SlideShare a Scribd company logo
Future Forum
Cciaa Udine ottobre 2013
Nuovi orizzonti per le aggregazioni di impresa nella
Bassa Friulana

COSTRUIRE IL FUTURO
LAVORANDO IN RETE

Enzo Rullani
Centro TeDIS, VIU, Venezia
t.Lab, CFMT, Milano

www.rullani.it
Un vero viaggio di scoperta
non è visitare nuovi luoghi
ma avere nuovi occhi

Marcel Proust
NON E’ UNA CRISI, MA UNA TRANSIZIONE
• La crisi ha aperto un cantiere, che accumula materiali
«liberati» dallo sgretolamento del vecchio edificio: che
cosa farne?
• Si possono usare questi materiali per ricostruire il
vecchio edificio tamponando le falle; oppure per
costruirne uno nuovo
• Le aziende devono cioè decidere se fronteggiare una
crisi lunga, ma temporanea, o realizzare una
transizione che prepara un nuovo modo di produrre, di
lavorare e di vivere
= UN NUOVO PARADIGMA
L’idea della crisi è ragionevole se si pensa che ci siano dei
fattori esogeni che hanno turbato l’equilibrio in essere
(errori di politica economica, sboom della finanza
speculativa, ciclo congiunturale ecc.): superati gli errori
tutto torna come prima
MA NON E’ COSI’
PER VEDERLO, TUTTAVIA, SERVONO NUOVI OCCHI
IL MONDO IN RIVOLUZIONE
NIENTE SARA’ PIU’ COME PRIMA
Quote % su produzione manifatturiera mondiale
PAESI
Cina
India
Brasile
Russia

2000
8,3
1,8
2,0
0,7

2007
14,0
2,9
2,6
2,1

2011
21,7
3,3
3,5
2,3

BRIC totale

12,8

21,6

30,9

3,1

3,9

4,0

Stati Uniti
Giappone

24,8
15,8

18,4
9,4

14,5
9,4

UE-15

25,7

27,1

21,0

6,6
4,1
4,0
3,5
2,0

7,4
4,5
3,9
3,0
2,5

6,3
3,3
2,9
2,0
1,7

Corea (sud)

Germania
Italia
Francia
Regno Unito
Spagna

* Dati Global Insight, elaborazioni CSC, a prezzi e dollari
costanti
DOBBIAMO SCALARE UN MURO
Un sistema fuori equilibrio
Comparazione dei costi del lavoro tra diverse aree concorrenti
nell’economia globale, anno 2011*
Norvegia
Svizzera
Danimarca
Svezia
Germania
Australia
Finlandia
Austria
Olanda
Francia
ITALIA
Giappone
USA
Regno Unito

64,1
60,4
51,7
49,1
47,4
46,3
44,1
43,2
42,3
42,1
36,2
35,7
35,5
30,8

Spagna
Nuova Zelanda
Singapore
Grecia
Israele
Corea
Argentina
Rep. Ceca
Portogallo
Brasile
Taiwan
Ungheria
Polonia
Messico
Filippine

28,4
23,4
22,6
21,8
21,4
18,9
15,9
13,1
12,9
11,6
9,3
9,2
8,8
6,5
2,0

* Compensation costs orari (paga + oneri nella media dei

dipendenti della manifattura) in dollari USA (BLS, Department
Labor, USA, dec 19, 2012)
Fuori dal campo visivo sono per ora rimaste Cina e
India
CINA e INDIA sono due elefanti entrati nel negozio delle
cristallerie …. che ora cominciano a cadere
Costi orari del lavoro «compensation costs» rilevati dal Department
of Labor US
Anno

2003

CINA
- Aree urbane
- Aree non urbane
% su costo USA
INDIA

…….

2006

2007

2008

0,62
1,07
0,44
2,2%

0,81
1,47
0,53
2,7%

1,06
1,83
0,64
3,4%

1,36
2,38
0,82
4,2%

0,81

0,95

1,17

NA

Un piccolo confronto: ITALIA 2011 = 36,2
* Compensation costs orari pagati nella manifattura in dollari USA

(BLS, Department of Labor, USA, dec 19, 2012)
In prospettiva, LA MOBILITA’ DELLA
CONOSCENZA E’ DESTINATA A CRESCERE
QUESTA E’ UNA SFIDA PER LE PICCOLE IMPRESE E PER I
TERRITORI IN CUI ESSE OPERANO
- La maggiore mobilità della conoscenza è dovuta ai
cambiamenti nel modo di produrre e di consumare:
- il legame più diretto della pratica con automatismi
astratti (scienza, algoritmi, modelli, realtà virtuale o
simulata)
- la modularizzazione della produzione in molte filiere
- l’uso universale delle ICT, di Internet e dei media
- l’affermazione di standard e codici di uso generale
- lo sviluppo di linguaggi formali condivisi nella tecnologia,
nella contabilità, nel diritto, nella comunicazione, negli
stili di vita
- Dopo la caduta del comunismo (post-muro = 1989) il
mercato globale si è unificato, standardizzando
maggiormente le regole = mobilità incentivata
- Gli investimenti già fatti (in capitale umano, ricerca,
infrastrutture, macchine) e quelli in corso che aumentano la
capacità di assorbimento dei paesi emergenti
Per fortuna, nei territori, LA CONOSCENZA
GENERATIVA
non è mobile, ma localizzata
La conoscenza generativa, essendo legata alle capacità di
specifiche persone collocate in specifici contesti di vita e di
lavoro, non è facilmente trasferibile e riproducibile altrove
La sua riproduzione e il suo trasferimento sono possibili ma
passano per processi di apprendimento, scambio e di
condivisione che richiedono tempo, implicano costi e, in
genere, espongono a rischi in termini di risultato
La conoscenza generativa è la risorsa distintiva che consente
a persone, imprese e territori di mantenere e dare valore
alla propria differenza, sul mercato globale, anche se è
una differenza ad alto costo (dei fattori)
BISOGNA PERO’ RIUSCIRE COMUNQUE A TRARRE
VANTAGGIO DAI PROCESSI MOLTIPLICATIVI DI RIUSO DELLA CONOSCENZA, SIA DI QUELLA
REPLICABILE CHE DI QUELLA GENERATIVA
Produttività: il problema irrisolto
Fino alla crisi aumentava l’OCCUPAZIONE, ma
non LA PRODUTTIVITA’
dal 2001 all’ottobre 2008, l’occupazione era in
crescita in Italia, ma non cresceva la produttività
(il valore aggiunto pro-capite)
dal 2008 al 2013 l’Italia ha avuto una stagnazione di
PIL e di produttività, che l’ha fatta arretrare anche
rispetto ai diretti concorrenti in Europa

