L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Il dottore Anzà, responsabile del “servizio 3 tutela dell'inquinamento atmosferico" del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente della Regione siciliana, lamenta di subire un danno alla sua reputazione e all’ immagine ad opera del convenuto Ciampolillo Giuseppe il quale, a nome del “Comitato Cittadino Isola Pulita” dedito a campagne per la tutela dell'ambiente e della salute nel comune di Isola delle Femmine, sarebbe autore di una campagna di diffamazione condotta attraverso alcuni siti Internet.
Il ricorrente produce perciò cinque allegati a riprova di tali affermazioni.
Il primo ed il secondo degli allegati riporta la “richiesta di intervento a tutela della salute pubblica” contenuto all'interno di un blog ( un sito web, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore, detto “blogger”, pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video) in cui si denuncia all'opinione pubblica ed all'assessore regionale al Territorio e Ambiente della regione Sicilia, Rossana Interlandi, e al dirigente generale del Dipartimento Territorio Ambiente arch. Pietro Tolomemeo, in particolare, la anomala richiesta di modifica delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera da parte della società Italcementi che ha un impianto nel comune di Isola delle Femmine.
Nel suo articolo, il convenuto Giuseppe Ciampolillo prende in esame lo svolgimento della conferenza di servizi convocata e presieduta dal dottore Anzà il 4 luglio 2007, indetta ai sensi dell'articolo 269 del decreto legislativo n. 152/2006, ed avente ad oggetto la richiesta di autorizzazione (modificativa di quelle già in atto) alle emissioni in atmosfera da parte della ditta Italcementi: cosa che destava allarme in tanti cittadini ed al citato comitato isola pulita per la manifesta intenzione della Italcementi di fare uso del pet-coke, trasportandolo all'interno del suo stabilimento dopo averlo fatto transitare lungo il tessuto urbano, pur essendo noto che il pet-coke è sostanza pericolosa e dannosa alla salute (il pet-coke e' l'ultimo prodotto delle attivita' di trasformazione del petrolio e viene considerato lo scarto dello scarto dell'oro nero tanto da guadagnarsi il nome di "feccia del petrolio". Per la sua composizione, comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene) e metalli pesanti come nichel, cromo e vanadio, va movimentato con cura per evitare di sollevare polveri respirabili. Il trattamento consistente in carico, scarico e deposito del pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero della Sanita' 28 aprile 1997 concernente il trasporto di sostanze pericolose).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Combustione di rifiuti nei cementifici comunicato stampaPino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Copia di combustione di rifiuti nei cementifici comunicato stampaPino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Copia di combustione di rifiuti nei cementifici comunicato stampaPino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Combustione di rifiuti nei cementifici comunicato stampaPino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Il dottore Anzà, responsabile del “servizio 3 tutela dell'inquinamento atmosferico" del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente della Regione siciliana, lamenta di subire un danno alla sua reputazione e all’ immagine ad opera del convenuto Ciampolillo Giuseppe il quale, a nome del “Comitato Cittadino Isola Pulita” dedito a campagne per la tutela dell'ambiente e della salute nel comune di Isola delle Femmine, sarebbe autore di una campagna di diffamazione condotta attraverso alcuni siti Internet.
Il ricorrente produce perciò cinque allegati a riprova di tali affermazioni.
Il primo ed il secondo degli allegati riporta la “richiesta di intervento a tutela della salute pubblica” contenuto all'interno di un blog ( un sito web, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore, detto “blogger”, pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video) in cui si denuncia all'opinione pubblica ed all'assessore regionale al Territorio e Ambiente della regione Sicilia, Rossana Interlandi, e al dirigente generale del Dipartimento Territorio Ambiente arch. Pietro Tolomemeo, in particolare, la anomala richiesta di modifica delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera da parte della società Italcementi che ha un impianto nel comune di Isola delle Femmine.
