di bilancio entro il 31 dicembre di ogni anno. Conoscere le tempistiche e le modalità di intervento risulta quindi necessario per cercare di modificare l’ambito d’azione di proprio interesse, attraverso la comprensione del tessuto normativo e un’attenta mappatura dei decision makers.
La nuova legge di bilancio
Il complesso delle norme oggetto della sessione di bilancio rappresenta la forma concreta nella quale vengono attuati i programmi di intervento stabiliti, nel Documento di Economia e Finanza e nella Nota di aggiornamento dello stesso.
Le nuove regole di bilancio modificano le tempistiche per la presentazione dei principali documenti di programmazione economica e, da quest’anno, superano la vecchia legge di stabilità che per la prima volta sarà sostituita da un documento unico. La nuova legge di bilancio sarà suddivisa infatti in due sezioni: la prima assorbirà in gran parte i contenuti della vecchia legge di stabilità, mentre la seconda sarà dedicata alle previsioni di entrata e di spesa espresse in termini di competenza e di cassa e formate sulla base del criterio della legislazione vigente e delle proposte di rimodulazioni da introdurre secondo determinati condizioni e limiti. Nel corso dell’iter parlamentare di quest’anno la legge di bilancio, suscettibile di modifiche, dovrà quindi sottostare a regole nuove e ancora da sperimentare.
Destinatari
Il corso è rivolto a comunicatori, giornalisti, manager che si occupano di relazioni esterne ed istituzionali, consulenti e liberi professionisti che operano nell’ambito dei rapporti con i decisori pubblici.
Svolgimento e durata
Il corso, di 12 ore, è a numero chiuso per garantire la qualità delle attività didattiche. Si svolgerà in formula weekend presso la sede di Running - via degli Scialoja 18, 00196 Roma nelle seguenti date:
Proposte Legislative per la realizzazione di un Modello Sociale per l'Editori...Marco Dal Pozzo
Nell'edizione di Roma del Festival Nazionale del giornalismo digitale tenutasi a Febbraio 2018 presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa, è stata presentata una prima bozza delle proposte legislative per rendere operativo il Modello per l'Editoria teorizzato nel lavoro di ricerca #1news2cents.
Queste slide proseguono il lavoro iniziato a Roma con l'introduzione di qualche riferimento per meglio studiare la legge sulla neutralità degli algoritmi.
Le slide sono state preparate per il laboratorio “Strategie e strumenti per orientarsi in modo consapevole nel web” tenuto da Marco Renzi (giornalista professionista e Presidente di LSDI), nell’ambito del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Perugia.
NOTA: in giallo sono state evidenziate le modifiche rispetto alla presentazione di Roma (reperibile qui --> https://bit.ly/2GI9cHG )
Nel "Vademecum Social Media e PA" pubblicato a fine 2011 dal Ministero per la PA e la Semplificazione, sono contenute anche utili indicazioni sulle norme da tenere in conto nel momento nel quale una PA decide di utilizzare un social network site.
