Alcuni dati per capire meglio cosa siano le startup, quali gli sbagli da evitare, perchè rivolgersi ad acceleratori come SeedUp Spa per diventare grandi in minor tempo e con meno errori. Sintesi di un incontro tenutosi presso l'Università Federico II di Napoli
2. SeedUp, l’acceleratore di idee
La società, attraverso il programma di accelerazione, offre
l’assistenza per affrontare in modo professionale tutte le
incombenze organizzative, operative e strategiche che si
possono manifestare in una startup
3. Cosa abbiamo fatto finora
Costituitasi un anno fa, SeedUp ha avviato la selezione delle idee
di business da accelerare, anche attraverso il contest “Dall’idea
all’impresa” conclusosi lo scorso giugno. Su oltre 40 proposte,
abbiamo deciso di premiare con 30 mila euro tra capitale e
servizi i ragazzi di CCO – Cover a conduzione ossea
4. Cos’è una startup
Con startup si intende nuova impresa che presenta una forte dose di
innovazione e che è configurata per crescere in modo rapido secondo un
business model scalabile e ripetibile.
La chiave del successo è tuttavia rappresentata al 90% dalla capacità di
esecuzione che il team di founder e i loro collaboratori dimostreranno e al
10% dall’idea originale.
Per questo una startup viene affiancata nella sua crescita da una filiare di
operatori specializzati: business angel, acceleratori, incubatori, fondi di
venture capital.
Ciascuno di essi è in grado di mettere a disposizione competenze, relazioni e
capitali, favorendo l’ingresso della startup nel mercato di riferimento nel
modo più eccelerato e competitivo possibile.
5. Le startup innovative
Con la legge 221/2012, sono state introdotte in Italia le startup innovative
ossia società di capitale residenti in Italia o nella Ue ma con con sede
produttiva o filiale italiana dedicate alla produzione, sviluppo e
commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore
tecnologico.
Questa forma di startup può iscriversi alla sezione speciale del Registro delle
Imprese per essere agevolata, per un massimo di 5 anni, in termini di
minore burocrazia, esonero dal pagamento dell’imposta di bollo e dai diritti
camerali, gestione societaria flessibile, specifica disciplina del diritto del
lavoro (contratti a tempo determinato da 6 a 36 mesi), piani di
incentivazione in equity (stock option, work for equity), equity
crowdfunding, facilitazioni all’accesso al credito bancario, incentivi fiscali
all’investimento, sostegno all’internazionalizzazione tramite l’agenzia ICE.
Al momento esistono in Italia 6.399 startup innovative (407 in Campania).
6. Gli errori da evitare
1. Pensare che i prodotti si vendano da soli
2. Non dare peso ai cicli economici
3. Non conoscere/studiare i regolamenti di
settore
4. Accordarsi con un finanziatore che non
conosce il settore in cui si opera
5. Risultare poco credibili
6. Non elaborare strategie per difendersi dalla
concorrenza
7. Operare in un ambito più complesso di
quanto si è ritenuto
Anche evitando questi errori, se non prendete in considerazione l’ipotesi di
fallire, non state cercando di avviare una startup, state sperando di
vincere la lotteria, per cui…
7. Imparare dal fallimento
1. Ricordatevi che i primi responsabili del fallimento sarete voi e il team che
voi avete contribuito a costruire, quindi fate tesoro dei vostri errori
2. Mediamente 9 startup su 10 falliscono entro i primi 3 anni di vita e sapete
perché? Secondo CB Insight, i primi tre motivi di fallimento sono: non
risolvere una reale esigenza del mercato; dilapidare i finanziamenti
ottenuti; costituire il team sbagliato. Seguono altre cause come trascurare
i competitor, sbagliare il prezzo di vendita, realizzare un prodotto/servizio
non friendly, essere dipendenti da un solo canale, avere un marketing non
all’altezza, ignorare i feed-back dei propri utenti, mancare il time-to-
market etc.
