1. Il Sito Istituzionale
Negli ultimi anni la rete offre tanti tutorial e strumenti anche open source per la realizzazione
di un sito web, ovvero dei content management system, in acronimo CMS (sistema di
gestione dei contenuti in italiano), è uno strumento software, installato su un server web, il
cui compito è facilitare la gestione dei contenuti di siti web, svincolando il webmaster da
conoscenze tecniche specifiche di programmazione Web.
Per la realizzazione di siti privati ci si può tranquillamente imbattere autonomamente, ma per
siti di pubbliche amministrazioni e aziendali, per essere tranquilli in termini legislativi e di
privacy consiglio di rivolgersi ad esperti del settore o imprese che sviluppano siti web e che
garantiscano le finalità per cui è commissionato il sito.
Nello specifico un sito Istituzionale deve contenere alcune caratteristiche indispensabili
dettate anche dal codice amministrazione digitale (Capo V sez.I Art.53 comma 1, Le
pubbliche amministrazioni ... realizzano siti istituzionali su reti telematiche che rispettano i
principi di accessibilità, nonché di elevata usabilità e reperibilità, anche da parte delle persone
disabili, completezza di informazione, chiarezza di linguaggio, affidabilità, semplicità di
consultazione, qualità, omogeneità ed interoperabilità. Sono in particolare resi facilmente
reperibili e consultabili i dati di cui all'articolo 54. 1-bis. Le pubbliche amministrazioni
pubblicano, ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, anche il
catalogo dei dati e dei metadati definitivi, nonché delle relative banche dati in loro possesso e
i regolamenti che disciplinano l'esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo di
tali dati e metadati, fatti salvi i dati presenti in Anagrafe tributaria. 1-ter. Con le regole
tecniche di cui all'articolo 71 sono definite le modalità per la realizzazione e la modifica dei
siti delle amministrazioni.)
Già dall’Art.53 su menzionato, prendiamo coscienza delle difficoltà che dobbiamo superare
nella realizzazione di un sito nel rispetto di quanto in esso stabilito, in aggiunta vi è:
● il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, che interviene in materia di riordino della
disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicita', trasparenza e
diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni;
● il Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 codice in materia di protezione dei dati
personali, [doc. web n. 3118884] prescrive l’individuazione delle modalità semplificate per
l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie - 8 maggio 2014
(Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014) Registro dei provvedimenti
n. 229 dell'8 maggio 2014(vedi Infografica), la Delibera Anac (Autorità Nazionale
Anticorruzione) numero 39 del 20 gennaio 2016;
● Le Indicazioni alle Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, decreto
legislativo 30 marzo 2001 n.165 sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione e di
trasmissione delle informazioni all’Autorità Nazionale Anticorruzione, ai sensi dell’art. 1,
comma 32 della legge n. 190/2012, come aggiornato dall’art. 8, comma 2, della legge n.
69/2015;
● art. 35 comma 1 Decreto del Presidente della Repubblica n. 633/1972, riassumendo l’art.,
la partita IVA deve essere pubblicata in home page per tutti i soggetti titolari di partita
IVA. La partita IVA può essere inserita nel footer assieme ai dati di contatto.
● art. 34 Legge 18 giugno 2009, n. 69, stabilisce che i siti istituzionali delle PA sono tenuti a
pubblicare nella home page un indirizzo PEC a cui il cittadino possa rivolgersi per
qualsiasi richiesta formale. L’indirizzo PEC può essere inserito nel footer assieme ai dati di
contatto.
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2. ● Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione n. 8/2009.
L'obiettivo del dominio .gov.it e di aggregare i siti web delle pubbliche amministrazioni
che erogano servizi istituzionali con un adeguato ed omogeneo livello di qualità, sicurezza
ed aggiornamento dei servizi. La registrazione del dominio .gov.it si effettua sul sito
dell'Agenzia per l'Italia Digitale.
● art. 9 Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 in breve chiede di Inserire nella home
page, in una posizione che permetta di raggiungerla da tutte le pagine interne del sito, una
sezione denominata Amministrazione trasparente, contenente la struttura prevista
dall’allegato A del decreto.
● art. 32 Legge 18 giugno 2009, n. 69, (dispone di Posizionare nella home page un
collegamento alla sezione dedicata alla pubblicità legale. La sezione può essere
denominata Pubblicità legale oppure, nel caso delle amministrazioni locali, Albo pretorio o
semplicemente Albo.)
