#Iorestoacasa….con le mie emozioni è un service per la comunità volto a diffondere alcune indicazioni utili per proteggere il nostro benessere psico-emotivo in questo momento di emergenza e di forte stress quotidiano.
Consigli pratici per superare stress: Ansia legata alla nuova coronavirus - fronteggiare l'incertezza, i timori e lo stress.
Ci sono molte cose che puoi fare per gestire la tua ansia.
Depressione e Ansia - Progetto Itaca Bergamoprogettoitaca
Questo video è uno degli strumenti che ITACA sviluppa per aiutare a combattere depressione e ansia. Aiutaci in queso lavoro, donaci il tuo 5 per mille. Per te è gratuito, per noi è molto! C.F. 95140330168
Stefano Eleuteri - Sviluppare l’immunità psicologica all’epidemia del Coronav...Stefano Saladino
Per aiutarvi a sostenervi durante questo periodo, questa sessione online si concentra sui modi in cui è possibile “Costruire l’immunità psicologica durante l’epidemia del virus COVID-19”. Identificheremo e riconosceremo le emozioni che potreste provare e vi daremo suggerimenti pratici per affrontare la situazione durante questo periodo.
I COMPORTAMENTI NEGATIVI SUL LAVORO E IL MOBBINGDrughe .it
PENSIAMO....
Un lavoratore depresso a seguito di mobbing potrebbe essere:
* Il pilota del nostro aereo
* Il manovratore di scambi del nostro treno
* L'autista dell'autobus scolastico dei nostri figli
* L'operatore sanitario a cui affidiamo la vita
Questo elenco di materiali stampabili sono utili a richiedere l'intervento della ASL di riferimento, per i casi di disturbo da accumulo.
Non può tenere conto delle caratteristiche di ogni singola situazione e va considerata solo una traccia, è consigliato comunque rivolgersi ad un legale, prima di intraprendere qualsiasi azione.
Potete scaricare la versione modificabile della lettera a questo indirizzo: www.disposons.it/docs/Lettera_Servizi_sociali.docx
Per informazioni, scrivete a info@disposons.it
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Ci sono molte cose che puoi fare per gestire la tua ansia.
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Questo video è uno degli strumenti che ITACA sviluppa per aiutare a combattere depressione e ansia. Aiutaci in queso lavoro, donaci il tuo 5 per mille. Per te è gratuito, per noi è molto! C.F. 95140330168
Stefano Eleuteri - Sviluppare l’immunità psicologica all’epidemia del Coronav...Stefano Saladino
Per aiutarvi a sostenervi durante questo periodo, questa sessione online si concentra sui modi in cui è possibile “Costruire l’immunità psicologica durante l’epidemia del virus COVID-19”. Identificheremo e riconosceremo le emozioni che potreste provare e vi daremo suggerimenti pratici per affrontare la situazione durante questo periodo.
I COMPORTAMENTI NEGATIVI SUL LAVORO E IL MOBBINGDrughe .it
PENSIAMO....
Un lavoratore depresso a seguito di mobbing potrebbe essere:
* Il pilota del nostro aereo
* Il manovratore di scambi del nostro treno
* L'autista dell'autobus scolastico dei nostri figli
* L'operatore sanitario a cui affidiamo la vita
Questo elenco di materiali stampabili sono utili a richiedere l'intervento della ASL di riferimento, per i casi di disturbo da accumulo.
Non può tenere conto delle caratteristiche di ogni singola situazione e va considerata solo una traccia, è consigliato comunque rivolgersi ad un legale, prima di intraprendere qualsiasi azione.
Potete scaricare la versione modificabile della lettera a questo indirizzo: www.disposons.it/docs/Lettera_Servizi_sociali.docx
Per informazioni, scrivete a info@disposons.it
IL MOBBING LE RAGIONI PER NON ALZARE BANDIERA BIANCADrughe .it
Dalla semplice inimicizia alla persecuzione mirata. Il mobbing nasce sul luogo di lavoro. È il frutto di invidie, rivalità, riorganizzazioni aziendali. La “vittima” si sente progressivamente isolata, perde amicizie e salute. Ma non deve cedere.
Lorenza Armano
Un viaggio nel rischio burnout cui è soggetto ogni caregiver familiare. Può l'autoempatia ( CNV Model - Marshall Rosenberg) essere una leva di miglioramento del benessere personale?
