La Rassegna Stampa del 31 ottobre

Contents
Teatro Franco Parenti
Al debutto a Milano Galatea Ranzi in Fedra dal 5 al 16 novembre
Assesempione.Info - 31/10/2014
Nuovi debutti al Franco Parenti: Fedra e L'importanza di chiamarsi Ernesto
Grey-Panthers.It - 30/10/2014
Eduardo e il teatro, la grande magia. "Onore a un genio d'Italia"
Ilgiorno.It - 31/10/2014
Giovanna Vitacca, per Trio
Ilsole24ore.Com - 30/10/2014
Piccoli eroi inghiottiti dal nulla
La Repubblica Ed. MI - 31/10/2014
Eduardo e il teatro, la grande magia. "Onore a un genio d’Italia"
Lanazione.It - 31/10/2014
Andrée Ruth Shammah
Teatro. Un grande Cecchi, lucido e disperato, sfida la morte
Avvenire - 31/10/2014
Eduardo. Mio padre
Corriere Della Sera - 31/10/2014
Il Senato omaggia Eduardo De Filippo
Giornaledellospettacolo.It - 30/10/2014
Mostre: conclusa 'Icastica'
Gonews.It - 30/10/2014
L'omaggio Dal Senato cerimonia in diretta tv
Il Mattino - 30/10/2014
Il giorno di Eduardo, dal Senato a Nisida
Il Mattino - 31/10/2014
Dietro le quinte - Bergamasco favorita per il Premio Duse
La Repubblica Ed. MI - 31/10/2014
Carlo Cecchi : " Con lui i successi, la lite, l'addio fino alla vera amicizia "
La Stampa - 31/10/2014
Abbonamenti al Sociale Apre il Re Lear di Placido
Laprovinciadilecco.It - 30/10/2014
Domani l'omaggio del Senato a Eduardo De Filippo
Napolinotizie.Com - 30/10/2014
Teatro: domani l'omaggio del Senato a Eduardo
Sardegnaoggi.It - 30/10/2014
TRENTA ANNI FA LA SCOMPARSA DI EDUARDO DE FILIPPO. STAMANE L'OMAGGIO DEL SENATO
DELLA R...
Telecaprinotizie.It - 30/10/2014
Senato: ore 11 la diretta tv in ricordo del grande Eduardo De Filippo, a 30 anni dalla ...
Tuttoperlei.It - 30/10/2014
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Al debutto a Milano Galatea Ranzi in Fedra dal 5 al 16
novembre
Milano - Si terrà dal 5 al 16 novembre 2014 presso il Teatro Franco Parenti di Milano uno
spettacolo di Galatea Ranzi in FEDRA Diritto all'amore, alla Sala AcomeA.
Diritto all'amore Testo originale di Eva Cantarella con Galatea Ranzi nel ruolo di Fedra regia e
immagini Consuelo Barilari consulenza drammaturgia e testi greci Marco Avogadro musiche
Andrea Nicolini luci Liliana Iadeluca editor video ed immagini Angela Di Tomaso creazione oggetti
di scena Paola Ratto sarta Umberta Burroni suono Rinaldo Compagnone la canzone finale è di
Carmen Consoli Durata 70 minuti produzione Festival dell'Eccellenza al Femminile - Schegge di
MediterraneoGalatea Ranzi è l'interprete di Fedra "la luminosa" (questo è il significato del nome), la
nuova Fedra, consapevole anche se tormentata, ribelle e determinata nella trasgressione, pronta a
sfidare nella ricerca della libertà la condanna morale della famiglia e della società, capace di
rompere gli schemi e l'ordine della cultura patriarcale antica.
Non c'è predestinazione divina né maledizione genetica in questa nuova Fedra; passione e
intelligenza la spingono a trasgredire; il cambiamento è l'esigenza a cui lei risponde con il proprio
istinto: bellissima e misteriosa, amata e rispettata, Fedra muore suicidandosi con il veleno, e in
questo modo rivendica la libertà di amare e diventa paladina dei diritti e della libertà della donne.
La scrittura di Eva Cantarella qui si fonde con una messa in scena moderna e multimediale che fa
riferimento visivo all'atmosfera "noir" del cinema di Alfred Hitchcock e che colloca l'eroina di
Euripide, in una "altra" dimensione immaginaria che si ispira al glamour degli anni sessanta.
La messa in scena gioca drammaturgicamente sull'impatto e il coinvolgimento emotivo attraverso
la costruzione del processo d'identificazione dello spettatore, con l'uso strumentale delle proiezioni
video, grafich emotion e cinematografiche che inducono i meccanismi della suspence, esaltando la
forza drammatica e misteriosa della vicenda umana di Fedra.
Lo spettacolo si ispira agli scenari del film Phedra che Jules Dassin, negli anni '50 assistente alla
regia dello stesso Hitchcoock, girò nel 1961 con l'attrice Melina Mercuri, e Anthony Perkins nel
ruolo di Ippolito.
L'autrice Eva Cantarella, è tra le più grandi studiose contemporanee della classicità, grecista da
sempre attenta al femminile, ci restituisce una versione drammaturgica moderna, che intende
comunicare al pubblico l'importanza dell'influenza delle eroine classiche nell'immaginario collettivo
anche contemporaneo.
Prezzo PLATEA INTERO euro32; OVER60 euro18; UNDER25 euro15; CONVENZIONATI
euro22,50 GALLERIA INTERO euro25; OVER60 euro15; UNDER25 euro15; CONVENZIONATI
euro17,50 Orari lunedì riposo; martedì h20.45; mercoledì h19.45; giovedì h19.45; venerdì h20.45;
sabato h20.45; domenica h15.45; ORARI SCUOLE (matinée) venerdì 7 novembre ore 11.00;
mercoledì 12 novembre ore 15.00.
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Info biglietteria@teatrofrancoparenti.it Tel : 02 59 99 52 06 Fb : http://www.facebook.com/
teatrofrancoparenti Tw: http://www.twitter.com/teatrofparenti Sito : http://www.teatrofrancoparenti.it
La Redazione
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http://www.grey-panthers.it/nuovi-debutti-al-franco-parenti-fedra-e-limportanza-di-chiamarsi-ernesto/
Nuovi debutti al Franco Parenti: Fedra e L'importanza di
chiamarsi Ernesto
Nuovi debutti al Teatro
Franco Parenti di Milano:
Fedra, con Galatea Ranzi e
L'importanza di chiamarsi
Ernesto con Geppy
Gleijeses
FEDRA 5- 16 novembre
2014 Diritto all'amore Testo
originale di Eva Cantarella
con Galatea Ranzi nel ruolo
di Fedra regia e immagini
Consuelo Barilari
produzione Festival
dell'Eccellenza al
Femminile - Schegge di
Mediterraneo Galatea Ranzi
è l'interprete di Fedra "la
luminosa" (questo è il
significato del nome), la
nuova Fedra , consapevole
anche se tormentata, ribelle
e determinata nella
trasgressione, pronta a
sfidare nella ricerca della libertà la condanna morale della famiglia e della società, capace di
rompere gli schemi e l'ordine della cultura patriarcale antica.
Non c'è predestinazione divina né maledizione genetica in questa nuova Fedra; passione e
intelligenza la spingono a trasgredire; il cambiamento è l'esigenza a cui lei risponde con il proprio
istinto: bellissima e misteriosa, amata e rispettata, Fedra muore suicidandosi con il veleno, e in
questo modo rivendica la libertà di amare e diventa paladina dei diritti e della libertà della donne.
La scrittura di Eva Cantarella qui si fonde con una messa in scena moderna e multimediale che fa
riferimento visivo all'atmosfera "noir" del cinema di Alfred Hitchcock e che colloca l'eroina di
Euripide, in una "altra" dimensione immaginaria che si ispira al glamour degli anni sessanta.
