La nostra RFidEA ha come obiettivo il miglioramento del servizio di raccolta differenziata porta a porta attraverso la tecnologia RFId.
L'idea si basa sullo sviluppo di un "sistema intelligente per la raccolta differenziata porta a porta" in grado di contabilizzare in maniera innovativa il peso ed il tipo di rifiuto che viene raccolto e favorire l’introduzione della tariffa sui rifiuti.
La contabilizzazione innovativa del peso e del tipo di rifiuto che viene raccolto consiste nell’utilizzo, da parte degli operatori addetti al servizio di raccolta, di calzature che integrano al proprio interno un sistema di pesatura ed un sistema di identificazione a radiofrequenza (RFId). Il sistema di pesatura, attraverso uno o più sensori di peso/pressione, permette di ricavare il peso del contenitore che l’operatore solleva: il peso del corpo umano e dei carichi ad esso associati (es. sollevamento di un contenitore dei rifiuti), è scaricato attraverso la colonna vertebrale, alle arcate plantari, quindi al terreno. Il semplice atto di sollevare un contenitore permette quindi la rilevazione del suo peso. Il sistema diviene intelligente in quanto oltre al dato relativo al peso del contenitore sollevato, viene contestualmente rilevato l’identificativo del contenitore stesso, sfruttando la tecnologia a radiofrequenza (RFId). Il contenitore infatti, equipaggiato con un’opportuna etichetta elettronica (tag RFId), sarà riconosciuto dal sistema che potrà gestire contemporaneamente, associandoli, i due dati: tipo di contenitore, ovvero tipologia di rifiuto differenziato (vetro, carta, ecc.) ed il suo peso. I benefici che un simile sistema può apportare sono molteplici. L’integrazione tecnologica dei due sistemi principali, sistema di pesatura e sistema di identificazione automatica RFId, permette di rilevare i dati di peso e di identificazione senza apportare modifiche sostanziali alla procedura di raccolta che consisterà in una consueta movimentazione manuale dei contenitori dal domicilio dell’utente al mezzo di trasporto utilizzato per la raccolta. Il sistema inoltre permette di rilevare informazioni aggiuntive relative all’utente (nome, via, numero civico ecc.), al fine di ottenere un vero e proprio “estratto conto” relativo al conferimento dei rifiuti differenziati. Tale livello di dettaglio permetterà gli utenti di pagare il servizio di raccolta in base al quantitativo di rifiuti differenziati conferiti, secondo la logica della tariffa; tale logica tende ad incentivare la raccolta differenziata stessa. Ulteriori benefici del sistema descritto riguardano i gestori del servizio: avere la possibilità di poter mappare con un livello di dettaglio spinto, l’andamento della raccolta differenziata in un quartiere o parte di esso permette la pianificazione di strategie ed azioni di sensibilizzazione mirate al fine di aumentare la percentuale della raccolta differenziata.
Recycling system and industry: towards a circular economy of waste in Italy –...Milano Recycle City
Presentazione utilizzata da Walter Facciotto,General Manager di Conai, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
Il tema della raccolta e del recupero dei RAEE interessa una filiera lunga e complessa, dove operano molteplici attori, ciascuno con proprie peculiarità e problematiche. A fronte dell’emanazione del D.Lgs. 49/2014, che introduce importanti novità normative in materia, le criticità e i nodi da sciogliere sono ancora tanti: tra questi, lo scottante problema dei RAEE dispersi che rende lontano il raggiungimento degli obiettivi di raccolta imposti dalla legge, la disomogeneità nella concessione delle autorizzazioni per gli impianti di trattamento, il difficile tema del riutilizzo e la logistica da ottimizzare.
All’evento hanno partecipato rappresentanti di consorzi, associazioni, aziende che hanno portato all’attenzione della folta platea di addetti ai lavori lo stato attuale delle cose, proponendo soluzioni, idee progetti innovativi che vadano nella direzione della piena attuazione della normativa e dell’effettiva ottimizzazione di tutti i processi che interessano la filiera dei RAEE.
