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I DUE TIGROTTI




Storia scritta, illustrata e dramma tizzata dai ba mbi ni di IV C
                    (a.s.200 5/0 6) di Bazzano.
Int rod uzion e

La storia dei due tigrotti è nata e cresciuta all’interno di un laboratorio espressivo di
scrittura creativa, disegno e drammatizzazione, che ho condotto durante l’ anno
scolastico 2005/06, con una classe di bambini di quarta elementare. Il laboratorio si è
svolto principalmente nelle ore riservate all’area linguistica, le ore del maestro Andrea,
così si è concentrato, almeno all’inizio, sulla costruzione di un soggetto scritto che pian
piano abbiamo sceneggiato. L’idea e la sua realizzazione è interamente opera dei
meravigliosi bambini della IV C di Bazzano. Il mio compito è stato principalmente
quello di organizzare il lavoro e riordinare i materiali emersi: la creatività di certo non
mancava a questi vulcanici bambini!
Era il secondo anno che trascorrevo con loro e già nel primo (2004/05)avevamo
costruito un percorso entusiasmante che andava dal disegno alla scrittura, dalla
costruzione di oggetti per la scena (maschere, scenografie…) alla drammatizzazione,
con una grande libertà e fluidità .
Io ero con loro, come educatore professionale, in particolare per Dario (nome di
fantasia), un bambino ipercinetico con deficit di attenzione. Lui era sempre teatrale
(amava esibirsi e far ridere i compagni!), ma questo comportamento era normalmente
vissuto da tutti come problematico. Il laboratorio espressivo, invece, ha permesso di
creare una cornice dove questa esplosività diventava pian piano funzionale al lavoro
con l’intero gruppo classe. Provate ad indovinare chi ha recitato la parte del clown?
Presentazion e a l p ub bli co

           Ascoltate,ascoltate,
         non vi addormentate.
         Con noi potrete volare
       e la savana immaginare.
      Nei nostri mondi entrerete
       e dei tigrotti incontrerete.
  Una fantastica avventura vivrete
   e un Crodino vi toglierà la sete!
           In un circo finirete
         e con il clown riderete.
      Il domatore un po’ crudele
     Sarà sbucciato come le mele.
      Il guardiano tondo tondo
      Preso in giro fino in fondo.
         Una famiglia di leoni,
        della foresta i padroni,
            aiuta i tigrottini,
          assieme ai babbuini.
           Ascoltate, ascoltate,
        attentamente guardate.
  Su un ghiacciaio finisce la storia
      che così si chiude in gloria.
La grotta nella savana dove vivono i due tigrotti con la Mamma Raja.
SCENA PRIMA

Voce narrante:
Nella savana, in una grotta, vivono due tigrotti con la loro mamma. Mamma Raja si
risveglia dal suo riposino pomeridiano e si stiracchia, accarezza con affetto i suoi
tigrotti …
Mamma Raja:
“Simba, kimba…dormite bene! Mi raccomando fate i bravi!”
Simba e Kimba:
“Ok, mammona!”
Voce narrante:
La mamma esce. I tigrotti non hanno voglia di dormire e vanno fuori a giocare.
Simba:
“A cosa giochiamo?”
Ki mb a:
“Giochiamo a nascondino!”
Questa è la savana dove i due tigrotti giocano a nascondino
Voce na rrant e:
Giocando i due tigrotti si allontanano e così quando la mamma rientra dalla caccia…


Ma mma Ra ja :
“Simba, Kimba dove siete?...Ma dove siete finiti?”


Voce na rrant e:
La mamma non ottiene risposta e, così, esce a cercarli. Nel frattempo cala la sera e i
tigrotti escono dai nascondigli, guardandosi intorno un po’ spaventati.


Si mba (p reoccupato)
“Dov’è la mamma?”
Ki mb a (con aria rassicurante)
“Andiamo a cercarla, tranquillo la troveremo!”
Cala la sera e i tigrotti sono lontani dalla loro tana…
SCENA SECONDA

Voce na rrant e:
Ormai è notte e i due tigrotti s’inoltrano nella savana alla ricerca della loro mamma…


Si mba:
“Fratellone ho paura!”
Ki mb a:
“Stammi vicino e vedrai che non ti accadrà nulla di male!”


Voce na rrant e:
I due tigrotti camminano per ore e, poi, sfiniti dalla stanchezza , decidono di riposarsi.
Si stendono su un ramo e cadono addormentati…
L’albero in cui i due tigrotti s’addormentano.
Voce na rrant e:
Un pitone, strisciando silenziosamente, scende dai rami più alti dell’albero e stringe tra
le sue spire Kimba.


