L’attività di audit
nell’Agenzia delle Entrate
La vigilanza sui
Centri Assistenza Fiscale
ed il controllo della trasmissione telematica delle dichiarazioni
Roma, Centro Congressi Frentani
9 Febbraio 2015
Atti Convegno BDO | ODCEC Massa Carrara: Verso un nuovo bilancio: TRANSIZIONE...
L’attività di audit nell’Agenzia delle Entrate
1. DIREZIONE REGIONALE DEL LAZIODIREZIONE REGIONALE DEL LAZIO
L’attività di audit
nell’Agenzia delle Entrate
La vigilanza sui
Centri Assistenza Fiscale
ed il controllo della trasmissione telematica
delle dichiarazioni
ROMA
09 febbraio 2015
Gaetano De Crinito
D.R. Lazio – Ufficio Audit Esterno
2. 22
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 22
Direzione Centrale
SETTORE COMPLIANCE
UFFICIO AUDIT ESTERNO
VIGILANZA SUI SOGGETTI
ESTERNI CHE SVOLGONO
ATTIVITA’ CONNESSE CON
LE FUNZIONI DELL’AGENZIA
Direzioni Regionali
UFFICIO
AUDIT ESTERNO
AUDIT DI PROCESSO
ATTIVITA’
per l’esecuzione di incarico di audit nei confronti dei CAF
AUDIT DI CONFORMITA’
FOLLOW UP
3. 33
UFFICIO
AUDIT ESTERNO
(Settore Audit e Sicurezza)
VIGILANZA SUI SOGGETTI
ESTERNI CHE SVOLGONO
ATTIVITA’ CONNESSE CON
LE FUNZIONI DELL’AGENZIA
UFFICIO
GESTIONE TRIBUTI
(Settore Accertamento)
- Autorizzazione e revoca
dell’attività dei C.A.F.
- Autorizzazione e revoca
per svolgimento attività
di assistenza fiscale per
INTERMEDIARI
LA D.R.: LE COMPETENZE
IRROGAZIONE DELLE SANZIONI
art. 7 bis D.lgs. 241/1997
(dal 01.01.2010)
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito
4. 44
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 44
LA VIGILANZA DELL’AGENZIA DELLELA VIGILANZA DELL’AGENZIA DELLE
ENTRATEENTRATE
• Il controllo sui Centri Assistenza FiscaleIl controllo sui Centri Assistenza Fiscale
• Le tecniche di Audit nella vigilanza sui soggettiLe tecniche di Audit nella vigilanza sui soggetti
che svolgono attività connesse con quelleche svolgono attività connesse con quelle
dell’Agenzia delle Entratedell’Agenzia delle Entrate
• Il controllo sugli altri Intermediari EntratelIl controllo sugli altri Intermediari Entratel
5. 55
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 55
I C.A.F. E GLI ALTRI INTERMEDIARII C.A.F. E GLI ALTRI INTERMEDIARI
• Svolgono un ruolo di crescente interesseSvolgono un ruolo di crescente interesse
nell’assistenza professionale al contribuentenell’assistenza professionale al contribuente
• L’efficienza e la correttezza del soggettoL’efficienza e la correttezza del soggetto
esterno influenza il risultato e l’immagineesterno influenza il risultato e l’immagine
dell’Agenziadell’Agenzia
• L’Agenzia delle Entrate svolge, quale attivitàL’Agenzia delle Entrate svolge, quale attività
istituzionale, la vigilanza su questiistituzionale, la vigilanza su questi
professionisti dell’assistenza fiscaleprofessionisti dell’assistenza fiscale
6. 6666
L’ UFFICIO AUDIT ESTERNOL’ UFFICIO AUDIT ESTERNO
Controlla, anche e soprattutto con tecniche di
auditing, le strutture del C.A.F. perché siano:
• Efficienti nella loro attività
• Affidabili nei rapporti con l’Agenzia
• Professionalmente preparate
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito
7. 77
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 77
L’AUDITL’AUDIT
• Rappresenta l’evoluzione dall’attività ispettiva
successiva al controllo preventivo che privilegia
la revisione delle attività gestionali
• Scopo dell’audit è migliorare l’efficacia e
l’efficienza del servizio reso dai soggetti esterni
attraverso l’individuazione dei rischi di disfunzioni
• EfficaciaEfficacia (rapporto obiettivi prefissati/obiettivi raggiunti)
• EfficienzaEfficienza (rapporto costi/benefici)
• EconomicitàEconomicità (ottimizzazione risorse)
8. 88
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 88
L’AUDIT DI PROCESSOL’AUDIT DI PROCESSO
L’AUDIT DI CONFORMITA’L’AUDIT DI CONFORMITA’
• L’Audit di PROCESSO è mirato:L’Audit di PROCESSO è mirato:
• L’Audit di CONFORMITA’ è mirato:L’Audit di CONFORMITA’ è mirato:
effettuata la mappatura del processo,effettuata la mappatura del processo,
- all’individuazione ed alla valutazione dei rischi diall’individuazione ed alla valutazione dei rischi di
disfunzioni ed irregolarità edisfunzioni ed irregolarità e
- del relativo sistema di controlli- del relativo sistema di controlli
- alla verifica dell’adeguatezza dei controlli adottati e- alla verifica dell’adeguatezza dei controlli adottati e
- della conformità della gestione alla normativa- della conformità della gestione alla normativa
9. 99
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 99
I DUE PROFILI DEL CONTROLLOI DUE PROFILI DEL CONTROLLO
Coesistono nell’attività di controllo rivoltaCoesistono nell’attività di controllo rivolta
alle strutture C.A.F.:alle strutture C.A.F.:
• L’ analisi dei criteri organizzativi e delle modalitàL’ analisi dei criteri organizzativi e delle modalità
operative adottate nello svolgimento dell’attività (audit)operative adottate nello svolgimento dell’attività (audit)
• La verificaLa verifica della sussistenza dei requisitidella sussistenza dei requisiti
e degli adempimenti degli obblighi previsti dallae degli adempimenti degli obblighi previsti dalla
normativa (controllo di regolarità)normativa (controllo di regolarità)
10. 1010
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 1010
AUDIT DI PROCESSOAUDIT DI PROCESSO
Obiettivi nell’ambito dell’attività di controlloObiettivi nell’ambito dell’attività di controllo
rivolta alle strutture C.A.F.:rivolta alle strutture C.A.F.:
• VerificareVerificare adeguatezza della struttura in relazione agli obiettivi daadeguatezza della struttura in relazione agli obiettivi da
raggiungere (Efficacia)raggiungere (Efficacia)
• IndividuareIndividuare i potenziali rischi che potrebbero ostacolare la realizzazione deii potenziali rischi che potrebbero ostacolare la realizzazione dei
citati obiettivicitati obiettivi
• ValutareValutare l’impatto che il verificarsi di alcuni eventi può avere sull’operativitàl’impatto che il verificarsi di alcuni eventi può avere sull’operatività
del C.A.F.del C.A.F.
• ValutareValutare la capacità dell’organizzazione di controllare i rischi individuatila capacità dell’organizzazione di controllare i rischi individuati
• ProporreProporre soluzioni volte a rimuovere le criticità emersesoluzioni volte a rimuovere le criticità emerse
• Prestare assistenza e consulenzaPrestare assistenza e consulenza ai componenti dell’organizzazione perai componenti dell’organizzazione per
consentire di operare nel migliore dei modi.consentire di operare nel migliore dei modi.
11. 1111
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 1111
L’ESECUZIONE DELL’AUDITL’ESECUZIONE DELL’AUDIT
• La mappatura strutturale del processoLa mappatura strutturale del processo
• L’identificazione e valutazione dei rischi e deiL’identificazione e valutazione dei rischi e dei
controlli esistenticontrolli esistenti
• L’individuazione delle criticità e la formulazioneL’individuazione delle criticità e la formulazione
delle raccomandazionidelle raccomandazioni
Direttiva Prot. n. 86692 del 28 maggio 2003 della D.C.Direttiva Prot. n. 86692 del 28 maggio 2003 della D.C.
Audit e Sicurezza: Revisione del Modello di controllo interno.Audit e Sicurezza: Revisione del Modello di controllo interno.
12. 1212
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 1212
Qualunque situazione che di fatto puòQualunque situazione che di fatto può
determinarsi nel contesto deglideterminarsi nel contesto degli
accadimenti aziendali e che puòaccadimenti aziendali e che può
compromettere il raggiungimento deglicompromettere il raggiungimento degli
obiettivi dell’azienda.obiettivi dell’azienda.
