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Documentazione di progetto della soluzione: BackBO
INDICE (da seguire come traccia guida)
1. Descrizione progetto;
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze;
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare;
4. Descrizione dei destinatari della misura;
5. Descrizione della tecnologia adottata;
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari);
7. Tempi di progetto.
Alla domanda di partecipazione va allegato
questo documento di presentazione del
progetto.
STANDARD: max 5 pagine, font 12 - inclusi eventuali
allegati tecnici o tabelle o altri elementi utili.
1. Descrizione progetto
L’idea principale è quella di creare un modello di gestione dei rifiuti replicabile, basato sul principio
del vuoto a rendere, all’interno della Zona Universitaria di Bologna, spesso afflitta dal degrado urbano
e sociale e dalle grandi quantità di rifiuti abbandonati, affinché possa essere rigenerata e
rivalorizzata. La gestione del sistema è affidata all'organizzazione (BackBO). Il funzionamento è
semplice:
1) BackBO dà delle etichette uniche e codificate ai rivenditori della zona che corrispondono una
cauzione di circa 0,30€ a etichetta;
2) i rivenditori vendono i propri prodotti affiggendo l'etichetta ai propri prodotti, richiedendo la
cauzione sull'imballaggio;
3) i consumatori una volta terminata la loro bevanda, per riottenere il deposito, potranno o
riconsegnare il packaging tramite una macchina automatica in un'isola ecologica o tramite i
negozianti partecipanti;
4) periodicamente vengono ritirati i materiali recuperati, restituendo loro le cauzioni più un
compenso economico sul quantitativo dei prodotti ritirati dai rivenditori;
5) i materiali recuperati vengono poi venduti alle aziende specializzate per il riciclo per poter
ottenere materia prima secondaria.
Qualora il progetto mostrasse risultati positivi e significativi, sarebbe utile considerare la possibilità
di estendere il sistema in tutta Italia.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Il team al momento è composto soltanto da una persona, ideatore e amministratore
dell’organizzazione. Sono ingegnere gestionale con particolare attenzione ai temi della sostenibilità,
soprattutto rifiuti e mobilità. Le esperienze all’estero oltre che farmi imparare nuove lingue (inglese,
francese, tedesco e spagnolo), ma specialmente nuove culture e esteso i miei orizzonti.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Gli intenti di questo progetto sono molteplici e in ottica sostenibili riguardano più campi: ambiente,
economia e società.
Ambientali: con la riduzione dei rifiuti indifferenziati dai luoghi pubblici delle città e per il
miglioramento delle attività di riciclaggio e recupero dei rifiuti per l’alta qualità dei materiali
recuperati.
Economici: per i risparmi che le PA possono ottenere dalla riduzione delle operazioni di pulizia delle
strade, dagli oneri del mantenimento del decoro urbano, non solo l’opportunità che questo sistemi
possa mantenersi autonomamente, grazie al contributo di sponsorizzazioni e pubblicità e la vendita
dei materiali recuperati.
Sociali: in primo luogo la creazione di un ambiente decoroso, pulito e sano ridare al centro storico la
sua naturale inclinazione ovvero quella di luogo culturale e innovativo, in più instaurare una
coscienza sostenibile
4. Descrizione dei destinatari della misura
I destinatari del progetto sono:
- Comune di Bologna (eventuali altre amministrazioni se replicato), come primari beneficiari
del sistema sia per minori sforzi in termini di pulizia dei luoghi pubblici, ma anche in termini
di sicurezza.
- I cittadini sia come clienti degli esercizi commerciali presenti, ma anche come utenti del
quartiere.
- I rivenditori (e nel caso di diffusione del sistema anche distributori e produttori) come
intermediari tra l’organizzazione e i consumatori.
5. Descrizione della tecnologia adottata
La tecnologia dell’iniziativa si basa sul principio del vuoto a rendere, ma adattato ad un contesto
minore tralasciando il ruolo dei produttori e dei consumatori. Inoltre, viene sfruttato questo metodo
non solo per imballaggi riutilizzabili, ma anche per aumentare e garantire un’efficienza per quelli
monouso e incrementare la qualità del riciclaggio. La cauzione garantisce il ritorno degli imballaggi
vuoti e in base al principio di “chi inquina, paga” vengono “multati” coloro che non rispettano
l’ambiente e le regole del sistema. Le reverse vending machine e un sistema informatico per le
operazioni di comunicazione sono reputati necessari per un ottimale funzionamento del sistema.
