octoBox is a stackable small anechoic testbed used for testing wireless throughput, including throughput of high order MIMO systems such as 802.11ac and LTE, range, data rate adaptation, roaming, mesh, DSRC , etc. Video at https://www.youtube.com/watch?v=QIaL7SFZpx4&feature=youtu.be
Closed-circuit television (CCTV) is the use of video cameras to transmit a signal to a specific place, on a limited set of monitors. It differs from broadcast television in that the signal is not openly transmitted, though it may employ point to point (P2P), point to multipoint, or mesh wireless links.
Le pompe di calore nella certificazione energetica degli edifici (SCOP, SEER)...Luca Zordan
European and National (Italy) regulations on the application of electric heat pumps in the energy certification of buildings: Renewable Energy directive 2009/28/EC, D.Lgs. 28/2011, UNI TS11300, UNI EN 14825. Seasonal performance indices SCOP & SEER. (ITALIAN LANGUAGE)
Presentazione a supporto dell'intervento di Fabio Turani, Convenor CEN/TC 72/WG 4 ed esperto nel Gruppo di lavoro UNI “Sistemi automatici di rivelazione incendi” al webinar "IL SETTORE ANTINCENDIO E LE NORME UNI.
LA NUOVA UNI 9795" del 9 dicembre 2021
octoBox is a stackable small anechoic testbed used for testing wireless throughput, including throughput of high order MIMO systems such as 802.11ac and LTE, range, data rate adaptation, roaming, mesh, DSRC , etc. Video at https://www.youtube.com/watch?v=QIaL7SFZpx4&feature=youtu.be
Closed-circuit television (CCTV) is the use of video cameras to transmit a signal to a specific place, on a limited set of monitors. It differs from broadcast television in that the signal is not openly transmitted, though it may employ point to point (P2P), point to multipoint, or mesh wireless links.
Le pompe di calore nella certificazione energetica degli edifici (SCOP, SEER)...Luca Zordan
European and National (Italy) regulations on the application of electric heat pumps in the energy certification of buildings: Renewable Energy directive 2009/28/EC, D.Lgs. 28/2011, UNI TS11300, UNI EN 14825. Seasonal performance indices SCOP & SEER. (ITALIAN LANGUAGE)
Presentazione a supporto dell'intervento di Fabio Turani, Convenor CEN/TC 72/WG 4 ed esperto nel Gruppo di lavoro UNI “Sistemi automatici di rivelazione incendi” al webinar "IL SETTORE ANTINCENDIO E LE NORME UNI.
LA NUOVA UNI 9795" del 9 dicembre 2021
Le novità sulla certificazione energetica degli edifici in regione Piemonte. DM 26/06/15, Normativa nazionale e regionale. Aggiornamento norme tecniche UNI 11300.
L’evoluzione dei servizi commerciali nell’offerta di Snam Rete Gas @Forum UNI...Snam
Intervento di Daniele Gamba, Direttore Sviluppo, Commerciale e Rapporti con l’Autorità di Snam Rete Gas, in occasione della partecipazione al Forum UNI-CIG di Milano del 10 giugno 2014.
Le novità sulla certificazione energetica degli edifici in regione Piemonte. DM 26/06/15, Normativa nazionale e regionale. Aggiornamento norme tecniche UNI 11300.
L’evoluzione dei servizi commerciali nell’offerta di Snam Rete Gas @Forum UNI...Snam
Intervento di Daniele Gamba, Direttore Sviluppo, Commerciale e Rapporti con l’Autorità di Snam Rete Gas, in occasione della partecipazione al Forum UNI-CIG di Milano del 10 giugno 2014.
Convegno SPEKTRA da A2A - 28 maggio 2024 | ALESIANO Yuri
le_novita_della_norma_uni_7129_2015.ppt
1. Formazione:
La norma UNI-CIG 7129
Basili Rossano
ENEA – Unità Tecnica Efficienza Energetica
Rossano.basili@enea.it
CAST – Centro Assistenza Servizi Tecnici
Civitanova Marche, 20 aprile 2017
Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione
Progettazione, installazione e messa in servizio
Le principali novità della versione 2015 della norma
(La presentazione non costituisce documento normativo)
2. Chiarimenti applicazione della nuova norma UNI 7129/15
Differenza tra norma tecnica e regola tecnica
Una norma tecnica è un documento redatto con il consenso di tutte le
le parti interessate (fabbricanti, installatori, consumatori) avente
applicazione volontaria; con la legge n. 46/90 e il successivo DM
37/2008 le norme tecniche sono considerate “regola dell’arte”, senza
però essere per questo obbligatorie.
Una regola tecnica è invece un documento di contenuto tecnico
tecnico di applicazione obbligatoria, pubblicato in Gazzetta
Ufficiale e avente quindi valenza di legge: ad esempio il D.M. 12
aprile 1996 per le centrali termiche alimentate a gas.
3. Chiarimenti applicazione della nuova norma UNI 7129/15
La legge 1083/71
La legge 1083/71 prevede che alcune norme tecniche, pubblicate o
o citate in appositi decreti di recepimento, costituiscano “presunzione di
di conformità” ai fini della sicurezza nell’uso del gas;
La loro applicazione diventa di fatto obbligatoria (a meno di dimostrare
dimostrare che l’alternativa scelta sia altrettanto sicura).
4. Chiarimenti applicazione della nuova norma UNI 7129/15
Il decreto 30 settembre 2015
Sulla G.U. del 3 dicembre 2015 è stato pubblicato il decreto 30 settembre 2015, che approva ai
sensi della legge n. 1083/71 le seguenti norme tecniche di interesse per gli impiantisti:
UNI 7131:2014 Impianti a GPL per uso domestico e similare non alimentati da rete di distribuzione
– Progettazione, installazione e messa in servizio.
UNI 8723:2010 Impianti a gas per l’ospitalità professionale di comunità e similare – Prescrizioni di
sicurezza (in revisione).
UNI 10641:2013 Canne fumarie collettive a tiraggio naturale per apparecchi a gas di tipo C con
ventilatore nel circuito di combustione – Progettazione e verifica.
