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2 | Eco di Biella | LUNEDÌ 29 GENNAIO 2018
PRIMO
PIANO
IL WORKSHOP DI DOMANI ALL’UIB
Industry 4.0, storie e novità
BigData,cloudmanifacturing,automazionecognitiva,in-
ternet of things, smart manifacturing, sharing economy...
Cosa accomuna tutti questi termini? Sono tutti concetti
legati all’Industria 4.0, il frutto della cosiddetta Quarta Ri-
voluzioneindustriale.Questosaràiltemaalcentrodelwor-
kshop “Industry 4.0: strumenti operativi, tecnologie e ser-
vizi di supporto per le imprese”, in programma domani,
martedì, all’Unione Industriale Biellese. L’evento sarà la
tappa piemontese del programma ideato da Confindustria
che si snoderà a livello nazionale attraverso 18 incontri sul
territorio. Alle ore 10 previsto il saluto di Pier Francesco
Corcione, direttore dell’Uib che sarà seguito da quello di
Luca Patti, ad del Lanificio Zignone e membro del Co-
mitato Scientifico del Digital Innovation Hub Piemonte.
Seguiranno una relazione sugli “strumenti del Piano Na-
zionale Industria 4.0” a cura di Andrea Bianchi, direttore
Area Politiche Industriali di Confindustria. Sul tema “Di-
gital Innovation Hub: ‘one stop shop’ per le imprese’ toc-
cheràpoiaFrancoDeregibus,responsabileDIHPiemonte.
A seguire, su “Strategie di business e innovazione digitale:
creare valore nella Digital Transformation”, interverrà
Leonardo Quattrocchi, manager e docente Luiss. Avanti,
poi, con “La manifattura del futuro: processi, applicazioni
e tecnologie abilitanti” con Paolo Dondo e Aldo Tempesti
del Cluster Made in Italy. Infine, la case history aziendali
Nicolas Mosca, amministratore delegato della Mosca srl.
Al pomeriggio dlle ore 14,30 laboratori tematici.
LAVORO&GIOVANIIt’s my life
La lezione
di Pietro Sella
l’ottimista
«Questo è il miglior momento
della storia per nascere»: inizia
così lo speech motivazionale di
Pietro Sella, amministratore de-
legato del Gruppo Banca Sella,
che ha dato il via al programma
di‘It’smylife’.Lasuaèstatauna
appassionata confutazione del-
la«cantilenadelpessimismoche
uccide il futuro», che racconta il
presente come un cupo momen-
to di crisi. Siamo nel bel mezzo
di un cambiamento epocale, co-
sì rapido e imprevisto che non
riusciamoametabolizzarlo,tan-
tomenoaprevedernel’evoluzio-
ne: per questo ci spaventa. Cer-
to, gran parte dei lavori di oggi
sono destinati a sparire, così co-
me la rivoluzione industriale ha
spazzato via gran parte del la-
voro agricolo. Ma ne nasceran-
no tanti altri, anche se ancora
non riusciamo a immaginarli.
Il ritmo dell’innovazione cresce
in modo esponenziale e ciò che
poco fa sembrava fantascienza,
comel’autochesiguidadasola,
oggi è realtà. Gli sviluppi di ro-
botica, nanotecnologie, intelli-
genza artificiale, neuroscienze,
biotecnologie, bioinformatica ci
stanno portando a traguardi im-
pensati che - dalla carne senza
animali alle fonti energetiche
non inquinanti - potranno cam-
biare il futuro del pianeta.
Per poter cogliere i benefici di
questarivoluzione,occorremet-
tere da parte i vecchi schemi e
imparare a convivere con un
continuo e rapido cambiamento
in cui scompaiono le certezze:
un’azienda non durerà più di 15
anni, quindi anche i lavoratori
devono essere pronti a trasfor-
marsi continuamente. Ma le
barriere di accesso al mercato,
sempre più ridotte, annullano
ognirenditadiposizioneeapro-
no inedite possibilità: due tren-
tenni in cerca di impiego pos-
sono creare una microscopica
startup-Whatsapp-cheinquat-
tro anni soppianta gli Sms, il
prodotto più redditizio dei co-
lossi della telefonia, per essere
poi acquistata a peso d’oro da
Facebook,chepochianniprima
aveva rifiutato la candidatura di
uno di loro.