La strada da fare è molta, così come sono tante le questioni da risolvere; tuttavia sono numerosi anche i casi e gli esempi virtuosi che via via stanno nascendo. Ancora una volta, la risposta sembra essere la necessità di fare rete, tra tutti gli attori interessati, per creare sinergie, risolvere problematiche e conseguire risultati.
La nostra RFidEA ha come obiettivo il miglioramento del servizio di raccolta differenziata porta a porta attraverso la tecnologia RFId.
L'idea si basa sullo sviluppo di un "sistema intelligente per la raccolta differenziata porta a porta" in grado di contabilizzare in maniera innovativa il peso ed il tipo di rifiuto che viene raccolto e favorire l’introduzione della tariffa sui rifiuti.
La contabilizzazione innovativa del peso e del tipo di rifiuto che viene raccolto consiste nell’utilizzo, da parte degli operatori addetti al servizio di raccolta, di calzature che integrano al proprio interno un sistema di pesatura ed un sistema di identificazione a radiofrequenza (RFId). Il sistema di pesatura, attraverso uno o più sensori di peso/pressione, permette di ricavare il peso del contenitore che l’operatore solleva: il peso del corpo umano e dei carichi ad esso associati (es. sollevamento di un contenitore dei rifiuti), è scaricato attraverso la colonna vertebrale, alle arcate plantari, quindi al terreno. Il semplice atto di sollevare un contenitore permette quindi la rilevazione del suo peso. Il sistema diviene intelligente in quanto oltre al dato relativo al peso del contenitore sollevato, viene contestualmente rilevato l’identificativo del contenitore stesso, sfruttando la tecnologia a radiofrequenza (RFId). Il contenitore infatti, equipaggiato con un’opportuna etichetta elettronica (tag RFId), sarà riconosciuto dal sistema che potrà gestire contemporaneamente, associandoli, i due dati: tipo di contenitore, ovvero tipologia di rifiuto differenziato (vetro, carta, ecc.) ed il suo peso. I benefici che un simile sistema può apportare sono molteplici. L’integrazione tecnologica dei due sistemi principali, sistema di pesatura e sistema di identificazione automatica RFId, permette di rilevare i dati di peso e di identificazione senza apportare modifiche sostanziali alla procedura di raccolta che consisterà in una consueta movimentazione manuale dei contenitori dal domicilio dell’utente al mezzo di trasporto utilizzato per la raccolta. Il sistema inoltre permette di rilevare informazioni aggiuntive relative all’utente (nome, via, numero civico ecc.), al fine di ottenere un vero e proprio “estratto conto” relativo al conferimento dei rifiuti differenziati. Tale livello di dettaglio permetterà gli utenti di pagare il servizio di raccolta in base al quantitativo di rifiuti differenziati conferiti, secondo la logica della tariffa; tale logica tende ad incentivare la raccolta differenziata stessa. Ulteriori benefici del sistema descritto riguardano i gestori del servizio: avere la possibilità di poter mappare con un livello di dettaglio spinto, l’andamento della raccolta differenziata in un quartiere o parte di esso permette la pianificazione di strategie ed azioni di sensibilizzazione mirate al fine di aumentare la percentuale della raccolta differenziata.
Recycling system and industry: towards a circular economy of waste in Italy –...Milano Recycle City
Presentazione utilizzata da Walter Facciotto,General Manager di Conai, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Milano Recycle City, che si è svolta il 6 giugno 2014 presso la Fabbrica del Vapore di Milano
Il tema della raccolta e del recupero dei RAEE interessa una filiera lunga e complessa, dove operano molteplici attori, ciascuno con proprie peculiarità e problematiche. A fronte dell’emanazione del D.Lgs. 49/2014, che introduce importanti novità normative in materia, le criticità e i nodi da sciogliere sono ancora tanti: tra questi, lo scottante problema dei RAEE dispersi che rende lontano il raggiungimento degli obiettivi di raccolta imposti dalla legge, la disomogeneità nella concessione delle autorizzazioni per gli impianti di trattamento, il difficile tema del riutilizzo e la logistica da ottimizzare.
