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Giovanni Fattori
Presentazione di…



…Daniele Panella.
Menù Principale
• Biografia

• Opere

• Cronologia

• Contesto Artistico

• Bibliografia
Biografia



Giovanni Fattori, pittore italiano, è considerato il maggior esponente dei Macchiaioli.

Fattori nacque a Livorno il 6 settembre, 1825, e morì a Firenze il 30 agosto, 1908. Si
sa poco della sua vita da giovane tranne il fatto che era nato povero. Si trasferì a
Firenze nel 1846, entrò in contatto con il gruppo del Caffè Michelangelo e divenne
allievo di Giuseppe Bezzuoli. Pochi esempi dei suoi primi lavori ci sono giunti, tutti
schizzi, il che ci fa ritenere che il suo lavoro sia diventato più forte e più maturo solo
dopo il 1851 quando era sui trent'anni. I suoi primi dipinti in questo periodo furono
principalmente scene storiche influenzate da Bezzuoli - spesso scene dalla storia del
Medioevo o del Rinascimento. Caso unico fra gli artisti, tutta la sua pittura nota è stata
fatta dopo i suoi quaranta anni.




                                                                         Menù Principale
Prese parte alle battaglie per l‘ unità d'Italia. Il primo lavoro di soggetto
     risorgimentale, "Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta", risale a
     questo periodo. A partire da questo il soggetto militare diventa uno dei
     favoriti nelle opere di Fattori: battaglie, soldati, cavalli. L'altro tema ricorrente
     è il paesaggio, in particolare la sua terra, la maremma toscana.

  Descritto spesso come realista, in questo periodo divenne un membro dei
    Macchiaioli, una corrente di pittori, che furono i precursori
    dell'impressionismo. Fattori è oggi considerato uno dei membri più notevoli
    di questo movimento artistico, mentre al suo tempo era considerato
    rivoluzionario o ridicolo, secondo il punto di vista, piuttosto che espressione
    di un'avanguardia.

  Fattori si considerava un pittore di persone anziché di paesaggi, tuttavia queste
     figure erano generalmente poste in paesaggi fantastici e illusionari che
     dimostrano la sua padronanza del colore sotto l'influenza della luce e delle
     ombre.




Biografia                                                                   Menù Principale
Suoi lavori sono, oltre che al Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno, alla
   Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma; Galleria Civica d'Arte Moderna
   e Contemporanea, a Torino, Pinacoteca di Brera, Milano, Galleria d'Arte
   Moderna di Palazzo Pitti, Firenze, alla Pinacoteca Civica di Forlì, a Forlì; in
   America al Museum of Fine Arts di Boston.

A Livorno gli è stato dedicato il Museo Giovanni Fattori, recentemente spostato
   nella cornice di Villa Mimbelli, che ospita un'importante raccolta di opere dei
   Macchiaioli e dei Postmacchiaioli.




Biografia
                                                                      Menù Principale
Le Opere
Opere

•   Mary Stuart at Crookstone



•   Truppe Francesi nel ’59



•   Cugina Argia



•   Carica della cavalleria a Montebello



•   Le Machiaiole
                                           Menù Principale
Opere 2


•   Silvestro lega dipinge sulle rocce

•   Diego Martelli a Castiglioncello

•   Pattugliamento (il muro bianco)

•   Carri Romani

•   L’Aratura

•   Ritratto della sua figliastra

•   Giornata Grigia


                                         Menù Principale
Altre Opere
                           (Ritratti)


•   Autoritratto
•   Il nipote
•   Il bersagliere
•   La signora Martelli
•   Ritratto della prima moglie
•   Ritratto della seconda moglie
•   Ritratto della terza moglie
•   Ritratto di Valerio biondi


                                        Menù Principale
Altre Opere 2

•   Acquaiole Livornesi
•   Bovi al carro
•   Bovi al pascolo
•   Campo Italiano dopo la battaglia di Magenta
•   Cavalieri su una strada
•   Costumi livornesi
•   Grano tra gli ulivi
•   Il cavallo morto
•   Il pagliaio
•   La Battaglia di Custoza
•   La Libecciata


                                                  Menù Principale
Altre Opere 3
•   La rotonda di palmieri
•   La scolarina
•   La Torre Rossa
•   L’accampamento dei bersaglieri
•   L’amore nei campi
•   Lo scoppio del cassone
•   Lo staffato
•   Marcatura dei Bovi
•   Il mercato di San Godenzo
•   Militari al bivacco
•   Orti al sole
•   Paesaggio Maremmano
•   Rappezzatori di vele
•   Signora al sole

                                         Menù Principale
Mary Stuart a Crookstone
1858 – 1861
Olio su tela; 76 x 108
Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo
Pitti



  Giovanni Fattori arriva Firenze nel 1846 e
  compie il suo debutto con la
  rappresentazione di scene storiche
  influenzate dal tocco del suo maestro all’
  Accademia, Giuseppe Bezzuoli. Dipinge
  scene del Rinascimento o del Medioevo già
  “dipinte” da scrittori romantici come Scott,
  Manzoni, D’Azeglio, Grossi o Cantù. Questa
  fase della carriera di fattori è influenzata
  inoltre da un altro pittore Toscano: Enrico
  Pollastrini.
   In questa rappresentazione della Mary
  Stuart di Scott, Fattori dimostra di aver
  assimilato le esperienze di entrambi gli
  artisti. Quest’ opera venne mostrata per la
  prima volta nell’ Esposizione Nazionale di
  Belle Arti a Firenze nel 1861.