• nella manifattura questo vuol dire che i prezzi e i
margini sono ridotti e che le quantità non possono
crescere più di tanto se si riducono le quote di mercato
• nei servizi il problema della produttività è tuttora
irrisolto (troppa regolazione, domanda non qualificata,
tecnologie poco usate, permeabilità dal basso, innovazioni
che non si propagano)
Come AUMENTARE DI MOLTO LA
PRODUTTIVITA’
= valore generato per ora lavorata o
per euro investito?
Risposte:
1) Catturando l’energia delle ONDE che alimentano
la TRANSIZIONE in corso e forniscono grandi
potenziali di valore
2) Investendo di più e meglio nella CONOSCENZA
facendola rendere in modo che l’investimento possa
continuare
3) Imparando a lavorare IN RETE in modo da avere
la conoscenza generativa che serve per fare cose più
innovative e difficili, sfruttando al massimo i
moltiplicatori della loro propagazione replicativa
PER INNOVARE NON BASTA AVERE LE BUONE
IDEE
BISOGNA APPOGGIARLE ALLA CORRENTE DEI
GRANDI TREND CHE TRASFORMANO IL MONDO
CREANDO SPAZI PER CERTE INNOVAZIONI E
CHIUDENDO LE POSSIBILITA’ PER ALTRE
L’innovatore di successo sa come fare
SURFING
sulle quattro grandi onde che stanno plasmando il
mondo intorno a noi
L’INNOVAZIONE NON RIGUARDA PIU’ SOLTANTO I
PRODOTTI E I PROCESSI, MA LA RELAZIONE TRA
L’IMPRESA E IL NUOVO PARADIGMA EMERGENTE
IL PENTAGONO DELLE FORZE
CHE PLASMANO IL CAPITALISMO GLOBALE DELLA CONOSCENZA

GLOBALIZZAZIONE

AUTOMAZIONE

RIPERSONALIZZAZI
ONE

IL MOTORE
si esplora la
complessità
rendendola
governabile

IPER-CONNESSIONE

WORLDMAKING
GLOBALIZZAZIONE
LE FILIERE DIVENTANO GLOBALI:

VALORIZZARE LE DIFFERENZE DISTINTIVE
LA CO-PRODUZIONE TRA I DIVERSI:

SHARED VALUE, CONTROLLO, RESPONSABILITA’
CONDIVISA
BISOGNA SCEGLIERE IL PROPRIO RUOLO:

SPECIALISTA, SYSTEM INTEGRATOR, CONNETTORE,
INTERPRETE, DISTRIBUTORE, META-ORGANIZZATORE
SCOMMETTERE SU UNA VOCAZIONE TRA LE TANTE
POSSIBILI
RENDERE RICONOSCIBILE LA PROPRIA DIFFERENZA
ESTENDERE IL RAGGIO DI AZIONE A MONTE E A
VALLE
CERCARE NUOVI FORNITORI E NUOVI CLIENTI
MOLTIPLICARE L’USO DELLA PROPRIA COMPETENZA,
DEL PROPRIO SERVIZIO, DELLA PROPRIA IDEA
IPER-CONNESSIONE

TUTTI VIVIAMO IMPEGNATI IN UNA MOLTEPLICITA’ DI
RELAZIONI CHE SI SOVRAPPONGONO
FINE DELLA DISTANZA:

IL VICINO DIVENTA LONTANO, IL LONTANO DIVENTA
VICINO
NUOVI MEZZI PER TRASFERIRE LA CONOSCENZA NELLO
SPAZIO E NEL TEMPO
ICT E SMATERIALIZZAZIONE:

DUE FORZE CHE SI SOSTEGONO A VICENDA
NUOVA ARCHITETTURA DELLO SPAZIO
LOCALE, METROPOLITANO, GLOBALE, CLOUD
AUTOMAZIONE

LE MACCHINE DIVENTANO PROGRESSIVAMENTE CAPACI
DI GESTIRE LA VARIETA’ CODIFICATA A BASSO COSTO E
IN TEMPO REALE
ROBOT, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, CODIFICAZIOE E
ARTIFICIALIZZAZIONE DEL MONDO
RISPONDITORI AUTOMATICI
INTERNET DELLE COSE
NUOVI SETTORI:

GREEN, BIO, NANOTECH, AEROSPAZIO
PRODUZIONE ON DEMAND

AUMENTO DELLA VELOCITA’ DI REAZIONE E DEL
CAMBIAMENTO DA FRONTEGGIARE
ELIMINAZIONE O SVALORIZZAZIONE DI MOLTI COMPITI
ROUTINARI CHE ERANO DEL CETO MEDIO
WORLDMAKING
IDEE MOTRICI:

QUALITA’ DEL VIVERE E DEL LAVORARE
DE-COSTRUZIONE E RI-COSTRUZIONE DEGLI
AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO
SOSTENIBILITA’ DEI CONTESTI ARTIFICIALI MESSI IN
CAMPO
AMBIENTE NATURALE, PAESAGGIO, CULTURA STORICA
DEI LUOGI
BENI COMUNI E TERRITORIO
SMART CITIES
COMUNITA’ DI QUARTIERE E INNOVAZIONI
CONDIVISE
MOBILITA’ GEO-LOCALIZZATA:

LA COSTRUZIONE DI UN QUI E ORA VIRTUALE
COMUNITA’ DI SENSO
RI-PERSONALIZZAZIONE
AUTO-ORGANIZZAZIONE, A PARTIRE DAL BASSO
ECONOMIA DELLO SCIAME
L’ESPERIENZA CREA VALOREIL MOTORE DELLA
PRODUTTIVITA’:

SENSO ,LEGAMI, VALORE
COMPLESSITA’
VALORIZZARE UNA BUONA IDEA:

ACCESSO, CREATIVITA’ MOLTIPLICAZONE, CONTROLLO
INSTABILITA’:

CICLI DI ASPETTATIVE, INCERTEZZA RADICALE SUL
FUTURO POSSIBILE
RISCHIO, INIZIATIVA PERSONALE
LE PERSONE CONTANO
NON C’E CAMBIAMENTO DUREVOLE SENZA RICAMBIO
DELLE PERSONE

