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ESPOSIZIONE AI CAMPI
ELETTROMAGNETICI, USO/ABUSO DELLE
SORGENTI PIÙ COMUNI”
Torchiarolo 28/11/2016
DOTT. ROBERTO BARNABA
RESPONSABILE UOS AGENTI FISICI
ARPA PUGLIA – DIP. BRINDISI
COSA E’ UN’ONDA
Supponiamo di fare una passeggiata sulla riva del
mare. Troviamo un sassolino e lo lanciamo in
acqua. Cosa succede?
COSA E’ UN’ONDA
Lanciando il sasso abbiamo creato una “perturbazione”
nell’acqua prima calma. Si è formato un cerchio (onda) che
si propaga allontanandosi sempre più dal punto in cui il
sasso ha impattato l’acqua (punto sorgente).
Dalla sorgente partono tanti cerchi posti tutti alla stessa
distanza fra loro
COSA E’ UN’ONDA
La distanza fra due cerchi nell’acqua si chiama “lunghezza d’onda”. In numero
di onde che vengono create in un secondo è detta “frequenza”. Lo spessore del
cerchio creato che si propaga nell’acqua e detto “ampiezza”.
L’onda si muove nel mezzo dove si trova (ad esempio nell’acqua o nell’aria) e
porta con sé energia.
ONDA ED ENERGIA
 Un’onda sismica porta energia dal sottosuolo alla superficie della
terra
 Un’onda sonora porta energia che raccolta dall’orecchio si
trasforma in suono
 Da una lampadina partono onde che portano con sé energia
luminosa che ci permette di vedere
 Da una antenna partono onde invisibili che portano con sé
energia che permette di parlare al cellulare, di ascoltare la radio o
vedere la TV
 Le onde che nascono dalla lampadina o dall’antenna sono simili e
si chiamano elettromagnetiche, ciò che associa diversi effetti
(luce o ascoltare una trasmissione) è la loro diversa frequenza
SPETTRO ELETTROMAGNETICO
 Al variare della frequenza le onde hanno diversa energia e
hanno effetti diversi
SORGENTI A BASSA FREQUENZA
SORGENTI A RADIOFREQUENZA
COME AVVIENE UNA TRASMISSIONE RADIO
 Una trasmissione radio, affinché avvenga, necessita di un
sistema detto “antenna trasmittente” che la origina e la fa
viaggiare nello spazio e di un sistema “antenna ricevente”
che capta le onde radio e le porta alla nostra radio, TV o
cellulare
COME AVVIENE UNA TRASMISSIONE RADIO
 Quando il DJ parla in uno studio radiofonico tutti i rumori che sono prodotti
(voce, musica ed altro) sono raccolti dal microfono che li invia ad un apparato
elettronico. Tali segnali vengono trasformati in un segnale elettrico ed inviati
all’antenna trasmittente che trasforma il segnale elettrico in onde radio. Le onde
radio viaggiano sino a quando non sono raccolte da un’antenna ricevente che le
trasforma nuovamente in segnale elettrico che viene inviato alla radio che li
trasforma di nuovo in suoni che ascolteremo tramite l’altoparlante.
 Quando chiamiamo un amico al cellulare le onde seguono il viaggio appena
descritto solo che l’antenna trasmittente è quella del nostro telefono mobile. Il
segnale così viaggia nello spazio rimbalzato da tante antenne che a loro volta lo
ricevono e lo ritrasmettono sino a farlo arrivare al cellulare della persona che
abbiamo chiamato.