   Opere                                         Menù Principale
Truppe Francesi nel ’59
1859
legno; 15 x 32
Collezione Privata


  Questo dipinto è uno della serie
  di pannelli fatti con ineguale
  fluidità; sottolinea nel Fattori
  una più radicale visione della
  realtà. Rappresenta un
  reggimento di soldati Francesi
  sotto il comando di Jerome
  Napoleon, cugino
  dell’imperatore Napoleone III.
  Questo gruppo di lavori è
  considerato sperimentale
  perché sottolinea la transizione
  da una rappresentazione di
  storia antica, con una di storia
  moderna che il Fattori traduce
  con una non comune abilità.



Opere                                Menù Principale
Cugina Argia
1861
carta; 36 x 29
Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti



    Nino Costa (un artista
    Romano) convinse il Fattori
    ad abbandonare le
    rappresentazioni storiche. Il
    Fattori inizia allora a lavorare
    su una serie di ritratti familiari
    a Livorno (dove si trovava con
    la giovane moglie Sittimia
    Giovannetti). Il Ritratto della
    Cugina Argia è il più
    importante di questo Gruppo..
    La tradizionale posa a tre-
    quarti è affiancata da una
    diversa posizione del viso che
    rivela gli impercettibili
    sentimenti che caratterizzano
    l’affezionata e intima natura
    del ritratto.

Opere                                               Menù Principale
Carica della cavalleria a Montebello
1862
olio su tela; 204 x 290
Livorno, Museo Fattori


  L’incontro con l’artista Romano
  Nino Costa è un fattore molto
  importante nella maturazione
  artistica del Fattori. Le lunghe
  conversazioni con l’artista erano
  per il Fattori delle vere e proprie
  lezioni nelle quali acquisiva le
  caratteristiche principali della
  pittura del Costa. Proprio grazie a
  questo artista nasce il dipinto. Il
  Fattori stava dipingendo una scena
  fiorentina del periodo Mediceo
  quando Nino Costa, osservando
  l’opera, lo convinse a passare dalla
  rappresentazione della storia antica
  a quella della storia moderna. Così
  il Fattori, girò la tavola e dipinse la
  battaglia di Montebello.




Opere                                       Menù Principale
Le Machiaiole
1865
olio su tela; 90 x 180
Collezione Privata


  Nino Costa influenzò il fattori
  anche per quel che riguarda i
  paesaggi. La raffigurazione
  orizzontale dell’immagine
  (molto in uso tra gli artisti
  Macchiaioli) permette una
  nuova percezione del
  paesaggio e della luce che
  conferisce un nuovo senso
  alla Natura che non è più
  idealizzata,ma percepita
  dall’anima. Fattori non usa la
  “macchia” in modo impulsivo,
  ma in modo rigorosamente
  organizzato in una struttura
  geometrica che mantiene
  l’armonia tra le luci e il
  volume e tra l’intero e lo
  specifico.


Opere                               Menù Principale
Silvestro Lega dipinge sulle rocce
1866
legno; 12.5 x 28
Collezione Privata


    Nel contesto della
    rappresentazione orizzontale
    del paesaggio studiata a
    Livorno, Fattori dipinge altri
    lavori che rivelano il graduale
    rafforzamento del suo
    linguaggio figurativo. In
    questo pannello percepiamo
    un processo di sintesi degli
    elementi descrittivi e un
    avvicinamento della visuale
    dell’osservatore che coincide
    con quella del pittore. Il suo
    uso della “macchia” è
    strutturata in specifiche
    divisioni che contribuiscono
    alla definizione dei volumi.



Opere                                 Menù Principale
Diego Martelli a Castiglioncello
1867
olio su tela; 13 x 20
Collezione Privata


    Dopo la morte prematura della
    moglie nel 1867, Fattori inizia a
    frequentare il salotto del critico
    d’arte Diego Martelli che fin dal
    1864 era stato luogo di continui
    soggiorni di artisti Macchiaioli.
    Lavorare con importanti artisti di
    questa corrente stimola il Fattori a
    costruttivi paragoni che danno
    risalto a molte raffigurazioni dello
    stesso soggetto. I ritratti di Martelli,
    di sua moglie e di Valerio Biondi
    sono estremamente importanti. In
    ognuno di questi, il soggetto,
    immerso nell’atmosfera dei giardini
    di casa Martelli, diventa un
    elemento del nuovo spostamento
    nella rigorosa struttura dei volumi
    tipica della produzione artistica del
    Fattori.


 Opere                                         Menù Principale
Pattugliamento (il muro bianco)
1872
olio su tela; 37 x 56
Collezione Privata


    Questa è una delle opere più
    famose de Fattori nel quale
    l’equilibrio tra la composizione e i
    sentimenti che trasmette
    raggiunge i massimi livelli. La
    tensione dei volumi del Fattori è
    traslata in una prospettiva
    allungata che invita lo spettatore
    a muoversi “attraverso la tela”. A
    differenza di molti dipinti aventi
    come oggetto soggetti
    Risorgimentali, nei quali gli
    eventi erano rappresentati con
    enfasi retorica e con un accento
    commemorativo, questo dipinto
    del Fattori riporta ad una visione
    storica della vita militare in
    chiave antieroica in un
    paesaggio caldo e assolato.


Opere                                      Menù Principale
Carri Romani
1873
legno; 21 x 31
Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti


    Con la stessa tecnica del
    “Pattugliamento” i “Carri
    Romani”offre un’unità
    cromatica del paesaggio
    associata ad un’enfasi lirica
    delle figure. Qui sembra che
    il tempo sia fermo, tutto
    immobile in una sorta di
    riposo. Fattori ha raggiunto la
    sua massima maturità
    artistica e offre viste di realtà
    che contengono una
    straordinaria forza
    emozionale. Se nel
    “Pattugliamento” i colori
    erano posti in
    contrapposizione col muro
    bianco e lo sfondo blu, in
    questo dipinto ciò è compiuto
    attraverso il nero delle
    macchie dei carri e il cavallo
    sdraiato.



