Il prestito digitale è ormai tema degli ultimi anni da quando, con l’avvento dell’e-book e dei vari dispositivi in grado di poterli leggere, il libro cartaceo ha trovato un sostituto in grado di poter sopperire alla sua presenza fisica. Ora, se tale sostituto sia più o meno degno e all’altezza del tradizionale predecessore, è il focus del dibattito che coinvolge gli animatori schierati in due opposte fazioni: meglio la carta o l’elettronico? L’arena è aperta e l’articolo in questione ci offre una panoramica dell’attuale situazione nel nostro paese anche in confronto agli altri paesi europei e non solo: dunque, cos’è il prestito digitale. Cosa offre questo servizio. Quali gestori lo propongono e soprattutto come viene normato dalla giurisprudenza italiana. Sull’esito della sfida non c’è ancora una risposta certa: ma ci sarà mai?
Articolo 7 Commercio di libri, ieri e oggi: canali tradizionali e digitaliRosa Regine
Dopo aver passato in rassegna i centri di diffusione del libro e della cultura (cfr. gli articoli Ebook e biblioteche ; Open Access e archivi istituzionali ; Biblioteche scolastiche e scuola primaria ; Club, fondazioni e associazioni ; Gli istituti culturali in Italia e all'estero), parliamo di commercio di libri e consideriamo i canali di vendita del libro.
I nuovi mezzi. Il mondo degli eBook: realtà e prospettivestefanogambari
Risorse elettroniche ad accesso remoto e locale nelle biblioteche. Forme del prestito digitale (digital lending) . Statistiche d'uso nelle Biblioteche di Roma
Il prestito digitale è ormai tema degli ultimi anni da quando, con l’avvento dell’e-book e dei vari dispositivi in grado di poterli leggere, il libro cartaceo ha trovato un sostituto in grado di poter sopperire alla sua presenza fisica. Ora, se tale sostituto sia più o meno degno e all’altezza del tradizionale predecessore, è il focus del dibattito che coinvolge gli animatori schierati in due opposte fazioni: meglio la carta o l’elettronico? L’arena è aperta e l’articolo in questione ci offre una panoramica dell’attuale situazione nel nostro paese anche in confronto agli altri paesi europei e non solo: dunque, cos’è il prestito digitale. Cosa offre questo servizio. Quali gestori lo propongono e soprattutto come viene normato dalla giurisprudenza italiana. Sull’esito della sfida non c’è ancora una risposta certa: ma ci sarà mai?
Articolo 7 Commercio di libri, ieri e oggi: canali tradizionali e digitaliRosa Regine
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This presentation is in Italian. It was delivered by Valentina Kalk, Chief of United Nations Publications, at the Universita' Cattolica del Sacro Cuore in Milan on November 29, 2011. It discusses the evolution of publishing in an era of e-books and e-book readers, and how actors such as Google, Amazon, Apple and others are changing the publishing landscape.
Ritorno alla realtà: biblioteche digitali e spazi di coworking nell'epoca del...Tommaso Paiano
L'intervento illustra alcuni aspetti della sharing economy che si fonda principalmente su tre fattori chiave: condivisione di beni e competenze, relazioni orizzontali tra individui e organizzazioni, nuove piattaforme e tecnologie informatiche. Dalla combinazione di questi elementi è nato anche il coworking, un nuovo stile lavorativo che coinvolge a livello mondiale un'ampia gamma di professionisti della conoscenza che mettono in comune luoghi fisici e digitali, attivando potenti processi innovativi e creativi, capaci di generare ricchezza e benessere.
Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
La gestione dei diritti nella digitalizzazione di massa: casi a confrontoUniversità di Padova
Intervento al Seminario
TUTELA DEI BENI CULTURALI E DIRITTO D'AUTORE
Un dialogo sperimentale tra saperi
Trento, 9 aprile 2013
Facoltà di Lettere e Filosofia (aula 110)
Nella giungla degli antichi diritti - d’autore, editoriali - tra diagrammi di flusso che calcolano aperture più o meno estese del pubblico dominio - da Paese a Paese – in mezzo alle opere orfane nelle terre di nessuno, tra i paradossi dei diritti nel digitale e relativi DRM posti ai contenuti, le biblioteche continuano ad erogare i loro servizi. Distribuzione di contenuti, interoperabilità tecnica e organizzativa, prestito digitale, e diritti di accesso ai contenuti creano potenziali aspettative nei netizen e nelle comunità che ruotano attorno alle biblioteche web 2.0. In bilico tra vecchi diritti e le comunità che premono verso nuove forme di e-democracy, le biblioteche evolvono e mutano.