IL RISCHIOIL RISCHIO
NON CONOSCERE
ACCETTARE
CONTROLLARE
13. 1313
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 1313
IL RISCHIOIL RISCHIO
(esame e valutazione)(esame e valutazione)
• Acquisizione fonti di informazione disponibili (disposizioni normative, circolari, direttive, datiAcquisizione fonti di informazione disponibili (disposizioni normative, circolari, direttive, dati
disponibili circa il profilo qualitativo e quantitativo delle attività da auditare, ogni altradisponibili circa il profilo qualitativo e quantitativo delle attività da auditare, ogni altra
informazione utile a conoscere il processo o l’attività di che trattasi)informazione utile a conoscere il processo o l’attività di che trattasi)
• Adeguata conoscenza del processoAdeguata conoscenza del processo
• Predisposizione diagramma di flussoPredisposizione diagramma di flusso
Suo peso specifico rispetto aSuo peso specifico rispetto a
Attraverso la condivisione con l’OwnerAttraverso la condivisione con l’Owner
a) Impattoa) Impatto
b) Probabilitàb) Probabilità
Inquadramento preliminare del processo
Individuazione del rischio
Rilevanza del rischio
14. 1414
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 1414
VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO
La rilevanza del rischioLa rilevanza del rischio
è valutata in funzione dei fattori:è valutata in funzione dei fattori:
a)a) ImpattoImpatto
b)b) ProbabilitàProbabilità
(insignificante – moderato – grave)(insignificante – moderato – grave)
(improbabile – moderato – comune)(improbabile – moderato – comune)
possibilità in termini statistici che l’evento negativo si verifichipossibilità in termini statistici che l’evento negativo si verifichi
capacità dell’evento di compromettere il raggiungimento dell’obiettivocapacità dell’evento di compromettere il raggiungimento dell’obiettivo
(Livello(Livello ALTOALTO –– MEDIOMEDIO –– BASSOBASSO))
15. 1515
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 1515
VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO
La mappaturaLa mappatura
(rilevanza del rischio)(rilevanza del rischio)
Impatto
1
Grave
2
Moderato
3
Insignificante
1 2 3
Improbabile Moderato Comune
RACM (Risk Assessment Criteria Matrix)
Probabilità
Bassa
Alta
Media
Bassa
Bassa
Media
Media
Alta
Alta
16. 1616
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 1616
VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO
Verifica con gli Owners dei controlli posti in essere. Autovalutazione.Verifica con gli Owners dei controlli posti in essere. Autovalutazione.
Controllo
Assente
Migliorabile Adeguato
Eccessivo
Rilevanza rischio
Controllo
Assente
Migliorabile
Adeguato
Eccessivo
Bassa Media Alta
MONITORAGGIO
MONITORAGGIO
MONITORAGGIO
RACCOMANDAZIONE
FOLLOW UP
RACCOMANDAZIONE
FOLLOW UP
RACCOMANDAZIONE
FOLLOW UP
RACCOMANDAZIONE
FOLLOW UP
RACCOMANDAZIONE
FOLLOW UP
AUDIT
DI CONFORMITA’
AUDIT
DI CONFORMITA’
AUDIT
DI CONFORMITA’
AUDIT
DI CONFORMITA’
17. 1717
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 1717
L’OBIETTIVO DEL CONTROLLO
NEI CONFRONTI DEI C.A.F.
• Verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi e
oggettivi previsti dalla normativa
• Controllare il corretto svolgimento delle
operazioni di assistenza fiscale
• Individuare i rischi di irregolarità legati ai criteri
organizzativi e alle metodologie operative
adottate dal C.A.F.
Direttiva Prot. 124458 del 31 luglio 2003 della Dc Audit e Sicurezza
-Istruzioni operative per l’esecuzione degli accessi
18. 1818
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 1818
I CENTRI ASSISTENZA FISCALE
(la normativa di riferimento)
• Legge 31/12/1991 n. 413 - art. 78
Prima istituzione dei Centri Autorizzati Assistenza Fiscale
• D.Lgs. 09/07/1997 n. 241,
Norme di semplificazione e di modernizzazione della
gestione delle dichiarazioni
• D.M. 31/05/1999 n. 164
Regolamento di attuazione Dlgs n. 241/1997
• D.D. 12/07/1999
Individuazione degli Uffici competenti per la vigilanza
19. 1919
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 1919
I CENTRI ASSISTENZA FISCALE
(la normativa di riferimento)
Legge 27/12/2013 n. 147
(Legge di Stabilità)
In vigore dal 01 gennaio 2014
art. 1 – commi 616 e 617
D.Lgs. 21/11/2014 n. 175
(Decreto Semplificazione)
In vigore dal 13 dicembre 2014
art. 6 e art. 35
20. 2020
C.A.F. DIPENDENTI E PENSIONATI
(Art.32, comma 1, lett. d – e – f, D.Lgs. 09.07.1997, n. 241)
Sono costituiti da:
d. organizzazioni sindacali di lavoratori dipendenti o
pensionati e loro organizzazioni territoriali che hanno
complessivamente almeno 50 mila aderenti
e. sostituti d’imposta che hanno complessivamente
almeno 50 mila dipendenti
f. associazioni di lavoratori promotrici di istituti di
patronato riconosciuti dal Dlgs C.P.S. 804/47 che hanno
almeno 50 mila aderenti, così come riconosciuto con
Legge di conversione 152/2001
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito
21. 2121
LE ATTIVITA’ DEI C.A.F. DIPENDENTI E
PENSIONATI
L’ATTIVITA’ DI ASSISTENZA FISCALE
(Art. 34, comma 3, D.Lgs. 09.07.1997, n. 241)
• L’elaborazione o la predisposizione delle dichiarazioni
• Verifica della conformità dei dati esposti in dichiarazione
alla relativa documentazione
• La consegna al contribuente della copia della
dichiarazione e del prospetto di liquidazione delle
imposte
• La comunicazione ai sostituti d’imposta dei risultati delle
dichiarazioni (dal 2008 è entrato in vigore il nuovo art.16, comma 1 e 4bis del
D.M. 164/1999)
• La trasmissione telematica delle dichiarazioni
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22. 2222
L’ATTIVITA’ DI ASSISTENZA FISCALE
Effetti per il
Contribuente/Utente
Effetti per l’Amm.ne
Finanziaria
Delegare gli adempimenti relativi alle
dichiarazioni tributarie
Effettuare, in maniera agevolata, il
versamento delle imposte a debito
(saldi e/o acconti)
Ricevere con immediatezza il credito
d’imposta maturato nei
cfr.dell’Amm.ne Finanziaria
Delegare gli adempimenti
relativi all’effettuazione di un
primo controllo delle
dichiarazioni tributarie
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito
23. 2323
Le fasi
dell’attività di
controllo
1 - Attività
preliminare2 - Esecuzione
dell’accesso3 - Documentazione
del controllo4 - Follow up
COME SI SVOLGE IL CONTROLLO
NEI CONFRONTI DEL C.A.F.
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito
24. 2424
L’ATTIVITA’ PRELIMINARE
• Acquisizione delle informazioni in possesso
dell’ Agenzia al fine di evitare inutili richieste al
soggetto controllato
• Effettuazione dei primi riscontri in merito alla
sussistenza dei requisiti al fine di svolgere un
controllo mirato
• Individuazione di possibili criticità o rischi di
disfunzione da approfondire con l’accesso al fine
di ridurne il tempo di esecuzione
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito
25. 2525
L’ESECUZIONE DEGLI ACCESSI
I controlli sono diversificati in base alla struttura
presso cui si accede:
Sede legale del C.A.F.
Sedi periferiche
Centri di Raccolta
(art.16, comma 4, D.M. 164/99)
Società di servizi
(art.11 D.M. 164/99)
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito
26. 2626
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 2626
IL CONTROLLO CON ACCESSO PRESSO
LA SEDE LEGALE DEL C.A.F.
La sussistenza delle condizioni di cui
all’art.32, comma 1, lett.d-e-f del D.Lgs. 241/1997
La sussistenza dei requisiti
A. Art. 5 D.M. 164/1999
(Entità attuale del capitale sociale)
B. Art. 6 D.M. 164/1999 (novellato ex D.Lgs. 175/2014)
(Garanzie assicurative)
C. Art. 7 D.M. 164/1999 (novellato ex D.Lgs. 175/2014)
(Requisiti – con particolare attenzione a Relazione Tecnica Iniziale e Annuale)
D. Art. 8 D.M. 164/1999 (novellato ex Legge 147/2013)
(Requisiti soggettivi del responsabile fiscale, amministratore e sindaci)
E. Art. 9 D.M. 164/1999
(Osservanza dell’obbligo delle comunicazioni)
F. Art. 11 D.M. 164/1999 (novellato ex D.Lgs. 175/2014)
(Le convenzioni stipulate con società di servizi e caratteristiche delle sedi periferiche)
27. 2727
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 2727
LE CONDIZIONI PER ESERCITARELE CONDIZIONI PER ESERCITARE
L’ATTIVITA’L’ATTIVITA’
• La forma legale di società di capitali
• L’oggetto sociale che preveda lo svolgimento
dell’assistenza fiscale
• L’ autorizzazione, rilasciata dalla Direzione Regionale
competente in ragione della sede legale della
richiedente, previa verifica delle condizioni di cui all’art.
32, comma 1, lett. d-e-f del D.Lgs. 241/1997
• Iscrizione nell’ albo dei C.A.F.
28. 2828
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 2828
I REQUISITI DEL C.A.F.I REQUISITI DEL C.A.F.
• Compagine societaria (art.32, comma 1, lett. d-e-f, D.Lgs. 09.07.1997, n. 241)
• Società di capitali con capitale interamente versato non
inferiore a € 51.645,69 (art.5 D.M. 164/99)
• Stipula di polizza di assicurazione per importo non
inferiore a € 3.000.000,00 (art.6 D.M. 164/99 come novellato dal D. Lgs.