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari)
Vengono ipotizzati i costi da sopportare per garantire l’avviamento e l’autonomia del sistema sono
molteplici e l’investimento iniziale, il quale viene ritenuto recuperabile nell’arco del progetto.
• Acquisto RVM e costruzione isola ecologica: La realizzazione di un’isola ecologica con la
macchina per il ritiro dei vuoti, dotata un sistema informatico d’identificazione,
personalizzabile e collegato al database centrale e all’app per dispositivi mobili, è ipotizzabile
ad un costo di circa 15-20.000 €.
• Piattaforme informatiche: lo sviluppo di un software ad hoc, avrà presumibilmente un valore
di 15-20.000 €.
• Amministrazione e controllo: le spese gestionali, di trasporto, di ritiro, di monitoraggio e di
manutenzione dell’intero sistema, compreso quello logistico che informatico, possono essere
stimate intorno ai 6.000 €/anno.
• Acquisto etichetta: la spesa per le etichette da applicare sui packaging, necessari al
funzionamento del sistema, potrebbe essere stimata all’incirca sui 0,03 €/pz. Potrebbe esse
anche valutato l’acquisto di una stampante etichettatrice dal costo stimato tra i 200-300 €,
con ricariche dal valore approssimativo di 5-10 €.
• Commissione rivenditori: per supportare e assicurare, anche economicamente, il lavoro
svolto dai rivenditori, è prevista una sorta di risarcimento del valore tra 0,01-0,02 €/pz per
ogni bottiglia recuperata.
Il progetto, per poter ricavare denaro utile a svolgere autonomamente le queste operazioni, potrebbe
sfruttare diversi canali con rispettivi ipotetici i ricavi.
• Pubblicità: per ragioni legate alla restrizione territoriale e non è possibile considerare il
contributo dei produttori come fonte di ricavo. Affinché possa essere sopperita la mancanza
di questa entrata, l’iniziativa offre vari spazi pubblicitari nell’app e nella RVM. Potrebbero
perciò essere ricavati a circa 15-20.000 €/anno.
• Vendita dei materiali recuperati: attraverso il traffico dei rifiuti alle aziende specializzate di
riciclaggio sarà possibile ottenere dei ricavi per mantenere il sistema. Attenendosi ai valori
all’interno degli allegati tecnici dell’accordo ANCI-CONAI, i prezzi delle materie nel 2017
ammontano a: 395,14 €/t per la plastica, considerata nel flusso C, poiché solamente
imballaggi per contenitori liquidi e i valori massimi di alluminio e vetro, rispettivamente di
551,6 €/t e 51,87 €/t, poiché considerati rifiuti con pochissime percentuali di frazioni
estranee.
• Cauzioni non riscattate: la mancata riconsegna dei vuoti da parte dei cittadini comporta il
trattenimento delle cauzioni del valore di 0,30 €/pz, secondo il principio di “chi inquina, paga”,
rappresenterebbe una fonte di guadagno ulteriore.
• Crowdfunding e finanziamenti vari: per poter supportare l’avviamento del progetto, potrebbe
essere esaminata l’opzione per la creazione di una campagna di crowdfunding o di altri generi.
Una quota di 15-20.000 € risulterebbe auspicabile per il progetto “BackBO”.
Per calcolare la fattibilità del progetto è stato calcolato un ipotetico VAN, basato sulle supposizioni
precedenti. Per ulteriori informazioni si rimanda a:
www.drive.google.com/file/d/1OCaUmAWJ9ZBRDIW06mqWXuv2tKDUPpvW/view?usp=sharing
7. Tempi di progetto
Il progetto prevede una durata iniziale di 5 anni, con target di progetto progressivamente crescenti.
I primi mesi riguarderanno l’organizzazione e lo sviluppo dei sistemi informatici e la ricerca dei
rivenditori aderenti. Durante gli anni del progetto sarà possibile aggiustare con azioni correttive e
tempestive gli eventuali scostamenti dai target. Al termine di questi anni sarà possibile trarre le
valutazioni necessarie e determinare se il proseguo del progetto possa portare ad ulteriori vantaggi.

