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1
1
Workshop
La Landing Page, uno strumento vincente
per la raccolta fondi on-line
User Experience, Neuromarketing Cognitivo e
tanto altro
Marco Cecchini
CEO
Gruppo myDonor®
2
2
• Che cosa è una Landing Page
• E’ una pagina esterna al sito web che rendere efficiente e
profittevole la raccolta fondi online.
• Consente di emozionare e coinvolgere personalizzando i
contenuti in relazione alla call to action
• Semplifica il percorso a chi ha deciso di donare
all’Organizzazione, non crea difficoltà inutili ne distrazioni
• Permette una facile ottimizzazione e gestione del form sia su
DeskTop che Smartdevice
La Landing Page
3
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• Attenzione, la Landing Page è l’ultimo step di un
processo informativo e motivazionale che deve
necessariamente avvenire prima sul sito web.
• La Landing Page è l’ultimo step di una call to
action, deve coinvolgere, mantenere alta
l’emotività che ti ha portato a raggiungerla ma non
è uno strumento informativo.
La Landing Page
4
4
i 10 mantra della
donazione online
La Landing Page
5
5
1. Obbiettivo è la Donazione
2. Motivazione del donatore
3. Usare una Landing Page
4. La User Experience & Interface
5. Il Neuro Marketing Cognitivo
6. La Tecnica Olistica
7. La Resilienza
8. La Sicurezza nella transazione
9. La multicanalità
10. Il collegamento con il CRM
i 10 mantra della donazione online
6
La mappa mentale
7
7
8
Perché facciamo un form di donazione?
8
… per raccogliere donazioni.
Non dimentichiamoci mai che questo è il nostro obiettivo
8
9
9
Una volta ricevuta la donazione allora acquisiamo
tutte le informazioni sul donatore
Ora che si sente partecipe del buon esito della nostra
missione sicuramente sarà più
propenso a darcele
10
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1
L’emotività e la narrazione
Non dimentichiamoci mai di emozionare
raccontando le nostre storie, ma prima, sul sito!
Il form donazione nella raccolta fondi on line
quando progettiamo un form per
raccogliere donazioni spesso lo
trascuriamo anzi…
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12
12
… diamo per scontato che Lui ci donerà per cui
non ci interessiamo del suo stato emotivo
13
13
Inseriamo il form di donazione in una “pagina del sito” bianca
senza preoccuparci di emozionarlo
Cose da non fare quando progettiamo un form per
donazioni:
1. Costruire un muro da scalare
2. Avere l’ansia del dato
3. Creare distrazioni
4. Non emozionare
5. Perdere il momento magico
Ricordiamoci che oggi un’altra Organizzazione non
profit è distante da noi solo un clik su di un’altra
pagina web
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14
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Spesso cerchiamo di complicare le cose al Donatore invece di
facilitarlo, quasi ci facesse piacesse vedere se abbandona o no,
se ha più forza di volontà il donatore o noi capacità di
demotivarlo nel donare.
Non lamentiamoci se poi non riceviamo donazioni on line!
15
Vediamo invece quali accorgimenti seguire e cosa evitare
per efficentare con un form adeguato la nostra raccolta
fondi online.
1. Creare emozione con immagini ad effetto
2. Rendere il form il più semplice possibile
3. Chiedere poche ma essenziali informazioni
4. Concentrarsi sulla facilità del percorso che il
donatore deve fare per arrivare all’ultimo clik
5. Cercare di non fargli abbandonare la pagina tenedo
viva la sua attenzione sulla motivazione che l’ha
condotto qui
16
16
16
17
Riempiendo il form con:
- Infiniti campi con richieste di dati personali
- Molti di questi ridondanti ed inutili
(es. data, luogo di nascita e genere dopo aver chiesto il codice
fiscale …)
- Fastidiosi asterischi rossi ad indicare gli innumerevoli dati
obbligatori, come se poi avessimo modo di controllarli
- Rimandano ad un form della banca esterno alla pagina
- Richiesta di codici di sicurezza o addirittura il captcha
- Eccesso “di privacy” chiedendo di sottoscrivere tutti i flag possibili
17
Come possiamo demotivarlo?
17
18
18
18
 ESECUZIONE DI UN OBBLIGO DI LEGGE
 ESECUZIONE DEL CONTRATTO O RICHIESTE PRE-
CONTRATTUALI
 SALVAGUARDIA DELLA VITA / INTERESSI VITALI
 COMPITO DI INTERESSE PUBBLICO
 PERSEGUIMENTO DI UN INTERESSE LEGITTIMO DEL
TITOLARE
Anche nei casi in cui non è richiesto il consenso deve essere resa
l’informativa
Regolamento UE sulla privacy- n° 679/2016 e 196/2003- trattamento dei dati
personali (persone fisiche non giuridiche).
Quali sono le condizioni di liceità (GDPR art.6) che non richiedono il
consenso:
19
La donazione
Negli step 1 e 2 del processo donativo della Landing Page
UX, i dati richiesti sono quelli necessari al compimento del
contratto legato alla donazione. Una donazione è una
liberalità (erogazione liberale).
La liberalità è un contratto di donazione ed è disciplinato
compiutamente dal legislatore, nell'art. 769 del codice civile.
I dati richiesti sono quelli necessari al perfezionamento dello
stesso e quindi esenti da consenso.
La donazione
20
ll Regolamento UE sulla privacy NON ABROGA LA
DIRETTIVA EU 2002/58 - ePrivacy
• Recepita da Codice Privacy 196:Comunicazioni elettroniche
• Riguarda: Marketing non richiesto, pubblicità , marketing
telefonico e postale
• Norme specifiche per il Consenso al trattamento dei dati
• Protegge sia persone fisiche sia persone giuridiche
21
21
21
22
Di conseguenza:
Anche l’invio di email o lettere di ringraziamento o di
promozione dell’attività dell’Organizzazione e di raccolta
fondi, se coerenti con la missione comunicata pubblicamente
al Donatore non sono soggette alle limitazione di cui alla
direttiva comunitaria e-privacy 58/2002 recepita nel CODICE
PRIVACY Dlgs 196/03 - Protezione dati personali Titolo X
Art.130, attività di marketing.
23
INVIO DI PUBBLICITA’ NON RICHIESTA - CODICE PRIVACY
Dlgs 196/03- Protezione dati personali
Titolo X : servizi di com. elettronica - art 130- Comunicazioni Indesiderate :
Marketing Diretto, Pubblicità…
CHIAMATE AUTOMATIZZATE, E-MAIL, FAX , SMS e simili
GIA’ DONATORI
Ammesso sotto condizioni:
Indirizzi forniti da Donatore in fase
di contratto
Prodotti analoghi
Il Donatore deve essere Informato
inizialmente e ad ogni
comunicazione: Opt-out
Deve essere consentita la
Cancellazione immediata su richiesta
POTENZIALI DONATORI
Non ammesso senza consenso
esplicito
Obbligo Consenso: Opt-in
Anche se dati estratti da Internet,
pagine gialle, albi…
Consenso Preventivo: non in
occasione della prima comunicazione
comm.le
Senza Consenso preventivo:
spamming
Cookies policy
La Landing Page UX myDonor® non si appoggia ad alcuna
piattaforma o framework ed il codice è sviluppato
internamente. Non utilizza Cookies e quindi non necessita di
alcun banner o informazione nel footer sulla Cookies Policy.
