Damiano aveva giurato: quell’ultima vetta ancora, e poi avrebbe dato l’addio all’alpinismo. Ma proprio sull’agognata Cima Dodici un avvenimento inaspettato mette sottosopra la sua vita.
Sullo sfondo, due grandi storie d’amore: quelle tra lo scalatore e Cecilia e fra gli studenti universitari Marco e Milena, che finiranno imprevedibilmente con l’intrecciarsi.
25 km: il viaggio in auto, da casa al lavoro, durante il quale si incontrano persone e paesi, edifici e veicoli, pioggia e sole, si attraversano campagna e città, si riconoscono trattorie, bar, uffici, abitazioni, si incontrano persone amiche e persone non amiche, si ascoltano musiche e notizie, si ricordano immagini, si lascia il pensiero libero di vagare fra ricordi e fantasie, sogni e speranze, considerazioni ottimistiche e pessimistiche.
Un testo quasi multimediale, con immagini, con rinvio ad altri testi, con citazioni musicali.
Sperando che non vi dispiaccia.
I due tigrotti è la storia surreale ideata, scritta e drammatizzata da bambini di quarta elementare durante un laboratorio espressivo che ho condotto nell'anno scolastico 2005/06.
Damiano aveva giurato: quell’ultima vetta ancora, e poi avrebbe dato l’addio all’alpinismo. Ma proprio sull’agognata Cima Dodici un avvenimento inaspettato mette sottosopra la sua vita.
Sullo sfondo, due grandi storie d’amore: quelle tra lo scalatore e Cecilia e fra gli studenti universitari Marco e Milena, che finiranno imprevedibilmente con l’intrecciarsi.
25 km: il viaggio in auto, da casa al lavoro, durante il quale si incontrano persone e paesi, edifici e veicoli, pioggia e sole, si attraversano campagna e città, si riconoscono trattorie, bar, uffici, abitazioni, si incontrano persone amiche e persone non amiche, si ascoltano musiche e notizie, si ricordano immagini, si lascia il pensiero libero di vagare fra ricordi e fantasie, sogni e speranze, considerazioni ottimistiche e pessimistiche.
Un testo quasi multimediale, con immagini, con rinvio ad altri testi, con citazioni musicali.
Sperando che non vi dispiaccia.
I due tigrotti è la storia surreale ideata, scritta e drammatizzata da bambini di quarta elementare durante un laboratorio espressivo che ho condotto nell'anno scolastico 2005/06.
La storia del traghetto timido - teatro ragazzi Industria ScenicaIndustria Scenica
La storia del Draghetto timido rientra nello spettacolo per ragazzi "Storie in scatola", di Fabrizio Palma, andato in scena il 22 febbraio 2015 al Circolo Everest.
Ecco una delle storie dello spettacolo "Storie in Scatola" di Fabrizio Palma, ospitato presso il Circolo Everest di Vimodrone. Un riassunto liberamente tratto dal racconto fatto in teatro da Fabrizio da stampare e leggere a casa!
I bambini hanno una memoria straordinaria. Quando ero bambino, mia nonna radunava me ed i miei fratelli e ci raccontava le favole che aveva ascoltato da una vecchietta, quando lei era bambina.
La storia del traghetto timido - teatro ragazzi Industria ScenicaIndustria Scenica
La storia del Draghetto timido rientra nello spettacolo per ragazzi "Storie in scatola", di Fabrizio Palma, andato in scena il 22 febbraio 2015 al Circolo Everest.
Ecco una delle storie dello spettacolo "Storie in Scatola" di Fabrizio Palma, ospitato presso il Circolo Everest di Vimodrone. Un riassunto liberamente tratto dal racconto fatto in teatro da Fabrizio da stampare e leggere a casa!
I bambini hanno una memoria straordinaria. Quando ero bambino, mia nonna radunava me ed i miei fratelli e ci raccontava le favole che aveva ascoltato da una vecchietta, quando lei era bambina.
