Rapporto sull'economia della provincia di Forlì-Cesena - Presentazione di Enzo Rullani, professore di economia della conoscenza TeDIS-Venice Internationale
Il nesso tra Sostenibilità, Responsabilità di Impresa e Servizi Professionali...Asseprim
Intervento di Carlo Molinari durante l'evento "Dalla Green alla Blue Economy - Scenari e prospettive in tema di Sostenibilità e Responsabilità Sociale d'Impresa" organizzato da Asseprim il 19 maggio 2011
Terziario in transizione- Intervento prof. Enzo Rullani _ Seminario Quadrifor...quadrifor
Come evolvono gli scenari del terziario in funzione delle variabile macroeconomiche globali.
la crisi non come crisi ma come trasformazione. Come cavalcare l'onda
The document discusses a tool called the RFSC (Regional Framework for Sustainable Cities) which allows cities to create profiles showcasing their strategies, projects, and achievements. Cities can use the tool to share information, learn from others, and check how their plans align with key objectives of sustainable development. The document provides examples of a city profile created for a harbor modernization plan in Blue City, demonstrating how cities can use the tool to interpret results, identify priorities, and get support from the RFSC secretariat to strengthen their plans.
This document provides an overview and summary of the Rethinking Infrastructure publication from McKinsey & Company's Global Infrastructure Initiative (GII). It contains 6 sections that explore themes related to infrastructure vision, public support, investment, productivity, digital technologies, and emerging economies. The introduction discusses the scale of needed infrastructure investment globally and challenges with optimal spending. It previews the themes covered in the 25 articles from GII conferences in Istanbul and Rio. The sections examine topics like creating successful cities, defining infrastructure success, engaging the public, financing projects, improving efficiency, and meeting development needs.
Rapporto sull'economia della provincia di Forlì-Cesena - Presentazione di Enzo Rullani, professore di economia della conoscenza TeDIS-Venice Internationale
Il nesso tra Sostenibilità, Responsabilità di Impresa e Servizi Professionali...Asseprim
Intervento di Carlo Molinari durante l'evento "Dalla Green alla Blue Economy - Scenari e prospettive in tema di Sostenibilità e Responsabilità Sociale d'Impresa" organizzato da Asseprim il 19 maggio 2011
Terziario in transizione- Intervento prof. Enzo Rullani _ Seminario Quadrifor...quadrifor
Come evolvono gli scenari del terziario in funzione delle variabile macroeconomiche globali.
la crisi non come crisi ma come trasformazione. Come cavalcare l'onda
The document discusses a tool called the RFSC (Regional Framework for Sustainable Cities) which allows cities to create profiles showcasing their strategies, projects, and achievements. Cities can use the tool to share information, learn from others, and check how their plans align with key objectives of sustainable development. The document provides examples of a city profile created for a harbor modernization plan in Blue City, demonstrating how cities can use the tool to interpret results, identify priorities, and get support from the RFSC secretariat to strengthen their plans.
This document provides an overview and summary of the Rethinking Infrastructure publication from McKinsey & Company's Global Infrastructure Initiative (GII). It contains 6 sections that explore themes related to infrastructure vision, public support, investment, productivity, digital technologies, and emerging economies. The introduction discusses the scale of needed infrastructure investment globally and challenges with optimal spending. It previews the themes covered in the 25 articles from GII conferences in Istanbul and Rio. The sections examine topics like creating successful cities, defining infrastructure success, engaging the public, financing projects, improving efficiency, and meeting development needs.
LA CRISI COME OPPORTUNITÀ PER INNOVARE ASSECONDANDO IL CAMBIAMENTO
- L’interpretazione del futuro, essenza dell’agire imprenditoriale
- Nell’era dell’economia della conoscenza
- Il cambio di paradigma del saper fare
- La globalizzazione porta al centro gli ecosistemi
- Il cattivo capitalismo ed il buon capitalismo
- La crisi: tra pericoli ed opportunità
- Il futuro entra nelle nostre vite tramite il cambiamento
- La sostenibilità passa per un’economia ad alta densità di informazione
- Il mondo ha bisogno di imprese agili
- Una grande trasformazione: non solo inventori, anche innovatori
- L’innovazione è un aspetto socio-economico
- L’impresa e l’inerzia di fronte al cambiamento
- Le imprese di fronte alla dicotomia tra Ricerca e Sviluppo
- C’è l’innovazione e c’è l’innovazione aperta
- «Ereditare il futuro»: la nuova sfida per gli imprenditori
-
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016Epistema
Un articolo in piu' parti pensato per gli imprenditori delle PMI italiane e non solo ...
