Presentazione utilizzata da Walter Facciotto,General Manager di Conai, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
Piano rifiuti, approvate le linee guida RegioneLazio
Un atto importante che darà un forte impulso alla svolta sostenibile del Lazio, e che si inserisce in un’iniziativa organica che il Lazio ha intrapreso con tante diverse azioni concrete: come quella della lotta all’inquinamento dell’aria, della guerra ai rifiuti plastici, al sostegno alle imprese green
Piano rifiuti, approvate le linee guida RegioneLazio
Un atto importante che darà un forte impulso alla svolta sostenibile del Lazio, e che si inserisce in un’iniziativa organica che il Lazio ha intrapreso con tante diverse azioni concrete: come quella della lotta all’inquinamento dell’aria, della guerra ai rifiuti plastici, al sostegno alle imprese green
Intervento a Forum del Riciclo, Legambiente Toscana, 25 Novembre 2016Orsola Bolognani
L’analisi della situazione toscana presentata nell’intervento è sviluppata con la duplice finalità di valutare da un lato i benefici economici, ambientali e sociali che si potrebbero raggiungere perseguendo un modello di gestione dei rifiuti urbani “ad economia circolare”, dall’altro di riflettere sulle misure necessarie per riuscire a cogliere pienamente i potenziali benefici
Quali alternative per un futuro sostenibilecomitatopca
A cura del Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero:
a) oggi si parla di economia circolare con recupero dei materiali scartati tramite i rifiuti
b) ciò consente di non sprecare materie prime sempre meno disponibili e rare in un paese come il nostro
c) bruciando si ricava solo una piccola parte poi dell'energia che è servita per estrarle, raffinarle e convertirle in prodotti
d) ci sono 10 passi per arrivare a diminuire i rifiuti generati (quella che si chiama strategia rifiuti zero)
e) nella nostra provincia si è cominciato bene ma ci si è fermati da molti anni
f) serve fare altri passi (dal quinto al decimo) partendo dalla tariffazione puntuale
g) in questo modo paragonando la nostra situazione a provincie virtuose, come quella di Treviso che da anni attua la strategia rifiuti zero, verrebbero ridotti i rifiuti da incenerire ad una quantità inferiore alle polveri/ceneri che il forno genera con ricadute positive sulla tariffa dei rifiuti (il riciclo genera utili laddove viene fatto bene) e sull'occupazione (meno grandi impianti con grossi investimenti e pochi occupati, più persone a gestire il riciclo e riuso).
Più competitività al made in Italy grazie a una gestione innovativa e sostenibile dei rifiuti, la frontiera dell'economia circolare. E' Waste End, la ricerca di Kinexia e Fondazione Symbola, sintetizzata dalle slide di Duccio Bianchi, coordinatore scientifico della ricerca.
Il progetto europeo greenLIFE presentato in poche slide da Guido Zilli, coordinatore dello stesso, durante il convegno #greenleather2017 del 9 maggio 2017 a Villa Da Porto, a Montorso, in provincia di Vicenza.
Rapporto sull'economia circolare dell'Osservatorio Bocconi sulla Green EconomyFabio Iraldo
Il Green Economy Observatory (GEO) dello IEFE – Bocconi, ha svolto un approfondimento di ricerca relativo alla circular economy, muovendo dall’identificazione delle principali cause alla base di quelli che vengono definiti i “leakeges”, ovvero tutti quei punti del circolo in cui non vi è “chiusura” (ovvero riuso, recupero o riciclo dei materiali), ma bensì una perdita di efficienza attraverso la fuoriuscita dal sistema produttivo o di consumo di materiale potenzialmente ancora utile e valorizzabile. Lo studio di GEO è quindi proseguito alla ricerca di fattori interni al business che permettano il superamento di tali inerzie, agendo come una forza centripeta opposta, in grado di incentivare gli attori della filiera verso la chiusura del ciclo: ovvero al riuso, recupero, riutilizzo o altra forma di valorizzazione dei materiali e delle risorse che altrimenti andrebbero perse. La ricerca di GEO ha mirato a descrivere best practice relative all’attivazione di fattori aziendali che si rivelino essenziali nell’attivare forme di circolarità, prima di tutto nella gestione delle attività della singola azienda e, di conseguenza, possano essere driver anche per la circolarità dell’economia. Alcune delle best practice studiate sono frutto delle strategie messe in atto da aziende aderenti all’Osservatorio.