I giovani hanno oggi davanti
l’embrione di una nuova eco-
nomia: accessibile, non inqui-
nante, meritocratica, guidata
dall’informazione. Nuove infi-
nite possibilità di parteciparvi si
aprono, per chi sarà pronto al
cambiamento:maquestoneces-
sita di un ecosistema che favo-
risca e coltivi la creatività e l’in-
novazione.
E dunque, in primis, occorre
avere un atteggiamento positi-
vo, essere ottimisti, curiosi, non
stancarsi mai di imparare. E
quindi viaggiare, conoscere, es-
sere aperti, abitare nel mondo:
«oggi non importa dove nasci,
con la testa puoi essere dovun-
que,ancheseseinatoaPortula».
E poi le relazioni: lavorare in
team, interconnettersi, scam-
biare idee, coltivare i networks.
Fondamentale è poi l’attitudine
a intraprendere, provare, ri-
schiare: «il fallimento è sempre
utile, ci insegna molto».
Tutto questo non esime però
dalla più classica delle ricette:
studiare e lavorare tanto, perché
quello che chiamiamo talento
non sempre è innato, ma spesso
nasce da un duro lavoro. E, pro-
prio per questo, è necessario che
ciò che facciamo ci piaccia: e
dunque occorre scoprire, segui-
reecoltivarelepropriepassioni,
a qualunque costo, senza rispar-
miarsi. Quindi scovare il pro-
prio particolare talento, spesso
nascosto e non valorizzato, per-
ché«italentisonotantiediversi,
e non si misurano solo col Quo-
ziente Intellettivo».
«Quello che abbiamo davanti
può davvero essere il migliore
dei mondi possibili, se sappia-
mo coglierne le opportunità».
l Simona Perolo
‘IT’S MY LIFE’ Università e aziende si sono presentate ai giovani durante un inedito evento all’ex lanificio Sella.
Immaginare il futuro nell’antico opificio
Una panoramica delle pos-
sibilità, sia formative che
professionali, per aiutare i
giovani a scegliere il pro-
prio futuro: questo è stato
‘It’s my life’, l’evento de-
dicato all’orientamento uni-
versitario e lavorativo che
venerdì e sabato scorsi si è
svolto negli spazi dell’ex
Lanificio Sella, inauguran-
do un format del tutto
nuovo per il Biellese.
Quest’anno, infatti, all’or-
mai classico appuntamento
con il mondo delle uni-
versità organizzato dall’as-
sociazione BI Young, giun-
to alla sua 5a edizione, è
stata abbinata una inedita
kermesse dedicata al mon-
do del lavoro, promossa da
Officine Lavoro: un gruppo
di manager di aziende biel-
lesi, uniti dall’obiettivo di
avvicinare domanda e of-
ferta di lavoro, anche at-
traverso nuovi modi di re-
lazionarsi con il territorio.
Così, da un lato, negli
spazi dell’università azien-
dale del Gruppo Sella, tren-
ta atenei da tutto il nord
Italia - università, politec-
nici, accademie, Its, oltre
all’Informagiovani di Biella
e all’Esercito Italiano - han-
no presentato le proprie
proposte formative. Ad af-
fiancarli, laboratori pratici
dedicati alla ricerca del la-
voro e alla scrittura del
curriculum, a cura del Cen-
tro per l’impiego di Biella.
Contemporaneamente, nel
vicino auditorium del Sel-
laLab, trenta relatori - im-
prenditori, manager, esperti
di Risorse Umane, pro-
venienti dalle principali
aziende biellesi e dalla pub-
blica amministrazione - si
sono alternati al microfono
per condividere storie, espe-
rienze, consigli e soprat-
tutto per delineare in modo
corale un quadro delle pos-
sibilità occupazionali pre-
senti nel Biellese.
Ne è emerso il quadro di un
territorio in cui le aziende
continuano ad assumere,
seppure meno che in pas-
sato, ma spesso faticano a
trovare una risposta alle
proprie esigenze di per-
sonale: è il mismatching, il
disallineamento tra doman-
da e offerta di lavoro, se-
gnalato da tutti i relatori.
Da un lato si rileva, tra i
candidati, una carenza di
alcune competenze speci-
fiche: mancano soprattutto
skills tecniche, ma anche
linguistiche o commerciali,
per non parlare delle soft
skills, le sempre più ri-
chieste competenze trasver-
sali. Dall’altro c’è anche lo
scarso appeal esercitato sui
giovani da settori come il
tessile, che nel Biellese rap-
presenta tuttora il 44% delle
imprese. Il risultato è che
mediamente solo una su
quattro delle candidature
che arrivano alle aziende è
coerente con il profilo ri-
chiesto.