GIOVANI, DONNE, VISIONARI, MAKERS
LA CHIAVE DI ACCESSO
a queste innovazioni:
COSTRUIRE RETI TRA IMPRESE
= collaborazione stabile tra più
imprese che consente uina affidabile
divisione del lavoro cognitivo
Usare le reti: la potenza produttivistica
del moltiplicatore
• Se la specializzazione in rete (tra 5 operatori) porta
ciascun operatore a ridurre di 5 volte l’ampiezza del campo
cognitivo su cui investe e il peso degli investimenti richiesti
• gli scambi (commercio), il bacino di ri-uso e il valore
generato dall’impiego della conoscenza posseduta crescono
anch’essi di 5 volte
• ……. e di quasi 5 volte cresce la produttività, intesa
come valore generato da un’ora di lavoro (o da un euro di
capitale) spesa nella produzione di conoscenza, visto che la
maggior parte di costi di produzione e di propagazione della
conoscenza impiegata sono fissi

Domanda conseguente:
DI QUANTO AUMENTERA’ IL PROFITTO
SULL’INVESTIMENTO FATTO?
QUATTRO MODI DI PRODURRE VALORE ATTRAVERSO
L’APPRENDIMENTO IN RETE
• CO-INNOVAZIONE = si mettono insieme risorse
complementari per affrontare problemi più complessi di quelli
affrontabili singolarmente e per avere accesso rapidamente al
sapere altrui
• SPECIALIZZAZIONE RECIPROCA = focalizzando le
proprie competenze su core competences differenti, si riduce
l’investimento e si aumentano i rendimenti

• CONDIVISIONE DELLE ECCEDENZE COGNITIVE = si
mettono insieme le eccedenze cognitive che ciascuno possiede e
non usa
• ALLARGAMENTO DEL BACINO DI IMPIEGO = si
sfruttano le capacità di presidio di altri per aumentare i
moltiplicatori di uso delle conoscenze di ciascuno (su altri campi, in
altri mercati, per altri usi ecc.)
PER AUMENTARE LA PRODUTTIVITA’ DEGLI ASSETS
IMMATERIALI NON BASTA LAVORARE IN RETE, BISOGNA
FARE UNA DI QUESTE COSE O UN INSIEME DI ESSE
Che cosa è in sostanza una RETE: la trama
su cui la conoscenza si propaga
COMUNICAZIONE

LOGISTICA

interpreta la conoscenza
che cambia contesto

Trasferisce la conoscenza
nello spazio e nel tempo

Linguaggi, significati e
codici condivisi

Trasporti, Stocks, ICT,
Internet

GOVERNANCE
Regola i diritti e i doveri dello
scambio o della condivisione

Diritti di proprietà, contratti, consorzi,
fiducia, reciprocità, dono
Verso un sistema di relazioni A TRE
LIVELLI
Per organizzare la divisione del lavoro servono
legami di diversa natura, da usare in modo
COMPLEMENTARE
1. FILIERA OPERATIVA (divisone del lavoro
nelle fasi e funzioni del processo
produttivo)
2. RETE COGNITIVA (divisione del lavoro
nella produzione e nell’uso delle
conoscenze)
3. CLUSTER DI PROSSIMITA’ (divisione del
lavoro nelle relazioni non separabili dal
contesto territoriale)
I TRE LIVELLI OPERANO INSIEME
In buona parte filiera operativa, rete cognitiva e
cluster di prossimità si sovrappongono (ad
esempio nell’impresa fordista = circuito
proprietario, o nel distretto industriale =
sistema locale
Ma oggi tendono a differenziarsi per effetto
della dilatazione delle reti nello spazio globale
In questo sistema complesso di relazioni
devono distribuirsi funzioni che richiedono un
diverso mix di CONOSCENZA GENERATIVA
e la CONOSCENZA REPLICATIVA
Ciascuna impresa va alla ricerca delle
complementarità operative, cognitive e
contestuali nel suo sistema di relazioni
LE FILIERE CHE HANNO PRESO FORMA IN
PASSATO, OGGI SI STANNO ALLARGANDO E
INTEGRANDO CON NUOVI MEZZI
Le filiere (insieme alle reti e ai clusters) costituiscono
l’OSSATURA INVISIBILE del nostro sistema produttivo,
che nelle rappresentazioni statistiche e teoriche sembra
fatto solo di imprese e di settori
Le 4500 medie imprese italiane (nella manifattura)
delegano all’esterno (alla filiera dei tanti fornitori e
distributori) il 79% del valore che producono per i loro
clienti
Non è sempre stato così: nel fordismo le filiere, reti e
clusters erano endogene alla grande impresa (integrazione
verticale)
Nel capitalismo distrettuale filiere, reti e clusters erano
addensati in un luogo
Oggi le filiere si allargano e si integrano con nuovi mezzi
per legare locale e globali, materiale e immateriale
secondo la logica del capitalismo globale della
conoscenza
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Per chi volesse approfondire i temi trattati:
• Rullani E. et al. (2012), Innovazione e produttività. Alla ricerca di
nuovi modelli di business per le imprese di servizi, Angeli, Milano
• Rullani E., Modernità sostenibile. Idee, filiere e servizi per uscire dalla
crisi, Marsilio, Venezia, 2010
• Prandstraller F., Rullani E., Creatività in rete. L’uso strategico delle
ICT per la nuova economia dei servizi, Angeli, Milano, 2009
• Plechero M., Rullani E., Innovare. Re-inventare il made in Italy, Egea,
Milano, 2007
•Rullani E., Dove va il Nordest. Vita, morte e miracoli di un modello,
Marsilio, Venezia, 2006
•Bonomi A., Rullani E., Il capitalismo personale. Vite al lavoro, Einaudi,
Torino, 2005
• Rullani E., La fabbrica dell’immateriale, Carocci, Roma, 2004
• Rullani E., Economia della conoscenza. Creatività e valore nel
capitalismo delle reti, Carocci, Roma, 2004

More Related Content

Similar to Enzo Rullani - Future Forum 2013

Intervento di Enzo Rullani al convegno Terziario Donna LAB
Intervento di Enzo Rullani al convegno Terziario Donna LABIntervento di Enzo Rullani al convegno Terziario Donna LAB
Intervento di Enzo Rullani al convegno Terziario Donna LAB
Michela Moriggi
 
Quaderni mapi 08-prolusione-4f
Quaderni mapi 08-prolusione-4fQuaderni mapi 08-prolusione-4f
Quaderni mapi 08-prolusione-4f
Roberto Siagri
 
Dall’ Arte alla Produzione, il caso cittadellarte.it
Dall’ Arte alla Produzione, il caso cittadellarte.itDall’ Arte alla Produzione, il caso cittadellarte.it
Dall’ Arte alla Produzione, il caso cittadellarte.it
Ilaria Eppa
 
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016Impostare la value proposition 9 febbraio 2016
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016
Epistema
 
Opinione: diamo vita ai sogni
Opinione: diamo vita ai sogniOpinione: diamo vita ai sogni
Opinione: diamo vita ai sogni
Roberto Siagri
 
