Presentazione del lavoro sulla "Miopia" da parte di alcuni corsisti iscritti al Corso di Specializzazione sull'Attività di Sostegno Polivalente 400H presso l'Università degli Studi del Molise di Campobasso, a.a. 2007-2008. Esame: Fisiopatologia dell'apparato visivo - Prof. Ciro Costagliola
Indicazione alla chirurgia endoscopica nella patologia benigna laringeaDomenico Di Maria
http://www.aoico.it
XIII Congresso Nazionale AOICO - Cava de’Tirreni (SA)
Relazione tenuta dal dott. Mario Salafiai sulle indicazioni alla chirurgia nella patologia laringea benigna.
Il Cheratocono è una patologia degenerativa non infiammatoria della cornea, ad eziologia incerta, che compare generalmente nell’età della pubertà. Il Cross-Linking corneale è una tecnica parachirurgica che consiste nella foto-polimerizzazione delle fibre del collagene stromale della cornea grazie all’effetto combinato di una sostanza fotosensibile (Ribloflavina o Vitamina B2) irradiata con radiazioni UV-A1 previa asportazione dell’epitelio corneale. Documento a cura del Dott. Luca Avoni, Medico Chirurgo Oculista, e Edoardo Marani, Optometrista.
La terapia per il cheratocono ieri e oggi: indicazioni per il cross-linking corneale, modificazioni istologiche. Documento a cura del Dr. Luca Avoni. http://lucaavoni.com/default.aspx
Presentazione del lavoro sulla "Miopia" da parte di alcuni corsisti iscritti al Corso di Specializzazione sull'Attività di Sostegno Polivalente 400H presso l'Università degli Studi del Molise di Campobasso, a.a. 2007-2008. Esame: Fisiopatologia dell'apparato visivo - Prof. Ciro Costagliola
Indicazione alla chirurgia endoscopica nella patologia benigna laringeaDomenico Di Maria
http://www.aoico.it
XIII Congresso Nazionale AOICO - Cava de’Tirreni (SA)
Relazione tenuta dal dott. Mario Salafiai sulle indicazioni alla chirurgia nella patologia laringea benigna.
Il Cheratocono è una patologia degenerativa non infiammatoria della cornea, ad eziologia incerta, che compare generalmente nell’età della pubertà. Il Cross-Linking corneale è una tecnica parachirurgica che consiste nella foto-polimerizzazione delle fibre del collagene stromale della cornea grazie all’effetto combinato di una sostanza fotosensibile (Ribloflavina o Vitamina B2) irradiata con radiazioni UV-A1 previa asportazione dell’epitelio corneale. Documento a cura del Dott. Luca Avoni, Medico Chirurgo Oculista, e Edoardo Marani, Optometrista.
La terapia per il cheratocono ieri e oggi: indicazioni per il cross-linking corneale, modificazioni istologiche. Documento a cura del Dr. Luca Avoni. http://lucaavoni.com/default.aspx
THE CHALLENGE OF DIABETIC VITREORETINAL INTERFACE ITA DrCanali 20 Aprile23 ...Nicola Canali
A lesson presented in Lugano on the 20 april 2023 at the ESASO vitreoretinal master. Focused on vitreoretinal surgery in diabetic retinopathy and the vitreo retinale interface
Cos'è un'ernia inguinale? Storia ed attualità della terapia chirurgicaSalvatore Cuccomarino
Cos'è un'ernia inguinale, storia della chirurgia dell'ernia, tecnica di Trabucco, tecnica laparoscopica TAPP
What is an inguinal hernia, history of hernia surgery, Trabucco technique, TAPP technique
2. Traumi iridei
• Midriasi
• Coloboma e lacerazione
• Prolasso
• Iridodialisi
• Aniridia
Alcune sono tipiche dei traumi chiusi: midriasi e
dialisi
Tutte possono essere secondarie
a traumi aperti
3. Traumi iridei
• Conseguenze tardive dei traumi
iridei possono essere:
• sinechie anteriori
• goniosinechie con necrosi e/o
• ischemia iridea
atrofia del parenchima
• epitelizzazione della c.a.
• diplopia monoculare
E’ difficile liberare il tessuto irideo irrigidito ed intrappolato in
una cicatrice. E’ quindi opportuno ricorrere ad una chirurgia
ricostruttiva sollecita eventualmente associata ad una
vitrectomia primaria
7. Traumi del corpo ciliare
•IPOTONO
•Conduce inevitabilmente ad una tisi bulbare
•Condiziona il risultato funzionale e cosmetico degli
interventi ricostruttivi
8. Fisiopatologia
dell’ipotono
• Eccesso di filtrazione
• Ferita filtrante
• Ciclodialisi
• Distacco ciliocoroideale
• Distacco di retina
• Ridotta produzione
• Flogosi intraoculare
• PVR anteriore
• Ischemia o danno del corpo ciliare
9. Ciclodialisi
• Diagnosi:
• Gonioscopia
•
in presenza di forte ipotono
iniettare viscoelastica in c.a.,
anche a scopo terapeutico
• Ultrasonografia
• Trattamento:
• Osservazione
• Argon laser sui margini della fessura
(tipico): spot confluenti di 500-1000
mW per 0.1-0.2 sec.