Ki mb a (con voce soffocata)
“Aiuto…Simba!”
Si mba (sbadigliando)
“Cosa c’è fratello?”
Ki mb a (non riesce quasi più a parlare)
“A-I-U-T-O…!”

Voce na rrant e:
Simba nel buio non vede il serpente e, quindi, non riesce a capire il problema
del fratello.

Si mba:
“Come mai non riesci più a parlare: hai male alla gola?”
Ki mb a:
“A-I-U-T…”
Si mba:
“Non sarà il tuo solito mal di pancia?”
Ki mb a (al limite delle sue forze)
“A-I-U…”
Si mba (quasi scocciato)
“ Dai…magari è il tuo solito dente cariato!”
Ki mb a:
“A-I…”

Voce na rrant e:
Arrivano le prime luci dell’alba e Simba vede cosa c’è attorno al collo di
Kimba e con una zampata decisa stacca il serpente dal collo di Kimba.

Si mba:
“Ma scusa, potevi dirlo prima!!!”
SCENA TERZA

Voce na rrant e:
È l’alba e i due tigrotti riprendono il cammino alla ricerca della mamma. Sono
affamati e, dopo essersi dissetati in un fiume vicino, sono attirati da un buon profumino
di carne. Seguendo la scia odorosa, finiscono nella tana del leone, vecchio amico di
famiglia. Il leone sta banchettando con la leonessa e, quando i due entrano nella tana,
in un primo tempo, non riconosce i tigrotti.

Leon e (leccandosi i baffi):
“Mia cara, oggi è il nostro giorno fortunato…le prede arrivano alla nostra tavola sulle
loro gambe!”
Ki mb a (terrorizzato):
Fratellino, è meglio togliere il disturbo!”

Voce na rrant e:
Mentre i tigrotti fanno dietro front e si preparano per la fuga, la leonessa Caterina li
riconosce.
Leon ess a Caterin a (rivolta al leone):
“Ma sono i figli di Raja!”
Leon e Kris ma (un po’ imbarazzato):
“Ma certo, certo…scusatemi non aspettavo ospiti!”
Leon ess a Caterin a:
“Poveri piccoli, si sono spaventati! Su, coraggio, rimanete a pranzo con noi!”

Voce na rrant e:
I tigrotti accettano l’invito, si siedono a tavola con la famiglia Leo e raccontano le loro
disavventure.

Si mba:
“La mamma ieri è partita per andare a caccia, ma non è più tornata così siamo partiti
a cercarla!”
Ki mb a (con aria di supplica):
“Per favore, potreste darci una mano a cercarla?”
Leon ess a:
“Cari tigrotti, come mi dispiace…(rivolta al leone). Dobbiamo fare qualcosa per
aiutarli!”
Leon e:
“Va bene, va bene, non preoccuparti per loro, li aiuterò io! (rivolgendosi ai tigrotti)
Appena trovate qualche traccia della mamma fatemi un fischio: arriverò in un baleno!”

Voce na rrant e:
I tigrotti con la pancia piena e rincuorati dalle parole del leone riprendono il cammino.



                               SCENA QUARTA

Simba (rivolgendosi al fratello):
“Senti anche tu questo odore?”
Kimba:
“ “Si, sembra proprio l’odore della mamma!”

Voce na rrant e:
I due tigrotti, a questo punto, iniziano a perlustrare il territorio circostante,
annusando l’aria. Simba, andando avanti a testa bassa, sbatte la testa
contro un albero e perde i sensi. Kimba, nel frattempo, sente dei passi
avvicinarsi sempre più vicini e prova a svegliare Simba.



Ki mb a ( con aria preoccupata):
“Sveglia, su…ci sono i cacciatori!”
Si mba (come in sogno)
“Mamma, lasciami dormire ancora cinque minuti, non ho voglia di andare
a scuola!”
Ki mb a:
“Ma quale scuola, siamo in pericolo, svegliati!”

Voce Na rra nte:
Kimba, visto che Simba non rinviene, lo afferra e lo trascina dietro un albero,
dove però cadono nella trappola.
La trappola tesa dai cacciatori…
SCENA QUINTA

Voce na rrant e:
Dopo un breve volo, cadono a terra. Mamma Raja è accucciata in un angolo della
trappola e con grande meraviglia si accorge che gli altri due malcapitati sono i suoi
tigrotti.


Ma mma Ra ja (sorpresa):
“Simba…Kimba, siete proprio voi?Come sono felice di riabbracciarvi!”
Ki mb a:
“Mamma, mamma!”

Voce na rrant e:
Simba, finalmente, si risveglia sentendo la parola “mamma”.