Opere                                               Menù Principale
L’Aratura
1881 – 1882
Olio su tela; 102 x 80
Collezione Privata


    In questo periodo il Fattori
    tende a semplificare la
    composizione dello spazio
    usando tagli obliqui mentre, allo
    stesso tempo, riduce il
    contrasto luminoso a due aree
    giustapposte: la parte superiore
    e quella inferiore.Il desiderio di
    rendere più rarefatti gli elementi
    porta rapidamente a “colpi di
    spazzola”, molto lontani dal
    descrittivismo, che per gli
    animali diventano punti di luce
    contrapposti alla scura
    fabbrica. Il realismo che il
    Fattori riproduce è il prodotto
    dell’incontro tra le percezioni
    dell’artista e le emozioni
    emanate dal contesto rurale.


Opere                                    Menù Principale
Ritratto della sua figliastra
  1889
  olio su tela; 70 x 55
  Firenze, galleria d’Arte Moderna di palazzo Pitti

  Questo è uno dei capolavori
  dell’ultima fase del lavoro di Fattori.
  Giulia, figlia della sua seconda
  moglie Marianna Brigazzi, è
  presentata in un’ unica, dorata serie
  di colori che, comunque, presenta
  una molteplicità di modulazioni, le
  quali conferiscono “corpo” alla figura.
  Il viso emerge dall’ intensità e il
  pittore passa attraverso una
  registrazione psicologica del
  soggetto per creare una fotografica
  visione dell’intera persona. Altre
  conferme dello straordinario livello
  raggiunto dai lavori del Fattori è dato
  dal “Ritratto della moglie”, dal famoso
  “Autoritratto” e da molte altre opere
  di diversi soggetti.


Opere                                                 Menù Principale
Giornata Grigia
1893
olio su tela; 69 x 100
Livorno, Museo Fattori


   E’ il pupillo del Fattori, Giovanni
   Melesci, a dare il titolo a
   quest’opera. Egli pubblicò il primo
   catalogo generale dei lavori del
   maestro e notò la vivida oscurità di
   questo dipinto. Durante questo
   periodo, in cui alcuni suoi
   apprendisti si spostavano verso le
   soluzioni impressioniste, fattori
   delineò la definizione di uno spazio
   stereometrico. Questo dipinto, che
   è diviso in arre oscure e luminose,
   rispetta la solida struttura di
   sempre. Mentre il disegno rivela
   alcuni inusuali accenti moderni, la
   concentrazione cromatica che è
   ricca in diversi effetti, rivela una più
   introspettiva interpretazione del
   paesaggio.




Opere                                         Menù Principale
Altre Opere
 (I ritratti)
Autoritratto




Opere                  Menù Principale
Il nipote




Opere               Menù Principale
Il bersagliere




Opere                    Menù Principale
La signora Martelli




Opere                         Menù Principale
Ritratto della Prima Moglie




Opere                                 Menù Principale
Ritratto della seconda moglie




Opere                              Menù Principale
Ritratto della terza moglie




Opere                                 Menù Principale
Ritratto di Valerio Biondi




Opere                                Menù Principale
Altre Opere 2
Acquaiole Livornesi




Opere                         Menù Principale
Bovi al carro




Opere                   Menù Principale
Bovi al Pascolo




Opere                     Menù Principale
Campo Italiano dopo la Battaglia di
                    Magenta