Se sono presenti sistemi di tracciatura di Google Analytics o
Pixel di Facebook (terze parti) questi non rendono disponibile
l’IP del utilizzatore (Cookies tecnici). Di seguito l’infografica
presente sul sito del Garante che spiega chiaramente questo
argomento.
24
25
26
Se la Landing utilizza UNICAMENTE Cookie TECNICI
(“Analitici propri assimilati ai Tecnici
o Analitici di terze parti assimilati ai Tecnici”)
INFORMATIVA
Deve dare l’informativa obbligatoria ex art 13 CdP / Reg UE
(dichiarazione dei cookie utilizzati)
CONSENSO
NON necessario (ex art 122 CdP- Dir. CE 2009/136)
NOTIFICA AL GARANTE
Esenti dall’obbligo di Notificazione (ex Provv. Garante 31/3/2004)
NON serve il Banner per i cookies ne policy,
il banner inutile distoglie l’attenzione
27
27
Landing page UX vs pagina interna
28
• Comunicazione adeguata alla call to action
• Nessuna uscita, nessun menù, nessuna distrazione
• Indirizzo di terzo livello: donaci.miodominio.org
• Protocollo https slegato dal sito (sui cellulari la pagina
viene indicata come non sicura in assenza)
28
28
Mobile Vs Desktop
29
29
30
30
Mobile Vs Desktop
30
31
Mobile Vs Desktop
31
Mobile Vs Desktop
32
33
Sorpasso fatto!
web traffic su sPhone vs il desktop
33
Mobile Vs Desktop
33
34
34
34
Non dimentichiamoci che …
L’SMS è nativo su tutti gli smartphone ed è usato dalle persone di
tutte le età
Altissimo Open Rate per gli SMS
Ricerche dimostrano che gli SMS hanno un Open Rate del 98%
con un 45% di respons rate entro 10 minuti, mentre il tasso di
apertura dell'email è del < del 20% con un response rate molto
basso del 6%. Questo significa che almeno 5 persone leggono un
sms piuttosto che aprire un'email.
Altissimo CTR
Il Click Thru rate è la percentuale di persone che vanno su un sito web attraverso il link
inserito in un SMS. La percentuale media per un link inserito in un messaggio SMS si
attesta sul 19% mente quella per l'email marketing è del 3.2%.
Le persone in genere non hanno il tempo o la pazienza di leggere una e-mail fino a
raggiungere il link. I messaggi SMS che sono brevi e hanno una migliore possibilità di
mantenere l'attenzione dei clienti.
35
Landing page vs pagina interna al sito
35
La Landing Page è idonea ad essere richiamata da un SMS attraverso
un link e può essere predisposta
rensponsive e pensata per Smart Phone meglio di una pagina web
35
36
37
La User Experience:
Rendiamo facili ed intuitivi i nostri form
37
37
Che cosa è la UX
Per esperienza d'uso (più nota
come User Experience o UX)
s'intende ciò che una persona
prova quando utilizza un
prodotto, un sistema o un
servizio.
The Definition of User Experience (UX)
by DON NORMAN and JAKOB NIELSEN
https://www.nngroup.com
38
38
User Experience e User Interface
39
39
La User Experience (UX), cioè, l’esperienza utente,
comprende tutti gli aspetti dell’interazione dell’utente finale
con l’Organizzazione azienda, i suoi servizi e i suoi prodotti”.
DON NORMAN
’’UX is Not UI’’
L’interfaccia utente (UI) si riferisce all’interfaccia effettiva di
un prodotto o servizio, a differenza dell’esperienza finale che
qualcuno ha con un prodotto o servizio, cioè della User
Experience.
l’interfaccia utente è incentrata sul modo in cui le superfici di
un prodotto appaiono e funzionano. “
KEN NORTON, partner di GOOGLE VENTURES
User Experience e User Interface
40
40
User Experience e User Interface
41
41
C’è scritto Spingere ma in
realtà la maniglia
suggerisce tirare.
Quante volte ci sentiamo
stupidi di fronte ad una
porta che non si apre
perché abbiamo spinto
invece dovevamo tirare e
viceversa.
Non siamo noi gli stupidi!
La Norman door
41
42
Questa non è UX!
Pensiamo a queste elementari esperienze
di vita quando disegniamo la nostra
landing
42
42
Il pulsante di accensione
me lo aspetterei verde?
User Experience e User Interface
Questa è banalmente UX!
Pensiamo a queste elementari esperienze di vita quando
disegniamo la nostra landing
43
43
43
User Experience e User Interface
44
44
44
45
Neuro Marketing Cognitivo
45
45
46
4
6
Un cervello, in realtà tre!
Neuro Marketing Cognitivo
47
neuromarketing rappresenta l’analisi rigorosamente
scientifica di come il cervello umano risponde agli
stimoli di marketing.
solitamente siamo abituati a pensare al cervello
umano come ad un unico organo, ma in realtà ci
sono tre parti ben distinte che lo compongono e
che sono dedicate a funzioni diverse.
47
Neuro Marketing Cognitivo
48
Il cervello antico (o rettile)
Il cervello antico (o rettile) è stato il primo a svilupparsi
nell’origine evolutiva della specie ed è sempre il primo ad
intervenire nei processi di interpretazione di uno stimolo
esterno.
48
48
49
Neuro Marketing Cognitivo
49
Il cervello intermedio (o mammifero)
.
Il cervello intermedio è caratteristico di tutti i mammiferi e
comprende l’area in cui vengono elaborate le emozioni: il sistema
limbico (dal latino limbus, che vuol dire anello).
Agisce in modo strettamente legato agli impulsi del cervello antico,
anch’esso ha una risposta stimolo/ azione pressoché automatica e
non è sotto il nostro diretto controllo.
49
50
Neuro Marketing Cognitivo
50
Il cervello recente (o corticale)
Si occupa dell’elaborazione del linguaggio, del parlato, della
lettura, della capacità di suonare e ascoltare la musica, è in
grado di produrre pensieri logici e pianificare operazioni.
50
Neuro Marketing Cognitivo
51
51
51
Neuro Marketing Cognitivo
Perché sul web dobbiamo scrivere poco
52
Dedichiamo ben il 50% dei processi cognitivi per elaborare
contenuti visuali e il 70% dei nostri recettori a livello sensoriale è
concentrato tutto negli occhi.
Un’immagine (o un simbolo iconico nel caso della freccia bianca
nell’esempio) viene interpretata da cervello antico e intermedio
in circa 100 millisecondi ed ha il sopravvento sulla lettura.
52
52
53
Neuro Marketing Cognitivo
53
Importo
preimpostato
53
La spinta gentile
Abbiamo bisogno di un "pungolo", di una spinta gentile o “paternalismo
libertario” che ci indirizzi verso la scelta giusta: di un nudge, come l'hanno
battezzato l'economista e Premio Nobel Richard Thaler e il giurista Cass
Sunstein nel libro omonimo.
54
Neuro Marketing Cognitivo
54
Perchè 3 scelte e non di più in un form?
Paradosso della scelta
Processo cognitivo: quando ci vengono proposte troppe opzioni
finiamo per non riuscire a sceglierne nemmeno una.
Più acquisti!
54
55
Neuro Marketing Cognitivo
55
Perché sul form donazione non ci debbono essere
negatività ?
Perché il cervello antico è sempre in agguato per
reagire negativamente!