175/2014, art. 6, comma 2, lett. b)
• Requisiti soggettivi di professionalità ed onorabilità dei
responsabili fiscali (art. 4 D.M. 31.07.1998), dei membri del C.D.A.
e del collegio dei sindaci (art.8 D.M. 164/99)
• Procedimento per l’autorizzazione allo svolgimento
dell’attività di assistenza fiscale e requisiti delle società
richiedenti e dei Centri autorizzati (art.7 D.M. 164/99 come novellato dal
D. Lgs. 175/2014, art. 35, comma 2, lett. b e comma 2-bis e 2-ter)
29. 2929
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 2929
• Composizione della compagine societaria secondo le
condizioni di concessione dell’autorizzazione a svolgere
l’attività di assistenza fiscale ai lavoratori dipendenti e
pensionati (art.32, comma 1, lett. d – e – f, D.Lgs. 09.07.1997, n.241)
I REQUISITII REQUISITI oggettivioggettivi DEL C.A.F.DEL C.A.F.
(compagine societaria)(compagine societaria)
• organizzazioni sindacali di lavoratori dipendenti o pensionati
e loro organizzazioni territoriali che hanno complessivamente
almeno 50 mila aderenti (lett. d)
• sostituti d’imposta che hanno complessivamente almeno 50
mila dipendenti
• associazioni di lavoratori promotrici di istituti di patronato
riconosciuti dal D.lgs. C.P.S. 804/47 che hanno almeno 50
mila aderenti, così come riconosciuti ex L. di conversione
n.152/2001
30. 3030
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 3030
Società di capitali con capitale interamente versato
non inferiore a € 51.645,69 (art.5 D.M. 164/99)
I REQUISITII REQUISITI oggettivioggettivi DEL C.A.F.DEL C.A.F.
(capitale sociale)(capitale sociale)
31. 3131
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 3131
I REQUISITII REQUISITI oggettivioggettivi DEL C.A.F.DEL C.A.F.
• Stipula di polizza di assicurazione per
importo non inferiore a € 3.000.000,00
(art.6 D.M. 164/99 come novellato da D. Lgs. 175/2014, art. 6, comma 2, lett. b)
Garantisce il risarcimento dei danni a seguito dell’assistenza fiscale
prestata dal Caf ai propri utenti.
Il massimale è adeguato:
• Ai contribuenti assistiti;
• Ai visti di conformità rilasciati.
1/21/2
32. 3232
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 3232
I REQUISITII REQUISITI oggettivioggettivi DEL C.A.F.DEL C.A.F.
Limitazioni ed Esclusioni:
•Massimale non inferiore a € 3.000.000,00;
•Completo risarcimento al contribuente
dell’eventuale danno = No franchigia
•Clausola del CLAIM MADE
Polizza di assicurazione 2/22/2
33. 3333
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 3333
I REQUISITII REQUISITI soggettivisoggettivi DEL C.A.F.DEL C.A.F.
• Requisiti soggettivi di professionalità ed onorabilità dei
– Responsabili Assistenza Fiscale (art.4 D.M.
31.07.1998),
– componenti del Consiglio di Amministrazione e
– Collegio dei sindaci (art.8 D.M. 164/99)
34. 3434
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 3434
I REQUISITII REQUISITI soggettivisoggettivi DEL C.A.F.DEL C.A.F.
Responsabile Assistenza FiscaleResponsabile Assistenza Fiscale
(art.4 D.M. 31.07.1998)(art.4 D.M. 31.07.1998)
• Iscritti negli albi dei dottori commercialisti,
ragionieri, periti commerciali e consulenti del
lavoro;
• Assenza di procedure concorsuali in atto;
• Assenza di provvedimenti di sospensione di
durata non inferiore a 12 mesi o di radiazione
irrogati dall’Ordine di appartenenza.
35. 3535
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 3535
C.d.A. e C.S.C.d.A. e C.S.
(art.8 D.M. 164/99(art.8 D.M. 164/99 come modificato da Legge 147/2013 – L. Stabilità 2014come modificato da Legge 147/2013 – L. Stabilità 2014))
I REQUISITII REQUISITI soggettivisoggettivi DEL C.A.F.DEL C.A.F.
• Assenza condanne (anche non definitive) per reati finanziari
• Assenza di procedure concorsuali in atto
• Insussistenza cause di ineleggibilità o di decadenza (artt. 2382 e 2399
Cod. Civile, come modificati da L.6/2003)
• Non aver commesso violazioni gravi e ripetute alle disposizioni in
materia CONTRIBUTIVA E TRIBUTARIA (abrogato: «di Imposte sui redditi ed Iva».)
– Interdetto, inabilitato, fallito;Interdetto, inabilitato, fallito;
– Condannato a pena che importa l’interdizione, anche temporanea,Condannato a pena che importa l’interdizione, anche temporanea,
da pubblici uffici;da pubblici uffici;
– X i soli componenti C.S.X i soli componenti C.S. = rapporti di coniugio, parentela o affinità= rapporti di coniugio, parentela o affinità
entro il 4° grado con amministratorientro il 4° grado con amministratori
• Insussistenza carichi pendenti per reati finanziari
• Non aver fatto parte di società per le quali è stato emesso un
provvedimento di revoca ex 39, c.4, D.Lgs. 214/97 nei 5 anni
precedenti (aggiunto da Legge Stabilità 2014)
36. 3636
Legge 27 dicembre 2013, nr. 147
Legge di Stabilità 2014Legge di Stabilità 2014
(in vigore dall’ 01 gennaio 2014)
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 3636
Articolo 1 – commi 616 e 617 – normativa di riferimento
COMMA 616 – Modifiche ed integrazioni a D. Lgs. 09 luglio 1997, nr. 241
a. Art. 7 bis -> Aggiunge sanzioni anche a carico di soggetti ex art. 15 D.M. 31/07/1998
1/21/2
b. Art. 34, comma 4 -> Aggiunge «assicurando adeguati livelli di servizio»
c. Art. 39, comma 4 -> Aggiornamento Sistema sanzionatorio
REVOC
A
SOSPENSIO
NE
Ripetute violazioni ovvero
violazioni particolarmente gravi
Gravi e ripetute violazioni
a) Norme tributarie e contributive
b) art. 34 (assistenza fiscale) e art. 35 (R.A.F.)
c) Elementi forniti all’Amministrazione finanziaria risultano «falsi o incompleti rispetto alla documentazione
fornita dal contribuente»
d. Art. 39, comma 4bis -> Aggiunto
Definizione agevolata non impedisce sospensione e revoca
e. Art. 39, comma 4ter -> Aggiunto
Mancato adeguamento livelli servizio
Sanzione da € 516 a 5165
Da 3 a 12
mesi
37. 3737
Legge 27 dicembre 2013, nr. 147
Legge di Stabilità 2014Legge di Stabilità 2014
(in vigore dall’ 01 gennaio 2014)
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 3737
Articolo 1 – commi 616 e 617 – normativa di riferimento
COMMA 617 – Modifiche ed integrazioni a D. M. 31 maggio 1999, nr. 164
2/22/2
a. Art. 7, comma 2, lett. D -> Sostituisce il precedente
Correttezza attività (anche quella affidata a terzi) in tema di assistenza fiscale e formazione
CAPACITA’ OPERATIVA del
CAF
Volti a garantire
Redazione di una RELAZIONE
TECNICA FORMULA
ORGANIZZATIVA
SISTEMI DI CONTROLLO
INTERNO
Garanzia di adeguati livelli di servizio
b. Art. 8, comma 1 ->Modifica lett. c)
->Aggiunge lett. d-bis
«disposizioni in materia contributiva e tributaria»
«non aver fatto parte di società revocate ex art. 39 D. Lgs. 241/1997 nei 5 anni precedenti»
c. Art. 16, comma 1 ->Modifica lett. d)
->Aggiunge lett. d-bis
«conservazione 5x1000 e 8x1000 - 31 dicembre
del 2° anno successivo a quello di presentazione»
«conservazione copia dichiarazione – prospetto di liquidazione e documenti
31 dicembre del 4° anno successivo a quello di presentazione
dalla quale emerga il rispetto dei requisiti stabiliti da
AdE
su
38. 3838
D. Lgs. 21 novembre 2014, nr. 175D. Lgs. 21 novembre 2014, nr. 175
Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilataSemplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata
(in vigore dal 13 dicembre 2014)(in vigore dal 13 dicembre 2014)
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 3838
Articolo 35 – normativa di riferimento
ARTICOLO 35, comma 1 – Modifiche ed integrazioni al D. M. 31 maggio 1999, nr.
164
1/51/5
a. Art. 7 -> Integra la
rubrica
Procedimento per l’autorizzazione allo svolgimento
dell’attività di assistenza fiscale e requisiti delle
società richiedenti e dei centri autorizzati
b. Art. 7, comma 1, lett. d) -> Sostituisce il precedente
Versione
precedente
Versione
attuale
«(…) sedi presso le quali è prestata l’assistenza fiscale»
«(…) sedi e uffici periferici presso cui è svolta l’assistenza fiscale» che per i
CAF-Dipendenti devono essere presenti in almeno 1/3 delle
province
Per CAF riconducibili a medesima
associazione, organizzazione o a struttura da
esse delegate il requisito è considerato
COMPLESSIVAMENTE
vanno indicate
39. 3939
D. Lgs. 21 novembre 2014, nr. 175D. Lgs. 21 novembre 2014, nr. 175
Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilataSemplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata
(in vigore dal 13 dicembre 2014)(in vigore dal 13 dicembre 2014)
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 3939
Articolo 35 – normativa di riferimento
ARTICOLO 35, comma 1 – Modifiche ed integrazioni al D. M. 31 maggio 1999, nr.
