Articolo uscito sul numero 12 di Quality Travel
"Lezioni di vela, lezioni di vita" L'articolo parla di eventi di team building e incentive, per le aziende legato al mondo della vela.
Le regate veliche sono particolarmente indicate per aumentare la conoscenza, l'affinità, la creatività, per mettere alla prova le persone, al fine di trasformare un gruppo in team.
Queste attività si rivolgono principalmente a responsabili marketing, HR (risorse umane), top manager.
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propri, condivisione di obiettivi e team wor-
king, tutti elementi utili nella crescita perso-
nale e nella quotidianità, sia nella vita privata,
sia in quella professionale. La mia esperienza
di oltre 30 anni di attività velica da atleta e
come professionista skipper e team manager
su diverse tipologie di imbarcazioni dalle derive
alle barche d’altura, dalle regate su boe alle
regate oceaniche, dalle regate di match race
alle regate di flotta (campionati italiani, euro-
pei, mondiali e due campagne olimpiche, due
traversate oceaniche) mi hanno dato questa
consapevolezza, e allo stesso tempo mi hanno
consentito di sviluppare un vasto e consolida-
to network di relazioni e collaborazioni tra i
marina, yacht club, armatori, skipper, service
soprattutto nel Mediterraneo, senza escludere
gli yacht club più prestigiosi al mondo anche
oltre oceano».
Cristiana, sul vostro sito leggo: “Sinfonia
in Crescendo. Dirigere un’azienda è come
dirigere un’orchestra! Noi estendiamo la
poesia di questa metafora anche alla con-
duzione di una barca a vela…in regata!”
…Ci racconti il parallelismo?
Ricollegandomi a quanto detto prima se ana-
lizziamo nello specifico ogni ruolo a bordo
vedremo che c’è quasi una perfetta corrispon-
denza nei ruoli aziendali. Ma preferisco lasciare
spazio a un’immagine molto esplicativa.
Cristiana, hai dalla tua oltre trent’anni di
esperienza nel settore della nautica come
velista professionista – marketing mana-
ger – testimonial, conduttrice e giornalista
televisiva, ma sei anche un coach. Perché
questa scelta?
L’esperienza e le competenze veliche non sono
sufficienti per creare un team valido. Di questo
mi sono resa conto soprattutto durante le mie
campagne olimpiche, quando, pur avendo a
bordo delle veliste estremamente brave, avevo
la costante necessità di motivarle. In quel mo-
mento ho capito che avrei dovuto approfondire
le mie conoscenze di team manager, specia-
lizzandomi nel coaching e integrarlo alla mia
esperienza velica. Ho così deciso di sviluppare
dei programmi specialistici per attività di coa-
ching on board che oggi porto avanti con la mia
squadra di lavoro, ma anche con il supporto di
società di formazione.
Barbara Biggiero, Managing director e part-
ner in Cristiana Monina Nautical Events Deve-
lopment,aggiunge:«Ilmondodellanautica,epiù
precisamente il mondo della vela, è un ambiente
fatto di sani valori che offre un’ottima piattafor-
ma di comunicazione per gli eventi aziendali tout
court, per intrattenere, comunicare, incentivare
e formare. Parliamo quindi di eventi relazionali,
incentive, team building e formazione a bordo,
nonché di offerta di sponsorizzazioni di even-
LE PROFESSIONI DEL MICE
ti sportivi velici per quelle aziende che vogliono
fare propri i valori che questo sport veicola.
L’idea alla base delle nostre proposte è quella di
mettere al centro l’esperienza emozionale
che ogni evento lascia nell’animo di ciascun
partecipante. Un’esperienza come quella veli-
ca diventa indimenticabile perché i singoli par-
tecipanti si sentono coinvolti e alcuni momenti
unici e irripetibili restano impressi per sempre
nella loro memoria.
I target sono molto diversi, si va dai top mana-
ger ai quadri di un’azienda, ai top clients, pro-
spect o giornalisti e stakeholders».
Barbara, spesso la vela ha significato budget
alti. Ma negli ultimi tempi gli eventi in barca
a vela hanno ripreso piede. Come mai? Cosa
ha fatto il mondo velico per avvicinarsi alle
esigenze delle aziende e tornare appetibile
anche dal punto di vista economico?