● D.lgs 14 marzo 2013, n. 33; art. 1 comma 32 Legge 6 novembre 2012, n. 190. (Nella
sezione Bandi di gara e contratti dell’Amministrazione trasparente bisogna pubblicare: atti
delle amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori distintamente per ogni
procedura; informazioni sulle singole procedure in formato tabellare).
● Delibera ANAC numero 39 del 20 gennaio 2016 (Pubblicare sul proprio sito web
istituzionale le informazioni definite dall’articolo 4 della Delibera. Il formato di
pubblicazione delle informazioni è XML. Trasmettere all’ANAC entro il 31 gennaio di
ogni anno un messaggio di PEC attestante l’avvenuto adempimento.)
● in aggiunta il costante aggiornamento e manutenzione del sito.
● D.lgs 14 marzo 2013, n. 33; art. 1 comma 32 Legge 6 novembre 2012, n. 190. Nella
sezione Bandi di gara e contratti dell’Amministrazione trasparente bisogna pubblicare: atti
delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori distintamente per ogni
procedura; informazioni sulle singole procedure in formato tabellare.
Tutto questo avvalora la tesi che è inevitabile appaltare la gestione del sito ad aziende
qualificate perchè necessita di competenze e un aggiornamento adeguato e costante
all’evoluzione normativa ed ai vari adempimenti, nonché alla protezione da attacchi Cracker
e Lamer. Le Scuole necessitano di una risorsa esclusiva preposta alla sola gestione del sito
che lo esuli da qualsiasi altra mansione, è ovvio che l’aggiornamento del sito in termini
documentali (albo, circolari, bandi, modulistica) deve essere effettuata dal personale interno.
In esempio si prende in considerazione il sito del ITCS “G.Salvemini” di Casalecchio di
Reno, www.salvemini.bo.it, sito interamente realizzato e gestito da personale interno, come
la maggior parte dei siti delle Istituzioni Scolastiche che chiamo “siti autodidatta”, perchè per
tutta la professionalità, l’impegno e l’aggiornamento che il personale interno possa effettuare
autonomamente non potrà mai competere con chi effettua questa professione di webmaster
come mestiere.
Da una attenta analisi sembrerebbe soddisfare tra i contenuti minimi solo quelli
dell’Amministrazione trasparente, Pubblicità legale, Trattamento dati personali, mentre la
Partita IVA/C.F. e codice meccanografico non risultano presenti nei dati di contatto, per ciò
che concerne la Posta elettronica certificata (PEC) e posta elettronica ordinaria (PEO) queste
non risultano espressamente visibili nella home page, vi è solo il riferimento alla PEC o PEO
collegati ad un link(con assenza di visibilità della email) di apertura attraverso il client di
posta elettronica.
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3. Si adatta ai dispositivi mobili in termini di visualizzazione pertanto è responsive web
designer.
Non è presente una mappa del sito.
Non è visualizzato alcun contatore di visite, sia per il controllo numerico degli utenti, che per
tipologia di tecnologia di accesso, se PC Desktop o Laptop, invece di Smartphone o Tablet.
Sottoponendo il sito ai controlli previsti dai validatori di accessibilità risulta che :
● per HTML risulterebbero 58 errori
……..
……..
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4. ● per il CSS risulterebbero 1232 errori
● per Vamolà(Validatore e monitor per l’accessibilità) Il Validatore VaMoLà ha come
obiettivo supportare la validazione manuale tramite la verifica automatica di alcuni
requisiti di accessibilità. Il validatore verifica la conformità ai requisiti della Legge
Italiana 4/2004 (“Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli
strumenti informatici”, anche nota come Legge Stanca) e/o alle linee guida WCAG
(Web Content Accessibility Guidelines) 2.0 del W3C.
la validazione per la L.04/2004 riporterebbe 41 errori e 443 controlli manuali
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5. per il WCAG 2.0 (Level A) 5 errori e 350 controlli manuali
per il WCAG 2.0 (Level AA) 41 errori e 443 controlli manuali
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6. per il WCAG 2.0 (Level AAA) 41 errori e 448 controlli manuali
Casalecchio di Reno, 30/01/2018 Gallo Vincenzo
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