Beneficio
=
Positività
Privacy
=
Obblighi
=
Negatività
55
Flag vari privacy
56
Neuro Marketing Cognitivo
Perche l’importo della donazione proposto deve essere seguito
da uno più alto?
Ancoraggio
Processo cognitivo: quando non ha punti di riferimento il nostro cervello
genera un giudizio basandosi sull’informazione più prossima (anche se non
ha nessun legame con ciò che dobbiamo valutare)
56
57
Neuro Marketing Cognitivo
57
Eyetracking
Tecnica in grado di tracciare con la massima precisione il movimento
dell’occhio di un soggetto posto davanti a un monitor. I test vengono fatti
assoldando gruppi di persone.
Maggiori conversioni
quando lo sguardo è
verso l’oggetto da
vendere
57
58
Neuro Marketing Cognitivo
58
Maggiori conversioni quando lo
sguardo è verso l’oggetto da vendere
59
Neuro Marketing Cognitivo
59
Z-pattern
Nel caso di pagine web con pochi contenuti testuali il nostro sistema
di scansione visiva si comporta in modo diverso.
59
60
Neuro Marketing Cognitivo
60
Prima tracciamo una linea visiva orizzontale nella parte superiore della pagina
(una sorta di individuazione di logo e menu, che non necessariamente si
traduce in innesco dell’attenzione), quando l’occhio raggiunge il margine
destro scende in diagonale fino a posizionarsi all’estremità sinistra e ripete di
nuovo una ricerca orizzontale in calce alla pagina
Neuro Marketing Cognitivo
F-pattern
mostra che gli utenti spesso leggono le pagine web secondo una linea
guida a sinistra della pagina a forma di F: due righe orrizzontali seguite da
una riga verticale.
61
61
62
Neuro Marketing Cognitivo
62
Incongruenza di colore
Non è una questione di “rosso”, è una questione di
incongruenza rispetto al colore che il nostro cervello si
aspetterebbe di vedere.
62
Neuro Marketing Cognitivo
63
63
Neuro Marketing Cognitivo
64
Il form donazione nella raccolta fondi on line
64
65
6
5
Il marketing Olistico
Il Donatore è Attore attivo
nella missione.
Idea di partecipazione
reciproca
66
Che cos’è il Marketing Olistico
L'olismo (dal greco ὅλος hòlos, cioè "totale", "globale") è una
posizione teorica, basata sull'idea che le proprietà di
un sistema non possono essere spiegate esclusivamente tramite le
sue singole componenti.
Dal punto di vista "olistico", la sommatoria funzionale delle parti è
sempre maggiore/differente dalla somma delle prestazioni delle
parti prese singolarmente.
Un tipico esempio di struttura olistica è l'organismo biologico:
un essere vivente, in quanto tale, va considerato sempre come
un'unità-totalità non esprimibile con l'insieme delle parti che lo
costituiscono.
66
Che cos’è il Marketing Olistico
Ha a che fare con i valori. Se il vecchio marketing si preoccupava
di soddisfare un bisogno, il Marketing Olistico si preoccupa di
aderire a un sistema di valori. L’azienda deve condividere i valori
del consumatore e questo lo deve rendere palese.
Crea un’ecosistema. Quella del Marketing Olistico è una visione di
comunità, nella quale chi vende e chi compra interagiscono come
parte di un organismo.
67
67
67
Che cos’è il Marketing Olistico
Trasportato nel non profit semplicemente significa che per
chiedere devo creare prima una interazione circolare fiduciaria tra
l’Organizzazione ed il Donatore mettendo in mezzo la missione.
Deve sentirsi partecipe e come posso farlo? Rendendolo Attore
positivo della nostra attività.
Deve poter dire il suo parere, esprimere desideri che
assecondiamo deve credere in noi.
La comunicazione deve tenere conto di questo
68
68
68
Neuro Marketing Cognitivo
69
Il form donazione nella raccolta fondi on line
69
70
7
0
In psicologia,
la resilienza è un
concetto che indica la
capacità di far fronte in
maniera positiva a
eventi traumatici, di
riorganizzare
positivamente la propria
vita .
Etimologicamente
"resilienza” viene fatta
derivare dal latino
"resalio", iterativo di
"salio". Un significato
suggestivo che connotava
anche il gesto di risalire
sull’imbarcazione
capovolta dalla forza del
mare.
la resilienza
71
7
1
La capacita di assumere una “pelle” (immagini), dei
contenuti (Claim) ed importi in funzione del punto di
partenza.
Ad esempio cambiare questi a secondo del progetto
sul quale è posizionato il pulsante dona.
Questo non è possibile dalla pagina di un sito se non
duplicando i form dove raccolgo la donazione.
Resilienza della Landing Page è :
72
72
73
7
3
La Ciber Security nelle transazioni online
74
La Cyber Security
74
I form di donazione sono lo
strumento privileggiato dai
per i ciber truffatori per testare
le carte di credito.
Questi non debbono acquistare oggetti o servizi e
quindi possono facilmente ripetere, o manualmente,
o con sistemi automatici, tentativi fraudolenti di
validazione delle carte di credito
74
La Cyber Security
Cosa abbiamo fatto noi per rendere la landing UX sicura
75
Un gateway attraverso il quale passano tutte le
transazioni prima di andare al circuito bancario, così da
verificare e bloccare gli indirizzi fraudolenti.
Integrato nel form un sistema anti BOT e il reCaptcha (dopo
2 o più tentativi)
Uso nella landing UX del certificato di sicurezza e protocollo
SSL
75
75
76
76
76
Donor
Landing
Page UX
myDonor®
Security
Server
Payment
processor
Non profit
Organization
myDonor® security gateway
77
77
78
7
8
Cerchiamo di rendere la vita facile al Donatore
dandogli tutte le possibilità per donare
Deve poter donare come vuole ma, ricordiamoci di essere noi a
condurre:
• Impostiamo l’importo più consono alle abitudini dei nostri donatori
• Posizioniamoci sulla donazione continuativa con carta di credito
• Non percepirà questo come forzatura ma come un servizio
79
79
80
8
0
Al termine i dati raccolti dalla Landing Page devono assolutamente andare
ad arricchire il data base del CRM, tracciandone anche l’Origine e la
Provenienza del click
81
8
1
Quali dati
•Nome e Cognome
•E-mail
•Cellulare
•Genere
•Data di nascita
•Indirizzo
•Donazione e importo
•Suo progetto di destinazione
•Se ricorrente alto livello di partecipazione
•Provenienza e quindi preferenza sui
contenuti
82
Importo impostato di
default con uno più
alto a destra
Dominio di terzo livello
donaci.fareinsieme.org
Possibilità di personalizzare
con progetti a tema
Voci di menù interne
Lo sfondo è uno slider ed
immagini e testi sono pilotati
dalla provenienza
Il logo rimanda alla pagina
stessa se questa è richiamata
dal sito, al sito se da altra
provenienza
82
82
Claim breve e sintetico,
attenzione al carattere usato e di
notevole dimensione. Attenzione
a come si comporta sul mobile
rispetto all’immagine di sfondo
Landing UX è
responsive
ed ottimizzabile
per gli sPhone
83
83
83
Personalizza la tua donazione su progetti a tema
per giustificare la donazione ricorrente
I progetti possono essere
pilotati dalla provenienza
84
84
84
Crea un kit di opzioni per personalizzare la
donazione
85
85
85
Automaticamente viene
calcolato il totale dei prodotti
scelti
Solo dati
essenziali a
concludere la
donazione
Impostata
come
principale la
donazione
continuativa
Tutti i canali di
pagamento
disponibili
4 Click ed i dai
sono
consolidati sul
CRM
86
86
86
Personalizzazioni possibili
In memora
Lieti eventi
Ad honorem
87
87
87
Cartolina gift con stampa automatica dei dati di chi invia e riceve,
selezionabile da una galleria personalizzata dall’utente
88
88
88
89
Questo il
risultato
89
89
90
La thankyou page
Ora che la
donazione si è
conclusa
possiamo
richiedere tutti i
dati necessari a
coltivare la
relazione
90
90
La thankyou page
Se siamo su uno
smartphone
possiamo
condividividere la
donazione su tutti
i canali
disponibili!