La messa in scena gioca drammaturgicamente sull'impatto e il coinvolgimento emotivo attraverso
la costruzione del processo d'identificazione dello spettatore, con l'uso strumentale delle proiezioni
video, grafich emotion e cinematografiche che inducono i meccanismi della suspence, esaltando la
forza drammatica e misteriosa della vicenda umana di Fedra.
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Lo spettacolo si ispira agli scenari del film Phedra che Jules Dassin, negli anni '50 assistente alla
regia dello stesso Hitchcoock, girò nel 1961 con l'attrice Melina Mercuri, e Anthony Perkins nel ruolo
di Ippolito.
L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO 6 - 16 novembre 2014 Di Oscar Wilde - t raduzione
Masolino d'Amico con Geppy Gleijeses , Marianella Bargilli con la partecipazione di Lucia Poli regia
Geppy Gleijeses produzione Teatro Stabile di Calabria - Teatro Quirino Vittorio Gassmann
L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde è stato lo spettacolo che ha totalizzato il record di
pubblico del Teatro Stabile di Calabria.
Messo in scena nel 2000/2001 e ripreso nel 2001/2002 è tuttora lo spettacolo più visto di sempre in
teatri come La Pergola di Firenze, il Goldoni di Venezia e tanti altri.
A più di dieci anni da quello strepitoso successo, Geppy Gleijeses con Lucia Poli e con l'inserimento
di Marianella Bargilli, riprende, in un nuovo allestimento, L'importanza di chiamarsi Ernesto, non a
caso definita, la più bella commedia di tutti i tempi.
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http://www.ilgiorno.it/eduardo-de-filippo-30-anni-morte-1.356286
Eduardo e il teatro, la grande magia. "Onore a un genio
d'Italia"
Nino FemianiNino FemianiNino FemianiNino Femiani
Autore e attore magistrale, il
Senato lo celebra a
trent'anni dalla morte di
NINO FEMIANI
Il grande Eduardo Nino
Femiani NAPOLI, 31
ottobre 2014 - TRENT'ANNI
sono passati dall'addio di
Eduardo De Filippo, in quel
lontano 31 ottobre del 1984.
Molti hanno ancora negli
occhi i funerali che si
svolsero a Roma, in piazza
San Giovanni, il grande
spazio riservato ai raduni
rock dei sindacati.
«Eduardo è, forse, l'ultimo
rappresentante di una
drammaturgia
contemporanea e
popolare», dice Toni
Servillo, interprete de "Le voci di dentro" di scena da mercoledì al San Ferdinando, il teatro
acquistato da Eduardo nel 1948.
«Dopo di lui nel teatro ha prevalso l'aspetto formale».
Un giudizio che, in modo laconico, riassume il figlio Luca: «L'Italia è stata fortunata perché ha avuto
tre grandi autori universali: Pirandello, Fo e, naturalmente, Eduardo».
A 30 anni dalla morte cosa rimane del drammaturgo di "Napoli milionaria"? Intanto alcune sue
battute diventate lessico comune come «Ha da passà 'a nuttata» e «Gli esami non finiscono mai».
Poi un lungo elenco di opere che hanno fatto di lui il "Molière italiano".
Infine, le sue prove di attore che fece dire a Laurence Olivier: «È l'attore più inglese che io conosca
per il modo di utilizzare la parola e la gestualità».
PER QUESTO motivo, a trenta anni dalla morte, Eduardo non è scomparso dai cuori degli italiani
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http://www.ilgiorno.it/eduardo-de-filippo-30-anni-morte-1.356286
che pure lo avrebbero voluto Nobel per la letteratura, mentre nei giudici di Stoccolma prevalse il
pregiudizio che la grande letteratura non potesse essere comica.
De Filippo, quindi, autore italiano ed europeo.
A rendere omaggio a questa caratura nazionale e internazionale fu per primo Giorgio Strehler.
Fu il regista triestino a "sdoganare" l'opera di Eduardo, facendola uscire dal seminato dialettale,
mettendo in scena (pochi mesi dopo la morte) "La Grande magia", una delle commedie meno
conosciute e più ambigue (a lungo la più incompresa), che gira attorno al tema dell'illusione.
Quello spettacolo con Franco Parenti aprì la strada ad altre messinscene in italiano.
È il caso di varie edizioni di "Filumena Marturano", fra le quali quella interpretata da Valeria Moriconi
(1987); o di "Il sindaco di Rione Sanità" recitato dal siciliano Turi Ferro; o la coppia Aroldo Tieri e
Giuliana Lojodice, protagonisti di un testo nero (quasi un Hitchcock) come "Le voci di dentro".
OGGI il Senato (Eduardo fu nominato senatore a vita da Pertini il 26 settembre 1981) celebra il
grande drammaturgo napoletano (figlio naturale dell'attore e commediografo Eduardo Scarpetta e
della sarta teatrale Luisa De Filippo) con una cerimonia imperniata su la "Cantata delle parole
chiare: voci del teatro di Eduardo", con la presenza del presidente di Palazzo Madama, Piero
Grasso e del figlio Luca.
E proprio quest'ultimo lancia una proposta: «Il mio impegno è di tenere a Napoli un convegno
internazionale sulla gioventù a rischio.
Purtroppo i problemi fisici che ho avuto ne hanno ritardato l'organizzazione, ma in questi giorni, fra
una recita e l'altra, mi dedicherò al progetto che si lega all'impegno di Eduardo nei suoi ultimi anni di
vita (si impegnò molto da senatore per i minori rinchiusi negli istituti di pena, ndr .)».
Luca ha chiari quali sono i caratteri "fondanti" della drammaturgia eduardiana.
«Secondo me è la lotta alle ipocrisie e agli egoismi, dentro la famiglia e nella società».
Sullo sfondo del trentennale il varo della "scuola dello stabile" che avrà sede al San Ferdinando.
«È un'altra iniziativa che gli sarebbe piaciuta molto - spiega - .
Quello dell'attore è un lavoro molto competitivo e una buona formazione può aiutare molto».
COME per tutti i grandi, non mancano i detrattori che accusano Eduardo di aver addirittura portato
«alla morte del teatro napoletano più autentico», o di essere un autore «piccolo borghese» o di
essere sì un grande attore, ma non un grande autore (quando nel 1972 fu assegnato a Eduardo il
premio Feltrinelli, uno dei giurati disse: «Abbiamo dato il premio a un guitto»).
Nonostante le critiche la fama di Eduardo in questi 30 anni è però cresciuta, il suo teatro ha resistito
e ha scandito i cambiamenti della società e, per dirla con Raffaele La Capria, ha saputo raccontare
«l'anima di un uomo del Novecento senza più certezze e che ha smarrito il senso della realtà».
di NINO FEMIANI
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Giovanna Vitacca, per Trio
Trio, realtà specializzata
nella produzione e
distribuzione di prodotti hi-
tech, nomina Giovanna
Vitacca a direttore
marketing&comunicazione.
Nata a Potenza, 40 anni,
Vitacca si è laureata in
Lettere moderne, con
indirizzo Storia del teatro e
dello spettacolo, presso
l'Università degli Studi di
Milano e ha conseguito il
diploma in Organizzazione
teatrale e eventi presso
l'Accademia d'arte
drammatica Paolo Grassi.
Dopo diversi anni di attività
presso i teatri milanesi
(Piccolo Teatro, Franco
Parenti, Elfo) e Festival di
teatro estivi (Mittelfest,
Volterra, Spoleto e altri), ha frequentato un master in marketing e organizzazione di eventi
(Università Cattolica di Milano) e uno in relazioni pubbliche (Ied).
La sua carriera in questo ambito è iniziata proprio allo Ied Milano, dove ha ricoperto il ruolo di
responsabile dll'Ufficio stampa; in seguito ha lavorato per oltre 15 anni come account director per
diverse agenzie di relazioni pubbliche di Milano.