LA TRASMISSIONE DI ONDE DA UNA SORGENTE
 Quando le onde sono emesse da una sorgente
sono emesse in tutte le direzioni. Ma è possibile
fare in modo che la sorgente (antenna) concentri le
onde in alcune direzioni evitando la loro
dispersione. In questo modo le onde lungo tali
direzioni risulteranno più energetiche e potranno
arrivare più lontano
LA TRASMISSIONE DI ONDE DA UNA SORGENTE
CAMPO ELETTRICO E MAGNETICO
 Un’antenna emette onde sia elettriche che magnetiche o
meglio elettromagnetiche. Ad una certa distanza
dall’antenna, a seconda della frequenza, la misura del
campo elettrico permette di conoscere anche il valore del
campo magnetico. Per semplicità si misura il campo
elettrico associato ad un’antenna e si usa l’unità di misura
Volt/metro (V/m).
 La Legge Italiana stabilisce dei limiti per il campo elettrico
distinguendoli in limiti di esposizione (da non superare
mai, nemmeno per un minuto) ed in limiti di attenzione (da
non superare nelle zone dove una persona può vivere
almeno 4 ore al giorno, ad esempio nel soggiorno di casa).
 ATTENZIONE: i limiti sono validi per sorgenti fisse (es.
l’antenna è fissa, il cellulare è mobile)
LIMITI DI LEGGE
EFFETTI DELLE ONDE RADIO SUL CORPO UMANO
 Le onde radio, quando incontrano il corpo umano,
interagiscono con quest’ultimo
 Il principale meccanismo di interazione è la cessione di
calore e quindi il riscaldamento della parte del corpo
umano colpita
 Più il corpo umano è colpito in maniera localizzata più
vi è probabilità che quella parte del corpo umano si
scaldi di più
 Quando parliamo al cellulare la nostra testa, e
l’orecchio in particolare, è molto vicina all’antenna del
cellulare
PERICOLOSITA’ ONDE ELETTROMAGNETICHE
 gli italiani sopra i 16 anni che utilizzano un telefono cellulare sono il 97%, tanti
quanti gli inglesi ma più degli americani (94%), dei cinesi (89%), dei brasiliani
(84%) e degli indiani (81%) (2014)
 Nonostante i numerosi studi epidemiologici effettuati su popolazioni residenti in
prossimità di impianti per telecomunicazione, quali trasmettitori radiotelevisivi e
stazioni radio base per telefonia mobile, non consentissero di evidenziare una
correlazione tra l’esposizione alle radiazioni a radiofrequenza ed effetti sulla
salute, nel maggio 2011 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro
(IARC) ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza tra gli agenti
“possibilmente cancerogeni (gruppo 2B)”
 In realtà, la classificazione IARC non è basata sulle esposizioni ambientali
subite da residenti in prossimità di impianti per telecomunicazione ma,
esclusivamente, su una particolare forma di esposizione al campo
elettromagnetico a radiofrequenza: quella al telefono cellulare
PERICOLOSITA’ ONDE ELETTROMAGNETICHE
 la cui motivazione scientifica è basata su una limitata evidenza di incremento dei
rischi di glioma e di neurinoma del nervo acustico in relazione all’uso del
telefono cellulare, confermata anche da alcuni studi svolti su animali
 Per quanto riguarda la popolazione al di sotto dei 12 anni bisogna ricordare che
gli organi a cui bisogna porre maggiore attenzione, perché in fase di sviluppo,
sono posizionati nella testa e nel basso ventre.
ESPOSIZIONE E DISTANZA
 Sia nel caso di sorgenti a bassa frequenza (es. elettrodotti) o a radiofrequenza
(antenne) la migliore cautela si attua aumentando la nostra distanza dalla
sorgente;
 Allontanando il cellulare dal nostro corpo di soli pochi centimetri si può portare
quasi a zero l’esposizione ai campi elettromagnetici
 Esperimento: la lampadina è una sorgente di onde elettromagnetiche.
Avvicinate la mano senza toccarla quando è spenta. Non avvertite calore.
Accendetela. Avvicinate la mano sempre senza toccarla, sentirete la mano
riscaldarsi. Allontanate la mano a 20 cm., vedrete la luce ma non sentirete più
calore ….
EFFETTI TERMICI
Bisogna comunque ricordare che gli effetti termici si manifestano con
esposizioni ben superiori a 10 V/m, valori che oggi molti dispositivi cellulari
non raggiungono più
IL PRESENTE ….