Nel suo articolo, il convenuto Giuseppe Ciampolillo prende in esame lo svolgimento della conferenza di servizi convocata e presieduta dal dottore Anzà il 4 luglio 2007, indetta ai sensi dell'articolo 269 del decreto legislativo n. 152/2006, ed avente ad oggetto la richiesta di autorizzazione (modificativa di quelle già in atto) alle emissioni in atmosfera da parte della ditta Italcementi: cosa che destava allarme in tanti cittadini ed al citato comitato isola pulita per la manifesta intenzione della Italcementi di fare uso del pet-coke, trasportandolo all'interno del suo stabilimento dopo averlo fatto transitare lungo il tessuto urbano, pur essendo noto che il pet-coke è sostanza pericolosa e dannosa alla salute (il pet-coke e' l'ultimo prodotto delle attivita' di trasformazione del petrolio e viene considerato lo scarto dello scarto dell'oro nero tanto da guadagnarsi il nome di "feccia del petrolio". Per la sua composizione, comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene) e metalli pesanti come nichel, cromo e vanadio, va movimentato con cura per evitare di sollevare polveri respirabili. Il trattamento consistente in carico, scarico e deposito del pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero della Sanita' 28 aprile 1997 concernente il trasporto di sostanze pericolose).
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Combustione di rifiuti nei cementifici comunicato stampaPino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Copia di combustione di rifiuti nei cementifici comunicato stampaPino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Copia di combustione di rifiuti nei cementifici comunicato stampaPino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Combustione di rifiuti nei cementifici comunicato stampaPino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Combustione della legna e inquinamento atmosferico (dal campionamento all’analisi)
1. Emissioni della combustione della legna
Combustione della legna
e inquinamento atmosferico
(dal campionamento all’analisi)
Andrea Piazzalunga
Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio
Università degli Studi di Milano - Bicocca
andrea.piazzalunga@unimib.it
2. Emissioni della combustione della legna
LA LEGNA NON È ECOLOGICA -
La legna non è un combustibile
ecologico, dal punto di vista delle
emissioni, se bruciata malamente come
avviene nei caminetti aperti e nelle
diffusissime stufe tradizionali: emette
enormi quantità di polveri sottili che,
ricche di frazioni incombuste, sono
fortemente dannose alla salute. I fattori
di emissione della legna sono dieci-venti
volte peggiori, per le sole polveri, di
quelli dell'olio combustibile o cento volte
di quelli del gasolio, la cui azione
inquinante è nota (l'olio combustibile è
già vietato nelle "zone critiche" e lo sarà,
dal 1 ottobre 2006, su tutta la
Lombardia).
L'uso delle biomasse, con particolare
riferimento alle coltivazioni agricole e
forestali, può rivestire un ruolo
rilevante nel prossimo futuro,
soprattutto nell'ottica di un ampio
spettro di interrelazioni dei differenti
settori: l'energia, l'uso del territorio, la
protezione dei suoli, la politica agricola e
forestale, la gestione dei rifiuti, il
commercio internazionale,
l'inquinamento atmosfe-rico e la qualità
della vita nei centri urbani".
Combustione della legna: terreno di contrasto
3. Emissioni della combustione della legna
Photo courtesy of Shropshire Star Newspaper,
http://www.shropshirestar.com
Combustione della legna: terreno di contrasto
5. Emissioni della combustione della legna
- Circa 4.4 milioni di utenze (oltre il 20% della popolazione) a livello nazionale (CTI 2006)
- Oltre 800 mila apparecchiature in Lombardia (CTI 2006)
- Circa 2 milioni di tonnellate di biocombustibile legnoso consumato in Lombardia (ARPA
2006)
- Circa 1 milione di tonnellate di pellet consumato in Italia ogni anno (CTI 2009)
Dove nasce il problema…
6. Emissioni della combustione della legna
Piazzalunga et al.
(Atmospheric Environment 45 (2011) 6642 – 6649)
Benefici e rischi della combustione della legna
C.A. Belis et al.