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N° e data : 141031 - 31/10/2014
Diffusione : 62471 Pagina :22
Periodicità : Quotidiano Dimens. :6.85 %
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Sito web: http://milano.repubblica.it
>LA SCr.a.1 iARA CHIAPPOR1
Piccoli eroi inghiottiti dal nulla
DISOCCUPATA
cronica , Federicaconta i curricula
inutili cheha mandato. Roberto fa l '
impiegato
part time ,Lucia è supplente di educazione fisica.
Il diariodeltempo , nuovolavoro diLucia Calamaro (
anche in scenaconFederica Santoro e RobertoRustioni,
tutti bravissimi ) ,continuala grande
impresa cominciataconL '
origine del
mondo . Raccontarel '
epopea del
quotidiano partendo daipiccoli ego
paralizzati deisuoi personaggi ,
patetici e
insieme eroici nelresistereal nullacheli
inghiotte . Teatro ad altaintensitàdi
intelligenza , tracommediae psicanalisi.
Al Franco Parenti , finoal 2 novembre."
Il diario
del tempo "
ORIPRODUZIONE RISERVATA
1 / 1
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Riproduzione vietata
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http://c.moreover.com/click/here.pl?z13586686753&z=1650249700
Eduardo e il teatro, la grande magia. "Onore a un genio
d’Italia"
Autore e attore magistrale, il Senato lo celebra a trent’anni dalla morte di
NINO FEMIANI
Il grande Eduardo
Nino Femiani
NAPOLI, 31 ottobre 2014 - TRENT’ANNI sono passati dall’addio di Eduardo De Filippo, in quel
lontano 31 ottobre del 1984. Molti hanno ancora negli occhi i funerali che si svolsero a Roma, in
piazza San Giovanni, il grande spazio riservato ai raduni rock dei sindacati.
«Eduardo è, forse, l’ultimo rappresentante di una drammaturgia contemporanea e popolare», dice
Toni Servillo, interprete de “Le voci di dentro” di scena da mercoledì al San Ferdinando, il teatro
acquistato da Eduardo nel 1948.
«Dopo di lui nel teatro ha prevalso l’aspetto formale».
Un giudizio che, in modo laconico, riassume il figlio Luca: «L’Italia è stata fortunata perché ha avuto
tre grandi autori universali: Pirandello, Fo e, naturalmente, Eduardo».
A 30 anni dalla morte cosa rimane del drammaturgo di “Napoli milionaria”? Intanto alcune sue
battute diventate lessico comune come «Ha da passà ’a nuttata» e «Gli esami non finiscono mai».
Poi un lungo elenco di opere che hanno fatto di lui il “Molière italiano”.
Infine, le sue prove di attore che fece dire a Laurence Olivier: «È l’attore più inglese che io conosca
per il modo di utilizzare la parola e la gestualità».
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PER QUESTO motivo, a trenta anni dalla morte, Eduardo non è scomparso dai cuori degli italiani
che pure lo avrebbero voluto Nobel per la letteratura, mentre nei giudici di Stoccolma prevalse il
pregiudizio che la grande letteratura non potesse essere comica.
De Filippo, quindi, autore italiano ed europeo.
A rendere omaggio a questa caratura nazionale e internazionale fu per primo Giorgio Strehler.
Fu il regista triestino a “sdoganare” l’opera di Eduardo, facendola uscire dal seminato dialettale,
mettendo in scena (pochi mesi dopo la morte) “La Grande magia”, una delle commedie meno
conosciute e più ambigue (a lungo la più incompresa), che gira attorno al tema dell’illusione.
Quello spettacolo con Franco Parenti aprì la strada ad altre messinscene in italiano.
È il caso di varie edizioni di “Filumena Marturano???, fra le quali quella interpretata da Valeria
Moriconi (1987); o di “Il sindaco di Rione Sanità” recitato dal siciliano Turi Ferro; o la coppia Aroldo
Tieri e Giuliana Lojodice, protagonisti di un testo nero (quasi un Hitchcock) come “Le voci di dentro”.
OGGI il Senato (Eduardo fu nominato senatore a vita da Pertini il 26 settembre 1981) celebra il
grande drammaturgo napoletano (figlio naturale dell’attore e commediografo Eduardo Scarpetta e
della sarta teatrale Luisa De Filippo) con una cerimonia imperniata su la “Cantata delle parole
chiare: voci del teatro di Eduardo”, con la presenza del presidente di Palazzo Madama, Piero
Grasso e del figlio Luca.
E proprio quest’ultimo lancia una proposta: «Il mio impegno è di tenere a Napoli un convegno
internazionale sulla gioventù a rischio.
Purtroppo i problemi fisici che ho avuto ne hanno ritardato l’organizzazione, ma in questi giorni, fra
una recita e l’altra, mi dedicherò al progetto che si lega all’impegno di Eduardo nei suoi ultimi anni di
vita (si impegnò molto da senatore per i minori rinchiusi negli istituti di pena, ndr .)».
Luca ha chiari quali sono i caratteri “fondanti” della drammaturgia eduardiana.
«Secondo me è la lotta alle ipocrisie e agli egoismi, dentro la famiglia e nella società».
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Sullo sfondo del trentennale il varo della “scuola dello stabile” che avrà sede al San Ferdinando.
«È un’altra iniziativa che gli sarebbe piaciuta molto - spiega - .
Quello dell’attore è un lavoro molto competitivo e una buona formazione può aiutare molto».
COME per tutti i grandi, non mancano i detrattori che accusano Eduardo di aver addirittura portato
«alla morte del teatro napoletano più autentico», o di essere un autore «piccolo borghese» o di
essere sì un grande attore, ma non un grande autore (quando nel 1972 fu assegnato a Eduardo il
premio Feltrinelli, uno dei giurati disse: «Abbiamo dato il premio a un guitto»).
Nonostante le critiche la fama di Eduardo in questi 30 anni è però cresciuta, il suo teatro ha resistito
e ha scandito i cambiamenti della società e, per dirla con Raffaele La Capria, ha saputo raccontare
«l’anima di un uomo del Novecento senza più certezze e che ha smarrito il senso della realtà».
di
NINO FEMIANI
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N° e data : 141031 - 31/10/2014
Avvenire_141031_15_10.pdf 330 cm2
Sito web: http://www.avvenire.it
Teatro . Ungrande Cecchi , lucido e disperato , sfida la morte
ROBERTO MUSSAPI
MILANO
elicemente breve ,
intensissimo
spettacolo Il lavoro divivere ,diHanoch Le -
vin , regia di Andrée Ruth Shammah , in
scenaal Teatro Franco Parenti sino al 21
dicembre . Yona Popoch ,nella magistrale
interpretazione del grande attore Carlo Cecchi , è un
vivente che parla come dalla morte , una
morte desiderata per disinganno ,
per noia ,
per un
malessere privo anche della vitale
disperazione
di chi a volte cerca ,tragicamente , di farla
finita con la vita . Ma nel momentoincui ,
imprevedibilmente , muore , la sua presenza ,
sottoil lenzuolo ,continua a esistere , nel dolore
della moglie che lo supplica di rivivere . Tra
morte e vita , questa pièce della disperazione , dove
Cecchi sa recitare anche coperto dal lenzuolo :
normale per chi ha consuetudine con i
fantasmi
,
e vive nelle proprie fibre dellavita
tramata della stessa stoffa di cui sono tessuti i sogni.
Ma senza unaregia autorevole ,
fotograficamente perfetta neldettaglio e
cinematograficamente dinamica nell
'
insieme , sarebbe
difficile recitare per più di un' orain una camera da
letto . Andrée Ruth Shammah offre un esempio
apprezzabile di come il teatro di regia possa
ancora esistere nel suo perfezionismo formale che
mira allo stupore della scatola magica . La
fusione tra le parti è impeccabile : accanto al
protagonista ,
valida Fulvia Carotenuto nellaparte
della moglie Leviva , ottimo Massimo Loreto ,
Gunkel , efficaci le scene diSimona Dondoni e
come al solito magica l '
opera di Gigi
Saccomandi le sue luci sempre , anche nella tragedia
più tetra , illuminano la retina , fungono da
antidepressivo.