Oggi molti adolescenti usano
dispositivi a radiofrequenza per
parlare, per giocare, per ascoltare
musica, per guardare film o cartoni,
per studiare …..
Sono utilizzati dispositivi quali cellulari,
smart phone, tablet, …..
IL PRESENTE …
 L’uso di detti dispositivi è divenuto di uso così comune che oramai i
nostri ragazzi li utilizzano per gran parte della giornata
 A pranzo una volta la famiglia si sedeva unita intorno al tavolo per
mangiare e discutere, oggi si mangia da soli e si parla di meno e tante
volte i bambini giocano con il cellulare e gli adulti inviano sms o vedono
le notifiche dei social networks ….
 Il cellulare non si spegne più ……
 La TV la si guarda ad esempio con il tablet a letto, in autobus e a volte
perfino passeggiando ….
 Tale uso a volte smoderato della tecnologia e delle sue risorse sarà a
volte forse anche educativo a ci prepara ad un futuro sempre più
interattivo, ma è bene che lo stesso sia sempre consapevole e si usino
tutti gli accorgimenti possibili per minimizzare le esposizioni
COME DIMINUIRE IL RISCHIO?
Il livello di esposizione alle radiazioni RF che
un utente di telefoni cellulari subisce dipende
da numerosi fattori. Questi fattori includono:
 La quantità del traffico telefonico,
 la qualità della trasmissione,
 la lunghezza dell’antenna,
 le dimensioni dell’apparecchio.
ANTENNA DEL CELLULARE
 La sorgente principale di energia RF di un telefono cellulare è la sua antenna.
Quindi, più l’antenna (anche quella incorporata, non visibile quindi all’esterno) è
vicina alla testa, più una persona è esposta alle radiazioni RF. La quantità di
radiazioni RF assorbite diminuisce rapidamente con l’aumento della distanza tra
l’antenna e l’utente. L’antenna dei telefoni cellulari portatili è integrata nel
telefono, che durante l’utilizzo di solito viene appoggiato alla testa.
QUANTITÀ DEL TRAFFICO TELEFONICO
 Più parliamo al cellulare e più siamo esposti alla radiazioni connesse con
l’esercizio della antenna del nostro dispositivo mobile
 Ciò vale non solo quando effettuiamo noi la chiamata, ma anche quando
riceviamo
 Quando riceviamo una chiamata comunque il nostro cellulare si deve connettere
con la stazione radio base più vicina
 Più ostacoli poniamo alla qualità della trasmissione/ricezione del nostro
cellulare, maggiore sarà l’esposizione alle radiazioni che riceveremo
 I cellulari hanno un dispositivo “intelligente” che aumenta la potenza dell’antenna
se il segnale non è buono
 Anche l’invio di un sms fornisce una esposizione ma dura solo qualche frazione
di secondo per cui è da preferirsi alla telefonata
LA QUALITÀ DELLA TRASMISSIONE,
 Per evitare di attivare il dispositivo di amplificazione dell’antenna è
necessario che il segnale di campo sia sempre buono e pertanto:
- È bene non telefonare quandi non sono accese tutte le tacche della
ricezione campo sul cellulare;
- È meglio telefonare in luoghi aperti dove non vi sono ostacoli (mura,
finestre chiuse, scantinati, …)
- Il segnale è migliore ai piani alti
- Evitare di usare le cover che schermano sempre l’antenna anche
quando la trasmissione potrebbe essere ideale
DIMENSIONI E POSIZIONAMENTO ANTENNA
 In genere non è facile vedere l’antenna del cellulare nei nuovi modelli
perché è posta quasi sempre all’interno nei pressi della batteria.