«Una value proposition per gli imprenditori: come fare? ad esempio con la balanced scorecard»
(prima parte)
CI PUÒ SALVARE SOLO UNA SOCIETÀ
VIBRANTE E DISPONIBILE AL CAMBIAMENTO
L’INNOVAZIONE CAMBIA ANCHE LO STATUS
SOCIALE ED ECONOMICO DI UNA COMUNITÀ,
ECCO PERCHÈ, COME SPIEGAVA GIÀ
MACCHIAVELLI, HA COSÌ ‘FIERI NEMICI’
Uno dei nostri “Appuntamenti con l’innovazione” stavolta in collaborazione con Zucchetti Centro Sistemi. Come migliorare le performance aziendali ed essere competitivi sul mercato attraverso l’innovazione.
Innovazione e Business Collaboration nell'era dell'interconnessione_ Intreve...quadrifor
Come evolvono i mercati globali? Quali nuove competenze sono richieste ai manager? Ecco una visone di insieme sull’evoluzione del settore e sui nuovi modelli di business che consentono, grazie alle nuove tecnologie, un’innovazione più ampia, veloce e collaborativa.
Vi presentiamo il documento fondamentale per comprendere cos'è l'innovazione e come attivare una dinamica di innovazione continua in azienda. In poche pagine KNOW NET ha riassunto tutta la sua esperienza su questo tema, frutto di cinque anni di lavoro sul campo con le imprese italiane.
Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...symbola
Rapporto Coesione è Coesione, di Symbola, Unioncamere e Aaster.
La coesione fa crescere le imprese. E il fatturato va su per il 39% delle imprese che hanno relazioni con comunità, territori, non profit, per le altre solo nel +31% dei casi.
L’occupazione cresce nel 22% delle imprese coesive, contro il 15% delle altre
Può il web creare sviluppo economico ed impiego? Cos'è il mondo "startup"?
L'innovazione tecnologica è considerata come una forza importante nella crescita economica. Oggi più che mai, in era globale, lo sviluppo delle imprese innovative può costituire ricchezza in termini economici, ma anche a livello di impiego. La "startup" come volano di impiego e sviluppo territoriale connessa alle potenzialità del web 2.0.
Presentazione del programma culturale del grande evento Web Economy Forum tenuta da Luca De Biase in occasione delle anteprime del progetto WEF del 5-6-7 giugno a Ravenna, Rimini e Forlì.
MARKETING TERRITORIALE -TRAIETTORIE MODERNE :UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTA...Gabriele Micozzi
UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTAZIONE TERRITORIALE DA ME IDEATO E COORDINATO.
( IL MODELLO APPLICATO ALLA PROVINCIA DI ANCONA)
www.gabrielemicozzi.it
http://officinamarketing.blogspot.com/
This document discusses the need for smarter cities and outlines three key aspects of transforming cities from dumb to smart: 1) Instrumenting by measuring and sensing everything, 2) Interconnecting people, systems and objects, and 3) Being intelligent by responding quickly and optimizing for the future. It notes issues like traffic congestion costing billions annually and wasted electricity. Smart cities that collect and share data can help address challenges like ensuring access to water. Information technology is key to sustainability and economic growth. The document highlights Pacific Controls' green building and cloud services projects in Dubai as an example of sustainable entrepreneurship.
The document outlines 15 roles that local governments can take to help create a learning city. These include leading a task force to implement a learning city strategy, organizing lifelong learning courses for professionals, commissioning studies on learning policies and progress, activating a learner's charter that establishes citizens' right to learning, and legislating a business strategy for implementing lifelong learning. The roles aim to promote learning as a desirable activity, encourage active citizenship through sharing knowledge, and transform the city into a prosperous learning entity.