3. E’ tanto affettuosa con il suo amico drago che tutte le sere cerca di fare addormentare. LA FATA
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8. NARRATORE : - In una grotta, in fondo alla foresta vive un drago con la sua fate. Il suo nome è Ruvidello. Che paura! Che impressione! Quello vi mangia per colazione….. e invece no! La fata l’ha educato bene e quindi il drago è gentile, non graffia, non morde e sta sempre seduto composto. Però la sera udite, udite: piange, grida e si dispera. DRAGO : - No, no! La notte è troppo scura; ho paura, ho paura!! FATA : - Ma perché? Sei un drago portentoso…. Cosa mai ti fa paura? Ecco, prendi i tuoi pupazzetti e vedrai che fai la nanna. DRAGO : - No, ho paura dei pirati! Così neri sono orrendi, così brutti son tremendi! Sai appena chiudo gli occhi, saltano fuori da sotto il letto e mi sbranano a pezzetti. FATA : - Non è vero, stupidino! Qui nel bosco non arrivano i pirati. Hanno bisogno di acqua e di mare, non ti possono spaventare. Fai la nanna e dammi un bacio Ruvidello del mio cuore. NARRATORE : - Ruvidello le salta in braccio e l’ azzanna sul naso DRAGO : - Non andar via, ti prego, ho paura! Te lo prometto, vedrai sarò buono. Ho bisogno che tu mi aiuti a realizzare un astuto piano. Prendi coperte, lenzuola e cuscini e sistemali attorno al letto. Anche se vengono gli orrendi pirati dormirò più tranquillo e sicuro. NARRATORE : - Ruvidello si addormenta, sognando torte con fragole, panna e regali di compleanno. Nel frattempo nella foresta ………………..
9. ARRAFFA : - Ma dove siamo finiti? TRUFFA : - E chi lo sa! CAPITAN TEMPESTA : - La tempesta ci ha portato lontano dalla nostra rotta e abbiamo fatto naufragio. Meno male che siamo ancora vivi! PIRATA PEPATO - Quanti alberi! Ma questo è un bosco? ARRAFFA : - Un bosco? I boschi sono pieni di draghi! PIRATA PEPATO : - Draghi? Hai detto draghi! Mamma mia che paura…. TUTTI E TRE I PIRATI : - (Si scontrano) Ah, i draghi, il drago! CAPITAN TEMPESTA : - Ehi! Truffa, Arraffa, Pirata pepato, beccamorti ma dove correte? Sono io! Non mi riconoscete? ARRAFFA : - Scusa Capitan Tempesta! E’ che la mia mamma quando ero cattivo mi diceva che veniva il drago a prendermi! TRUFFA : - Stupidotto no esistono i draghi! PIRATA PEPATO : - Come non esistono, anche la mia mamma mi diceva che se facevo il cattivo mi mandava nel paese dei draghi, dove non esiste il mare e dovevo stare chiuso in una caverna buia. CAPITAN TEMPESTA : - Se tua mamma l’avesse fatto davvero a quest’ora io non avrei tutti questi problemi. Se non troviamo un rifugio per la notte allora sì che saranno guai!
10. ARRAFFA : - Mia mamma diceva che : quando è notte per magia tutti quanti in compagnia, sbucan fuori come funghi ed a passi grandi e lunghi, si diverton come pazzi a incendiar case e palazzi. PIRATA PEPATO : - Tu non hai paura Capitano? CAPITAN TEMPESTA : - E’ di me che dovete avere paura se non vi decidete a muovervi! Guardali qui: Truffa, Arraffa e Pirata Pepato siete la vergogna dei vostri nomi. Forza, tira fuori il cannocchiale e vedi se c’è un rifugio qui intorno. PIRATA PEPATO : - Capitano vedo, no…..non vedo niente! CAPITAN TEMPESTA : - Togli il tappo da quel cannocchiale! PIRATA PEPATO : - Non vedo niente lo stesso! CAPITAN TEMPESTA : - Allora tacete e camminiamo ancora! Anzi, no, cantate così la smettete di dire stupidaggini! I TRE PIRATI : - 3 corsari, 3 corsari se ne van per sette mari! TRUFFA - Dov’è il mare? CAPITAN TEMPESTA : - Zitto e conta! I TRE PIRATI : I corsari sono 3, ma i pirati 33! PIRATA PEPATO : - Scusa Capitano, adesso vedo una luce!
11. ARRAFFA : - E’ un albergo? CAPITAN TEMPESTA : - Si, a 5 stelle! Ma non lo vedi che siamoo in un bosco dimenticato da Dio e dagli uomini! Fammi vedere….. Sembra una casetta. Andiamo! TRUFFA : - Eam, Capitano, posso fare una proposta? CAPITAN TEMPESTA : - Dì, ma in fretta! TRUFFA:- Guardiamo prima dalla finestra chi c’è dentro. Non si sa mai! I PIRATI : - Si, si, si guardiamo prima. NARRATORE : - Intanto Ruvidello non riusciva a dormire, si alza e si avvicina alla finestra per guardare le stelle, proprio mentre i pirati si avvicinano dall’esterno. TUTTI : - AAAAhhhhh!!!!! (Scappano confusamente) NARRATORE: - Pieni di paura addosso scappan tutti a più non posso!!!