I risultati della programmazione 2007-13, best practices e opportunità del POR FESR 2014-2020- Tutte le presentazioni del workshop del 27 Febbraio in occasione di #ToscanaTech
Con il progetto REFIN Regione Puglia, in sinergia con la strategia Europa 2020, intende promuovere la ricerca e potenziare l'istruzione universitaria con ricadute in termini occupazionali e di sviluppo economico dell’intero territorio regionale. In una prima fase l’amministrazione ha selezionato, da un repertorio di macrotemi di ricerca di diretto interesse territoriale, le idee progettuali effettivamente sostenibili e realizzabili dalle Università della Regione.
In una seconda fase, Regione Puglia ha selezionato, a partire dalle idee progettuali effettivamente sostenibili e realizzabili da ciascuna Università, 170 progetti di ricerca. In una terza fase le Università beneficiarie selezioneranno i ricercatori che svilupperanno nell’arco di un triennio i progetti di ricerca selezionati.
Per la realizzazione dell’iniziativa in parola, il governo regionale pugliese ha investito un importo pari ad € 26.000.000,00 a valere sul POR Puglia 2014/2020.
113 MANAGERS E INDUSTRIA 4.0 NUOVE SFIDE E FIGURE PROFESSIONALI - LM Leaders...Cristian Randieri PhD
Da diverso tempo si sente parlare di Industria 4.0 o della quarta rivoluzione industriale, per usare due espressioni oggi in voga tra gli economisti e gli esperti di teoria aziendale, per indicare la diffusione in tutta la filiera della produzione della digitalizzazione dell’industria mediante nuovi strumenti, tecnologie e tools per dati e analisi. Da cui il termine “Smart Manufacturing”. Mentre la prima rivoluzione industriale fu determinata nel ‘700 dall’invenzione della macchina a vapore, la seconda dall’utilizzo e la produzione dell’elettricità e la terza dall’avvento dell’informatica, la quarta si basa invece su un fenomeno ancor più complesso che parte dallo sviluppo dell’Internet of Things (l’Internet delle cose), cioè la capacità di connettere alla rete e di far dialogare tra loro molti oggetti reali, compresi quelli più sofisticati come i macchinari dell’industria. Si tratta di tecnologie che cambieranno il modo di progettare, costruire e distribuire qualsiasi prodotto facendo leva su un nuovo concetto di “digitalizzazione” che partendo dal concetto di “ meccatronica” (branca dell’ingegneria dell’automazione che studia il modo di far interagire tre discipline: la meccanica, l’elettronica, e l’informatica al fine di automatizzare i sistemi di produzione) si espanderà in tutta la catena industriale permettendo di analizzare, organizzare e gestire in modo automatico grandi quantità di informazioni, da cui il termine “big Data”.
Tavola Rotonda completa disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/lm-luglioagosto-2016
come crescerà l'occupazione entro il 2017; quali profili professionali, in quali regioni , quali titoli di studio verranno maggiormente ricercati; tra il 2015-2017 i movimenti di entrata nel settore produttivo saranno circa 4 milioni , in europa saranno 50 milioni entro il 2020.... saranno movimenti di sostituzione e rimpiazzo perchè le uscita dal sistema produttivo saranno nel periodo superiori alle entrate... comunque il saldop occupazionale netto crescerà di circa 300.000 unità e il nostro tasso di occupazione sarà del 56,3%
Presentazione relativa al documento "Piano Nazionale Scuola Digitale" per il corso di formazione degli Animatori Digitali indetto dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca)
MODELLI E APPROCCI TERRITORIALI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E DEL VALOR...Massimo Resce
Relazione alla XL Conferenza scientifica annuale
L'Aquila(AQ), 16-18 Settembre 2019
"OLTRE LE CRISI: RINNOVAMENTO, RICOSTRUZIONE E SVILUPPO DEI TERRITORI"
Obiettivi: Analizzare nuovi modelli e approcci territoriali per la circolazione delle competenze negli Ecosistemi 4.0. Metodologia: L’approccio utilizzato nella ricerca è di tipo qualitativo tramite un indagine documentale di tipo desk e una field tramite interviste a testimoni privilegiati. Risultati: Su quali saranno gli impatti della quarta rivoluzione industriale nel mondo del lavoro le posizioni sono contrastanti ma molti concordano sul ruolo strategico che assumono la formazione e le competenze. Anche la competizione tra sistemi territoriali si sposta sulla capacità di generare capitale cognitivo. Di qui l’importanza di codificare i nuovi Ecosistemi 4.0 intesi come ambienti fertili per la conoscenza e i nuovi sistemi di produzione. Limiti e implicazioni: Individuare nuove politiche per questo trend evolutivo dei sistemi produttivi è particolarmente complesso. In Italia, conformemente a quanto previsto dalla strategia è stato avviato un network per supportare l’Impresa 4.0. Il rischio che questa misura rimanga inattuata sotto l’imperativo della “discontinuità” del Governo di turno. Originalità: Industria 4.0 è una tendenza evolutiva e siamo solo all’inizio di questo processo di cambiamento. Il paper vuole offrire un primo contributo in termini di descrizione e mappatura del percorso di attuazione della strategia di digitalizzazione prevista dalle politiche europee e nazionali negli ultimi anni e con l’analisi di alcune declinazioni territoriali.