LA CRISI COME OPPORTUNITÀ PER INNOVARE ASSECONDANDO IL CAMBIAMENTO
- L’interpretazione del futuro, essenza dell’agire imprenditoriale
- Nell’era dell’economia della conoscenza
- Il cambio di paradigma del saper fare
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- Il cattivo capitalismo ed il buon capitalismo
- La crisi: tra pericoli ed opportunità
- Il futuro entra nelle nostre vite tramite il cambiamento
- La sostenibilità passa per un’economia ad alta densità di informazione
- Il mondo ha bisogno di imprese agili
- Una grande trasformazione: non solo inventori, anche innovatori
- L’innovazione è un aspetto socio-economico
- L’impresa e l’inerzia di fronte al cambiamento
- Le imprese di fronte alla dicotomia tra Ricerca e Sviluppo
- C’è l’innovazione e c’è l’innovazione aperta
- «Ereditare il futuro»: la nuova sfida per gli imprenditori
-
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016Epistema
Un articolo in piu' parti pensato per gli imprenditori delle PMI italiane e non solo ...
«Una value proposition per gli imprenditori: come fare? ad esempio con la balanced scorecard»
(prima parte)
CI PUÒ SALVARE SOLO UNA SOCIETÀ
VIBRANTE E DISPONIBILE AL CAMBIAMENTO
L’INNOVAZIONE CAMBIA ANCHE LO STATUS
SOCIALE ED ECONOMICO DI UNA COMUNITÀ,
ECCO PERCHÈ, COME SPIEGAVA GIÀ
MACCHIAVELLI, HA COSÌ ‘FIERI NEMICI’
Uno dei nostri “Appuntamenti con l’innovazione” stavolta in collaborazione con Zucchetti Centro Sistemi. Come migliorare le performance aziendali ed essere competitivi sul mercato attraverso l’innovazione.
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Come evolvono i mercati globali? Quali nuove competenze sono richieste ai manager? Ecco una visone di insieme sull’evoluzione del settore e sui nuovi modelli di business che consentono, grazie alle nuove tecnologie, un’innovazione più ampia, veloce e collaborativa.
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Rapporto Coesione è Coesione, di Symbola, Unioncamere e Aaster.
La coesione fa crescere le imprese. E il fatturato va su per il 39% delle imprese che hanno relazioni con comunità, territori, non profit, per le altre solo nel +31% dei casi.
L’occupazione cresce nel 22% delle imprese coesive, contro il 15% delle altre
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L'innovazione tecnologica è considerata come una forza importante nella crescita economica. Oggi più che mai, in era globale, lo sviluppo delle imprese innovative può costituire ricchezza in termini economici, ma anche a livello di impiego. La "startup" come volano di impiego e sviluppo territoriale connessa alle potenzialità del web 2.0.
Presentazione del programma culturale del grande evento Web Economy Forum tenuta da Luca De Biase in occasione delle anteprime del progetto WEF del 5-6-7 giugno a Ravenna, Rimini e Forlì.
MARKETING TERRITORIALE -TRAIETTORIE MODERNE :UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTA...Gabriele Micozzi
UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTAZIONE TERRITORIALE DA ME IDEATO E COORDINATO.
( IL MODELLO APPLICATO ALLA PROVINCIA DI ANCONA)
www.gabrielemicozzi.it
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This document discusses the need for smarter cities and outlines three key aspects of transforming cities from dumb to smart: 1) Instrumenting by measuring and sensing everything, 2) Interconnecting people, systems and objects, and 3) Being intelligent by responding quickly and optimizing for the future. It notes issues like traffic congestion costing billions annually and wasted electricity. Smart cities that collect and share data can help address challenges like ensuring access to water. Information technology is key to sustainability and economic growth. The document highlights Pacific Controls' green building and cloud services projects in Dubai as an example of sustainable entrepreneurship.
The document outlines 15 roles that local governments can take to help create a learning city. These include leading a task force to implement a learning city strategy, organizing lifelong learning courses for professionals, commissioning studies on learning policies and progress, activating a learner's charter that establishes citizens' right to learning, and legislating a business strategy for implementing lifelong learning. The roles aim to promote learning as a desirable activity, encourage active citizenship through sharing knowledge, and transform the city into a prosperous learning entity.