All’evento hanno partecipato rappresentanti di consorzi, associazioni, aziende che hanno portato all’attenzione della folta platea di addetti ai lavori lo stato attuale delle cose, proponendo soluzioni, idee progetti innovativi che vadano nella direzione della piena attuazione della normativa e dell’effettiva ottimizzazione di tutti i processi che interessano la filiera dei RAEE.
La strada da fare è molta, così come sono tante le questioni da risolvere; tuttavia sono numerosi anche i casi e gli esempi virtuosi che via via stanno nascendo. Ancora una volta, la risposta sembra essere la necessità di fare rete, tra tutti gli attori interessati, per creare sinergie, risolvere problematiche e conseguire risultati.
Centro Pordenone cambia la raccolta dei rifiuti!GEA-PN
All’interno del ring, il rifiuto secco residuo verrà raccolto una sola volta la settimana, come avviene negli altri quartieri della città.
Carta e plastica/metalli andranno conferiti separatamente e non più insieme.
In questo modo, senza compromettere la funzionalità del servizio ma semplicemente sollecitando una maggiore collaborazione da parte degli utenti, riusciremo a risparmiare circa 240.000€ l’anno.
Contenere il costo di gestione è un presupposto essenziale per consolidare la riduzione delle tariffe.
Le modifiche, che diventeranno operative al più tardi all’inizio del 2015 e comporteranno la consegna di un bidone per il conferimento della carta, saranno accompagnate da un’adeguata campagna informativa che vedrà coinvolti anche gli angeli del riciclo.
Il progetto europeo greenLIFE presentato in poche slide da Guido Zilli, coordinatore dello stesso, durante il convegno #greenleather2017 del 9 maggio 2017 a Villa Da Porto, a Montorso, in provincia di Vicenza.
Durante greenleather2017, una valutazione di ciò che sarà il futuro di greenlifegreenLIFE project
E poi? Guido Zilli di Conceria Dani, coordinatore del progetto greenLIFE, durante il convegno greenleather2017 riflette sulle cose apprese e sui possibili scenari futuri.
L'attuale situazione del servizio di gestione dei rifiuti, riferito al settore della Grande Distribuzione Organizzata in Italia, e le prestazioni offerte da Waste Italia.
Presentazione a supporto dell'intervento di Elena Mocchio, (Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI) al webinar Standard circolari:i progetti UNI e ISO a supporto dell’economia circolare del 9 marzo 2021
Più competitività al made in Italy grazie a una gestione innovativa e sostenibile dei rifiuti, la frontiera dell'economia circolare. E' Waste End, la ricerca di Kinexia e Fondazione Symbola, sintetizzata dalle slide di Duccio Bianchi, coordinatore scientifico della ricerca.
REGIONE LOMBARDIA - Fashiontech _ Progetti di Ricerca & Sviluppo per la moda ...Guido Alberto Micci
L’obiettivo generale della presente misura consiste nel sostegno a progetti di R&S (ricerca industriale e sviluppo sperimentale) finalizzati a sostenere l’innovazione del settore “Tessile, Moda e Accessorio” secondo il principio di sostenibilità, quale pilastro per la creazione di valore condiviso tra i molti stakeholder, quali l'ambiente, la società, le istituzioni, l'arte, la cultura, il territorio e i consumatori.
Nello specifico la finalità della presente misura è sostenere l’innovazione del settore moda secondo i principi di sostenibilità dal punto di vista ambientale, economico e sociale attraverso progetti di R&S (ricerca industriale e sviluppo sperimentale). La sostenibilità coinvolge tutti i passaggi dal design, alla scelta dei materiali, alla produzione ed alla distribuzione dei prodotti, con l’effetto di rispettare il più possibile l’ambiente.
Creazione di una PIATTAFORMA per la gestione e riutilizzo dei RIFIUTI da implementare nel polo industriale di Taranto, avente come presupposto fondante l’applicazione del concetto di Simbiosi Industriale.
Centro Pordenone cambia la raccolta dei rifiuti!GEA-PN
All’interno del ring, il rifiuto secco residuo verrà raccolto una sola volta la settimana, come avviene negli altri quartieri della città.
