3. comunicazione di rete la comunicazione di rete consiste nella trasmissione/fruizione di informazioni e dati, attraverso l’uso di computer e o altri strumenti e canali digitali connessi tra loro la figura della rete, o quella altrettanto comune della ragnatela, discende dal concetto di interconnessione tra tutti i nodi che la compongono
4. comunicazione molti a molti la comunicazione di rete è una modalità di comunicazione molti a molti diversa da quella della televisione e della stampa uno a molti (in inglese: broadcasting ) e da quella telefonica o interpersonale uno a uno
5. la rete: un medium di massa ad aprile 2009 censiti circa 30 miliardi di pagine web a inizio 2009 sono censiti oltre 1 miliardo di navigatori web ad aprile 2009 in Italia censiti 21 milioni di navigatori web
10. interattività è la tendenza a considerarsi contemporaneamente sia fruitori che produttori di senso e informazioni e a prendere perciò parte in maniera attiva e propositiva ai processi di comunicazione più che come una semplice pratica va intesa come un’abitudine, un atteggiamento e un “bisogno” al quale ci “forma” l’immersione nei nuovi contesti informativi digitali
11. ipertestualità è la possibilità di acquisire informazioni e senso (così come di produrne), a prescindere dalle logiche sequenziali e lineari dominanti sin dall’invenzione della stampa la lettura non procede più secondo un ordine prestabilito una volta per tutte e immutabile, ma secondo connessioni di senso potenzialmente infinite e dipendenti dagli interessi e dalle aspettative dei singoli lettori (…oltre che dal caso)
12. multimedialità è la possibilità di veicolare informazioni, e senso, facendo ricorso simultaneamente a diversi linguaggi/mezzi di comunicazione (testo, audio, video, musica, ecc…)
13. convergenza può essere intesa sia come la traduzione in digitale (e sul web) di tutti i linguaggi di comunicazione preesistenti all’era di Internet (scrittura, pittura, fotografia, radio, cinema, televisione, telefono, ecc.) sia, viceversa, come il “contagio virale di Internet” contratto da parte di tutti gli altri linguaggi di comunicazione (se Maometto non va alla montagna…)
14. tempo reale “ l’intervallo tra stimolo e reazione nelle comunicazioni si va drammaticamente riducendo. in alcuni settori economici, le notizie del mattino sono già vecchie a mezzogiorno” Derrick De Kerckhove
15. oltre il senso del luogo “ l’evoluzione dei media ha cominciato a indebolire la distinzione tra chi è qui e chi è da un’altra parte ” Joshua Meyrowitz “ l’Età dell’Informazione non è priva di luoghi: ridefinisce la distanza ma non cancella la geografia ” Manuel Castells
16. saturazione “ mentre la disponibilità di tempo libero è aumentata, molte persone hanno l’impressione di essere più occupate di prima ” Leslie Haddon
17. overload “ l’informazione data dal web è enorme e cresce in misura esponenziale. potremmo considerarla la madre di tutte le enciclopedie. ma attenti a internet, in guardia dall'enorme massa di informazioni non filtrate, inattendibili, imprecise che viaggiano nel www. naturalmente io uso internet, che mi ha cambiato la vita, ma il più delle volte quello che ci trovo mi serve solo da richiama memoria. poi devo verificare su un libro” “ se schiaccio un tasto del computer su un argomento, trovo subito almeno 10mila titoli: uno studente non potrà mai leggere 10 mila libri, tanto meno 10mila titoli. averne tanti è come non averne nessuno” Umberto Eco
19. tam tam “ quanto l’informazione si sposta a velocità elettronica, il mondo delle tendenze e dei rumori diventa il mondo reale” Marshall Mc Luhan
20. villaggio globale “ a velocità elettrica è possibile giocare alla roulette russa con intere economie, interi sistemi educativi e con i regimi politici” Marshall Mc Luhan
21. comunicazione di rete: conseguenze/rischi per le PA “ se non vi occupate delle reti, in ogni caso saranno le reti a occuparsi di voi” Manuel Castells
24. le origini in Europa la prima rete civica nasce ad Amsterdam nel 1994 segue nel gennaio 1995 Iperbole , rete civica promossa dal Comune di Bologna . Iperbole nasce come “strumento interattivo di supporto decisionale alle amministrazioni locali e di informazione ai cittadini ” più in generale, tutte le prime esperienze di telematica civica oscillano tra gli scopi di informazione e servizio pubblico e quelli di allargamento della partecipazione alla vita pubblica