This document describes the FoodCast Research Image Database (FRIDa), which includes 877 images in 8 categories related to food and non-food items. The database was validated on 73 healthy participants who rated images on variables like valence, familiarity, and food-specific variables (e.g., perceived calorie content). Visual features of the images like brightness and spatial frequency were also analyzed. The goal was to provide a freely available, validated set of stimuli for researchers studying various aspects of food processing and decision making. FRIDa contains food categories like natural foods, transformed foods, and rotten foods as well as non-food categories to serve as controls.
The document discusses high-throughput computational materials design. It describes how combining advanced computational methods with large databases and data mining allows scientists to generate and analyze enormous repositories of materials data. This emerging field aims to accelerate the discovery of novel materials through an automated process of virtual materials growth, data storage, and data analysis. Key aspects discussed include thermodynamic and electronic structure calculations, database repositories, and selecting new materials or insights through data characterization and analysis.
The document discusses 3 big shifts that are changing the future: 1) Making and manufacturing is shifting from physical to digital with the rise of 3D printing and digital fabrication. 2) Education is shifting from episodic learning to continuous learning through new methods like lifelong learning and personalized education. 3) Work is shifting from traditional jobs to temporary, on-demand "gigs" found through online platforms like crowdsourcing and the sharing economy.
The document discusses the global consequences of livestock production and meat consumption. It addresses the major impacts on the environment (including climate change), world nutrition and hunger, animal welfare, and human health. Regarding the environment, livestock accounts for 18% of global greenhouse gas emissions and is a key driver of deforestation, water pollution from manure, and inefficient use of land and resources. Around a third of global grain harvest is used for livestock feed rather than direct human consumption. Alternatives to animal products that could help address these issues are also presented.
Cities are the engines of economic growth, social mobility, and cultural exchange. As more people live in cities, cities must grow and adapt to changing needs, or they will decline. A learning city embraces lifelong learning to empower individuals, foster social cohesion, and drive sustainable economic prosperity. It builds major blocks like vibrant community learning, effective workplace learning, and modern learning technologies. These support wider benefits of individual growth, environmental stewardship, and economic competitiveness. A learning city cultivates conditions for learning through collaborative leadership and resource commitment.
The document discusses cities and urban forests, describing them as complex, shared, and personal. It focuses on the transition from cities to urban forests. The author is Claudio Cipollini.
1. Future Forum
Cciaa Udine ottobre 2013
Nuovi orizzonti per le aggregazioni di impresa nella
Bassa Friulana
COSTRUIRE IL FUTURO
LAVORANDO IN RETE
Enzo Rullani
Centro TeDIS, VIU, Venezia
t.Lab, CFMT, Milano
www.rullani.it
2. Un vero viaggio di scoperta
non è visitare nuovi luoghi
ma avere nuovi occhi
Marcel Proust
3. NON E’ UNA CRISI, MA UNA TRANSIZIONE
• La crisi ha aperto un cantiere, che accumula materiali
«liberati» dallo sgretolamento del vecchio edificio: che
cosa farne?
• Si possono usare questi materiali per ricostruire il
vecchio edificio tamponando le falle; oppure per
costruirne uno nuovo
• Le aziende devono cioè decidere se fronteggiare una
crisi lunga, ma temporanea, o realizzare una
transizione che prepara un nuovo modo di produrre, di
lavorare e di vivere
= UN NUOVO PARADIGMA
L’idea della crisi è ragionevole se si pensa che ci siano dei
fattori esogeni che hanno turbato l’equilibrio in essere
(errori di politica economica, sboom della finanza
speculativa, ciclo congiunturale ecc.): superati gli errori
tutto torna come prima
MA NON E’ COSI’
PER VEDERLO, TUTTAVIA, SERVONO NUOVI OCCHI
5. NIENTE SARA’ PIU’ COME PRIMA
