Sblocca Italia: piano straordinario Made in ItalyParma Couture
Questa presentazione a cura del MISE fa riferimento al Piano di promozione straordinaria per il Made in Italy previsto al Capo VII art. 30 del Decreto "Sblocca Italia" (n. 133/2014) convertito in Legge. Il piano mira a favorire l'internazionalizzazione delle PMI italiane e l'attrazione di investimenti esteri in Italia.
Sblocca Italia: piano straordinario Made in ItalyParma Couture
Questa presentazione a cura del MISE fa riferimento al Piano di promozione straordinaria per il Made in Italy previsto al Capo VII art. 30 del Decreto "Sblocca Italia" (n. 133/2014) convertito in Legge. Il piano mira a favorire l'internazionalizzazione delle PMI italiane e l'attrazione di investimenti esteri in Italia.
La filiera italiana dell’automotive torna a crescereLinkiesta
La filiera italiana dell’automotive ha visto crescere il fatturato nel 2014 del 3,6%, nonostante la sempre minore dipendenza dei produttori dal gruppo Fca.
Alessandro fichera - Le difficoltà delle imprese Italiane che escono dal cont...ifoasapereutile
Alessandro fichera è intervenuto al seminario IFOA PMI E INTERNAZIONALIZZAZIONE: casi di successo e insuccesso di piccole e medie imprese nei paesi BRICS
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EnVent Capital Markets: Il mercato dei capitali, la lezione ingleseItaleaf S.p.A.
EnVent è una boutique di Corporate Finance e Nomad per AIM Italia di Borsa Italiana specializzata nel Mid-Market
I prodotti offerti da EnVent comprendono la strutturazione e la realizzazione di operazioni di M&A, il debt advisory e le ristrutturazioni finanziarie e societarie, l'Equity Capital Market e Nomad per AIM Italia, corporate advisory, l'internazionalizzazione delle imprese
EnVent è stata costituita nel 2003 tra i primi operatori indipendenti del mercato finanziario Italiano
Tutti i partner e i professionisti di EnVent hanno una vasta esperienza nel campo dell’investment e del merchant banking maturata in primari istituti finanziari e in organizzazioni internazionali
Quotazione AIM e Minibond: quali concrete opportunità per le PMINetwork Advisory
La quotazione al mercato AIM e l'emissione di Minibond rappresentano importanti opportunità per le PMI che vogliono recuperare competitività e crescere.
Questi strumenti permettono di rafforzare il patrimonio aziendale e differenziare le fonti di finanziamento abbassando il livello di dipendenza dal credito bancario.
ABSTRACT
In collaborazione con la Commissione di studio – Osservatorio Quotate – dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli, si è proceduto alla redazione del presente lavoro incentrato sull’analisi dei risultati dell’andamento della gestione aziendale del Gruppo Telecom, attraverso una valutazione economica dell’azienda scaturente dai dati di bilancio dal 2008 al 2010. Si è passati poi all’analisi dei più significativi indicatori di bilancio, delle principali operazioni straordinarie che hanno coinvolto il Gruppo, delle poste di bilancio più significative e infine è stata messa in evidenza la quotazione del titolo in borsa, con lo scopo di valorizzare gli interessi degli investitori di minoranza e risparmiatori in genere. La parte finale del lavoro, è stata dedicata in particolare alle prospettive future del Gruppo Telecom.
PER COSTRUIRE PIÙ VEICOLI FIAT IN ITALIA E PORTARE PIÙ ITALIA NEL MONDO NASCE FABBRICA ITALIA, il più straordinario piano industriale che il nostro Paese abbia mai avuto. Nei prossimi cinque anni la produzione di auto e veicoli commerciali in Italia passerà da 800 mila a 1 milione e 650 mila unità all’anno. Più del doppio. Il Gruppo impegnerà quasi il 70% degli investimenti mondiali negli stabilimenti italiani. Non è tutto: il piano prevede che la quota di veicoli prodotti in Italia e destinati ai mercati esteri salga dal 44% al 65%. In altri termini, ci sarà più Italia
nel mondo. Fabbrica Italia è pronta a partire, ma ha bisogno che ognuno di noi e ognuno di voi ci creda fi no in fondo, con il coraggio e il cuore che noi italiani abbiamo. Fabbrica Italia non è solo il piano industriale di Fiat: è il modo migliore per dimostrare l’impegno che da sempre ci lega al nostro Paese, un impegno fatto di stima, di rispetto e di libertà.