UNI 10682:2010 Piccole centrali di GPL per reti di distribuzione. Progettazione, costruzione,
installazione collaudo ed esercizio.
UNI 10738:2012 Impianti alimentati a gas, per uso domestico, in esercizio – Linee guida per la
verifica dell’idoneità al funzionamento in sicurezza.
UNI 11137:2012 Impianti a gas per uso domestico e similare – Linee guida per la verifica e per il
ripristino della tenuta di impianti interni – Prescrizioni generali e requisiti per i gas della II e III
famiglia.
UNI 11528:2014 Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kW – Progettazione, installazione e
messa in servizio.
5. Chiarimenti applicazione della nuova norma UNI 7129/15
Il decreto 30 settembre 2015
con questo decreto il rapporto tecnico di verifica (RTV) secondo UNI
10738 diventa di fatto (ma non di diritto!) la “dichiarazione di
rispondenza” per gli impianti a gas;
in attesa della revisione del D.M. 12 aprile 1996, la UNI 11528
(Impianti > 35 kW) viene formalmente riconosciuta dal Ministro
dell’Interno (che infatti firma insieme con il Ministro dello Sviluppo
Economico il decreto di approvazione ai sensi della legge n. 1083/71);
prima era la semplice circolare 2014.6181 del 5 agosto 2014 a costituire
una specie di riconoscimento;
i tubi flessibili secondo UNI 11353 acquistano “pari dignità” rispetto
rispetto a quelli conformi a UNI EN 14800, norma recepita ai sensi
della direttiva europea prodotti da costruzione.
6. La UNI 7129 è la più importante norma tecnica per gli
impianti domestici e similari alimentati a gas.
Un po’ di Storia
NORMA UNI 7129:2015
Recepita con DM 23/11/1972
7129 - 1972
Recepita con DM 21/4/1993
7129 - 1992
• Foglio aggiornamento A1 – 1995 – Recepito con DM 8/8/1995
• Foglio aggiornamento A2 – 1997 – Recepito con DM 4/12/2000
Recepita con DM 27/3/2006
7129 - 2001
7129 - 2008
7129 - 2015
Recepita con DM 13/8/2009
7. Chiarimenti applicazione della nuova norma UNI 7129/15
Il caso della UNI 7129:2008
Il caso della 7129:2008 che dalla data di pubblicazione a “regola dell’arte” ai sensi
del DM n. 37/2008 ha continuato a coesistere con la precedente UNI 7129:2001
per ulteriori 12 mesi a garantire la “presunzione di conformità” ai sensi della
legge n. 1083/71, si ripeterà ora con la nuova 7129:2015, che dovrà
convivere proprio con la precedente edizione del 2008 fino all’abrogazione
di quest’ultima per decreto, contestualmente all’approvazione della nuova.
La possibilità per gli operatori di scegliere l’una o l’altra edizione, avendo in
entrambi i casi la copertura della legge, lascia il tempo di “metabolizzare” le novità
dell’edizione 2015; tuttavia l’edizione 2015 comprende i “nuovi materiali” e quindi
quindi non sostituisce solo l’edizione precedente ma anche altre norme.
8. La UNI 7129 è la più importante norma tecnica per gli
impianti domestici e similari alimentati a gas.
La prima versione è del 1972
la versione precedente all’ultima è del 2008.
La 7129/2008 è stata recepita con D.M. 13/08/09
(ai sensi della L. 1083/71)
(pubblicato sulla G.U. n. 238 del 13/10/09 – S.O. n. 187)
Attualmente è quindi possibile applicare
indifferentemente sia la norma UNI 7129/2008 che la
UNI 7129/2015 (che non è stata ancora recepita)
NORMA UNI 7129:2015
9. LA UNI 7129:2015 SI APPLICA:
Agli impianti domestici e similari per l'utilizzazione dei gas
combustibili appartenenti alla 1a, 2a e 3a famiglia di cui alla UNI EN
437 (gas manifatturato, gas metano e GPL) ed alimentati da rete
di distribuzione.
per la costruzione ed i rifacimenti di impianti interni o parte di
essi, asserviti ad apparecchi utilizzatori aventi singola portata
termica nominale massima non maggiore di 35 kW.
Per pressioni comprese tra un massimo ed un minimo in relazione al
campo utile di funzionamento degli apparecchi. La pressione
massima di tale campo non può essere comunque maggiore di 40
mbar per gas metano e di 70 mbar per gpl.
NORMA UNI 7129:2015
10. È STRUTTURATA IN CINQUE
PARTI
1. IMPIANTO INTERNO PER LA DISTRIBUZIONE DEL GAS
2. INSTALLAZIONE DI APPARECCHI CON SINGOLA PORTATA TERMICA
NOMINALE MASSIMA NON MAGGIORE DI 35 kW E REALIZZAZIONE
DELLA VENTILAZIONE E/O DELL’AERAZIONE DEI LOCALI
3. INSTALLAZIONE DEI SISTEMI DI EVACUAZIONE DEI PRODOTTI
DELLA COMBUSTIONE ASSERVITI AD APPARECCHI AVENTI
SINGOLA PORTATA TERMICA NOMINALE MASSIMA NON MAGGIORE
DI 35 kW
4. MESSA IN SERVIZIO DEGLI APPARECCHI DI UTILIZZAZIONE AVENTI
SINGOLA PORTATA TERMICA NOMINALE MASSIMA NON MAGGIORE
DI 35 kW
5. SISTEMI PER LO SCARICO DELLE CONDENSE (ex UNI 11071)
NORMA UNI 7129:2015
11. Le prime quattro parti mantengono lo stesso titolo
della versione precedente ma mutano nei contenuti,
mentre la quinta parte rappresenta una novità rispetto
alla norma del 2008.
NORMA UNI 7129:2015
12. All’interno delle varie parti di cui si compone la nuova UNI,
vengono inglobate e quindi abrogate le norme:
UNI/TS 11147:2008 (raccordi a pressare)
UNI/TS 11340:2009 (tubi corrugati);
UNI/TS 11343:2009 (tubi multistrato)
UNI 11071:2003 (Impianti a gas per uso domestico
asserviti ad apparecchi a condensazione e affini – Criteri
per la progettazione, l’installazione, la messa in servizio e la
manutenzione).