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  • 1. Documentazione di progetto della soluzione: BackBO INDICE (da seguire come traccia guida) 1. Descrizione progetto; 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze; 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare; 4. Descrizione dei destinatari della misura; 5. Descrizione della tecnologia adottata; 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari); 7. Tempi di progetto. Alla domanda di partecipazione va allegato questo documento di presentazione del progetto. STANDARD: max 5 pagine, font 12 - inclusi eventuali allegati tecnici o tabelle o altri elementi utili.
  • 2. 1. Descrizione progetto L’idea principale è quella di creare un modello di gestione dei rifiuti replicabile, basato sul principio del vuoto a rendere, all’interno della Zona Universitaria di Bologna, spesso afflitta dal degrado urbano e sociale e dalle grandi quantità di rifiuti abbandonati, affinché possa essere rigenerata e rivalorizzata. La gestione del sistema è affidata all'organizzazione (BackBO). Il funzionamento è semplice: 1) BackBO dà delle etichette uniche e codificate ai rivenditori della zona che corrispondono una cauzione di circa 0,30€ a etichetta; 2) i rivenditori vendono i propri prodotti affiggendo l'etichetta ai propri prodotti, richiedendo la cauzione sull'imballaggio; 3) i consumatori una volta terminata la loro bevanda, per riottenere il deposito, potranno o riconsegnare il packaging tramite una macchina automatica in un'isola ecologica o tramite i negozianti partecipanti; 4) periodicamente vengono ritirati i materiali recuperati, restituendo loro le cauzioni più un compenso economico sul quantitativo dei prodotti ritirati dai rivenditori; 5) i materiali recuperati vengono poi venduti alle aziende specializzate per il riciclo per poter ottenere materia prima secondaria. Qualora il progetto mostrasse risultati positivi e significativi, sarebbe utile considerare la possibilità di estendere il sistema in tutta Italia. 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze Il team al momento è composto soltanto da una persona, ideatore e amministratore dell’organizzazione. Sono ingegnere gestionale con particolare attenzione ai temi della sostenibilità, soprattutto rifiuti e mobilità. Le esperienze all’estero oltre che farmi imparare nuove lingue (inglese, francese, tedesco e spagnolo), ma specialmente nuove culture e esteso i miei orizzonti. 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare Gli intenti di questo progetto sono molteplici e in ottica sostenibili riguardano più campi: ambiente, economia e società.
  • 3. Ambientali: con la riduzione dei rifiuti indifferenziati dai luoghi pubblici delle città e per il miglioramento delle attività di riciclaggio e recupero dei rifiuti per l’alta qualità dei materiali recuperati. Economici: per i risparmi che le PA possono ottenere dalla riduzione delle operazioni di pulizia delle strade, dagli oneri del mantenimento del decoro urbano, non solo l’opportunità che questo sistemi possa mantenersi autonomamente, grazie al contributo di sponsorizzazioni e pubblicità e la vendita dei materiali recuperati. Sociali: in primo luogo la creazione di un ambiente decoroso, pulito e sano ridare al centro storico la sua naturale inclinazione ovvero quella di luogo culturale e innovativo, in più instaurare una coscienza sostenibile 4. Descrizione dei destinatari della misura I destinatari del progetto sono: - Comune di Bologna (eventuali altre amministrazioni se replicato), come primari beneficiari del sistema sia per minori sforzi in termini di pulizia dei luoghi pubblici, ma anche in termini di sicurezza. - I cittadini sia come clienti degli esercizi commerciali presenti, ma anche come utenti del quartiere. - I rivenditori (e nel caso di diffusione del sistema anche distributori e produttori) come intermediari tra l’organizzazione e i consumatori. 5. Descrizione della tecnologia adottata La tecnologia dell’iniziativa si basa sul principio del vuoto a rendere, ma adattato ad un contesto minore tralasciando il ruolo dei produttori e dei consumatori. Inoltre, viene sfruttato questo metodo non solo per imballaggi riutilizzabili, ma anche per aumentare e garantire un’efficienza per quelli monouso e incrementare la qualità del riciclaggio. La cauzione garantisce il ritorno degli imballaggi vuoti e in base al principio di “chi inquina, paga” vengono “multati” coloro che non rispettano l’ambiente e le regole del sistema. Le reverse vending machine e un sistema informatico per le operazioni di comunicazione sono reputati necessari per un ottimale funzionamento del sistema.