Opere                                 Menù Principale
Cavalieri su una strada




Opere                             Menù Principale
Costumi Livornesi




Opere                       Menù Principale
Grano tra gli Ulivi




Opere                         Menù Principale
Il cavallo morto




Opere                      Menù Principale
Il pagliaio




Opere                 Menù Principale
La Battaglia di Custoza




Opere                             Menù Principale
La Libecciata




Opere                   Menù Principale
Altre Opere 3
La rotonda di Palmieri




Opere                            Menù Principale
La scolarina




Opere                  Menù Principale
La torre Rossa




Opere                    Menù Principale
L’accampamento dei Bersaglieri




Opere                              Menù Principale
L’amore nei campi




Opere
                            Menù Principale
Lo scoppio del cassone




Opere                            Menù Principale
Lo staffato




Opere                 Menù Principale
Marcatura dei bovi




Opere
                             Menù Principale
Il mercato di San Godenzo




Opere                               Menù Principale
Militari al bivacco




Opere                         Menù Principale
Orti al sole




Opere                  Menù Principale
Paesaggio maremmano




Opere                         Menù Principale
Rappezzatori di vele




Opere                          Menù Principale
Signora al sole




Opere                     Menù Principale
Cronologia
Vita di Giovanni Fattori
1825
       Nasce il 6 settembre a Livorno.
1846
       Si trasferisce a Firenze e l'anno successivo diventa allievo di Giuseppe Bezzuoli.
1855
       Frequenta il caffè Michelangiolo, punto di ritrovo di un gruppo di artisti - tra cui Odoardo Borrani, Vito d'Ancona,
       Telemaco Signorini - che danno vita attorno a questa data al gruppo dei macchiauoli.
1859
   Partecipa al concorso bandito il 23 settembre da Bettino Ricasoli per un'opera sulle recenti battaglie della seconda
      guerra di indipendenza. La manifestazione lo vedrà vincitore con il bozzetto per Il campo italiano alla battaglia di
      Magenta, dipinto completato ed esposto nel 1862.
1860
    Sposa Settimia Vannucci e si reca a Livorno - meta di soggiorni periodici fino al 1867 - dove dipinge una serie di
      ritratti dei familiari tra cui Ritratto della cugina Argia (1861). È con lui Nino Costa dal quale riceve preziosi
      suggerimenti.
1865
   Esegue tre grandi dipinti: Acquaiole livornesi, Le macchiaiole e Costumi livornesi.
1867
Muore la prima moglie. Iniziano i soggiorni a Castiglioncello presso Diego Martelli.
1869
Diventa professore all'Istituto di belle arti di Firenze.
1873
      Si reca per la prima volta a Roma dove esegue alcuni dipinti tra cui Barroci romani (o Riposo).
1875
      È ospite a Fauglia, presso Pisa, della famiglia Gioli e si reca durante l'anno a Parigi con Francesco Gioli, Cannicci
      e Ferroni. Al Salon parigino viene esposto Barrocci romani.
1876
   Il perduto Mercato dei cavalli in piazza della Trinitý a Roma partecipa ed è premiato all'Esposizione internazionale
      di Filadelfia.
1880
     Durante il viaggio di ritorno dall'Esposizione internazionale di Melbourne il Mercato dei cavalli in
    piazza della Trinitý a Roma affonda nel naufragio del piroscafo Europa. È nominato professore
    onorario all'Istituto di belle arti di Firenze. Si lega sentimentalmente alla governante di casa Gioli,
    Amalia Nollemberg; la relazione giudicata sconveniente dai suoi stessi amici, viene fatalmente
    interrotta.
1882
     Si reca in Maremma, ospite nella tenuta La Marsiliana, del principe Corsini. Bozzetti e appunti
    per dipinti eseguiti anni dopo, fra cui Marcatura dei puledri in Maremma.
1885
     Gli viene consegnato un diploma onorifico alla Permanente di Firenze. Inizia una relazione con
    Marianna Bigazzi, destinata a diventare la sua seconda moglie.
1887
     Espone a Dresda e a Genova dove ottiene alcuni riconoscimenti e invia all'Esposizione
    internazionale di Venezia tre dipinti tra cui Marcatura dei puledri in Maremma e Salto delle
    pecore.
1888
     Insegna figura all'Istituto di belle arti di Firenze; è membro residente dell'Accademia di quella
    stessa cittý e membro onorifico dell'Accademia di Bologna.
1889
   Dipinge il Ritratto della figliastra e il Ritratto della seconda moglie (noti con questo titolo anche se
    a questa data l'artista non ha ancora sposato Marianna Bigazzi). Mercato a San Godenzo riceve
    una medaglia d'oro alla rassegna internazionale di Colonia; ottiene una menzione speciale
    all'Esposizione universale di Parigi.
1891
   . Sposa Marianna Bigazzi. Dall'Accademia di Brera di Milano gli giunge la nomina di membro
    onorifico. Si mostra polemico nei confronti di alcuni suoi ex allievi, tra cui Nomellini, che
    espongono quell'anno alla Promotrice fiorentina presentando dipinti influenza ti dalla Pittura
    neoimpressionista.
1894
       Dipinge l'Autoritratto cosiddetto Giustiniani.
1897
       Espone diverse opere alla Biennale di Venezia.
1900
È nominato membro nazionale dell'Accademia albertina di Torino. Gli viene conferita una medaglia d'oro
      all'Esposizione universale di Parigi.
1901
    Risalgono a quest'anno gli appunti autobiografici stilati per Anna Franchi.
1902
Altri appunti autobiografici per Romualdo Patini.
1903
    È premiato con una medaglia all'Esposizione di Livorno. Muore la seconda moglie.
1904
Ottiene una medaglia d'argento all'Esposizione universale di St. Louis. Scrive a Gustavo Uzielli una lettera in cui parla
      dei suoi rapporti con Nino Costa. Si risposa per la terza volta con Fanny Martinelli, anch'essa ritratta in uno dei
      suoi dipinti.
1905
    Si risposa per la terza volta con Fanny Martinelli, anch'essa ritratta in uno dei suoi dipinti.
1906
     A Giverny, in Francia, Monet inizia la serie delle Ninfee. Gaetano Previati pubblica i Principi scientifici del
      divisionismo. Appunti autobiografici per Onorato Roux. Ottiene una medaglia d'argento all'Esposizione
      universale di St. Louis. Scrive a Gustavo Uzielli una lettera in cui parla dei suoi rapporti con Nino Costa.
1907
    Appunti autobiografici per Ugo Ojetti e vari ricordi profusi in lettere inviate all'allievo Carlo Raffaelli. Muore la terza
      moglie.
1908
Muore a Firenze il 30 agosto lasciando suo erede universale l'allievo Giovanni Malesci




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Il Contesto Artistico
I Macchiaioli
In un’Italia sottomessa a grandi potenze straniere, un solo stato persevera
forte e stabile: Il granducato di Toscana. Per questo Firenze diventa un
punto di riferimento per tutti i giovani artisti perseguitati dalle grandi forze
che dominavano il Paese. I numerosi intellettuali si ritrovavano nel Caffè
Michelangelo (situato al centro della città) locale allora molto frequentato.
Personaggio indubbiamente più importante del Caffè era Diego Martelli noto
critico d’arte del tempo.
Il movimento Macchiaiolo nasce in questo ambiente. Secondo i primi pittori
di questa corrente tutte le percezioni visive dell’uomo avvengono grazie alla
luce ogni nuova pittura che miri al realismo doveva quindi basarsi sulla
riproduzione della stessa luce. Luci ed ombre si basano sui colori e poiché
nella realtà non esistono contorni e disegni, il nostro occhio è colpito solo
dai colori organizzati in macchie contrapposte.