NORMA UNI 7129:2015
13. La revisione della norma deriva dall’esigenza di adattarla
al generale mutamento di scenario conseguente a:
La direttiva europea ERP (Energy Related Products -
2009/125/CE), a cui consegue l’entrata in vigore del
Regolamento “Ecodesign” 813/2013 che ha, tra i vari
effetti, anche quello di impedire la produzione di
vecchie caldaie a gas di tipo C in tutta Europa;
NORMA UNI 7129:2015
14. La revisione della norma deriva dall’esigenza di adattarla
al generale mutamento di scenario conseguente a:
La graduale sostituzione dei generatori di calore
esistenti per l’adeguamento al nuovo Regolamento;
NORMA UNI 7129:2015
15. La revisione della norma deriva dall’esigenza di adattarla
al generale mutamento di scenario conseguente a:
Il continuo incremento nell’installazione di fonti
rinnovabili (incentivi statali e regionali, detrazioni,
direttive EPBD e RES).
NORMA UNI 7129:2015
16. già dallo scorso 26/09/2015, i produttori di caldaie a gas
possono immettere sul mercato solo:
Caldaie con rendimento stagionale ≥ 86% (caldaie a
condensazione);
Caldaie di tipo B1 per sola sostituzione su CCR
esistenti con rendimento stagionale ≥ 75%.
Vale questa deroga solo per due casi, ovvero:
Caldaie per solo riscaldamento (con P ≤ 10 kW)
caldaie combinate (P ≤ 30 kW).
NORMA UNI 7129:2015
17. TERMINI e DEFINIZIONI
si applicano i
termini e le definizioni di cui alla UNI 7128: 2015
in modo che non sia più obbligatorio ripetere in ogni norma del
settore le definizioni (che qualche volta erano persino
discordanti)
NORMA UNI 7128:2015
18. TERMINI e DEFINIZIONI (UNI
7128)
La UNI 7128 riguarda termini e definizioni e si riferisce a:
impianti civili alimentati a gas;
componenti e accessori;
apparecchi;
sistemi per l’adduzione dell’aria comburente e per il ricambio dell’aria;
sistemi per l’evacuazione dei prodotti della combustione;
settore edile;
caratteristiche del combustibile;
attività e operatori del settore;
condizioni degli impianti.
Rispetto all’edizione 2011 ha subito diverse precisazioni e alcune variazioni di
rilievo.
NORMA UNI 7128:2015
19. TERMINI e DEFINIZIONI (UNI
7128)
La nuova edizione della norma presenta sia "nuovi termini", (alcuni importati da
altre norme) sia precisazioni/modifiche di termini esistenti:
Impianto gas ad uso civile;
Impianto civile extradomestico;
Impianto per ospitalità professionale;
Impianto a gas di nuova realizzazione/modificato/riattivato;
Alloggiamento tecnico;
Asola di servizio;
Cunicolo tecnico sotterraneo;
Generatore policombustibile;
Generatore ibrido;
Locale uso bagno - uso gabinetto - uso lavanderia;
Esalazione.
NORMA UNI 7128:2015
20. TERMINI e DEFINIZIONI (UNI 7128) – novità più rilevanti
Locale uso bagno: locale destinato all’igiene personale;
contiene uno o più sanitari (doccia, vasca da bagno, sauna, bagno
turco);
può contenere anche altri sanitari (vaso, orinatoio, bidet, lavabo).
Gabinetto: locale destinato all’espletamento di bisogni fisiologici;
contiene sempre un vaso sanitario e/o un orinatoio;
può contenere anche un lavabo e/o un bidet;
non può contenere: vasca, doccia, sauna, bagno turco.
NORMA UNI 7128:2015
21. TERMINI e DEFINIZIONI (UNI 7128) – novità più rilevanti
Locale lavanderia; locale destinato a:
installazione/manovra di apparecchi per il lavaggio
meccanico/manuale;
e al deposito della biancheria da lavare.
Può essere destinato a servizio igienico supplementare dell’alloggio;
In tal caso contiene i necessari apparecchi sanitari (…vaso, lavabo,
bidet, ecc. …);
Se contiene sanitari (…quali vasca da bagno, doccia, sauna, bagno
turco…) deve essere equiparato a locale uso bagno.
NORMA UNI 7128:2015
22. PARTE 1: Impianto interno - materiali
La parte 1 della norma ingloba, abrogandole, le tre norme UNI/TS
11343:2009, 11340:2009 e 11147:2008, recependone rispettivamente i
requisiti per i seguenti materiali:
NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
sistemi di tubazioni multistrato metallo
plastici e sistemi di giunzione a raccordi a
pressare per tubi metallici.
sistemi di tubi semirigidi corrugati di
acciaio inossidabile rivestito (PLT-CSST);
23. PARTE 1: Impianto interno - materiali
NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
Ovviamente quelli della precedente versione
rimangono:
Tubi e raccordi in acciaio, rame e polietilene
Diventa possibile utilizzare i tubi in acciaio conformi:
alla UNI EN 10305-3 (acciaio non legato a parete sottile)
alla UNI EN 10312 (acciaio inossidabile a parete sottile)
Nella norma sono inserite le dimensioni da rispettare di tali tubi
24. PARTE 1: Impianto interno - materiali
NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
Non viene più prevista, invece, la possibilità di utilizzare
il tubo flessibile non metallico UNI EN 1762 per il
collegamento di apparecchi di cottura a se stanti o a
incasso.
E importante notare come l’inserimento delle ex norme
UNI TS nella UNI 7129/2015 permetta di avere un
unico riferimento normativo per gli impianti
domestici alimentati a gas da rete di distribuzione.
25. PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione
NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
Relativamente alla "zona contatore" (Punto di Riconsegna), sono
state predisposte nuove figure con lo scopo di:
identificare meglio le "zone" di pertinenza dell’impresa
distributrice;
distinguendole da quelle di pertinenza dell’utilizzatore finale.
Ciò consente alle aziende di distribuzione di installare eventuali
altri accessori/dispositivi.
26. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione
Punto di inizio
1 – valvola di intercettazione ingresso contatore
2 – codolo di ingresso
3 – contatore
4 – eventuale presa di pressione del contatore
5 – Rubinetto (punto di inizio di competenza dell’utente)
6 – presa di pressione
7 – codolo di uscita
8 – mensola di fissaggio
9 – Gas
27. PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione
NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
Sono state realizzate anche nuove figure che rappresentano il "punto
d’inizio" con "rubinetto a squadra"; (tali figure si sono rese necessarie
per chiarire che il rubinetto non deve essere necessariamente
sempre diritto).
Per quanto riguarda il punto d’inizio sono state fornite
anche precisazioni in merito ai "contatori in batteria":
La chiave sul rubinetto è necessaria per la manovra
di apertura dello stesso;
La chiave non è necessaria per la manovra di
chiusura del rubinetto.
28. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione
Punto di inizio
1 – valvola di intercettazione ingresso contatore
2 – codolo di ingresso
3 – contatore
4 – eventuale presa di pressione del contatore
5 – Rubinetto (punto di inizio di competenza dell’utente)
6 – presa di pressione
7 – codolo di uscita
8 – mensola di fissaggio
9 – Gas
29. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Sono state fornite nuove modalità di posa delle tubazioni e precisazioni
che riguardano le tipologie di posa già presenti (es.: attraversamento dei
marciapiedi; posa sottotraccia; posa interrata; ecc.)
a vista;
interrate;
sottotraccia;
in alloggiamento tecnico;
in manufatti orizzontali esterni a cielo libero.
30. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
L’alloggiamento tecnico può distinguersi tra diverse tipologie:
canaletta;
guaina;
asola di servizio;
cunicolo tecnico sotterraneo;
apposito alloggiamento (avente funzione di protezione antincendio,
rispondente ai requisiti prescritti dalle regole tecniche di prevenzione
incendi).
31. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
L’alloggiamento tecnico in asola di servizio ad uso promiscuo:
la struttura può essere orizzontale o verticale;
può contenere più servizi (…tubi gas, tubi acqua, cavi elettrici, cavi
telefonici, antenna ecc. …);
ogni servizio deve essere inguainato/compartimentato.
Alloggiamento multiplo di tubazioni gas:
1 – Tubazioni gas
2 – Pannello di chiusura a tenuta
3 – Guarnizione di tenuta
4 – Appoggio alloggiamento
32. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
L’alloggiamento tecnico in asola di servizio ad uso promiscuo:
Asola di servizio ad uso promiscuo:
1 – Pavimentazione
2 – Tubazione gas
3 – Guaina
4 – Asola di servizio
5 – Cavo servizio elettrico/telefonico
6 – Terreno, materiale inerte di riempimento
7 – Nastro di segnalazione
8 – Tubazione d’acua
33. 33
NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
L’alloggiamento tecnico in cunicolo tecnico sotterraneo:
Esempio di posa di tubazioni in cunicolo tecnico sotterraneo:
1 – Pavimentazione
2 – Tubazione gas
3 – Piastra di copertura
4 – Cunicolo tecnico sotterraneo
5 - Soletta
6 – Terreno, materiale inerte di riempimento
7 – Nastro di segnalazione
8 – Sabbia
9 - Rivestimento
34. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
L’alloggiamento tecnico in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto:
Sono costituiti in pratica da marciapiedi o cortili pavimentati soggetti al
al transito di pedoni/veicoli;
Sono considerati "manufatti orizzontali esterni a cielo aperto" anche i
pavimenti di vani/ambienti aperti su "almeno un lato" con altezza ≥
(esempio i porticati);
In tali manufatti le tubazioni possono essere posate mediante guaina,
cunicolo tecnico sotterraneo o canaletta incassata;
Tali criteri di posa devono essere adottati anche nei giardini esterni
qualora non sia possibile rispettare la profondità di interramento.
35. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
L’alloggiamento tecnico in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto
Esempio di installazione di tubazioni in
manufatti orizzontali esterni a cielo aperto
Legenda:
1 – Interno
2 – Tubazione gas
3 – Spazio aperto
4 – Esterno
36. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Posa sottotraccia:
Non è più obbligatorio (rimane facoltativo) prevedere la scatola
ispezionabile sulle giunzioni meccaniche.
Posa interrata:
Non è più obbligatorio (rimane facoltativo) prevedere il pozzetto sulle
giunzioni meccaniche.
Il pozzetto rimane obbligatorio nei casi di "ingresso diretto" del tubo
interrato nell’edificio;
in tal caso, infatti, si deve poter sfiatare all’esterno eventuali dispersioni
accidentali di gas.
37. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Altre novità di rilievo:
è possibile annegare nella malta di cemento le giunzioni filettate
delle tubazioni sotto traccia (non è più obbligatoria la scatola di
ispezione);
l'attraversamento di locali con pericolo di incendio (es. box auto) è
possibile con apposito alloggiamento avente resistenza al fuoco non
minore di REI 60;
viene inserito in Appendice A un procedimento per la verifica della
corretta funzionalità dimensionale dell'impianto interno (calcolo
dei tubi e dimensionamento lunghezza tubi interni).
38. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
Interramento – Percorso del tubo interrato con arrivo
perpendicolare sulla parete esterna con pozzetto
1 – Esterno dell’edificio
2 – Locale interno piano terra
3 – Sigillatura
4 – Pavimentazione
5 – Eventuale pozzetto
6 – Rivestimento protettivo
7 – Guaina aerata
8 – Eventuale pavimentazione
9 – Chiusino non a tenuta o griglia
10 – Tubo metallico
11 – Giunto di transizione
12 – Tubo in polietilene (PE)
13 – Sostegno
14 – Nastro segnalazione
39. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
Interramento – Percorso del tubo interrato con arrivo
perpendicolare sulla parete esterna senza pozzetto
1 – Esterno dell’edificio
2 – Locale interno piano terra
3 – Sigillatura
4 – Pavimentazione
5 – Giunto di transazione
6 – Rivestimento protettivo
7 – Guaina aerata
8 – Eventuale pavimentazione
9 – Tubo in polietilene (PE)
10 – Tubo metallico
11 – Nastro segnalazione
40. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
Interramento – Percorso del tubo interrato con arrivo
perpendicolare sulla parete perimetrale esterna senza
pozzetto
1 – Esterno dell’edificio
2 – Locale interno piano terra
3 – Pavimentazione
4 – Guaina aerata
5 – Sigillatura della guaina
6 – Piano interrato (aerabile)
7 – Rubinetto
8 – Tubo
9 – Nastro di segnalazione
41. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Interramento – Percorso del tubo metallico rivestito e
protetto da guaina con arrivo perpendicolare sulla parete
perimetrale esterna ed entrata diretta nei locali interrati
(soluzione non consentita per gas GPL)
1 – Esterno dell’edificio
2 – Locale interno piano terra
3 – Pavimentazione
4 – Guaina aerata
5 – Sigillatura
6 – Piano interrato (aerabile)
7 – Rubinetto
8 – Tubo di Polietilene
9 – Pozzetto
10 – Chiusino non a tenuta o griglia
11 – Giunto di transizione
12 – Nastro di segnalazione
13 – Rivestimento
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
42. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
Interramento – Percorso del tubo metallico rivestito e
protetto da guaina con arrivo perpendicolare sulla parete
perimetrale esterna ed entrata diretta nei locali interrati
(soluzione non consentita per gas GPL)
1 – Esterno dell’edificio
2 – Locale interno piano terra
3 – Pavimentazione
4 – Guaina aerata
5 – Sigillatura
6 – Piano interrato (aerabile)
7 – Rubinetto
8 – Tubo metallico rivestito
9 – Pozzetto
10 – Chiusino non a tenuta o griglia
11 – Giunto dielettrico
12 – Nastro di segnalazione
43. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
Interramento – Esempio di percorso tubo in polietilene o
metallico sotto marciapiede parallelo alla parete perimetrale
esterna
1 – Esterno dell’edificio
2 – Locale interno piano terra
3 – Tubo con guaina (polietilene o metallico)
4 – Tubo senza guaina
44. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
Interramento – Esempio di percorso tubo in polietilene o metallico sotto marciapiede parallelo
alla parete perimetrale esterna
1 – Edificio in pianta
2 – Tubo in polietilene o metallico
3 – Guaina
45. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
Percorso tubo metallico all’interno di un cunicolo
tecnico sotterraneo
1 – Esterno dell’edificio
2 – Locale interno piano terra
3 – Pavimentazione
4 – Altri servizi non elettrici
5 – Cunicolo tecnico sotterraneo
6 – Tubo metallico gas in guaina
7 – Chiusino non a tenuta o griglia
46. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
Attraversamento del muro perimetrale esterno
con posa della tubazione sulla caldana del
balcone ed entrata diretta nel locale di
installazione dell’apparecchio
1 – Locale interno
2 – Tubo metallico con guaina aerata
3 – Sigillatura
4 – Pavimentazione
5 – Soletta del balcone
6 – Pavimento
7 – Parapetto
8 – Tubo metallico
9 – Muro perimetrale esterno
10 – Ambiente esterno
47. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
Attraversamento del muro perimetrale esterno
con entrata diretta e posa della tubazione con
rivestimento sulla caldana nel locale di
installazione dell’apparecchio di utilizzazione
1 – Locale interno piano terra
2 – Tubo metallico con rivestimento
3 – Pavimento
4 – Solaio
5 – Guaina aerata
6 – Ambiente esterno
7 – Pozzetto di ispezione
8 – Terreno
9 – Chiusino non a tenuta o griglia
10 – Muro perimetrale
48. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
Tubazione interrata con rivestimento protettivo ed
attraversamento del muro perimetrale esterno con
entrata diretta e posa con guaina sulla caldana nel locale
di installazione dell’apparecchio di utilizzazione
1 – Locale interno piano terra
2 – Tubo metallico
3 – Sigillatura
4 – Pavimento
5 – Guaina aerata
6 – Solaio
7 – Tubo metallico rivestito
8 – Pozzetto di ispezione
9 – Terreno
10 – Chiusino non a tenuta stagna
11 – Muro perimetrale
12 – Ambiente esterno
49. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – tipologie di installazione- modalità di posa
Esempi di interramento e di attraversamento della parete esterna
Tubazione multistrato interrata con rivestimento
protettivo, alloggiamento tecnico e attraversamento
del muro perimetrale esterno con entrata diretta
1 – Esterno dell’edificio
2 – Locale interno piano terra
3 – Sigillatura
4 – Pavimento
5 – Guaina aerata
6 – Alloggiamento tecnico (canaletta)
7 – Eventuale pavimentazione
8 – Nastro di segnalazione
9 – Tubazione multistrato
50. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – Collaudo – Vecchia procedura
Si eseguiva con contatore ed apparecchi scollegati:
- prima di mettere in servizio l’impianto;
- prima di coprire gli impianti sottotraccia.
I punti terminali dovevano essere chiusi con tappi.
Si immetteva aria o gas inerte fino a 100 - 150 mbar;
- trascorsi 15 min si effettuava la prima lettura;
- dopo altri 15 min si effettuava la seconda lettura.
- tra le due letture non dovevano verificarsi cadute di pressione;
Eventuali perdite dovevano essere individuate ed eliminate;
La prova doveva essere ripetuta fino a esito positivo .
51. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 1: Impianto interno – Collaudo – Nuova procedura
Collaudo: l’intervallo di tempo necessario per il controllo della tenuta (dopo il
periodo di stabilizzazione di almeno 15 min.) è stato ridotto a 5 minuti.
La tenuta assoluta non è più necessaria;
è stata introdotta una tolleranza sulla caduta di pressione, correlata al
volume dell’impianto interno e al tempo di attesa:
Volume (dm3) Tempo di attesa (min) c.d.p. (mbar)
≤ 100 5 0,5
100 < V ≤ 250 5 0,2
250 < V ≤ 500 5 0,1
Caduta di pressione massima in funzione del volume dell’impianto
52. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Locali di installazione apparecchi:
È stato introdotto il criterio di "presidio del locale" in analogia con la
norma UNI 10738.