Economia circolare nella gestione della risorsa idrica: Ing. Luigi Petta (ENE...Tecnopolo ENEA Bologna
Economia circolare nella gestione della risorsa idrica: Ing. Luigi Petta (ENEA Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali - SSPT - Laboratorio Regionale ENEA-LEA)
http://www.cross-tec.enea.it/tecnopolo/imple/listezoom.asp?xmlsrclista=/tecnopolo/imple/news-lista.xml&lingua=it&k=935&rtdr=/tecnopolo/
Pubblico questa comunicazione risalente al 2004 perché ritengo sia decisamente attuale, nella prospettiva della green economy, ragionare concretamente sui valori economici riconosciuti della sostenibilità
GAIA s.r.l. è la Società Agricola italiana con sede a Squillace (Catanzaro), attiva dal 2015 nel settore ambientale. La mission è la promozione dei valori di tutela e salvaguardia dell'ambiente, attraverso lo studio e l'implementazione di soluzioni innovative che utilizzano risorse naturali per risanare l'ambiente, attraverso la vendita di germogli di bambù e la vendita di quote di anidride carbonica (CO2), oltre che fornire soluzioni ad alcune delle sfide sociali, agricole e ambientali più complesse, combinando competenza tecnica con innovazione imprenditoriale, contribuendo a migliorare la qualità della vita e a offrire soluzioni alternative in ambito ambientale e sociale.
GAIA srl collabora con ditte e professionisti che credono nella tutela e nello sviluppo ambientale, volendosi proporre al mondo delle industrie maggiormente inquinanti quale fornitore di quote di emissione, attualmente regolato dal sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS UE)
Il progetto studiato, in corso d'attuazione e sostenuto dalla Società agricola, vuole rispondere a un duplice obiettivo specifico in ambito di tutela ambientale e sviluppo socio-economico:
1) il primo prevede la piantumazione di bambù (pianta che più di tutte assorbe il maggior quantitativo di anidride carbonica e che, inoltre, può essere trasformata per i settori alimentare, del benessere, tessile e non solo)
2) il secondo prevede la valorizzazione economica di quote di captazione CO2.
L'obiettivo generale è riuscire ad applicare modalità sostenibili e replicabili per la captazione di anidride carbonica (CO2). In un momento in cui le grandi città sono soffocate dallo smog, si è sempre più attivi nella ricerca di soluzioni atte a contenere e a diminuire l’emergenza della concentrazione di CO2 e delle polveri sottili prodotte, con attività a supporto dei provvedimenti già attuati, favorendo la diffusione del verde pubblico e privato.
(diritti riservati. www.bambugaia.eu)
La Climate Finance dopo Parigi e le opportunità nel mondo della Cooperazione...Andrea Maggiani
La presentazione spiega i principali risultati del nuovo accordo di Parigi in relazione ai meccanismi di mercato e come la Climate Finance può essere integrata nelle strategie della Cooperazione Internazionale in sinergia con il mondo privato. Non più CSR ma Corporate Share Value.
Presentazione utilizzata da Jože Gregorič, SNAGA Public Waste Management Company of Ljubljana, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
The separate collection of municipal waste in Milan: collected materials, log...Milano Recycle City
Presentazione di Paola Petrone, Direttore di AMSA, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
Intervento a Forum del Riciclo, Legambiente Toscana, 25 Novembre 2016Orsola Bolognani
L’analisi della situazione toscana presentata nell’intervento è sviluppata con la duplice finalità di valutare da un lato i benefici economici, ambientali e sociali che si potrebbero raggiungere perseguendo un modello di gestione dei rifiuti urbani “ad economia circolare”, dall’altro di riflettere sulle misure necessarie per riuscire a cogliere pienamente i potenziali benefici
Quali alternative per un futuro sostenibilecomitatopca
A cura del Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero:
a) oggi si parla di economia circolare con recupero dei materiali scartati tramite i rifiuti
b) ciò consente di non sprecare materie prime sempre meno disponibili e rare in un paese come il nostro
c) bruciando si ricava solo una piccola parte poi dell'energia che è servita per estrarle, raffinarle e convertirle in prodotti
d) ci sono 10 passi per arrivare a diminuire i rifiuti generati (quella che si chiama strategia rifiuti zero)
e) nella nostra provincia si è cominciato bene ma ci si è fermati da molti anni
f) serve fare altri passi (dal quinto al decimo) partendo dalla tariffazione puntuale
g) in questo modo paragonando la nostra situazione a provincie virtuose, come quella di Treviso che da anni attua la strategia rifiuti zero, verrebbero ridotti i rifiuti da incenerire ad una quantità inferiore alle polveri/ceneri che il forno genera con ricadute positive sulla tariffa dei rifiuti (il riciclo genera utili laddove viene fatto bene) e sull'occupazione (meno grandi impianti con grossi investimenti e pochi occupati, più persone a gestire il riciclo e riuso).