164
2/52/5
c. Art. 7, comma 2, lett. d) -> Sostituisce il precedente (già modificato con L. 147/2013, art. 1, c.
617)
dalla quale emergano
1. Rispetto sulle garanzie di IDONEITA’ TECNICO-ORGANIZZATIVA del
Centro anche rispetto a quanto previsto ex art. 7, comma 1, lett.d)
(relativo al numero e all’ubicazione delle strutture territoriali)
2. La FORMULA ORGANIZZATIVA ASSUNTA anche in ordine ai rapporti
di lavoro dipendente utilizzati nel rispetto del D. Lgs. 368/2001
(accordo quadro su lavoro a tempo determinato)
3. I SISTEMI DI CONTROLLO
INTERNO
volti a garantire
Correttezza attività (anche quella affidata a terzi) in tema di assistenza fiscale
Adeguati livelli di
servizio
Piano di formazione del personale -> differenziato in base alle funzioni svolte dalle diverse figure
professionali che operano nei Centri Con Decreto del Ministero Economia e Finanze
• Modalità di attività formativa
• Unità di misura per la valutazione
• Modalità di attestazione e verifica
RELAZIONE TECNICA INIZIALE
N.B.
Per il 2015
tutti i CAF
hanno dovuto presentare
Relazione Tecnica
Iniziale
entro il 31 gennaio
(art. 35, comma 2,
D. Lgs. 175/2014)
40. 4040
D. Lgs. 21 novembre 2014, nr. 175D. Lgs. 21 novembre 2014, nr. 175
Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilataSemplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata
(in vigore dal 13 dicembre 2014)(in vigore dal 13 dicembre 2014)
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Articolo 35 – normativa di riferimento
ARTICOLO 35, comma 1 – Modifiche ed integrazioni al D. M. 31 maggio 1999, nr.
164
3/53/5
d. Art. 7, comma 2bis -> Aggiunto
su
1. CAPACITA’ OPERATIVA e RISORSE UMANE UTILIZZATE anche in
ordine a 1) tipologia di rapporti di lavoro instaurati
2) formazione svolta
2. AFFIDAMENTO A TERZI dell’attività di assistenza fiscale
3. CONTROLLI
EFFETTUATI
Volti a garantire
Qualità del prodotto
Qualità e adeguatezza dei livelli di
servizio
RELAZIONE TECNICA ANNUALE
4. NUMERO DELLE DICHIARAZIONI VALIDAMENTE TRASMESSE
ALL’A.d.E.
N.B.
Dopo il primo anno di
attività la
Relazione Tecnica
Annuale
va presentata
entro il 31 gennaio
di OGNI ANNO
con riferimento all’anno
precedente
41. 4141
D. Lgs. 21 novembre 2014, nr. 175D. Lgs. 21 novembre 2014, nr. 175
Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilataSemplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata
(in vigore dal 13 dicembre 2014)(in vigore dal 13 dicembre 2014)
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 4141
Articolo 35 – normativa di riferimento
ARTICOLO 35, comma 1 – Modifiche ed integrazioni al D. M. 31 maggio 1999, nr.
164
4/54/5
e. Art. 7, comma 2ter -> Aggiunto
ATTIVITA’ DI CONTROLLO
NUMERO DELLE
DICHIARAZIONI
VALIDAMENTE
TRASMESSE
ALL’A.d.E.
DAL CAF
VERIFICA DEL NUMERO DELLE
DICHIARAZIONI VALIDAMENTE
TRASMESSE
Media delle dichiarazioni trasmesse dal CAF
nell’ultimo triennio
Media delle dichiarazioni trasmesse
COMPLESSIVAMENTE
dai soggetti che svolgono
attività di assistenza fiscale
nel medesimo triennio
1%
del
rapporto
tra
In sede di prima applicazione
Ulteriore abbattimento del 10% sull’ 1% calcolato
per il triennio iniziale 2015-2016-2017
(Art. 35, comma 3 D.Lgs. 175/2014)
Per CAF riconducibili a medesima
associazione, organizzazione o a struttura da
esse delegate il requisito è considerato
COMPLESSIVAMENTE
42. 4242
D. Lgs. 21 novembre 2014, nr. 175D. Lgs. 21 novembre 2014, nr. 175
Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilataSemplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata
(in vigore dal 13 dicembre 2014)(in vigore dal 13 dicembre 2014)
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito
Articolo 35 – normativa di riferimento
ARTICOLO 35, comma 1 – Modifiche ed integrazioni al D. M. 31 maggio 1999, nr.
164
5/55/5
f. Art. 10, comma 3 -> Aggiunto in fine al comma 3
Mancanza uno dei
requisiti di cui
art. 7, comma 2, lett. d)
(Relazione Tecnica Iniziale)
art. 7, comma 2ter
(Numero delle dichiarazione
validamente trasmesse all’AdE)
DECADENZA
dall’autorizzazione allo
svolgimento dell’assistenza
fiscale
successivamente al completamento dell’attività di
assistenza in corso allo scadere del termine di cui al
comma 3
g. Art. 11, comma 1bis -> Aggiunto
È possibile utilizzare
(oltre le Società di Servizi di cui al comma 1) anche
LAVORATORI AUTONOMI
individuati esclusivamente tra i soggetti di cui all’art. 3, comma 3, lett. a) e b) del D.P.R.
322/1998
gli iscritti negli albi dei dottori commercialisti,
dei ragionieri e dei periti commerciali e dei
consulenti del lavoro
i soggetti iscritti alla data del 30 settembre 1993
nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura per
la sub-categoria tributi, in possesso di diploma di
laurea in giurisprudenza o in economia e
commercio o equipollenti o diploma di ragioneria
che agiscono in nome e per conto del
CAF
43. 4343
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 4343
IL CONTROLLO CON ACCESSO PRESSOIL CONTROLLO CON ACCESSO PRESSO
LE SOCIETA’ DI SERVIZIOLE SOCIETA’ DI SERVIZIO
• Verifica della partecipazione qualificata da parte del
C.A.F. al capitale della società di servizi
(art 11, comma 1, D.M. n. 164/1999)
– Capitale sociale a maggioranza assoluta delle associazioni
o delle organizzazioni territoriali che hanno costituito i
C.A.F.
– Capitale sociale interamente posseduto dagli associati alle
predette associazioni ed organizzazioni
• Controllo Convenzione tra C.A.F. e S.S.
• Il sistema dei controlli dei rischi adottato dal C.A.F.
(art 11, comma 2, D.M. n. 164/1999)
• Corretto svolgimento dell’attività di assistenza fiscale
• Sussistenza dei requisiti soggettivi dei componenti del
C.d.A. (art. 8 D.M. n. 164/1999)
• Qualifica del personale addetto all’assistenza ed il
rapporto con la società
44. 4444
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 4444
IL CONTROLLO CON ACCESSO PRESSOIL CONTROLLO CON ACCESSO PRESSO
LE SEDI PERIFERICHELE SEDI PERIFERICHE
• Verifica della natura della struttura periferica
• Controllo del personale che lavora nella s.p.
• Corretto svolgimento dell’assistenza fiscale
• Assolvimento dell’obbligo di fatturazione dei
compensi
• Tempestività e correttezza degli adempimenti
previsti per la gestione delle dichiarazioni
• Modalità rilascio del visto di conformità
• Esposizione nei locali del C.A.F. di copia
dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività
45. 4545
IL CONTROLLO CON ACCESSO PRESSO LE SEDI PERIFERICHEIL CONTROLLO CON ACCESSO PRESSO LE SEDI PERIFERICHE
Rapporto di lavoro presso strutture perifericheRapporto di lavoro presso strutture periferiche
Principio base
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 4545
Circolare 2008/86914 - D.C. Audit e Sicurezza – Uff. A.E.
• Fino al 02 giugno 2008Fino al 02 giugno 2008
Personale legato da rapporto di lavoro dipendente o co.co.pro.
• Dal 03 giugno 2008Dal 03 giugno 2008
- Contratto di lavoro autonomo anche a liberi professionisti mediante mandato con
rappresentanza – Artt. 1703 e ss. – Del Mandato e Artt. 1387 ss. C.C. – Della Rappresentanza
- Personale distaccato da altra e diversa società
- Personale dipendente dell’associazione che ha costituito il Caf, purchè direttamente
incaricato dal Caf di istituire una sede periferica e di svolgere l’attività di assistenza fiscale
Rapporti di lavoro AMMESSI
Rapporti di lavoro ESCLUSI
- Affidamento a terzi attraverso contratti senza mandato con rappresentanza
Ai fini della legittimità dell’attività svolta presso le sedi periferiche del CAF o delle
Società di servizi, rileva non tanto il rapporto di lavoro, bensì che tale attività sia
svolta in nome e per conto del Caf e sotto la diretta responsabilità del medesimo.