Teatro di regia in senso pieno : Ruth Shammah
sceglie l
'
autore,Hanoch Levin - ebreo ,
israeliano ,
rappresentato in mezzo mondo ,
ostacolato in patria per il radicalismo tragico della sua
visione - sconosciuto inItalia , partecipa alla
traduzione , crea una messain scena in culla sto
ria,
apparentemente senza storia,
nata nell
'
accidiosa disperazione , hauno sviluppo
imprevisto
, pietoso . Unacoppia , sposata da trent'
anni , il marito che si rivolge , alle due di notte , con
male parole alla moglie ,
rovesciandola a terra
col materasso , « comeunsacco di
immondizie
» . Vomita rancori , lei si difende a fatica . Non
la solita commedia sulla crisi della coppia ,
mi
pare , maun dramma sulla crisi del maschio.
Nel contesto canonico del teatro del
Novecento
,
i cui autori ,
a differenza di quelli della
poesia
, del cinema , dell
'
arte , esprimono una
visione univocamente disperata e nichilista.
Per questo nascono i Barba ,
i Grotowski ,
il
Living , per ricercare il rito che fu il teatro , e , in
esso ,vita . In questa dimensionedi angoscia e buio
il testo di Levin si segnala per una forza
drammatica notevole , per una disperata necessità di
compassione . Idue corpi sposati da trent' anni
sonosoli . A interrompere il crescendo
negativo
irrompeGunkel , improvviso visitatore
notturno ,
invenzione dell '
autore che alle prime
pu?stupire : da un terzo che appare in una
storia a due ,ci aspetta una scossa drammatica . In
realtà questo effetto affiora poco dopo ,
appena Gunkel se ne è andato . La sua visita non è
statacasuale , insignificante . Merito anche
della regia e degli attori , che rinforzano il Gunkel
del testo.
A conferma che , a mio parere , quando il teatro
di regia lo è davvero , il regista diviene autore , nel
sensoche completa o migliora l
'
opera dell
'
autore . Facendo delle scelte , chiare , decise :
niente umorismo ,qui , Assurdo ,ammiccamentia
Ionesco ,
che l
'
opera tollererebbe ,
guadagnando
inaffabilità . No , drammaticitàdura, tesa ,
fredda e cocente . Ci guadagna ilteatro , nel
senso profondo.
Fino al 21 dicembre
Milano ,Teatro Franco Parenti
IL LAVORO DI VIVERE
1 / 2
Copyright (Avvenire)
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N° e data : 141031 - 31/10/2014
Avvenire_141031_15_10.pdf 330 cm2
Sito web: http://www.avvenire.it
MATTATORE . CarloCecchi a Milano
A Milano
"
Illavoro di vivere
"
racconta ,
attraverso una coppia ,
la crisi dell '
uomodi oggi
Ottima la scelta della regista Andrée
Ruth Shammah di far conoscere
in Italia Hanoch Levin importante
autore israeliano osteggiato in patria
per il suo nichilismo
2 / 2
Copyright (Avvenire)
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N° e data : 141031 - 31/10/2014
CorrieredellaSera_141031_51_28.pdf 895 cm2
Sito web: http://www.corriere.it
MIOPADRE
LUCA TRA RICORDI E NOSTALGIA
« SAPEVAOSSERVARE L
'
ANIMA »
A30 anni dalla morte di De Filippo esce la raccolta di tutte le sue commedie riprese dalla Rai
Il figlio racconta la passione per il teatro : mai visto svogliato ,
recitava anche con il mal didenti
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Copyright (Corriere della Sera)
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N° e data : 141031 - 31/10/2014
Siamo
orfani
inconsolabili di Eduardo da
trent' anni giusti giusti e il
teatro,
senzafar
retorica
,
da allora haun
posto vuoto . Peril lancio della
collana didvd che raccoglie tutte
le commedie diDe Filippo
riprese dalla Rai ,
Luca,
il figlio
d
'
arte diuna famiglia d '
arte ,
ci
regala unricordo del padre .
Ricorrenzadionore e gloria con
serate ,
studi ,
convegni in
università , libri ( unonuovo di
Moscati ) ,
memorie ,
unbel ciclo su
Rai5 ,
l '
unica retenelcui
vocabolario c' è la parola Teatroe
quel magnifico Le voci di
dentro , bestseller diToni Servillo
di nuovo a Milano.
« Mi fapiacere . L
'
interessamento vuoldire sensibilità e
voglia di approfondire . L
'
attualità di Eduardo sta nonnell '
essere veggente ma fine
osservatore dell'
animo umano e della
società :l '
uomo non cambia
mai ».
Lei ha iniziato a lavorare
con lui a 8 anni, il Peppeniello
di « Miseria e nobiltà» . Come
vedeva il suolavoro?
« Un lavoro di pazienza , ma
con una forte intelligenza .
Ricordo proprio all '
Odeon di
Milano conla commedia di
Scarpetta ,
la prima ripresa diretta
Rai diun evento dalvivo , il 3o
dicembre ' 55 . Lui amava
Milano ma per alcuni anninonci
and? perché diceva cheaveva
quasi tuttii teatri con salee
camerini sotto terra,
compreso il
Manzoni dove fece l
'
ultima
apparizione ne11980 ».
Strehlerallestìuna
memorabile « Grande magia » : che
rapporto avevacon suo
padre?
«
recital ,
lo invitai a partecipare e
lui accett? e disse unapoesia di
mio padre , Palcoscenici . Houn
ricordo magnifico : dietro le
quinte miabbracci? , simisea
piangere . ParecheStrehler si
nascondesse a veder le prove al
Piccolo di Ogni anno punto e a
capo conParenti e la Colli ».
Per chiavevariconoscenza
suo padre?
« , e
dicevano sempre che il
definitivo lancio della compagnia lo
dovevanoal critico del
Corriere
,
RenatoSimoni,
cheaveva
scritto benissimodi loro ».
E delsuo repertorio cosa
preferiva?
« Credo cheNapoli
milionaria fossetra i suoilavoripiù
amati . Descrive il disfacimento
morale in quel momento
conseguenza della guerra ma che
da allora si è incancrenito . Oggi
lo viviamo appieno . Del restola
divisione tra Cantate dei giorni
pari e dispari staproprio qui : la
diga ,
l '
irrimediabileconfine
che c' è tra prima e dopo la
Seconda guerra mondiale ».
Quali furono i suoiamici di
palcoscenico?
« Ho detto diStrehler , anche
se purtroppo non ha visto La
grande magia con l '
amico
FrancoParenti , cherecit?
Uomo e galantuomo ,
per cui
conobbe poi e divenne amico di
Andrée Shammah ,
sostenendone la causae il teatrodove
andr? a Natale ».
Col cinema ci fu un
rapporto
di odio amore,
interruptus.
« Ci sonotitoli belli e riusciti ,
derivazioni delpalcoscenico
comeNonti pago e Napoli
milionaria , altri venuti malecome
Spara forte più forte non
capisco conMastroianni , da Le voci
di dentro . Perlui il cinema era
qualcosa di utile ma non
necessario comeil teatro, molti
film li aveva fatti solo per
comprare e restaurare il teatro san
Ferdinando a Napoli ».
Tutti i grandi vengono dal
varietà ,
dall'
avanspettacolo.
« Per Eduardo e la famiglia è
verissimo . Al varietà divenne
amicoe partner di Milly e Ogni
annopunto e capo era il
riassunto diquesto felice periodo
di gioventù in cui scriveva
sketchper la rivista . Così
nacque , col secondo atto , Natale in
casa Cupiello ,
cui poi aggiunse
il primo e il terzoin forma di
commedia ».
Com' erano i rapporti con
Tot??