Più competitività al made in Italy grazie a una gestione innovativa e sostenibile dei rifiuti, la frontiera dell'economia circolare. E' Waste End, la ricerca di Kinexia e Fondazione Symbola, sintetizzata dalle slide di Duccio Bianchi, coordinatore scientifico della ricerca.
Il progetto europeo greenLIFE presentato in poche slide da Guido Zilli, coordinatore dello stesso, durante il convegno #greenleather2017 del 9 maggio 2017 a Villa Da Porto, a Montorso, in provincia di Vicenza.
Rapporto sull'economia circolare dell'Osservatorio Bocconi sulla Green EconomyFabio Iraldo
Il Green Economy Observatory (GEO) dello IEFE – Bocconi, ha svolto un approfondimento di ricerca relativo alla circular economy, muovendo dall’identificazione delle principali cause alla base di quelli che vengono definiti i “leakeges”, ovvero tutti quei punti del circolo in cui non vi è “chiusura” (ovvero riuso, recupero o riciclo dei materiali), ma bensì una perdita di efficienza attraverso la fuoriuscita dal sistema produttivo o di consumo di materiale potenzialmente ancora utile e valorizzabile. Lo studio di GEO è quindi proseguito alla ricerca di fattori interni al business che permettano il superamento di tali inerzie, agendo come una forza centripeta opposta, in grado di incentivare gli attori della filiera verso la chiusura del ciclo: ovvero al riuso, recupero, riutilizzo o altra forma di valorizzazione dei materiali e delle risorse che altrimenti andrebbero perse. La ricerca di GEO ha mirato a descrivere best practice relative all’attivazione di fattori aziendali che si rivelino essenziali nell’attivare forme di circolarità, prima di tutto nella gestione delle attività della singola azienda e, di conseguenza, possano essere driver anche per la circolarità dell’economia. Alcune delle best practice studiate sono frutto delle strategie messe in atto da aziende aderenti all’Osservatorio.
Economia circolare nella gestione della risorsa idrica: Ing. Luigi Petta (ENE...Tecnopolo ENEA Bologna
Economia circolare nella gestione della risorsa idrica: Ing. Luigi Petta (ENEA Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali - SSPT - Laboratorio Regionale ENEA-LEA)
http://www.cross-tec.enea.it/tecnopolo/imple/listezoom.asp?xmlsrclista=/tecnopolo/imple/news-lista.xml&lingua=it&k=935&rtdr=/tecnopolo/
Pubblico questa comunicazione risalente al 2004 perché ritengo sia decisamente attuale, nella prospettiva della green economy, ragionare concretamente sui valori economici riconosciuti della sostenibilità
GAIA s.r.l. è la Società Agricola italiana con sede a Squillace (Catanzaro), attiva dal 2015 nel settore ambientale. La mission è la promozione dei valori di tutela e salvaguardia dell'ambiente, attraverso lo studio e l'implementazione di soluzioni innovative che utilizzano risorse naturali per risanare l'ambiente, attraverso la vendita di germogli di bambù e la vendita di quote di anidride carbonica (CO2), oltre che fornire soluzioni ad alcune delle sfide sociali, agricole e ambientali più complesse, combinando competenza tecnica con innovazione imprenditoriale, contribuendo a migliorare la qualità della vita e a offrire soluzioni alternative in ambito ambientale e sociale.