Soffrire di ansia e attacchi di panico è diventato molto diffuso nel mondo moderno. Apprendere le modalità per combattere l'ansia è diventata una priorità per chi vuole avere una vita migliore
Psiconcologia: quando il cancro colpisce la famigliaLuca Mazzucchelli
Psiconcologia: quando il cancro colpisce la famiglia. Un intervento di Luca Mazzucchelli, psicologo di Milano, sul ruolo della rete di salvataggio dei pazienti oncologici.
Ansia e panico ai tempi del CoronavirusLuisa Fossati
Una pandemia è già di per sé una situazione che genera stress. ma cosa accade quando, senza che ce ne rendiamo conto, l'ansia e il senso di impotenza presenti vanno a legarsi a vecchie ansie e paure passate? scoprilo in questo video
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...Pill Reminder
Vivere con una malattia cronica non è solo fisicamente esauriente, ma anche emotivamente sfidante. Può essere una montagna russa di emozioni che va dalla frustrazione, all'ansia, alla disperazione e alla determinazione. La malattia cronica spesso comporta dolore, limitazioni e imprevedibilità, che possono avere un impatto sulla salute mentale di una persona. In questo articolo, esploreremo il costo emotivo di vivere con una malattia cronica e forniremo strategie per gestire queste emozioni.
La frustrazione è un'emozione comune che le persone con malattia cronica sperimentano. Può essere frustrante avere limitazioni e non essere in grado di fare ciò che si faceva in passato. Può anche essere frustrante quando i medici non riescono a trovare una cura o a fornire un trattamento efficace. Questa frustrazione può spesso portare a rabbia, che può influire negativamente sulla salute mentale di una persona. Un modo per gestire la frustrazione è concentrarsi su ciò che si può fare invece di ciò che non si può fare. Impostare obiettivi realistici e celebrare piccole vittorie può anche aiutare.
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdfnadine benedetti
FALSI RICORDI, MISURE DI SICUREZZA E MECCANISMI DI AUTODIFESA INCONSCI,
DISTORSIONI PERCETTIVE O DI GIUDIZIO E ATTRIBUZIONE
Conoscere bene ciò che distorce di solito il nostro giudizio e le protezioni che per noi sono più distintive è il primo
passo per poterci liberare sia di questi automatismi che dei sintomi nevrotici e imparare a scegliere davvero; conoscere
le riflessioni e le azioni che si sono dimostrate più utili per la maggioranza di coloro che hanno deciso di intraprendere
questo percorso (le tecniche definite oggi cognitivo-comportamentali) e quindi leggere i libri sottolineati nella prima
parte di questo documento, è il naturale passo successivo. Conosco persone divenute abbastanza obiettive e abili nella
risoluzione di problemi e incombenze dopo aver subìto per molti anni alcuni dei più deleteri di questi processi mentali
coatti.
Credo che, oltre a conoscere di ognuna delle reazioni elencate gli esempi più rappresentativi nelle nostre azioni passate
e nel presente, ci permetta di liberarcene anche riflettere su ciò che Jung scrisse su cos'è in generale una nevrosi e su
quali ne siano più spesso l'origine e la soluzione, perché i sintomi nevrotici sono esagerazioni dolorose molto difficili da
gestire di reazioni inconsce comuni a tutti (un progetto è meglio concepito e realizzato quando si ha una visione
d'insieme: ecco perché può aiutarci leggere i commenti in corsivo della prima metà di questo documento dedicati
soprattutto a Jung e al suo concetto generale di nevrosi come difesa della personalità spesso nata nell'infanzia a causa
delle decisioni più negative dei genitori, una reazione involontaria deleteria e duratura). Tenete presente che molti libri
sulla meditazione e alcuni saggi sul buddismo indicano come meta ideale di ogni individuo proprio l'emancipazione
della coscienza dall'automatizzazione e anch'essi citano esempi di chi l'ha gradualmente raggiunta. Purtroppo però
ancora oggi molti psichiatri sfruttano soprattutto la maggiore inconsapevolezza e presenza in alcune persone di tali
meccanismi di distorsione o difesa (oppure la loro ingannevole apparenza) per diagnosticare un disturbo di personalità,
cioè una malattia incredibilmente vaga, ma classificata come cronica pressoché costituzionale e grave e riguardo alla cui
origine e al cui trattamento i manuali di psichiatria e la prassi nota non si pronunciano se non per far internare e
costringere a psicofarmaci estremamente dannosi i disoccupati (anche giovani) e chi non riesce a pagare l'affitto (la
disoccupazione è considerata uno dei principali sintomi di questi disturbi fin dalle prime e classiche loro definizioni,
anche se oggi c'è chi vede persone con patologie mentali gravi e croniche ovunque e anche tra i lavoratori).