Si mba:
“Mamma, dove siamo!”
Ra ja (con aria sconsolata):
Purtroppo siamo in trappola …non sarà facile uscire di qui!”
Ki mb a:
“Mamma, io so come uscire: basta un fischio e il leone Krisma verrà in nostro
aiuto!”

Voce na rrant e:
I tigrotti iniziano a fischiare, mentre una rete si chiude intorno a loro e li
tira su. Due babbuini, Abù e Zazà, agitati e incuriositi, dall’alto dell’albero si
rivolgono alle tigri.

Abù:
“Ehi tigrotti, vi serve aiuto?”
Si mba:
“Chiama il leone Krisma…rischiamo di perdere la pelliccia!”
Zazà:
“Non siamo in ottimi rapporti con il Leone, ma data l’emergenza…”
Abù (con aria sorniona):
“Certo, Zazà, buona idea… Vai pure io rimango qui a controllare la
situazione!”


                            SCENA SESTA
Voce na rrant e:
Saltando da un albero all’altro, Zazà raggiunge la tana del leone. Non ha
il coraggio di scendere a terra, così, rimanendo appeso ad un ramo Zazà
chiama il leone.
Zazà (ad alta voce):
“Vostra Altezza…Maestà!”
Leon e:
“Cosa c’è scocciatore… stavo facendo il mio pisolino. Spero per te che sia
qualcosa d’importante!”
Zazà:
“Hmm…credo di si ,Maestà! Mamma Raja e i suoi tigrotti sono in pericolo!”
Leon e:
“Non sarà uno dei tuoi scherzi?”
Zazà:
“Non mi permetterei mai , Sua Eccellenza!”
Leon e:
“Falla finita con le tue smancerie, brutto ruffiano, e portami da loro!”
Voce na rrant e:
I due si mettono in cammino: Zazà saltellando da un ramo all’altro e il
Leone al piccolo trotto …Arrivati sul posto trovano solo Abù.
Leon e (ruggendo nervoso):
“Dove diavolo sono finiti? Non sarà uno dei vostri stupidi scherzi?”
Abù:
“No, no… Li hanno appena portati via su un furgone del circo Crudelia!”
Zazà:
“So io dov’è quel maledetto circo…È nella città di Tortulandia, la città della
tortura!”
Leon e:
“Allora vai avanti, indicaci la strada!”
Il cartello all’ingresso della città di Tortulandia, dove si trova
il circo “Crudelia”.
SCENA SETTIMA

Voce na rrant e:
All’ingresso della città c’è un cartello con una scritta nera. Abù inizia a leggere…


Abù (t erro rizzato)
“Per me si va nella città dolente, per me si va nell’eterno dolore. Lasciate ogni speranza
voi che entrate!”

Voce na rrant e:
I tre si fermano , il leone inizia a studiare un piano, poi impartisce gli ordini.


Leon e (con tono deciso):
“Abù, Zazà… il vostro compito è distrarre il guardiano del circo. Nel frattempo, io
libererò i tigrotti e Raja”
Abù e Z azà (facendo il saluto militare):
“Signorsì, Maestà, Agli ordini!”
Il tendone del circo Crudelia…
Voce na rrant e:
Intanto nel circo è appena iniziato lo spettacolo…

Presentatore d el ci rco:
“Signore e signori, ecco a Voi il clown Ridolini!”
Rido li ni (arriva al centro della scena dopo una buffa camminata):
“Miei cari signori e signore e miei cari ba-ba-ba… (scoppia a ridere) AhAhAh!”
Presentatore (si mette le mani in viso):
“Ridolini, Ridolini, non riesci a dire bambini?”
Rido li ni:
“Tutta colpa delle vocali, ogni tanto mi vanno di traverso…(si allontana e poi ritorna
dopo una camminata in cerchio). Riproviamo: Miei cari signori e signore e miei cari
bambini, io mi chiamo Ridolì, Ridolì… (scoppia di nuovo a ridere) IhIhIh!”
Presentatore:
“Cosa c’è Ridolini, non riesci a dire neanche il tuo nome? (prova a spingere fuori dalla
scena Ridolini. Poi, rivolgendosi con finto imbarazzo al pubblico) Scusate, scusate…al
nostro Ridolini oggi vanno tutte le vocali di traverso: prima la A di bambini, poi la I di
Ridolini…”
Ridolini (facendo resistenza)
“Lasciami brutto mo-mo-mo…(scoppia a ridere) Ohohoh!”
Voce na rrant e:
Ridolini riesce a divincolarsi e a tornare al centro della scena.