1/21/2
Nota 137739 del 29.09.2006 - D.C. Audit e Sicurezza
Dal 13 dicembre 2014
Modifica intervenuta in virtù dell’art. 35, comma 1, lett. C) del D. Lgs. 175/2014 che ha introdotto art. 11, comma 1bis D.M. 164/1999
Gli unici LAVORATORI AUTONOMI ammessi sono i soggetti di cui all’art. 3, comma 3, lett. a) e b) del D.P.R. 322/1998
Dottori Commercialisti, Ragionieri e Consulenti del Lavoro – Periti iscritti albo CCIAA alla data del 30/09/1993
46. 4646
IL CONTROLLO CON ACCESSO PRESSO LE SEDI PERIFERICHEIL CONTROLLO CON ACCESSO PRESSO LE SEDI PERIFERICHE
Rapporto di lavoro con strutture perifericheRapporto di lavoro con strutture periferiche
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 4646
CONDIZIONI NECESSARIE per verificare conformita’ del
comportamento del Caf al dettato normativo di riferimento
1. Diretta ed immediata riconducibilità al CAF della responsabilità per l’attività svolta
a. Rapporto di lavoro dipendente
2/22/2
2. Sussistenza, comunque, al di là della tipologia di contratto, di un rapporto di
dipendenza funzionale con il CAF
3. Esercizio, da parte del CAF, del controllo sui soggetti che svolgono l’attività di
assistenza in nome e per conto dello stesso
b. Rapporto di lavoro autonomo
• Libro Unico del lavoro
• Busta paga
• Registro presenza
• Contratto che configuri
di fatto
Mandato con rappresentanza
a. Direttive organizzative /operative impartite dal CAF
b. Clausole contrattuali che ne garantiscano il rispetto
Effettiva attività di controllo volta a verificare corretto svolgimento
dell’attività di assistenza fiscale – rilevabile da idonea documentazione
47. 4747
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 4747
• Verifica dell’attività svolta (art. 16, comma 4, D.M. 164/99) che
deve esser contenuta nei limiti della predisposizione
normativa anche con strumenti telematici degli elementi
della dichiarazione:
– Raccolta delle dichiarazioni;
– Consegna ai contribuenti delle dichiarazioni elaborate e dei rispettivi
prospetti di liquidazione
• Qualifica degli addetti al centro di raccoltaQualifica degli addetti al centro di raccolta
– Soci o associati del C.A.F.
– Dipendenti o pensionati
• Sussistenza dei requisiti organizzativi minimi per
l’attività
• Esposizione nei locali del C.A.F. di copia
dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività
IL CONTROLLO CON ACCESSOIL CONTROLLO CON ACCESSO
PRESSOPRESSO
I CENTRI DI RACCOLTAI CENTRI DI RACCOLTA
48. 4848
ATTIVITA’ DI ASSISTENZA FISCALE
TRASPARENZA
DELL’ATTIVITA’
AMMINISTRATIVA
Esposizione della copia del
provvedimento di
autorizzazione all’esercizio
dell’attività
Informazioni circa la tipologia di
struttura che esercita
Informazioni sulle modalità di
prestazione dell’assistenza
Informazioni sulle scadenze
Informazioni sui costi richiesti
per la consulenza fiscale
Informazione circa la gratuità
della presentazione del modello
730 precompilato
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito
49. 4949
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degliVerifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degli
incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscaliincaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 4949
Nota 19 luglio 2011, n, 6564
FUNZIONE
Svolgere controlli strumentali ai fini della valutazione del permanere dei requisiti
necessari per essere abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni
Pubblicizzata mediante
• Organi di informazione
• Organi di stampa
• Entratel
50. 5050
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degliVerifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degli
incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscaliincaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali
(Nota 19.07.2011, n. 6564)(Nota 19.07.2011, n. 6564)
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 5050
Normativa di riferimento
1. Art. 12 bis del D.P.R. 29.09.1973, n. 600
ribadito da Art.11 D.Lgs. 196/2003 (Modalità del trattamento e requisiti dei dati)
Trattamento dati connessi alle dichiarazioni per le sole finalità di prestazione del
servizio e per il tempo a ciò necessari.
1/101/10
2. Art. 11 del Decreto direttoriale 31.07.1998 [in relazione all’art. 3, comma 11, D.P.R. 22.07.1998, n. 322
(modalità tecniche di trasmissione delle dichiarazioni)]
“Gli utenti possono trattare i dati contenuti nelle dichiarazioni per le sole finalità del servizio di trasmissione
telematica e per il tempo a ciò necessario (…)”
“L’Amministrazione finanziaria verifica periodicamente, anche con controlli a campione, il rispetto delle
disposizioni contenute nel presente articolo. (…)”
I dati (…) oggetto di trattamento sono: a) (…); b) raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e
legittimi, ed utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi
“Gli utenti (..) adottano le misure organizzative, fisiche e logiche (…) al fine di assicurare la riservatezza e la
sicurezza dei dati, anche attraverso l’individuazione di appositi spazi per la conservazione dei medesimi. (…)”
a. Finalità del trattamento dei dati (comma 1)
b. Obblighi di riservatezza (comma 5)
c. Poteri dell’Amministrazione Finanziaria (comma 8) – Controlli periodici e a campione
51. 5151
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degliVerifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degli
incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscaliincaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali
(Nota 19.07.2011, n. 6564)(Nota 19.07.2011, n. 6564)
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 5151
Normativa di riferimento 2/102/10
3. Provvedimento direttoriale 10.06.2009
Adeguamento dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate alle prescrizioni del
Garante per la protezione dei dati personali di cui al Provvedimento 18 settembre 2008
– Controlli periodici e a campione (Art. 5)
4. Art. 8, comma 1, lett h) e comma 3, del Decreto direttoriale 31.07.1998
Mancato rispetto degli obblighi di riservatezza
“c.1 (…) L’abilitazione è revocata al verificarsi delle seguenti
circostanze: (…) h) mancato rispetto dell’art. 11 del presente
decreto ed ogni altra grave violazione degli obblighi di riservatezza e
sicurezza (…)
c.3 Nei casi di cui alle lettere f), g) e h), l’Amministrazione finanziaria
contesta all’utente le violazioni ed assegna un termine di trenta
giorni dalla contestazione per eventuali osservazioni o memorie.” REVOCA
dell’abilitazione
52. 5252
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degliVerifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degli
incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscaliincaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali
(Nota 19.07.2011, n. 6564)(Nota 19.07.2011, n. 6564)
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 5252
Normativa di riferimento 3/103/10
Ambito soggettivo
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza (…) da parte degli INCARICATIINCARICATI della
trasmissione delle dichiarazioni fiscali
Ambito temporale
Ambito oggettivo
Art. 3, comma 2, 2 bis, 3, D.P.R. 322/1998
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza (…) da parte degli incaricati
della TRASMISSIONE TELEMATICA DELLE DICHIARAZIONI FISCALITRASMISSIONE TELEMATICA DELLE DICHIARAZIONI FISCALI
Art. 11, comma 1, Decreto 31 luglio 1998
Art. 5, comma 1, Provvedimento direttoriale 10 giugno 2009, prot. 79952/2009
Gli utenti (…) possono trattare i dati contenuti nelle dichiarazioni (…)
PER IL TEMPO A CIÓ NECESSARIOPER IL TEMPO A CIÓ NECESSARIO
Art. 11, comma 1, Decreto 31 luglio 1998
Art. 5, comma 1, Provvedimento direttoriale 10 giugno 2009, prot. 79952/2009
53. 5353
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degliVerifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degli
incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscaliincaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 5353
Criteri e modalità di svolgimento dei controlli
1. Struttura organizzativa
4/104/10
2. Misure di sicurezza e supporti tecnologici
3. Ulteriori misure di sicurezza approntate
Verifica che i soggetti controllati trattino i dati contenuti nelle dichiarazioni
rispettando gli obblighi di riservatezza di cui
- all’art. 11 del Decreto 31.07.1998 e
- all’art. 5 del Provvedimento del 10.06.2009
Oggettodelcontrollo
I precetti ivi indicati vanno osservati anche:
Nell’esecuzione delle
attività propedeutiche
Nell’esecuzioni delle
attività consequenziali
(ricezione della documentazione, verifiche di
conformità, liquidazione delle imposte, ecc.)