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Dalla semplice inimicizia alla persecuzione mirata. Il mobbing nasce sul luogo di lavoro. È il frutto di invidie, rivalità, riorganizzazioni aziendali. La “vittima” si sente progressivamente isolata, perde amicizie e salute. Ma non deve cedere.
Lorenza Armano
Un viaggio nel rischio burnout cui è soggetto ogni caregiver familiare. Può l'autoempatia ( CNV Model - Marshall Rosenberg) essere una leva di miglioramento del benessere personale?
Soffrire di ansia e attacchi di panico è diventato molto diffuso nel mondo moderno. Apprendere le modalità per combattere l'ansia è diventata una priorità per chi vuole avere una vita migliore
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Vivere con una malattia cronica non è solo fisicamente esauriente, ma anche emotivamente sfidante. Può essere una montagna russa di emozioni che va dalla frustrazione, all'ansia, alla disperazione e alla determinazione. La malattia cronica spesso comporta dolore, limitazioni e imprevedibilità, che possono avere un impatto sulla salute mentale di una persona. In questo articolo, esploreremo il costo emotivo di vivere con una malattia cronica e forniremo strategie per gestire queste emozioni.
La frustrazione è un'emozione comune che le persone con malattia cronica sperimentano. Può essere frustrante avere limitazioni e non essere in grado di fare ciò che si faceva in passato. Può anche essere frustrante quando i medici non riescono a trovare una cura o a fornire un trattamento efficace. Questa frustrazione può spesso portare a rabbia, che può influire negativamente sulla salute mentale di una persona. Un modo per gestire la frustrazione è concentrarsi su ciò che si può fare invece di ciò che non si può fare. Impostare obiettivi realistici e celebrare piccole vittorie può anche aiutare.
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdfnadine benedetti
FALSI RICORDI, MISURE DI SICUREZZA E MECCANISMI DI AUTODIFESA INCONSCI,
DISTORSIONI PERCETTIVE O DI GIUDIZIO E ATTRIBUZIONE
Conoscere bene ciò che distorce di solito il nostro giudizio e le protezioni che per noi sono più distintive è il primo
passo per poterci liberare sia di questi automatismi che dei sintomi nevrotici e imparare a scegliere davvero; conoscere
le riflessioni e le azioni che si sono dimostrate più utili per la maggioranza di coloro che hanno deciso di intraprendere
questo percorso (le tecniche definite oggi cognitivo-comportamentali) e quindi leggere i libri sottolineati nella prima
parte di questo documento, è il naturale passo successivo. Conosco persone divenute abbastanza obiettive e abili nella
risoluzione di problemi e incombenze dopo aver subìto per molti anni alcuni dei più deleteri di questi processi mentali
coatti.
Credo che, oltre a conoscere di ognuna delle reazioni elencate gli esempi più rappresentativi nelle nostre azioni passate
e nel presente, ci permetta di liberarcene anche riflettere su ciò che Jung scrisse su cos'è in generale una nevrosi e su
quali ne siano più spesso l'origine e la soluzione, perché i sintomi nevrotici sono esagerazioni dolorose molto difficili da
gestire di reazioni inconsce comuni a tutti (un progetto è meglio concepito e realizzato quando si ha una visione
d'insieme: ecco perché può aiutarci leggere i commenti in corsivo della prima metà di questo documento dedicati
soprattutto a Jung e al suo concetto generale di nevrosi come difesa della personalità spesso nata nell'infanzia a causa
delle decisioni più negative dei genitori, una reazione involontaria deleteria e duratura). Tenete presente che molti libri
sulla meditazione e alcuni saggi sul buddismo indicano come meta ideale di ogni individuo proprio l'emancipazione
della coscienza dall'automatizzazione e anch'essi citano esempi di chi l'ha gradualmente raggiunta. Purtroppo però
ancora oggi molti psichiatri sfruttano soprattutto la maggiore inconsapevolezza e presenza in alcune persone di tali
meccanismi di distorsione o difesa (oppure la loro ingannevole apparenza) per diagnosticare un disturbo di personalità,
cioè una malattia incredibilmente vaga, ma classificata come cronica pressoché costituzionale e grave e riguardo alla cui
origine e al cui trattamento i manuali di psichiatria e la prassi nota non si pronunciano se non per far internare e
costringere a psicofarmaci estremamente dannosi i disoccupati (anche giovani) e chi non riesce a pagare l'affitto (la
disoccupazione è considerata uno dei principali sintomi di questi disturbi fin dalle prime e classiche loro definizioni,
anche se oggi c'è chi vede persone con patologie mentali gravi e croniche ovunque e anche tra i lavoratori).
