Indicazione alla chirurgia endoscopica nella patologia benigna laringeaDomenico Di Maria
http://www.aoico.it
XIII Congresso Nazionale AOICO - Cava de’Tirreni (SA)
Relazione tenuta dal dott. Mario Salafiai sulle indicazioni alla chirurgia nella patologia laringea benigna.
Prof. Ottaviano Turrioni Piandarca di Cannara - Luogo della Predica agli ucce...Fabrizio Gareggia
Autore: Prof. Ottaviano Turrioni
Si ringraziano Virgilio Magrini, Clara Masciotti, M. Santa Preziotti, Mario Scaloni per la documentazione fotografica.
Un ringraziamento particolare a Mario Scaloni per la sua collaborazione.
Stampa - agosto 2010
Copyright Fraternità OFS Cannara
Presentazione a cura del Dottor Giacomo Riccio - XII° Congresso Nazionale FIMeG 2018 - The Silver Tsunami: l'anziano fra appropriatezza e farmaeconomia
I Rischi Reali nel Trattamento della Ccsviccsvisardegna
Note personali: un medico dovrebbe informare i propri pazienti nella maniera più seria e scientifica possibile sui reali rischi di un intervento, che pur essendo mini invasivo, può comportare eventi avversi di vario genere. Un medico non può basarsi su fonti aneddotiche, chiacchiere o dicerie, spacciandole per verità incontrovertibili, terrorizzando i pazienti con lo spauracchio della “morte per angioplastica”. Trovo persino imbarazzante che siano i pazienti ad essere costretti a fare una seria trattazione sui rischi reali del trattamento della CCSVI, mentre cresce il numero dei presunti morti smerciati dalla neurologia come deterrente al desiderio dei pazienti di essere trattati. E trovo altrettanto imbarazzante che coloro che ci dovrebbero tutelare dall’alto della loro competenza medico-scientifica, improvvisino impressionanti scalate sugli specchi che mancano non solo del carattere scientifico, ma persino di quello logico. Dall’ottobre scorso ad oggi è imbarazzante riscontrare l’assoluta negazione, da parte di una certa classe medica, di uno studio ed approfondimento personale della questione, che ci costringe ad imbatterci in manifestazioni di crassa ignoranza ed incapacità di un moto di intelligenza e di umiltà. Per un paziente è disperatamente imbarazzante.
Fa sorridere tanta preoccupazione per le sorti dei pazienti con SM che rischiano la morte per leucemia, cancro, PML, oltre alla comparsa di numerose altre malattie dalla depressione all’epatite, per l’uso di farmaci sempre più potenti, ovvero sempre più devastanti per l’organismo. Un sorriso amaro che nasconde ovviamente il cinico sarcasmo di chi ha smesso di “credere alla befana”.
Crediamo sia indispensabile che il trattamento della CCSVI avvenga in maniera controllata in appositi studi di trattamento che servano alla giusta evoluzione della pratica clinica della stessa CCSVI. Crediamo, come afferma anche il nostro progetto, che né la diagnosi, né l’intervento possa essere fatto adeguatamente da un sonologo o radiologo interventista qualsiasi, ma deve passare sempre, in questa fase primaria di studio, da un’adeguata preparazione specifica del sistema venoso profondo, in particolare della CCSVI. Spuntano come funghi radiologi che, per bocca dei pazienti e dei medici, hanno annesso nei loro curricula la dicitura “anche più bravo di Galeotti”, un po’ come per il doppler che tra le sue caratteristiche pare avere persino la nota “anche meglio di quello dell’ESAOTE”. Tutto ciò ha del ridicolo!
Tentativi zoppicanti di trattamento accadono qua e là per il Paese, noi non vogliamo che questo pressapochismo diventi la regola a causa dell’ostruzionismo della neurologia: noi vogliamo che l’iter di trattamento affronti in maniera esaustiva la questione dei benefici e dei rischi, ma questo non può avvenire senza la pratica clinica, senza degli studi approfonditi su larghi campioni. Noi abbiamo chiesto uno studio, non di aprire una macelleria.
Congress presentation in Milan SICVE 2009: ENDOLEAK TYPE II PREVENTION
Presentazione al congresso di MIlano SICVE 2009: PREVENZIONE ENDOLEAK DI TIPO II
(Chirurgia Vascolare-ULSS 15 Alta Padovana)
(Vascular Surgery -ULSS 15 Alta Padovana)
Indicazione alla chirurgia endoscopica nella patologia benigna laringeaDomenico Di Maria
http://www.aoico.it
XIII Congresso Nazionale AOICO - Cava de’Tirreni (SA)
Relazione tenuta dal dott. Mario Salafiai sulle indicazioni alla chirurgia nella patologia laringea benigna.