« Magnifici e profondi per
merito delvarietà che avevano
frequentato insieme inlunghe
tournée
"
scavalcamontagne
"
».
Suopadreavevaun
ingegno multiforme: ma c' è uno
stile?
« C' è ma è abbastanza unico ,
nel sensocheogni commedia
ha una sua particolarità :
riconosci cheè lui,
ma all '
interno
ciascuna ha un suomodod '
essere . Ci? che le unisce poi è che
alla fine nessunaè davvero
realistica« .
Eppure in « Sabato ,
domenica e lunedì » si cucinava il
ragù in scena e al Nuovo si
sentiva il profumo entrando.
« Con quel testo si divertì
enormementeperché chiese
alla suasarta,
Evole ,
ex
ballerina che aveva sfilato orgogliosa
conle Bluebell inglesi ,
di
cuocere ogni serale cipolle perché
nel secondo attosi
mangiavano
le zite al ragù : una
disperazione per gli attori che cenano
dopo teatro».
Maivisto suo padre
depresso ,
nonmotivato?
« Non ho visto una sola volta
Eduardo senza voglia di andare
in scena,
anche col mal di
denti
, sempre conun senso di
dovere e rispetto . Anchequando
avevapaura,
come con
Filumena Marturano , anchequando
alcuni lavori nonandarono
bene , tanto chealcuni titoli
devono ancora trovare una loro
collocazione storica ».
2 / 3
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N° e data : 141031 - 31/10/2014
Oggic' è richiesta deisuoi
testi ,
non soloper il
trentennale.
« C' è richiestae anche
dall
'
estero,
pur sapendo cheil
lavoro della traduzione è difficile
e arduo , ma a Parigi hanno
inserito allaComédieFrancaise
La grande magia con regista
inglese e attorifrancesi ,
a
Londra Judy Dench ha recitato
Filumena . Con l
'
America il
rapporto
è più difficile ,
speriamo che
in futuro si ravvedano ».
Lei sta portando in giro
« Sogno diuna notte dimezza
sbornia » : la prossima
mossa?
« Ho in mente duetitolima
mi concedo qualche meseper
decidere : La paura numero
uno e Nonti pago! . Lapaura di
cuiparla miopadre è quella
della guerra . Così nella storia si
decide , per placare la paura che
blocca la vita quotidiana di una
famiglia ,
di farscoppiare una
finta guerra con una finta
trasmissione radio: insomma ,
si
parlava già della realtà virtuale ,
attualissima».
Maurizio Porro
RIPRODUZIONE RISERVATA
Erede
Luca De Filippo
( 66 anni
Leuscite
" La collana è
composta da
35 dvd +
booklet di 12
pagine :
è la
collezione più
completa mai
pubblicata ,
in un'edizione
inedita.
L
'
uscita ,
settimanale ,
prende il via
oggi e
prosegue fino
al 26 giugno
2015
" Natonel
1900 e morto
nell
'
84 ,
Eduardo De
Filippo è autore
di numerosi
drammi
teatrali . Nella
foto grande
alcuni murales
a lui dedicati
a Napoli
" Il Corriere
della Sera
celebra il genio
dei Eduardo
con una
raccolta
integrale della
sua produzione
teatrale
" Tra i titoli
inseriti nella
raccolta
i
classici del
teatro di
Eduardo :
da Napoli
milionaria
a Filumena
Marturano.
E poi , ancora,
Natale incasa
Cupiello , Le voci
di dentro ,
La grande
magia , Questi
fantasmi, Uomo
e galantuomo ,
Non ti pago
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http://giornaledellospettacolo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=75892&typeb=0&Loid=351&Il-Senato-omaggia-Eduardo-De-Filippo
Il Senato omaggia Eduardo De Filippo
Domani l'Aula di Palazzo Madama ospiterà 'Cantata delle parole chiare.
Voci dal teatro di Eduardo in Senato'.
Il Senato della Repubblica ricorderà Eduardo De Filippo a trenta anni dalla sua scomparsa:
domani, 31 ottobre 2014, l'Aula di Palazzo Madama ospiterà «Cantata delle parole chiare.
Voci dal teatro di Eduardo in Senato».
Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, aprirà la celebrazione e passerà poi la parola a Luca De
Filippo, che ricorderà la figura del padre, leggendo alcuni passaggi dell'intervento in Aula svolto da
Eduardo il 23 marzo 1982, quando il senatore a vita affrontò, in un'interpellanza all'allora ministro di
Grazia e Giustizia, la condizione dei giovani detenuti nell'Istituto «Filangieri» di Napoli.
L'opera del grande artista, mai disgiunta dall'impegno politico e civile, rivivrà nell'emiciclo attraverso
le voci di Giorgio Albertazzi, Anna Bonaiuto, Mariangela D'Abbraccio, Luca De Filippo, Carlo
Giuffrè, Gianfelice Imparato, Silvio Orlando, Umberto Orsini, Angela Pagano, Massimo Ranieri,
Mariano Rigillo, Fausto Russo Alesi, Lina Sastri e Toni Servillo, che interpreteranno brani tratti da
«Filomena Marturano», «Gli esami non finiscono mai», «La paura numero uno», «Napoli
milionaria», «Natale in casa Cupiello», «Figlio di Pulcinella», «l'Arte della Commedia», insieme alle
poesie e alle lettere scritte da Eduardo De Filippo, che fu nominato nel 1981 senatore a vita
dall'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Il Maestro Nicola Piovani eseguirà un estratto riarrangiato della sua opera tratta dal poemetto di De
Filippo dal titolo «Padre Cicogna».
Antonio Audino raccoglierà le testimonianze di Francesco Rosi, Raffaele La Capria, Luigi di Filippo,
Angelica Ippolito, Paola Quarenghi e Andrée Ruth Shammah.
La manifestazione è stata curata da Luca De Filippo e Francesco Tavassi.
La cerimonia, con inizio alle ore 11, sarà trasmessa in diretta televisiva, realizzata da Rai
Parlamento, da RaiTre e Rai5 e dal canale satellitare e webtv del Senato.
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http://www.gonews.it/2014/10/30/mostre-conclusa-icastica/
Mostre: conclusa 'Icastica'
Alla General, Santa CroceAlla General, Santa CroceAlla General, Santa CroceAlla General, Santa Croce
Michele Placido, una delle tante personalità che hanno visitato Icastica
Ha chiuso i battenti questo pomeriggio, dopo cinque mesi, la mostra itinerante "Icastica" che ha
interessato musei, palazzi, basiliche, piazze, vie, giardini, distribuiti di Arezzo tra storia ed eventi.
"La missione - ha commentato l'assessore alla cultura del comune di Arezzo Pasquale Giuseppe
Macrì - è stata compiuta: demusealizzare l'arte e scoprire un modo diretto di vivere con essa".
La manifestazione, sostenuta da Hera Comm, main sponsor, con Chimet, Italpreziosi, Camera di
Commercio della Provincia di Arezzo, e molti partner culturali del territorio, ha registrato migliaia di
visitatori e un tutto esaurito per gran parte degli eventi in programma, ma oltre ciò ha tracciato la
via per fare cultura tramite l'amalgama di antico e nuovo.
"Un esempio da seguire - ha proseguito l'assessore - per attrarre turismo in una parte della
Toscana che, quando conosciuta, viene anche stimata e apprezzata.
Il segreto è stato ed è privilegiare una cultura che restituisce ambizione e successo attraverso la
partecipazione del turista alla vita cittadina, divenendo prima entusiasmo, poi crescita
consapevole".
L'evento finale al teatro Vasariano di Arezzo ha avuto come ospiti d'onore Andrée Ruth Shammah,
direttore del teatro Franco Parenti di Milano e Emmanuele F.M. Emanuele, presidente della
Fondazione Roma, che ha tenuto una lectio magistralis sul tema "Il valore strategico della cultura".