Infine, una serie di incontri
ha fornito indicazioni pra-
tiche sui nuovi strumenti
per trovare lavoro, dalla
cura della propria imma-
gine sul web al networking,
sul modo di affrontare le
selezioni, sulle opportunità
nella Pubblica Amministra-
zione e nella sanità.
Un fitto susseguirsi di pro-
tagonisti del mondo pro-
duttivo e delle istituzioni
biellesi, introdotto dalla te-
stimonianza d’eccezione di
Pietro Sella e completato da
momenti più conviviali,
con il formatore ‘fuori dagli
schemi’ Enzo Memoli e
con Leonardo De Carli,
attore, blogger e youtuber:
un simbolo delle oppor-
tunità che le tecnologie di-
gitali possono dischiudere a
chi le sa sfruttare.
Il binomio università-im-
prese ha consentito di at-
trarre sia gli studenti al-
l’ultimo anno delle scuole
superiori, che hanno potuto
così disporre di ulteriori
elementi per scegliere l’u-
niversità, sia un pubblico
più ampio di giovani e
meno giovani alla ricerca di
un lavoro, che hanno avuto
l’opportunità di lanciare
uno sguardo diretto alle
realtà imprenditoriali del
territorio.
«E’ stata un’opportunità
unica - commenta l’idea-
trice del progetto Silvia Ba-
siglio, responsabile Risorse
umane di Manuex - per
unire due mondi, i giovani
e i manager d’azienda, in
un confronto pratico e di-
retto fra domanda ed of-
ferta lavorativa. Un mo-
mento necessario, perché
un’azienda non è una sca-
tola poggiata su di un ter-
ritorio, ma con esso ne-
cessita di respirare, scam-
biare energie, in un pro-
cesso osmotico».
l S.P.
LA LEZIONE DI PIETRO SELLA L’ad del Gruppo Banca Sella ha aperto il salone It’s my life tenuto nel fine settimana (Foto Sartini)
Studiareelavorare
tanto,oggièiltempo
dellegrandioccasioni
Bisognaperò
superarelepaure
IL GRUPPO Gli organizzatori dell’evento: BI Young e Officine Lavoro.
A destra in alto Silvia Basiglio, Hr Manuex, e Nicolò Gallo, di BI Young
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  • 1. 2 | Eco di Biella | LUNEDÌ 29 GENNAIO 2018 PRIMO PIANO IL WORKSHOP DI DOMANI ALL’UIB Industry 4.0, storie e novità BigData,cloudmanifacturing,automazionecognitiva,in- ternet of things, smart manifacturing, sharing economy... Cosa accomuna tutti questi termini? Sono tutti concetti legati all’Industria 4.0, il frutto della cosiddetta Quarta Ri- voluzioneindustriale.Questosaràiltemaalcentrodelwor- kshop “Industry 4.0: strumenti operativi, tecnologie e ser- vizi di supporto per le imprese”, in programma domani, martedì, all’Unione Industriale Biellese. L’evento sarà la tappa piemontese del programma ideato da Confindustria che si snoderà a livello nazionale attraverso 18 incontri sul territorio. Alle ore 10 previsto il saluto di Pier Francesco Corcione, direttore dell’Uib che sarà seguito da quello di Luca Patti, ad del Lanificio Zignone e membro del Co- mitato Scientifico del Digital Innovation Hub Piemonte. Seguiranno una relazione sugli “strumenti del Piano Na- zionale Industria 4.0” a cura di Andrea Bianchi, direttore Area Politiche Industriali di Confindustria. Sul tema “Di- gital Innovation Hub: ‘one stop shop’ per le imprese’ toc- cheràpoiaFrancoDeregibus,responsabileDIHPiemonte. A seguire, su “Strategie di business e innovazione digitale: creare valore nella Digital Transformation”, interverrà Leonardo Quattrocchi, manager e docente Luiss. Avanti, poi, con “La manifattura del futuro: processi, applicazioni e tecnologie abilitanti” con Paolo Dondo e Aldo Tempesti del Cluster Made in Italy. Infine, la case history aziendali Nicolas Mosca, amministratore delegato della Mosca srl. Al pomeriggio dlle ore 14,30 laboratori tematici. LAVORO&GIOVANIIt’s my life La lezione di Pietro Sella l’ottimista «Questo è il miglior momento della storia per nascere»: inizia così lo speech motivazionale di Pietro Sella, amministratore de- legato del Gruppo Banca Sella, che ha dato il via al programma di‘It’smylife’.Lasuaèstatauna