Le aziende, oggi più che mai, hanno bisogno di
motivare i loro dipendenti e di fidelizzare i clienti
con eventi relazionali coinvolgenti, non basta
solo “far vedere”, si deve “fare”, “provare” e
“sperimentare”. Con un evento in barca a vela si
abbatte qualsiasi formalità e si entra in sintonia in
breve tempo con chi ci circonda per questi motivi
è l’ideale per consolidare e creare nuove relazioni e
al tempo stesso vivere un’esperienza unica. Inoltre
le attività in barca, rivolte al capitale umano, oltre a
essere formative sono anche premianti in quanto
la vela è comunque percepita come sport inusuale.
La nostra consulenza sull’intero evento - che
va dalla scelta della location e della flotta più
adatta per gli obiettivi del cliente, alle attività da
svolgere in mare a seconda del numero di parte-
cipanti, cui non è richiesta alcuna esperienza di
vela - permette di ottimizzare il budget che ri-
usciamo a mantenere contenuto grazie alla
nostra rete di Marina e Armatori che deriva
dall’esperienza di Cristiana. Non solo, le azien-
de cominciano a percepire l’evento velico come
uno strumento che offre più di un’opportunità,
un’unica e valida attività che oltre a essere per-
sonalizzata ed esclusiva permette di rafforzare
relazioni interne e/o esterne e di rafforzare la
propria brand awareness sia internamente, sia
esternamente a seconda della tipologia di par-
tecipante. L’evento velico, quindi, di qualsiasi
natura esso sia, è estremamente polivalente che
l’azienda può sfruttare in modi diversi e quindi
assicurarsi un “return on investment” certo.
Fin qui tutto bellissimo.
Ma le aziende cosa dicono?
Abbiamo deciso di parlane direttamente con
Joseph Beckhoff, Genaral Manager di Veka,
azienda leader a livello mondiale nel settore dei
profili in PVC per porte e finestre, che ha re-
centemente organizzato una regata di flotta nel
Golfo di Napoli con partenza dallo storico Cir-
colo Reale Yacht Club Canottieri Savoia. Dieci le
imbarcazioni a vela che si sono sfidate sul campo
LE PROFESSIONI DEL MICE
Cristina Monina
Barbara Biggiero
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posizionato tra Castel dell’Ovo e Capo Posillipo.
«La nostra esigenza era quella di ospitare un
gruppo eterogeneo di 80 clienti russi, dividerli
in piccoli gruppi e permettere a ognuno di vi-
vere e condividere un’esperienza che fosse al
tempo stesso interessante e gratificante. E la
vela ci è sembrata subito un’ottima idea. In bar-
ca, infatti, la comunicazione tra i partecipanti è
fondamentale, “il ghiaccio si rompe” facilmente
e tutti iniziano a interagire sin dai primi istanti.
Senza trascurare il forte parallelismo con la vita
aziendale. In mare è fondamentale agire all’uni-
sono per cercare e trovare il vento, senza il qua-
le si resta immobili; così come quando si opera
in mercati complicati che richiedono la capacità
delle persone di cercare le opportunità per sti-
molare la crescita del business.
Aspettare il vento non è un’opzione possi-
bile per uno skipper, così come non lo è per
un leader di successo.
Ci riteniamo estremamente soddisfatti di que-
sta scelta, volevamo che i nostri clienti comuni-
cassero tra loro e abbiamo centrato l’obiettivo.
Molti iniziavano a interagire conversando di vela
e finivano per parlare di business.
Aldilàdellaformula,comeintuttiglieventisonostati
numerosi gli elementi che hanno contribuito al suc-
cesso:ilRealeYachtClubCanottieriSavoia,gliskipper,
la location, ma anche la cucina, il clima e il servizio.
Questo evento ci ha aiutato a rafforzare le rela-
zioni tra i clienti sul lungo periodo e riteniamo
sia stato un incentive di grande spessore».
LO SPORT PRIMA DI TUTTO
Non dimentichiamo però che la vela è anzitut-
to una disciplina sportiva intorno alla quale
ruotano molti sponsor danarosi e che negli ulti-
mi anni sta raccogliendo un livello di attenzione
sempre più alto, con interessanti conseguenze
per le destinazioni ospitanti.