Rido li ni:
“Miei cari signori e signore e mie cari bambini finalmente ora inizia il mio nu-nu-nu
(scoppia a ridere) Uhuhuh!”

Voce na rrant e:
Il presentatore riesce ad acchiappare Ridolini che continua a ridere e a spingerlo fuori
dalla scena.

Presentatore:
Il numero del nostro povero Ridolini è rinviato per blocco delle vocali. In compenso ora
abbiamo un magnifico numero del domatore e del suo ghepardo! Un applauso
d’incoraggiamento prego!”
La gabbia dove il domatore si esibisce con il suo ghepardo…
Do mato re (rivolgendosi al ghepardo)
“Su! Giù! Pancia in su…pancia in giù! Giravolta e torna su! Segui…Stop! Salta…(sempre
più nervoso perché il ghepardo è svogliato) Salta… SALTA (urlando)!”

Presentato re:
“Gentile Pubblico, abbiate pazienza, il nostro ghepardo ormai è un po’ avanti con gli
anni e si annoia a fare sempre lo stesso numero…”

Voce na rrant e:
Mentre lo spettacolo procede, fuori dal tendone Abù si avvicina al guardiano e con un
balzo gli porta via il cappello…

Gua rdi ano (arrabbiato):
“Brutto babbuino, se ti acchiappo ti faccio diventare un prosciuttino!”
Abù (sfottendo il guardiano):
“Sono piccolo e veloce, con le minacce sprechi la tua voce!”

Voce na rrant e:
Abù passa il cappello a Zazà che, lo afferra e poi si rivolge così al guardiano…
Zazà:
“Ciccione, ciccione, corri come un lumacone!”

Gua rdi ano (ormai furente):
“Babbuino, babbuino, col cervello di gallina, se t’acchiappo di sicuro finirai in
cantina!”

Voce na rrant e:
Nel frattempo il Leone Krisma ha liberato non solo i tigrotti e Raja, ma anche gli altri
animali del circo. Tutti insieme circondano il domatore e il guardiano…

Gli ani ma li i n coro:
“Torturate, torturate
e del male procurate
al guardiano e al domatore
senza pietà, per tante ore!”

Voce na rrant e:
Mentre torturano il guardiano e il domatore, si sentono le sirene della polizia. Gli
animali scappano lungo il viale della città, inseguiti dalla polizia. Finalmente, trovano
rifugio in un bar il “Crodin Cafè”
Il Crodin Cafè dove gli animali trovano rifugio…
Scena ottava

Ba rista (balbettando):
“Ma che-che vo-vo-volete da-da me?”

Gli ani ma li i n coro:
“DINO UN CRODINO!”
Ba rista :
“Va bene, ma fate poco casino!”
Gira ffa (allungando il collo verso il barista):
“Sbrigati e non fare il cretino, mio caro signorino!”
Ani ma li i n coro :
“Dacci questo Crodino, Dino, e non fare il bambino o ti sistema il babbuino!”

Voce na rrant e:
Gli animali si stancano, vanno dietro il bancone e si servono da soli. Il suono delle
sirene si avvicina: gli animali prendono diverse casse di Crodino ed escono dall’uscita
secondaria…
La strada che si apre sul retro del Crodin Cafè.
Voce na rrant e:
Gli animali non sanno come fare per allontanarsi velocemente. Alla fine la tigre ha
un’idea: l’autostop! Si mette a sculettare e dopo poco si ferma un camion.


Ca mi onista :
“Ehi bella sali, c’ho un tigre nel motore!”

Tig re:
“Bene, io ho un intero circo al seguito! Avanti ragazzi si parte!”

Voce na rrant e:
Tutti gli animali salgono di corsa nel camion e caricano le casse di Crodino.

Ca mi onista :
“Pensavo ad una scampagnata io e te soli…”

Voce na rrant e:
All’uscita del paese, dopo qualche chilometro, c’è un bivio. Gli animali non sanno che
strada prendere e decidono di fare testa o croce.
Al bivio gli animali fanno testa o croce …
Si mba:
“Se è testa, andiamo a destra, se è croce a sinistra andiam veloce!”

Voce Na rra nte:
La moneta cade ed esce testa. La comitiva va a destra…ma così finisce in alta montagna
su un ghiacciaio.
Il camion finisce in alta montagna, in un ghiacciaio…
Tig re:
“Abbiamo sbagliato strada: la savane era a sinistra!”

Ani ma li i n coro :
“Andiamo verso la savana, ma con un po’ di ghiaccio per il Crodino!”