(conservazione delle dichiarazioni
e della relativa documentazione)
54. 5454
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degliVerifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degli
incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscaliincaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 5454
Criteri e modalità di svolgimento dei controlli
1. Struttura organizzativa (1/3)
5/105/10
a) Eventuale designazione dei responsabili (anche esterni) del trattamento dei dati e
redazione di istruzioni operativi a questi riservate
(art. 29 D.Lgs. 196/2003 – art. 11, c.3, D. Direttoriale 31.07.1998 – Art. 5, comma 3, Provv.to direttoriale 10.06.2009)
b) Esistenza Documento Programmatico per la Sicurezza
(Allegato B, regola 19, D. Lgs. 196/2003)
c) Designazione degli incaricati per il trattamento dei dati e attribuzione dell’ambito di
trattamento consentito
(art. 30 D.Lgs. 196/2003 – art. 11, c.4, D. Direttoriale 31.07.1998 – Art. 5, comma 4, Provv.to direttoriale 10.06.2009)
d) Presenza documentazione comprovante la sensibilizzazione circa le responsabilità
connesse alla condivisione o comunicazione a persone non legittimate di dati
personali dei contribuenti acquisiti nello svolgimento delle proprie funzioni
e) Adozione procedure di controllo del rispetto delle misure di sicurezza e degli obblighi
previsti dal Codice in materia di protezione dei dati personali
Verifica dell’esistenza nella struttura controllata di una organizzazione rispondente ai
precetti contenuti nella normativa sulla privacy, riscontrando in particolare:
Art. 45 D.L. 9 febbraio 2012
(in vigore dal 10 febbraio 2012)
55. 5555
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degliVerifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degli
incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscaliincaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali
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Criteri e modalità di svolgimento dei controlli
1. Struttura organizzativa (2/3)
6/106/10
f) Attribuzione dell’incarico di amministrare le utenze per l’accesso ai sistemi informatici
(con riferimento al sistema di autorizzazione all’accesso-dati adottato) riscontrando, tra l’altro:
1. Credenziali di accesso siano nominative (e note solo all’utente che deve considerarsi
responsabile della loro conservazione);
2. Siano fornite istruzioni ai collaboratori circa le caratteristiche delle password utilizzate
(Allegato B, regola 5, D. Lgs. 196/2003);
3. Uso corretto delle password e responsabilità derivanti dall’eventuale condivisione;
4. Adozione di misure volte a mantenere riservate le informazioni che consentono l’accesso ai
Servizi telematici
5. Credenziali dei “Gestori Incaricati” (Provv.to Direttoriale 10.06.2009);
6. Credenziali degli “Operatori Incaricati” (Provv.to Direttoriale 10.06.2009).
(con riferimento al sistema di autorizzazione all’accesso-dati adottato)
56. 5656
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degliVerifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degli
incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscaliincaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 5656
Criteri e modalità di svolgimento dei controlli
1. Struttura organizzativa (3/3)
7/107/10
g) Ciclo di vita delle credenziali preveda procedure per garantire la costante aderenza
tra i privilegi di accesso ed il ruolo organizzativo del personale che vi accede
[In particolare in caso di cessazione del rapporto di lavoro con l’intermediario o variazione del ruolo o dell’incarico
ricoperto (art. 34 D. Lgs. 196/2003)]
h) Utilizzo di società esterne (diverse da S.S.) per operazioni meramente strumentali all’esercizio
delle attività di assistenza quale ripristino server o sostituzione supporto hardware.
Qualora tale attività implichi il possibile trattamento dei dati, in relazione a tali società verificare:
1. designazione come responsabili del predetto trattamento;
2. adozione di procedure volte a garantire la riservatezza dei dati ;
3. fissazione di clausole contrattuali che prevedano la salvaguardia della
riservatezza delle informazioni
57. 5757
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degliVerifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degli
incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscaliincaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali
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Criteri e modalità di svolgimento dei controlli 8/108/10
2. Misure di sicurezza e supporti tecnologici
Acquisizione di dichiarazione circa l’adozione di opportune misure di protezione
dell’infrastruttura di collegamento di rete sia locale che internet e degli apparati
informatici utilizzati
a) Configurazione delle postazioni di lavoro che preveda il blocco automatico delle
stesse dopo un certo periodo di inattività dell’operatore
b) Installazione di programmi di protezione delle postazioni di lavoro e del server al fine
di mitigare i rischi di accesso ai dati o la loro manomissione
c) Aggiornamento periodico del sistema operativo e del software di protezione
d) Adozione di protocolli di sicurezza idonei a limitare il rischio che le trasmissioni dati
siano intercettabili da parte di soggetti esterni non autorizzati nel caso in cui le
modalità di lavoro del personale in forza alla struttura sottoposta a verifica prevedano
l’utilizzo di reti senza fili (wireless)
58. 5858
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incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscaliincaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali
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Criteri e modalità di svolgimento dei controlli 9/109/10
3. Ulteriori misure di sicurezza approntate (1/2)
Verifica dell’adozione delle seguenti misure di sicurezza:
a) Conservazione delle dichiarazioni e della relativa documentazione
separatamente dai documenti acquisiti dall’intermediario per altre attività dallo stesso svolte
b) Conservazione dei documenti contenenti dati sensibili
separatamente dal resto della documentazione archiviata.
In particolare:
se in formato cartaceo: ad es.: spese sanitarie sostenute dal contribuente vanno conservate in busta chiusa
all’interno del fascicolo della documentazione esibita
se in formato elettronico: ad es.: adozione di tecniche di cifratura o di codici identificativi o altre soluzioni che
rendano i documentii temporaneamente inintelligibili anche a chi è autorizzato ad accedervi e permettano di identificare
tali documenti solo in caso di necessità, secondo quanto previsto dall’art. 22, punto 6, del D.Lgs. 196/2003
59. 5959
Verifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degliVerifica del rispetto degli obblighi di riservatezza da parte degli
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Criteri e modalità di svolgimento dei controlli 10/1010/10
3. Ulteriori misure di sicurezza approntate (2/2)
c) Presenza di spazi idonei ed accessibili esclusivamente a personale autorizzato per la
conservazione dei documenti relativi all’attività di trasmissione delle dichiarazioni
fiscali e dei supporti contenenti il backup dei dati stessi
d) Esistenza di procedure per l’accesso e la gestione degli archivi
(Nei casi in cui l’attività di assistenza/trasmissione non si risolva in un’opera pressoché personale del soggetto abilitato,
ma si dispieghi piuttosto, in base ad un’articolata struttura organizzativa) (ad es., registro in cui si annotano i nominativi
dei dipendenti che prelevano pratiche o sistemi di accesso selezionato)
e) Conservazione della documentazione fiscale secondo le modalità e per il periodo
previsti dalle vigenti disposizioni
(art. 11 Decreto Direttoriale 31.07.1998 – Art. 5 Provv.to direttoriale 10.06.2009
secondo quanto stabilito dal D.M. 23.01.2004 che ha definito le modalità di conservazione dei documenti informatici
rilevanti ai fini tributari, in merito alle quali l’A.E. ha fornito chiarimenti con la Circolare 36/E del 06.12.2006 e la
Risoluzione n. 298 del 18.10.2007)
60. 6060
LA DOCUMENTAZIONE DEI CONTROLLI
NEL P.V. DELLE OPERAZIONI COMPIUTE
• Le fonti ed i criteri per l’acquisizione dei dati
• La descrizione della documentazione esaminata
• Le informazioni assunte circa l’organizzazione
dell’attività e le modalità operative adottate
• L’individuazione delle criticità e la valutazione
dei rischi
• L’accertamento e contestazione delle irregolarità
• Le raccomandazioni formulate
• Le osservazioni del controllato
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61. 6161
FOLLOW UP DA PARTE DELLA
DIREZIONE REGIONALE NEI CONFRONTI
DEL C.A.F.
• Invito ad eliminare le irregolarità riscontrate
- art. 10 del D.M. n. 164/1999
• Raccomandazione circa gli interventi necessari
per rimuovere le criticità riscontrate
• Trasmissione del verbale alla D.R. competente
in base alla sede legale del C.A.F.
• Trasmissione del verbale all’Ufficio della D.R.
competente ad adottare il provvedimento di
revoca dell’autorizzazione
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62. 6262
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IL VISTO DI CONFORMITA’IL VISTO DI CONFORMITA’
• C.A.F. DIPENDENTIC.A.F. DIPENDENTI (art. 2, c.1, D.M. 31.05.1999,n.164)(art. 2, c.1, D.M. 31.05.1999,n.164)
– Riscontro dellaRiscontro della conformità dei dati esposti in dichiarazione alleconformità dei dati esposti in dichiarazione alle
risultanze della relativa documentazionerisultanze della relativa documentazione e alle disposizioni chee alle disposizioni che
disciplinano gli oneri deducibili e detraibili, le detrazioni e i creditidisciplinano gli oneri deducibili e detraibili, le detrazioni e i crediti
d’imposta, lo scomputo delle ritenute d’acconto.d’imposta, lo scomputo delle ritenute d’acconto.
• C.A.F. IMPRESEC.A.F. IMPRESE (art. 2, c.2, D.M. 31.05.1999,n.164)(art. 2, c.2, D.M. 31.05.1999,n.164)
– Riscontro dellaRiscontro della conformità dei dati esposti in dichiarazione alleconformità dei dati esposti in dichiarazione alle
risultanze della relativa documentazionerisultanze della relativa documentazione e alle disposizioni chee alle disposizioni che
disciplinano gli oneri deducibili e detraibili, le detrazioni e i creditidisciplinano gli oneri deducibili e detraibili, le detrazioni e i crediti
d’imposta, lo scomputo delle ritenute d’acconto;d’imposta, lo scomputo delle ritenute d’acconto;
– Verifica dellaVerifica della corrispondenza dei dati esposti in dichiarazionecorrispondenza dei dati esposti in dichiarazione
alle risultanze delle scritture contabili ealle risultanze delle scritture contabili e di queste ultimedi queste ultime allaalla
relativa documentazione.relativa documentazione.