È emblematica in tal senso la nascita della LIV
- Lega Italiana Vela - sul cui sito si legge: “LIV
nasce nel 2015 con l’obiettivo di dare nuovo va-
lore al mondo della vela, nuovo ruolo ai circoli
velici e nuovo format di regata ai velisti”.
Una vera dichiarazione d’intenti che ci ha con-
vinto a voler incontrare Roberto Emanuele De
Felice, Presidente LIV e Vice Presidente ISLA
(International Sailing League Association).
Avvocato De Felice in cosa consiste la novità?
La LIV, ente aggregato alla Federazione Italiana Vela,
ha portato in Italia un nuovo modo di fare vela nato
in Germania nel 2012. L’idea alla base è quella di
mettere al centro il circolo velico con il suo guidone,
in un nuovo format di regata che vede coinvolte im-
barcazioni monotipo: stesso modello, stessa dimen-
sione, armate nello stesso modo. Le regate, arbitrate
in acqua, sono molto brevi di circa 12 minuti l’una
su di un percorso a bastone e visibili da terra. È una
LE PROFESSIONI DEL MICE
sfida in cui la differenza la fa solo ed esclusivamente
il team in quanto tutti si alternano su tutte le imbar-
cazioni, difatti i cambi equipaggio avvengono diret-
tamente in mare e tutti regatano contro tutti.
Quali risultati numerici raggiunti nel 2015 e
quali prospettive per il 2016?
LIV nata nel maggio del 2015 ha incontrato da su-
bito l’interesse dei più prestigiosi Yacht Cub italia-
ni che già nell’evento di kick-off tenutosi a Napoli
presso il Reale Yacht Club Canottieri Savoia dal 24
al 26 luglio 2015 ha visto 21 club sfidarsi in acqua.
Nel 2016 il trend di crescita è in costante aumento,
a oggi i club membri sono 36 ma prevediamo di
arrivare ad almeno 50 entro la fine dell’anno. At-
tualmente siamo nel pieno del campionato 2016
che prevede tre selezioni di macro area e una fi-
nale. La prima selezione di macro area si è svolta a
Salò lo scorso 19-22 maggio; la seconda selezione
di macro area a Porto Cervo dal 7 al 10 luglio e l’ul-
tima selezione a Cala Galera dal 29 settembre al 2
ottobre. La finale di Napoli 27-30 ottobre decreterà
il team campione che poi andrà alla finale europea
della Sailing Champions League, mentre i secondi
e terzi qualificati disputeranno la finalina europea.
In aggiunta a ciò la Lega Italiana Vela oggi è pre-
sente con la carica di vice presidenza nel consiglio
direttivo della International Sailing League Asso-
ciation, un organo internazionale che racchiude le
14 leghe europee.
Quali i territori a più forte vocazione velica
e quali l’hanno riscoperta più di recente?
Sicuramente Trieste, Genova, Lago di Garda,
Roma, Napoli, Bari, Cagliari e Palermo hanno
una grande vocazione per la vela. Questo nuo-
vo format è stato colto da numerosi club come
opportunità per rivitalizzare il proprio settore
velico creando anche sinergie e gemellaggi con
altri club, nazionali e internazionali.
IL FUTURO
Come accade per tutti gli eventi sportivi che riscuo-
tono interesse nel grande pubblico, anche le com-
petizioni veliche offrono agli sponsor la possibilità di
avere una copertura mediatica costante e inte-
ragire con le realtà locali che, a loro volta, da questi
eventi possono trarre il massimo vantaggio.
Le aziende oltre ad avvicinarsi al territorio stimo-
landone l’indotto hanno anche l’opportunità di
affiancare il loro nome a uno sport che è sinoni-
mo di innovazione, tradizione e sani valori.
Le potenzialità di crescita delle regate che si
svolgono principalmente nei weekend sono al-
tissime e ben presto arriveranno a coinvolgere
sempre più le realtà locali trasformando ogni
singolo evento in un happening.
Nella vita, nello sport e in azienda una cosa
è certa: “Non puoi attraversare il mare sem-
plicemente stando fermo e fissando le onde”.
(Cit. Rabindranath Tagore)
Joseph Beckhoff Roberto Emanuele De Felice