Accreditamento nel sociale: proposte di modellizzazioneFranco Pesaresi
Tipologie di accreditamento, l'accreditamento secondo la L. 328/2000, accreditamento per il mercato e accreditamento per la qualità.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può farlo al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
primo tour di digit per la formazione dei giornalisti organizzato in collaborazione con gli Ordini dei giornalisti dell'Emilia Romagna, della Lombardia e del Piemonte
Marco Dal Pozzo gig economy #digit19 Pin Prato 15 marzo Marco Renzi
presentazione dell'intervento sulla gig economy del ricercatore e studioso Marco Dal Pozzo al panel di #digit19 dal titolo Gig economy o lavoretti per noi pari son
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Il 26 marzo 2019 il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva la nuova direttiva sul diritto d'autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale. Una sintesi delle principali novità, in attesa del recepimento da parte degli stati membri
Obiettivi del corso
L’esigenza di molti professionisti di aggiornarsi per arricchire e rinnovare le proprie competenze e dare valore aggiunto alla propria attività e all’azienda di appartenenza in un tempo limitato ha portato all’ideazione di un percorso formativo specialistico in grado di fornire conoscenze ed expertise utili a migliorare la capacità d’intervento e partecipazione nel processo decisionale pubblico. Dal momento che non è semplice né elaborare una strategia né districarsi tra l'esercito di legislatori interessati alla legge di bilancio sui quali esercitare la propria attività, Running, in collaborazione con Reti-QuickTop, ha ideato il corso “La nuova legge di bilancio. Come, quando e perché rappresentare gli interessi”. Capirne i meccanismi, prendere parte alla stesura degli emendamenti, monitorarne l’iter, individuare i decisori pubblici d’interesse con i quali interagire sono solo alcuni degli obiettivi del corso. La procedura per la formazione del bilancio dello Stato, infatti, richiede diverse fasi che si concludono con l’approvazione della legge di bilancio entro il 31 dicembre di ogni anno. Conoscere le tempistiche e le modalità di intervento risulta quindi necessario per cercare di modificare l’ambito d’azione di proprio interesse, attraverso la comprensione del tessuto normativo e un’attenta mappatura dei decision makers.
La nuova legge di bilancio
Il complesso delle norme oggetto della sessione di bilancio rappresenta la forma concreta nella quale vengono attuati i programmi di intervento stabiliti, nel Documento di Economia e Finanza e nella Nota di aggiornamento dello stesso.
Le nuove regole di bilancio modificano le tempistiche per la presentazione dei principali documenti di programmazione economica e, da quest’anno, superano la vecchia legge di stabilità che per la prima volta sarà sostituita da un documento unico. La nuova legge di bilancio sarà suddivisa infatti in due sezioni: la prima assorbirà in gran parte i contenuti della vecchia legge di stabilità, mentre la seconda sarà dedicata alle previsioni di entrata e di spesa espresse in termini di competenza e di cassa e formate sulla base del criterio della legislazione vigente e delle proposte di rimodulazioni da introdurre secondo determinati condizioni e limiti. Nel corso dell’iter parlamentare di quest’anno la legge di bilancio, suscettibile di modifiche, dovrà quindi sottostare a regole nuove e ancora da sperimentare.
Destinatari
Il corso è rivolto a comunicatori, giornalisti, manager che si occupano di relazioni esterne ed istituzionali, consulenti e liberi professionisti che operano nell’ambito dei rapporti con i decisori pubblici.
Svolgimento e durata
Il corso, di 12 ore, è a numero chiuso per garantire la qualità delle attività didattiche. Si svolgerà in formula weekend presso la sede di Running - via degli Scialoja 18, 00196 Roma nelle seguenti date:
Proposte Legislative per la realizzazione di un Modello Sociale per l'Editori...Marco Dal Pozzo
Nell'edizione di Roma del Festival Nazionale del giornalismo digitale tenutasi a Febbraio 2018 presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa, è stata presentata una prima bozza delle proposte legislative per rendere operativo il Modello per l'Editoria teorizzato nel lavoro di ricerca #1news2cents.
Queste slide proseguono il lavoro iniziato a Roma con l'introduzione di qualche riferimento per meglio studiare la legge sulla neutralità degli algoritmi.
Le slide sono state preparate per il laboratorio “Strategie e strumenti per orientarsi in modo consapevole nel web” tenuto da Marco Renzi (giornalista professionista e Presidente di LSDI), nell’ambito del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Perugia.
NOTA: in giallo sono state evidenziate le modifiche rispetto alla presentazione di Roma (reperibile qui --> https://bit.ly/2GI9cHG )
Nel "Vademecum Social Media e PA" pubblicato a fine 2011 dal Ministero per la PA e la Semplificazione, sono contenute anche utili indicazioni sulle norme da tenere in conto nel momento nel quale una PA decide di utilizzare un social network site.