– Verifica dellaVerifica della regolare tenuta e conservazione delle scrittureregolare tenuta e conservazione delle scritture
contabili obbligatoriecontabili obbligatorie ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA;ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA;
63. 6363
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 6363
IL CONTROLLO SULL’APPOSIZIONE DELIL CONTROLLO SULL’APPOSIZIONE DEL
VISTO DI CONFORMITA’ (nei CAF dip.ti)VISTO DI CONFORMITA’ (nei CAF dip.ti)
• Modalità di rilascio del visto da parte delModalità di rilascio del visto da parte del
responsabile dell’assistenza fiscaleresponsabile dell’assistenza fiscale (art.35 D.Lgs. 241/97)(art.35 D.Lgs. 241/97)
– Rilascio obbligatorio (730)Rilascio obbligatorio (730)
– Rilascio su istanza (Unico – U50 – U60 – U61)Rilascio su istanza (Unico – U50 – U60 – U61)
• Attività propedeuticheAttività propedeutiche - Sistemi di controllo da- Sistemi di controllo da
parte del C.A.F. per assicurare la conformità dellaparte del C.A.F. per assicurare la conformità della
dichiarazione alla documentazionedichiarazione alla documentazione
(art. 34 D.Lgs.241/97 e(art. 34 D.Lgs.241/97 e art. 2 D.M. n. 164/1999). 2 D.M. n. 164/1999)
• Verifica della corretta apposizione del visto su unVerifica della corretta apposizione del visto su un
campione di dichiarazionicampione di dichiarazioni
(Circolare n. 134 del 17/06/1999 e Circolare annuale sull’assistenza fiscale da parte dei C.A.F.)(Circolare n. 134 del 17/06/1999 e Circolare annuale sull’assistenza fiscale da parte dei C.A.F.)
• Prospetto di liquidazioneProspetto di liquidazione
64. 6464
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 6464
IL CONTROLLO SULL’APPOSIZIONE DELIL CONTROLLO SULL’APPOSIZIONE DEL
VISTO DI CONFORMITA’VISTO DI CONFORMITA’
nei C.A.F. dipendentinei C.A.F. dipendenti
Attività propedeuticheAttività propedeutiche
Art. 34, comma 3, lett. c)Art. 34, comma 3, lett. c), D.Lgs.241/97, D.Lgs.241/97
Art. 2, comma 1Art. 2, comma 1, D.M. n. 164/1999), D.M. n. 164/1999)
Contenuto delle attività propedeuticheContenuto delle attività propedeutiche
31
65. 6565
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 6565
IL CONTROLLO SULL’APPOSIZIONE DELIL CONTROLLO SULL’APPOSIZIONE DEL
VISTO DI CONFORMITA’VISTO DI CONFORMITA’
nei C.A.F. dipendentinei C.A.F. dipendenti
Art. 34, comma 3, lett. c), D.Lgs.241/97Art. 34, comma 3, lett. c), D.Lgs.241/97
““C.3 - I centri prestano assistenza fiscale aiC.3 - I centri prestano assistenza fiscale ai
contribuenti che la richiedono e, in particolare:(…)contribuenti che la richiedono e, in particolare:(…)
c) Verificano la conformità dei dati esposti nellec) Verificano la conformità dei dati esposti nelle
dichiarazioni alla relativa documentazione;”dichiarazioni alla relativa documentazione;”
32
66. 6666
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Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 6666
IL CONTROLLO SULL’APPOSIZIONE DELIL CONTROLLO SULL’APPOSIZIONE DEL
VISTO DI CONFORMITA’VISTO DI CONFORMITA’
nei C.A.F. dipendentinei C.A.F. dipendenti
““C.2 – Il rilascio del visto di conformità di cui all’art.35,C.2 – Il rilascio del visto di conformità di cui all’art.35,
comma 2, lettera a), del D.Lgs. 241/97, implica il riscontrocomma 2, lettera a), del D.Lgs. 241/97, implica il riscontro
della corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazionedella corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione
alle risultanze della relativa documentazione e allealle risultanze della relativa documentazione e alle
disposizioni che disciplinano:disposizioni che disciplinano:
Art. 2, comma 1, D.M. n. 164/1999)Art. 2, comma 1, D.M. n. 164/1999)
• gli oneri deducibili e detraibili,gli oneri deducibili e detraibili,
• le detrazioni e i crediti d’imposta,le detrazioni e i crediti d’imposta,
• lo scomputo delle ritenute d’acconto”lo scomputo delle ritenute d’acconto”
32
67. 6767
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 6767
NON IMPLICA
Il riscontro della correttezza degli elementi
reddituali indicati dai contribuenti e/o
valutazioni di merito sull’effettività di spese o
di situazioni soggettive, rilevanti ai fini della
determinazione del reddito e delle relative
imposte e delle detrazioni soggettive.
IMPLICA
ERRORI MATERIALI E DI CALCOLO
ECCEZIONE
VISTO DI CONFORMITA’
(Implicazioni nell’attività di assistenza fiscale)
Riscontro della corrispondenza
dei dati esposti nella dichiarazione
alle risultanze della relativa documentazione
• oneri deducibili e detraibili
• detrazioni e crediti d’imposta
•Scomputo delle ritenute d’acconto
32
68. 6868
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 6868
Modello 730/3Modello 730/3 (1/2)(1/2)
PROSPETTO DI LIQUIDAZIONEPROSPETTO DI LIQUIDAZIONE
Il Modello 730/3Il Modello 730/3
Scelta operata per la destinazione dell’8xmille e del 5xmille
Sottoscrizione da
parte del R.A.F.
Minori importi a titolo di acconto che il contribuente,
sotto la propria responsabilità, ha indicato di voler effettuare
Eventuali variazioni intervenute rispetto ai dati indicati
dal contribuente a seguito dei controlli effettuati
Elementi di calcolo ed il risultato finale del conguaglio fiscale
Art.35, comma 2, D.Lgs.241/1997
69. 6969
La trasmissione telematica delle dichiarazioniLa trasmissione telematica delle dichiarazioni
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 6969
La consegna dei documenti per la compilazione dei modelli di
dichiarazione o
la consegna dei modelli precompilati
1/91/9
Modello 730
Modello Unico
Va presentato secondo le modalità ed entro i termini indicati nell’art. 13 D.M. 31 maggio 1999, n. 164
a) entro il mese di aprile dell’anno successivo a quello a cui si riferisce la dichiarazione, al proprio
sostituto d’imposta, che intende prestare l’assistenza fiscale;
Va presentato secondo le modalità ed entro i termini indicati nell’art. 2 D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322
a) Le persone fisiche e le società o le associazioni di cui all’articolo 6 del D.P.R. 600/73 , presentano
la dichiarazione (…) per il tramite di una banca o di un ufficio della Poste Italiane S.p.A. tra il 1
maggio ed il 30 giugno ovvero in via telematica entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di
chiusura del periodo di imposta;b) I soggetti all’IRAP presentano la dichiarazione (…) in via telematica entro l’ultimo giorno del nono
mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta.
b) entro il mese di maggio dell’anno successivo a quello a cui si riferisce la dichiarazione, ad un CAF-
dipendenti, unitamente alla documentazione necessaria all’effettuazione delle operazioni di controllo.
70. 7070
La trasmissione telematica delle dichiarazioniLa trasmissione telematica delle dichiarazioni
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 7070
Le dichiarazioni integrative
2/92/9
Modello 730 – dichiarazioni integrative (art.14 D.M. 164/99)
Modello Unico – dichiarazioni integrative (art.2, commi 8, 8bis e 8 ter, D.P.R. 322/98)
a) I contribuenti possono presentare dichiarazioni integrative rivolgendosi, entro il 25 ottobre
dell’anno di presentazione della dichiarazione, ad un CAF-dipendenti, anche in caso di assistenza
prestata in precedenza dal sostituto, qualora dall’elaborazione della precedente dichiarazione siano
riscontrati errori, che non incidono sulla determinazione dell’imposta ovvero la cui correzione
determina a favore del contribuente un rimborso o un minor debito
a) Per correggere errori od omissioni mediante successiva dichiarazione da presentare, secondo
le disposizioni di cui all’art. 3, utilizzando modelli conformi a quelli approvati per il periodo d’imposta
cui si riferisce la dichiarazione, non oltre i termini stabiliti dall’art. 43 del D.P.R. 600/73, e successive
modificazionib) Per correggere errori od omissioni che abbiano determinato l’indicazione di un maggior reddito
o, comunque, di un maggior debito di imposta o di un minor credito, mediante dichiarazione da
presentare, secondo le disposizioni di cui all’art.3, utilizzando modelli conformi a quelli approvati per
il periodo di imposta a cui si riferisce la dichiarazione, non oltre il termine prescritto per la
presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo . L’eventuale credito
risultante dalle predette dichiarazioni può essere utilizzato in compensazione ai sensi dell’art. 17 del
D.Lgs. N. 241 del 1997.
c) Per modificare la originaria richiesta di rimborso dell’eccedenza di imposta esclusivamente per
la scelta della compensazione, sempreché il rimborso stesso non sia stato già erogato anche in parte,
mediante dichiarazione da presentare entro 120 giorni dalla scadenza del termine ordinario di
scadenza.