I risultati della programmazione 2007-13, best practices e opportunità del POR FESR 2014-2020- Tutte le presentazioni del workshop del 27 Febbraio in occasione di #ToscanaTech
Con il progetto REFIN Regione Puglia, in sinergia con la strategia Europa 2020, intende promuovere la ricerca e potenziare l'istruzione universitaria con ricadute in termini occupazionali e di sviluppo economico dell’intero territorio regionale. In una prima fase l’amministrazione ha selezionato, da un repertorio di macrotemi di ricerca di diretto interesse territoriale, le idee progettuali effettivamente sostenibili e realizzabili dalle Università della Regione.
In una seconda fase, Regione Puglia ha selezionato, a partire dalle idee progettuali effettivamente sostenibili e realizzabili da ciascuna Università, 170 progetti di ricerca. In una terza fase le Università beneficiarie selezioneranno i ricercatori che svilupperanno nell’arco di un triennio i progetti di ricerca selezionati.
Per la realizzazione dell’iniziativa in parola, il governo regionale pugliese ha investito un importo pari ad € 26.000.000,00 a valere sul POR Puglia 2014/2020.
113 MANAGERS E INDUSTRIA 4.0 NUOVE SFIDE E FIGURE PROFESSIONALI - LM Leaders...Cristian Randieri PhD
Da diverso tempo si sente parlare di Industria 4.0 o della quarta rivoluzione industriale, per usare due espressioni oggi in voga tra gli economisti e gli esperti di teoria aziendale, per indicare la diffusione in tutta la filiera della produzione della digitalizzazione dell’industria mediante nuovi strumenti, tecnologie e tools per dati e analisi. Da cui il termine “Smart Manufacturing”. Mentre la prima rivoluzione industriale fu determinata nel ‘700 dall’invenzione della macchina a vapore, la seconda dall’utilizzo e la produzione dell’elettricità e la terza dall’avvento dell’informatica, la quarta si basa invece su un fenomeno ancor più complesso che parte dallo sviluppo dell’Internet of Things (l’Internet delle cose), cioè la capacità di connettere alla rete e di far dialogare tra loro molti oggetti reali, compresi quelli più sofisticati come i macchinari dell’industria. Si tratta di tecnologie che cambieranno il modo di progettare, costruire e distribuire qualsiasi prodotto facendo leva su un nuovo concetto di “digitalizzazione” che partendo dal concetto di “ meccatronica” (branca dell’ingegneria dell’automazione che studia il modo di far interagire tre discipline: la meccanica, l’elettronica, e l’informatica al fine di automatizzare i sistemi di produzione) si espanderà in tutta la catena industriale permettendo di analizzare, organizzare e gestire in modo automatico grandi quantità di informazioni, da cui il termine “big Data”.
Tavola Rotonda completa disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/lm-luglioagosto-2016
come crescerà l'occupazione entro il 2017; quali profili professionali, in quali regioni , quali titoli di studio verranno maggiormente ricercati; tra il 2015-2017 i movimenti di entrata nel settore produttivo saranno circa 4 milioni , in europa saranno 50 milioni entro il 2020.... saranno movimenti di sostituzione e rimpiazzo perchè le uscita dal sistema produttivo saranno nel periodo superiori alle entrate... comunque il saldop occupazionale netto crescerà di circa 300.000 unità e il nostro tasso di occupazione sarà del 56,3%
Presentazione relativa al documento "Piano Nazionale Scuola Digitale" per il corso di formazione degli Animatori Digitali indetto dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca)
MODELLI E APPROCCI TERRITORIALI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E DEL VALOR...Massimo Resce
Relazione alla XL Conferenza scientifica annuale
L'Aquila(AQ), 16-18 Settembre 2019
"OLTRE LE CRISI: RINNOVAMENTO, RICOSTRUZIONE E SVILUPPO DEI TERRITORI"
Obiettivi: Analizzare nuovi modelli e approcci territoriali per la circolazione delle competenze negli Ecosistemi 4.0. Metodologia: L’approccio utilizzato nella ricerca è di tipo qualitativo tramite un indagine documentale di tipo desk e una field tramite interviste a testimoni privilegiati. Risultati: Su quali saranno gli impatti della quarta rivoluzione industriale nel mondo del lavoro le posizioni sono contrastanti ma molti concordano sul ruolo strategico che assumono la formazione e le competenze. Anche la competizione tra sistemi territoriali si sposta sulla capacità di generare capitale cognitivo. Di qui l’importanza di codificare i nuovi Ecosistemi 4.0 intesi come ambienti fertili per la conoscenza e i nuovi sistemi di produzione. Limiti e implicazioni: Individuare nuove politiche per questo trend evolutivo dei sistemi produttivi è particolarmente complesso. In Italia, conformemente a quanto previsto dalla strategia è stato avviato un network per supportare l’Impresa 4.0. Il rischio che questa misura rimanga inattuata sotto l’imperativo della “discontinuità” del Governo di turno. Originalità: Industria 4.0 è una tendenza evolutiva e siamo solo all’inizio di questo processo di cambiamento. Il paper vuole offrire un primo contributo in termini di descrizione e mappatura del percorso di attuazione della strategia di digitalizzazione prevista dalle politiche europee e nazionali negli ultimi anni e con l’analisi di alcune declinazioni territoriali.