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Tipologie di accreditamento, l'accreditamento secondo la L. 328/2000, accreditamento per il mercato e accreditamento per la qualità.
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Marco Dal Pozzo gig economy #digit19 Pin Prato 15 marzo Marco Renzi
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Paolo Cianci depistaggi #digit19 Pin Prato 15 marzo Marco Renzi
presentazione dell'intervento su depistaggi dell'autore Paolo Cianci al panel di #digit19 dal titolo Depistaggi un libro a tante mani ma soprattutto un modello di giornalismo praticato
Mario Tedeschini Lalli giornalismo offshore #digit19 Pin 15 marzoMarco Renzi
presentazione dell'intervento su giornalismo offshore del giornalista Mario Tedeschini Lalli al panel di #digit19 dal titolo Off shore journalism toolkit
Alberto Spampinato è finito l'ossigeno #digit19 Pin Prato 15 marzoMarco Renzi
presentazione dell'intervento sulla libertà di stampa di Alberto Spampinato direttore di Ossigeno per l'informazione al panel di #digit19 dal titolo E' finito l'ossigeno una legge per la libertà di stampa un art.51 per i giornalisti
Gian Luigi Ferrari la società degli algoritmi #digit19 Pin 15 marzo Marco Renzi
presentazione dell'intervento su la società degli algoritmi del professor Gian Luigi Ferrari dell'Università di Pisa al panel di #digit19 dal titolo Dentro la società degli algoritmi conoscere e usare i dati non essere usati come dati
Nicola Zamperini disobbedire agli algoritmi digit#19 Pin 15 marzoMarco Renzi
presentazione dell'intervento su disobbedire agli algoritmi del giornalista e scrittore Nicola Zamperini al panel di #digit19 dal titolo Mentire agli algoritmi con coscienza e strategia serve?
Marco Renzi Il contratto Uspi-Fnsi #digit19 Pin Prato 14-15 marzo Marco Renzi
presentazione dell'intervento sul contratto Uspi-Fnsi del presidente di Lsdi e moderatore del convegno Marco Renzi al panel di #digit19 dal titolo Un contratto per la stampa online (Uspi per tutti)
Vincenzo Smaldore Google Dni #digit19 Pin Prato 14-15 marzo Marco Renzi
presentazione del progetto Mappe del potere nei Google Dni di Vincenzo Smaldore di Openpolis al panel di #digit19 dal titolo Google Digital News Initiative: nuovi capitali dal motore di ricerca per il giornalismo di innovazione digitale
Benedetta Squittieri 5g #digit19 Pin Prato 14 -15 marzo Marco Renzi
presentazione dell'intervento sul 5g dell'assessore all'innovazione del comune di Prato Benedetta Squittieri al panel di #digit19 dal titolo La rivoluzione digitale della Quinta Generazione
Mauro Lombardi 5g #digit19 Pin Prato 14 -15 marzo Marco Renzi
presentazione dell'intervento sul 5g del professor Mauro Lombardi dell'Università di Firenze al panel di #digit19 dal titolo La rivoluzione digitale della Quinta Generazione
Lorenzo Mucchi 5g #digit19 Pin Prato 14 -15 marzoMarco Renzi
presentazione dell'intervento sul 5g del professor Lorenzo Mucchi dell'Università di Firenze al panel di #digit19 dal titolo La rivoluzione digitale della Quinta Generazione
presentazione dell'intervento sul 5g di Alessio Beltrame della Fondazione Ugo Bordoni al panel di #digit19 dal titolo La rivoluzione digitale della Quinta Generazione
Linee guida per la riforma dell'ordine dei giornalisti 10 10_2018(1)
1. Linee guida per la riforma dell’Ordine dei
giornalisti
Premessa
Informazione realizzata da bot (robot, macchine), abolizione della
cronologia (praticamente abolizione di una delle cinque W), notizie
in evidenza e con migliaia di contatti soltanto se si usano
determinate parole. Sono alcuni esempi di ciò che l’Ordine, ma tutto
il giornalismo, ha davanti o meglio l’universo dentro al quale siamo
immersi. Un universo in continua e incessante progressione nel
quale la combinazione di saperi e competenze sta rimodulando
continuamente i processi tecnologici che mirano ad automatizzare e
personalizzare ogni offerta informativa.