La pittura doveva quindi cercare di riprodurre la realtà attraverso
l’accostamento di macchie di colore. A differenza dell’impressionismo però,
le macchie di colore avevano una forte “corposità” che li rendeva massicci e
stabili.
Questa innovazione nella tecnica pittorica conduce inevitabilmente ad un
      innovazione nei soggetti rappresentati. Dal soggetto storico (di cui si occupa
      il Fattori nel suo primo periodo, vedi Biografia) si passa alla
      rappresentazione del vero.

  Importanti pittori di questa corrente sono: Giovanni Fattori, Martelli, Signorini,
     Nino Costa, Silvestro lega e Raffaello Senesi.




Contesto Artistico                                                     Menù Principale
Bibliografia
• www.antiquars.com

• www.artonline.it

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Giovanni fattori

  • 3. Menù Principale • Biografia • Opere • Cronologia • Contesto Artistico • Bibliografia
  • 4. Biografia Giovanni Fattori, pittore italiano, è considerato il maggior esponente dei Macchiaioli. Fattori nacque a Livorno il 6 settembre, 1825, e morì a Firenze il 30 agosto, 1908. Si sa poco della sua vita da giovane tranne il fatto che era nato povero. Si trasferì a Firenze nel 1846, entrò in contatto con il gruppo del Caffè Michelangelo e divenne allievo di Giuseppe Bezzuoli. Pochi esempi dei suoi primi lavori ci sono giunti, tutti schizzi, il che ci fa ritenere che il suo lavoro sia diventato più forte e più maturo solo dopo il 1851 quando era sui trent'anni. I suoi primi dipinti in questo periodo furono principalmente scene storiche influenzate da Bezzuoli - spesso scene dalla storia del Medioevo o del Rinascimento. Caso unico fra gli artisti, tutta la sua pittura nota è stata fatta dopo i suoi quaranta anni. Menù Principale
  • 5. Prese parte alle battaglie per l‘ unità d'Italia. Il primo lavoro di soggetto risorgimentale, "Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta", risale a questo periodo. A partire da questo il soggetto militare diventa uno dei favoriti nelle opere di Fattori: battaglie, soldati, cavalli. L'altro tema ricorrente è il paesaggio, in particolare la sua terra, la maremma toscana. Descritto spesso come realista, in questo periodo divenne un membro dei Macchiaioli, una corrente di pittori, che furono i precursori dell'impressionismo. Fattori è oggi considerato uno dei membri più notevoli di questo movimento artistico, mentre al suo tempo era considerato rivoluzionario o ridicolo, secondo il punto di vista, piuttosto che espressione di un'avanguardia. Fattori si considerava un pittore di persone anziché di paesaggi, tuttavia queste figure erano generalmente poste in paesaggi fantastici e illusionari che dimostrano la sua padronanza del colore sotto l'influenza della luce e delle ombre. Biografia Menù Principale
  • 6. Suoi lavori sono, oltre che al Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno, alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma; Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, a Torino, Pinacoteca di Brera, Milano, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze, alla Pinacoteca Civica di Forlì, a Forlì; in America al Museum of Fine Arts di Boston. A Livorno gli è stato dedicato il Museo Giovanni Fattori, recentemente spostato nella cornice di Villa Mimbelli, che ospita un'importante raccolta di opere dei Macchiaioli e dei Postmacchiaioli. Biografia Menù Principale
  • 8. Opere • Mary Stuart at Crookstone • Truppe Francesi nel ’59 • Cugina Argia • Carica della cavalleria a Montebello • Le Machiaiole Menù Principale
  • 9. Opere 2 • Silvestro lega dipinge sulle rocce • Diego Martelli a Castiglioncello • Pattugliamento (il muro bianco) • Carri Romani • L’Aratura • Ritratto della sua figliastra • Giornata Grigia Menù Principale
  • 10. Altre Opere (Ritratti) • Autoritratto • Il nipote • Il bersagliere • La signora Martelli • Ritratto della prima moglie • Ritratto della seconda moglie • Ritratto della terza moglie • Ritratto di Valerio biondi Menù Principale
  • 11. Altre Opere 2 • Acquaiole Livornesi • Bovi al carro • Bovi al pascolo • Campo Italiano dopo la battaglia di Magenta • Cavalieri su una strada • Costumi livornesi • Grano tra gli ulivi • Il cavallo morto • Il pagliaio • La Battaglia di Custoza • La Libecciata Menù Principale
  • 12. Altre Opere 3 • La rotonda di palmieri • La scolarina • La Torre Rossa • L’accampamento dei bersaglieri • L’amore nei campi • Lo scoppio del cassone • Lo staffato • Marcatura dei Bovi • Il mercato di San Godenzo • Militari al bivacco • Orti al sole • Paesaggio Maremmano • Rappezzatori di vele • Signora al sole Menù Principale
  • 13. Mary Stuart a Crookstone 1858 – 1861 Olio su tela; 76 x 108 Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti Giovanni Fattori arriva Firenze nel 1846 e compie il suo debutto con la rappresentazione di scene storiche influenzate dal tocco del suo maestro all’ Accademia, Giuseppe Bezzuoli. Dipinge scene del Rinascimento o del Medioevo già “dipinte” da scrittori romantici come Scott, Manzoni, D’Azeglio, Grossi o Cantù. Questa fase della carriera di fattori è influenzata inoltre da un altro pittore Toscano: Enrico Pollastrini. In questa rappresentazione della Mary Stuart di Scott, Fattori dimostra di aver assimilato le esperienze di entrambi gli artisti. Quest’ opera venne mostrata per la prima volta nell’ Esposizione Nazionale di Belle Arti a Firenze nel 1861. Opere Menù Principale