Prof. Ottaviano Turrioni Piandarca di Cannara - Luogo della Predica agli ucce...Fabrizio Gareggia
Autore: Prof. Ottaviano Turrioni
Si ringraziano Virgilio Magrini, Clara Masciotti, M. Santa Preziotti, Mario Scaloni per la documentazione fotografica.
Un ringraziamento particolare a Mario Scaloni per la sua collaborazione.
Stampa - agosto 2010
Copyright Fraternità OFS Cannara
Presentazione a cura del Dottor Giacomo Riccio - XII° Congresso Nazionale FIMeG 2018 - The Silver Tsunami: l'anziano fra appropriatezza e farmaeconomia
I Rischi Reali nel Trattamento della Ccsviccsvisardegna
Note personali: un medico dovrebbe informare i propri pazienti nella maniera più seria e scientifica possibile sui reali rischi di un intervento, che pur essendo mini invasivo, può comportare eventi avversi di vario genere. Un medico non può basarsi su fonti aneddotiche, chiacchiere o dicerie, spacciandole per verità incontrovertibili, terrorizzando i pazienti con lo spauracchio della “morte per angioplastica”. Trovo persino imbarazzante che siano i pazienti ad essere costretti a fare una seria trattazione sui rischi reali del trattamento della CCSVI, mentre cresce il numero dei presunti morti smerciati dalla neurologia come deterrente al desiderio dei pazienti di essere trattati. E trovo altrettanto imbarazzante che coloro che ci dovrebbero tutelare dall’alto della loro competenza medico-scientifica, improvvisino impressionanti scalate sugli specchi che mancano non solo del carattere scientifico, ma persino di quello logico. Dall’ottobre scorso ad oggi è imbarazzante riscontrare l’assoluta negazione, da parte di una certa classe medica, di uno studio ed approfondimento personale della questione, che ci costringe ad imbatterci in manifestazioni di crassa ignoranza ed incapacità di un moto di intelligenza e di umiltà. Per un paziente è disperatamente imbarazzante.
Fa sorridere tanta preoccupazione per le sorti dei pazienti con SM che rischiano la morte per leucemia, cancro, PML, oltre alla comparsa di numerose altre malattie dalla depressione all’epatite, per l’uso di farmaci sempre più potenti, ovvero sempre più devastanti per l’organismo. Un sorriso amaro che nasconde ovviamente il cinico sarcasmo di chi ha smesso di “credere alla befana”.
Crediamo sia indispensabile che il trattamento della CCSVI avvenga in maniera controllata in appositi studi di trattamento che servano alla giusta evoluzione della pratica clinica della stessa CCSVI. Crediamo, come afferma anche il nostro progetto, che né la diagnosi, né l’intervento possa essere fatto adeguatamente da un sonologo o radiologo interventista qualsiasi, ma deve passare sempre, in questa fase primaria di studio, da un’adeguata preparazione specifica del sistema venoso profondo, in particolare della CCSVI. Spuntano come funghi radiologi che, per bocca dei pazienti e dei medici, hanno annesso nei loro curricula la dicitura “anche più bravo di Galeotti”, un po’ come per il doppler che tra le sue caratteristiche pare avere persino la nota “anche meglio di quello dell’ESAOTE”. Tutto ciò ha del ridicolo!
Tentativi zoppicanti di trattamento accadono qua e là per il Paese, noi non vogliamo che questo pressapochismo diventi la regola a causa dell’ostruzionismo della neurologia: noi vogliamo che l’iter di trattamento affronti in maniera esaustiva la questione dei benefici e dei rischi, ma questo non può avvenire senza la pratica clinica, senza degli studi approfonditi su larghi campioni. Noi abbiamo chiesto uno studio, non di aprire una macelleria.
Congress presentation in Milan SICVE 2009: ENDOLEAK TYPE II PREVENTION
Presentazione al congresso di MIlano SICVE 2009: PREVENZIONE ENDOLEAK DI TIPO II
(Chirurgia Vascolare-ULSS 15 Alta Padovana)
(Vascular Surgery -ULSS 15 Alta Padovana)
curare le smagliature oggi è possibile grazie al laser frazionato, una terapia innovativa, sicura e non invasiva. L'inestetismo può essere risolto con poche sedute, ecco a chi rivolgersi.
