Questa breve presentazione nasce dall'esigenza di dare una risposta a chi deve scegliere il tipo di estintore da installare nel proprio luogo di lavoro; infatti gli agenti estinguenti non sono tutti uguali e non lo è nemmeno la loro efficacia sui vari tipi di focolai, per questo una scelta sbagliata o dettata puramente da fattori economici (senza tener conto di tutti i possibili scenari) può portare a non riuscire a spegnere un principio di incendio mettendo in pericolo la vita dei lavoratori e di tutte le altre persone che potenzialmente possono venir coinvolte dall'incendio.
Buona lettura.
Isolcell N2 FireFighter - Hypoxic Fire Prevention System
La scelta corretta degli estintori portatili
1. La scelta corretta degli
estintori portatili
Presentazione a cura di Davide Degrassi
Iscritto nei seguenti Registri Professionali istituiti in base alla legge n. 4/2013:
Registro Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione AiFOS - nr. 30rspp
Registro Formatori della Sicurezza sul Lavoro AiFOS - nr. 60fds
2. Premesse
Valutazione dei Rischi
La scelta dei mezzi di estinzione
deve essere fatta a seguito
della valutazione del rischio di
incendio in base ai tipi di
combustibili presenti sul luogo
di lavoro.
Consapevolezza
Una scelta sbagliata dei mezzi
di estinzione può portarvi a:
• Non riuscire a spegnere un
principio di incendio
• Arrecare danni irreparabili
alle attrezzature più delicate
• Mettere a rischio l’incolumità
delle persone coinvolte
4. Classe A – Fuochi da materiali solidi
L'acqua, la schiuma e la polvere sono le sostanze
estinguenti più comunemente utilizzate.
In genere gli estinguenti migliori sono acqua e
schiuma che agiscono per raffreddamento.
5. Classe B – Fuochi da liquidi infiammabili
Gli estinguenti più comunemente utilizzati sono
costituiti da schiuma, polvere e CO2.
L'agente estinguente migliore è la schiuma che
agisce per soffocamento.
MAI utilizzare l’acqua!
6. Classe B – Solventi Polari
La polarità di un solvente può essere misurata a
mezzo della costante dielettrica o del momento di
dipolo elettrico. In particolare, i solventi polari
presentano elevati valori della costante dielettrica e
del momento di dipolo, mentre i solventi apolari
presentano bassi valori della costante dielettrica e
del momento di dipolo.
I solventi polari possono a loro volta essere suddivisi
in solventi protici polari e solvente aprotici polari.
7. Classe B – Solventi Polari
Solventi polari aprotici
Solvente
Formula
molecolare
Punto di
ebollizione
Polarità Densità
Acetone CH3-C(=O)-CH3 56 °C 21 0.786 g/ml
Acetonitrile CH3-C≡N 82 °C 37 0.786 g/ml
Dimetilformammide H-C(=O)N(CH3)2 153 °C 38 0.944 g/ml
Dimetilsolfossido CH3-S(=O)-CH3 189 °C 47 1.092 g/ml
8. Classe B – Solventi Polari
Solventi polari protici
Solvente
Formula
molecolare
Punto di
ebollizione
Polarità Densità
Acido acetico CH3-C(=O)OH 118 °C 6.2 1.049 g/ml
n-Butanolo
CH3-CH2-CH2-
CH2-OH
118 °C 18 0.810 g/ml
Isopropanolo
CH3-CH(-OH)-
CH3
82 °C 18 0.785 g/ml
n-Propanolo CH3-CH2-CH2-OH 97 °C 20 0.803 g/ml
Etanolo CH3-CH2-OH 79 °C 24 0.789 g/ml
Metanolo CH3-OH 65 °C 33 0.791 g/ml
Acido formico H-C(=O)OH 100 °C 58 1.21 g/ml
Acqua H-O-H 100 °C 80 0.998 g/ml
9. Classe B – Solventi Polari
Gli estintori idonei per i solventi polari
devono riportare in etichetta la dicitura
«adatti anche per l’uso su solventi
polari»
10. Classe C – Fuochi da gas infiammabili
L'intervento principale contro tali incendi è
quello di bloccare il flusso di gas chiudendo la
valvola di intercettazione o otturando la falla.
A tale proposito si richiama il fatto che esiste il
rischio di esplosione se un incendio di gas viene
estinto prima di intercettare il flusso del gas.
11. Classe D – Fuochi da polveri metalliche
Nessuno degli estinguenti normalmente
utilizzati per gli incendi di classe A e B è idoneo
per incendi di sostanze metalliche che bruciano
(alluminio, magnesio, potassio, sodio).
In tali incendi occorre utilizzare delle polveri
speciali ed operare con personale particolarmente
addestrato.