Locale non presidiato: locale non utilizzato quotidianamente nelle
usuali attività domestiche (ad es.: abbaino, sottotetto, soffitta,
sottoscala, cantina ecc.).
In particolare si è tenuto conto del fatto che tali locali potrebbero essere
"non visitati" per periodi di tempo anche molto lunghi;
Per questo motivo i locali non presidiati devono essere dotati di sistemi di
aerazione permanente.
53. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Apparecchi alimentati a GPL:
Nei locali che presentano aperture (scale o altro) comunicanti con
locali sottostanti, l’installazione degli apparecchi è subordinata alla
realizzazione di strutture/dispositivi che, in caso di dispersione di
gas, impediscano allo stesso di insinuarsi nei locali sottostanti.
La norma riporta alcune figure esemplificative con possibili soluzioni
da adottare in tali circostanze.
54. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Apparecchi alimentati a GPL:
1 – Apparecchio a gas
2 – Apertura di aerazione
3 – Gradino
4 – Scala a chiocciola
5 – Lucernaio
6 – Locale sottotetto/mansarda
7 – Piano di campagna
h – Dislivello fra la soglia del locale
d’installazione e il filo inferiore
dell’apertura di aerazione (almeno
15 cm)
7
55. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
8
1 – Apparecchio a gas
2 – Apertura di aerazione
3 – Gradino
4 – Scala a chiocciola
5 – Lucernaio
6 – Locale sottotetto/mansarda
7 – Locale sottotetto
8 – Piano di campagna
h – Dislivello fra la soglia del locale
d’installazione e il filo inferiore
dell’apertura di aerazione (almeno
15 cm)
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Apparecchi alimentati a GPL:
56. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Apparecchi alimentati a GPL:
Gli apparecchi e gli impianti alimentati a GPL possono essere installati
anche in ambienti con profilo altimetrico inclinato/obliquo rispetto al
pavimento del locale di installazione.
È stata inserita a proposito una figura di chiarimento.
57. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Apparecchi alimentati a GPL:
1 – Apparecchio a gas
2 – Apertura di aerazione
3 – Profilo altimetrico
h – Quota del filo inferiore dell’apertura
di aerazione rispetto al pavimento
del locale di installazione (non
maggiore di 300 mm)
Apertura verso
il piano
campagna più
basso
58. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Apparecchi di cottura:
Sono state introdotte precisazioni in merito allo smaltimento delle
esalazioni (vapori di cottura e prodotti della combustione) che può avvenire
mediante:
Cappa a tiraggio naturale;
Cappa aspirante elettrica;
Elettroventilatore;
Aerazione di tipo diretto.
59. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Apparecchi di cottura:
Aerazione di tipo diretto – vecchia norma:
L’aerazione di tipo diretto era consentita purché soddisfatte tutte le
seguenti condizioni:
la portata termica nominale complessiva degli apparecchi di cottura
non doveva essere maggiore di 11,7 kW;
la portata termica nominale massima complessiva riferita agli
apparecchi di tipo A e agli apparecchi di cottura installati nel medesimo
locale non doveva essere maggiore di 15 kW.
60. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Apparecchi di cottura:
Aerazione di tipo diretto – nuova norma 7129:2015:
L’aerazione di tipo diretto è consentita purché la portata termica
nominale massima complessiva riferita agli eventuali apparecchi di tipo A
agli apparecchi di cottura installati nel medesimo locale non sia maggiore
di 15 kW.
61. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Apparecchi di tipo B:
sono state fornite precisazioni in merito alla possibilità di installazione in
locali ad uso gabinetto.
Si ribadisce che l’installazione è vietata negli impianti nuovi;
Consentita la sostituzione in impianti esistenti, a condizione che:
gli apparecchi risultino collegati a canne collettive ramificate
non risulti possibile installare un apparecchio di tipo C con scarico in
camino singolo, in canna collettiva o a parete.
In tal caso l’apertura di ventilazione deve essere maggiorata del 50%
con un minimo di 200 cm2.
62. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Condotti di ventilazione/aerazione:
per il loro corretto dimensionamento è stato inserito il valore di
riferimento:
corrisponde a 1,5 volte il valore utilizzato per dimensionare le
aperture (9 cm2 a kW) con un minimo di 150 cm2.
63. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Sistemi di ventilazione/aerazione:
Sono state fornite ulteriori precisazioni relative ai:
criteri di calcolo per il loro corretto dimensionamento;
diversificando e distinguendo le diverse e specifiche funzioni.
In particolare per il calcolo della apertura di ventilazione occorre:
Adoperare la formula generale (A.1);
Adoperare la formula particolare (A.2) se nel locale o nei locali
direttamente comunicanti sono installati elettroventilatori o cappa
aspirante elettrica e apparecchi di tipo B
64. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Sistemi di ventilazione/aerazione:
calcolo della apertura di ventilazione Formula Generale A.1
ST1 = ( 6 x QA ) + ( 6 x QB ) + ( 12 x QSS ) + ( 6 x K x QCS) [cm2]
QA è la portata termica nominale massima complessiva espressa in kW, riferita
agli apparecchi di tipo A installati nel locale;
QB è la portata termica nominale massima complessiva espressa in kW, riferita
agli apparecchi di tipo B installati nel locale;
Qss è la portata termica nominale massima complessiva espressa in kW, riferita
agli apparecchi di cottura (preesistenti), senza dispositivo di sorveglianza di
fiamma, installati nel locale;
QCS è la portata termica nominale massima complessiva espressa in kW riferita,
agli apparecchi di cottura con dispositivo di sorveglianza di fiamma, installati
nel locale.
65. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Sistemi di ventilazione/aerazione:
calcolo della apertura di ventilazione Formula Generale A.1
Il parametro K è uguale a 1 se l'evacuazione dei prodotti della
combustione degli apparecchi di cottura con dispositivo di sorveglianza di
fiamma installati nel locale è assicurata mediante cappa a tiraggio
naturale o aspirante elettrica oppure mediante elettroventilatore.