91
91
91
Non basta il messaggio sulla thankyou page!
Non dimenticate di curare il ringraziamento, mandare
una e-mail molto accattivante, questa donazione deve
essere l’inizio di un lungo viaggio insieme.
Ricordatevi del donatore per molto tempo anche se
non dona, dategli le motivazioni per rifarlo.
92
92
92
La thankyou page
93
93
La thankyou page
93
94
9
4
Analisi dei dati
I Big Data
95
Conversion Tracking
Sfruttando i codici di tracciamento di Google Tag Manager e di Facebook
Pixel Code siamo in grado di monitorare ed analizzare il comportamento di
tutti gli utenti che visitano le nostre landing pages.
In particolare tracciamo in modo approfondito:
• Visualizzazioni di pagina e origine dei visitatori
• Intenzioni di donazione
• Conversioni in donazione “vera e propria” ed eventuali “abbandoni” del form
95
96
L’origine dei visitatori
Il concetto di origine Web identifica la “provenienza”
originale dal quale il “potenziale donatore” è partito e
che lo ha condotto verso la landing page di donazione.
Esempi di origini web sono i banner, le campagne di
Google AdWords, le campagne di email marketing e
tutti i Social Network.
96
97
L’origine dei visitatori
Attraverso la landing UX è quindi possibile tracciare
questo dato ed effettuare analisi comportamentali dei
donatori differenziate per ciascuna origine web.
La nostra landing UX è sviluppata affinché cambi
aspetto in base a ciascuna origine.
Ad ogni origine differente corrisponde una interfaccia
grafica ed uno storytelling dedicato per un
coinvolgimento più immediato ed una miglior User
Experience.
97
98
Trend dei donatori
Analizzando i dati prodotti da tutte le nostre landing pages (più di
90) abbiamo riscontrato che il tasso di conversione si attesta al
15%; un valore superiore al valore riportato a livello mondiale che
è dell’11% in caso di landing.
Qualora il form sia presente in una pagina di un sito web il valore
mondiale si abbassa fino al 4/5%.
Dati statistici rilevati da myDonor®
•Donazione Media su 16.000 donazioni sugli ultimi sei mesi € 80,39
•Donazioni ricorrenti 4,2 %
98
Trend dei donatori
Un dato interessante riguarda l’orgine dai social
network: chi condivide direttamente la landing
page sui social network ottiene una percentuale di
rimbalzo molto alta (circa il 90%) ed ha un tasso
di conversione che è inferiore al 10%.
Laddove la percentuale di accessi dai social
rimane sotto al 5% il tasso di conversione cresce
anche fino al 20%.
99
99
Alcuni esempi di Landing UX
100
10
0
100
Alcuni esempi di Landing UX
101
10
1
101
Alcuni esempi di Landing UX
102
10
2
102
Alcuni esempi di Landing UX
103
10
3
103
Alcuni esempi di Landing UX
104
10
4
104
Alcuni esempi di Landing UX
105
10
5
105
Alcuni esempi di Landing UX
106
10
6
106
Alcuni esempi di Landing UX
107
10
7
107
Alcuni esempi di Landing UX
108
10
8
108
Alcuni esempi di Landing UX
109
10
9
109
Alcuni esempi di Landing UX
110
11
0
110
Alcuni esempi di Landing UX
111
11
1
111
112
1
1
2
A questo link puoi provare la Landing Page UX myDonor®
donaci.mydonor.solutions o vedere le nostre soluzioni digital
Grazie e non dimenticare che il 3 dicembre 2019 è la
giornata mondiale del dono, partecipa anche tu.
113
11
3
E…non dimenticare che il 3 dicembre 2019 è la
giornata mondiale del dono, partecipa anche tu.
114
11
4
marco.cecchini@mydonor.eu
marcocecchini
@mymarcocecchini
cecchinim600
Grazie per la
partecipazione a questo
workshop!
11
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  • 1. 1 1 Workshop La Landing Page, uno strumento vincente per la raccolta fondi on-line User Experience, Neuromarketing Cognitivo e tanto altro Marco Cecchini CEO Gruppo myDonor®
  • 2. 2 2 • Che cosa è una Landing Page • E’ una pagina esterna al sito web che rendere efficiente e profittevole la raccolta fondi online. • Consente di emozionare e coinvolgere personalizzando i contenuti in relazione alla call to action • Semplifica il percorso a chi ha deciso di donare all’Organizzazione, non crea difficoltà inutili ne distrazioni • Permette una facile ottimizzazione e gestione del form sia su DeskTop che Smartdevice La Landing Page
  • 3. 3 3 • Attenzione, la Landing Page è l’ultimo step di un processo informativo e motivazionale che deve necessariamente avvenire prima sul sito web. • La Landing Page è l’ultimo step di una call to action, deve coinvolgere, mantenere alta l’emotività che ti ha portato a raggiungerla ma non è uno strumento informativo. La Landing Page
  • 4. 4 4 i 10 mantra della donazione online La Landing Page
  • 5. 5 5 1. Obbiettivo è la Donazione 2. Motivazione del donatore 3. Usare una Landing Page 4. La User Experience & Interface 5. Il Neuro Marketing Cognitivo 6. La Tecnica Olistica 7. La Resilienza 8. La Sicurezza nella transazione 9. La multicanalità 10. Il collegamento con il CRM i 10 mantra della donazione online
  • 7. 7 7
  • 8. 8 Perché facciamo un form di donazione? 8 … per raccogliere donazioni. Non dimentichiamoci mai che questo è il nostro obiettivo 8
  • 9. 9 9 Una volta ricevuta la donazione allora acquisiamo tutte le informazioni sul donatore Ora che si sente partecipe del buon esito della nostra missione sicuramente sarà più propenso a darcele
  • 10. 10 10
  • 11. 11 1 1 L’emotività e la narrazione Non dimentichiamoci mai di emozionare raccontando le nostre storie, ma prima, sul sito!