(Atmospheric Environment 45 (2011) 7266 – 7275)
Renewable Energy Directive
Europa 2010
Consumo di energia da FER 12%
Direttiva 2009/28/CE
Obiettivi vincolanti
Italia 2020
17% dell’energia FER
Consumo di energia 2020: 135Mtep
FER 2008: 9 Mtep
FER 2020: 22 Mtep
È previsto che la combustione della legna
contribuirà per il 25% (5.5 Mtep)
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
2005 2020
HEAT CONSUMPTION FROM BIOMASSES (ktoe)
National Action Plan for Renewables of Italy (2010)
9. Emissioni della combustione della legna
Necessità di un approccio integrato
Campionamento
delle emissioni
Caratterizzazione
chimico fisica
Stima dei rapporti
di emissione
Source
apportionment
Caratterizzazione
tossicologica
health impacts
Analisi LCA
Life Cycle Assessment
Valutazione di sostenibilità
LEnS: Legno Energia e Salute (PRIN 2008)
La combustione della legna come fonte di energia primaria: sviluppo
di metodologie integrate per la valutazione di rischi e benefici
10. Emissioni della combustione della legna
Il particolato da biomassa deriva dalle ceneri e dalla combustione incompleta del combustibile
La formazione di particolato dipende principalmente da:
-Tecnologia e efficienza della combustione
-Qualità del combustibile
-Correttezza nell’installazione dell’apparecchio
-Corretta gestione dell’apparecchio
Fonte CTI
La combustione dei solidi consiste nella decomposizione chimica del combustibile che porta alla
produzione di “vapori combustibili” che vengono rilasciati a basse temperature (250°C) per poi
bruciare nella fiamma a contatto con l’ossigeno
Le tre variabili che condizionano principalmente la combustione sono:
-Temperatura
-Diffusione dell’ossigeno all’interno del combustibile
-Reattività chimica del processo di combustione
Francesca Hugony - SSC
I fattori che influenzano l’emissione di particolato
durante la combustione…
11. Emissioni della combustione della legna
Char ceneri
Ossidi
di Ca, K,
Mg,
Mn, Na,
Si
gas
Prodotti
combustione
SO2,
NOx,
CO,
COV,
PM,
H2O,
CO2
H2O, CO, H2,
CH4, …
O2
Composti Organici Volatili
Si formano dalla combustione incompleta della biomassa
Sono inclusi gli idrocarburi aromatici (IPA) e alifatici, le aldeidi e gli alcoli
Francesca Hugony - SSC
La combustione della legna
O2
13. Emissioni della combustione della legna
I fattori che influenzano l’emissione di particolato
durante la combustione…
G. Toscano (Università Politecnica delle Marche)
15. Emissioni della combustione della legna
Il combustibile
Fine et al., 2004 - 2006
In Lombardia
2007 0,5 Mt di legna tagliata (ERSAF)
2007/08 1,6 Mt di legna consumata (Pastorello et al., 2011)
16. Emissioni della combustione della legna
È necessario considerare la stufa a legna come un impianto di riscaldamento
Umidità del
combustibile
Modalità di accensione
Thomas Nussbaumer et al., 2005SSC
Il fattore educativo…
G. Toscano (Università Politecnica delle Marche)
18. Emissioni della combustione della legna
Necessità di un approccio integrato
Campionamento
delle emissioni
Caratterizzazione
chimico fisica
Stima dei rapporti
di emissione
Source
apportionment
Caratterizzazione
tossicologica
health impacts
Analisi LCA
Life Cycle Assessment
Valutazione di sostenibilità
LEnS: Legno Energia e Salute
La combustione della legna come fonte di energia primaria: sviluppo
di metodologie integrate per la valutazione di rischi e benefici
19. Emissioni della combustione della legna
Per la caratterizzazione chimica
delle emissioni
Tunnel di diluizione
US-EPA Method 5G,
con ulteriori
implementazioni strumentali
(UNITS)
barbierp@units.it
www.arcosolutions.eu
21. Emissioni della combustione della legna
Particolato grossolano
particolato sedimentabile di dimensioni superiori
ai 10 µm, non in grado di penetrare nel tratto
respiratorio superando la laringe, se non in piccola
parte.
PM10
particolato formato da particelle inferiori a 10
micron (µm) è una polvere inalabile, ovvero in
grado di penetrare nel tratto respiratorio superiore
(naso e laringe). Le particelle fra circa 5 e 2,5 µm
si depositano prima dei bronchioli.
