Slide utilizzate durante l'incontro "Unioni Civili: aspetti psicologici, sociali e legali", del primo ottobre 2016 a Rovigo, promosso da AltraPsicologia Veneto e Arcigay Politropia
Ride the Storm: Navigating Through Unstable Periods / Katerina Rudko (Belka G...
Famiglie possibili, tra formazioni sociali specifiche e (non) tutela dei figli
1. FAMIGLIE POSSIBILI
tra formazioni sociali specifiche e (non) tutela dei figli
Rovigo, 1 ottobre 2016
dott.ssa Elena Toffolo - psicologa
1
2. CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE E
DELLE ABITAZIONI 2011
• Sono state rilevate 7.513 coppie dello stesso sesso.
• La maggioranza delle coppie dello stesso sesso che si sono dichiarate è
concentrata nell’Italia settentrionale ed in particolare nel Nord-ovest, dove vive
il 41,7% di esse.
• Il dato è sottostimato perché raccoglie solo quelle persone che hanno scelto
di dichiarare la loro relazione affettiva e la loro convivenza.
• E’ davvero così?
• Coming out/outing:
• Mancanza di visibilità nei propri contesti di vita;
• Timore di essere schedate/i e vedere lesa la propria privacy;
• Paura di subire discriminazioni.
• Coppie conviventi che non hanno la stessa residenza.
dott.ssa Elena Toffolo - psicologa
2
3. TIPI DI FAMIGLIE
• Di quali formazioni stiamo parlando?
• Coppie omosessuali senza figlie/i;
• Famiglie omogenitoriali con figlie/i nati all’interno della coppia;
• Famiglie omogenitoriali ricomposte con figlie/i nate/i anche da precedenti
relazioni (eterosessuali o omosessuali).
dott.ssa Elena Toffolo - psicologa
3
4. MINORITY STRESS
(MEYER & NORTHRIDGE, 2006; LINGIARDI, 2007)
dott.ssa Elena Toffolo - psicologa
4
Tratto da “DIVERSI DA CHI? Riflessioni cliniche e psico-sociali sulle omosessualità e le identità di genere: linee guida per la consulenza psicologica e
psicoterapica” - Giornata di Formazione a cura di Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicanalista, del 15/03/2015
Minority stress è l’insieme di disagi psicologici causati da una condizione di minoranza stigmatizzata. In questo caso si riferisce alle discriminazioni e ai pregiudizi di vario ordine e grado cui fin dall’adolescenza sono sottoposte le persone omosessuali. Per molte di loro, lo sviluppo psicologico sarà segnato da una dimensione di stress continuativo, conseguenza di ambienti ostili o indifferenti, episodi di stigmatizzazione, casi di violenza. Il minority stress si compone di tre dimensioni: a) omofobia interiorizzata, ossia l’interiorizzazione del pregiudizio che porta a vivere in modo negativo la propria omosessualità, fino a volerla contrastare; b) stigma percepito, per cui quanto maggiore è la percezione del rifiuto sociale, tanto maggiori saranno la sensibilità all’ambiente, il livello di vigilanza relativo alla paura di essere «identificati» come gay o lesbiche, il ricorso a strategie difensive inadeguate; c) esperienze vissute di discriminazione e violenza, con caratteristiche traumatiche acute e/o croniche.