Fonte: ANSA Articoli correlati
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N° e data : 141030 - 30/10/2014
IlMattin_141030_12_13.pdf 55 cm2
Sito web: http://www.ilmattino.it
L
'
omaggio
Dal Senato
cerimonia
in diretta tv
« Cantata delle parole
chiare . Voci dal
teatro di Eduardo in
Senato » domani ( ore
11 ) nell '
aula di
Palazzo Madama
condiretta tv su
Raitre e Rai5 .
Sarà
Luca DeFilippo a
ricordarela figura del
padrenominato
Senatore a Vita da
Pertini . Trai presenti ,
Giorgio Albertazzi,
Anna Bonaiuto ,
Mariangela
D
'
Abbraccio,
Luca
De Filippo , Carlo
Giuffrè Gianfelice
Imparato ,
Silvio
Orlando , Umberto
Orsini , Angela
Pagano , Massimo
Ranieri ,
Mariano
Rigillo , Fausto Russo
Alesi , Lina Sastri ,
Toni Servillo ,
Nicola
Piovani . E poi
Francesco Rosi ,
Raffaele La Capria ,
Luigi di Filippo ,
Angelica Ippolito ,
Paola Quarenghi e
Andrèe Ruth
Shammah.
1 / 1
Copyright (Il Mattino)
Page 23

N° e data : 141031 - 31/10/2014
IlMattin_141031_45_12.pdf 548 cm2
Ilgiorno di Eduardo ,dal Senato a Nisida
L
'
omaggio delle istituzioni e dei « suoi »ragazzi . Luca De Filippo : « Lasua arte è viva »
Ildrammaturgo Eduardo De Filippo sarà celebrato in Senato tra gli altri
da Servillo ,
Albertazzi ,Rosi ,Giuffré , Rigillo ,LinaSastri
?11'
L
'
annullo
I trefratelli
anche
su francobollo
Ancheun
francobollo per il
trentennale della
mortedi Eduardo.
Con l
'
annullo
filatelico ,
in cuisi
vedono i treDe
Filippo , sono state
stampate anche
due cartoline , la
prima recante
un' antica fotodel
San Ferdinando e
la seconda
un' autocaricatura
di DeFilippo nei
panni di « Sik Sik ,
l
'
artefice magico »
andatain scenanel
1929.1Iservizio
per bollarele due
cartoline conlo
speciale annullo ,
sarà attivo oggi e
domani al Suor
Orsola.
1 / 2
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N° e data : 141031 - 31/10/2014
IlMattin_141031_45_12.pdf 548 cm2
Luciano Giannini
un
iteremblematico
quello delle
celebrazioni nelgiorno
trentennale .
Eduardo
sispensei131
ottobre del1984 . E
stamattina a ricordarlo sarà
innanzitutto
ilSenato ,
in cui egli entr?con
carica a vita,
nominato da Pertini
1981 , impegnandosi a favore dei
ragazzi a rischio dellasuaNapoli .
Perci?
,
nel pomeriggio ,
il ricordo si
sposteràa Nisida, dove Eduardotante
volte and?per occuparsi dei giovani
detenuti . Acollegare questi due
avvenimenti sarà Luca , il figlio-erede.
Assieme a lui,
in Senato ,
il
presidenteGrasso havoluto attori ,
intellettuali , studiosi , registi . « Cantata delle
parole chiare » si intitolala
cerimonia. Tra i tanti ospiti , Toni Servillo ,
Albertazzi , Rosi , Giuffré , Rigillo , Lina
Sastri, Luigi De Filippo ,
Orsini ,
Piovani
, Silvio Orlando, AndréeRuth
Shammah Angela Pagano . Nell '
aula diPalazzo
Madama risuoneranno
battute tratte
« Filumena
Marturano » ,
« Gli
non finiscono
mai » ,
« La
numerouno » , «
Napoli milionaria! » ,
« Natale incasa
Cupiallo » ,
« Il figlio
Pulcinella » ,
« L
'
arte della
commedia » ,
« Padre
Cicogna » ,
oltre che
alcunepoesie
elettere . « Il ricordodi
Eduardo scrittore,
regista, attore , uomodi teatro e di
cultura senatore avita » ,
ha dichiarato
presidente Grasso , « rappresenta
un' occasione importante per
esaltare la sua grande arte e lesue battaglie
civili epolitiche , soprattutto a favore
dei più giovani e deipiù disagiati ».
Luca evocherà il padre leggendo
alcuni passi dell '
intervento cheegli
fece a PalmoMadama il 23marzo
1982 quando affront? , inun'
interpellanza all '
allora ministrodiGraziae
Giustizia ,
lacondizionedei giovani
detenuti nell
'
istituto Filangieri e
Nisida . la cerimonia , prevista per le
11 ,
saràtrasmessa indiretta tv ,
realizzata daRai Parlamento , Raitre , Rai5
e dal canale satellitare ewebtvdel
Senato.
Nel pomeriggio , Luca saràa
Nisida , stavolta comespettatore di
gruppo diattori in erba, i giovani
detenuti che partecipano daanni al
laboratorio di scrittura,
sotto la
di scrittori e giornalisti . I ragazzi
tratti dal libro scrit
Al Suor Orsola
con Solli
Casagrande
e la Confalone
todue annifa ,
intitolato « La
grammatica
di Nisida » e la poesia che nei
primi anniOttanta ungiovane recluso
compose in occasione
diunadelleultime visite di Eduardoall '
istituto.
Tra queste duetappe si
inseriscono altrettanti appuntamenti
napoletani . Il teatro Cilea ,
ha organizzato
una serata eduandiana con Gigi
Savoia intitolata « 24 maggio 1900 » , data di
nascita del drammaturgo : « Non
vogliamo fare unospettacolo
commemorativo - dicel '
attore- ma,
anzi ,
una simpatica e veloce carrellata di
alcuni suoi successi . L '
intento è
quello
di vivere tuttiinsieme unagrande
festa » ( inreplica anche domani alle
21 ).
Più paludato l '
omaggio in
programma sempre oggi all
'
università
Suor Orsola Benincasa ,
chededica la
giornata adalcunitemi dell «
Antropologia diEduardo » .
Eagli
organizzatori
,
impossibilitato a partecipare ,
Luca hainviato unaletteradi
ringraziamenti : « Sono contento che le
celebrazioni abbiano rappresentato
un' occasione per ricordare chea
distanza di trent' anni le commediedi
Eduardo , e la suaarte, non sono
scomparse con lui » hascritto ,
« come
qualcuno con moltaacutezza e
sguardo lungo aveva previsto , ma gli
sono sopravvissute , e lo dimostra il
fatto diessere qui a parlare dilui ».
L
'
iniziativa conclude il progetto di
incontri , visioni, studi, ricerche e
approfondimenti organizzato dal Suor
Orsola assiemeadaltreuniversitàe
istituzioni . Oltre alla proiezione dine
rarepellicole restaurate
dallaCineteca
Nazionale di Bologna ,
quattro
attori eduardiani ricorderanno il loro
maestro : Antonio Casagrande ,
Isa
Danieli ,
MariaGonfalone e Sergio
Solli . I primi duenon hannodubbi :
« Se siamo qualche siamo, lo
dobbiamo a lui » . « Da Eduardoho imparato
il senso della misura , virtù dipochi
attori » , insistela Danieli , che
debutt? in «Napoli milionaria! » .
Il più bel
regalo che mifece? « La regia di "
Bene mio , core mio "
prodotto da Mico
Galdiericonme protagonista .
"
Diretto
"
, - gli dissi - voicostatetroppo.
Galdieri nonpu? permetterselo "
. E
lui "A Galdieri m "o spiccio io "
. Poi
seppi che aveva chiesto
soloungettone
di presenza ».
E Casagrande? «A lui devolamia
carriera . Ioavevocominciatocome
cantante lirico . ? stato il mio
mentore . Debuttai nel "
Sindaco delrione
Sanità "
. Rimasi in compagnia
cinque anni. A noi giovani diceva :
"
Fate
quello chedico , nonquello che
faccio
"
. Dunque , non miimitate. Molti
ci provano ancora. Macheci
provano a fare? ».