27. l’e-government: interattività al servizio dei cittadini per e-government si intende il processo di informatizzazione della pubblica amministrazione, il quale - unitamente ad azioni di cambiamento organizzativo - consente di trattare la documentazione e di gestire i procedimenti con sistemi digitali, grazie all’uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), allo scopo di ottimizzare il lavoro degli enti e di offrire agli utenti (cittadini ed imprese) sia servizi più rapidi, che nuovi servizi, attraverso - ad esempio - i siti web delle amministrazioni interessate fonte: Wikipedia
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41. Codice della PA Digitale: moduli e formulari on line il Codice dispone (art. 57) che le PA pubblichino on line l’elenco della documentazione richiesta per i singoli procedimenti, i moduli e i formulari validi stabilisce anche che se formulari e moduli non sono on line, dal primo gennaio 2008 non potranno più essere richiesti dalle amministrazioni nei procedimenti e nelle pratiche
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43. la legislatura Nicolais: dal front office al back office con il cambio di governo avvenuto nel 2006, sono cambiati anche gli indirizzi strategici nazionali in materia di e-government rispetto al recente passato, il nuovo esecutivo ha provato a dare all’innovazione, e alle sue politiche, una impostazione che trascendesse i soli aspetti tecnologici per investire anche quelli di natura organizzativa e culturale da questa impostazione è derivata una forte enfasi sulla necessità di investire con forza sulla digitalizzazione dei processi interni di lavoro delle PA, e sulla loro massima interoperabilità ( back end ), come processo preliminare e imprescindibile alla stessa fornitura dei servizi e delle prestazioni on line ai cittadini e alle imprese ( front end ) l’assunto di base è che solo se gli uffici interni saranno efficacemente informatizzati e interconnessi tra loro, si potrà andare oltre la semplice prospettiva del sito vetrina, verso la piena realizzazione dello scenario della PA digitale
74. PA on line: tanta informazione, pochi servizi “ la Pubblica Amministrazione centrale, con i suoi 1.025 siti e portali web, dispone di un enorme patrimonio informativo, ma il numero dei servizi forniti a cittadini e imprese in modalità telematica è ancora scarso (soltanto il 10% dei siti fornisce almeno un servizio di transazione), e soprattutto c’è molto lavoro da fare per garantire una effettiva trasparenza e accessibilità (solo il 30% è accessibile ai disabili)” Beatrice Magnolfi, ex sottosegretario alle Riforme e all’Innovazione nelle PA
79. il limite strutturale: il digital divide secondo un sondaggio Nielsen divulgato a settembre 2009 , gli italiani over 14 che usano Internet sono circa il 50%. metà della popolazione italiana quindi non accede alla rete dalle ultime rilevazioni europee (2008) , inoltre, emerge che solo il 32% degli italiani utilizza il web con regolarità (Italia quartultima nell’Unione) ciò, oltre che per limiti socio-culturali, anche per la mancanza di strumenti che permettano di fruire delle nuove tecnologie con facilità e sicurezza ancora una volta, il Consiglio di Stato, riferendosi al Codice della PA Digitale, afferma che: “la disposizione secondo cui lo Stato promuove iniziative volte a favorire l'alfabetizzazione informatica dei cittadini appare una mera previsione programmatica e di principio” e che.. “da più parti sono stati evidenziati i costi e le difficoltà di attuazione del progetto della Carta d’identità elettronica, nonché l’arduo discrimen con la CNS e, da ultimo, con la Tessera sanitaria… appare quindi indispensabile e urgente un’azione chiarificatrice e razionalizzatrice in materia, sia con riferimento alle inutili duplicazioni e ai costi… sia, soprattutto, per le incertezze che tale frammentazione di iniziative suscita nei confronti dei cittadini e delle imprese”
82. l’accessibilità e le tecnologie assistive l’articolo 2 della Legge 4/2004 definisce l’ accessibilità come “ la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari ” … e le tecnologie assistive come “ gli strumenti e le soluzioni tecniche , hardware e software, che permettono alla persona disabile , superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici”
