Applicazione del DM 5 Febbraio 1998 in Veneto nel 2018
1. Francesco Loro
ARPA Veneto – Osservatorio Regionale Rifiuti
Mestre - 5 Febbraio 2018
L’applicazione del D.M. 5 febbraio 1998
in Veneto
2. La produzione rifiuti NP in Italia
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000 Lombardia
Veneto
EmiliaR.
Toscana
Piemonte
Lazio
Puglia
Sicilia
Campania
Trentino…
FriuliVG
Marche
Sardegna
Abruzzo
Umbria
Liguria
Calabria
Basilicata
ValD'A.
Mosile
migliaiadit
2014
2015
Att.
Manufatturie
re
20%
Ind.
Metallurgica
16%
Fornitura
Energia
12%
Ind.
Alimentare
10%
Lav. Metalli
9%
Lav. Pietra
9%
Commercio
9%
ind. Chimica
6%
Servizi
5%
Estrazione
minerali
3%
Agricoltura
1%
La produzione di RS NP complessiva
supera i 123.000.000 t di cui
52.000.000 sono rifiuti da C&D
I principali settori produttivi
(esclusa l’edilizia e Tratt. Rifiuti) in
termini di produzione di rifiuti
sono:
Manifatturiero 20%
Ind. Metallurgica: 16%
Fornitura gas ed energia: 12%
21.2
8.2
6.55.2
4.7
26.5
Lombardia
Veneto
Emilia R.
Piemonte
Toscana
Altre regioni
3. La produzione di RS NP in Veneto
Settore
metallurgico
24%
trattamento
metalli e
plastiche
14%
Industria
estrattiva
13%
imballaggi
11%
carta e cartone
8%
Autodemolizione
8%
Agricoltura ed
agroal.
5%
Chimica organica
4%
pelli e concia
3%
altri rif
10%
Rif. NP
57%
Rif. P
7%
C&D NP
36%
3,000,000
4,000,000
5,000,000
6,000,000
7,000,000
8,000,000
9,000,000
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
T
Rif. NP C&D NP
Produzione RS NP(2015): 7.700.000 t
Produzione C&D NP: 4.900.000 t
I settori produttivi primari vedono il
settore della metallurgia e della
lavorazione dei metalli come il
principale produttore.
4. La gestione dei RS NP in Italia
0
5,000
10,000
15,000
20,000
25,000
30,000
Lombardia
Veneto
EmiliaR.
Piemonte
Toscana
Lazio
Puglia
FriuliVG
Campania
Sicilia
TrentinoAA
Liguria
Marche
Umbria
Abruzzo
Sardegna
Basilicata
Calabria
ValD'A.
Mosile
Migliaiaditonnellate
Lombardia
29%
Veneto
11%
Emilia R.
9%
Piemonte
7%
Toscana
7%
Lazio
5%
Puglia
5%
Friuli VG
5%
Altre Regioni
22%
Recupero
materia
73.0%
Recupero
Energia
1.7%
Altre
operazioni
15.3%
Incenerimento
0.8%
Discarica
9.2% Il contributo del Veneto nella gestione dei RS
NP è pari al 11%
La gestione dei RS NP vede nel recupero di
materia il settore principale.
5. La gestione dei RS NP in Veneto
5,000,000
5,500,000
6,000,000
6,500,000
7,000,000
7,500,000
8,000,000
8,500,000
9,000,000
9,500,000
10,000,000
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
T
Recupero
Materia
70%
Recupero
Energia
3%
Discarica
11%
Pretrattamenti
16%
Incenerimento
0%
-
500,000
1,000,000
1,500,000
2,000,000
2,500,000
3,000,000
19- Rif. dal
trattamento
rifiuti e
acque
15- Rif. di
imballaggi
10- Rif.