  • 14. Truppe Francesi nel ’59 1859 legno; 15 x 32 Collezione Privata Questo dipinto è uno della serie di pannelli fatti con ineguale fluidità; sottolinea nel Fattori una più radicale visione della realtà. Rappresenta un reggimento di soldati Francesi sotto il comando di Jerome Napoleon, cugino dell’imperatore Napoleone III. Questo gruppo di lavori è considerato sperimentale perché sottolinea la transizione da una rappresentazione di storia antica, con una di storia moderna che il Fattori traduce con una non comune abilità. Opere Menù Principale
  • 15. Cugina Argia 1861 carta; 36 x 29 Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti Nino Costa (un artista Romano) convinse il Fattori ad abbandonare le rappresentazioni storiche. Il Fattori inizia allora a lavorare su una serie di ritratti familiari a Livorno (dove si trovava con la giovane moglie Sittimia Giovannetti). Il Ritratto della Cugina Argia è il più importante di questo Gruppo.. La tradizionale posa a tre- quarti è affiancata da una diversa posizione del viso che rivela gli impercettibili sentimenti che caratterizzano l’affezionata e intima natura del ritratto. Opere Menù Principale
  • 16. Carica della cavalleria a Montebello 1862 olio su tela; 204 x 290 Livorno, Museo Fattori L’incontro con l’artista Romano Nino Costa è un fattore molto importante nella maturazione artistica del Fattori. Le lunghe conversazioni con l’artista erano per il Fattori delle vere e proprie lezioni nelle quali acquisiva le caratteristiche principali della pittura del Costa. Proprio grazie a questo artista nasce il dipinto. Il Fattori stava dipingendo una scena fiorentina del periodo Mediceo quando Nino Costa, osservando l’opera, lo convinse a passare dalla rappresentazione della storia antica a quella della storia moderna. Così il Fattori, girò la tavola e dipinse la battaglia di Montebello. Opere Menù Principale
  • 17. Le Machiaiole 1865 olio su tela; 90 x 180 Collezione Privata Nino Costa influenzò il fattori anche per quel che riguarda i paesaggi. La raffigurazione orizzontale dell’immagine (molto in uso tra gli artisti Macchiaioli) permette una nuova percezione del paesaggio e della luce che conferisce un nuovo senso alla Natura che non è più idealizzata,ma percepita dall’anima. Fattori non usa la “macchia” in modo impulsivo, ma in modo rigorosamente organizzato in una struttura geometrica che mantiene l’armonia tra le luci e il volume e tra l’intero e lo specifico. Opere Menù Principale
  • 18. Silvestro Lega dipinge sulle rocce 1866 legno; 12.5 x 28 Collezione Privata Nel contesto della rappresentazione orizzontale del paesaggio studiata a Livorno, Fattori dipinge altri lavori che rivelano il graduale rafforzamento del suo linguaggio figurativo. In questo pannello percepiamo un processo di sintesi degli elementi descrittivi e un avvicinamento della visuale dell’osservatore che coincide con quella del pittore. Il suo uso della “macchia” è strutturata in specifiche divisioni che contribuiscono alla definizione dei volumi. Opere Menù Principale
  • 19. Diego Martelli a Castiglioncello 1867 olio su tela; 13 x 20 Collezione Privata Dopo la morte prematura della moglie nel 1867, Fattori inizia a frequentare il salotto del critico d’arte Diego Martelli che fin dal 1864 era stato luogo di continui soggiorni di artisti Macchiaioli. Lavorare con importanti artisti di questa corrente stimola il Fattori a costruttivi paragoni che danno risalto a molte raffigurazioni dello stesso soggetto. I ritratti di Martelli, di sua moglie e di Valerio Biondi sono estremamente importanti. In ognuno di questi, il soggetto, immerso nell’atmosfera dei giardini di casa Martelli, diventa un elemento del nuovo spostamento nella rigorosa struttura dei volumi tipica della produzione artistica del Fattori. Opere Menù Principale
  • 20. Pattugliamento (il muro bianco) 1872 olio su tela; 37 x 56 Collezione Privata Questa è una delle opere più famose de Fattori nel quale l’equilibrio tra la composizione e i sentimenti che trasmette raggiunge i massimi livelli. La tensione dei volumi del Fattori è traslata in una prospettiva allungata che invita lo spettatore a muoversi “attraverso la tela”. A differenza di molti dipinti aventi come oggetto soggetti Risorgimentali, nei quali gli eventi erano rappresentati con enfasi retorica e con un accento commemorativo, questo dipinto del Fattori riporta ad una visione storica della vita militare in chiave antieroica in un paesaggio caldo e assolato. Opere Menù Principale
  • 21. Carri Romani 1873 legno; 21 x 31 Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti Con la stessa tecnica del “Pattugliamento” i “Carri Romani”offre un’unità cromatica del paesaggio associata ad un’enfasi lirica delle figure. Qui sembra che il tempo sia fermo, tutto immobile in una sorta di riposo. Fattori ha raggiunto la sua massima maturità artistica e offre viste di realtà che contengono una straordinaria forza emozionale. Se nel “Pattugliamento” i colori erano posti in contrapposizione col muro bianco e lo sfondo blu, in questo dipinto ciò è compiuto attraverso il nero delle macchie dei carri e il cavallo sdraiato. Opere Menù Principale