  • 4. 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari) Vengono ipotizzati i costi da sopportare per garantire l’avviamento e l’autonomia del sistema sono molteplici e l’investimento iniziale, il quale viene ritenuto recuperabile nell’arco del progetto. • Acquisto RVM e costruzione isola ecologica: La realizzazione di un’isola ecologica con la macchina per il ritiro dei vuoti, dotata un sistema informatico d’identificazione, personalizzabile e collegato al database centrale e all’app per dispositivi mobili, è ipotizzabile ad un costo di circa 15-20.000 €. • Piattaforme informatiche: lo sviluppo di un software ad hoc, avrà presumibilmente un valore di 15-20.000 €. • Amministrazione e controllo: le spese gestionali, di trasporto, di ritiro, di monitoraggio e di manutenzione dell’intero sistema, compreso quello logistico che informatico, possono essere stimate intorno ai 6.000 €/anno. • Acquisto etichetta: la spesa per le etichette da applicare sui packaging, necessari al funzionamento del sistema, potrebbe essere stimata all’incirca sui 0,03 €/pz. Potrebbe esse anche valutato l’acquisto di una stampante etichettatrice dal costo stimato tra i 200-300 €, con ricariche dal valore approssimativo di 5-10 €. • Commissione rivenditori: per supportare e assicurare, anche economicamente, il lavoro svolto dai rivenditori, è prevista una sorta di risarcimento del valore tra 0,01-0,02 €/pz per ogni bottiglia recuperata. Il progetto, per poter ricavare denaro utile a svolgere autonomamente le queste operazioni, potrebbe sfruttare diversi canali con rispettivi ipotetici i ricavi. • Pubblicità: per ragioni legate alla restrizione territoriale e non è possibile considerare il contributo dei produttori come fonte di ricavo. Affinché possa essere sopperita la mancanza di questa entrata, l’iniziativa offre vari spazi pubblicitari nell’app e nella RVM. Potrebbero perciò essere ricavati a circa 15-20.000 €/anno. • Vendita dei materiali recuperati: attraverso il traffico dei rifiuti alle aziende specializzate di riciclaggio sarà possibile ottenere dei ricavi per mantenere il sistema. Attenendosi ai valori
  • 5. all’interno degli allegati tecnici dell’accordo ANCI-CONAI, i prezzi delle materie nel 2017 ammontano a: 395,14 €/t per la plastica, considerata nel flusso C, poiché solamente imballaggi per contenitori liquidi e i valori massimi di alluminio e vetro, rispettivamente di 551,6 €/t e 51,87 €/t, poiché considerati rifiuti con pochissime percentuali di frazioni estranee. • Cauzioni non riscattate: la mancata riconsegna dei vuoti da parte dei cittadini comporta il trattenimento delle cauzioni del valore di 0,30 €/pz, secondo il principio di “chi inquina, paga”, rappresenterebbe una fonte di guadagno ulteriore. • Crowdfunding e finanziamenti vari: per poter supportare l’avviamento del progetto, potrebbe essere esaminata l’opzione per la creazione di una campagna di crowdfunding o di altri generi. Una quota di 15-20.000 € risulterebbe auspicabile per il progetto “BackBO”. Per calcolare la fattibilità del progetto è stato calcolato un ipotetico VAN, basato sulle supposizioni precedenti. Per ulteriori informazioni si rimanda a: www.drive.google.com/file/d/1OCaUmAWJ9ZBRDIW06mqWXuv2tKDUPpvW/view?usp=sharing 7. Tempi di progetto Il progetto prevede una durata iniziale di 5 anni, con target di progetto progressivamente crescenti. I primi mesi riguarderanno l’organizzazione e lo sviluppo dei sistemi informatici e la ricerca dei rivenditori aderenti. Durante gli anni del progetto sarà possibile aggiustare con azioni correttive e tempestive gli eventuali scostamenti dai target. Al termine di questi anni sarà possibile trarre le valutazioni necessarie e determinare se il proseguo del progetto possa portare ad ulteriori vantaggi.