E allora è per questo che l’Ordine del giornalismo (d’ora in avanti lo
chiameremo così) deve accettare la sfida, in nome prima ancora
che di se stesso, del diritto dei cittadini di essere informati
correttamente e in piena libertà.
Pensiamo a un Ordine che non sia né una casta privilegiata né
tantomeno una banca di diritti degli iscritti, ma un grande motore di
saperi e competenze. Un centro di elaborazione e formazione
permanente di culture professionali e digitali. Un protagonista a
tutto tondo, così come i grandi service provider, di un dibattito e di
un lavoro che deve mutare tutto a cominciare da noi stessi. Un
dibattito che ci deve vedere impegnati su temi fondanti quali:
consapevolezza, criticità, autonomia, sovranità, pluralismo,
democrazia, decisione. Ma soprattutto etica che per noi significa
deontologia professionale. Etica nei processi tecnologici significa
rendere trasparente e negoziabile ogni fase dei processi automatici
in atto; significa aprire le scatole nere, intervenire, correggere,
riprogrammare e integrare i sistemi che inevitabilmente stanno
condizionando e orientando le nostre azioni, i nostri comportamenti
fino alla nostra psiche.
1
2. Convinti della indispensabilità della Rete (che nasce come istanza di
libertà), proprio per questo riteniamo che la circolarità e la
condivisione debba riguardare tutto: contenuti, notizie, video,
immagini, ma anche e soprattutto algoritmi e piattaforme.
E allora è giornalista oggi chi svela e dichiara se un contenuto è
prodotto da essere umano o realizzato da una macchina. È
giornalista oggi chi ripristina la W del quando, della trasparenza dei
tempi e delle responsabilità nella distribuzione delle informazioni. E’
giornalista oggi chi rivendica le parole giuste da usare
indipendentemente dal diktat delle parole chiave ammiccanti e
allusive imposte dal contatore dei contatti dei provider.
Conseguenza di tutto ciò è che non vogliamo subire tali processi,
non vogliamo essere osservatori o puri notai di un progresso
realizzato e imposto da altri.
Vogliamo creare un istituto di alta formazione di etica dei sistemi
dell’informazione (con l’aiuto di università e scienziati) per
realizzare un vero “motore di ricerca” che raccolga e metta a
sistema, in Rete, il nostro sapere e il nostro lavoro quotidiano,
ripartendo dal nostro quadro etico e dalle nostre regole di
deontologia, che caratterizzano la professione giornalistica, cioè
quella attività intellettuale, che utilizzando il mezzo di diffusione
scritto, verbale, visivo o digitale, è diretta alla raccolta, al
commento o all’elaborazione delle notizie finalizzate a formare
oggetto di informazione.
Il giornalista è, infatti, il mediatore intellettuale tra fatto e sua
diffusione e a lui spetta il compito, percepita la notizia, di valutarne
rilevanza e fondatezza, verificando le fonti.
La continuità e la periodicità del servizio, l’attualità delle notizie e la
tempestività dell’informazione: questi gli elementi qualificanti del
giornalismo rispetto alle altre professioni intellettuali.