9 marzo 2018, Cosenza Riusiamo l'italia
9 marzo 2018, Cosenza Riusiamo l'italia9 marzo 2018, Cosenza Riusiamo l'italia
9 marzo 2018, Cosenza Riusiamo l'italia
Giovanni Campagnoli
 
Clima: adattarsi è meglio (e conviene) ANCI-ER Rossi
Clima: adattarsi è meglio (e conviene)   ANCI-ER RossiClima: adattarsi è meglio (e conviene)   ANCI-ER Rossi
Clima: adattarsi è meglio (e conviene) ANCI-ER Rossi
ANCI - Emilia Romagna
 
Innovare per Migliorare
Innovare per MigliorareInnovare per Migliorare
Innovare per Migliorare
UNIONE INDUSTRIALE PRATESE
 
Impresa & Innovazione Revised
Impresa & Innovazione RevisedImpresa & Innovazione Revised
Impresa & Innovazione Revised
Pierluca Santoro
 
Impresa & Innovazione
Impresa & InnovazioneImpresa & Innovazione
Impresa & Innovazione
Pierluca Santoro
 
Innovazione e Business Collaboration nell'era dell'interconnessione_ Intreve...
Innovazione e Business Collaboration  nell'era dell'interconnessione_ Intreve...Innovazione e Business Collaboration  nell'era dell'interconnessione_ Intreve...
Innovazione e Business Collaboration nell'era dell'interconnessione_ Intreve...
quadrifor
 
Sustainability innovation - value 2008 rel 1.1
Sustainability   innovation - value 2008 rel 1.1Sustainability   innovation - value 2008 rel 1.1
Sustainability innovation - value 2008 rel 1.1
LHYRA srl
 
Il Vademecum per innovare
Il Vademecum per innovareIl Vademecum per innovare
Il Vademecum per innovare
Officine Italiane Innovazione
 
Professione
Professione Professione
Professione
Mauro Bassotti
 
Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...
Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...
Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...
symbola
 
Innovazione e tecnologia per crescere
Innovazione e tecnologia per crescereInnovazione e tecnologia per crescere
Innovazione e tecnologia per crescere
Stefano Iannello
 
Presentazione del programma culturale del grande evento Web Economy Forum
Presentazione del programma culturale del grande evento Web Economy ForumPresentazione del programma culturale del grande evento Web Economy Forum
Presentazione del programma culturale del grande evento Web Economy Forum
Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione
 
Tavolo sviluppo e lavoro - Fonderia delle Idee
Tavolo sviluppo e lavoro - Fonderia delle IdeeTavolo sviluppo e lavoro - Fonderia delle Idee
Tavolo sviluppo e lavoro - Fonderia delle Idee
Tommaso Ederoclite
 
MARKETING TERRITORIALE -TRAIETTORIE MODERNE :UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTA...
MARKETING TERRITORIALE -TRAIETTORIE MODERNE :UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTA...MARKETING TERRITORIALE -TRAIETTORIE MODERNE :UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTA...
MARKETING TERRITORIALE -TRAIETTORIE MODERNE :UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTA...
Gabriele Micozzi
 

Similar to Enzo Rullani - Future Forum 2013 (20)

Intervento di Enzo Rullani al convegno Terziario Donna LAB
Intervento di Enzo Rullani al convegno Terziario Donna LABIntervento di Enzo Rullani al convegno Terziario Donna LAB
Intervento di Enzo Rullani al convegno Terziario Donna LAB
 
Quaderni mapi 08-prolusione-4f
Quaderni mapi 08-prolusione-4fQuaderni mapi 08-prolusione-4f
Quaderni mapi 08-prolusione-4f
 
Dall’ Arte alla Produzione, il caso cittadellarte.it
Dall’ Arte alla Produzione, il caso cittadellarte.itDall’ Arte alla Produzione, il caso cittadellarte.it
Dall’ Arte alla Produzione, il caso cittadellarte.it
 
Marketing e open innovation
Marketing e open innovation Marketing e open innovation
Marketing e open innovation
 
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016Impostare la value proposition 9 febbraio 2016
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016
 
Opinione: diamo vita ai sogni
Opinione: diamo vita ai sogniOpinione: diamo vita ai sogni
Opinione: diamo vita ai sogni
 
9 marzo 2018, Cosenza Riusiamo l'italia
9 marzo 2018, Cosenza Riusiamo l'italia9 marzo 2018, Cosenza Riusiamo l'italia
9 marzo 2018, Cosenza Riusiamo l'italia
 
Clima: adattarsi è meglio (e conviene) ANCI-ER Rossi
Clima: adattarsi è meglio (e conviene)   ANCI-ER RossiClima: adattarsi è meglio (e conviene)   ANCI-ER Rossi
Clima: adattarsi è meglio (e conviene) ANCI-ER Rossi
 
Innovare per Migliorare
Innovare per MigliorareInnovare per Migliorare
Innovare per Migliorare
 
Impresa & Innovazione Revised
Impresa & Innovazione RevisedImpresa & Innovazione Revised
Impresa & Innovazione Revised
 
Impresa & Innovazione
Impresa & InnovazioneImpresa & Innovazione
Impresa & Innovazione
 
Innovazione e Business Collaboration nell'era dell'interconnessione_ Intreve...
Innovazione e Business Collaboration  nell'era dell'interconnessione_ Intreve...Innovazione e Business Collaboration  nell'era dell'interconnessione_ Intreve...
Innovazione e Business Collaboration nell'era dell'interconnessione_ Intreve...
 
Sustainability innovation - value 2008 rel 1.1
Sustainability   innovation - value 2008 rel 1.1Sustainability   innovation - value 2008 rel 1.1
Sustainability innovation - value 2008 rel 1.1
 
Il Vademecum per innovare
Il Vademecum per innovareIl Vademecum per innovare
Il Vademecum per innovare
 
Professione
Professione Professione
Professione
 
Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...
Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...
Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...
 
Innovazione e tecnologia per crescere
Innovazione e tecnologia per crescereInnovazione e tecnologia per crescere
Innovazione e tecnologia per crescere
 
Presentazione del programma culturale del grande evento Web Economy Forum
Presentazione del programma culturale del grande evento Web Economy ForumPresentazione del programma culturale del grande evento Web Economy Forum
Presentazione del programma culturale del grande evento Web Economy Forum
 
Tavolo sviluppo e lavoro - Fonderia delle Idee
Tavolo sviluppo e lavoro - Fonderia delle IdeeTavolo sviluppo e lavoro - Fonderia delle Idee
Tavolo sviluppo e lavoro - Fonderia delle Idee
 
MARKETING TERRITORIALE -TRAIETTORIE MODERNE :UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTA...
MARKETING TERRITORIALE -TRAIETTORIE MODERNE :UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTA...MARKETING TERRITORIALE -TRAIETTORIE MODERNE :UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTA...
MARKETING TERRITORIALE -TRAIETTORIE MODERNE :UN MODELLO DI ANALISI E PROGETTA...
 