Valutazione clinica e classificazione delle complicanze del complesso stomaleMario Antonini
L’integrità della cute peristomale è l’obiettivo principale del paziente stomizzato e dello stomaterapista. Sfortunatamente, le alterazioni della cute peristomale sono un rilevante problema, colpendo circa 1/3 delle persone portatrici di colostomia e più di 2/3 dei pazienti portatori di ileostomia e urostomia.
curare le smagliature oggi è possibile grazie al laser frazionato, una terapia innovativa, sicura e non invasiva. L'inestetismo può essere risolto con poche sedute, ecco a chi rivolgersi.
Valutazione clinica e classificazione delle complicanze del complesso stomaleMario Antonini
L’integrità della cute peristomale è l’obiettivo principale del paziente stomizzato e dello stomaterapista. Sfortunatamente, le alterazioni della cute peristomale sono un rilevante problema, colpendo circa 1/3 delle persone portatrici di colostomia e più di 2/3 dei pazienti portatori di ileostomia e urostomia.
2. La chirurgia estetica è una branca della chirurgia
plastica finalizzata a migliorare l'aspetto fisico.
Gli interventi possono riguardare il viso, in
particolar modo il naso (rinoplastica), le palpebre
(blefaroplastica), il mento (genioplastica) e le
orecchie (otoplastica). Possono essere inoltre
diretti alla rimozione delle rughe (ritidectomia o
lifting) o del tessuto adiposo (lipofilling).
La
chirurgia
della
mammella
permette
l'ingrandimento (mastoplastica additiva), o la
riduzione (mastoplastica riduttiva).
Martina Ruzzolini "La chirurgia estetica"
4. I rischi della chirurgia estetica
Come i tutti gli interventi chirurgici, anche
nella chirurgia estetica il paziente sottoposto
é soggetto a rischi. Le complicanze più
frequenti sono temporanee e di lieve entità.
Comunque
il
paziente
deve
essere
consapevole dei rischi ai quali va incontro per
poter esprimere un consenso informato
valido.
Martina Ruzzolini "La chirurgia estetica"
5. Le complicanze possono essere dovute a una
o più delle seguenti cause:
Specifica reazione del paziente
●
Mancata osservazione da parte del
pazienti delle istruzioni pre e post
operatorie
●
Mancata esauriente informazione del
paziente
●
Tecnica chirurgica inadeguata
●
Martina Ruzzolini "La chirurgia estetica"
6. Rischio alopecia
L’alopecia traumatica è una complicanza
possibile nell' intervento di lifting del viso. La
perdita dei capelli normalmente è temporanea
ma in alcuni casi può diventare permanente. Il
diradamento dei capelli si forma lungo le
incisioni. I paziente che subiscono la
complicanza in maniera permanente dovranno
sottoporsi ad una revisione della cicatrice
alopecica.
Martina Ruzzolini "La chirurgia estetica"
7. Rischio necrosi cutanea
La necrosi cutanea è dovuta ad una
compromissione
vascolare
oppure
alla
eccessiva tensione dei lembi. In generale
questa complicanza è poco frequente nella
chirurgia estetica perchè si tratta di
interventi progettati e programmati. Il
metodo migliore per affrontare il rischio di
necrosi è la prevenzione.
Martina Ruzzolini "La chirurgia estetica"
8. Rischio sieroma
Il sieroma è una raccolta di liquidi che può
formarsi dopo un intervento chirurgico. In
alcuni tipi di procedura proprio per gestire il
rischio viene posizionato un drenaggio che
permetta la fuoriuscita del liquido. Quando si
forma
un
sieroma
post
operatorio
normalmente
è
necessario
asportarlo
chirurgicamente.
Martina Ruzzolini "La chirurgia estetica"
9. Rischio trombosi venosa profonda
Gli interventi di chirurgia estetica agli arti
inferiori e all'addome hanno il rischio teorico
dell'embolia polmonare o la trombosi venosa
profonda. Si tratta di una complicanza
gravissima che è caratteristica della
chirurgia
ortopedica
che
prevede
alettamento e l'immobilità del paziente.
Martina Ruzzolini "La chirurgia estetica"
10. Top 10 dei disastri della chirurgia
estetica
Martina Ruzzolini "La chirurgia estetica"