 Se si dovessero usare cellulari con l’antenna esterna è meglio che la
stessa sia di tipo estraibile in modo da allontanare la sorgente (punta
dell’antenna) dal corpo umano;
 Se l’antenna è esterna è utile che il telefono sia del tipo apri e chiudi
perché in tal modo parte dell’antenna è schermata dallo stesso cellulare
AURICOLARI
•Gli auricolari consentono di non dover appoggiare
il cellulare all’orecchio e quindi di diminuire
l’esposizione di radiazioni alla testa;
•È utile utilizzare l’auricolare con il cavetto e non
quello wi-fi o blue-tooth in quanto questi hanno
delle antenne e pertanto non risolvono il problema
dell’esposizione, anzi lo aggravano perché in tal
caso “infiliamo” l’antenna proprio nell’orecchio
•quando utilizziamo l’auricolare con il cavo il
cellulare deve essere nella nostra mano ben tesa
lontana dal corpo;
•Evitare che durante la comunicazione con
l’auricolare il cellulare rimanga nelle nostre tasche a
contatto con il basso ventre
E LE SORGENTI A BASSA FREQUENZA?
 In ambito domestico, ed anche all’esterno delle nostre abitazioni, vi sono
innumerevoli sorgenti di campo elettromagnetico a bassa frequenza
 Ogni dispositivo che funziona a corrente elettrica è una sorgente di campo
elettromagnetico elf
 la regola principale da seguire per minimizzare l’esposizione è quella di
aumentare la distanza fra il nostro corpo e la sorgente, quindi basta porre un po’
di attenzione e ad esempio:
 A) non porre caricabatterie sul comodino quando siamo a letto …
 B) usare il phon evitando di porlo praticamente a contatto con la testa ….
 C) non avere postazioni fisse vicino a prese elettriche o peggio a “ciabatte
elettriche” ….
SI PUO’ VIVERE ANCHE SENZA TECNOLOGIA?
ED INFINE DICE IL SAGGIO….
 Non esistono usi ed abusi a priori se
non esiste una regola di riferimento. Se
la regola vogliamo concepirla noi
secondo la nostra sensibilità, non
possiamo enunciare la stessa senza
aver prima studiato la problematica,
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Esposizione ai campi elettromagnetici, uso/abuso delle sorgenti più comuni

  • 1. ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI, USO/ABUSO DELLE SORGENTI PIÙ COMUNI” Torchiarolo 28/11/2016 DOTT. ROBERTO BARNABA RESPONSABILE UOS AGENTI FISICI ARPA PUGLIA – DIP. BRINDISI
  • 2. COSA E’ UN’ONDA Supponiamo di fare una passeggiata sulla riva del mare. Troviamo un sassolino e lo lanciamo in acqua. Cosa succede?
  • 3. COSA E’ UN’ONDA Lanciando il sasso abbiamo creato una “perturbazione” nell’acqua prima calma. Si è formato un cerchio (onda) che si propaga allontanandosi sempre più dal punto in cui il sasso ha impattato l’acqua (punto sorgente). Dalla sorgente partono tanti cerchi posti tutti alla stessa distanza fra loro
  • 4. COSA E’ UN’ONDA La distanza fra due cerchi nell’acqua si chiama “lunghezza d’onda”. In numero di onde che vengono create in un secondo è detta “frequenza”. Lo spessore del cerchio creato che si propaga nell’acqua e detto “ampiezza”. L’onda si muove nel mezzo dove si trova (ad esempio nell’acqua o nell’aria) e porta con sé energia.