71. 7171
La trasmissione telematica delle dichiarazioniLa trasmissione telematica delle dichiarazioni
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 7171
Il contribuente e l’intermediario della trasmissione
Aspetti probatori
3/93/9
Modello Unico (Art. 3, comma 6, D.P.R. 322/98)
Modello 730 (art.15 D.M. 164/99)
Il sostituto e il CAF-dipendenti rilasciano al contribuente ricevuta per le dichiarazioni presentate ai
sensi degli articoli 13 e 14. Tale ricevuta costituisce prova dell’avvenuta presentazione delle
dichiarazioni stesse da parte del contribuente
I soggetti di cui ai commi 2-bis e 3 rilasciano al contribuente o al sostituto d’imposta, anche se non
richiesto, l’impegno a trasmettere in via telematica all’Agenzia delle Entrate i dati contenuti nella
dichiarazione, contestualmente alla ricezione della stessa o dell’assunzione dell’incarico per la sua
predisposizione nonché, entro trenta giorni dal termine previsto per la presentazione in via telematica,
la dichiarazione trasmessa, redatta su modello conforme a quello approvato con il provvedimento di
cui all’articolo 1, comma 1, e copia della comunicazione dell’Agenzia delle Entrate di ricezione della
dichiarazione
72. 7272
La trasmissione telematica delle dichiarazioniLa trasmissione telematica delle dichiarazioni
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 7272
Responsabilità degli intermediari 4/94/9
Modello Unico (Art. 3, comma 6, D.P.R. 322/98)
Modello 730 (art.16 D.M. 164/99)
I CAF-dipendenti, nell’ambito delle attività di assistenza fiscale di cui all’art. 34, comma 4, D. Lgs. 09
luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni, provvedono a:
a) …
b) …
c) trasmettere in via telematica all’Agenzia delle Entrate, entro il 30 giugno di ciascun anno, le
dichiarazioni predisposte e, entro il 10 novembre successivo, le dichiarazioni integrative di cui all’art.
14.
La dichiarazione si considera presentata:
• nel giorno in cui è consegnata dal contribuente alla banca o all’ufficio postale ovvero
• nel giorno in cui è trasmessa all’Agenzia delle Entrate mediante procedure telematiche
direttamente o tramite uno dei soggetti di cui ai commi 2-bis e 3.
La prova della presentazione delle dichiarazioni (in tutti i casi) è data da
1. comunicazione dell’Agenzia delle Entrate attestante l’avvenuto ricevimento della dichiarazione
presentata
in via telematica direttamente o tramite i soggetti di cui ai commi 2-bis e 3, ovvero
2. ricevuta della banca o dell’ufficio postale ovvero
3. ricevuta di invio della raccomandata di cui al comma 5.
73. 7373
La trasmissione telematica delle dichiarazioniLa trasmissione telematica delle dichiarazioni
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 7373
Le date 5/95/9
MODELLO
2009
a.i. 2008
2010
a.i. 2009
2011
a.i. 2010
2012
a.i. 2011
730
30 giugno sperimentali
15 luglio non
sperimentali Art.
42, c.7 sexies, D.L.
30.12.2008, n. 207
conv. L. 14/2009
30 giugno sperimentali
12 luglio non sperimentali
Art. 2 DPCM 10.06.2010
12 luglio sperimentali
e non sperimentali
Art. 1 DPCM 12.05.2011
12 luglio sperimentali
e non sperimentali
Art. 1 DPCM 26.04.2012
730 Rettificativo
30 giugno sperimentali
15 luglio non
sperimentali (segue
730 ordinario)
30 giugno sperimentali
12 luglio non sperimentali
(segue 730 ordinario)
12 luglio sperimentali
e non sperimentali
(segue 730 ordinario)
12 luglio sperimentali
e non sperimentali
(segue 730 ordinari)
730 integrativo 10 novembre 10 novembre 10 novembre 10 novembre
UNICO p.f. 30 settembre 30 settembre 30 settembre 30 settembre
UNI P.Iva U50-U60-U61
Ultimo giorno del 9° mese
successivo chiusura
periodo di esercizio o
variazione
30 settembre
Ultimo giorno del 9° mese
successivo chiusura
periodo di esercizio o
variazione
30 settembre
Ultimo giorno del 9° mese
successivo chiusura
periodo di esercizio o
variazione
30 settembre
Ultimo giorno del 9° mese
successivo chiusura
periodo di esercizio o
variazione
30 settembre
Unico Integrativo Entro scadenza anno successivo
77s 31 luglio
31 luglio
ora 20 agosto
DPCM 27.07.2010
31 luglio
ora 20 agosto
DPCM 12.05.2011
31 luglio
770 31 luglio
31 luglio
ora 20 agosto
DPCM 27.07.2010
31 luglio
ora 20 agosto
DPCM 12.05.2011
31 luglio
74. 7474
La trasmissione telematica delle dichiarazioniLa trasmissione telematica delle dichiarazioni
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 7474
Tardività ed omissioni 6/96/9
Tardività
Ogni qualvolta le dichiarazioni sono trasmesse al Sistema Entratel successivamente ai termini ordinari
di scadenza.
• Dichiarazioni presentate entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria: Sono considerate valide (seppur
TARDIVE) salva restando l’applicazione delle sanzioni amministrative per il ritardo.
• Dichiarazioni presentate oltre 90 giorni dalla scadenza ordinaria: Sono considerate OMESSE, ma
costituiscono, comunque, titolo per la riscossione delle imposte dovute in base agli imponibili in esse
indicati dai sostituti d’imposta (art. 3, comma 7, D.P.R. 322/1998)
Per i CONTRIBUENTI
Per l’ INTERMEDIARIO DELLA TRASMISSIONE
• Modd. 730 – Sono considerati sempre TARDIVI se inviati oltre la scadenza ordinaria.
• Modd. UNICO – Sono considerati TARDIVI se inviati oltre i 30 giorni dalla data dell’impegno a
trasmettere (quando tale data sia successiva alla data di scadenza ordinaria)
(Art. 3, comma 7-ter, D.P.R. 322/1998 – Le dichiarazioni consegnate ai soggetti incaricati di cui ai commi 2-bis e
3, successivamente al termine previsto per la presentazione in via telematica delle stesse, sono trasmesse entro un mese
dalla data contenuta nell’impegno alla trasmissione rilasciato dai medesimi soggetti al contribuente )
75. 7575
La trasmissione telematica delle dichiarazioniLa trasmissione telematica delle dichiarazioni
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 7575
Tardività ed omissioni 7/97/9
Omissioni
Varie sono le cause dello scarto…….
Le più frequenti sono:
1. C.f. non presente in Anagrafe Tributaria o errato;
2. Quadri non compilati seppur indicati come compilati;
3. C.f. del coniuge non presente in A.T. o errato;
4. C.f. dell’erede o del tutore, ecc. non presente in A.T. o errato.
L’omissione può essere sanata solo ove venga effettuato il REINVIO della dichiarazione
ENTRO I 5 GIORNI DALLO SCARTO
Ogni qualvolta le dichiarazioni – inviate al Sistema Entratel – sono scartate dallo stesso.
Le dichiarazioni non inviate al Sistema Entratel – seppur omesse – non sono rilevabili al Sistema….
Di esse verrà rilevata la circostanza nel momento in cui l’Ufficio Territoriale dell’Agenzia delle Entrate
competente agirà nei confronti del contribuente.
L’Ufficio Territoriale competente, dopo aver contattato il contribuente, ed aver verificato la
circostanza, comunica all’Ufficio Audit Esterno i dati relativi all’Intermediario che non ha trasmesso
dando la possibilità a quest’ultimo Ufficio di intervenire.
76. 7676
La trasmissione telematica delle dichiarazioniLa trasmissione telematica delle dichiarazioni
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 7676
Sanzioni 8/98/9
Art.7 bis D.Lgs. 09.07.1997, n. 241
Violazione in materia di trasmissione telematica delle dichiarazioni
In caso di tardiva od omessa trasmissione delle dichiarazioni da parte dei soggetti indicati nel comma 3
dell’articolo 3 del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322, a carico dei medesimi si applica la sanzione
amministrativa da lire un milione (€ 516,46) a lire dieci milioni (€ 5.164,57).
77. 7777
La trasmissione telematica delle dichiarazioniLa trasmissione telematica delle dichiarazioni
Agenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit EsternoAgenzia delle Entrate - D.R. Lazio - Ufficio Audit Esterno
Gaetano De CrinitoGaetano De Crinito 7777
Ravvedimento operoso 9/99/9
Ravvedimento operoso (art. 13 Decreto Legislativo del 18/12/1997 n. 472)
Il ravvedimento operoso può essere effettuato solo qualora non siano trascorsi i termini perché la
dichiarazione non venga considerata comunque omessa per il contribuente (come stabilito dall’articolo
3, comma 7, D.P.R. 322/1998).
In tal caso si versa la somma pari ad 1/10 del minimo edittale
(pari a € 26,00 per il contribuente ed a € 52,00 per l’Intermediario)
“La sanzione è ridotta, sempreché la violazione non sia stata già constatata e comunque non siano
iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i
soggetti solidalmente obbligati, abbiano avuto formale conoscenza:
a) (…);
b) ad un decimo del minimo, se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche se incidenti
sulla determinazione o sul pagamento del tributo, avviene entro il termine per la presentazione
della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione (…);”
Il versamento è effettuato mediante F24
con codice tributo 8911 (ravvedimento operoso per il contribuente)
con codice tributo 8924 (ravvedimento operoso per l’ Intermediario)