2 / 2
Page 25

N° e data : 141031 - 31/10/2014
RepubbMI_141031_17_2.pdf 125 cm2
Sito web: http://milano.repubblica.it
LENUOVE DIVE
La cerimonia sarà il 10 novembreal
Piccolo Teatro di via Rovel Io ,
quando
verranno annunciatele vincitrici del
Premio Duse 2014 . Voci nonufficiali ma
fondatedanno Sonia Bergamasco e ,
come attriceemergente , Licia Lanera.
Contagiato dalla febbre social , novità di
quest' anno , il premio assegnato dal
pubblico , a cui verrà sottoposta la terna
selezionata dalla giuria : ValentinaPicello ,
Isabella Ragonese e Marina Rocco.
ARCIMBOLDI STOP&GO
SARACHIAPPORI
Bergamasco favorita
per il Premio Duse
Altro ricorsosulla stradadella
gestione degli Arcimboldi affidatadal
Comune ai Pomeriggi Musicali . Dopo
quello di ForumNet , è arrivatoanche
quello di Marco Vitali , patron del
Teatro Nuovo , unico altroconcorrente
dei Pomeriggi nella gara di appalto . In
attesacheil Tar si pronunci , la firma
dellaconvenzione è stata ancora
rimandata.
DA CECCHI , TUTTE LE SERE
Lo spettacolo è bello , il testounadelle
migliori scoperte della stagione , lui un
mostro di bravuraquasi imbarazzante.
Tutte ottimeragioni che spiegano il
successo del Lavoro di vivered i Hanoch
Levi ne , messoin scena daAnd rée Ruth
Shammah con Carlo Cecch i . A vederlo
sono corsi gli amici (rimi , Caterina
Caselli , Giorello , Valduga , Natoli ,
Kerbaker , Man n heimer ) e tanto
pubblico.Tutto pieno daqui alle
prossime settimane.
"?"
CANDIDATA
Sonia
Bergamasco
è la
probabile
vincitrice
del Duse
1 / 1
Copyright (La Repubblica ed. MI)
Page 26

N° e data : 141031 - 31/10/2014
LaStampa_141031_31_14.pdf 282 cm2
Sito web: http://www.lastampa.it
CarloCecchi :
"
Conlui
i successi ,
la lite ,l
'
addio
fino alla vera amicizia
L
'
attore : è stato un miracolo di stilizz azione
FABIO ARTE SE
Carlo Cecchinel« Lavoro di vivere»
« Un conto era Eduardo fuori
dal Teatro ,
un conto era
Eduardo capocomico .
Iniziarono
le frizioni cheio troncai male »
EGLE SANTOLINI
MILANO
F?duardo
è con CarloCecchi
per sempre ,anche ora , anche
in quest' autunno milanese ,
durante lerecitedella novità
assoluta perl '
Italia che l '
attore sta
rappresentando al Teatro Franco
Parenti ,
il sarcastico Lavoro divivere
di Hanoch Levin.
Cecchi ,
quanto hacontato Eduardo
nella sua formazione?
« Moltissimo . Con il Living Theatre ,
per quanto l '
accoppiamento possa
sembrare paradossale ,
è la fonte
principale di quel che faccio . ? stato
lui a liberarmi ,
dandomi il permesso
di recitare inlingua napoletana .
Capirà , essendo nato a Firenze mi
sentivo un po' intimidito . Ma negli anni di
università a Napoli mieronutrito
della grande tradizione teatrale della
città ,
e luidiquel continente erala
punta più alta ,
quella che aspirava a
una dimensione universale . Un
miracolo di stilizzazione ,
sempre legato a
un' idea di realismo ma ,
del
neorealismo , l '
esatto opposto ».
Poi entr?nella sua compagnia.
«Per? un conto eraEduardo fuori dal
teatroe un conto era Eduardo
capocomico . Lì cominciarono le frizioni.11
nostro rapporto non poteva che finire in
modo conflittuale , se pensa poi a
quant'
erogiovane... . E il conflitto lo risolsi
nel peggiore dei modi ».
Prese la porta?
« Appunto . Sparii e gli mandai un
telegramma :
"
Non torno più "
. Era 111969 ,
facevamo "
Sabato domenica e
lunedì
"
. Non s' immagina quanto me ne sia
pentito . Perunpo' di tempo evitai
d'
incontrarlo , Angelica Ippolito che
erarimasta in compagnia mi fece
saperecheminacciava azioni fisiche :
"
Lo strappo ' e mazzate "
»
Ma alla fine ricomponeste.
«E lui fece come se niente fosse .
Andavo a fargli visita ,
a trovarlo inteatro.
Una volta qui a Milano , nel camerino
del Manzoni Lo spettacolo cominciava
alle nove e un quarto e lui miconvoc?
prima delle cinque . Eroun po' bevuto
dall '
emozione e per stradami
chiedevo :ma come mai arriva così presto ,
mi
cadeve provare . Lo trovai già seduto al
tavolo da trucco ,
mi vide e rispose alla
domanda prima ancora che gliela
facessi .
"
Io vengo presto "
, mi disse ,
"
perché mi scoccio talmenteche non vedo
l
'
oradi andare in teatro "
».
All
'
epoca avevaportato a Milano tre
atti unici ,tracui quel « Sik-Sik l
'
artefice
magico » cheanchelei ha ripreso
molte volte.
« L
'
anno prossimo lo porto a Tokyo . Il
germe dellavoro diEduardo : l '
opera
che , dagli Scarpetta e daiPetito , lo
proietta di colponel gran teatro
novecentesco . Il personaggio della mia
carriera al quale sono più affezionato con
Amleto e con il Borghese gentiluomo ,
e
non li metto in ordine d '
importanza ».
QuestoYona di Hanoch Levin entrerà
nella classifica?
« Un personaggio faticoso ,
al confronto
il Malvoliodella Dodicesima notte mi
pare unapasseggiata . ? un mediocre
che in unalunga nottedrammatica
decide di rivelare alla moglie Leviva tutta
la verità sulloro fallimento
matrimoniale . Levin ,
mortonel1999 ,
è il più
grande drammaturgo israeliano e
viene rappresentato perfino inCina , ma
qui da noi nessuno l
'
aveva mai tradotto
o messo inscena . Mi sono rivolto
all
'
unica che inItalia lo conosceva ,
Andrée Ruth Shammah ,
che hafatto un
intelligentissimo lavoro di regìa ».
Pure lei , comeFranco Parenti al quale è
intitolato il teatroin cui ci troviamo ,
vicinissimi a Eduardo . E ancheParenti fu
Sik-Sik.
« Non riesco a considerarla una
coincidenza ».
1 / 1
Copyright (La Stampa)
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Abbonamenti al Sociale Apre il Re Lear di Placido
Da oggi inizia la prevendita della nuova stagione teatrale che partirà il 16 novembre
"Re Lear" di William Shakespeare è lo spettacolo con il quale debutta il 16 novembre la Stagione di
prosa del Comune di Lecco e Teatro della Società (abbonamenti in prevendita da oggi), il primo di
una serie che comprende Teatro d'Attore e il pomeridiano Teatro per le Famiglie, per gli spettatori
più piccoli.
Rilettura post moderna di un classico intramontabile, "Re Lear" di Michele Placido, nel ruolo del
vecchio re che abdica a favore delle figlie e regista con Francesco Manetti, vuole rappresentare la
crisi della nostra società più che il dramma di un vecchio padre tradito, come accade spesso ai
classici, chiamati a illustrare la contemporaneità con temi universali.
Non è l'unico testo del più grande drammaturgo di tutti i tempi che andrà in scena al Sociale.