Quote % su produzione manifatturiera mondiale
PAESI
Cina
India
Brasile
Russia
2000
8,3
1,8
2,0
0,7
2007
14,0
2,9
2,6
2,1
2011
21,7
3,3
3,5
2,3
BRIC totale
12,8
21,6
30,9
3,1
3,9
4,0
Stati Uniti
Giappone
24,8
15,8
18,4
9,4
14,5
9,4
UE-15
25,7
27,1
21,0
6,6
4,1
4,0
3,5
2,0
7,4
4,5
3,9
3,0
2,5
6,3
3,3
2,9
2,0
1,7
Corea (sud)
Germania
Italia
Francia
Regno Unito
Spagna
* Dati Global Insight, elaborazioni CSC, a prezzi e dollari
costanti
7. Un sistema fuori equilibrio
Comparazione dei costi del lavoro tra diverse aree concorrenti
nell’economia globale, anno 2011*
Norvegia
Svizzera
Danimarca
Svezia
Germania
Australia
Finlandia
Austria
Olanda
Francia
ITALIA
Giappone
USA
Regno Unito
64,1
60,4
51,7
49,1
47,4
46,3
44,1
43,2
42,3
42,1
36,2
35,7
35,5
30,8
Spagna
Nuova Zelanda
Singapore
Grecia
Israele
Corea
Argentina
Rep. Ceca
Portogallo
Brasile
Taiwan
Ungheria
Polonia
Messico
Filippine
28,4
23,4
22,6
21,8
21,4
18,9
15,9
13,1
12,9
11,6
9,3
9,2
8,8
6,5
2,0
* Compensation costs orari (paga + oneri nella media dei
dipendenti della manifattura) in dollari USA (BLS, Department
Labor, USA, dec 19, 2012)
8. Fuori dal campo visivo sono per ora rimaste Cina e
India
CINA e INDIA sono due elefanti entrati nel negozio delle
cristallerie …. che ora cominciano a cadere
Costi orari del lavoro «compensation costs» rilevati dal Department
of Labor US
Anno
2003
CINA
- Aree urbane
- Aree non urbane
% su costo USA
INDIA
…….
2006
2007
2008
0,62
1,07
0,44
2,2%
0,81
1,47
0,53
2,7%
1,06
1,83
0,64
3,4%
1,36
2,38
0,82
4,2%
0,81
0,95
1,17
NA
Un piccolo confronto: ITALIA 2011 = 36,2
* Compensation costs orari pagati nella manifattura in dollari USA
(BLS, Department of Labor, USA, dec 19, 2012)
9. In prospettiva, LA MOBILITA’ DELLA
CONOSCENZA E’ DESTINATA A CRESCERE
QUESTA E’ UNA SFIDA PER LE PICCOLE IMPRESE E PER I
TERRITORI IN CUI ESSE OPERANO
- La maggiore mobilità della conoscenza è dovuta ai
cambiamenti nel modo di produrre e di consumare:
- il legame più diretto della pratica con automatismi
astratti (scienza, algoritmi, modelli, realtà virtuale o
simulata)
- la modularizzazione della produzione in molte filiere
- l’uso universale delle ICT, di Internet e dei media
- l’affermazione di standard e codici di uso generale
- lo sviluppo di linguaggi formali condivisi nella tecnologia,
nella contabilità, nel diritto, nella comunicazione, negli
stili di vita
- Dopo la caduta del comunismo (post-muro = 1989) il
mercato globale si è unificato, standardizzando
maggiormente le regole = mobilità incentivata
- Gli investimenti già fatti (in capitale umano, ricerca,
infrastrutture, macchine) e quelli in corso che aumentano la
capacità di assorbimento dei paesi emergenti
10. Per fortuna, nei territori, LA CONOSCENZA
GENERATIVA
non è mobile, ma localizzata
La conoscenza generativa, essendo legata alle capacità di
specifiche persone collocate in specifici contesti di vita e di
lavoro, non è facilmente trasferibile e riproducibile altrove
La sua riproduzione e il suo trasferimento sono possibili ma
passano per processi di apprendimento, scambio e di
condivisione che richiedono tempo, implicano costi e, in
genere, espongono a rischi in termini di risultato
La conoscenza generativa è la risorsa distintiva che consente
a persone, imprese e territori di mantenere e dare valore
alla propria differenza, sul mercato globale, anche se è
una differenza ad alto costo (dei fattori)
BISOGNA PERO’ RIUSCIRE COMUNQUE A TRARRE
VANTAGGIO DAI PROCESSI MOLTIPLICATIVI DI RIUSO DELLA CONOSCENZA, SIA DI QUELLA
REPLICABILE CHE DI QUELLA GENERATIVA
11. Produttività: il problema irrisolto
Fino alla crisi aumentava l’OCCUPAZIONE, ma
non LA PRODUTTIVITA’
dal 2001 all’ottobre 2008, l’occupazione era in
crescita in Italia, ma non cresceva la produttività
(il valore aggiunto pro-capite)
dal 2008 al 2013 l’Italia ha avuto una stagnazione di
PIL e di produttività, che l’ha fatta arretrare anche
rispetto ai diretti concorrenti in Europa
• nella manifattura questo vuol dire che i prezzi e i
margini sono ridotti e che le quantità non possono
crescere più di tanto se si riducono le quote di mercato
• nei servizi il problema della produttività è tuttora
irrisolto (troppa regolazione, domanda non qualificata,
tecnologie poco usate, permeabilità dal basso, innovazioni
che non si propagano)
12. Come AUMENTARE DI MOLTO LA
PRODUTTIVITA’
= valore generato per ora lavorata o
per euro investito?