Voce na rrant e:
Gli animali prendono la direzione della savana e festeggiano sul camion: Crodino e
ghiaccio per tutti!
Gli animali sbagliano strada e arrivano sul ghiacciaio…




Con il camion pieno di ghiaccio per il Crodino, finalmente
prendono la strada per la savana!

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I Due Tigrotti

  • 1. I DUE TIGROTTI Storia scritta, illustrata e dramma tizzata dai ba mbi ni di IV C (a.s.200 5/0 6) di Bazzano.
  • 2. Int rod uzion e La storia dei due tigrotti è nata e cresciuta all’interno di un laboratorio espressivo di scrittura creativa, disegno e drammatizzazione, che ho condotto durante l’ anno scolastico 2005/06, con una classe di bambini di quarta elementare. Il laboratorio si è svolto principalmente nelle ore riservate all’area linguistica, le ore del maestro Andrea, così si è concentrato, almeno all’inizio, sulla costruzione di un soggetto scritto che pian piano abbiamo sceneggiato. L’idea e la sua realizzazione è interamente opera dei meravigliosi bambini della IV C di Bazzano. Il mio compito è stato principalmente quello di organizzare il lavoro e riordinare i materiali emersi: la creatività di certo non mancava a questi vulcanici bambini! Era il secondo anno che trascorrevo con loro e già nel primo (2004/05)avevamo costruito un percorso entusiasmante che andava dal disegno alla scrittura, dalla costruzione di oggetti per la scena (maschere, scenografie…) alla drammatizzazione, con una grande libertà e fluidità . Io ero con loro, come educatore professionale, in particolare per Dario (nome di fantasia), un bambino ipercinetico con deficit di attenzione. Lui era sempre teatrale (amava esibirsi e far ridere i compagni!), ma questo comportamento era normalmente vissuto da tutti come problematico. Il laboratorio espressivo, invece, ha permesso di creare una cornice dove questa esplosività diventava pian piano funzionale al lavoro con l’intero gruppo classe. Provate ad indovinare chi ha recitato la parte del clown?
  • 3. Presentazion e a l p ub bli co Ascoltate,ascoltate, non vi addormentate. Con noi potrete volare e la savana immaginare. Nei nostri mondi entrerete e dei tigrotti incontrerete. Una fantastica avventura vivrete e un Crodino vi toglierà la sete! In un circo finirete e con il clown riderete. Il domatore un po’ crudele Sarà sbucciato come le mele. Il guardiano tondo tondo Preso in giro fino in fondo. Una famiglia di leoni, della foresta i padroni, aiuta i tigrottini, assieme ai babbuini. Ascoltate, ascoltate, attentamente guardate. Su un ghiacciaio finisce la storia che così si chiude in gloria.
  • 4. La grotta nella savana dove vivono i due tigrotti con la Mamma Raja.
  • 5. SCENA PRIMA Voce narrante: Nella savana, in una grotta, vivono due tigrotti con la loro mamma. Mamma Raja si risveglia dal suo riposino pomeridiano e si stiracchia, accarezza con affetto i suoi tigrotti … Mamma Raja: “Simba, kimba…dormite bene! Mi raccomando fate i bravi!” Simba e Kimba: “Ok, mammona!” Voce narrante: La mamma esce. I tigrotti non hanno voglia di dormire e vanno fuori a giocare. Simba: “A cosa giochiamo?” Ki mb a: “Giochiamo a nascondino!”
  • 6. Questa è la savana dove i due tigrotti giocano a nascondino
  • 7. Voce na rrant e: Giocando i due tigrotti si allontanano e così quando la mamma rientra dalla caccia… Ma mma Ra ja : “Simba, Kimba dove siete?...Ma dove siete finiti?” Voce na rrant e: La mamma non ottiene risposta e, così, esce a cercarli. Nel frattempo cala la sera e i tigrotti escono dai nascondigli, guardandosi intorno un po’ spaventati. Si mba (p reoccupato) “Dov’è la mamma?” Ki mb a (con aria rassicurante) “Andiamo a cercarla, tranquillo la troveremo!”
  • 8. Cala la sera e i tigrotti sono lontani dalla loro tana…