83. la legge Stanca la legge 4/2004 “ Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici” conosciuta anche comunemente come “legge Stanca” sancisce l’ obbligo per le PA e le aziende di servizi pubblici di realizzare prodotti e servizi multimediali (quindi non solo siti internet) che siano pienamente accessibili ai cittadini disabili è la prima legge italiana nella quale si afferma esplicitamente il diritto di accesso alle risorse infotelematiche pubbliche
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85. il bollino di accessibilità tutti i siti istituzionali in linea con le disposizioni legge 4/2004, ma anche quelli dei privati che volessero richiedere la verifica da parte delle autorità competenti in materia, possono fregiarsi del cosiddetto bollino di accessibilità , vero e proprio certificato pubblico di aderenza ai principi e agli standard fissati nella normativa
86. i limiti della legge Stanca pur essendo molto preziosa a livello di principio, la legge 4/2004 ha avuto finora un’efficacia molto limitata il provvedimento non ha infatti alcun carattere prescrittivo , limitandosi a stabilire che i contratti stipulati d'ora in avanti con fornitori privati dovranno prevedere il rispetto dei requisiti tecnici di accessibilità, pena la loro nullità nulla è previsto quindi per i siti attualmente esistenti e non accessibili, né per le PA che produrranno siti in futuro, anche se non accessibili, ma senza affidare la loro progettazione ai fornitori privati nel marzo 2006 è stata introdotta un’altra legge per tutelare le persone disabili ( Legge 67/2006 ), che dà il diritto ad agire, da soli o tramite associazioni, ogni volta che si verifica un comportamento discriminatorio quindi, anche se non esiste un contratto di fornitura, i siti pubblici devono necessariamente essere accessibili
87. accessibilità: stato dell’arte 2006: uno studio realizzato da Nomisma per conto delle Nazioni Unite , su 100 siti di 20 Paesi diversi certifica che appena 3 di essi (quelli del cancelliere tedesco Angela Merkel, del premier britannico Tony Blair e del governo spagnolo) sono pienamente in regola con le Linee guida dell’accessibilità del contenuto del web (WCAG) definite dal W3C secondo lo studio è proprio l’accessibilità minima a mancare : il 93% dei siti analizzati, ad esempio, non fornisce neanche il testo alternativo per la descrizione delle immagini, un requisito che non richiede praticamente sforzi, né costi, per essere rispettato a fine 2006, l’ultimo benchmark europeo certificava un misero 5% di siti in regola dei 1.347 siti delle Pubbliche Amministrazioni centrali censiti dal Ministero per le Riforme e le Innovazioni nelle PA solo il 3% sarebbe pienamente accessibile
88. usabilità secondo la definizione internazionale ISO (9241), l’ usabilità è il “ grado di efficacia (livello di raggiungimento degli scopi), efficienza (rapporto tra livello di efficacia raggiunto e risorse investite) e soddisfazione (comodità e accettabilità dell’uso) con i quali gli utenti raggiungono determinati obiettivi in determinati ambienti” nella progettazione dei siti, quindi, ha a che fare con il grado di efficacia, efficienza e soddisfazione con i quali gli utenti riescono a reperire le informazioni di cui sono in cerca e/o completare le transazioni che intendono svolgere
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91. usabilità: stato dell’arte fonte UE, Capgemini 2007 user centricity: presenza di sistemi di autenticazione sicuri; esistenza di moduli e formulari semplici e veloci da usare; tasso di multicanalità nella fornitura dei servizi; aderenza agli standard internazionali di accessibilità
96. 2.0: il web siamo noi nel 2006 il personaggio dell’anno per il Times sono gli utenti web, cioè noi, per la loro (nostra) capacità di influenzare il mondo grazie all’utilizzo da protagonisti della rete ps: l’uomo dell’anno 2007 è Vladimir Putin… quello del 2008 è stato ovviamente Obama …
97. rivoluzione “fai da te” “… se provo a definire modelli di successo come Wikipedia, Facebook o i blog, è che se tu dai alle persone gli strumenti giusti, li useranno per creare cose meravigliose collaborando tra loro o con chi glieli offre. Il successo di Ikea non è così differente: tiene i costi e i prezzi bassi arruolando i propri clienti, il loro tempo, le loro auto, le loro aspirazioni di interior designer e la loro inflazionata autostima su quanto siano bravi nei lavori manuali…” Tim Harford, The Economist