appassionata confutazione del- la«cantilenadelpessimismoche uccide il futuro», che racconta il presente come un cupo momen- to di crisi. Siamo nel bel mezzo di un cambiamento epocale, co- sì rapido e imprevisto che non riusciamoametabolizzarlo,tan- tomenoaprevedernel’evoluzio- ne: per questo ci spaventa. Cer- to, gran parte dei lavori di oggi sono destinati a sparire, così co- me la rivoluzione industriale ha spazzato via gran parte del la- voro agricolo. Ma ne nasceran- no tanti altri, anche se ancora non riusciamo a immaginarli. Il ritmo dell’innovazione cresce in modo esponenziale e ciò che poco fa sembrava fantascienza, comel’autochesiguidadasola, oggi è realtà. Gli sviluppi di ro- botica, nanotecnologie, intelli- genza artificiale, neuroscienze, biotecnologie, bioinformatica ci stanno portando a traguardi im- pensati che - dalla carne senza animali alle fonti energetiche non inquinanti - potranno cam- biare il futuro del pianeta. Per poter cogliere i benefici di questarivoluzione,occorremet- tere da parte i vecchi schemi e imparare a convivere con un continuo e rapido cambiamento in cui scompaiono le certezze: un’azienda non durerà più di 15 anni, quindi anche i lavoratori devono essere pronti a trasfor- marsi continuamente. Ma le barriere di accesso al mercato, sempre più ridotte, annullano ognirenditadiposizioneeapro- no inedite possibilità: due tren- tenni in cerca di impiego pos- sono creare una microscopica startup-Whatsapp-cheinquat- tro anni soppianta gli Sms, il prodotto più redditizio dei co- lossi della telefonia, per essere poi acquistata a peso d’oro da Facebook,chepochianniprima aveva rifiutato la candidatura di uno di loro. I giovani hanno oggi davanti l’embrione di una nuova eco- nomia: accessibile, non inqui- nante, meritocratica, guidata dall’informazione. Nuove infi- nite possibilità di parteciparvi si aprono, per chi sarà pronto al cambiamento:maquestoneces- sita di un ecosistema che favo- risca e coltivi la creatività e l’in- novazione. E dunque, in primis, occorre avere un atteggiamento positi- vo, essere ottimisti, curiosi, non stancarsi mai di imparare. E quindi viaggiare, conoscere, es- sere aperti, abitare nel mondo: «oggi non importa dove nasci, con la testa puoi essere dovun- que,ancheseseinatoaPortula». E poi le relazioni: lavorare in team, interconnettersi, scam- biare idee, coltivare i networks. Fondamentale è poi l’attitudine a intraprendere, provare, ri- schiare: «il fallimento è sempre utile, ci insegna molto». Tutto questo non esime però dalla più classica delle ricette: studiare e lavorare tanto, perché quello che chiamiamo talento non sempre è innato, ma spesso nasce da un duro lavoro. E, pro- prio per questo, è necessario che ciò che facciamo ci piaccia: e dunque occorre scoprire, segui- reecoltivarelepropriepassioni, a qualunque costo, senza rispar- miarsi. Quindi scovare il pro- prio particolare talento, spesso nascosto e non valorizzato, per- ché«italentisonotantiediversi, e non si misurano solo col Quo- ziente Intellettivo». «Quello che abbiamo davanti può davvero essere il migliore dei mondi possibili, se sappia- mo coglierne le opportunità». l Simona Perolo ‘IT’S MY LIFE’ Università e aziende si sono presentate ai giovani durante un inedito evento all’ex lanificio Sella. Immaginare il futuro nell’antico opificio Una panoramica delle pos- sibilità, sia formative che professionali, per aiutare i giovani a scegliere il pro- prio futuro: questo è stato ‘It’s my life’, l’evento de- dicato all’orientamento uni- versitario e lavorativo che venerdì e sabato scorsi si è svolto negli spazi dell’ex Lanificio Sella, inauguran- do un format del tutto nuovo per il Biellese. Quest’anno, infatti, all’or- mai classico appuntamento con il mondo delle uni- versità organizzato dall’as- sociazione BI Young, giun- to alla sua 5a edizione, è stata abbinata