2. INTESA TERRITORIALE 2) Per il nostro territorio si potrebbe pensare ad un sistema in cui un consistente investimento in capitale umano si accompagna ad una innovazione di processo di prodotto e di organizzazione
3. INTESA TERRITORIALE 3) Il territorio si caratterizza per 1/10 della popolazione,della provincia di treviso 1/6 della popolazione scolastica 1/8. delle unità produttive
4. INTESA TERRITORIALE 4) Ci potrebbero essere le condizioni per pensare ad “ una città ed un territorio nella nuova economia della conoscenza”(ocse ) ma…
5. INTESA TERRITORIALE 5) Gli occupati nell’industria superano il 50% del totale di contro il valore aggiunto è inferiore al 40%
6. INTESA TERRITORIALE 6) La dinamica dell’occupazione( dati excelsior 2006) Non premia a sufficienza il titolo di studio : se viene richiesta la laurea nel 7% dei casi e nessun titolo nel 34%
7. INTESA TERRITORIALE 7) Se consideriamo la possibile spinta derivante da ricerca e sviluppo, si deve rilevare, nel 2004 in provincia di Treviso, su un’export di € 8.593,5(milioni) l’innovazione derivante da ricerca scientifica si limita a 433,3 milioni di euro cioè il 5%
9. INTESA TERRITORIALE 8) Esiste una richiesta “robusta” di QUALIFICATI 21,5% DIPLOMATI 37,8%
10. INTESA TERRITORIALE 9) Se si considera della richiesta relativa all’età inferiore a 29 anni il dato risulta relativamente ancora più confortante NESSUN TITOLO 23,4 QUALIFICATI 25 DIPLOMATI 44
11. INTESA TERRITORIALE 10) Se si adotta il criterio di livello formativo equivalente si possono trarre indicazioni ancora più interessanti: NESSUN TITOLO 16,1 QUALIFICA 35,3 DIPLOMA 20,1 POST DIPLOMA 20,9
13. INTESA TERRITORIALE 11) Se ne deduce che se il sistema scolastico e gli enti territoriali vogliono fare un reale servizio al tessuto economico e sociale del territorio :
14.
15.
16.
17. INTESA TERRITORIALE 12) Naturalmente si deve pensare ad un progetto ed ad una utenza più vasta di quella del solo distretto per poter raggiungere una “massa critica” di dimensioni tali da garantire il livello e l’efficacia delle iniziative interagendo con i territori limitrofi e omogenei in varia misura con l’area castellana
18. INTESA TERRITORIALE 13) Il numero dei diplomati si aggira su 850 anno di essi il 50% prosegue all’università ma con un tasso di successo del 20% gli altri si impiegano in forza del diploma ottenuto, o di formazione successiva
19. INTESA TERRITORIALE Si può pensare che possano esser interessati nel solo distretto di Castelfranco, ad una formazione postdiploma 3-400 persone
20. INTESA TERRITORIALE 14) il numero dei qualificati(istruzione e formazione) si può stimare in…… di conseguenza il numero degli “interessati ad una formazione e/o specializzazione post qualifica si può stimare in 120 +……
21. INTESA TERRITORIALE A quest’area si dovrebbe interessare anche i drop-out che rappresentano una % cospicua di “insuccessi” scolastici che, sia pur in diminuzione, rappresenta un altro 20% della scolarità iniziale e cioè altri 300-350 potenziali utenti
22. INTESA TERRITORIALE 15) Si possono indicare alcune aree di intervento su cui costituire un polo formativo:
23. INTESA TERRITORIALE - risparmio energetico- produzione di energie- applicazioni all’edilizia e all’ambiente (rau3) - automazione industriale - nuove e nano tecnologie - logistica e servizi i legati alla logistica - commercializzazione e marketing e altro,
24. INTESA TERRITORIALE 15) Le modalità di realizzazione dei percorsi, tenuto conto che si parla di un’area di massima e “facile” occupazione, può essere oggetto di una progettazione ad hoc ma non può prescindere da un intervento orientativo che coinvolga tutte le componenti interessate comprese le agenzie per il collocamento.
25.
26. INTESA TERRITORIALE 17) E’ indispensabile pensare al collegamento a centri di ricerca che operano su base territoriale del tipo dei faunhofer instituts tedeschi .
27. INTESA TERRITORIALE 18) il Ministro Fioroni afferma che “ l’Italia avrà un secondo filone di istruzione superiore post-diploma, alternativo all’università, allo scopo di formare tecnici di alto livello”.
28. INTESA TERRITORIALE … PERCHÉ NON COGLIERE L’OCCASIONE E REALIZZARE UN PRIMO ESEMPIO?