Google Books: per le biblioteche sarà la fine o un nuovo inizio?Università di Padova
Presentazione al Convegno Annuale delle Stelline 2011
L’Italia delle biblioteche: scommettendo sul futuro nel 150 anniversario dell’unità nazionale, Milano (Italy), 3-4 March 2011
Il lavoro vuole fornire un'analisi dei principali progetti di digitalizzazione, la loro tipologia e l’impatto che hanno avuto in termini di dimensione culturale, a livello locale, nazionale, europeo o internazionale, le spinte che hanno determinato le linee di sviluppo ad oggi presenti nel mercato, le forme del coinvolgimento delle biblioteche nel contesto di tali iniziative, tra ieri, oggi e domani.
Antonella De Robbio @ Ebook Lab Italia 2011 - A ciascuno il suo: diritti e ro...Ebook Lab Italia
Le intricate relazioni tra titolari di diritti e fruitori delle opere generano una complicata trama di diritti: di proprietà intellettuale, d’autore o editoriali, nel digitale, di accesso all’informazione, diritto alla privacy, … In questo variopinto tessuto le biblioteche e la tipologia istituzionale alla quale esse afferiscono sono il filo conduttore che annoda punti diritti e rovesci. La complessità dell’opera intesa come contenuto intellettuale che si esprime in un certo linguaggio, si manifesta in una determinata forma e si concreta su supporti antichi e nuovi, si accentua nella dimensione digitale laddove mutano le forme in formati più o meno aperti, si chiudono contenuti con lucchetti digitali o si aprono accessi attraverso cancelli più o meno interoperabili. Le biblioteche devono perciò considerare i diritti e i rovesci che si possono scatenare nell’offerta di servizi innovativi entro la sfera del digitale. Le potenzialità delle nuove modalità di trasmissione dei contenuti e gli innovativi dispositivi di delivery delle opere, determinano non solo nuove forme di fruizione e di apprendimento nell’utenza, ma richiedono attenzioni nuove nell’erogazione dei servizi bibliotecari tra titolarità e fruizione in un gioco di non facile equilibrismo. Ricucire gli strappi e ridurre le distanze tra i vari soggetti, significa creare alleanze tra i vari attori in termini di rispetto dei diritti di ciascuno, non solo di proprietà, ma anche di accesso.
Anna Maria Tammaro @ Ebook Lab Italia 2011 - Acquisizioni, prestito e conserv...Ebook Lab Italia
La biblioteca digitale è una realtà. Un'approfondimento sulle problematiche poste dalla digitalizzazione dei contenuti e sulla loro gestione da due punti di vista differenti.
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Ritorno alla realtà: biblioteche digitali e spazi di coworking nell'epoca del...Tommaso Paiano
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Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
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Google editore: mutamenti e strategie di un gigante dell'informazione
1. Università degli Studi di Perugia
Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso di Laurea Magistrale in Letteratura italiana e Linguistica
Google editore:
mutamenti e strategie
di un gigante
dell’informazione
Enrico Tamburrini
1 di 14
2. Impatto del digitale sull’editoria
• Produzione di testi digitali (e-book), la cui
fruizione è oggi in ascesa grazie alla diffusione di
dispositivi di lettura pratici e relativamente economici
e grazie alla disponibilità in ogni momento garantita
da Internet.
• Nuove possibilità offerte dai libri digitali: link
ipertestuali, elementi multimediali, aggiornamento
continuo, print on demand (stampa su richiesta).
• Disintermediazione: tendenza all’eliminazione
di figure intermedie tra autore e lettore
o al raggrupparsi di più figure in una sola.
Caso estremo è il self publishing (autopubblicazione).
2 di 14
3. Il circuito della comunicazione
(Robert Darnton)
Autore Editore
Tipografi: Fornitori:
Compositori Carta
Torcolieri Inchiostro
Magazzinieri Caratteri
Manodopera
Lettori:
Acquirenti Influenze Congiuntura Sanzioni
Legatore In prestito intellettuali economica politiche
Club e pubblicità e sociale e legali
Biblioteche
Spedizionieri:
Agente
Contrabbandiere
Custore magazzini
di deposito franco
Vetturale, ecc.
Libraio:
All’ingrosso
Al dettaglio
Ambulante
Legatore, ecc.
3 di 14
4. La “coda lunga”
(Chris Anderson)
Il mercato nell’era di Internet
Best seller, Libri di interesse particolare, titoli di catalogo,
novità editoriali editori indipendenti, editoria accademica...
4 di 14
5. Il mercato degli e-book
ITALIA (2011) REGNO UNITO (2011) STATI UNITI (2011)
E-book E-book E-book
0,5% 3,7% 19,0%
Libri cartacei Libri cartacei Libri cartacei
99,5% 96,3% 81,0%
previsione
ITALIA (2015)
I paesi anglosassoni sono favoriti da una maggiore
diffusione dei dispositivi e dal vasto catalogo di titoli in
E-book inglese, ma anche in Italia si prevede una crescita del
6% mercato: solo nel 2011 hanno aperto i battenti i grandi
negozi di Amazon e Apple, e manca ancora Google.
Libri cartacei In Europa gli e-book sono ancora penalizzati dall’IVA
94% generalmente maggiore rispetto ai libri cartacei.