  • 22. L’Aratura 1881 – 1882 Olio su tela; 102 x 80 Collezione Privata In questo periodo il Fattori tende a semplificare la composizione dello spazio usando tagli obliqui mentre, allo stesso tempo, riduce il contrasto luminoso a due aree giustapposte: la parte superiore e quella inferiore.Il desiderio di rendere più rarefatti gli elementi porta rapidamente a “colpi di spazzola”, molto lontani dal descrittivismo, che per gli animali diventano punti di luce contrapposti alla scura fabbrica. Il realismo che il Fattori riproduce è il prodotto dell’incontro tra le percezioni dell’artista e le emozioni emanate dal contesto rurale. Opere Menù Principale
  • 23. Ritratto della sua figliastra 1889 olio su tela; 70 x 55 Firenze, galleria d’Arte Moderna di palazzo Pitti Questo è uno dei capolavori dell’ultima fase del lavoro di Fattori. Giulia, figlia della sua seconda moglie Marianna Brigazzi, è presentata in un’ unica, dorata serie di colori che, comunque, presenta una molteplicità di modulazioni, le quali conferiscono “corpo” alla figura. Il viso emerge dall’ intensità e il pittore passa attraverso una registrazione psicologica del soggetto per creare una fotografica visione dell’intera persona. Altre conferme dello straordinario livello raggiunto dai lavori del Fattori è dato dal “Ritratto della moglie”, dal famoso “Autoritratto” e da molte altre opere di diversi soggetti. Opere Menù Principale
  • 24. Giornata Grigia 1893 olio su tela; 69 x 100 Livorno, Museo Fattori E’ il pupillo del Fattori, Giovanni Melesci, a dare il titolo a quest’opera. Egli pubblicò il primo catalogo generale dei lavori del maestro e notò la vivida oscurità di questo dipinto. Durante questo periodo, in cui alcuni suoi apprendisti si spostavano verso le soluzioni impressioniste, fattori delineò la definizione di uno spazio stereometrico. Questo dipinto, che è diviso in arre oscure e luminose, rispetta la solida struttura di sempre. Mentre il disegno rivela alcuni inusuali accenti moderni, la concentrazione cromatica che è ricca in diversi effetti, rivela una più introspettiva interpretazione del paesaggio. Opere Menù Principale
  • 25. Altre Opere (I ritratti)
  • 26. Autoritratto Opere Menù Principale
  • 27. Il nipote Opere Menù Principale
  • 28. Il bersagliere Opere Menù Principale
  • 29. La signora Martelli Opere Menù Principale
  • 30. Ritratto della Prima Moglie Opere Menù Principale
  • 31. Ritratto della seconda moglie Opere Menù Principale
  • 32. Ritratto della terza moglie Opere Menù Principale
  • 33. Ritratto di Valerio Biondi Opere Menù Principale
  • 35. Acquaiole Livornesi Opere Menù Principale
  • 36. Bovi al carro Opere Menù Principale
  • 37. Bovi al Pascolo Opere Menù Principale
  • 38. Campo Italiano dopo la Battaglia di Magenta Opere Menù Principale
  • 39. Cavalieri su una strada Opere Menù Principale
  • 40. Costumi Livornesi Opere Menù Principale
  • 41. Grano tra gli Ulivi Opere Menù Principale
  • 42. Il cavallo morto Opere Menù Principale
  • 43. Il pagliaio Opere Menù Principale
  • 44. La Battaglia di Custoza Opere Menù Principale
  • 45. La Libecciata Opere Menù Principale
  • 47. La rotonda di Palmieri Opere Menù Principale
  • 48. La scolarina Opere Menù Principale
  • 49. La torre Rossa Opere Menù Principale
  • 51. L’amore nei campi Opere Menù Principale
  • 52. Lo scoppio del cassone Opere Menù Principale
  • 53. Lo staffato Opere Menù Principale
  • 54. Marcatura dei bovi Opere Menù Principale
  • 55. Il mercato di San Godenzo Opere Menù Principale
  • 56. Militari al bivacco Opere Menù Principale
  • 57. Orti al sole Opere Menù Principale
  • 58. Paesaggio maremmano Opere Menù Principale
  • 59. Rappezzatori di vele Opere Menù Principale
  • 60. Signora al sole Opere Menù Principale
  • 62. Vita di Giovanni Fattori 1825 Nasce il 6 settembre a Livorno. 1846 Si trasferisce a Firenze e l'anno successivo diventa allievo di Giuseppe Bezzuoli. 1855 Frequenta il caffè Michelangiolo, punto di ritrovo di un gruppo di artisti - tra cui Odoardo Borrani, Vito d'Ancona, Telemaco Signorini - che danno vita attorno a questa data al gruppo dei macchiauoli. 1859 Partecipa al concorso bandito il 23 settembre da Bettino Ricasoli per un'opera sulle recenti battaglie della seconda guerra di indipendenza. La manifestazione lo vedrà vincitore con il bozzetto per Il campo italiano alla battaglia di Magenta, dipinto completato ed esposto nel 1862. 1860 Sposa Settimia Vannucci e si reca a Livorno - meta di soggiorni periodici fino al 1867 - dove dipinge una serie di ritratti dei familiari tra cui Ritratto della cugina Argia (1861). È con lui Nino Costa dal quale riceve preziosi suggerimenti. 1865 Esegue tre grandi dipinti: Acquaiole livornesi, Le macchiaiole e Costumi livornesi. 1867 Muore la prima moglie. Iniziano i soggiorni a Castiglioncello presso Diego Martelli. 1869 Diventa professore all'Istituto di belle arti di Firenze. 1873 Si reca per la prima volta a Roma dove esegue alcuni dipinti tra cui Barroci romani (o Riposo). 1875 È ospite a Fauglia, presso Pisa, della famiglia Gioli e si reca durante l'anno a Parigi con Francesco Gioli, Cannicci e Ferroni. Al Salon parigino viene esposto Barrocci romani. 1876 Il perduto Mercato dei cavalli in piazza della Trinitý a Roma partecipa ed è premiato all'Esposizione internazionale di Filadelfia.