Risposte:
1) Catturando l’energia delle ONDE che alimentano
la TRANSIZIONE in corso e forniscono grandi
potenziali di valore
2) Investendo di più e meglio nella CONOSCENZA
facendola rendere in modo che l’investimento possa
continuare
3) Imparando a lavorare IN RETE in modo da avere
la conoscenza generativa che serve per fare cose più
innovative e difficili, sfruttando al massimo i
moltiplicatori della loro propagazione replicativa
13. PER INNOVARE NON BASTA AVERE LE BUONE
IDEE
BISOGNA APPOGGIARLE ALLA CORRENTE DEI
GRANDI TREND CHE TRASFORMANO IL MONDO
CREANDO SPAZI PER CERTE INNOVAZIONI E
CHIUDENDO LE POSSIBILITA’ PER ALTRE
L’innovatore di successo sa come fare
SURFING
sulle quattro grandi onde che stanno plasmando il
mondo intorno a noi
L’INNOVAZIONE NON RIGUARDA PIU’ SOLTANTO I
PRODOTTI E I PROCESSI, MA LA RELAZIONE TRA
L’IMPRESA E IL NUOVO PARADIGMA EMERGENTE
14. IL PENTAGONO DELLE FORZE
CHE PLASMANO IL CAPITALISMO GLOBALE DELLA CONOSCENZA
GLOBALIZZAZIONE
AUTOMAZIONE
RIPERSONALIZZAZI
ONE
IL MOTORE
si esplora la
complessità
rendendola
governabile
IPER-CONNESSIONE
WORLDMAKING
15. GLOBALIZZAZIONE
LE FILIERE DIVENTANO GLOBALI:
VALORIZZARE LE DIFFERENZE DISTINTIVE
LA CO-PRODUZIONE TRA I DIVERSI:
SHARED VALUE, CONTROLLO, RESPONSABILITA’
CONDIVISA
BISOGNA SCEGLIERE IL PROPRIO RUOLO:
SPECIALISTA, SYSTEM INTEGRATOR, CONNETTORE,
INTERPRETE, DISTRIBUTORE, META-ORGANIZZATORE
SCOMMETTERE SU UNA VOCAZIONE TRA LE TANTE
POSSIBILI
RENDERE RICONOSCIBILE LA PROPRIA DIFFERENZA
ESTENDERE IL RAGGIO DI AZIONE A MONTE E A
VALLE
CERCARE NUOVI FORNITORI E NUOVI CLIENTI
MOLTIPLICARE L’USO DELLA PROPRIA COMPETENZA,
DEL PROPRIO SERVIZIO, DELLA PROPRIA IDEA
16. IPER-CONNESSIONE
TUTTI VIVIAMO IMPEGNATI IN UNA MOLTEPLICITA’ DI
RELAZIONI CHE SI SOVRAPPONGONO
FINE DELLA DISTANZA:
IL VICINO DIVENTA LONTANO, IL LONTANO DIVENTA
VICINO
NUOVI MEZZI PER TRASFERIRE LA CONOSCENZA NELLO
SPAZIO E NEL TEMPO
ICT E SMATERIALIZZAZIONE:
DUE FORZE CHE SI SOSTEGONO A VICENDA
NUOVA ARCHITETTURA DELLO SPAZIO
LOCALE, METROPOLITANO, GLOBALE, CLOUD
17. AUTOMAZIONE
LE MACCHINE DIVENTANO PROGRESSIVAMENTE CAPACI
DI GESTIRE LA VARIETA’ CODIFICATA A BASSO COSTO E
IN TEMPO REALE
ROBOT, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, CODIFICAZIOE E
ARTIFICIALIZZAZIONE DEL MONDO
RISPONDITORI AUTOMATICI
INTERNET DELLE COSE
NUOVI SETTORI:
GREEN, BIO, NANOTECH, AEROSPAZIO
PRODUZIONE ON DEMAND
AUMENTO DELLA VELOCITA’ DI REAZIONE E DEL
CAMBIAMENTO DA FRONTEGGIARE
ELIMINAZIONE O SVALORIZZAZIONE DI MOLTI COMPITI
ROUTINARI CHE ERANO DEL CETO MEDIO