  • 5. ONDA ED ENERGIA  Un’onda sismica porta energia dal sottosuolo alla superficie della terra  Un’onda sonora porta energia che raccolta dall’orecchio si trasforma in suono  Da una lampadina partono onde che portano con sé energia luminosa che ci permette di vedere  Da una antenna partono onde invisibili che portano con sé energia che permette di parlare al cellulare, di ascoltare la radio o vedere la TV  Le onde che nascono dalla lampadina o dall’antenna sono simili e si chiamano elettromagnetiche, ciò che associa diversi effetti (luce o ascoltare una trasmissione) è la loro diversa frequenza
  • 6. SPETTRO ELETTROMAGNETICO  Al variare della frequenza le onde hanno diversa energia e hanno effetti diversi
  • 7. SORGENTI A BASSA FREQUENZA
  • 9. COME AVVIENE UNA TRASMISSIONE RADIO  Una trasmissione radio, affinché avvenga, necessita di un sistema detto “antenna trasmittente” che la origina e la fa viaggiare nello spazio e di un sistema “antenna ricevente” che capta le onde radio e le porta alla nostra radio, TV o cellulare
  • 10. COME AVVIENE UNA TRASMISSIONE RADIO  Quando il DJ parla in uno studio radiofonico tutti i rumori che sono prodotti (voce, musica ed altro) sono raccolti dal microfono che li invia ad un apparato elettronico. Tali segnali vengono trasformati in un segnale elettrico ed inviati all’antenna trasmittente che trasforma il segnale elettrico in onde radio. Le onde radio viaggiano sino a quando non sono raccolte da un’antenna ricevente che le trasforma nuovamente in segnale elettrico che viene inviato alla radio che li trasforma di nuovo in suoni che ascolteremo tramite l’altoparlante.  Quando chiamiamo un amico al cellulare le onde seguono il viaggio appena descritto solo che l’antenna trasmittente è quella del nostro telefono mobile. Il segnale così viaggia nello spazio rimbalzato da tante antenne che a loro volta lo ricevono e lo ritrasmettono sino a farlo arrivare al cellulare della persona che abbiamo chiamato.
  • 11. LA TRASMISSIONE DI ONDE DA UNA SORGENTE  Quando le onde sono emesse da una sorgente sono emesse in tutte le direzioni. Ma è possibile fare in modo che la sorgente (antenna) concentri le onde in alcune direzioni evitando la loro dispersione. In questo modo le onde lungo tali direzioni risulteranno più energetiche e potranno arrivare più lontano
  • 12. LA TRASMISSIONE DI ONDE DA UNA SORGENTE
  • 13. CAMPO ELETTRICO E MAGNETICO  Un’antenna emette onde sia elettriche che magnetiche o meglio elettromagnetiche. Ad una certa distanza dall’antenna, a seconda della frequenza, la misura del campo elettrico permette di conoscere anche il valore del campo magnetico. Per semplicità si misura il campo elettrico associato ad un’antenna e si usa l’unità di misura Volt/metro (V/m).  La Legge Italiana stabilisce dei limiti per il campo elettrico distinguendoli in limiti di esposizione (da non superare mai, nemmeno per un minuto) ed in limiti di attenzione (da non superare nelle zone dove una persona può vivere almeno 4 ore al giorno, ad esempio nel soggiorno di casa).  ATTENZIONE: i limiti sono validi per sorgenti fisse (es. l’antenna è fissa, il cellulare è mobile)
  • 15. EFFETTI DELLE ONDE RADIO SUL CORPO UMANO  Le onde radio, quando incontrano il corpo umano, interagiscono con quest’ultimo  Il principale meccanismo di interazione è la cessione di calore e quindi il riscaldamento della parte del corpo umano colpita  Più il corpo umano è colpito in maniera localizzata più vi è probabilità che quella parte del corpo umano si scaldi di più  Quando parliamo al cellulare la nostra testa, e l’orecchio in particolare, è molto vicina all’antenna del cellulare
  • 16. PERICOLOSITA’ ONDE ELETTROMAGNETICHE  gli italiani sopra i 16 anni che utilizzano un telefono cellulare sono il 97%, tanti quanti gli inglesi ma più degli americani (94%), dei cinesi (89%), dei brasiliani (84%) e degli indiani (81%) (2014)  Nonostante i numerosi studi epidemiologici effettuati su popolazioni residenti in prossimità di impianti per telecomunicazione, quali trasmettitori radiotelevisivi e stazioni radio base per telefonia mobile, non consentissero di evidenziare una correlazione tra l’esposizione alle radiazioni a radiofrequenza ed effetti sulla salute, nel maggio 2011 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza tra gli agenti “possibilmente cancerogeni (gruppo 2B)”  In realtà, la classificazione IARC non è basata sulle esposizioni ambientali subite da residenti in prossimità di impianti per telecomunicazione ma, esclusivamente, su una particolare forma di esposizione al campo elettromagnetico a radiofrequenza: quella al telefono cellulare
  • 17. PERICOLOSITA’ ONDE ELETTROMAGNETICHE  la cui motivazione scientifica è basata su una limitata evidenza di incremento dei rischi di glioma e di neurinoma del nervo acustico in relazione all’uso del telefono cellulare, confermata anche da alcuni studi svolti su animali  Per quanto riguarda la popolazione al di sotto dei 12 anni bisogna ricordare che gli organi a cui bisogna porre maggiore attenzione, perché in fase di sviluppo, sono posizionati nella testa e nel basso ventre.