Carta e plastica/metalli andranno conferiti separatamente e non più insieme.
In questo modo, senza compromettere la funzionalità del servizio ma semplicemente sollecitando una maggiore collaborazione da parte degli utenti, riusciremo a risparmiare circa 240.000€ l’anno.
Contenere il costo di gestione è un presupposto essenziale per consolidare la riduzione delle tariffe.
Le modifiche, che diventeranno operative al più tardi all’inizio del 2015 e comporteranno la consegna di un bidone per il conferimento della carta, saranno accompagnate da un’adeguata campagna informativa che vedrà coinvolti anche gli angeli del riciclo.
Il progetto europeo greenLIFE presentato in poche slide da Guido Zilli, coordinatore dello stesso, durante il convegno #greenleather2017 del 9 maggio 2017 a Villa Da Porto, a Montorso, in provincia di Vicenza.
Durante greenleather2017, una valutazione di ciò che sarà il futuro di greenlifegreenLIFE project
E poi? Guido Zilli di Conceria Dani, coordinatore del progetto greenLIFE, durante il convegno greenleather2017 riflette sulle cose apprese e sui possibili scenari futuri.
L'attuale situazione del servizio di gestione dei rifiuti, riferito al settore della Grande Distribuzione Organizzata in Italia, e le prestazioni offerte da Waste Italia.
Presentazione a supporto dell'intervento di Elena Mocchio, (Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI) al webinar Standard circolari:i progetti UNI e ISO a supporto dell’economia circolare del 9 marzo 2021
Più competitività al made in Italy grazie a una gestione innovativa e sostenibile dei rifiuti, la frontiera dell'economia circolare. E' Waste End, la ricerca di Kinexia e Fondazione Symbola, sintetizzata dalle slide di Duccio Bianchi, coordinatore scientifico della ricerca.
REGIONE LOMBARDIA - Fashiontech _ Progetti di Ricerca & Sviluppo per la moda ...Guido Alberto Micci
L’obiettivo generale della presente misura consiste nel sostegno a progetti di R&S (ricerca industriale e sviluppo sperimentale) finalizzati a sostenere l’innovazione del settore “Tessile, Moda e Accessorio” secondo il principio di sostenibilità, quale pilastro per la creazione di valore condiviso tra i molti stakeholder, quali l'ambiente, la società, le istituzioni, l'arte, la cultura, il territorio e i consumatori.
Nello specifico la finalità della presente misura è sostenere l’innovazione del settore moda secondo i principi di sostenibilità dal punto di vista ambientale, economico e sociale attraverso progetti di R&S (ricerca industriale e sviluppo sperimentale). La sostenibilità coinvolge tutti i passaggi dal design, alla scelta dei materiali, alla produzione ed alla distribuzione dei prodotti, con l’effetto di rispettare il più possibile l’ambiente.
Creazione di una PIATTAFORMA per la gestione e riutilizzo dei RIFIUTI da implementare nel polo industriale di Taranto, avente come presupposto fondante l’applicazione del concetto di Simbiosi Industriale.
REGIONE VENETO - Contributi alle imprese del settore manifatturiero e dell'ar...Guido Alberto Micci
Finalità del bando è quella di valorizzare i settori della produzione del sistema manifatturiero e dell’artigianato di servizi veneti, anche aumentando la “cultura d’impresa”, per un duraturo rilancio di essi, promuovendo interventi di sviluppo d’impresa.
L’Azione sostiene, quindi, la creazione e l'ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi.
Dopo il PAES: opportunità per mettere in pratica il Piano d'AzioneMarco Cigolotti
Una panoramica di finanziamenti e strumenti a supporto delle azioni tipicamente previste nell'ambito del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile, previsto dal Patto dei Sindaci
1. Documentazione di progetto della soluzione: BackBO
INDICE (da seguire come traccia guida)
1. Descrizione progetto;
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze;
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare;
4. Descrizione dei destinatari della misura;
5. Descrizione della tecnologia adottata;
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari);
7. Tempi di progetto.
Alla domanda di partecipazione va allegato
questo documento di presentazione del
progetto.