18. WORLDMAKING
IDEE MOTRICI:
QUALITA’ DEL VIVERE E DEL LAVORARE
DE-COSTRUZIONE E RI-COSTRUZIONE DEGLI
AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO
SOSTENIBILITA’ DEI CONTESTI ARTIFICIALI MESSI IN
CAMPO
AMBIENTE NATURALE, PAESAGGIO, CULTURA STORICA
DEI LUOGI
BENI COMUNI E TERRITORIO
SMART CITIES
COMUNITA’ DI QUARTIERE E INNOVAZIONI
CONDIVISE
MOBILITA’ GEO-LOCALIZZATA:
LA COSTRUZIONE DI UN QUI E ORA VIRTUALE
COMUNITA’ DI SENSO
19. RI-PERSONALIZZAZIONE
AUTO-ORGANIZZAZIONE, A PARTIRE DAL BASSO
ECONOMIA DELLO SCIAME
L’ESPERIENZA CREA VALOREIL MOTORE DELLA
PRODUTTIVITA’:
SENSO ,LEGAMI, VALORE
COMPLESSITA’
VALORIZZARE UNA BUONA IDEA:
ACCESSO, CREATIVITA’ MOLTIPLICAZONE, CONTROLLO
INSTABILITA’:
CICLI DI ASPETTATIVE, INCERTEZZA RADICALE SUL
FUTURO POSSIBILE
RISCHIO, INIZIATIVA PERSONALE
LE PERSONE CONTANO
NON C’E CAMBIAMENTO DUREVOLE SENZA RICAMBIO
DELLE PERSONE
GIOVANI, DONNE, VISIONARI, MAKERS
20. LA CHIAVE DI ACCESSO
a queste innovazioni:
COSTRUIRE RETI TRA IMPRESE
= collaborazione stabile tra più
imprese che consente uina affidabile
divisione del lavoro cognitivo
21. Usare le reti: la potenza produttivistica
del moltiplicatore
• Se la specializzazione in rete (tra 5 operatori) porta
ciascun operatore a ridurre di 5 volte l’ampiezza del campo
cognitivo su cui investe e il peso degli investimenti richiesti
• gli scambi (commercio), il bacino di ri-uso e il valore
generato dall’impiego della conoscenza posseduta crescono
anch’essi di 5 volte
• ……. e di quasi 5 volte cresce la produttività, intesa
come valore generato da un’ora di lavoro (o da un euro di
capitale) spesa nella produzione di conoscenza, visto che la
maggior parte di costi di produzione e di propagazione della
conoscenza impiegata sono fissi
Domanda conseguente:
DI QUANTO AUMENTERA’ IL PROFITTO
SULL’INVESTIMENTO FATTO?
22. QUATTRO MODI DI PRODURRE VALORE ATTRAVERSO
L’APPRENDIMENTO IN RETE
• CO-INNOVAZIONE = si mettono insieme risorse
complementari per affrontare problemi più complessi di quelli
affrontabili singolarmente e per avere accesso rapidamente al
sapere altrui
• SPECIALIZZAZIONE RECIPROCA = focalizzando le
proprie competenze su core competences differenti, si riduce
l’investimento e si aumentano i rendimenti
• CONDIVISIONE DELLE ECCEDENZE COGNITIVE = si
mettono insieme le eccedenze cognitive che ciascuno possiede e
non usa
• ALLARGAMENTO DEL BACINO DI IMPIEGO = si
sfruttano le capacità di presidio di altri per aumentare i
moltiplicatori di uso delle conoscenze di ciascuno (su altri campi, in
altri mercati, per altri usi ecc.)