GAIA srl collabora con ditte e professionisti che credono nella tutela e nello sviluppo ambientale, volendosi proporre al mondo delle industrie maggiormente inquinanti quale fornitore di quote di emissione, attualmente regolato dal sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS UE)
Il progetto studiato, in corso d'attuazione e sostenuto dalla Società agricola, vuole rispondere a un duplice obiettivo specifico in ambito di tutela ambientale e sviluppo socio-economico:
1) il primo prevede la piantumazione di bambù (pianta che più di tutte assorbe il maggior quantitativo di anidride carbonica e che, inoltre, può essere trasformata per i settori alimentare, del benessere, tessile e non solo)
2) il secondo prevede la valorizzazione economica di quote di captazione CO2.
L'obiettivo generale è riuscire ad applicare modalità sostenibili e replicabili per la captazione di anidride carbonica (CO2). In un momento in cui le grandi città sono soffocate dallo smog, si è sempre più attivi nella ricerca di soluzioni atte a contenere e a diminuire l’emergenza della concentrazione di CO2 e delle polveri sottili prodotte, con attività a supporto dei provvedimenti già attuati, favorendo la diffusione del verde pubblico e privato.
(diritti riservati. www.bambugaia.eu)
La Climate Finance dopo Parigi e le opportunità nel mondo della Cooperazione...Andrea Maggiani
La presentazione spiega i principali risultati del nuovo accordo di Parigi in relazione ai meccanismi di mercato e come la Climate Finance può essere integrata nelle strategie della Cooperazione Internazionale in sinergia con il mondo privato. Non più CSR ma Corporate Share Value.
Presentazione utilizzata da Jože Gregorič, SNAGA Public Waste Management Company of Ljubljana, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
The separate collection of municipal waste in Milan: collected materials, log...Milano Recycle City
Presentazione di Paola Petrone, Direttore di AMSA, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
Presentazione utilizzata da Donatella Pavan, Giornalista e Presidente Associazione Giacimenti Urbani, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
Presentazione utilizzata da Haley Rogers, Acting Deputy Commissioner, Bureau of Waste Prevention, Reuse and Recycling - Department of Sanitation della Città di New York, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
Analisi sulla situazione attuale e sulle potenzialità di crescita del settore della raccolta differenziata, con focus sui benefici economici, occupazionali e ambientali
Presentazione utilizzata da Pål Marten Jörgen Mårtensson, Coordinatore del Department of Sustainable Waste and Water City of Gothenburg, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
The role of compostable plastics in the collection and treatment of food wasteMilano Recycle City
Presentazione utilizzata da Christian Garaffa, Responsabile Marketing Raccolte Differenziate di Novamont, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
Presentazione utilizzata da Alexander Gosten, Direttore del Dipartimento per il Trattamento dei rifiuti della municipalizzata berlinese BSR, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
Organic Waste Recycling in Milan: Residents’ Opinions and Evaluation of the ...Milano Recycle City
Presentazione utilizzata da Renato Mannheimer, Direttore Scientifico ISPO Ricerche, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
Presentazione utilizzata da Ricardo Cepeda, C40 Climate Leadership Group and the network Solid Waste Initiative, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
La presentazione della portavoce M5S al Senato Paola Nugnes in occasione del convegno organizzato il 26/11/2015 all'auditorium dell'Ara Pacis da Legambiente ed altre importanti associazioni, "Qualenergia? Conferenza nazionale verso Parigi cogliere la sfida del clima e dell'economia circolare"
Le iniziative a sostegno dell’eco-innovazione nel distretto conciario di S. Croce sull’Arno: dall’applicazione dell’EMAS di distretto al calcolo dell’impronta ambientale dei prodotti
R. M. Campanale, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: I nuovi problemi di misurazione per l'ambiente e la sostenibilità
Titolo: Le sfide informative per misurare la transizione verso un'economia circolare
Presentazione delle attività e dei progetti di Waste Italia, storia dell'azienda e inquadramento a livello nazionale all'interno del settore di riferimento.
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Oltre la gestione ed il rispetto delle obbligatorietà ambientali, lo sviluppo sostenibile è quel modello di sviluppo che soddisfa le esigenze non solo del mercato ma dell'ambiente di chi lo circonda, le certificazioni ambientali a supporto quindi dello sviluppo sostenibile dell'azienda.