5 di 14
6. Google dal 1998...
Il nostro obiettivo è
organizzare le informazioni del mondo
e renderle universalmente disponibili
(Larry Page e Sergey Brin)
6 di 14
8. Cos’è Google oggi?
• Il più grande motore di ricerca (monopolista de
facto, con oltre il 90% del mercato). Ma anche il più
grande operatore pubblicitario sul web: trae
ingenti ricavi dalla pubblicità abbinata ai propri
servizi e posizionata su siti esterni.
• I servizi offerti sono ormai vastissimi. Google si
configura ormai come un vero e proprio editore,
proponendo in forma digitale libri (Google Books),
notizie (Google News), video (YouTube). Così si
descrive: Siamo nati come azienda tecnologica, e siamo
diventati un’azienda integrata che opera
contestualmente nel software, nell’alta tecnologia, su
Internet, nella pubblicità e nei media.
8 di 14
9. Il progetto Google Books
• 2002, Larry Page: Scannerizzare tutti i libri
del mondo per indicizzarne il contenuto.
• Inizio 2004: nasce Google Print. Gli editori
forniscono dati bibliografici, copertine ed
eventualmente estratti dei propri libri da includere
nelle ricerche di Google.
• Fine 2004: il progetto cambia nome in Google
Book Search. Include scansioni di libri forniti da
biblioteche partner, digitalizzati da Google. Il full
text dei libri è incluso nella banca dati utilizzata per
le ricerche; i risultati sono visualizzati sotto forma
di snippets (parole chiave nel contesto),
9 di 14
10. Google e il copyright
• Quali libri digitalizzare tra quelli forniti dalle biblioteche
partner? Solo quelli di pubblico dominio?
• Google, fedele al suo ambizioso progetto, sceglie di
digitalizzarli tutti. A ottobre 2010 i titoli sono già
arrivati a 15 milioni. Quelli di pubblico dominio sono
visualizzabili interamente, quelli sotto diritti solo sotto
forma di snippets.
• Alla luce delle leggi sul copyright, si tratta di un
comportamento lecito? Secondo Google, sì: viene
invocato l’istituto del fair use.
Secondo le associazioni degli autori ed editori
americani, no: nel 2005 scattano due class action
contro Google.
10 di 14
11. Diritto d’autore e copyright
• Il diritto d’autore (tradizione latino-germanica)
tutela l’atto creativo più che l’opera in cui esso si
concretizza. I diritti morali dell’autore sono inalienabili.
• Il sistema anglosassone del copyright è più incentrato
sulle opere. Concede più libertà nelle utilizzazioni
economiche oltre l’uso originario.
• L’istituto del fair use permette inoltre di utilizzare, in
certi casi, i materiali protetti anche senza permesso: Per
motivi di critica, commento, redazione di articoli giornalistici,
didattica, studio o ricerca.
Ma la formulazione è abbastanza generica e si presta a
interpretazioni discrezionali.
11 di 14
12. La vicenda legale di Google Books
• 2008: prima proposta di accordo tra Google e le parti in causa
(Authors Guild e Association of American Publishers). Il
Settlement Agreement prevede la creazione del Book Rights
Registry, società di gestione collettiva dei diritti. Google accetta di
spartire i proventi con autori ed editori e prevede abbonamenti
istituzionali per le biblioteche partner.
• 2009: Amended Settlement Agreement. Presenta condizioni
migliori per le biblioteche, prevede nuove forme di
commercializzazione dei libri digitalizzati, esclude i libri pubblicati al
di fuori di Usa, Canada, Australia e Regno Unito dagli abbonamenti
(ma non dal database di Google) e le opere per le quali è stato
richiesto l’opt out.
• 2011: il giudice federale Danny Chin rigetta l’accordo: non è fair,
reasonable and adequate, cioè non rispetta gli interessi degli altri
soggetti coinvolti e va “troppo oltre” il problema discusso dalla
causa, andando a modificare le norme sul copyright.
12 di 14
13. Il futuro delle biblioteche digitali
• È rischioso lasciare a Google il monopolio sulla
commercializzazione dei libri digitalizzati. Potremmo assistere a uno
scenario simile a quello visto nell’editoria scientifica, con prezzi
troppo alti per le biblioteche e difficoltà per l’ingresso dei
concorrenti.
• Sono necessarie nuove norme e procedure, sia in America che in
Europa, per far fronte al problema delle “opere orfane”.
È necessario assicurare una giusta remunerazione per le opere
ancora sotto diritti d’autore, garantendo al tempo stesso la rapida
disseminazione consentita dalla piattaforma digitale.
• Senza di questo, le attuali iniziative pubbliche di
digitalizzazione (in Europa una serie di iniziative statali e di
singole istituzioni, aggregate in Europeana, negli Usa Open Library e
la futura DPLA) rischiano di risultare inefficaci e limitate alle opere di
pubblico dominio.
13 di 14