2. Europa: situazione attuale
Le immatricolazioni in Europa:
da gennaio ad agosto -7,1%, mentre su base mensile si
registra un calo del 7,8% a luglio e del 8,9% ad agosto.
Le immatricolazioni rispetto ai primi 8 mesi del 2011:
● Italia -19,9%
● Francia -13,4%
● Spagna -8,5%
● Germania -0,6%
● Gran Bretagna +3,3%
3. Fiat: situazione attuale
Le vendite del Gruppo Fiat nei primi 8 mesi del 2012 sono
state del 17,1% inferiori rispetto allo stesso periodo del
2011, passando da una quota di mercato del 7,4 a una del
6,6. La quota di Fiat in Italia rimane comunque buona con
circa il 30% delle auto immatricolate.
http://www.motori24.ilsole24ore.com/Mercato/2012/09/immatricolazioni-
auto-europa-settembre.php
4. scenario 2011:
- 468mila vetture prodotte a Tychy (Polonia) con circa
6mila addetti
-472mila vetture prodotte nei 5 stabilimenti italiani con
oltre 24mila addetti
-745mila vetture prodotte a Betim (Brasile) con circa
24mila addetti
agosto 2012:
in Brasile record storico di produzione e vendite con oltre
98mila immatricolazioni e le previsioni per ultimo
trimestre 2012 sono 4milioni di vetture prodotte per il
mercato brasiliano (+ 11,5%)
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-09-17/samba-fiat-brasile-agosto-130501.shtml?
uuid=AbwAB0eG&fromSearch
5. Restare in Italia perché...
● il Gruppo Fiat è stato più volte sostenuto dallo Stato
nei momenti di difficoltà;
● aspetto etico: è necessario considerare gli interessi di
tutti gli stakeholders, non solo degli shareholders;
● Fiat come campione nazionale (simbolo del Paese);
● altre industrie sarebbero colpite dalla cessazione della
produzione italiana;
● attendere che la situazione (crisi) si stabilizzi prima di
"smantellare" gli impianti.
6. Lasciare l'Italia perché....
● la realtà italiana non attrae gli investimenti;
● alla luce dei dati attuali gli stabilimenti esteri
risultano essere più produttivi;
● è giusto focalizzarsi sui paesi emergenti con un
mercato e una domanda in rapida crescita e misure
governative che stimolano l'economia.
7. Considerazioni
Dal nostro punto di vista, la situazione attuale sembra non
essere sostenibile nel lungo periodo. Una multinazionale
come la Fiat ha "l'obbligo" di ricercare vantaggi
competitivi che l'Italia non è più in grado di offrire,
attraverso manodopera a basso costo, sgravi fiscali
doganali e tariffari, incentivi statali e una
delocalizzazione che consente una maggiore penetrazione
del mercato.
8. Considerazioni
Un ulteriore spunto per cambiare la tendenza degli ultimi
anni, pensiamo possa derivare dal ripensamento delle
politiche industriali del quartier generale Torinese,
magari ridimensionando la capacità produttiva italiana
(stabilimenti) e cercando maggior efficienza. Inoltre
riconsiderare gli attuali design proposti, potrebbe aiutare
a far crescere l'appeal e popolarità di Fiat in Italia ed
Europa, zone in cui ci si potrebbe consolidare in futuro.
9. Considerazioni
Per evitare la delocalizzazione delle attività produttive e
le conseguenze negative sulla popolazione italiana, lo
stato dovrebbe creare delle condizioni idonee ad attrarre
investimenti, partendo da una riforma della giustizia che
la renda celere ed efficiente, migliorando le infrastrutture
e aumentando la flessibilità del mercato del lavoro,
rendendo consapevoli tutti i lavoratori che la
globalizzazione ha portato la concorrenza sul piano
internazionale.