1. A cura della dr.ssa Letizia Servillo
Psicologa – Psicoterapeuta Sistemico Relazionale
Socia fondatrice Rotary Acerra-Casalnuovo Aniello Montano
2. #Iorestoacasa….con le mie emozioni è un service per la comunità
volto a diffondere alcune indicazioni utili per proteggere il nostro
benessere psico-emotivo in questo momento di emergenza e di forte
stress quotidiano.
3. Infatti, diversi studi epidemiologici, sottolineano come lo stress
emotivo, qualora prolungato nel tempo, potrebbe causare un
indebolimento delle difese immunitarie oltre che logorare le risorse
psicofisiche che garantiscono il benessere globali dell'individuo.
Rendendolo così più vulnerabile.
4. La paura, l’ansia, la confusione, lo smarrimento, la
frustrazione sono risposte del tutto normali, in piccole
quantità ovviamente, di fronte ad una situazione che minaccia
la nostra sopravvivenza, come il Covid-19.
5. A questi vissuti vanno aggiunti altri elementi sociali e
ambientali, quali l’isolamento, la convivenza forzata, la
conflittualità familiare, l’instabilità economica, la
mancanza di controllo sugli eventi presenti e futuri
possono aumentare considerevolmente i livelli di tali vissuti
emotivi, rendendoci le giornate ancora più pesanti e stressanti,
con serie ripercussioni sul nostro stesso benessere mentale.
7. 1. Non dimentichiamodi RESPIRARE!
Il respiro profondo, infatti, ci permette di fermare temporaneamente il pensiero e l’emozione nel qui
ed ora, con il beneficio di calmare la mente e ritrovare energia. Un vero e proprio esercizio di
concentrazione e depurazione dai pensieri intrusivi e compulsivi. Rilassiamoci, non possiamo
controllare tutto in questo momento.
8. 2. Mantenerelapropriaroutinegiornaliera
È importante mantenete i ritmi circadiani e un’organizzazione del tempo, onde evitare confusione e
disordine, che aumentano la sensazione di mancanza di controllo. Quindi, alzatevi, fate colazione,
lavatevi, vestitevi e seguite i successivi passaggi.
9. 3. NONPASSARE LE GIORNATE A SEGUIRE NOTIZIESUL COVID-19.
Cercare pochissime fonti di informazione affidabili, limitandone la lettura massimo due volte al
giorno.
Evitare fake news. È importante infatti prima di inoltrare verificarne sempre l’attendibilità. Far
riferimento alle informazioni istituzionali locali e/o ministeriali, sui siti ufficiali.
10. 4. Recuperiamo le nostre passioni o scopriamo nuovi hobbies.
In questa fase, occorre dedicarsi ad attività pratiche, manuali e/o intellettuali (scrivere, disegnare, giardinaggio,
cucinare), da poter far in casa, finalizzate all’occupazione, piuttosto che restare in uno stato di continua pre-
occupazione.
11. 5. Evitare conflitti che amplificano le emozioni negative.
L’isolamento, la convivenza forzata possono creare maggiori incomprensioni, fonti di disagio e conflitti. Essi
possono rendere lo stare in casa ancora più frustante e opprimente. Occorre, dunque, per il momento, ovviamente
se non si tratta di situazioni di violenza che vanno tempestivamente segnalate alle autorità competenti, mettere in
pausa il conflitto, sia in presenza che a distanza, adottando strategie più adattive e funzionali, non sforzandosi di
condividere tutto. Solo uniti ce la faremo.
12. 6. Attivare il “wifi” sociale: #distantimauniti
Una delle conseguenze del contagio è la solitudine. Ma le relazioni sociali sono fondamentali per stare bene,
anche da un punto di vista fisiologico. Quindi attivate la vostra rete virtuale e sociale, con videochiamate e
messaggi. Non vi dimenticate degli anziani. Questo è il momento di coltivare le relazioni, ora non abbiamo più
scuse.