PM2,5
particolato fine con diametro inferiore a 2,5 µm, è
una polvere toracica, cioè in grado di penetrare
profondamente nei polmoni, specie durante la
respirazione dalla bocca.
Per particolato atmosferico si intende l'insieme di particelle atmosferiche solide e liquide con
diametro compreso fra 0,1 e 100 micron.
22. Emissioni della combustione della legna
massa vs. numero
Al diminuire della dimensione la frazione di molecole presente in
prossimità della superficie della particella, rispetto al totale, aumenta
24. Emissioni della combustione della legna
Emissione veicoli
Particolato atmosferico
Emissione primaria da
combustione
Crescita dovuta
all’accumulazione di
prodotti secondari o
all’aggregazione fra
particelle elementari
Fresh Aged
Nell’aerosol fresco i clusters tendono a
formare una forma aperta
Le trasformazioni che avvengono
durante l’invecchiamento
(inclusione di acqua) tendono a
formare una forma più chiusa
25. Emissioni della combustione della legna
PM primario
(misura nei fumi
non diluiti)
PM primario + condensabile
(misura nei fumi diluiti con aria a
temperatura ambiente)
L’aumento del
rapporto di
diluizione porta
alla perdita di
gas per
evaporazione e
desorbimento
26. Emissioni della combustione della legna
• Tunnel di diluizione (DT).
Banco sperimentale per lo studio delle emissioni
• Linea di prelievo per il
campionamento delle
polveri.
Analizzatori per la misura della
concentrazione dei gas di combustione
all’interno della canna fumaria.
Impianto Aspirazione
STUFA
BILANCIA
FID
SONDA
MULTIPARAMETRICA
Tf, ( ), CO, NOx, O2,
CO2,
Monitor
CO2
Monitor
CO2
Monitor CO2
Impianto di aspirazione
LINEA DI PRELIEVO
27. Emissioni della combustione della legna
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Strumenti per il campionamento delle polveri
(primarie e secondarie)• Sonda di prelievo
• Sistema filtrante per la raccolta polveri
• Condensatore e refrigeratore
• Filtro PUF per microinquinanti
• Pompa isocinetica
Dopo
Prima
28. Emissioni della combustione della legna
IPERCINETISMO IPOCINETISMO ISOCINETISMO
V aspirazione
> V fumi
SOTTOSTIMA!
V aspirazione
< V fumi
SOVRASTIMA!
V aspirazione
= V fumi
CAMPIONE
RAPPRESENTATIVO!
29. Emissioni della combustione della legna
L’impattore multistadio• Sistema TCR TECORA impattore a
multistadio (MSSI) compatibile con
metodo VDI 2066 Part. 10 ed alla
norma EN 13284-1
Primo stadio
(PM>10 um)
Secondo stadio
(10um<PM<2,5um)
Terzo stadio
(PM<2,5um)
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30. Emissioni della combustione della legna
Strumenti per la caratterizzazione di COV
• Rilevatore a ionizzazione di fiamma
PCF Elettronica - FID 9388 / CH4-TNMHC
• Rilevatore a fotoionizzazione -
PhoCheck Tiger Portable PID VOC Detector
• Campionatore GasCheck/Analitica Strumenti
cartucce TENAX - TD Markes Unity/GC-MS Aglilent 6890/5973
Rilevante per la speciazione dei COV
Solo alcuni (pochi) hanno significato tossicologico,
altri sono precursori di SOA, altri né l’uno né l’altro.
Quanto dell’uno e degli altri?
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32. Emissioni della combustione della legna
Per quel che riguarda dispositivi di combustione di legna, si procede alla valutazione dei fattori
emissivi per monossido di carbonio (CO), composti organici volatili (COV) e polveri
(PM), su inserti che impiegano diversi materiali per la camera di combustione.