  • 12. Il form donazione nella raccolta fondi on line quando progettiamo un form per raccogliere donazioni spesso lo trascuriamo anzi… 12 12 12
  • 13. … diamo per scontato che Lui ci donerà per cui non ci interessiamo del suo stato emotivo 13 13 Inseriamo il form di donazione in una “pagina del sito” bianca senza preoccuparci di emozionarlo
  • 14. Cose da non fare quando progettiamo un form per donazioni: 1. Costruire un muro da scalare 2. Avere l’ansia del dato 3. Creare distrazioni 4. Non emozionare 5. Perdere il momento magico Ricordiamoci che oggi un’altra Organizzazione non profit è distante da noi solo un clik su di un’altra pagina web 14 14
  • 15. 15 Spesso cerchiamo di complicare le cose al Donatore invece di facilitarlo, quasi ci facesse piacesse vedere se abbandona o no, se ha più forza di volontà il donatore o noi capacità di demotivarlo nel donare. Non lamentiamoci se poi non riceviamo donazioni on line! 15
  • 16. Vediamo invece quali accorgimenti seguire e cosa evitare per efficentare con un form adeguato la nostra raccolta fondi online. 1. Creare emozione con immagini ad effetto 2. Rendere il form il più semplice possibile 3. Chiedere poche ma essenziali informazioni 4. Concentrarsi sulla facilità del percorso che il donatore deve fare per arrivare all’ultimo clik 5. Cercare di non fargli abbandonare la pagina tenedo viva la sua attenzione sulla motivazione che l’ha condotto qui 16 16 16
  • 17. 17 Riempiendo il form con: - Infiniti campi con richieste di dati personali - Molti di questi ridondanti ed inutili (es. data, luogo di nascita e genere dopo aver chiesto il codice fiscale …) - Fastidiosi asterischi rossi ad indicare gli innumerevoli dati obbligatori, come se poi avessimo modo di controllarli - Rimandano ad un form della banca esterno alla pagina - Richiesta di codici di sicurezza o addirittura il captcha - Eccesso “di privacy” chiedendo di sottoscrivere tutti i flag possibili 17 Come possiamo demotivarlo? 17
  • 18. 18 18 18  ESECUZIONE DI UN OBBLIGO DI LEGGE  ESECUZIONE DEL CONTRATTO O RICHIESTE PRE- CONTRATTUALI  SALVAGUARDIA DELLA VITA / INTERESSI VITALI  COMPITO DI INTERESSE PUBBLICO  PERSEGUIMENTO DI UN INTERESSE LEGITTIMO DEL TITOLARE Anche nei casi in cui non è richiesto il consenso deve essere resa l’informativa Regolamento UE sulla privacy- n° 679/2016 e 196/2003- trattamento dei dati personali (persone fisiche non giuridiche). Quali sono le condizioni di liceità (GDPR art.6) che non richiedono il consenso:
  • 20. Negli step 1 e 2 del processo donativo della Landing Page UX, i dati richiesti sono quelli necessari al compimento del contratto legato alla donazione. Una donazione è una liberalità (erogazione liberale). La liberalità è un contratto di donazione ed è disciplinato compiutamente dal legislatore, nell'art. 769 del codice civile. I dati richiesti sono quelli necessari al perfezionamento dello stesso e quindi esenti da consenso. La donazione 20
  • 21. ll Regolamento UE sulla privacy NON ABROGA LA DIRETTIVA EU 2002/58 - ePrivacy • Recepita da Codice Privacy 196:Comunicazioni elettroniche • Riguarda: Marketing non richiesto, pubblicità , marketing telefonico e postale • Norme specifiche per il Consenso al trattamento dei dati • Protegge sia persone fisiche sia persone giuridiche 21 21 21
  • 22. 22 Di conseguenza: Anche l’invio di email o lettere di ringraziamento o di promozione dell’attività dell’Organizzazione e di raccolta fondi, se coerenti con la missione comunicata pubblicamente al Donatore non sono soggette alle limitazione di cui alla direttiva comunitaria e-privacy 58/2002 recepita nel CODICE PRIVACY Dlgs 196/03 - Protezione dati personali Titolo X Art.130, attività di marketing.
  • 23. 23 INVIO DI PUBBLICITA’ NON RICHIESTA - CODICE PRIVACY Dlgs 196/03- Protezione dati personali Titolo X : servizi di com. elettronica - art 130- Comunicazioni Indesiderate : Marketing Diretto, Pubblicità… CHIAMATE AUTOMATIZZATE, E-MAIL, FAX , SMS e simili GIA’ DONATORI Ammesso sotto condizioni: Indirizzi forniti da Donatore in fase di contratto Prodotti analoghi Il Donatore deve essere Informato inizialmente e ad ogni comunicazione: Opt-out Deve essere consentita la Cancellazione immediata su richiesta POTENZIALI DONATORI Non ammesso senza consenso esplicito Obbligo Consenso: Opt-in Anche se dati estratti da Internet, pagine gialle, albi… Consenso Preventivo: non in occasione della prima comunicazione comm.le Senza Consenso preventivo: spamming
  • 24. Cookies policy La Landing Page UX myDonor® non si appoggia ad alcuna piattaforma o framework ed il codice è sviluppato internamente. Non utilizza Cookies e quindi non necessita di alcun banner o informazione nel footer sulla Cookies Policy. Se sono presenti sistemi di tracciatura di Google Analytics o Pixel di Facebook (terze parti) questi non rendono disponibile l’IP del utilizzatore (Cookies tecnici). Di seguito l’infografica presente sul sito del Garante che spiega chiaramente questo argomento. 24
  • 25. 25
  • 26. 26 Se la Landing utilizza UNICAMENTE Cookie TECNICI (“Analitici propri assimilati ai Tecnici o Analitici di terze parti assimilati ai Tecnici”) INFORMATIVA Deve dare l’informativa obbligatoria ex art 13 CdP / Reg UE (dichiarazione dei cookie utilizzati) CONSENSO NON necessario (ex art 122 CdP- Dir. CE 2009/136) NOTIFICA AL GARANTE Esenti dall’obbligo di Notificazione (ex Provv. Garante 31/3/2004) NON serve il Banner per i cookies ne policy, il banner inutile distoglie l’attenzione
  • 27. 27 27
  • 28. Landing page UX vs pagina interna 28 • Comunicazione adeguata alla call to action • Nessuna uscita, nessun menù, nessuna distrazione • Indirizzo di terzo livello: donaci.miodominio.org • Protocollo https slegato dal sito (sui cellulari la pagina viene indicata come non sicura in assenza) 28 28
  • 33. 33 Sorpasso fatto! web traffic su sPhone vs il desktop 33 Mobile Vs Desktop 33
  • 34. 34 34 34 Non dimentichiamoci che … L’SMS è nativo su tutti gli smartphone ed è usato dalle persone di tutte le età Altissimo Open Rate per gli SMS Ricerche dimostrano che gli SMS hanno un Open Rate del 98% con un 45% di respons rate entro 10 minuti, mentre il tasso di apertura dell'email è del < del 20% con un response rate molto basso del 6%. Questo significa che almeno 5 persone leggono un sms piuttosto che aprire un'email. Altissimo CTR Il Click Thru rate è la percentuale di persone che vanno su un sito web attraverso il link inserito in un SMS. La percentuale media per un link inserito in un messaggio SMS si attesta sul 19% mente quella per l'email marketing è del 3.2%. Le persone in genere non hanno il tempo o la pazienza di leggere una e-mail fino a raggiungere il link. I messaggi SMS che sono brevi e hanno una migliore possibilità di mantenere l'attenzione dei clienti.