L’Accordo Quadro ANCI CONAI: quali strumenti per i Comuni eAmbiente
Città Sostenibile 2011: Presentazione Banca Dati Osservatorio Enti Locali Raccolte differenziate e relativi modelli organizzativi. Valter Facciotto - Direttore Generale CONAI
Appunti per un metabolismo urbano a ciclo (quasi) chiusoMarialuisa Palumbo
Città, matabolismo urbano e gestione dei rifiuti. Legislazione europea e italiana rifiuti. Roma verso rifiuti zero. Incenerire conviene? Le conseguenze sanitarie di discariche e inceneritori.
Similar to Recycling system and industry: towards a circular economy of waste in Italy – goals and opportunities (20)
Appunti per un metabolismo urbano a ciclo (quasi) chiuso
Recycling system and industry: towards a circular economy of waste in Italy – goals and opportunities
1. Recycling system and
industry:
towards a circular
economy of waste in
Italy – goals and
opportunities
Walter Facciotto
General Manager
Milano, 6 giugno 2014
2. Ogni Paese Membro ha recepito la Direttiva e declinato
un proprio modello di gestione …
• Soggetti coinvolti: produttori, distribuzione, utilizzatori, …
• Alternative per l’adempimento degli oneri: Compliance scheme
unico, più compliance schemes, libero mercato, …
• Tipologia di imballaggi coinvolti: domestici, industriali, …
• Modalità di prelievo del contributo (fee): Punto Verde, contributi
all’immesso al consumo, …
• Oneri per i soggetti coinvolti: oneri raccolta, obblighi di ripresa, …
• Rapporti/ruolo con le autorità locali preposte alla gestione dei
rifiuti urbani: contribuzione oneri di raccolta, sistema duale, …
3. … ad esempio,
le tipologie coinvolte differiscono da Paese a Paese …
Rifiuti di Imballaggi
domestici
Rifiuti di Imballaggi
industriali
GERMANIA Sistema duale
Obbligo di chi fornisce gli
imballaggi o degli utilizzatori
finali
FRANCIA
Compliance scheme
centralizzato
Obbligo degli utilizzatori finali
REGNO UNITO Unico Sistema per entrambi
SPAGNA
Compliance scheme
centralizzato + un compliance
per i soli imballaggi in vetro
Obbligo degli utilizzatori finali
SVEZIA Unico Sistema per entrambi
ITALIA
Unico Sistema per entrambi
(prevalenza domestici)
4. … così come il posizionamento del punto di prelievo
Produttori* Filler
Importatori
di imballaggi
pieni
Distribuzione Punti vendita
GERMANIA
FRANCIA
SPAGNA
REGNO UNITO
SVEZIA
BELGIO
ITALIA
* Produttori e importatori di imballaggi e di materiali per imballaggio
5. Il modello italiano è incentrato sul CONAI
Consorzio Nazionale per il Recupero degli Imballaggi
E’ UN CONSORZIO PRIVATO SENZA FINI DI LUCRO,
ISTITUITO PER LEGGE,
COSTITUITO DA PRODUTTORI ed UTILIZZATORI DI IMBALLAGGI.
La legge ha definito il COSA e le imprese il COME
6. IL MODELLO
ITALIANO EPR,
Extended
Producer Responsibility
SISTEMA PUBBLICO
Definisce obiettivi e linee
guida
OSSERVATORIO
Controlla/indirizza
RISULTATI
Risultati raggiunti con
efficienza operativa a livello
di eccellenza europea
Per rispettare i principi europei ha adottato un modello di
economia circolare
SISTEMA PUBBLICO -
PRIVATO
Organizza la raccolta
differenziata
Ritira gli imballaggi
Effettua la selezione
SISTEMA PRIVATO
Si organizza per raggiungere
obiettivi
Opera con criteri di
efficienza
Mette a disposizione e
gestisce le risorse
6
7. Modalità di prelievo del «fee»
Soggetti coinvolti
Alternative per l’adempimento
degli oneri
Tipologia di imballaggi coinvolti
Oneri per i soggetti coinvolti
Rapporti/ruolo con le autorità
locali
TUTTI: primari, secondari e terziari
Compliance scheme unico, con alternativa
per i produttori (gestione autonoma dei
rifiuti dei propri imballaggi)
TUTTI: Produttori e Utilizzatori di
imballaggi (tra cui la distribuzione)
Accordo quadro ANCI CONAI: i Comuni
raccolgono, il sistema copre i «maggiori
oneri»
Maggiori oneri per i domestici, ripresa
per gli industriali – Consorzi di filiera
Contributo ambientale (€/ton per
materiale)
Gli aspetti chiave del sistema CONAI rendono il
modello italiano unico rispetto al panorama europeo
8.