More from Friuli Future Forum

Future Forum 2013 - Dilip Rahulan
Future Forum 2013 - Dilip RahulanFuture Forum 2013 - Dilip Rahulan
Future Forum 2013 - Dilip Rahulan
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013 - Norman Longworth
Future Forum 2013 - Norman Longworth Future Forum 2013 - Norman Longworth
Future Forum 2013 - Norman Longworth
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013 - Bruno Lamborghini
Future Forum 2013 - Bruno LamborghiniFuture Forum 2013 - Bruno Lamborghini
Future Forum 2013 - Bruno LamborghiniFriuli Future Forum
 
Future Forum 2013 - Raffaella Rumiati
Future Forum 2013 - Raffaella RumiatiFuture Forum 2013 - Raffaella Rumiati
Future Forum 2013 - Raffaella Rumiati
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013 - Stefano Baroni
Future Forum 2013 - Stefano BaroniFuture Forum 2013 - Stefano Baroni
Future Forum 2013 - Stefano Baroni
Friuli Future Forum
 
Brinda dalal 29.11_ok
Brinda dalal 29.11_okBrinda dalal 29.11_ok
Brinda dalal 29.11_ok
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013: Raffaele Testolin
Future Forum 2013: Raffaele TestolinFuture Forum 2013: Raffaele Testolin
Future Forum 2013: Raffaele Testolin
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013: Attilio Scienza
Future Forum 2013: Attilio ScienzaFuture Forum 2013: Attilio Scienza
Future Forum 2013: Attilio ScienzaFriuli Future Forum
 
Future Forum 2013: Eugenio Sartori
Future Forum 2013: Eugenio SartoriFuture Forum 2013: Eugenio Sartori
Future Forum 2013: Eugenio SartoriFriuli Future Forum
 
Mappa del Futuro - Envisioning Be New
Mappa del Futuro - Envisioning Be NewMappa del Futuro - Envisioning Be New
Mappa del Futuro - Envisioning Be NewFriuli Future Forum
 
Daniele Pitteri - Slide Mappa del Futuro
Daniele Pitteri - Slide Mappa del FuturoDaniele Pitteri - Slide Mappa del Futuro
Daniele Pitteri - Slide Mappa del FuturoFriuli Future Forum
 
Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo
Future Forum 2013 - Annalisa SaccardoFuture Forum 2013 - Annalisa Saccardo
Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013 - Kurt Schmidinger
Future Forum 2013 - Kurt SchmidingerFuture Forum 2013 - Kurt Schmidinger
Future Forum 2013 - Kurt Schmidinger
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013 - Michele Morgante
Future Forum 2013 - Michele MorganteFuture Forum 2013 - Michele Morgante
Future Forum 2013 - Michele Morgante
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013 - Norman Longworth, Learning City
Future Forum 2013 - Norman Longworth, Learning CityFuture Forum 2013 - Norman Longworth, Learning City
Future Forum 2013 - Norman Longworth, Learning City
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013 - Rossano Ercolini, Il Futuro è senza rifiuti
Future Forum 2013 - Rossano Ercolini, Il Futuro è senza rifiutiFuture Forum 2013 - Rossano Ercolini, Il Futuro è senza rifiuti
Future Forum 2013 - Rossano Ercolini, Il Futuro è senza rifiuti
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013 > Don Antonio Loffredo
Future Forum 2013 > Don Antonio LoffredoFuture Forum 2013 > Don Antonio Loffredo
Future Forum 2013 > Don Antonio Loffredo
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013 > Claudio Cipollini
Future Forum 2013 > Claudio CipolliniFuture Forum 2013 > Claudio Cipollini
Future Forum 2013 > Claudio Cipollini
Friuli Future Forum
 
Future Forum 2013 - Ivana Capozza
Future Forum 2013 - Ivana CapozzaFuture Forum 2013 - Ivana Capozza
Future Forum 2013 - Ivana CapozzaFriuli Future Forum
 

More from Friuli Future Forum (20)

Future Forum 2013 - Dilip Rahulan
Future Forum 2013 - Dilip RahulanFuture Forum 2013 - Dilip Rahulan
Future Forum 2013 - Dilip Rahulan
 
Future Forum 2013 - Norman Longworth
Future Forum 2013 - Norman Longworth Future Forum 2013 - Norman Longworth
Future Forum 2013 - Norman Longworth
 
Future Forum 2013 - Bruno Lamborghini
Future Forum 2013 - Bruno LamborghiniFuture Forum 2013 - Bruno Lamborghini
Future Forum 2013 - Bruno Lamborghini
 
Future Forum 2013 - Raffaella Rumiati
Future Forum 2013 - Raffaella RumiatiFuture Forum 2013 - Raffaella Rumiati
Future Forum 2013 - Raffaella Rumiati
 
Future Forum 2013 - Stefano Baroni
Future Forum 2013 - Stefano BaroniFuture Forum 2013 - Stefano Baroni
Future Forum 2013 - Stefano Baroni
 
Brinda dalal 29.11_ok
Brinda dalal 29.11_okBrinda dalal 29.11_ok
Brinda dalal 29.11_ok
 
Future Forum 2013: Raffaele Testolin
Future Forum 2013: Raffaele TestolinFuture Forum 2013: Raffaele Testolin
Future Forum 2013: Raffaele Testolin
 
Future Forum 2013: Attilio Scienza
Future Forum 2013: Attilio ScienzaFuture Forum 2013: Attilio Scienza
Future Forum 2013: Attilio Scienza
 
Future Forum 2013: Eugenio Sartori
Future Forum 2013: Eugenio SartoriFuture Forum 2013: Eugenio Sartori
Future Forum 2013: Eugenio Sartori
 
Mappa del Futuro - Envisioning Be New
Mappa del Futuro - Envisioning Be NewMappa del Futuro - Envisioning Be New
Mappa del Futuro - Envisioning Be New
 
Daniele Pitteri - Slide Mappa del Futuro
Daniele Pitteri - Slide Mappa del FuturoDaniele Pitteri - Slide Mappa del Futuro
Daniele Pitteri - Slide Mappa del Futuro
 
Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo
Future Forum 2013 - Annalisa SaccardoFuture Forum 2013 - Annalisa Saccardo
Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo
 