  • 35. 35 Landing page vs pagina interna al sito 35 La Landing Page è idonea ad essere richiamata da un SMS attraverso un link e può essere predisposta rensponsive e pensata per Smart Phone meglio di una pagina web 35
  • 36. 36
  • 37. 37 La User Experience: Rendiamo facili ed intuitivi i nostri form 37 37
  • 38. Che cosa è la UX Per esperienza d'uso (più nota come User Experience o UX) s'intende ciò che una persona prova quando utilizza un prodotto, un sistema o un servizio. The Definition of User Experience (UX) by DON NORMAN and JAKOB NIELSEN https://www.nngroup.com 38 38 User Experience e User Interface
  • 39. 39 39 La User Experience (UX), cioè, l’esperienza utente, comprende tutti gli aspetti dell’interazione dell’utente finale con l’Organizzazione azienda, i suoi servizi e i suoi prodotti”. DON NORMAN ’’UX is Not UI’’ L’interfaccia utente (UI) si riferisce all’interfaccia effettiva di un prodotto o servizio, a differenza dell’esperienza finale che qualcuno ha con un prodotto o servizio, cioè della User Experience. l’interfaccia utente è incentrata sul modo in cui le superfici di un prodotto appaiono e funzionano. “ KEN NORTON, partner di GOOGLE VENTURES User Experience e User Interface
  • 40. 40 40 User Experience e User Interface
  • 41. 41 41 C’è scritto Spingere ma in realtà la maniglia suggerisce tirare. Quante volte ci sentiamo stupidi di fronte ad una porta che non si apre perché abbiamo spinto invece dovevamo tirare e viceversa. Non siamo noi gli stupidi! La Norman door 41
  • 42. 42 Questa non è UX! Pensiamo a queste elementari esperienze di vita quando disegniamo la nostra landing 42 42 Il pulsante di accensione me lo aspetterei verde? User Experience e User Interface
  • 43. Questa è banalmente UX! Pensiamo a queste elementari esperienze di vita quando disegniamo la nostra landing 43 43 43 User Experience e User Interface
  • 46. 46 4 6 Un cervello, in realtà tre!
  • 47. Neuro Marketing Cognitivo 47 neuromarketing rappresenta l’analisi rigorosamente scientifica di come il cervello umano risponde agli stimoli di marketing. solitamente siamo abituati a pensare al cervello umano come ad un unico organo, ma in realtà ci sono tre parti ben distinte che lo compongono e che sono dedicate a funzioni diverse. 47
  • 48. Neuro Marketing Cognitivo 48 Il cervello antico (o rettile) Il cervello antico (o rettile) è stato il primo a svilupparsi nell’origine evolutiva della specie ed è sempre il primo ad intervenire nei processi di interpretazione di uno stimolo esterno. 48 48
  • 49. 49 Neuro Marketing Cognitivo 49 Il cervello intermedio (o mammifero) . Il cervello intermedio è caratteristico di tutti i mammiferi e comprende l’area in cui vengono elaborate le emozioni: il sistema limbico (dal latino limbus, che vuol dire anello). Agisce in modo strettamente legato agli impulsi del cervello antico, anch’esso ha una risposta stimolo/ azione pressoché automatica e non è sotto il nostro diretto controllo. 49
  • 50. 50 Neuro Marketing Cognitivo 50 Il cervello recente (o corticale) Si occupa dell’elaborazione del linguaggio, del parlato, della lettura, della capacità di suonare e ascoltare la musica, è in grado di produrre pensieri logici e pianificare operazioni. 50
  • 52. Neuro Marketing Cognitivo Perché sul web dobbiamo scrivere poco 52 Dedichiamo ben il 50% dei processi cognitivi per elaborare contenuti visuali e il 70% dei nostri recettori a livello sensoriale è concentrato tutto negli occhi. Un’immagine (o un simbolo iconico nel caso della freccia bianca nell’esempio) viene interpretata da cervello antico e intermedio in circa 100 millisecondi ed ha il sopravvento sulla lettura. 52 52
  • 53. 53 Neuro Marketing Cognitivo 53 Importo preimpostato 53 La spinta gentile Abbiamo bisogno di un "pungolo", di una spinta gentile o “paternalismo libertario” che ci indirizzi verso la scelta giusta: di un nudge, come l'hanno battezzato l'economista e Premio Nobel Richard Thaler e il giurista Cass Sunstein nel libro omonimo.
  • 54. 54 Neuro Marketing Cognitivo 54 Perchè 3 scelte e non di più in un form? Paradosso della scelta Processo cognitivo: quando ci vengono proposte troppe opzioni finiamo per non riuscire a sceglierne nemmeno una. Più acquisti! 54
  • 55. 55 Neuro Marketing Cognitivo 55 Perché sul form donazione non ci debbono essere negatività ? Perché il cervello antico è sempre in agguato per reagire negativamente! Beneficio = Positività Privacy = Obblighi = Negatività 55 Flag vari privacy
  • 56. 56 Neuro Marketing Cognitivo Perche l’importo della donazione proposto deve essere seguito da uno più alto? Ancoraggio Processo cognitivo: quando non ha punti di riferimento il nostro cervello genera un giudizio basandosi sull’informazione più prossima (anche se non ha nessun legame con ciò che dobbiamo valutare) 56
  • 57. 57 Neuro Marketing Cognitivo 57 Eyetracking Tecnica in grado di tracciare con la massima precisione il movimento dell’occhio di un soggetto posto davanti a un monitor. I test vengono fatti assoldando gruppi di persone. Maggiori conversioni quando lo sguardo è verso l’oggetto da vendere 57
  • 58. 58 Neuro Marketing Cognitivo 58 Maggiori conversioni quando lo sguardo è verso l’oggetto da vendere
  • 59. 59 Neuro Marketing Cognitivo 59 Z-pattern Nel caso di pagine web con pochi contenuti testuali il nostro sistema di scansione visiva si comporta in modo diverso. 59
  • 60. 60 Neuro Marketing Cognitivo 60 Prima tracciamo una linea visiva orizzontale nella parte superiore della pagina (una sorta di individuazione di logo e menu, che non necessariamente si traduce in innesco dell’attenzione), quando l’occhio raggiunge il margine destro scende in diagonale fino a posizionarsi all’estremità sinistra e ripete di nuovo una ricerca orizzontale in calce alla pagina
  • 61. Neuro Marketing Cognitivo F-pattern mostra che gli utenti spesso leggono le pagine web secondo una linea guida a sinistra della pagina a forma di F: due righe orrizzontali seguite da una riga verticale. 61 61
  • 62. 62 Neuro Marketing Cognitivo 62 Incongruenza di colore Non è una questione di “rosso”, è una questione di incongruenza rispetto al colore che il nostro cervello si aspetterebbe di vedere. 62
  • 64. Neuro Marketing Cognitivo 64 Il form donazione nella raccolta fondi on line 64
  • 65. 65 6 5 Il marketing Olistico Il Donatore è Attore attivo nella missione. Idea di partecipazione reciproca
  • 66. 66 Che cos’è il Marketing Olistico L'olismo (dal greco ὅλος hòlos, cioè "totale", "globale") è una posizione teorica, basata sull'idea che le proprietà di un sistema non possono essere spiegate esclusivamente tramite le sue singole componenti. Dal punto di vista "olistico", la sommatoria funzionale delle parti è sempre maggiore/differente dalla somma delle prestazioni delle parti prese singolarmente. Un tipico esempio di struttura olistica è l'organismo biologico: un essere vivente, in quanto tale, va considerato sempre come un'unità-totalità non esprimibile con l'insieme delle parti che lo costituiscono. 66