Queste polveri speciali sono a base di cloruro di
sodio e/o potassio: a contatto con le fiamme
solidificano creando una barriera tra il
combustibile ed il comburente.
12. Ex Classe E – Fuochi da impianti elettrici
Gli estintori a polvere, a CO2 e gli idrici (solo quelli
sottoposti a prova dielettrica secondo la norma EN 3-7)
devono riportare sulla loro etichetta la dicitura «adatto
all’uso su apparecchiature elettriche sotto tensione fino
a 1000V alla distanza di 1 metro».
Anche gli estintori a base d’acqua infatti possono essere
omologati se provvisti di erogatore che nebulizza il
getto.
Di questa possibilità se ne parlava già nel 1955 con il DPR
547 art. 35 «[…] l’acqua, a meno che non si tratti di
acqua nebulizzata, e le altre sostanze conduttrici non
devono essere usate in prossimità di conduttori, macchine e
apparecchi elettrici sotto tensione.»
13. Classe F – Fuochi da olii e grassi animali o vegetali
Gli estinguenti per fuochi di classe F spengono per azione
chimica, e devono essere in grado di effettuare una catalisi
negativa per la reazione chimica di combustione.
L'utilizzo di estintori a polvere e di estintori a biossido
di carbonio contro fuochi di classe F è considerato
pericoloso.
Anche l’uso dell’acqua è particolarmente pericoloso.
L’unico estinguente utilizzabile e la schiuma.
16. E se non ho l’estintore?
1. Spegnere il fornello
2. NON spostare la pentola dal fuoco.
3. NON usare acqua l'incendio
aumenterebbe creando una fiammata.
4. Intervenire per soffocamento mediante
un coperchio, una leccarda da forno, un
tagliere di legno spesso od uno straccio
umido (ben strizzato!).
5. Per fuochi più piccoli è possibile
utilizzare anche Il cloruro di sodio
(sale) che assorbe i grassi, o il
bicarbonato che toglie ossigeno.
18. D. Lgs. 81/08 – art. 18 c. 1 lett. t)
Obblighi del datore di lavoro
"[...]adottare le misure necessarie ai fini
della prevenzione incendi e dell'evacuazione
dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di
pericolo grave e immediato, secondo le
disposizioni di cui all'articolo 43. Tali misure
devono essere adeguate alla natura
dell'attività, alle dimensioni dell'azienda o
dell'unità produttiva, e al numero delle
persone presenti;"
19. D. Lgs. 81/08 – art. 43 c. 1 lett. e-bis)
Obblighi del datore di lavoro
"[...]garantisce la presenza di mezzi di
estinzione idonei alla classe di incendio ed al
livello di rischio presenti sul luogo di lavoro,
tenendo anche conto delle particolari condizioni
in cui possono essere usati. L'obbligo si applica
anche agli impianti di estinzione fissi, manuali o
automatici, individuati in relazione alla
valutazione dei rischi."
20. D. Lgs. 81/08 – art. 46 c. 2
"[...]Nei luoghi di lavoro soggetti al presente
Decreto Legislativo devono essere adottate
idonee misure per prevenire gli incendi e per
tutelare l'incolumità dei lavoratori."
21. D.M. 10 Marzo 1998 – Allegato V
Il numero e la capacità estinguente degli estintori portatili devono rispondere ai valori
indicati nella tabella I, per quanto attiene gli incendi di classe A e B ed ai criteri di seguito
indicati:
• il numero dei piani (non meno di un estintore a piano);
• la superficie in pianta;
• lo specifico pericolo di incendio (classe di incendio);
• la distanza che una persona deve percorrere per utilizzare un estintore (non superiore
a 30 m).
Tabella I
Rischio Basso Rischio Medio Rischio Elevato
13 A – 89 B 100 m² - -
21 A – 113 B 150 m² 100 m² -
34 A – 144 B 200 m² 150 m² 100 m²
55 A – 233 B 250 m² 200 m² 200 m²
23. Ricapitolando
Tipo di fuoco Estintori compatibili Estintore migliore
A – Solidi Acqua, Schiuma e polvere Schiuma
B – Liquidi infiammabili Schiuma, polvere e CO2 Schiuma
C – Gas infiammabili Polvere e CO2
NESSUNO (bisogna
chiudere la valvola
di intercettazione
del combustibile a
monte)
D – Polveri metalliche Polvere speciale D Polvere speciale D
E – Impianti elettrici
Tutti quelli che hanno
superato la prova dielettrica
secondo la norma EN 3-7
CO2
F – Olii e grassi animali o vegetali Schiuma Schiuma
24. Grazie per l’attenzione!
FirEst S.r.l.
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