provenienti
da processi
termici
12- Rif. dalla
lavorazione
del metallo e
della plastica
01- Rif. dalla
lavorazione
della pietra e
dei minerali
16- Altri
rifiuti
20- Fanghi
dalle fosse
settiche
Altri EER
Tonnellate
Recupero di materia Recupero di energia Pretrattamenti
Incenerimento Discarica
In Veneto la gestione si attesta a circa
8.000.000 di RS NP e circa 4.900.000 t di R
C&D
Il Veneto importa circa 600.000 t di RNP in
particolare metalli, imballaggi e scorie
6. Quadro impiantistico Veneto:
I numeri di un sistema
-
2,000,000
4,000,000
6,000,000
8,000,000
10,000,000
12,000,000
14,000,000
16,000,000
18,000,000
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
TONNELLATE
Discarica Rec. Energia Trattamenti per lo smaltimento Incenerimento Rec. materia
Tipologia Numero
Recupero di materia (da R2 a
R12)
1.152
Recupero di energia (R1) 67
Trattamenti preliminari (D8,
D9, D13, D14)
95
Incenerimento (D10) 6
Discarica per rifiuti inerti (D1) 31
Discarica per rifiuti non
pericolosi (D1)
27
Solo stoccaggio (R13/D15)
escluso Conto Proprio
151
Totale 1.529
8. Quali sono i settori chiave
Mediamente
risultano essere
attivi 7 punti DM
per ogni sito
0
50
100
150
200
250
300
350
400
Inerti
Metalli
Metalli
Plastica
Ceneridicarbone
Spezzonidicavo
Carta
Compostaggio
Scartidilegno
Sfrifiplastica
Fresato
CaviinAl
Plastica
Raee
Autoveicoli
7.1 3.1 3.2 6.1 13.1 5.8 1.1 16.1 9.1 6.2 7.6 5.7 6 5.19 5.1
Sono attive 119
tipologia di punti DM
su 167
0
100
200
300
400
500
600
Ragioni Sociali Unità Locali Punti DM
9. Il peso del DM nella gestione
Il recupero della carta - Punto 1
Aziende Venete in semplificata attive per il punto 1.1 191
Aziende Venete che nel 2017 hanno gestito carta 32
Quantità gestita da impianti in semplificata 96.000 t
Quantità carta gestita in Veneto 1.000.000 t
Molte aziende sono evolute in impianti complessi che
effettuano diverse attività di recupero o sono rientrate
nell’ambito di Autorizzazioni Integrate Ambientali ( e.g.
Cartiere).
Il rifiuto di carta continua a rappresentare una delle
fattispecie più comuni
Driving forces che hanno portato al cambiamento delle
aziende da semplificate ad ordinarie:
1. Evoluzione delle attività verso una maggiore
complessita
2. Effetti normativi (introduzione AIA e AUA)
3. Fattori esterni (China ed aree emergenti) stanno
cambiando e.g. China Ban – 13 Gennaio 2018
10. Il recupero dei metalli (Punto 3)
Aziende Venete in semplificata attive per il punto 3 164 ragioni sociali
702 punti attivi (punto
3.1: 304 – Punto 3.2: 288
Aziende Venete che nel 2017 hanno gestito metalli 279 di cui 54 in
Semplificata
Quantità gestita da impianti in semplificata 250.000 t
Quantità carta gestita in Veneto 1.975.000 t
Punto Quantità
3.1 304
3.2 288
3.3 26
3.5 24
3.7 11
3.4 10
3.8 9
3.11 8
3.6 6
3.9 6
3.10 5
3.12 5
In Veneto
presenti tutte le
tipologie.
Molte aziende
sono entrate in
AIA
11. Il recupero degli inerti e dei C&D
(Punto 7)
Aziende Venete in semplificata attive per il punto 7 161 Ragioni Sociali
189 Unità Locali
453 punti DM
Aziende Venete che nel 2017 hanno gestito inerti da C&D 232 di cui 90 in
Semplificata
Quantità gestita da impianti in semplificata 1.600.000 t
Quantità C&D gestita in Veneto 4.800.000 t
Aziende Venete in semplificata attive per il punto 7.1 151 Ragioni Sociali
177 Unità Locali
Aziende Venete che nel 2017 hanno gestito inerti da C&D
in regime semplificato
68
Quantità C&D gestita in Veneto come 7.1 900.000
Le semplificate sono ancora un fattore
chiave nella gestione degli inerti
Ma rimane aperto il problema dell’impiego
della materia prima recuperata
1. Crollo dei prezzi della materia prima
vergine ha portato a riduzione di interesse
verso la materia prima recuperata
2. Incertezza normativa sulla qualifica di EoW
per gli aggregati
12. Il caso del fresato d’asfalto
(Punto 7.6)
Aziende Venete in semplificata attive per il punto
7.7
64 Ragioni Sociali
77 Unità Locali
Aziende Venete che nel 2017 hanno gestito inerti
da C&D in regime semplificato
24
Quantià di fresato gestita in Veneto 700.000 t
Quantità C&D gestita in Veneto come 7.6 430.000 t
Dm Qualifica EoW Fresato d’asfalto in
fase di still stand presso la Commissione
EU. (fine del periodo di status quo il 21
Febbraio 2018
Come sarà la fase di raccordo con quanto
disposto dal DM 5/2/98? Art.6 del
futuro DM prevede la trasmissione di una
comunicazione alla AC per
l’aggiornamento della Comunicazione
13. Legno (Punto 9)
Aziende Venete in semplificata attive per il punto 9 113 Ragioni Sociali
114 Unità Locali
145 punti DM
Aziende Venete che nel 2017 hanno gestito scarti di legno 185 di cui 24 in
Semplificata
Quantità gestita da impianti in semplificata 35.000 t
Quantità C&D gestita in Veneto 320.000 t
Le aziende per la produzione dei pannelli in
truciolare sono localizzati in altre Regioni.