  • 9. SCENA SECONDA Voce na rrant e: Ormai è notte e i due tigrotti s’inoltrano nella savana alla ricerca della loro mamma… Si mba: “Fratellone ho paura!” Ki mb a: “Stammi vicino e vedrai che non ti accadrà nulla di male!” Voce na rrant e: I due tigrotti camminano per ore e, poi, sfiniti dalla stanchezza , decidono di riposarsi. Si stendono su un ramo e cadono addormentati…
  • 10. L’albero in cui i due tigrotti s’addormentano.
  • 11. Voce na rrant e: Un pitone, strisciando silenziosamente, scende dai rami più alti dell’albero e stringe tra le sue spire Kimba. Ki mb a (con voce soffocata) “Aiuto…Simba!” Si mba (sbadigliando) “Cosa c’è fratello?” Ki mb a (non riesce quasi più a parlare) “A-I-U-T-O…!” Voce na rrant e: Simba nel buio non vede il serpente e, quindi, non riesce a capire il problema del fratello. Si mba: “Come mai non riesci più a parlare: hai male alla gola?”
  • 12. Ki mb a: “A-I-U-T…” Si mba: “Non sarà il tuo solito mal di pancia?” Ki mb a (al limite delle sue forze) “A-I-U…” Si mba (quasi scocciato) “ Dai…magari è il tuo solito dente cariato!” Ki mb a: “A-I…” Voce na rrant e: Arrivano le prime luci dell’alba e Simba vede cosa c’è attorno al collo di Kimba e con una zampata decisa stacca il serpente dal collo di Kimba. Si mba: “Ma scusa, potevi dirlo prima!!!”
  • 13. SCENA TERZA Voce na rrant e: È l’alba e i due tigrotti riprendono il cammino alla ricerca della mamma. Sono affamati e, dopo essersi dissetati in un fiume vicino, sono attirati da un buon profumino di carne. Seguendo la scia odorosa, finiscono nella tana del leone, vecchio amico di famiglia. Il leone sta banchettando con la leonessa e, quando i due entrano nella tana, in un primo tempo, non riconosce i tigrotti. Leon e (leccandosi i baffi): “Mia cara, oggi è il nostro giorno fortunato…le prede arrivano alla nostra tavola sulle loro gambe!” Ki mb a (terrorizzato): Fratellino, è meglio togliere il disturbo!” Voce na rrant e: Mentre i tigrotti fanno dietro front e si preparano per la fuga, la leonessa Caterina li riconosce.
  • 14. Leon ess a Caterin a (rivolta al leone): “Ma sono i figli di Raja!” Leon e Kris ma (un po’ imbarazzato): “Ma certo, certo…scusatemi non aspettavo ospiti!” Leon ess a Caterin a: “Poveri piccoli, si sono spaventati! Su, coraggio, rimanete a pranzo con noi!” Voce na rrant e: I tigrotti accettano l’invito, si siedono a tavola con la famiglia Leo e raccontano le loro disavventure. Si mba: “La mamma ieri è partita per andare a caccia, ma non è più tornata così siamo partiti a cercarla!” Ki mb a (con aria di supplica): “Per favore, potreste darci una mano a cercarla?” Leon ess a: “Cari tigrotti, come mi dispiace…(rivolta al leone). Dobbiamo fare qualcosa per aiutarli!”
  • 15. Leon e: “Va bene, va bene, non preoccuparti per loro, li aiuterò io! (rivolgendosi ai tigrotti) Appena trovate qualche traccia della mamma fatemi un fischio: arriverò in un baleno!” Voce na rrant e: I tigrotti con la pancia piena e rincuorati dalle parole del leone riprendono il cammino. SCENA QUARTA Simba (rivolgendosi al fratello): “Senti anche tu questo odore?” Kimba: “ “Si, sembra proprio l’odore della mamma!” Voce na rrant e: I due tigrotti, a questo punto, iniziano a perlustrare il territorio circostante, annusando l’aria. Simba, andando avanti a testa bassa, sbatte la testa
  • 16. contro un albero e perde i sensi. Kimba, nel frattempo, sente dei passi avvicinarsi sempre più vicini e prova a svegliare Simba. Ki mb a ( con aria preoccupata): “Sveglia, su…ci sono i cacciatori!” Si mba (come in sogno) “Mamma, lasciami dormire ancora cinque minuti, non ho voglia di andare a scuola!” Ki mb a: “Ma quale scuola, siamo in pericolo, svegliati!” Voce Na rra nte: Kimba, visto che Simba non rinviene, lo afferra e lo trascina dietro un albero, dove però cadono nella trappola.
  • 17. La trappola tesa dai cacciatori…
  • 18. SCENA QUINTA Voce na rrant e: Dopo un breve volo, cadono a terra. Mamma Raja è accucciata in un angolo della trappola e con grande meraviglia si accorge che gli altri due malcapitati sono i suoi tigrotti. Ma mma Ra ja (sorpresa): “Simba…Kimba, siete proprio voi?Come sono felice di riabbracciarvi!” Ki mb a: “Mamma, mamma!” Voce na rrant e: Simba, finalmente, si risveglia sentendo la parola “mamma”. Si mba: “Mamma, dove siamo!”