Future Forum 2013 - Kurt Schmidinger
Future Forum 2013 - Kurt SchmidingerFuture Forum 2013 - Kurt Schmidinger
Future Forum 2013 - Kurt Schmidinger
 
Future Forum 2013 - Michele Morgante
Future Forum 2013 - Michele MorganteFuture Forum 2013 - Michele Morgante
Future Forum 2013 - Michele Morgante
 
Future Forum 2013 - Norman Longworth, Learning City
Future Forum 2013 - Norman Longworth, Learning CityFuture Forum 2013 - Norman Longworth, Learning City
Future Forum 2013 - Norman Longworth, Learning City
 
Future Forum 2013 - Rossano Ercolini, Il Futuro è senza rifiuti
Future Forum 2013 - Rossano Ercolini, Il Futuro è senza rifiutiFuture Forum 2013 - Rossano Ercolini, Il Futuro è senza rifiuti
Future Forum 2013 - Rossano Ercolini, Il Futuro è senza rifiuti
 
Future Forum 2013 - Bes fvg
Future Forum 2013 - Bes fvg Future Forum 2013 - Bes fvg
Future Forum 2013 - Bes fvg
 
Future Forum 2013 > Don Antonio Loffredo
Future Forum 2013 > Don Antonio LoffredoFuture Forum 2013 > Don Antonio Loffredo
Future Forum 2013 > Don Antonio Loffredo
 
Future Forum 2013 > Claudio Cipollini
Future Forum 2013 > Claudio CipolliniFuture Forum 2013 > Claudio Cipollini
Future Forum 2013 > Claudio Cipollini
 
Future Forum 2013 - Ivana Capozza
Future Forum 2013 - Ivana CapozzaFuture Forum 2013 - Ivana Capozza
Future Forum 2013 - Ivana Capozza
 

