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Le streghe di Roal Dahl
Questo libro parla di un bambino a cui
muoiono i genitori in un incidente stradale,
per questo motivo deve trasferirsi dalla
nonna che vive in Norvegia. Arrivato a
destinazione la nonna comincia a raccontargli
delle cose che pochi sapevano riguardo le
streghe.
Cosa gli racconta la nonna
1) gli racconta come riconoscere a prima vista le streghe;
2) che non è molto facile distinguere una strega da una donna
normale, ma ci sarebbe riuscito se fosse stato attento ai particolari e
avesse ascoltato bene
3) le streghe portano guanti lunghi e bianchi per nascondere le loro
unghie, indossano delle parrucche di alta qualità per non far vedere la
loro testa calva e piena di croste, portano delle scarpette a punta
perché non hanno i diti dei piedi, il loro naso ha delle narici molto
grosse per fiutare l’odore dei bambini e hanno anche la saliva blu
infatti per scrivere leccano la punta della penna e scrivono.
È arrivato il testamento di suo padre
• Un giorno la nonna era triste perchè era arrivato il testamento del
babbo del bambino dove c’era scritto che in caso fosse morto il
bambino sarebbe andato dalla nonna ma doveva continuare gli studi
in Inghilterra.La nonna non voleva andarci perché diceva che c’erano
un sacco di streghe ed erano anche più cattive di quelle della
Norvegia. Ma non poteva fare diversamente.
Il suo primo incontro con una strega
Arrivati in casa Kent in Inghilterra, al bambino non sembrava casa sua perché erano
solo lui e la nonna e non c’erano i suoi genitori.
Ritornò a scuola dove ritrovò il suo migliore amico Timmy.
Lui e Timmy cominciarono a costruire su un albero di ippocastano una casetta.Un
giorno, però, Timmy prese l’influenza e non andò alla casetta ma lui lo fece lo
stesso.
Arrivato sopra l’albero vede una signora che lo fissa sorridendo mostrando le
gengive rosse. Questa signora voleva fargli un regalo ma il bambino notò che aveva
lunghi guanti neri e una parrucca. Si ricordò subito quello gli aveva detto la nonna,
era una strega, così non accettò. La donna per convincerlo ad accettare gli fece
vedere cosa li voleva regalare, tirò fuori dalla borsa un serpente verde che pian
piano li si attorcigliò sul braccio.
Il bambino preso dalla paura si arrampicò fino alla cima dell’albero e guardando in
basso vide che la strega non c’era più.
Hotel Magnificent
Un giorno la nonna prese la polmonite e il dottore le disse che non poteva più
fumare sigari e gli consiglia una vacanza. In un primo momento la nonna ed il
bambino pensarono di tornare in Norvegia, ma poi pensarono che forse era meglio
respirare un po’ di aria di mare. Andarono così all’Hotel Magnificent. Questo posto
era pieno di stanze che il bambino si mise ad esplorare. La prima era chiusa a chiave
quindi non riuscì ad entrare. La seconda, alla quale avevano dato il nome «infanzia
maltrattata», era aperta così entrò e si mise dietro un tappeto ad addomesticare
due topini bianchi che aveva trovato in giro.
Ad un certo punto entrarono delle signore, con lunghi guanti e scarpette a punta, si
mettono davanti ad un palcoscenico da cui esce una donna molto bella che però si
toglie la maschera e sotto aveva una faccia tutta deformata. Il bambino si spaventa
al punto che quasi vomita.
La donna ordina a tutte le altre di togliersi parrucca, guanti e scarpe.
La trasformazione in topo
La strega suprema annuncia alle altre di aver inventato una nuova pozione la n.86,
ovvero, «fabbricatopo a scoppio ritardato». Una goccia soltanto avrebbe potuto
trasformare un bambino in topo. Aveva così pensato di inserire una goccia di
pozione in dei cioccolatini da regalare ai bambini così che il giorno dopo si
sarebbero risvegliati tutti trasformati in topi. Voleva testarla su un bambino.
Purtroppo però i topi bianchi addomesticati sfuggono al bambino nascosto dietro il
tappeto e andarono verso la strega che li prese a calci e minacciò di uccidere il loro
padrone. Ad un certo punto le streghe fiutano il bambino e lo catturano, lo legano
ad un tavolo e gli spruzzano in bocca 500 gocce di pozione.
Il bambino si trasforma immediatamente in topo, corre dalla nonna e con lei
cercano di uccidere le streghe. In più missioni riescono ad ucciderle tutte. La nonna
ed il nipote-topino tornano in Norvegia. La nonna costruisce una vasca ed uno
spazzolino per il topo, inventa anche dei marchingegni per chiudere ed aprire le
porte e spengere ed accendere le luci.