STANDARD: max 5 pagine, font 12 - inclusi eventuali
allegati tecnici o tabelle o altri elementi utili.
2. 1. Descrizione progetto
L’idea principale è quella di creare un modello di gestione dei rifiuti replicabile, basato sul principio
del vuoto a rendere, all’interno della Zona Universitaria di Bologna, spesso afflitta dal degrado urbano
e sociale e dalle grandi quantità di rifiuti abbandonati, affinché possa essere rigenerata e
rivalorizzata. La gestione del sistema è affidata all'organizzazione (BackBO). Il funzionamento è
semplice:
1) BackBO dà delle etichette uniche e codificate ai rivenditori della zona che corrispondono una
cauzione di circa 0,30€ a etichetta;
2) i rivenditori vendono i propri prodotti affiggendo l'etichetta ai propri prodotti, richiedendo la
cauzione sull'imballaggio;
3) i consumatori una volta terminata la loro bevanda, per riottenere il deposito, potranno o
riconsegnare il packaging tramite una macchina automatica in un'isola ecologica o tramite i
negozianti partecipanti;
4) periodicamente vengono ritirati i materiali recuperati, restituendo loro le cauzioni più un
compenso economico sul quantitativo dei prodotti ritirati dai rivenditori;
5) i materiali recuperati vengono poi venduti alle aziende specializzate per il riciclo per poter
ottenere materia prima secondaria.
Qualora il progetto mostrasse risultati positivi e significativi, sarebbe utile considerare la possibilità
di estendere il sistema in tutta Italia.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Il team al momento è composto soltanto da una persona, ideatore e amministratore
dell’organizzazione. Sono ingegnere gestionale con particolare attenzione ai temi della sostenibilità,
soprattutto rifiuti e mobilità. Le esperienze all’estero oltre che farmi imparare nuove lingue (inglese,
francese, tedesco e spagnolo), ma specialmente nuove culture e esteso i miei orizzonti.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Gli intenti di questo progetto sono molteplici e in ottica sostenibili riguardano più campi: ambiente,
economia e società.
3. Ambientali: con la riduzione dei rifiuti indifferenziati dai luoghi pubblici delle città e per il
miglioramento delle attività di riciclaggio e recupero dei rifiuti per l’alta qualità dei materiali
recuperati.
Economici: per i risparmi che le PA possono ottenere dalla riduzione delle operazioni di pulizia delle
strade, dagli oneri del mantenimento del decoro urbano, non solo l’opportunità che questo sistemi
possa mantenersi autonomamente, grazie al contributo di sponsorizzazioni e pubblicità e la vendita
dei materiali recuperati.
Sociali: in primo luogo la creazione di un ambiente decoroso, pulito e sano ridare al centro storico la
sua naturale inclinazione ovvero quella di luogo culturale e innovativo, in più instaurare una
coscienza sostenibile
4. Descrizione dei destinatari della misura
I destinatari del progetto sono:
- Comune di Bologna (eventuali altre amministrazioni se replicato), come primari beneficiari
del sistema sia per minori sforzi in termini di pulizia dei luoghi pubblici, ma anche in termini
di sicurezza.
- I cittadini sia come clienti degli esercizi commerciali presenti, ma anche come utenti del
quartiere.
- I rivenditori (e nel caso di diffusione del sistema anche distributori e produttori) come
intermediari tra l’organizzazione e i consumatori.
5. Descrizione della tecnologia adottata
La tecnologia dell’iniziativa si basa sul principio del vuoto a rendere, ma adattato ad un contesto
minore tralasciando il ruolo dei produttori e dei consumatori. Inoltre, viene sfruttato questo metodo
non solo per imballaggi riutilizzabili, ma anche per aumentare e garantire un’efficienza per quelli
monouso e incrementare la qualità del riciclaggio. La cauzione garantisce il ritorno degli imballaggi
vuoti e in base al principio di “chi inquina, paga” vengono “multati” coloro che non rispettano
l’ambiente e le regole del sistema. Le reverse vending machine e un sistema informatico per le
operazioni di comunicazione sono reputati necessari per un ottimale funzionamento del sistema.