  • 63. 1880 Durante il viaggio di ritorno dall'Esposizione internazionale di Melbourne il Mercato dei cavalli in piazza della Trinitý a Roma affonda nel naufragio del piroscafo Europa. È nominato professore onorario all'Istituto di belle arti di Firenze. Si lega sentimentalmente alla governante di casa Gioli, Amalia Nollemberg; la relazione giudicata sconveniente dai suoi stessi amici, viene fatalmente interrotta. 1882 Si reca in Maremma, ospite nella tenuta La Marsiliana, del principe Corsini. Bozzetti e appunti per dipinti eseguiti anni dopo, fra cui Marcatura dei puledri in Maremma. 1885 Gli viene consegnato un diploma onorifico alla Permanente di Firenze. Inizia una relazione con Marianna Bigazzi, destinata a diventare la sua seconda moglie. 1887 Espone a Dresda e a Genova dove ottiene alcuni riconoscimenti e invia all'Esposizione internazionale di Venezia tre dipinti tra cui Marcatura dei puledri in Maremma e Salto delle pecore. 1888 Insegna figura all'Istituto di belle arti di Firenze; è membro residente dell'Accademia di quella stessa cittý e membro onorifico dell'Accademia di Bologna. 1889 Dipinge il Ritratto della figliastra e il Ritratto della seconda moglie (noti con questo titolo anche se a questa data l'artista non ha ancora sposato Marianna Bigazzi). Mercato a San Godenzo riceve una medaglia d'oro alla rassegna internazionale di Colonia; ottiene una menzione speciale all'Esposizione universale di Parigi. 1891 . Sposa Marianna Bigazzi. Dall'Accademia di Brera di Milano gli giunge la nomina di membro onorifico. Si mostra polemico nei confronti di alcuni suoi ex allievi, tra cui Nomellini, che espongono quell'anno alla Promotrice fiorentina presentando dipinti influenza ti dalla Pittura neoimpressionista.
  • 64. 1894 Dipinge l'Autoritratto cosiddetto Giustiniani. 1897 Espone diverse opere alla Biennale di Venezia. 1900 È nominato membro nazionale dell'Accademia albertina di Torino. Gli viene conferita una medaglia d'oro all'Esposizione universale di Parigi. 1901 Risalgono a quest'anno gli appunti autobiografici stilati per Anna Franchi. 1902 Altri appunti autobiografici per Romualdo Patini. 1903 È premiato con una medaglia all'Esposizione di Livorno. Muore la seconda moglie. 1904 Ottiene una medaglia d'argento all'Esposizione universale di St. Louis. Scrive a Gustavo Uzielli una lettera in cui parla dei suoi rapporti con Nino Costa. Si risposa per la terza volta con Fanny Martinelli, anch'essa ritratta in uno dei suoi dipinti. 1905 Si risposa per la terza volta con Fanny Martinelli, anch'essa ritratta in uno dei suoi dipinti. 1906 A Giverny, in Francia, Monet inizia la serie delle Ninfee. Gaetano Previati pubblica i Principi scientifici del divisionismo. Appunti autobiografici per Onorato Roux. Ottiene una medaglia d'argento all'Esposizione universale di St. Louis. Scrive a Gustavo Uzielli una lettera in cui parla dei suoi rapporti con Nino Costa. 1907 Appunti autobiografici per Ugo Ojetti e vari ricordi profusi in lettere inviate all'allievo Carlo Raffaelli. Muore la terza moglie. 1908 Muore a Firenze il 30 agosto lasciando suo erede universale l'allievo Giovanni Malesci Cronologia Menù Principale
  • 66. I Macchiaioli In un’Italia sottomessa a grandi potenze straniere, un solo stato persevera forte e stabile: Il granducato di Toscana. Per questo Firenze diventa un punto di riferimento per tutti i giovani artisti perseguitati dalle grandi forze che dominavano il Paese. I numerosi intellettuali si ritrovavano nel Caffè Michelangelo (situato al centro della città) locale allora molto frequentato. Personaggio indubbiamente più importante del Caffè era Diego Martelli noto critico d’arte del tempo.
  • 67. Il movimento Macchiaiolo nasce in questo ambiente. Secondo i primi pittori di questa corrente tutte le percezioni visive dell’uomo avvengono grazie alla luce ogni nuova pittura che miri al realismo doveva quindi basarsi sulla riproduzione della stessa luce. Luci ed ombre si basano sui colori e poiché nella realtà non esistono contorni e disegni, il nostro occhio è colpito solo dai colori organizzati in macchie contrapposte. La pittura doveva quindi cercare di riprodurre la realtà attraverso l’accostamento di macchie di colore. A differenza dell’impressionismo però, le macchie di colore avevano una forte “corposità” che li rendeva massicci e stabili.
  • 68. Questa innovazione nella tecnica pittorica conduce inevitabilmente ad un innovazione nei soggetti rappresentati. Dal soggetto storico (di cui si occupa il Fattori nel suo primo periodo, vedi Biografia) si passa alla rappresentazione del vero. Importanti pittori di questa corrente sono: Giovanni Fattori, Martelli, Signorini, Nino Costa, Silvestro lega e Raffaello Senesi. Contesto Artistico Menù Principale