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I COMBUSTIBILI
I COMBUSTIBILI
Sotto il nome di combustibili comprendiamo
tutte quelle sostanze (solide, liquide, gassose)
che si combinano con l’ossigeno, in una reazione
chimica detta combustione.
I combustibili sono sostanze ricche di carbonio e
possiedono un alto contenuto di energia
chimica, che, mediante la combustione, si
trasforma in energia termica.
CLASSIFICAZIONE DEI COMBUSTIBILI
I combustibili possono essere solidi (carbon fossile), liquidi
(petrolio), gassosi (metano), e possono essere naturali o
artificiali o sintetici (derivati da quelli naturali a seguito di
processi di lavorazione).
IL POTERE CALORIFICO DEI COMBUSTIBILI
Il valore di un combustibile dipende dal suo potere calorifico,
che indica la quantità di calore (espressa in kiloJoule) che si
libera dalla combustione di 1 kg (o di 1 m3) di combustibile:
maggiore è il potere calorifico di una sostanza, maggiore è la sua
resa energetica e quindi il suo valore commerciale.
LA LEGNA DA ARDERE
La legna da ardere rappresenta ancora oggi il principale combustibile di
uso domestico, per cucinare e per riscaldare gli ambienti. La legna, il
combustibile più antico del mondo, oggi è utilizzata in forme più
moderne.
PELLET - La produzione di pellet offre la possibilità di utilizzare i
prodotti di scarto che derivano dal settore agricolo e
forestale. Il pellet è fatto di minuscoli cilindretti ricavati da
segatura pressata, lunghi fino a 5 cm.
BRICHETTI - I brichetti hanno una dimensione maggiore rispetto al
pellet (circa 28 cm): il materiale di base è formato sempre
da segatura e trucioli. Ha un potere calorifico maggiore
del pellet.
CIPPATO - Il cippato è formato da scaglie di legno sminuzzato in piccoli
pezzi dalle dimensioni di pochi centimetri.
I CARBONI FOSSILI
Il carbone deriva dalla decomposizione di foreste rimaste sommerse
dalle acque 300 milioni di anni fa e poi sepolte dalla crosta terrestre. Le
materie organiche si sono decomposte lasciando solo il carbonio.
In un primo momento esse hanno formato uno strato di materiale
organico compatto detto torba, sulla quale sono andati accumulandosi
numerosi strati di materiale. La pressione e il calore da questi esercitati
hanno gradualmente eliminato l'umidità e accresciuto il contenuto di
carbonio della torba, formando altri tipi di carbone.
A seconda della profondità, delle pressioni e delle temperature, e della
durata del processo di carbonizzazione, i resti organici si sono
trasformati in diversi tipi di carbone: torbe, ligniti, litantraci e
antraciti.
LA CLASSIFICAZIONE DEI CARBONI
Secondo l'epoca di formazione, si distinguono vari tipi di carbone.
La torba è il carbone più giovane; non viene utilizzato come
combustibile per il suo basso potere calorifico, ma solo in agricoltura
come fertilizzante.
La lignite, più antica della torba, non è ancora completamente
fossilizzata.
Il litantrace si estrae da giacimenti antichissimi, risalenti a circa 300
milioni di anni e si trova a profondità tra i 400 e i 1.200 metri. Viene
utilizzato come combustibile e da esso viene prodotto il carbon coke,
utilizzato negli altoforni.
L'antracite è il carbone di più antica formazione, è il più ricco di
carbonio e ha il più alto potere calorifico, ma si trova a grandi
profondità. Viene utilizzato come combustibile sia nell'industria sia nel
riscaldamento domestico.
TIPI DI CARBONE
TIPO DI
CARBONE
% di
carbonio
Potere calorifico
(kJ/kg)
TORBA 55 13.000
LIGNITE 75 21.000
LITANTRACE 85 30.000
ANTRACITE 95 35.000
PROCEDIMENTO DI ESTRAZIONE
DEL CARBONE
Se il carbone si trova a profondità non superiori ai 30 metri,
viene estratto in miniere a cielo aperto.
Per filoni di carbone a profondità maggiori di 30 metri, l'accesso
al giacimento si ottiene scavando miniere sotterranee, formate
da almeno due gallerie, per il passaggio di minatori e macchinari
fino al giacimento.
Una volta estratto, il carbone viene macinato, vagliato per
ottenere le pezzature richieste dal mercato e lavato per
eliminare le impurità.
PROCEDIMENTO DI ESTRAZIONE
DEL CARBONE
Miniera a cielo aperto
Miniera sotterranea
GLI IMPIEGHI DEL CARBONE
Il carbone viene utilizzato per alimentare le centrali
termoelettriche, cioè che producono energia elettrica a partire
dal calore che si ottiene bruciando un combustibile.
E’ un’importante materia prima dell’industria chimica. Dal
carbone si possono ricavare direttamente idrogeno, ammoniaca,
metanolo e, indirettamente, carburanti, solventi, coloranti,
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ecc.
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Studiare gli appunti.