ST1 = ( 6 x QA ) + ( 6 x QB ) + ( 12 x QSS ) + ( 6 x K x QCS) [cm2]
66. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Sistemi di ventilazione/aerazione:
calcolo della apertura di ventilazione Formula Generale A.1
Il parametro K vale zero (e non va calcolato il minimo di 100 cm2) se sono verificati
tutti i seguenti requisiti:
Evacuazione dei p.d.c degli apparecchi di cottura assicurata da cappa a tiraggio
naturale, cappa aspirante elettrica o elettroventilatore;
Assenza di apparecchi di tipo B, di tipo A e apparecchi di cottura senza
sorveglianza di fiamma;
La portata termica nominale massima degli apparecchi di cottura non è
maggiorie di 15 kW;
La volumetria del locale di installazione non è inferiore a 20 m3;
Presenza nel locale di installazione di porte, finestre e/o portafinestra, apribili, e
installate su pareti perimetrali rivolte verso l'esterno.
ST1 = ( 6 x QA ) + ( 6 x QB ) + ( 12 x QSS ) + ( 6 x K x QCS) [cm2]
67. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
QB è la portata termica nominale massima complessiva espressa in kW, riferita agli
apparecchi di tipo B installati nel locale;
QE è la portata oraria di ricambio di aria del ventilatore espressa in m3/h.
VERIFICARE
ST2 ≥ ST1
Formula Particolare A.2
68. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Sistemi di ventilazione/aerazione:
calcolo della apertura di ventilazione Formula Particolare A.2
69. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Sistemi di ventilazione/aerazione:
È stata inserita l’Appendice C che riporta:
le procedure per verificare la funzionalità dei sistemi/aperture di
ventilazione (con il metodo dei 4 Pa di caduta di pressione (c.d.p.);
le caratteristiche degli strumenti utilizzabili.
70. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Sistemi di ventilazione/aerazione:
Appendice C
Il corretto afflusso di aria comburente può essere controllato attraverso la misura
della differenza di pressione tra l'esterno ed il locale in cui sono installati gli
apparecchi.
caratteristiche degli strumenti utilizzabili.
Caratteristiche strumento Valore
Campo di misura ± 10 Pa
Precisione ± 0,5 Pa
Risoluzione 0,1 Pa
71. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Sistemi di ventilazione/aerazione:
Appendice C
Il corretto afflusso di aria comburente può essere controllato attraverso la misura
della differenza di pressione tra l'esterno ed il locale in cui sono installati gli
apparecchi.
Procedura
1) aprire le finestre e/o le porte finestre comunicanti con l'esterno del
locale d'installazione degli apparecchi;
2) posizionare lo strumento di misura della pressione atmosferica in
prossimità della finestra e/o della porta finestra aperta e misurare
pressione atmosferica;
72. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Sistemi di ventilazione/aerazione:
Appendice C
Il corretto afflusso di aria comburente può essere controllato attraverso la misura
della differenza di pressione tra l'esterno ed il locale in cui sono installati gli
apparecchi.
Procedura
3) senza rimuovere lo strumento chiudere le finestre e/o le porte
comunicanti con l'esterno del locale in cui sono installati gli
nonché eventuali porte comunicanti con locali adiacenti;
4) accendere gli apparecchi presenti nel locale alla portata termica
nominale massima effettiva;
73. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Sistemi di ventilazione/aerazione:
Appendice C
Il corretto afflusso di aria comburente può essere controllato attraverso la misura
della differenza di pressione tra l'esterno ed il locale in cui sono installati gli
apparecchi.
Procedura
5) accendere gli eventuali elettroventilatori e/o altri dispositivi che
potrebbero mettere in depressione il locale;
6) nell'arco di funzionamento degli apparecchi, compreso tra 5 min e
10 min, effettuare almeno tre misure della pressione instauratasi nel
locale, a distanza di almeno 1 min tra una misura e l'altra;
74. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 2: Aerazione/Ventilazione - Locali di installazione apparecchi
Sistemi di ventilazione/aerazione:
Appendice C
Il corretto afflusso di aria comburente può essere controllato attraverso la misura
della differenza di pressione tra l'esterno ed il locale in cui sono installati gli
apparecchi.
Procedura
7) calcolare la media delle misure eseguite.
Nelle condizioni sopra indicate la differenza tra la pressione atmosferica
misurata all'inizio della prova e la media delle misure eseguite
successivamente deve risultare non maggiore di 4 Pa.
75. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 3: Evacuazione dei prodotti della combustione (p.d.c.)
In generale (ulteriori modifiche):
sparisce la “precedenza” della modalità di scarico a tetto rispetto
altre (fatta eccezione per gli apparecchi di cottura);
fermo restando il rispetto della legislazione vigente, scarichi a tetto e
a parete hanno pari dignità;
gli scarichi degli apparecchi di tipo A installati all’esterno, a
tiraggio naturale o forzato (Q <= 35 kW), sono soggetti alle zone di
rispetto per gli apparecchi di tipo B e C di eguale portata termica;
Nella sezione scarichi a parete non compare il requisito specifico dei
terminali per le caldaie a condensazione di evitare gocciolamenti
suolo sottostante presente nella UNI 11071.
76. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 3: Evacuazione dei prodotti della combustione (p.d.c.)
Si ricorda che sulla “legislazione vigente” inerente lo scarico a parete vige il
D.Lgs. 102/2014 che consente tale soluzione nei casi di:
sostituzione di caldaie installate prima del 31 agosto 2013 con scarico a
parete o in c.c.r. con caldaie a camera stagna avente rendimento
a quello previsto dal DPR 59/2009, art. 4 comma 6 lettera a);
installazione con scarico a tetto è incompatibile con norme di tutela
nazionale, regionale o comunale dell’edificio, oppure il progettista attesta e
e assevera l’impossibilità tecnica di scarico a tetto;
ristrutturazione di impianti termici individuali in edifici condominiali
sistema fumario esistente, singolo o multiplo non è funzionale, idoneo o
adeguabile allo scarico di caldaie a condensazione;
installazione di generatori ibridi compatti.
77. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 3: Evacuazione dei prodotti della combustione (p.d.c.)