10. Distacco cilio-coroideale
• Frequente in presenza di ipotono
• Fluido proveniente dai vasi coroideali
• Diagnosi:
• Osservazione diretta
• Ecografia B-scan (anche ad immersione se molto
anteriore)
11. Distacco cilio-coroideale
•Obiettivi del trattamento:
• Mantenimento di rapporti anatomici normali
• Ripristino del normale tono intraoculare
•Trattamento:
• Farmacologico (cicloplegici, corticosteroidi, acetazolamide (?))
• Drenaggio ab externo o ab interno
•Eventualmente associato a iniezione di viscoelastici in c.a.
e/o sutura del corpo ciliare alla sclera
12. Ipoema
•Epidemiologia:
• 33% dei traumi bulbari gravi
• 57% degli occhi contusi con ipoema presentano danni posteriori
•Origine dell’emorragia:
• Grande cerchio arterioso
• Arterie coroideali
• Sistema venoso del corpo ciliare
• Meno frequentemente: vasi iridei dell’angolo o del margine pupillare
14. Trattamento dell’ipoema
•Obiettivi del trattamento:
• Ridurre la recidiva dell’emorragia
• Eliminare l’ipoema
• Trattare le lesioni associate
• Ridurre il rischio delle sequele a lungo
termine
15. Trattamento dell’ipoema
• Terapia medica:
• Paracetamolo al bisogno (no aspirina o FANS)
• Atropina 1% x 2/dì + Prednisolone acetato 1% x 4/dì
• Per i pazienti a più alto rischio: farmaci antifibrinolitici (acido
aminocaproico o tranexamico) e cortisonici per via generale
• Se ipertono: inibitori dell’anidrasi carbonica
• Indicazioni alla terapia chirurgica:
• PIO elevata dopo 24 ore di tratttamento medico
• rischi di infarcimento emorragico della cornea (ipoema massivo con PIO
>25 mmHg per 4-5 gg.)
• Pazienti a rischio (neri: 33% di recidiva emorragica contro il 5% dei
bianchi, Pazienti con anemia falciforme, coagulopatici, visus iniziale <
1/10)
16. Trattamento dell’ipoema
• Terapia chirurgica:
• Paracentesi o lavaggio della CA
• Le tecniche della vitrectomia possono essere utili per
eliminare i coaguli in CA
•Nei fachici presentano qualche rischio
•Lavorare sempre con la porta di aspirazione/taglio in
occlusione.
17. Traumi della coroide
• Rotture della coroide da trauma contusivo:
• Dirette: nella sede del trauma, solitamente anteriori e parallele
al limbus
• Indirette: a distanza dalla sede dell’impatto, posteriori
concentriche rispetto al n.o. o attraversanti la fovea
18. Traumi della coroide
• Prognosi:
• Subfoveali: Scadente
• Extrafoveali
•Buona se non insorge CNV
•Associate a foro maculare traumatico: talora favorevole per
chiusura spontanea del foro
• Trattamento: legato alla presenza di complicanze (CNV, foro
maculare)
19. Rotture penetranti o perforanti della
coroide e della corio-retina
•Primo soccorso chirurgico:
• Intervento riparativo-ricostruttivo definitivo o solo
primo intervento riparativo?
• Comunque necessario ricostituire l’integrità
anatomica di superficie per evitare:
• Contaminazione
• Fuoriuscita dei tessuti intraoculari
• Emorragia
• Collasso bulbare
• Anestesia generale spesso necessaria
21. Chirurgia riparativo-ricostruttiva
•Tempi chirurgici:
• Escissione del materiale prolassato
• Sutura con filo preferibilmente non riassorbibile
•Eventuale plastica scelerale
• Se è presente un danno retinico, criocoagulazione sui bordi della ferita ed
indentazione
• In presenza di impegno retinico con pieghe convergenti può essere
necessario ricorrere alla chirurgia vitreo-retinica (anche dopo il primo
intervento riparativo)
22. Chirurgia riparativo-ricostruttiva
•Tempi chirurgici:
•Se emovitreo massivo vitrectomia in tempi brevi:
• Trattare sollecitamente le eventuali lesioni retiniche
• Prevenire la comparsa di un distacco di retina/PVR/membrane epiretiniche
•Se emorragia coroideale: attesa per la chirurgia vitreale sino al periodo della lisi
dei coaguli
23.
24. Chirurgia riparativo-ricostruttiva
• Nei traumi perforanti con fuoriuscita posteriore il timing
chirurgico è condizionato da un problema preminente: la
tenuta idraulica.
• Possibili alternative:
• Intervento precoce (entro 2 giorni): pericolo di perdite e di
incarceramento retinico (rischiosi i tentativi di sutura della
ferita posteriore)
• Intervento ritardato (sino a 14 giorni): buone possibilità di
tenuta, maggiori i fenomeni proliferativi (penetrazione di
tessuti estranei all’interno dell’occhio)