  • 67. Che cos’è il Marketing Olistico Ha a che fare con i valori. Se il vecchio marketing si preoccupava di soddisfare un bisogno, il Marketing Olistico si preoccupa di aderire a un sistema di valori. L’azienda deve condividere i valori del consumatore e questo lo deve rendere palese. Crea un’ecosistema. Quella del Marketing Olistico è una visione di comunità, nella quale chi vende e chi compra interagiscono come parte di un organismo. 67 67 67
  • 68. Che cos’è il Marketing Olistico Trasportato nel non profit semplicemente significa che per chiedere devo creare prima una interazione circolare fiduciaria tra l’Organizzazione ed il Donatore mettendo in mezzo la missione. Deve sentirsi partecipe e come posso farlo? Rendendolo Attore positivo della nostra attività. Deve poter dire il suo parere, esprimere desideri che assecondiamo deve credere in noi. La comunicazione deve tenere conto di questo 68 68 68
  • 69. Neuro Marketing Cognitivo 69 Il form donazione nella raccolta fondi on line 69
  • 70. 70 7 0 In psicologia, la resilienza è un concetto che indica la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita . Etimologicamente "resilienza” viene fatta derivare dal latino "resalio", iterativo di "salio". Un significato suggestivo che connotava anche il gesto di risalire sull’imbarcazione capovolta dalla forza del mare. la resilienza
  • 71. 71 7 1 La capacita di assumere una “pelle” (immagini), dei contenuti (Claim) ed importi in funzione del punto di partenza. Ad esempio cambiare questi a secondo del progetto sul quale è posizionato il pulsante dona. Questo non è possibile dalla pagina di un sito se non duplicando i form dove raccolgo la donazione. Resilienza della Landing Page è :
  • 72. 72 72
  • 73. 73 7 3 La Ciber Security nelle transazioni online
  • 74. 74 La Cyber Security 74 I form di donazione sono lo strumento privileggiato dai per i ciber truffatori per testare le carte di credito. Questi non debbono acquistare oggetti o servizi e quindi possono facilmente ripetere, o manualmente, o con sistemi automatici, tentativi fraudolenti di validazione delle carte di credito 74
  • 75. La Cyber Security Cosa abbiamo fatto noi per rendere la landing UX sicura 75 Un gateway attraverso il quale passano tutte le transazioni prima di andare al circuito bancario, così da verificare e bloccare gli indirizzi fraudolenti. Integrato nel form un sistema anti BOT e il reCaptcha (dopo 2 o più tentativi) Uso nella landing UX del certificato di sicurezza e protocollo SSL 75 75
  • 77. 77 77
  • 78. 78 7 8 Cerchiamo di rendere la vita facile al Donatore dandogli tutte le possibilità per donare Deve poter donare come vuole ma, ricordiamoci di essere noi a condurre: • Impostiamo l’importo più consono alle abitudini dei nostri donatori • Posizioniamoci sulla donazione continuativa con carta di credito • Non percepirà questo come forzatura ma come un servizio
  • 79. 79 79
  • 80. 80 8 0 Al termine i dati raccolti dalla Landing Page devono assolutamente andare ad arricchire il data base del CRM, tracciandone anche l’Origine e la Provenienza del click
  • 81. 81 8 1 Quali dati •Nome e Cognome •E-mail •Cellulare •Genere •Data di nascita •Indirizzo •Donazione e importo •Suo progetto di destinazione •Se ricorrente alto livello di partecipazione •Provenienza e quindi preferenza sui contenuti
  • 82. 82 Importo impostato di default con uno più alto a destra Dominio di terzo livello donaci.fareinsieme.org Possibilità di personalizzare con progetti a tema Voci di menù interne Lo sfondo è uno slider ed immagini e testi sono pilotati dalla provenienza Il logo rimanda alla pagina stessa se questa è richiamata dal sito, al sito se da altra provenienza 82 82 Claim breve e sintetico, attenzione al carattere usato e di notevole dimensione. Attenzione a come si comporta sul mobile rispetto all’immagine di sfondo
  • 83. Landing UX è responsive ed ottimizzabile per gli sPhone 83 83 83
  • 84. Personalizza la tua donazione su progetti a tema per giustificare la donazione ricorrente I progetti possono essere pilotati dalla provenienza 84 84 84
  • 85. Crea un kit di opzioni per personalizzare la donazione 85 85 85 Automaticamente viene calcolato il totale dei prodotti scelti
  • 86. Solo dati essenziali a concludere la donazione Impostata come principale la donazione continuativa Tutti i canali di pagamento disponibili 4 Click ed i dai sono consolidati sul CRM 86 86 86
  • 87. Personalizzazioni possibili In memora Lieti eventi Ad honorem 87 87 87
  • 88. Cartolina gift con stampa automatica dei dati di chi invia e riceve, selezionabile da una galleria personalizzata dall’utente 88 88 88
  • 90. 90 La thankyou page Ora che la donazione si è conclusa possiamo richiedere tutti i dati necessari a coltivare la relazione 90 90
  • 91. La thankyou page Se siamo su uno smartphone possiamo condividividere la donazione su tutti i canali disponibili! 91 91 91
  • 92. Non basta il messaggio sulla thankyou page! Non dimenticate di curare il ringraziamento, mandare una e-mail molto accattivante, questa donazione deve essere l’inizio di un lungo viaggio insieme. Ricordatevi del donatore per molto tempo anche se non dona, dategli le motivazioni per rifarlo. 92 92 92 La thankyou page
  • 95. 95 Conversion Tracking Sfruttando i codici di tracciamento di Google Tag Manager e di Facebook Pixel Code siamo in grado di monitorare ed analizzare il comportamento di tutti gli utenti che visitano le nostre landing pages. In particolare tracciamo in modo approfondito: • Visualizzazioni di pagina e origine dei visitatori • Intenzioni di donazione • Conversioni in donazione “vera e propria” ed eventuali “abbandoni” del form 95
  • 96. 96 L’origine dei visitatori Il concetto di origine Web identifica la “provenienza” originale dal quale il “potenziale donatore” è partito e che lo ha condotto verso la landing page di donazione. Esempi di origini web sono i banner, le campagne di Google AdWords, le campagne di email marketing e tutti i Social Network. 96
  • 97. 97 L’origine dei visitatori Attraverso la landing UX è quindi possibile tracciare questo dato ed effettuare analisi comportamentali dei donatori differenziate per ciascuna origine web. La nostra landing UX è sviluppata affinché cambi aspetto in base a ciascuna origine. Ad ogni origine differente corrisponde una interfaccia grafica ed uno storytelling dedicato per un coinvolgimento più immediato ed una miglior User Experience. 97
  • 98. 98 Trend dei donatori Analizzando i dati prodotti da tutte le nostre landing pages (più di 90) abbiamo riscontrato che il tasso di conversione si attesta al 15%; un valore superiore al valore riportato a livello mondiale che è dell’11% in caso di landing. Qualora il form sia presente in una pagina di un sito web il valore mondiale si abbassa fino al 4/5%. Dati statistici rilevati da myDonor® •Donazione Media su 16.000 donazioni sugli ultimi sei mesi € 80,39 •Donazioni ricorrenti 4,2 % 98