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99. 2.0 in numeri 133 milioni di blog censiti nel 2008 ad aprile ‘08 84 milioni di video on line (acquistato per 1,65 miliardi di dollari da Google nel 2006) a settembre ‘09 circa 300 milioni di iscritti (a luglio ‘09 erano 250). la metà accede al network quotidianamente a febbraio ‘09 264 differenti versioni linguistiche e oltre 10 milioni di articoli on line
104. web 2.0: diamo un po’ di numeri secondo una ricerca condotta dalla statunitense Forrester nel 2008, i principali marchi mondiali , tra cui General Motors, McDonald's, e Northwestern Mutual Life Insurance, hanno intenzione di investire circa 5 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni per sviluppare servizi e applicazioni web 2.0 , come blog, wiki, mashup, e social network secondo le imprese, gli strumenti e le tecnologie della nuova generazione rappresentano una "fondamentale innovazione per comunicare con i propri dipendenti e i consumatori"
105. citizen journalism “ l’informazione come lezione sta lasciando spazio all’informazione come conversazione” Tom Curley direttore dell’Associated Press “ dobbiamo incoraggiare i lettori a pensare al web come al luogo in cui coinvolgere i nostri inviati e redattori in discussioni più estese sul modo in cui una particolare notizia è stata riportata o costruita o presentata. allo stesso tempo dovremmo sperimentare l’uso dei blogger per integrare la nostra copertura quotidiana delle notizie su internet” Rupert Murdoch, magnate dei media “ da sempre i giornali hanno finto di considerare importante la partecipazione dei lettori, trattandoli però come consumatori passivi. oggi si sono finalmente convinti della necessità di creare un rapporto con lettori in cui i giornalisti, oltre che predicare, ascoltano” Roy Greenslade, City University of London
106. the London bombings il 7 luglio 2005 , 4 bombe sincronizzate esplodono alle 8.50 del mattino a Londra dopo 18 minuti , mentre i mass media cercano ancora di lanciare i primi servizi, compare la prima voce relativa all’attentato su Wikipedia a fino giornata 2.500 utenti avranno contribuito a descrivere l’evento su 14 pagine dell’enciclopedia http://en.wikipedia.org/wiki/7_July_2005
107. giornalismo 2.0 “ l’ultima news appartenente all’era della comunicazione di massa è stato l’11 settembre, con un racconto ‘confezionato’ a una certa distanza dai fatti gli attacchi del 7 luglio a Londra e lo tsunami del 2004 hanno introdotto la prospettiva dei testimoni muniti di macchine fotografiche e videocamere con il terremoto del Sichuan e gli attacchi di Mumbai è entrato in scena il senso di urgenza introdotto da Twitter la prossima notizia storica sarà vissuta in presa diretta, attraverso gli occhi delle persone che ne saranno testimoni”… Jeff Jarvis, docente ed esperto di comunicazione e nuove tecnologie
108. giornalismo 2.0 “… la prossima notizia storica sarà vissuta in presa diretta, attraverso gli occhi delle persone che ne saranno testimoni…” … Buffalo (NY) 13 febbraio ‘09
110. perché PA 2.0? “ è semplicemente inaccettabile che un cittadino possa usare i servizi web per tenere traccia dei DVD che ha affittato, del tempo che farà vicino casa sua e dei libri che ha acquistato di recente, ma non possa monitorare con altrettanta facilità i dati relativi alla qualità dell’acqua che beve, delle leggi o dei regolamenti che incideranno sulla sua vita privata o lavorativa, dei concorsi pubblici aperti in questo momento nello Stato in cui vive o dei crimini commessi di recente nella via in cui abita… gli enti governativi sono una delle fonti più vaste di dati pubblici, eppure la maggiore parte di questi resta del tutto inutilizzata, mentre potrebbe fornire una piattaforma per lo sviluppo di una infinità di servizi pubblici” Jim Willis, responsabile E-Government del Segretariato di Stato del Rhode Island