  • 19. Ra ja (con aria sconsolata): Purtroppo siamo in trappola …non sarà facile uscire di qui!” Ki mb a: “Mamma, io so come uscire: basta un fischio e il leone Krisma verrà in nostro aiuto!” Voce na rrant e: I tigrotti iniziano a fischiare, mentre una rete si chiude intorno a loro e li tira su. Due babbuini, Abù e Zazà, agitati e incuriositi, dall’alto dell’albero si rivolgono alle tigri. Abù: “Ehi tigrotti, vi serve aiuto?” Si mba: “Chiama il leone Krisma…rischiamo di perdere la pelliccia!” Zazà: “Non siamo in ottimi rapporti con il Leone, ma data l’emergenza…”
  • 20. Abù (con aria sorniona): “Certo, Zazà, buona idea… Vai pure io rimango qui a controllare la situazione!” SCENA SESTA Voce na rrant e: Saltando da un albero all’altro, Zazà raggiunge la tana del leone. Non ha il coraggio di scendere a terra, così, rimanendo appeso ad un ramo Zazà chiama il leone. Zazà (ad alta voce): “Vostra Altezza…Maestà!” Leon e: “Cosa c’è scocciatore… stavo facendo il mio pisolino. Spero per te che sia qualcosa d’importante!” Zazà: “Hmm…credo di si ,Maestà! Mamma Raja e i suoi tigrotti sono in pericolo!”
  • 21. Leon e: “Non sarà uno dei tuoi scherzi?” Zazà: “Non mi permetterei mai , Sua Eccellenza!” Leon e: “Falla finita con le tue smancerie, brutto ruffiano, e portami da loro!” Voce na rrant e: I due si mettono in cammino: Zazà saltellando da un ramo all’altro e il Leone al piccolo trotto …Arrivati sul posto trovano solo Abù. Leon e (ruggendo nervoso): “Dove diavolo sono finiti? Non sarà uno dei vostri stupidi scherzi?” Abù: “No, no… Li hanno appena portati via su un furgone del circo Crudelia!” Zazà: “So io dov’è quel maledetto circo…È nella città di Tortulandia, la città della tortura!” Leon e: “Allora vai avanti, indicaci la strada!”
  • 22. Il cartello all’ingresso della città di Tortulandia, dove si trova il circo “Crudelia”.
  • 23. SCENA SETTIMA Voce na rrant e: All’ingresso della città c’è un cartello con una scritta nera. Abù inizia a leggere… Abù (t erro rizzato) “Per me si va nella città dolente, per me si va nell’eterno dolore. Lasciate ogni speranza voi che entrate!” Voce na rrant e: I tre si fermano , il leone inizia a studiare un piano, poi impartisce gli ordini. Leon e (con tono deciso): “Abù, Zazà… il vostro compito è distrarre il guardiano del circo. Nel frattempo, io libererò i tigrotti e Raja” Abù e Z azà (facendo il saluto militare): “Signorsì, Maestà, Agli ordini!”
  • 24. Il tendone del circo Crudelia…
  • 25. Voce na rrant e: Intanto nel circo è appena iniziato lo spettacolo… Presentatore d el ci rco: “Signore e signori, ecco a Voi il clown Ridolini!” Rido li ni (arriva al centro della scena dopo una buffa camminata): “Miei cari signori e signore e miei cari ba-ba-ba… (scoppia a ridere) AhAhAh!” Presentatore (si mette le mani in viso): “Ridolini, Ridolini, non riesci a dire bambini?” Rido li ni: “Tutta colpa delle vocali, ogni tanto mi vanno di traverso…(si allontana e poi ritorna dopo una camminata in cerchio). Riproviamo: Miei cari signori e signore e miei cari bambini, io mi chiamo Ridolì, Ridolì… (scoppia di nuovo a ridere) IhIhIh!” Presentatore: “Cosa c’è Ridolini, non riesci a dire neanche il tuo nome? (prova a spingere fuori dalla scena Ridolini. Poi, rivolgendosi con finto imbarazzo al pubblico) Scusate, scusate…al nostro Ridolini oggi vanno tutte le vocali di traverso: prima la A di bambini, poi la I di Ridolini…” Ridolini (facendo resistenza) “Lasciami brutto mo-mo-mo…(scoppia a ridere) Ohohoh!”