Per realizzare questo alto scopo a salvaguardia del diritto
all’informazione del cittadino è indispensabile l’azione di un ente di
diritto pubblico, come l’Ordine del giornalismo. Affidare, infatti, le
funzioni assolte dall’Ordine - prima fra tutte quella relativa
2
3. all’accesso e quella relativa alla vigilanza disciplinare su una
categoria la cui azione è in se stessa pubblica - ad associazioni
private, significherebbe di fatto svincolare una professione, oggi più
che mai “libera”, dalle garanzie che l’operato di una Pubblica
Amministrazione assicura (su tutte la trasparenza dell’azione
amministrativa).
Accesso alla professione
Per esercitare l’attività professionale giornalistica è obbligatoria
l’iscrizione all’Ordine del giornalismo, che ha il compito di assicurare
la tutela dell’esercizio della professione e il rispetto dei principi
deontologici nell’intento di garantire ai cittadini una informazione
corretta.
All’Albo del giornalismo professionale si accede superando un
esame di idoneità professionale, al termine di un percorso formativo
costituito da:
a) Una laurea magistrale in giornalismo se istituita dai soggetti
proposti (Miur/Università);
b) Una laurea di primo livello conseguita nell’ambito dei Paesi
dell’Unione europea in una qualsiasi disciplina, seguita da una
successiva pratica giornalistica da svolgersi all’interno di un
corso universitario annuale da attuarsi attraverso forme di
controllo e vigilanza da parte dell’Ordine del giornalismo;
c) Una laurea di primo livello conseguita nell’ambito dei Paesi
dell’Unione europea seguita da piani di formazione misti di
studio e lavoro, della durata di almeno due anni, sulla base di
un progetto che dovrà essere preventivamente approvato dal
Consiglio nazionale dell’Ordine;
d) Master di giornalismo post laurea già riconosciuto dall’Ordine.
Disciplina transitoria per l’accesso al professionismo
3
4. Resta ferma la possibilità di accesso all’esame di idoneità per chi ha
svolto o sta svolgendo, al momento dell’entrata in vigore della
riforma, il periodo di praticantato previsto dalla vecchia normativa.
Fino a quando i nuovi percorsi dell’accesso all’Albo professionale
non saranno concretamente praticabili si potrà altresì chiedere
l’iscrizione all’Elenco Pubblicisti.
Accesso all’elenco dei pubblicisti
Per avviare la procedura biennale di accesso all’elenco dei
pubblicisti occorrerà presentare domanda al Consiglio dell’Ordine
regionale di competenza.
L’art. 35 della legge (modalità d’iscrizione nell’elenco dei
pubblicisti) potrebbe essere così riscritto:
Per l’iscrizione all’elenco dei pubblicisti sono necessari il diploma di
scuola media superiore e lo svolgimento di attività giornalistica
retribuita per un biennio il cui inizio coincide con la presentazione di
apposita domanda corredata, oltre che dai documenti di cui ai
numeri 1), 2) e 4) del primo comma dell’art. 31, anche da almeno
una certificazione del direttore responsabile di una pubblicazione
periodica comunque diffusa attestante l’avvio dell’attività.
Obbligatoria anche l’iscrizione ad un ente previdenziale.
Nel corso del biennio l’aspirante produce ogni sei mesi all’Ordine di
appartenenza la documentazione contabile dei pagamenti ricevuti
ed il riscontro dei corsi di formazione organizzati dall’Ordine in
materia di deontologia professionale.
Al termine del biennio l’aspirante pubblicista sostiene presso il
Consiglio dell’Ordine regionale di appartenenza un colloquio
riguardante in genere l’ordinamento della professione e in
particolare la deontologia professionale, sostenuto il quale
l’aspirante è iscritto nell’elenco pubblicisti. Se detto colloquio risulta
insoddisfacente non può essere ripetuto prima di tre mesi.