  • 18. ESPOSIZIONE E DISTANZA  Sia nel caso di sorgenti a bassa frequenza (es. elettrodotti) o a radiofrequenza (antenne) la migliore cautela si attua aumentando la nostra distanza dalla sorgente;  Allontanando il cellulare dal nostro corpo di soli pochi centimetri si può portare quasi a zero l’esposizione ai campi elettromagnetici  Esperimento: la lampadina è una sorgente di onde elettromagnetiche. Avvicinate la mano senza toccarla quando è spenta. Non avvertite calore. Accendetela. Avvicinate la mano sempre senza toccarla, sentirete la mano riscaldarsi. Allontanate la mano a 20 cm., vedrete la luce ma non sentirete più calore ….
  • 19. EFFETTI TERMICI Bisogna comunque ricordare che gli effetti termici si manifestano con esposizioni ben superiori a 10 V/m, valori che oggi molti dispositivi cellulari non raggiungono più
  • 20. IL PRESENTE …. Oggi molti adolescenti usano dispositivi a radiofrequenza per parlare, per giocare, per ascoltare musica, per guardare film o cartoni, per studiare ….. Sono utilizzati dispositivi quali cellulari, smart phone, tablet, …..
  • 21. IL PRESENTE …  L’uso di detti dispositivi è divenuto di uso così comune che oramai i nostri ragazzi li utilizzano per gran parte della giornata  A pranzo una volta la famiglia si sedeva unita intorno al tavolo per mangiare e discutere, oggi si mangia da soli e si parla di meno e tante volte i bambini giocano con il cellulare e gli adulti inviano sms o vedono le notifiche dei social networks ….  Il cellulare non si spegne più ……  La TV la si guarda ad esempio con il tablet a letto, in autobus e a volte perfino passeggiando ….  Tale uso a volte smoderato della tecnologia e delle sue risorse sarà a volte forse anche educativo a ci prepara ad un futuro sempre più interattivo, ma è bene che lo stesso sia sempre consapevole e si usino tutti gli accorgimenti possibili per minimizzare le esposizioni
  • 22. COME DIMINUIRE IL RISCHIO? Il livello di esposizione alle radiazioni RF che un utente di telefoni cellulari subisce dipende da numerosi fattori. Questi fattori includono:  La quantità del traffico telefonico,  la qualità della trasmissione,  la lunghezza dell’antenna,  le dimensioni dell’apparecchio.
  • 23. ANTENNA DEL CELLULARE  La sorgente principale di energia RF di un telefono cellulare è la sua antenna. Quindi, più l’antenna (anche quella incorporata, non visibile quindi all’esterno) è vicina alla testa, più una persona è esposta alle radiazioni RF. La quantità di radiazioni RF assorbite diminuisce rapidamente con l’aumento della distanza tra l’antenna e l’utente. L’antenna dei telefoni cellulari portatili è integrata nel telefono, che durante l’utilizzo di solito viene appoggiato alla testa.