In cartellone c'è anche "La dodicesima notte" di e con Carlo Cecchi, una storia d'amore e
d'agnizioni, che comincia con un naufragio nella regione balcanica dell'Illiria.
(Il titolo fa riferimento al numero dei giorni che trascorrono dal Natale all'Epifania).
Gli abbonamenti per i sei spettacoli della rassegna - con i due Shakespeare che aprono e chiudono
il programma, il 16 novembre e il 16 marzo, ci sono "Amadeus" di Peter Shaffer, da cui è stato
tratto il film arcinoto di Milos Forman, il 13 dicembre, "Gli innamorati" di Goldoni, regia di Andrée
Ruth Shammah, l'8 gennaio, "L'onorevole" di Leonardo Sciascia, una produzione Diablogues -
Compagnia Vetrano/Randisi, il 30 gennaio e "Zoo di vetro" di Tennessee Willams, il 26 febbraio -
sono in prevendita da oggi online sul sito del Comune dalle 19.
Gli abbonamenti saranno in vendita fino a venerdì 14 novembre.
Sempre online i biglietti saranno disponibili rispettivamente da mercoledì 12 novembre alle 12.
Oppure alla biglietteria del teatro: lunedì 3 e giovedì 6 10-12.30/14.30-17, venerdì 7 10-14, lunedì
10 14,30-17 e martedì 11 10-12.30, giovedì 13 14.30-17, venerdì 14 10-14.
Un cartellone di tutto rispetto.
I nomi di richiamo ci sono e come.
Da Michele Placido a Carlo Cecchi, il primo più assiduo al cinema, a Tullio Solenghi, interprete in
"Amadeus" nel ruolo di Salieri, avvelenato dalla gelosia per il genio di Mozart, a vecchie
conoscenze del pubblico del Sociale, da Enzo Vetrano e Stefano Randisi che portano in scena il
testo del siciliano Leonardo Sciascia, ad Arturo Cirillo, alle prese con il dramma americano dello
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"Zoo di vetro".
Inoltre ci sono i giovani e promettenti Marina Rocco e Matteo De Blasio, ovvero "Gli innamorati" di
Carlo Goldoni.
Abbonamenti platea 127 / 96, palchi 112 / 87, 1^ Galleria 82 / 61 e infine 2^ Galleria 56 / 46; biglietti:
platea 27 / 20, palchi 23 / 18, 1^ Galleria 17 / 13, 2^ Galleria 12 / 10, ingresso palco 11.
(La riduzione per under 25 e over 65).
Info Comune di Lecco 0341 367289 - 271870 www.comune.lecco.it.
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Domani l'omaggio del Senato a Eduardo De Filippo
NAPOLI - Il Senato della Repubblica ricorderà Eduardo De Filippo a trenta anni dalla sua
scomparsa: domani l'Aula di Palazzo Madama ospiterà «Cantata delle parole chiare.
Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, aprirà la celebrazione, sarà poi Luca De Filippo a ricordare
la figura del padre, leggendo alcuni passaggi dell'intervento in Aula svolto da Eduardo il 23 marzo
1982 quando il senatore a vita affrontò, in un'interpellanza all'allora ministro di Grazia e Giustizia, la
condizione dei giovani detenuti nell'Istituto «Filangieri» di Napoli.
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Teatro: domani l'omaggio del Senato a Eduardo
Roma, 30 ott.
(AdnKronos) - Il Senato
della Repubblica ricorderà
Eduardo De Filippo a trenta
anni dalla sua scomparsa:
domani l'Aula di Palazzo
Madama ospiterà "Cantata
delle parole chiare.
Voci dal teatro di Eduardo
in Senato''.
Il Presidente del Senato,
Pietro Grasso, aprirà la
celebrazione, sarà poi Luca
De Filippo a ricordare la
figura del padre, leggendo
alcuni passaggi
dell'intervento in Aula svolto
da Eduardo il 23 marzo
1982 quando il senatore a
vita affrontò, in
un'interpellanza all'allora
ministro di Grazia e Giustizia, la condizione dei giovani detenuti nell'Istituto "Filangieri" di Napoli.
"Filomena Marturano", "Gli esami non finiscono mai", "La paura numero uno", "Napoli milionaria",
"Natale in casa Cupiello", "Figlio di Pulcinella", "l'Arte della Commedia", insieme alle poesie e alle
lettere scritte da Eduardo De Filippo, che fu nominato nel 1981 senatore a vita dall'allora
Presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Filippo dal titolo "Padre Cicogna".
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TRENTA ANNI FA LA SCOMPARSA DI EDUARDO DE FILIPPO.
STAMANE L'OMAGGIO DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
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Il Senato della Repubblica ricorda Eduardo De Filippo a trenta anni dalla sua scomparsa: l'Aula di
Palazzo Madama ospita la «Cantata delle parole chiare.
Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, apre la celebrazione, poi Luca De Filippo ricorda la figura
del padre, leggendo alcuni passaggi dell'intervento in Aula svolto da Eduardo il 23 marzo 1982
quando il senatore a vita affrontò, in un'interpellanza all'allora ministro di Grazia e Giustizia, la
condizione dei giovani detenuti nell'Istituto «Filangieri» di Napoli.
L'opera del grande artista, mai disgiunta dall'impegno politico e civile, rivive nell'emiciclo attraverso
Mariano Rigillo, Fausto Russo Alesi, Lina Sastri e Toni Servillo, che interpretano brani tratti da
Il Maestro Nicola Piovani esegue un estratto riarrangiato della sua opera tratta dal poemetto di De
Antonio Audino raccoglie le testimonianze di Francesco Rosi, Raffaele La Capria, Luigi di Filippo,
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Senato: ore 11 la diretta tv in ricordo del grande Eduardo De
Filippo, a 30 anni dalla morte, con tanti ospiti
Giovanna MannaGiovanna MannaGiovanna MannaGiovanna Manna
Il Senato della Repubblica
ricorderà oggi il grande
Eduardo De Filippo, a trenta
anni di distanza dalla sua
scomparsa.
L'Aula di Palazzo Madama
ospiterà " Cantata delle
parole chiare.
Voci dal teatro di Eduardo
in Senato' '.
Il presidente del Senato,
aprirà la celebrazione, poi
sarà la volta di Luca De
Filippo ricordare il padre,
leggendo alcuni passaggi
dell'intervento fatta da lui in
Aula il 23 marzo 1982,
quando in veste di senatore
a vita affrontò, la condizione
dei giovani detenuti
nell'Istituto "Filangieri" di
Napoli.
L'opera del grande drammaturgo, attore (di cinema e teatro), regista, sceneggiatore e poeta
italiano, mai disgiunta dall'impegno politico e civile, rivivrà attraverso le voci di diversi personaggi
del teatro e dello spettacolo: Giorgio Albertazzi , Anna Bonaiuto , Mariangela D'Abbraccio , Luca
De Filippo, , Gianfelice Imparato , Silvio Orlando , Umberto Orsini , Angela Pagano , Massimo
Ranieri , Mariano Rigillo , Fausto Russo Alesi , Lina Sastri , che interpreteranno brani tratti da "
Filomena Marturano ", " Gli esami non finiscono mai ", " La paura numero uno ", " Napoli ", " Natale
in casa Cupiello" , " Figlio di Pulcinella ", " l'Arte della Commedia ", e le poesie e le lettere scritte da
Eduardo.
Il Maestro Nicola Piovani eseguirà, invece, un estratto riarrangiato della sua opera tratta dal
poemetto di De Filippo " Padre Cicogna ".
Antonio Audino raccoglierà a sua volta le testimonianze di Francesco Rosi, Raffaele La Capria,
Luigi di Filippo, Angelica Ippolito, Paola Quarenghi e Andrée Ruth Shammah.
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L'intera manifestazione, curata da Luca De Filippo e da Francesco Tavassi , il cui inizio è previsto
per le ore 11, sarà trasmessa in diretta televisiva, da Rai Parlamento
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