Enzo Rullani - Future Forum 2013

  • 1. Future Forum Cciaa Udine ottobre 2013 Nuovi orizzonti per le aggregazioni di impresa nella Bassa Friulana COSTRUIRE IL FUTURO LAVORANDO IN RETE Enzo Rullani Centro TeDIS, VIU, Venezia t.Lab, CFMT, Milano www.rullani.it
  • 2. Un vero viaggio di scoperta non è visitare nuovi luoghi ma avere nuovi occhi Marcel Proust
  • 3. NON E’ UNA CRISI, MA UNA TRANSIZIONE • La crisi ha aperto un cantiere, che accumula materiali «liberati» dallo sgretolamento del vecchio edificio: che cosa farne? • Si possono usare questi materiali per ricostruire il vecchio edificio tamponando le falle; oppure per costruirne uno nuovo • Le aziende devono cioè decidere se fronteggiare una crisi lunga, ma temporanea, o realizzare una transizione che prepara un nuovo modo di produrre, di lavorare e di vivere = UN NUOVO PARADIGMA L’idea della crisi è ragionevole se si pensa che ci siano dei fattori esogeni che hanno turbato l’equilibrio in essere (errori di politica economica, sboom della finanza speculativa, ciclo congiunturale ecc.): superati gli errori tutto torna come prima MA NON E’ COSI’ PER VEDERLO, TUTTAVIA, SERVONO NUOVI OCCHI
  • 4. IL MONDO IN RIVOLUZIONE
  • 5. NIENTE SARA’ PIU’ COME PRIMA Quote % su produzione manifatturiera mondiale PAESI Cina India Brasile Russia 2000 8,3 1,8 2,0 0,7 2007 14,0 2,9 2,6 2,1 2011 21,7 3,3 3,5 2,3 BRIC totale 12,8 21,6 30,9 3,1 3,9 4,0 Stati Uniti Giappone 24,8 15,8 18,4 9,4 14,5 9,4 UE-15 25,7 27,1 21,0 6,6 4,1 4,0 3,5 2,0 7,4 4,5 3,9 3,0 2,5 6,3 3,3 2,9 2,0 1,7 Corea (sud) Germania Italia Francia Regno Unito Spagna * Dati Global Insight, elaborazioni CSC, a prezzi e dollari costanti
  • 7. Un sistema fuori equilibrio Comparazione dei costi del lavoro tra diverse aree concorrenti nell’economia globale, anno 2011* Norvegia Svizzera Danimarca Svezia Germania Australia Finlandia Austria Olanda Francia ITALIA Giappone USA Regno Unito 64,1 60,4 51,7 49,1 47,4 46,3 44,1 43,2 42,3 42,1 36,2 35,7 35,5 30,8 Spagna Nuova Zelanda Singapore Grecia Israele Corea Argentina Rep. Ceca Portogallo Brasile Taiwan Ungheria Polonia Messico Filippine 28,4 23,4 22,6 21,8 21,4 18,9 15,9 13,1 12,9 11,6 9,3 9,2 8,8 6,5 2,0 * Compensation costs orari (paga + oneri nella media dei dipendenti della manifattura) in dollari USA (BLS, Department Labor, USA, dec 19, 2012)
  • 8. Fuori dal campo visivo sono per ora rimaste Cina e India CINA e INDIA sono due elefanti entrati nel negozio delle cristallerie …. che ora cominciano a cadere Costi orari del lavoro «compensation costs» rilevati dal Department of Labor US Anno 2003 CINA - Aree urbane - Aree non urbane % su costo USA INDIA ……. 2006 2007 2008 0,62 1,07 0,44 2,2% 0,81 1,47 0,53 2,7% 1,06 1,83 0,64 3,4% 1,36 2,38 0,82 4,2% 0,81 0,95 1,17 NA Un piccolo confronto: ITALIA 2011 = 36,2 * Compensation costs orari pagati nella manifattura in dollari USA (BLS, Department of Labor, USA, dec 19, 2012)
  • 9. In prospettiva, LA MOBILITA’ DELLA CONOSCENZA E’ DESTINATA A CRESCERE QUESTA E’ UNA SFIDA PER LE PICCOLE IMPRESE E PER I TERRITORI IN CUI ESSE OPERANO - La maggiore mobilità della conoscenza è dovuta ai cambiamenti nel modo di produrre e di consumare: - il legame più diretto della pratica con automatismi astratti (scienza, algoritmi, modelli, realtà virtuale o simulata) - la modularizzazione della produzione in molte filiere - l’uso universale delle ICT, di Internet e dei media - l’affermazione di standard e codici di uso generale - lo sviluppo di linguaggi formali condivisi nella tecnologia, nella contabilità, nel diritto, nella comunicazione, negli stili di vita - Dopo la caduta del comunismo (post-muro = 1989) il mercato globale si è unificato, standardizzando maggiormente le regole = mobilità incentivata - Gli investimenti già fatti (in capitale umano, ricerca, infrastrutture, macchine) e quelli in corso che aumentano la capacità di assorbimento dei paesi emergenti
  • 10. Per fortuna, nei territori, LA CONOSCENZA GENERATIVA non è mobile, ma localizzata La conoscenza generativa, essendo legata alle capacità di specifiche persone collocate in specifici contesti di vita e di lavoro, non è facilmente trasferibile e riproducibile altrove La sua riproduzione e il suo trasferimento sono possibili ma passano per processi di apprendimento, scambio e di condivisione che richiedono tempo, implicano costi e, in genere, espongono a rischi in termini di risultato La conoscenza generativa è la risorsa distintiva che consente a persone, imprese e territori di mantenere e dare valore alla propria differenza, sul mercato globale, anche se è una differenza ad alto costo (dei fattori) BISOGNA PERO’ RIUSCIRE COMUNQUE A TRARRE VANTAGGIO DAI PROCESSI MOLTIPLICATIVI DI RIUSO DELLA CONOSCENZA, SIA DI QUELLA REPLICABILE CHE DI QUELLA GENERATIVA
  • 11. Produttività: il problema irrisolto Fino alla crisi aumentava l’OCCUPAZIONE, ma non LA PRODUTTIVITA’ dal 2001 all’ottobre 2008, l’occupazione era in crescita in Italia, ma non cresceva la produttività (il valore aggiunto pro-capite) dal 2008 al 2013 l’Italia ha avuto una stagnazione di PIL e di produttività, che l’ha fatta arretrare anche rispetto ai diretti concorrenti in Europa • nella manifattura questo vuol dire che i prezzi e i margini sono ridotti e che le quantità non possono crescere più di tanto se si riducono le quote di mercato • nei servizi il problema della produttività è tuttora irrisolto (troppa regolazione, domanda non qualificata, tecnologie poco usate, permeabilità dal basso, innovazioni che non si propagano)
  • 12. Come AUMENTARE DI MOLTO LA PRODUTTIVITA’ = valore generato per ora lavorata o per euro investito? Risposte: 1) Catturando l’energia delle ONDE che alimentano la TRANSIZIONE in corso e forniscono grandi potenziali di valore 2) Investendo di più e meglio nella CONOSCENZA facendola rendere in modo che l’investimento possa continuare 3) Imparando a lavorare IN RETE in modo da avere la conoscenza generativa che serve per fare cose più innovative e difficili, sfruttando al massimo i moltiplicatori della loro propagazione replicativa
  • 13. PER INNOVARE NON BASTA AVERE LE BUONE IDEE BISOGNA APPOGGIARLE ALLA CORRENTE DEI GRANDI TREND CHE TRASFORMANO IL MONDO CREANDO SPAZI PER CERTE INNOVAZIONI E CHIUDENDO LE POSSIBILITA’ PER ALTRE L’innovatore di successo sa come fare SURFING sulle quattro grandi onde che stanno plasmando il mondo intorno a noi L’INNOVAZIONE NON RIGUARDA PIU’ SOLTANTO I PRODOTTI E I PROCESSI, MA LA RELAZIONE TRA L’IMPRESA E IL NUOVO PARADIGMA EMERGENTE
  • 14. IL PENTAGONO DELLE FORZE CHE PLASMANO IL CAPITALISMO GLOBALE DELLA CONOSCENZA GLOBALIZZAZIONE AUTOMAZIONE RIPERSONALIZZAZI ONE IL MOTORE si esplora la complessità rendendola governabile IPER-CONNESSIONE WORLDMAKING
  • 15. GLOBALIZZAZIONE LE FILIERE DIVENTANO GLOBALI: VALORIZZARE LE DIFFERENZE DISTINTIVE LA CO-PRODUZIONE TRA I DIVERSI: SHARED VALUE, CONTROLLO, RESPONSABILITA’ CONDIVISA BISOGNA SCEGLIERE IL PROPRIO RUOLO: SPECIALISTA, SYSTEM INTEGRATOR, CONNETTORE, INTERPRETE, DISTRIBUTORE, META-ORGANIZZATORE SCOMMETTERE SU UNA VOCAZIONE TRA LE TANTE POSSIBILI RENDERE RICONOSCIBILE LA PROPRIA DIFFERENZA ESTENDERE IL RAGGIO DI AZIONE A MONTE E A VALLE CERCARE NUOVI FORNITORI E NUOVI CLIENTI MOLTIPLICARE L’USO DELLA PROPRIA COMPETENZA, DEL PROPRIO SERVIZIO, DELLA PROPRIA IDEA