(POR-FESR Palazzetti Lelio spa 2010)
REFRATTARIO GHISA
33. Emissioni della combustione della legna
• Refrattario (12:1)
71±12 mg/MJ
• Ghisa (12:1)
134±51 mg/MJ
Combustione di legna
34. Emissioni della combustione della legna
Risultati speciazione Composti Organici Volatili
Aspirazione e adsorbimento di COV non diluiti su cartuccia TENAX
Analisi per desorbimento termico (Markes Unity) e GC/MS (Agilent 6890/5973)
Dati di letteratura riportano emissioni basse di COV
con relativa abbondanza di benzene
1%
2%
2%
3%
3%4%
4%
5%
5%
8%
8%
8% 10%
37%
Benzene
Methyl Vinil Ketone
2,3-butanedione
Furan
m-p-xilene
Toluene
Methyl Ethyl Ketone
(E)-2-Butenal
3-Methyl-Butenal
2-Methyl Furan
Furfural
Naphtalene
Benzaldehyde
Benzene 1,2,3,trimethyl
Distribuzione dei VOC nelle emissioni da
combustione di pellet di abete
Dati LENS
US EPA Emission Factors
AP-42, Vol. I, CH1.10: Residential Wood Stoves
Stufe con catalizzatori specifici
possono abbattere benzene
e COV
35. Emissioni della combustione della legna
Necessità di un approccio integrato
Campionamento
delle emissioni
Caratterizzazione
chimico fisica
Stima dei rapporti
di emissione
Source
apportionment
Caratterizzazione
tossicologica
health impacts
Analisi LCA
Life Cycle Assessment
Valutazione di sostenibilità
LEnS: Legno Energia e Salute
La combustione della legna come fonte di energia primaria: sviluppo
di metodologie integrate per la valutazione di rischi e benefici
36. Emissioni della combustione della legna
Caratterizzazione delle emissioni
TC (OC, EC) Thermal Optical Trasmittance
Cl-, NO3, SO4--, Na+, NH4+, K+, Mg++, Ca++ IC
Levoglucosano HPLC/PAD
Metalli XRF
IPA HPLC
PCDD/F GC/MS/MS
Coeff. Estinzione fotometro polare
Profili di emissione
UNIMIB/UNIMI
demetrio.pitea@unimib.it
37. Emissioni della combustione della legna
Caratterizzazione delle emissioni
(profili di emissione)
Differenza nei fattori di emissione dell’EC
Si osserva una relazione fra l’aumento degli IPA e la percentuale di EC
39. Emissioni della combustione della legna
abete faggio
Dati di letteratura
Loamberg et al., (2011)
Variabilità dei fattori di
emissione degli IPA soprattutto
nella combustione dell’abete
Progetto LEnS
40. Emissioni della combustione della legna
Conclusioni
La combustione della legna nella
produzione di energia può dare
un importante contributo per il
raggiungimento degli obiettivi
dell’Unione Europea (20,20,20)
Se non gestita correttamente,
può influenzare la qualità
dell’aria
Piccoli o medi impianti di
generazione del calore. Vicino
all’approvvigionamento della
materia prima (filiera corta)
Difficoltà ad ottenere
buone performance di
combustione
Qualità del combustibile
Modalità di utilizzo
Previsti degli incentivi per piccoli
impianti termici, alimentati da
biomassa a filiera corta (conto
energia termico)
Controllo sulla qualità
e sulla provenienza del
combustibile
Mancanza di
educazione
dell’utilizzatore
Garantite emissioni e
rendimento
Poca chiarezza sul concetto di emissione
(campionamento a caldo vs. tunnel di diluizione)
41. Emissioni della combustione della legna
Dipartimento di Scienze Ambientali e del Territorio
Demetrio Pitea
Marina Lasagni
Elena Collina
Manuela Anzano
Andrea Piazzalunga
Valentina Castellani - Gruppo di Ricerca sullo Sviluppo Sostenibile
Dipartimento di Scienze Ambientali e del Territorio
Paola Fermo
Dipartimento di Scienze farmacologiche
Corrado Galli
Emanuela Corsini
Marina Marinovich
Dipartimento di Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia Medica
Laura Marabini
Dipartimento di Scienze Chimiche
Pierluigi Barbieri
Sergio Cozzutto (spin off ARCo Solutions)
Gianpiero Barbieri (spin off ARCo Solutions)
Dipartimento di Chimica Industriale
Fabrizio Passarini
Daniele Cespi