  • 24. QUANTITÀ DEL TRAFFICO TELEFONICO  Più parliamo al cellulare e più siamo esposti alla radiazioni connesse con l’esercizio della antenna del nostro dispositivo mobile  Ciò vale non solo quando effettuiamo noi la chiamata, ma anche quando riceviamo  Quando riceviamo una chiamata comunque il nostro cellulare si deve connettere con la stazione radio base più vicina  Più ostacoli poniamo alla qualità della trasmissione/ricezione del nostro cellulare, maggiore sarà l’esposizione alle radiazioni che riceveremo  I cellulari hanno un dispositivo “intelligente” che aumenta la potenza dell’antenna se il segnale non è buono  Anche l’invio di un sms fornisce una esposizione ma dura solo qualche frazione di secondo per cui è da preferirsi alla telefonata
  • 25. LA QUALITÀ DELLA TRASMISSIONE,  Per evitare di attivare il dispositivo di amplificazione dell’antenna è necessario che il segnale di campo sia sempre buono e pertanto: - È bene non telefonare quandi non sono accese tutte le tacche della ricezione campo sul cellulare; - È meglio telefonare in luoghi aperti dove non vi sono ostacoli (mura, finestre chiuse, scantinati, …) - Il segnale è migliore ai piani alti - Evitare di usare le cover che schermano sempre l’antenna anche quando la trasmissione potrebbe essere ideale
  • 26. DIMENSIONI E POSIZIONAMENTO ANTENNA  In genere non è facile vedere l’antenna del cellulare nei nuovi modelli perché è posta quasi sempre all’interno nei pressi della batteria.  Se si dovessero usare cellulari con l’antenna esterna è meglio che la stessa sia di tipo estraibile in modo da allontanare la sorgente (punta dell’antenna) dal corpo umano;  Se l’antenna è esterna è utile che il telefono sia del tipo apri e chiudi perché in tal modo parte dell’antenna è schermata dallo stesso cellulare
  • 27. AURICOLARI •Gli auricolari consentono di non dover appoggiare il cellulare all’orecchio e quindi di diminuire l’esposizione di radiazioni alla testa; •È utile utilizzare l’auricolare con il cavetto e non quello wi-fi o blue-tooth in quanto questi hanno delle antenne e pertanto non risolvono il problema dell’esposizione, anzi lo aggravano perché in tal caso “infiliamo” l’antenna proprio nell’orecchio •quando utilizziamo l’auricolare con il cavo il cellulare deve essere nella nostra mano ben tesa lontana dal corpo; •Evitare che durante la comunicazione con l’auricolare il cellulare rimanga nelle nostre tasche a contatto con il basso ventre
  • 28. E LE SORGENTI A BASSA FREQUENZA?  In ambito domestico, ed anche all’esterno delle nostre abitazioni, vi sono innumerevoli sorgenti di campo elettromagnetico a bassa frequenza  Ogni dispositivo che funziona a corrente elettrica è una sorgente di campo elettromagnetico elf  la regola principale da seguire per minimizzare l’esposizione è quella di aumentare la distanza fra il nostro corpo e la sorgente, quindi basta porre un po’ di attenzione e ad esempio:  A) non porre caricabatterie sul comodino quando siamo a letto …  B) usare il phon evitando di porlo praticamente a contatto con la testa ….  C) non avere postazioni fisse vicino a prese elettriche o peggio a “ciabatte elettriche” ….
  • 29. SI PUO’ VIVERE ANCHE SENZA TECNOLOGIA?
  • 30. ED INFINE DICE IL SAGGIO….  Non esistono usi ed abusi a priori se non esiste una regola di riferimento. Se la regola vogliamo concepirla noi secondo la nostra sensibilità, non possiamo enunciare la stessa senza aver prima studiato la problematica, avere riflettuto e consapevolmente avere effettuato le nostre scelte alle quali dobbiamo essere coerenti sempre …