8. Startup in Italia, qualche numero
Secondo i dati di StartupItalia, nei primi 9 mesi del 2016 sono stati investiti in 67
startup italiane 135,8 milioni di euro contro i 97,9 milioni dello stesso periodo
del 2015 pari a una crescita del 38,7% su base annua
Il taglio medio degli investimenti è stato di 2,5 milioni (ma nel seed si investono
mediamente 350 mila euro). 55 investimenti sono stati fatti da fondi venture, 40
da business angel, 12 da aziende private. In media al momento in Italia vengono
chiuse 8 nuove operazioni di finanziamento al mese (contro le 2 al mese del
2015). Vi sembrano dati incoraggianti? Lo sono ma…
9. C’è ancora tanto da fare
• in Italia le startup impiegano mediamente 4 addetti, ma di questi 3 sono
founder; la media Ue è di 7 addetti per startup
• le scaleup (startup sopra il milione di euro di fatturato) in Italia sono solo
72 e hanno raccolto fondi pari a meno dello 0,01% del Pil, contro lo 0,06%
medio del Sud Europa, lo 0,15% in Francia e Germania, lo 0,42% in Gran
Bretagna, lo 0,5% nei paesi Nordici
10. Le startup UE “valgono” meno
• secondo dati http://startupeuropepartnership.eu su 5.925 startup acquisite
dal 2012 a oggi tra Usa e Ue, l’82% investimenti (4.880 operazioni) ha
riguardato società americane per 504 miliardi di dollari; in Europa nello stesso
periodo sono stati spesi 57 miliardi di euro (con 1.045 operazioni)
• per continuare a crescere le startup europee (e italiane), meno costose ma
meno redditizie di quelle Usa, dovranno aumentare di valore
11. Italia: le startup del momento
Biomedicale, fintech, mobile-commerce, mobile advertising, ma anche food,
cybersecurity, delivery: sono alcuni dei campi in cui si concentrano al
momento gli investimenti più consistenti in startup e scaleup in Italia (ma
anche in Europa e in America).
Startup/Scaleup Finanziamento Prodotto/Servizio
Movendo Technology 10 milioni biomedicale (protesi ed esoscheletri)
Rigenerand 8,7 milioni biomedicale
Instapartners 8 milioni piattaforma p2p lending
Mosaicon 8 milioni piattaforma per campagne video
Depop 7,4 milioni app mobile-commerce per il settore fashion
MoneyFarm 7 milioni finanza (robo-advisor)
Silk Biomaterials 8 milioni tecnologie in seta per medicina rigenerativa
DfLabs 5,5 milioni cybersecurity
Next 14 4,5 milioni data-driven marketing & advertising
Seventeen 4,2 milioni medtech per oncologia interventistica
12. Le startup a Napoli: chi fa che cosa
Fondi venture, incubatori, acceleratori, tech-cocktail community, percorsi di
formazione, contest: anche a Napoli le startup stanno creando un ecosistema in
cui si stanno sviluppando intermediari specializzati in diverse fasi della filiera che
dall’idea porta all’accesso al mercato di riferimento. Occorre capire bene chi fa
che cosa per poter massimizzare l’apporto che ciascuno può offrire.
13. Contatti e approfondimenti
SeedUp Spa è presente oltre che col proprio sito www.seedup.it, anche su
Facebook alla pagina https://www.facebook.com/seedup2015 e su
Twitter (https://twitter.com/SeedUp2015).
Inoltre partecipiamo, in qualità di acceleratore, all’associazione Italiastartup
(http://www.italiastartup.it/area-membri/?detail=2479).
La raccolta e selezione delle idee di business che possano essere accelerate
è costante, anche tramite l’esame del flusso di candidature spontanee
inviate tramite la pagina http://www.seedup.it/raccontaci-la-tua-idea
Dati aggiornati sulle startup innovative sono presenti su
http://startup.registroimprese.it