Il Cnog avrà il compito di valutare, quando saranno concretamente
divenuti praticabili i nuovi percorsi per l’accesso all’albo
4
5. professionale dell’Ordine del giornalismo, di proseguire o no con le
iscrizioni all’Elenco pubblicisti. In caso di opzione per l’Albo Unico:
a) Entro tre mesi dalla deliberazione del Cnog saranno trasferiti
direttamente nel nuovo Albo del giornalismo professionale tutti
gli iscritti nell’elenco dei professionisti.
b) Potranno accedere all’esame di idoneità i giornalisti pubblicisti
che abbiano seguito un corso di formazione specifico di sei
mesi che l’Ordine predisporrà, almeno una volta all’anno, di
intesa con il Miur e le Università.
c) La richiesta di passaggio all’Albo del giornalismo professionale
dovrà essere fatta entro cinque anni dalla delibera del Cnog.
Contenuto dell’Albo del giornalismo professionale
L’Albo deve contenere il cognome, il nome, la data di nascita,
l’indirizzo PEC, nonché la data di iscrizione e il titolo in base al quale
è avvenuta. Alla luce delle nuove regole sulla privacy e delle
esigenze manifestate negli dagli iscritti, rendere obbligatorio il dato
della residenza e l’indirizzo degli iscritti sembra ormai poco
opportuno e superabile. Pertanto si propone di raccogliere il dato su
residenza e indirizzo ma non pubblicarlo sull’Albo.
Nuove regole sugli esami di idoneità
Le nuove modalità di accesso impongono anche di riconsiderare
modalità e contenuti dell’esame di Stato, a cominciare
dall’aggiornamento del programma d’esame e dalla possibile
creazione di un Albo (ad uso interno dell’Ordine) di giornalisti
abilitati a far parte delle commissioni di esame, selezionati in base a
competenze relative alle nuove caratteristiche ed ai nuovi strumenti
dell’informazione.
5
6. Superamento del carattere dell’esclusività
professionale
Gli iscritti all’Ordine del giornalismo “esercitano in modo prevalente
la professione di giornalisti”. Si ritiene necessario, alla luce dei
tempi, demandare al rapporto negoziale privato la previsione
dell’esclusività professionale e consentire, pertanto, agli iscritti la
possibilità di svolgere attività diverse da quella informativa purché
non si verifichi un conflitto di interesse con la professione
giornalistica e quest’ultima rimanga prevalente. Sul punto, il Cnog
valuterà gli opportuni adeguamenti al Testo Unico dei doveri del
giornalista con l’introduzione di una puntuale fattispecie a riguardo.
Composizione del Consiglio nazionale
Per quanto riguarda la composizione del Consiglio nazionale, per
garantire la rappresentanza a livello nazionale dei pubblicisti
appartenenti a tutti i 20 Ordini regionali occorre intervenire sulle
modifiche apportate dal decreto legislativo 15 maggio 2017 n. 67
all’art, 16 della legge 3 febbraio 1963 n. 69.
In particolare l’art 1 comma 2 del predetto decreto di modifica
andrebbe così riscritto:
“Il Consiglio nazionale è composto da 60 membri di cui due terzi
professionisti ed un terzo pubblicisti, eletti dagli iscritti agli Ordini
regionali e in aggiunta da altri due membri, uno per ciascuna
categoria, rappresentanti le minoranze linguistiche riconosciute. I
candidati al Consiglio nazionale devono essere titolari di una
posizione previdenziale o devono godere di trattamento
pensionistico presso l’istituto di previdenza dei giornalisti italiani
(INPGI) “.
In sostanza con la modifica del secondo comma si passa ad una
composizione di 62 membri e si aggiunge la possibilità che possano
candidarsi anche i giornalisti pensionati, indipendentemente dalla
posizione attiva all’INPGI.
6
7. L’approvazione di queste modifiche comporterebbe la
contemporanea modifica del comma 4 punto 1 dell’art. 1 e
dell’intero articolo 2 del decreto legislativo 2017, entrambi
riguardanti le modalità di esclusione del pubblicista della regione
col minor numero di votanti e che doveva far posto al
rappresentante delle minoranze linguistiche.
7