9. In 15 anni, grazie a Conai è stata
ribaltata la modalità di gestione dei rifiuti di imballaggio
10. Grazie ad una forte spinta al riciclo con recupero di materia
11.
12. Fondamentale è il ruolo dell’eco – innovazione per la
sempre maggiore disponibilità di MPS.
Quale esempio di approccio combinato di eco-innovazione, la
filosofia del riciclo tiene insieme eco-innovazione di processo, di
prodotto, macro-organizzativa ma anche di stili di vita e di
consumo. Attraverso il recupero dei materiali, l’economia del riciclo
contribuisce in maniera sostanziale all’eco-efficienza generale del
sistema, determina significativi risparmi energetici e di uso di
risorse non rinnovabili, consente apprezzabili riduzioni delle
emissioni sia nella produzione che nello smaltimento finale,
favorisce nuova occupazione, indirizza stili di vita e approcci
culturali. *
*G. Barberio, R. Morabito, Analisi e proposte del GgL1 “Sviluppo
dell’Ecoinnovazione” degli Stati Generali della Green Economy. ENEA – Energia
Ambiente Innovazione, 5/2013
13. e per la diffusione dell’eco-innovazione e dell’eco-
design mette a disposizione dei consorziati specifici
strumenti
@CONAI.ORG
RI-PROGETTAZIONE
DELL’IMBALLAGGIOBANDO CONAI
PER LA PREVENZIONE
Come rendere più
sostenibile l’imballaggio?
MISURO I RISULTATI
Linee guida e
normazione
tecnica
14. L’impegno del settore nella prevenzione attraverso
l’eco-innovazione è misurabile «in peso»
15. La normativa europea ci chiede di rafforzare la società del
riciclo e promuove gli sforzi dell’Italia
La Direttiva 98/2008 introduce obiettivi di riciclo complessivo
per i diversi materiali
(Art. 181 del D.Lgs 152/2006, in recepimento della Direttiva 98/2008)
«entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali,
come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei
domestici, e possibilmente di altra origine, nella misura in cui tali flussi di
rifiuti sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente
almeno al 50 % in termini di peso»
Il Rapporto EEA n.2 del 2013 afferma che
l’Italia riuscirà a raggiungere gli obiettivi al 2020
«(…) sei Paesi (Irlanda, Italia, Lussemburgo, Slovenia, Svezia, e Regno
Unito), raggiungeranno il 50% entro il 2020 se riusciranno a mantenere il trend di
crescita annuale di riciclaggio che hanno registrato dal 2001 al 2010
16. Oltre 80 kg/ab.conv
Tra 60 e 80 kg/ab.conv
Tra 40 e 60 kg/ab.conv
Fino a 40 kg/ab.conv
ITALIA Nord Centro Sud
65 83 58,7 43,9
Quantità conferite pro – capite 2013 (kg/ab anno)
Il conferimento di rifiuti di imballaggi a tre velocità
17. • A partire dal legislatore per la definizione e l’applicazione di regole chiare e
certe (es. criteri di assimilazione, sistema tariffario, ecc) che delineino il
percorso da seguire per arrivare puntuali agli appuntamenti comunitari
• Passando per il sistema produttivo che deve continuare ad investire in
ecoinnovazione ed ecodesign pensando al fine vita-nuova vita dei beni
immessi al consumo e ad una sempre maggiore capacità di reintrodurre le
mps generate
• Passando per gli operatori del comparto del waste management che devono
fare sistema per dar vita ad una concreta industrializzazione del comparto
(es. piano di infrastrutturazione, ricerca e innovazione)
• Arrivando agli Enti locali, perché vengano sanati i cronici ritardi di aree del
Paese puntando a una raccolta finalizzata al riciclo
• Fino a ognuno di noi come cittadini, chiamati per primi ad un semplice gesto
quotidiano in grado di attivare il circolo virtuoso.
È necessario un cambio di paradigma fondato sulla
consapevolezza del ruolo industriale dell’intero comparto
18. Recycling system and
industry:
towards a circular
economy of waste in
Italy – goals and
opportunities
Walter Facciotto
General Manager
Milano, 6 giugno 2014