  • 16. IPER-CONNESSIONE TUTTI VIVIAMO IMPEGNATI IN UNA MOLTEPLICITA’ DI RELAZIONI CHE SI SOVRAPPONGONO FINE DELLA DISTANZA: IL VICINO DIVENTA LONTANO, IL LONTANO DIVENTA VICINO NUOVI MEZZI PER TRASFERIRE LA CONOSCENZA NELLO SPAZIO E NEL TEMPO ICT E SMATERIALIZZAZIONE: DUE FORZE CHE SI SOSTEGONO A VICENDA NUOVA ARCHITETTURA DELLO SPAZIO LOCALE, METROPOLITANO, GLOBALE, CLOUD
  • 17. AUTOMAZIONE LE MACCHINE DIVENTANO PROGRESSIVAMENTE CAPACI DI GESTIRE LA VARIETA’ CODIFICATA A BASSO COSTO E IN TEMPO REALE ROBOT, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, CODIFICAZIOE E ARTIFICIALIZZAZIONE DEL MONDO RISPONDITORI AUTOMATICI INTERNET DELLE COSE NUOVI SETTORI: GREEN, BIO, NANOTECH, AEROSPAZIO PRODUZIONE ON DEMAND AUMENTO DELLA VELOCITA’ DI REAZIONE E DEL CAMBIAMENTO DA FRONTEGGIARE ELIMINAZIONE O SVALORIZZAZIONE DI MOLTI COMPITI ROUTINARI CHE ERANO DEL CETO MEDIO
  • 18. WORLDMAKING IDEE MOTRICI: QUALITA’ DEL VIVERE E DEL LAVORARE DE-COSTRUZIONE E RI-COSTRUZIONE DEGLI AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO SOSTENIBILITA’ DEI CONTESTI ARTIFICIALI MESSI IN CAMPO AMBIENTE NATURALE, PAESAGGIO, CULTURA STORICA DEI LUOGI BENI COMUNI E TERRITORIO SMART CITIES COMUNITA’ DI QUARTIERE E INNOVAZIONI CONDIVISE MOBILITA’ GEO-LOCALIZZATA: LA COSTRUZIONE DI UN QUI E ORA VIRTUALE COMUNITA’ DI SENSO
  • 19. RI-PERSONALIZZAZIONE AUTO-ORGANIZZAZIONE, A PARTIRE DAL BASSO ECONOMIA DELLO SCIAME L’ESPERIENZA CREA VALOREIL MOTORE DELLA PRODUTTIVITA’: SENSO ,LEGAMI, VALORE COMPLESSITA’ VALORIZZARE UNA BUONA IDEA: ACCESSO, CREATIVITA’ MOLTIPLICAZONE, CONTROLLO INSTABILITA’: CICLI DI ASPETTATIVE, INCERTEZZA RADICALE SUL FUTURO POSSIBILE RISCHIO, INIZIATIVA PERSONALE LE PERSONE CONTANO NON C’E CAMBIAMENTO DUREVOLE SENZA RICAMBIO DELLE PERSONE GIOVANI, DONNE, VISIONARI, MAKERS
  • 20. LA CHIAVE DI ACCESSO a queste innovazioni: COSTRUIRE RETI TRA IMPRESE = collaborazione stabile tra più imprese che consente uina affidabile divisione del lavoro cognitivo
  • 21. Usare le reti: la potenza produttivistica del moltiplicatore • Se la specializzazione in rete (tra 5 operatori) porta ciascun operatore a ridurre di 5 volte l’ampiezza del campo cognitivo su cui investe e il peso degli investimenti richiesti • gli scambi (commercio), il bacino di ri-uso e il valore generato dall’impiego della conoscenza posseduta crescono anch’essi di 5 volte • ……. e di quasi 5 volte cresce la produttività, intesa come valore generato da un’ora di lavoro (o da un euro di capitale) spesa nella produzione di conoscenza, visto che la maggior parte di costi di produzione e di propagazione della conoscenza impiegata sono fissi Domanda conseguente: DI QUANTO AUMENTERA’ IL PROFITTO SULL’INVESTIMENTO FATTO?
  • 22. QUATTRO MODI DI PRODURRE VALORE ATTRAVERSO L’APPRENDIMENTO IN RETE • CO-INNOVAZIONE = si mettono insieme risorse complementari per affrontare problemi più complessi di quelli affrontabili singolarmente e per avere accesso rapidamente al sapere altrui • SPECIALIZZAZIONE RECIPROCA = focalizzando le proprie competenze su core competences differenti, si riduce l’investimento e si aumentano i rendimenti • CONDIVISIONE DELLE ECCEDENZE COGNITIVE = si mettono insieme le eccedenze cognitive che ciascuno possiede e non usa • ALLARGAMENTO DEL BACINO DI IMPIEGO = si sfruttano le capacità di presidio di altri per aumentare i moltiplicatori di uso delle conoscenze di ciascuno (su altri campi, in altri mercati, per altri usi ecc.) PER AUMENTARE LA PRODUTTIVITA’ DEGLI ASSETS IMMATERIALI NON BASTA LAVORARE IN RETE, BISOGNA FARE UNA DI QUESTE COSE O UN INSIEME DI ESSE
  • 23. Che cosa è in sostanza una RETE: la trama su cui la conoscenza si propaga COMUNICAZIONE LOGISTICA interpreta la conoscenza che cambia contesto Trasferisce la conoscenza nello spazio e nel tempo Linguaggi, significati e codici condivisi Trasporti, Stocks, ICT, Internet GOVERNANCE Regola i diritti e i doveri dello scambio o della condivisione Diritti di proprietà, contratti, consorzi, fiducia, reciprocità, dono
  • 24. Verso un sistema di relazioni A TRE LIVELLI Per organizzare la divisione del lavoro servono legami di diversa natura, da usare in modo COMPLEMENTARE 1. FILIERA OPERATIVA (divisone del lavoro nelle fasi e funzioni del processo produttivo) 2. RETE COGNITIVA (divisione del lavoro nella produzione e nell’uso delle conoscenze) 3. CLUSTER DI PROSSIMITA’ (divisione del lavoro nelle relazioni non separabili dal contesto territoriale)
  • 25. I TRE LIVELLI OPERANO INSIEME In buona parte filiera operativa, rete cognitiva e cluster di prossimità si sovrappongono (ad esempio nell’impresa fordista = circuito proprietario, o nel distretto industriale = sistema locale Ma oggi tendono a differenziarsi per effetto della dilatazione delle reti nello spazio globale In questo sistema complesso di relazioni devono distribuirsi funzioni che richiedono un diverso mix di CONOSCENZA GENERATIVA e la CONOSCENZA REPLICATIVA Ciascuna impresa va alla ricerca delle complementarità operative, cognitive e contestuali nel suo sistema di relazioni
  • 26. LE FILIERE CHE HANNO PRESO FORMA IN PASSATO, OGGI SI STANNO ALLARGANDO E INTEGRANDO CON NUOVI MEZZI Le filiere (insieme alle reti e ai clusters) costituiscono l’OSSATURA INVISIBILE del nostro sistema produttivo, che nelle rappresentazioni statistiche e teoriche sembra fatto solo di imprese e di settori Le 4500 medie imprese italiane (nella manifattura) delegano all’esterno (alla filiera dei tanti fornitori e distributori) il 79% del valore che producono per i loro clienti Non è sempre stato così: nel fordismo le filiere, reti e clusters erano endogene alla grande impresa (integrazione verticale) Nel capitalismo distrettuale filiere, reti e clusters erano addensati in un luogo Oggi le filiere si allargano e si integrano con nuovi mezzi per legare locale e globali, materiale e immateriale secondo la logica del capitalismo globale della conoscenza
  • 27. GRAZIE PER L’ATTENZIONE Per chi volesse approfondire i temi trattati: • Rullani E. et al. (2012), Innovazione e produttività. Alla ricerca di nuovi modelli di business per le imprese di servizi, Angeli, Milano • Rullani E., Modernità sostenibile. Idee, filiere e servizi per uscire dalla crisi, Marsilio, Venezia, 2010 • Prandstraller F., Rullani E., Creatività in rete. L’uso strategico delle ICT per la nuova economia dei servizi, Angeli, Milano, 2009 • Plechero M., Rullani E., Innovare. Re-inventare il made in Italy, Egea, Milano, 2007 •Rullani E., Dove va il Nordest. Vita, morte e miracoli di un modello, Marsilio, Venezia, 2006 •Bonomi A., Rullani E., Il capitalismo personale. Vite al lavoro, Einaudi, Torino, 2005 • Rullani E., La fabbrica dell’immateriale, Carocci, Roma, 2004 • Rullani E., Economia della conoscenza. Creatività e valore nel capitalismo delle reti, Carocci, Roma, 2004