111. perché PA 2.0? “… più di 60.000 impiegati pubblici statunitensi andranno in pensione tra il 2007 e il 2012… catturare le loro conoscenze usando gli strumenti del web 2.0 sarà non solo possibile ma fondamentale… nell’arruolare e mantenere i ragazzi della net generation, le PA si scontreranno però con una tendenza allarmante: mentre esse hanno il massimo bisogno dell’ingresso di nuovi talenti freschi, c’è un crescente disinteresse tra i giovani alla carriera in un settore percepito come rigido, ripetitivo e governato da logiche fortemente gerarchiche… le recenti esperienze di utilizzo delle nuove tecnologie nelle istituzioni ci dicono però che esse possono costruire ponti tra le nuove generazioni di impiegati e i loro predecessori… passare a un simile paradigma può perciò creare apprensione, ma il bisogno di talenti, efficienza e servizi ai cittadini di qualità rende questo passaggio necessario, e urgente” Anthony D. Williams, co-autore di “Wikinomics”
112. perché PA 2.0? “ in alcune circostanze le PA devono agire come custodi dei dati pubblici in altre, molto semplicemente, questo non è più necessario, e dovremmo limitarci semplicemente a restituirli, rendendoli liberamente accessibili a un’ampia comunità di persone in grado di trovare soluzioni a problemi che noi non possiamo ancora nemmeno iniziare a immaginare” Tom Watson, Parliamentary Secretary of the Cabinet Office (Regno Unito )
113. perché PA 2.0? David Osimo, ricercatore Commissione Europea fonte: http://egov20.wordpress.com
114. prove tecniche di istituzioni 2.0: back office nel 2006 l’ Office of the Director of National Intelligence degli Stati Uniti ha lanciato Intellipedia , una piattaforma wiki ad accesso riservato, finalizzata alla condivisione delle informazioni e documenti su alcuni dei più spinosi problemi con cui devono confrontarsi gli operatori dei servizi segreti attivi nel mondo il progetto è stato promosso per contrastare quella incapacità di “connettere i punti” delle singole azioni terroristiche, che era stata ad esempio all’origine della mancata prevenzione degli attentati dell’11 settembre la tesi di fondo, che ha ispirato anche analoghe iniziative nell’ambito della Difesa americana, è che il terrorismo globale, un fenomeno intrinsecamente reticolare, può essere contrastato efficacemente solo se le informazioni strategiche possono circolare liberamente e tempestivamente tra i vari “nodi” della rete di intelligence , piuttosto che seguire i lenti e tortuosi percorsi della linea di comando gerarchica a marzo 2008 , a circa due anni dalla nascita, Intellipedia ospitava già 35.000 articoli scritti collettivamente da 37.000 membri dell’intelligence
115. prove tecniche di istituzioni 2.0: front office nella primavera 2008 il Comune di Spinea , cittadina di 25.000 abitanti alle porte di Venezia, ha investito 6.000 euro per inaugurare un nuovo servizio che permette ai cittadini di segnalare guasti e disservizi riscontrati nei luoghi della città le segnalazioni sono pubblicate sul sito istituzionale del Comune , dove vengono pubblicate anche tutte le risposte fornite dall’amministrazione , che si è assunta l’impegno, finora sostanzialmente rispettato e documentato nelle stesse risposte, di risolvere tempestivamente i problemi sui quali ha diretta competenza a giugno del 2008, a due mesi dal lancio del servizio, i cittadini di Spinea hanno già inviato circa 200 segnalazioni
121. le origini della campagna “ avvicinandomi alla comunità dei blog, ho avuto l’opportunità di avviare un dialogo con gruppi di persone estremamente attive e capaci di analisi politiche molto sofisticate, persone che non sarei mai riuscito a raggiungere in altri modi un altro grande beneficio derivante dal blogging è che, al contrario di quel che capita quando si utilizzano i media tradizionali, con questi strumenti si ottiene un feedback immediato e illimitato, sia per quanto riguarda le reazioni positive che per quelle negative” Barack Obama
123. la rete come piattaforma multicanale (on e off line)
124. la rete come strumento di fundraising durante la campagna elettorale, Primarie comprese, Obama ha raccolto più di 600 milioni di dollari grazie ai contributi di oltre 3 milioni di persone , la maggior parte delle quali hanno effettuato donazioni minime (inferiori ai 100 dollari) servendosi del web tra gennaio e ottobre 2008 Obama ha speso la cifra record di 297 milioni di dollari per la realizzazione di spot televisivi. Mc Cain non è andato oltre i 132 milioni di dollari di investimenti parte di questo denaro ha permesso di finanziare la comunicazione elettorale su altri media , a cominciare dalla tv