una inedita kermesse dedicata al mon- do del lavoro, promossa da Officine Lavoro: un gruppo di manager di aziende biel- lesi, uniti dall’obiettivo di avvicinare domanda e of- ferta di lavoro, anche at- traverso nuovi modi di re- lazionarsi con il territorio. Così, da un lato, negli spazi dell’università azien- dale del Gruppo Sella, tren- ta atenei da tutto il nord Italia - università, politec- nici, accademie, Its, oltre all’Informagiovani di Biella e all’Esercito Italiano - han- no presentato le proprie proposte formative. Ad af- fiancarli, laboratori pratici dedicati alla ricerca del la- voro e alla scrittura del curriculum, a cura del Cen- tro per l’impiego di Biella. Contemporaneamente, nel vicino auditorium del Sel- laLab, trenta relatori - im- prenditori, manager, esperti di Risorse Umane, pro- venienti dalle principali aziende biellesi e dalla pub- blica amministrazione - si sono alternati al microfono per condividere storie, espe- rienze, consigli e soprat- tutto per delineare in modo corale un quadro delle pos- sibilità occupazionali pre- senti nel Biellese. Ne è emerso il quadro di un territorio in cui le aziende continuano ad assumere, seppure meno che in pas- sato, ma spesso faticano a trovare una risposta alle proprie esigenze di per- sonale: è il mismatching, il disallineamento tra doman- da e offerta di lavoro, se- gnalato da tutti i relatori. Da un lato si rileva, tra i candidati, una carenza di alcune competenze speci- fiche: mancano soprattutto skills tecniche, ma anche linguistiche o commerciali, per non parlare delle soft skills, le sempre più ri- chieste competenze trasver- sali. Dall’altro c’è anche lo scarso appeal esercitato sui giovani da settori come il tessile, che nel Biellese rap- presenta tuttora il 44% delle imprese. Il risultato è che mediamente solo una su quattro delle candidature che arrivano alle aziende è coerente con il profilo ri- chiesto. Infine, una serie di incontri ha fornito indicazioni pra- tiche sui nuovi strumenti per trovare lavoro, dalla cura della propria imma- gine sul web al networking, sul modo di affrontare le selezioni, sulle opportunità nella Pubblica Amministra- zione e nella sanità. Un fitto susseguirsi di pro- tagonisti del mondo pro- duttivo e delle istituzioni biellesi, introdotto dalla te- stimonianza d’eccezione di Pietro Sella e completato da momenti più conviviali, con il formatore ‘fuori dagli schemi’ Enzo Memoli e con Leonardo De Carli, attore, blogger e youtuber: un simbolo delle oppor- tunità che le tecnologie di- gitali possono dischiudere a chi le sa sfruttare. Il binomio università-im- prese ha consentito di at- trarre sia gli studenti al- l’ultimo anno delle scuole superiori, che hanno potuto così disporre di ulteriori elementi per scegliere l’u- niversità, sia un pubblico più ampio di giovani e meno giovani alla ricerca di un lavoro, che hanno avuto l’opportunità di lanciare uno sguardo diretto alle realtà imprenditoriali del territorio. «E’ stata un’opportunità unica - commenta l’idea- trice del progetto Silvia Ba- siglio, responsabile Risorse umane di Manuex - per unire due mondi, i giovani e i manager d’azienda, in un confronto pratico e di- retto fra domanda ed of- ferta lavorativa. Un mo- mento necessario, perché un’azienda non è una sca- tola poggiata su di un ter- ritorio, ma con esso ne- cessita di respirare, scam- biare energie, in un pro- cesso osmotico». l S.P. LA LEZIONE DI PIETRO SELLA L’ad del Gruppo Banca Sella ha aperto il salone It’s my life tenuto nel fine settimana (Foto Sartini) Studiareelavorare tanto,oggièiltempo dellegrandioccasioni Bisognaperò superarelepaure IL GRUPPO Gli organizzatori dell’evento: BI Young e Officine Lavoro. A destra in alto Silvia Basiglio, Hr Manuex, e Nicolò Gallo, di BI Young Il Biellese assume sia pur meno che in passato, ma fatica a trovare le figure necessarie