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I combustibili 3^C

  • 2. I COMBUSTIBILI Sotto il nome di combustibili comprendiamo tutte quelle sostanze (solide, liquide, gassose) che si combinano con l’ossigeno, in una reazione chimica detta combustione. I combustibili sono sostanze ricche di carbonio e possiedono un alto contenuto di energia chimica, che, mediante la combustione, si trasforma in energia termica.
  • 3. CLASSIFICAZIONE DEI COMBUSTIBILI I combustibili possono essere solidi (carbon fossile), liquidi (petrolio), gassosi (metano), e possono essere naturali o artificiali o sintetici (derivati da quelli naturali a seguito di processi di lavorazione).
  • 4. IL POTERE CALORIFICO DEI COMBUSTIBILI Il valore di un combustibile dipende dal suo potere calorifico, che indica la quantità di calore (espressa in kiloJoule) che si libera dalla combustione di 1 kg (o di 1 m3) di combustibile: maggiore è il potere calorifico di una sostanza, maggiore è la sua resa energetica e quindi il suo valore commerciale.
  • 5. LA LEGNA DA ARDERE La legna da ardere rappresenta ancora oggi il principale combustibile di uso domestico, per cucinare e per riscaldare gli ambienti. La legna, il combustibile più antico del mondo, oggi è utilizzata in forme più moderne. PELLET - La produzione di pellet offre la possibilità di utilizzare i prodotti di scarto che derivano dal settore agricolo e forestale. Il pellet è fatto di minuscoli cilindretti ricavati da segatura pressata, lunghi fino a 5 cm. BRICHETTI - I brichetti hanno una dimensione maggiore rispetto al pellet (circa 28 cm): il materiale di base è formato sempre da segatura e trucioli. Ha un potere calorifico maggiore del pellet. CIPPATO - Il cippato è formato da scaglie di legno sminuzzato in piccoli pezzi dalle dimensioni di pochi centimetri.
  • 6. I CARBONI FOSSILI Il carbone deriva dalla decomposizione di foreste rimaste sommerse dalle acque 300 milioni di anni fa e poi sepolte dalla crosta terrestre. Le materie organiche si sono decomposte lasciando solo il carbonio. In un primo momento esse hanno formato uno strato di materiale organico compatto detto torba, sulla quale sono andati accumulandosi numerosi strati di materiale. La pressione e il calore da questi esercitati hanno gradualmente eliminato l'umidità e accresciuto il contenuto di carbonio della torba, formando altri tipi di carbone. A seconda della profondità, delle pressioni e delle temperature, e della durata del processo di carbonizzazione, i resti organici si sono trasformati in diversi tipi di carbone: torbe, ligniti, litantraci e antraciti.
  • 7. LA CLASSIFICAZIONE DEI CARBONI Secondo l'epoca di formazione, si distinguono vari tipi di carbone. La torba è il carbone più giovane; non viene utilizzato come combustibile per il suo basso potere calorifico, ma solo in agricoltura come fertilizzante. La lignite, più antica della torba, non è ancora completamente fossilizzata. Il litantrace si estrae da giacimenti antichissimi, risalenti a circa 300 milioni di anni e si trova a profondità tra i 400 e i 1.200 metri. Viene utilizzato come combustibile e da esso viene prodotto il carbon coke, utilizzato negli altoforni. L'antracite è il carbone di più antica formazione, è il più ricco di carbonio e ha il più alto potere calorifico, ma si trova a grandi profondità. Viene utilizzato come combustibile sia nell'industria sia nel riscaldamento domestico.
  • 8. TIPI DI CARBONE TIPO DI CARBONE % di carbonio Potere calorifico (kJ/kg) TORBA 55 13.000 LIGNITE 75 21.000 LITANTRACE 85 30.000 ANTRACITE 95 35.000
  • 9. PROCEDIMENTO DI ESTRAZIONE DEL CARBONE Se il carbone si trova a profondità non superiori ai 30 metri, viene estratto in miniere a cielo aperto. Per filoni di carbone a profondità maggiori di 30 metri, l'accesso al giacimento si ottiene scavando miniere sotterranee, formate da almeno due gallerie, per il passaggio di minatori e macchinari fino al giacimento. Una volta estratto, il carbone viene macinato, vagliato per ottenere le pezzature richieste dal mercato e lavato per eliminare le impurità.
  • 10. PROCEDIMENTO DI ESTRAZIONE DEL CARBONE Miniera a cielo aperto Miniera sotterranea
  • 11. GLI IMPIEGHI DEL CARBONE Il carbone viene utilizzato per alimentare le centrali termoelettriche, cioè che producono energia elettrica a partire dal calore che si ottiene bruciando un combustibile. E’ un’importante materia prima dell’industria chimica. Dal carbone si possono ricavare direttamente idrogeno, ammoniaca, metanolo e, indirettamente, carburanti, solventi, coloranti, esplosivi, materie plastiche, prodotti medicinali, antiparassitari, ecc.
  • 12. COMPITI PER CASA PER 13/10 Studiare gli appunti. Studiare da pag. 311 a pag. 314. Rispondere al Minitest di pag.314.