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126. la mobilitazione on e off line servendosi del sito di Obama e dei social network collegati i volontari hanno organizzato circa 150.000 eventi collegati alla campagna i sostenitori di Obama hannno creato più di 35.000 gruppi di sostegno i cui membri erano accomunati o dallla prosimità geografica o dalla condivisione di interessi e passioni nella sola settimana precedente il voto sono stati organizzati un migliaio di eventi che hanno coinvolto i volontari nella realizzazione di telefonate ad elettori indecisi, specie negli stati in bilico il giorno dell’ Election Day , sul sito di Obama era fissato l’obiettivo del milione di telefonate per invitare le persone ad andare a votare
127. la rete come strumento di comunicazione personalizzata sia servendosi dei social network , sia della comunicazione mobile e soprattutto via SMS , lo staff di Obama ha raccolto moltissimi dati e informazioni sui propri sostenitori , specie sui più giovani normalmente più difficili da raggiungere e profilare ciò ha permesso l’invio di messaggi altamente personalizzati nei momenti topici della campagna elettorale
128. la rete come strumento di contro-informazione real time alcuni sostenitori di Obama hanno creato pagine web, mailing list e altri strumenti di comunicazione virale on line per fare contro-informazione in tempo reale ad alcune campagne pro Mc Cain tese a screditare l’avversario ciò ha avuto particolare efficacia in risposta alla messa in circolo di false informazioni sul passato di Obama e sulle sue posizioni in materia di politiche fiscali
129. la rete per le campagne 2.0 a inizio febbraio 2008 Obama spende 250 mila dollari per uno spot di 30 secondi da trasmettere durante il Super Bowl … … quasi in contemporanea “Yes We Can” , un video prodotto in maniera indipendente da un gruppo di artisti suoi sostenitori , viene visto on line in pochi giorni da 10 milioni di spettatori
130. la rete per le campagne 2.0… “ da molti punti di vista, la storia della campagna elettorale di Obama è stata la storia dei suoi supporter , che hanno manifestato il proprio entusiasmo e la propria creatività attraverso moltissimi siti web e video caricati on line su YouTube ciò si è manifestato anche con altri tipi di contributi volontari, come l’innovativa applicazione “Obama '08” per l’ iPhone , che ha permesso ai possessori del telefono di servirsene per mobilitare i propri amici e contatti, soprattutto negli stati maggiormente in bilico” Sarah Lai Stirland, Wired
131. una campagna… per gioco la campagna elettorale di Obama sarà sicuramente ricordata per le tante innovazioni promosse tra le più curiose, anche l’inserimento di messaggi elettorali all’interno di alcuni popolari videogiochi , un tentativo effettuato per raggiungere la sempre più vasta appassionata di videogamers, giovani e non
132. una campagna sulla bocca di molti “ Obama è riuscito a creare un network ampio di volontari, attivisti e finanziatori, capillare sul territorio grazie allo sfruttamento della tecnologia e del microfinanziamento. la sua squadra è stata molto creativa ed efficace nel creare un flusso costante di contatti tra i propri sostenitori in continua comunicazione tra loro grazie a posta elettronica, Blackberry, siti di socializzazione e forum virtuali… … il microfinanziamento è un corollario. più persone in contatto tra loro significano anche più sostenitori disposti a versare piccoli contributi in denaro, la comunicazione costante infatti crea una sorta di sinergia, di stimolo reciproco. i numeri lo confermano: il senatore può contare oggi (febbraio 2008, ndr) su oltre un milione di piccoli finanziatori che hanno versato somme di almeno 25 dollari ciascuno e che complessivamente hanno contribuito per un terzo alla raccolta dei fondi destinati alla campagna elettorale” Michael Barone, analista politico, responsabile comunicazione della campagna elettorale di George W Bush per le presidenziali 2004