La norma mantiene comunque il principio generale per cui:
gli apparecchi raccordati ad una canna collettiva devono essere
similari;
nella sostituzione degli apparecchi si deve garantire la compatibilità
dell’intervento e mantenere la similarità.
In deroga al principio generale si può sostituire un apparecchio di tipo C
convenzionale con uno di tipo C a condensazione previa verifica
preliminare di fattibilità:
verifica materiali, caratteristiche strutturali, dimensionali, funzionali ecc.
(W, P1, P2, scarico condensa, ecc.).
possibilità di sostituire tutti gli apparecchi collegati con apparecchi a
condensazione, anche in momenti diversi.
78. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 3: Evacuazione dei prodotti della combustione (p.d.c.)
La novità più rilevante riguarda la possibilità di evacuare i p.d.c. per
mezzo di "canne collettive" funzionanti con "pressione positiva".
L’innovazione è stata introdotta tenendo conto dell’entrata in vigore dei
regolamenti comunitari per effetto dei quali dal mese di settembre 2015
non è più consentita la fabbricazione di caldaie di tipo C tradizionali;
Ciò comporterà il diffondersi massiccio di caldaie a condensazione.
La realizzazione/utilizzo di tali canne collettive è possibile esclusivamente
mediante apparecchi dotati di dispositivi di non ritorno dei p.d.c. negli
apparecchi non in funzione.
79. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 3: Evacuazione dei prodotti della combustione (p.d.c.)
Canne collettive con pressione positiva condizioni di riferimento:
Classe di pressione: ≥ P1 per interno o ≥ P2 per esterno (Appendice
B: tabella del prospetto B.2.); (Pressione interna max: 25 pa).
Avere andamento verticale: (curve: ≤ 2 – angoli: ≤ 45°);
Stesso diametro per tutto il percorso (meno pezzi speciali);
Posa in asola tecnica incombustibile (se interne all’edificio);
Camera di raccolta (h: ≥ 50 cm) con apertura di ispezione;
Dispositivo di drenaggio e scarico delle condense;
Foro alla base per rilievo pressione e temperature fumi;
Apparecchi idonei, dello stesso tipo, con dispositivo di non ritorno;
N° apparecchi collegati stabilito dal fabbricante/progettista (max : 2
per piano).
80. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 3: Evacuazione dei prodotti della combustione (p.d.c.)
Sistemi intubati funzionanti con pressione positiva;
La norma prevede un apertura/condotto di aerazione (rivolto verso
l’esterno) alla base dell’asola tecnica.
L’apertura/condotto di aerazione può essere evitata a condizione di
prevedere il prelievo di aria comburente dall’intercapedine libera di
adeguata sezione.
La nuova edizione della norma consente di:
evitare la realizzazione dell’apertura/condotto alla base, anche senza
prelievo di aria comburente dall’intercapedine se la sezione
dell’intercapedine libera risulta preponderante (150%) rispetto a
quella del condotto intubato.
81. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 3: Evacuazione dei prodotti della combustione (p.d.c.)
Sistemi intubati funzionanti con pressione positiva;
Per i sistemi intubati operanti in pressione positiva, può essere evitata la
prova di tenuta quando è presente almeno una delle condizioni seguenti
:
l’intercapedine ha una sezione di aerazione uguale o maggiore al 150%
della sezione del sistema fumario;
l’intercapedine è utilizzata per il prelievo dell’aria comburente;
il sistema fumario è fornito da un unico fabbricante che specifica le
istruzioni per il montaggio e la messa in servizio.
82. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 3: Evacuazione dei prodotti della combustione (p.d.c.)
Asola tecnica
La UNI 10845:2000 e la UNI 7129-3:2008 prevedevano che
l’asola tecnica fosse ad uso esclusivo dei condotti intubati
destinati all’evacuazione dei prodotti della combustione.
La nuova edizione della UNI 7129-3 consente di utilizzare l’asola
tecnica anche per il passaggio di altri servizi (es.: tubi acqua).
1 – Asola tecnica
2 – Tubazioni altri servizi
3 – Intercapedine
4 – Condotto/camino intubato
83. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 3: Evacuazione dei prodotti della combustione
(p.d.c.)
La norma mantiene il principio generale per cui:
tra la parete esterna del condotto per intubamento e
quella di ogni altro condotto si deve prevedere una distanza
non minore di 2 cm.
Su questo requisito, tuttavia, la nuova edizione della norma
prevede una deroga:
consente distanze minori purché sia garantita la
possibilità di fare la manutenzione e/o sostituire i singoli
condotti.
84. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 4: Messa in servizio
la prova di idoneità del sistema di scarico dei gas combusti in caso
di apparecchio messo in servizio oltre 12 mesi dopo la sua posa è
stata sostituita da funzionalità + caratteristiche strutturali (non c’è
più la tenuta);
sono stati aggiunti controlli relativi agli apparecchi a
condensazione (verifica corretta installazione e funzionalità del
di scarico condense, verifica del corretto collegamento
allo stesso sstema di scarico);
85. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 4: Messa in servizio
Sono state modificate le procedure di riattivazione di
impianti fermi da oltre 12 mesi.
Con la precedente edizione della norma era necessario:
eseguire il collaudo (ad una pressione ≥ 100 mbar);
verificare l’idoneità del sistema di evacuazione;
verificare l’integrità dell’apparecchio.
Con la nuova edizione si dovranno eseguire i controlli e le
verifiche stabilite dalla UNI 10738.
86. NORMA UNI 7129:2015 – novità rilevanti
PARTE 5: Scarico delle condense
La Parte 5 della norma trae origine dalla UNI 11071, che trattava lo scarico
delle condense prodotte dagli impianti domestici.
La precedente norma imponeva che le condense (a
causa della loro corrosività) fossero convogliate in fogna
soltanto dopo adeguata diluizione attraverso l’impianto
di scarico dei reflui domestici.
La Parte 5 non impone il suddetto obbligo e consente,
in pratica, altre possibilità purché in ogni caso venga
tassativamente rispettata la legislazione vigente (es.
sistema di raccolta con neutralizzatore).