  • 99. Trend dei donatori Un dato interessante riguarda l’orgine dai social network: chi condivide direttamente la landing page sui social network ottiene una percentuale di rimbalzo molto alta (circa il 90%) ed ha un tasso di conversione che è inferiore al 10%. Laddove la percentuale di accessi dai social rimane sotto al 5% il tasso di conversione cresce anche fino al 20%. 99 99
  • 100. Alcuni esempi di Landing UX 100 10 0 100
  • 101. Alcuni esempi di Landing UX 101 10 1 101
  • 102. Alcuni esempi di Landing UX 102 10 2 102
  • 103. Alcuni esempi di Landing UX 103 10 3 103
  • 104. Alcuni esempi di Landing UX 104 10 4 104
  • 105. Alcuni esempi di Landing UX 105 10 5 105
  • 106. Alcuni esempi di Landing UX 106 10 6 106
  • 107. Alcuni esempi di Landing UX 107 10 7 107
  • 108. Alcuni esempi di Landing UX 108 10 8 108
  • 109. Alcuni esempi di Landing UX 109 10 9 109
  • 110. Alcuni esempi di Landing UX 110 11 0 110
  • 111. Alcuni esempi di Landing UX 111 11 1 111
  • 112. 112 1 1 2 A questo link puoi provare la Landing Page UX myDonor® donaci.mydonor.solutions o vedere le nostre soluzioni digital
  • 113. Grazie e non dimenticare che il 3 dicembre 2019 è la giornata mondiale del dono, partecipa anche tu. 113 11 3
  • 114. E…non dimenticare che il 3 dicembre 2019 è la giornata mondiale del dono, partecipa anche tu. 114 11 4

Editor's Notes

  1. Che cosa è: All’inizio si cercava di controllare le reazione del cervello agli stimoli con l’elettroencefalogramma Poi con La risonanza magnetica funzionale (fMRI) comporta l’uso di un potente magnete per monitorare il flusso sanguigno nel cervello di soggetti sottoposti a stimoli audio e visivi si è arrivati ad avere una mappa tridimensionale della reazione celebrale solitamente siamo abituati a pensare al cervello umano come ad un unico organo, ma in realtà ci sono parti ben distinte che lo compongono e che sono dedicate a funzioni diverse. Per semplificare (e lo sto facendo davvero molto, la realtà è decisamente più complessa di così) riassumerò il concetto facendo riferimento a quelli che vengono chiamati i tre cervelli: ♦ il cervello antico (o rettile) ♦ il cervello intermedio (o mammifero) ♦ il cervello recente (o corticale). Come ti dicevo l’organo è unico, ma le tre parti che lo compongono si comportano in maniera autonoma anche se totalmente integrata.
  2. Che cosa è: All’inizio si cercava di controllare le reazione del cervello agli stimoli con l’elettroencefalogramma Poi con La risonanza magnetica funzionale (fMRI) comporta l’uso di un potente magnete per monitorare il flusso sanguigno nel cervello di soggetti sottoposti a stimoli audio e visivi si è arrivati ad avere una mappa tridimensionale della reazione celebrale solitamente siamo abituati a pensare al cervello umano come ad un unico organo, ma in realtà ci sono parti ben distinte che lo compongono e che sono dedicate a funzioni diverse. Per semplificare (e lo sto facendo davvero molto, la realtà è decisamente più complessa di così) riassumerò il concetto facendo riferimento a quelli che vengono chiamati i tre cervelli: ♦ il cervello antico (o rettile) ♦ il cervello intermedio (o mammifero) ♦ il cervello recente (o corticale). Come ti dicevo l’organo è unico, ma le tre parti che lo compongono si comportano in maniera autonoma anche se totalmente integrata.
  3. Che cosa è: All’inizio si cercava di controllare le reazione del cervello agli stimoli con l’elettroencefalogramma Poi con La risonanza magnetica funzionale (fMRI) comporta l’uso di un potente magnete per monitorare il flusso sanguigno nel cervello di soggetti sottoposti a stimoli audio e visivi si è arrivati ad avere una mappa tridimensionale della reazione celebrale solitamente siamo abituati a pensare al cervello umano come ad un unico organo, ma in realtà ci sono parti ben distinte che lo compongono e che sono dedicate a funzioni diverse. Per semplificare (e lo sto facendo davvero molto, la realtà è decisamente più complessa di così) riassumerò il concetto facendo riferimento a quelli che vengono chiamati i tre cervelli: ♦ il cervello antico (o rettile) ♦ il cervello intermedio (o mammifero) ♦ il cervello recente (o corticale). Come ti dicevo l’organo è unico, ma le tre parti che lo compongono si comportano in maniera autonoma anche se totalmente integrata.
  4. Che cosa è: All’inizio si cercava di controllare le reazione del cervello agli stimoli con l’elettroencefalogramma Poi con La risonanza magnetica funzionale (fMRI) comporta l’uso di un potente magnete per monitorare il flusso sanguigno nel cervello di soggetti sottoposti a stimoli audio e visivi si è arrivati ad avere una mappa tridimensionale della reazione celebrale solitamente siamo abituati a pensare al cervello umano come ad un unico organo, ma in realtà ci sono parti ben distinte che lo compongono e che sono dedicate a funzioni diverse. Per semplificare (e lo sto facendo davvero molto, la realtà è decisamente più complessa di così) riassumerò il concetto facendo riferimento a quelli che vengono chiamati i tre cervelli: ♦ il cervello antico (o rettile) ♦ il cervello intermedio (o mammifero) ♦ il cervello recente (o corticale). Come ti dicevo l’organo è unico, ma le tre parti che lo compongono si comportano in maniera autonoma anche se totalmente integrata.
  5. Che cosa è: All’inizio si cercava di controllare le reazione del cervello agli stimoli con l’elettroencefalogramma Poi con La risonanza magnetica funzionale (fMRI) comporta l’uso di un potente magnete per monitorare il flusso sanguigno nel cervello di soggetti sottoposti a stimoli audio e visivi si è arrivati ad avere una mappa tridimensionale della reazione celebrale solitamente siamo abituati a pensare al cervello umano come ad un unico organo, ma in realtà ci sono parti ben distinte che lo compongono e che sono dedicate a funzioni diverse. Per semplificare (e lo sto facendo davvero molto, la realtà è decisamente più complessa di così) riassumerò il concetto facendo riferimento a quelli che vengono chiamati i tre cervelli: ♦ il cervello antico (o rettile) ♦ il cervello intermedio (o mammifero) ♦ il cervello recente (o corticale). Come ti dicevo l’organo è unico, ma le tre parti che lo compongono si comportano in maniera autonoma anche se totalmente integrata.
  6. Che cosa è: All’inizio si cercava di controllare le reazione del cervello agli stimoli con l’elettroencefalogramma Poi con La risonanza magnetica funzionale (fMRI) comporta l’uso di un potente magnete per monitorare il flusso sanguigno nel cervello di soggetti sottoposti a stimoli audio e visivi si è arrivati ad avere una mappa tridimensionale della reazione celebrale solitamente siamo abituati a pensare al cervello umano come ad un unico organo, ma in realtà ci sono parti ben distinte che lo compongono e che sono dedicate a funzioni diverse. Per semplificare (e lo sto facendo davvero molto, la realtà è decisamente più complessa di così) riassumerò il concetto facendo riferimento a quelli che vengono chiamati i tre cervelli: ♦ il cervello antico (o rettile) ♦ il cervello intermedio (o mammifero) ♦ il cervello recente (o corticale). Come ti dicevo l’organo è unico, ma le tre parti che lo compongono si comportano in maniera autonoma anche se totalmente integrata.