PER AUMENTARE LA PRODUTTIVITA’ DEGLI ASSETS
IMMATERIALI NON BASTA LAVORARE IN RETE, BISOGNA
FARE UNA DI QUESTE COSE O UN INSIEME DI ESSE
23. Che cosa è in sostanza una RETE: la trama
su cui la conoscenza si propaga
COMUNICAZIONE
LOGISTICA
interpreta la conoscenza
che cambia contesto
Trasferisce la conoscenza
nello spazio e nel tempo
Linguaggi, significati e
codici condivisi
Trasporti, Stocks, ICT,
Internet
GOVERNANCE
Regola i diritti e i doveri dello
scambio o della condivisione
Diritti di proprietà, contratti, consorzi,
fiducia, reciprocità, dono
24. Verso un sistema di relazioni A TRE
LIVELLI
Per organizzare la divisione del lavoro servono
legami di diversa natura, da usare in modo
COMPLEMENTARE
1. FILIERA OPERATIVA (divisone del lavoro
nelle fasi e funzioni del processo
produttivo)
2. RETE COGNITIVA (divisione del lavoro
nella produzione e nell’uso delle
conoscenze)
3. CLUSTER DI PROSSIMITA’ (divisione del
lavoro nelle relazioni non separabili dal
contesto territoriale)
25. I TRE LIVELLI OPERANO INSIEME
In buona parte filiera operativa, rete cognitiva e
cluster di prossimità si sovrappongono (ad
esempio nell’impresa fordista = circuito
proprietario, o nel distretto industriale =
sistema locale
Ma oggi tendono a differenziarsi per effetto
della dilatazione delle reti nello spazio globale
In questo sistema complesso di relazioni
devono distribuirsi funzioni che richiedono un
diverso mix di CONOSCENZA GENERATIVA
e la CONOSCENZA REPLICATIVA
Ciascuna impresa va alla ricerca delle
complementarità operative, cognitive e
contestuali nel suo sistema di relazioni
26. LE FILIERE CHE HANNO PRESO FORMA IN
PASSATO, OGGI SI STANNO ALLARGANDO E
INTEGRANDO CON NUOVI MEZZI
Le filiere (insieme alle reti e ai clusters) costituiscono
l’OSSATURA INVISIBILE del nostro sistema produttivo,
che nelle rappresentazioni statistiche e teoriche sembra
fatto solo di imprese e di settori
Le 4500 medie imprese italiane (nella manifattura)
delegano all’esterno (alla filiera dei tanti fornitori e
distributori) il 79% del valore che producono per i loro
clienti
Non è sempre stato così: nel fordismo le filiere, reti e
clusters erano endogene alla grande impresa (integrazione
verticale)
Nel capitalismo distrettuale filiere, reti e clusters erano
addensati in un luogo
Oggi le filiere si allargano e si integrano con nuovi mezzi
per legare locale e globali, materiale e immateriale
secondo la logica del capitalismo globale della
conoscenza
27. GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Per chi volesse approfondire i temi trattati:
• Rullani E. et al. (2012), Innovazione e produttività. Alla ricerca di
nuovi modelli di business per le imprese di servizi, Angeli, Milano
• Rullani E., Modernità sostenibile. Idee, filiere e servizi per uscire dalla
crisi, Marsilio, Venezia, 2010
• Prandstraller F., Rullani E., Creatività in rete. L’uso strategico delle
ICT per la nuova economia dei servizi, Angeli, Milano, 2009
• Plechero M., Rullani E., Innovare. Re-inventare il made in Italy, Egea,
Milano, 2007
•Rullani E., Dove va il Nordest. Vita, morte e miracoli di un modello,
Marsilio, Venezia, 2006
•Bonomi A., Rullani E., Il capitalismo personale. Vite al lavoro, Einaudi,
Torino, 2005
• Rullani E., La fabbrica dell’immateriale, Carocci, Roma, 2004
• Rullani E., Economia della conoscenza. Creatività e valore nel
capitalismo delle reti, Carocci, Roma, 2004