  • 26. Voce na rrant e: Ridolini riesce a divincolarsi e a tornare al centro della scena. Rido li ni: “Miei cari signori e signore e mie cari bambini finalmente ora inizia il mio nu-nu-nu (scoppia a ridere) Uhuhuh!” Voce na rrant e: Il presentatore riesce ad acchiappare Ridolini che continua a ridere e a spingerlo fuori dalla scena. Presentatore: Il numero del nostro povero Ridolini è rinviato per blocco delle vocali. In compenso ora abbiamo un magnifico numero del domatore e del suo ghepardo! Un applauso d’incoraggiamento prego!”
  • 27. La gabbia dove il domatore si esibisce con il suo ghepardo…
  • 28. Do mato re (rivolgendosi al ghepardo) “Su! Giù! Pancia in su…pancia in giù! Giravolta e torna su! Segui…Stop! Salta…(sempre più nervoso perché il ghepardo è svogliato) Salta… SALTA (urlando)!” Presentato re: “Gentile Pubblico, abbiate pazienza, il nostro ghepardo ormai è un po’ avanti con gli anni e si annoia a fare sempre lo stesso numero…” Voce na rrant e: Mentre lo spettacolo procede, fuori dal tendone Abù si avvicina al guardiano e con un balzo gli porta via il cappello… Gua rdi ano (arrabbiato): “Brutto babbuino, se ti acchiappo ti faccio diventare un prosciuttino!” Abù (sfottendo il guardiano): “Sono piccolo e veloce, con le minacce sprechi la tua voce!” Voce na rrant e: Abù passa il cappello a Zazà che, lo afferra e poi si rivolge così al guardiano…
  • 29. Zazà: “Ciccione, ciccione, corri come un lumacone!” Gua rdi ano (ormai furente): “Babbuino, babbuino, col cervello di gallina, se t’acchiappo di sicuro finirai in cantina!” Voce na rrant e: Nel frattempo il Leone Krisma ha liberato non solo i tigrotti e Raja, ma anche gli altri animali del circo. Tutti insieme circondano il domatore e il guardiano… Gli ani ma li i n coro: “Torturate, torturate e del male procurate al guardiano e al domatore senza pietà, per tante ore!” Voce na rrant e: Mentre torturano il guardiano e il domatore, si sentono le sirene della polizia. Gli animali scappano lungo il viale della città, inseguiti dalla polizia. Finalmente, trovano rifugio in un bar il “Crodin Cafè”
  • 30. Il Crodin Cafè dove gli animali trovano rifugio…
  • 31. Scena ottava Ba rista (balbettando): “Ma che-che vo-vo-volete da-da me?” Gli ani ma li i n coro: “DINO UN CRODINO!” Ba rista : “Va bene, ma fate poco casino!” Gira ffa (allungando il collo verso il barista): “Sbrigati e non fare il cretino, mio caro signorino!” Ani ma li i n coro : “Dacci questo Crodino, Dino, e non fare il bambino o ti sistema il babbuino!” Voce na rrant e: Gli animali si stancano, vanno dietro il bancone e si servono da soli. Il suono delle sirene si avvicina: gli animali prendono diverse casse di Crodino ed escono dall’uscita secondaria…
  • 32. La strada che si apre sul retro del Crodin Cafè.
  • 33. Voce na rrant e: Gli animali non sanno come fare per allontanarsi velocemente. Alla fine la tigre ha un’idea: l’autostop! Si mette a sculettare e dopo poco si ferma un camion. Ca mi onista : “Ehi bella sali, c’ho un tigre nel motore!” Tig re: “Bene, io ho un intero circo al seguito! Avanti ragazzi si parte!” Voce na rrant e: Tutti gli animali salgono di corsa nel camion e caricano le casse di Crodino. Ca mi onista : “Pensavo ad una scampagnata io e te soli…” Voce na rrant e: All’uscita del paese, dopo qualche chilometro, c’è un bivio. Gli animali non sanno che strada prendere e decidono di fare testa o croce.
  • 34. Al bivio gli animali fanno testa o croce …
  • 35. Si mba: “Se è testa, andiamo a destra, se è croce a sinistra andiam veloce!” Voce Na rra nte: La moneta cade ed esce testa. La comitiva va a destra…ma così finisce in alta montagna su un ghiacciaio.
  • 36. Il camion finisce in alta montagna, in un ghiacciaio…
  • 37. Tig re: “Abbiamo sbagliato strada: la savane era a sinistra!” Ani ma li i n coro : “Andiamo verso la savana, ma con un po’ di ghiaccio per il Crodino!” Voce na rrant e: Gli animali prendono la direzione della savana e festeggiano sul camion: Crodino e ghiaccio per tutti!
  • 38. Gli animali sbagliano strada e arrivano sul ghiacciaio… Con il camion pieno di ghiaccio per il Crodino, finalmente prendono la strada per la savana!