4. 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari)
Vengono ipotizzati i costi da sopportare per garantire l’avviamento e l’autonomia del sistema sono
molteplici e l’investimento iniziale, il quale viene ritenuto recuperabile nell’arco del progetto.
• Acquisto RVM e costruzione isola ecologica: La realizzazione di un’isola ecologica con la
macchina per il ritiro dei vuoti, dotata un sistema informatico d’identificazione,
personalizzabile e collegato al database centrale e all’app per dispositivi mobili, è ipotizzabile
ad un costo di circa 15-20.000 €.
• Piattaforme informatiche: lo sviluppo di un software ad hoc, avrà presumibilmente un valore
di 15-20.000 €.
• Amministrazione e controllo: le spese gestionali, di trasporto, di ritiro, di monitoraggio e di
manutenzione dell’intero sistema, compreso quello logistico che informatico, possono essere
stimate intorno ai 6.000 €/anno.
• Acquisto etichetta: la spesa per le etichette da applicare sui packaging, necessari al
funzionamento del sistema, potrebbe essere stimata all’incirca sui 0,03 €/pz. Potrebbe esse
anche valutato l’acquisto di una stampante etichettatrice dal costo stimato tra i 200-300 €,
con ricariche dal valore approssimativo di 5-10 €.
• Commissione rivenditori: per supportare e assicurare, anche economicamente, il lavoro
svolto dai rivenditori, è prevista una sorta di risarcimento del valore tra 0,01-0,02 €/pz per
ogni bottiglia recuperata.
Il progetto, per poter ricavare denaro utile a svolgere autonomamente le queste operazioni, potrebbe
sfruttare diversi canali con rispettivi ipotetici i ricavi.
• Pubblicità: per ragioni legate alla restrizione territoriale e non è possibile considerare il
contributo dei produttori come fonte di ricavo. Affinché possa essere sopperita la mancanza
di questa entrata, l’iniziativa offre vari spazi pubblicitari nell’app e nella RVM. Potrebbero
perciò essere ricavati a circa 15-20.000 €/anno.
• Vendita dei materiali recuperati: attraverso il traffico dei rifiuti alle aziende specializzate di
riciclaggio sarà possibile ottenere dei ricavi per mantenere il sistema. Attenendosi ai valori
5. all’interno degli allegati tecnici dell’accordo ANCI-CONAI, i prezzi delle materie nel 2017
ammontano a: 395,14 €/t per la plastica, considerata nel flusso C, poiché solamente
imballaggi per contenitori liquidi e i valori massimi di alluminio e vetro, rispettivamente di
551,6 €/t e 51,87 €/t, poiché considerati rifiuti con pochissime percentuali di frazioni
estranee.
• Cauzioni non riscattate: la mancata riconsegna dei vuoti da parte dei cittadini comporta il
trattenimento delle cauzioni del valore di 0,30 €/pz, secondo il principio di “chi inquina, paga”,
rappresenterebbe una fonte di guadagno ulteriore.
• Crowdfunding e finanziamenti vari: per poter supportare l’avviamento del progetto, potrebbe
essere esaminata l’opzione per la creazione di una campagna di crowdfunding o di altri generi.
Una quota di 15-20.000 € risulterebbe auspicabile per il progetto “BackBO”.
Per calcolare la fattibilità del progetto è stato calcolato un ipotetico VAN, basato sulle supposizioni
precedenti. Per ulteriori informazioni si rimanda a:
www.drive.google.com/file/d/1OCaUmAWJ9ZBRDIW06mqWXuv2tKDUPpvW/view?usp=sharing
7. Tempi di progetto
Il progetto prevede una durata iniziale di 5 anni, con target di progetto progressivamente crescenti.
I primi mesi riguarderanno l’organizzazione e lo sviluppo dei sistemi informatici e la ricerca dei
rivenditori aderenti. Durante gli anni del progetto sarà possibile aggiustare con azioni correttive e
tempestive gli eventuali scostamenti dai target. Al termine di questi anni sarà possibile trarre le
valutazioni necessarie e determinare se il proseguo del progetto possa portare ad ulteriori vantaggi.