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Le streghe - Pettorali

  • 1. Le streghe di Roal Dahl Questo libro parla di un bambino a cui muoiono i genitori in un incidente stradale, per questo motivo deve trasferirsi dalla nonna che vive in Norvegia. Arrivato a destinazione la nonna comincia a raccontargli delle cose che pochi sapevano riguardo le streghe.
  • 2. Cosa gli racconta la nonna 1) gli racconta come riconoscere a prima vista le streghe; 2) che non è molto facile distinguere una strega da una donna normale, ma ci sarebbe riuscito se fosse stato attento ai particolari e avesse ascoltato bene 3) le streghe portano guanti lunghi e bianchi per nascondere le loro unghie, indossano delle parrucche di alta qualità per non far vedere la loro testa calva e piena di croste, portano delle scarpette a punta perché non hanno i diti dei piedi, il loro naso ha delle narici molto grosse per fiutare l’odore dei bambini e hanno anche la saliva blu infatti per scrivere leccano la punta della penna e scrivono.
  • 3. È arrivato il testamento di suo padre • Un giorno la nonna era triste perchè era arrivato il testamento del babbo del bambino dove c’era scritto che in caso fosse morto il bambino sarebbe andato dalla nonna ma doveva continuare gli studi in Inghilterra.La nonna non voleva andarci perché diceva che c’erano un sacco di streghe ed erano anche più cattive di quelle della Norvegia. Ma non poteva fare diversamente.
  • 4. Il suo primo incontro con una strega Arrivati in casa Kent in Inghilterra, al bambino non sembrava casa sua perché erano solo lui e la nonna e non c’erano i suoi genitori. Ritornò a scuola dove ritrovò il suo migliore amico Timmy. Lui e Timmy cominciarono a costruire su un albero di ippocastano una casetta.Un giorno, però, Timmy prese l’influenza e non andò alla casetta ma lui lo fece lo stesso. Arrivato sopra l’albero vede una signora che lo fissa sorridendo mostrando le gengive rosse. Questa signora voleva fargli un regalo ma il bambino notò che aveva lunghi guanti neri e una parrucca. Si ricordò subito quello gli aveva detto la nonna, era una strega, così non accettò. La donna per convincerlo ad accettare gli fece vedere cosa li voleva regalare, tirò fuori dalla borsa un serpente verde che pian piano li si attorcigliò sul braccio. Il bambino preso dalla paura si arrampicò fino alla cima dell’albero e guardando in basso vide che la strega non c’era più.
  • 5. Hotel Magnificent Un giorno la nonna prese la polmonite e il dottore le disse che non poteva più fumare sigari e gli consiglia una vacanza. In un primo momento la nonna ed il bambino pensarono di tornare in Norvegia, ma poi pensarono che forse era meglio respirare un po’ di aria di mare. Andarono così all’Hotel Magnificent. Questo posto era pieno di stanze che il bambino si mise ad esplorare. La prima era chiusa a chiave quindi non riuscì ad entrare. La seconda, alla quale avevano dato il nome «infanzia maltrattata», era aperta così entrò e si mise dietro un tappeto ad addomesticare due topini bianchi che aveva trovato in giro. Ad un certo punto entrarono delle signore, con lunghi guanti e scarpette a punta, si mettono davanti ad un palcoscenico da cui esce una donna molto bella che però si toglie la maschera e sotto aveva una faccia tutta deformata. Il bambino si spaventa al punto che quasi vomita. La donna ordina a tutte le altre di togliersi parrucca, guanti e scarpe.
  • 6. La trasformazione in topo La strega suprema annuncia alle altre di aver inventato una nuova pozione la n.86, ovvero, «fabbricatopo a scoppio ritardato». Una goccia soltanto avrebbe potuto trasformare un bambino in topo. Aveva così pensato di inserire una goccia di pozione in dei cioccolatini da regalare ai bambini così che il giorno dopo si sarebbero risvegliati tutti trasformati in topi. Voleva testarla su un bambino. Purtroppo però i topi bianchi addomesticati sfuggono al bambino nascosto dietro il tappeto e andarono verso la strega che li prese a calci e minacciò di uccidere il loro padrone. Ad un certo punto le streghe fiutano il bambino e lo catturano, lo legano ad un tavolo e gli spruzzano in bocca 500 gocce di pozione. Il bambino si trasforma immediatamente in topo, corre dalla nonna e con lei cercano di uccidere le streghe. In più missioni riescono ad ucciderle tutte. La nonna ed il nipote-topino tornano in Norvegia. La nonna costruisce una vasca ed uno spazzolino per il topo, inventa anche dei marchingegni per chiudere ed aprire le porte e spengere ed accendere le luci.