133. una campagna sulla bocca di molti “ la campagna obamiana sviluppa strumenti web, li incorpora nell'ecologia della rete; ovvero utilizza perfettamente la sua grammatica e alla fine il discorso fila… in essa il passaggio dal digitale all'analogico, dalla chiacchiera internet ai discorsi tra la gente in carne e ossa, dai clic del mouse alle nocche battute sulla porta è stato fatto internet, con la sua ubiquità e i suoi multiformi mezzi, è come se avesse ‘pompato’ le conversazioni analogiche con steroidi digitali la barriera tra online e offline, da sempre temuta ma anche da sempre un poco fittizia, è stata abbattuta ” Carola Frediani, Vision Post
134. una campagna sulla bocca di molti “ stiamo assistendo alla fine delle politiche ‘roviane’, ha detto Eric Schmidt, CEO di Google. e YouTube, acquistato da Google nel 2006 per 1,65 miliardi di dollari, è una delle cause di questo declino grazie a YouTube, ai blog, alla possibilità di controllare i fatti in tempo reale e alle mail virali, è sempre più difficile proseguire nell’affermare bugie senza pagarne il prezzo, o ancora di realizzare campagne all’insegna dei colpi bassi senza essere scoperti” Arianna Huffington, Huffington Post
135. una campagna efficiente TubeMogul, il servizio di misurazioni di YouTube, ha stimato che i soli video pubblicati sul canale di Obama sono stati visti per un totale di 14,5 milioni di ore se Obama avesse voluto ottenere la stessa attenzione in tv , avrebbe dovuto spendere intorno ai 46 milioni di dollari su YouTube non ha dovuto spendere un centesimo secondo una ricerca del Pew Center, il 39% degli elettori americani ha guardato video collegati alla campagna on line durante il suo svolgimento
136. una campagna vincente “ stando agli exit polls il 27% degli elettori ha dichiarato di essere stato contattato dallo staff elettorale di Obama, solo il 19% da quello di Mc Cain . è stato il risultato del lavoro di milioni di sostenitori che hanno compiuto piccoli gesti, quali il forward di una e-mail o l’effettuazione di una o più telefonate così come il frutto delle decine di milioni di dollari necessarie per compiere queste operazioni e realizzare il sistema che ha permesso di organizzarle” dal blog techPresident
137. una campagna (giovane) e vincente Primarie ‘08: partecipazione giovanile presidenziali ‘08: il voto a Obama e Mc Cain scomposto per fasce d’età
138. una campagna 2.0 “ Sto per recarmi al Grant Park per parlare con tutte le persone che si sono radunate lì, prima però ho voluto scrivere a voi. Abbiamo semplicemente fatto la storia. E non voglio che dimentichiate come è avvenuto. Avete fatto la storia ogni singolo giorno di questa campagna - ogni giorno che avete bussato alle porte, fatto una donazione, o parlato a familiari, amici e vicini del perché pensavate fosse giunto il tempo di cambiare. Voglio ringraziare tutti voi che avete donato parte del vostro tempo, talento e passione a questa campagna. Ci aspetta molto lavoro da fare per rimettere la nostra nazione in carreggiata, e presto comincerò ad affrontare i compiti che mi attendono. Ma prima volevo essere molto chiaro su una cosa. Tutto questo è accaduto per merito vostro. Grazie” Barack
139. una campagna esemplare “ la conquista della Presidenza da parte di Obama sarà studiata per anni come esempio da manuale di un nuovo modo di impostare le campagne elettorali a partire dalle persone e dalla tecnologia è stata una specie di etica peer-to-peer, bottom up ed open source ad alimentare e ispirare questa campagna” Ralph Benko , consulente e opinionista politico
140. and the winner is… poche ore prima dalla vittoria elettorale di Obama, la società americana Pew Research ha certificato il ruolo fondamentale svolto da Internet nell'ultima campagna se la tv è rimasta di gran lunga dominante per la ricerca di informazioni sui candidati, con il 70% dei cittadini americani che ne hanno fatto utilizzo per tali scopi, l' uso del web come strumento di informazione politica non solo è triplicato rispetto al 2004 (dal 10% al 33%) , ma ha anche superato quello dei giornali e delle riviste cartacee (29%) , per decenni la principale fonte alternativa rispetto ai media broadcast analizzando i trend, gli analisti si spingono anche oltre, sostenendo che entro il 2012 il web potrebbe seriamente insidiare il primato assoluto della tv
153. Grazie e arrivederci :-) roberto zarro tel: 339 280 67 60 mail: obbs@robertozarro.it msn: robzarro@katamail.com skype: robzarro linkedin: roberto zarro facebook: roberto zarro questa presentazione è on line all’indirizzo www.robertozarro.it/docs/bologna0909.pdf
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