L’elevato livello tecnologico di tali settori ha portato
ad una concentrazione delle aziende ed una
verticalizzazione si occupano direttamente i
pannellifici di reperire i rifiuti legnosi scomparsa
delle piccole aziende che si limitavano alla raccolta
del legno di scarto
L’evoluzione tecnologica del settore ha portato a
concentrazioni aziendali
14. Conclusioni 1
Il trend evidenzia come il numero delle aziende che
opera in semplificata è in progressiva diminuzione
Processi di aggregazione delle aziende
e conseguenza delle crisi 2008 e 2012
per diversi fattori:
• Evoluzione tecnologica (maggiore
complessità)
• Fattori esterni (commercio
globale e lavorazione rifiuti
all’estero)
• Normativa (direttiva IPP)
Progressiva obsolescenza delle
prescrizioni del DM
Il settore industriale
della gestione rifiuti
in Veneto si è
sviluppato
analogamente ad un
ecosistema
15.
16. Successione ecologica dell’ecosistema industriale dei rifiuti in Veneto
caratteristiche Ecosistema iniziale Ecosistema attuale
Struttura
ecosistema
Dimensioni aziende Piccole Grandi
Diversità aziende Molte piccole aziende molto
simili come attività (raccolta
frazioni RU)
Grandi aziende che svolgono più servizi
Grandi azinde specializzate in filiere
specifiche
Struttura Molti raccoglitori/cernita Evoluzione verso trasformazione delle
frazioni in nuove MPS
Nicchie Poche Sviluppo di piccole aziende specializzate
in filiere sottili ma altamente
tecnologiche
Organizzazione e
connessioni
Poche Sinergie sulla gestione delle diverse
filiere (simbiosi?)
Funzioni Gestione Aziende in semplificata Molte aziende, grandi in AIA/ordinaria,
piccole in aia/ordinaria perché
gestiscono materiali non previsti da DM
Produzione MPS Limitata per tipologia e
quantità
Elevata sia per tipologia che per quantità
Sinergie Poche – alta competizione su
limitato numero di filiere
Elevate
Efficienza del ciclo Bassa – parte delle risorse
non viene recuperata
Elevata – ridotto ricorso allo smaltimento
17. • L’analisi delle richieste giunte alle Ac (Provincie e
Regione) ed analizzate da ARPAV :
– Richiesta di avere codici EER diversi o in aggiunta a quelli
previsti
– Possibilità di definire MPS in ambiti diversi da quelli
individuati dal DM
• I settori industriali maggiormente coinvolti sono:
– Produzione di materiali per l’edilizia
– Materiale elettronico (recupero cartucce toner e
riutilizzo/rigenerazione di AEE)
– Recupero delle terre rare
– Recupero dei CRT
Quali sono le modifiche
18. Conclusioni/2
• Il DM ha rappresentato un punto di svolta
nella gestione dei rifiuti speciali
• Molte aziende sono nate avendo nel DM un
punto di riferimento
• Al tempo fu uno strumento all’avanguardia
• Necessità di una revisione
• La velocità con cui procedono le aziende
richiede uno strumento capace di adeguarsi
alle nuove esigenze della economia circolare
19. Un percorso evolutivo per la norma
• Aggiornamento del DM che preveda
di inserire quanto finora richiesto
dalle aziende in termini di codici e
nuove MPS, inglobando anche I codici
dei RP
• Differenziare l’uso delle autorizzazioni
ordinarie evitando all’interno di
queste il ricorso a quanto già
disciplinato dal DM
• Agevolare il ricorso al “case by case”
come previsto dalle guideline EU,
facendo maggiore ricorso ai
riferimenti tecnici delle materie
prime che l’MPS va a sostituire
Creare un quadro normativo che sia più coerente con le indicazioni della
Comunità europea e con le esigenze di un tessuto imprenditoriale che è
profondamente mutato rispetto a venti anni fa
21. Bibliografia
• Rapporto rifiuti speciali ARPA Veneto (varie edizioni) -
http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/rifiuti/rapporti-
rifiuti
• Rapporto rifiuti speciali ISPRA 2017
• Piano Regionale Rifiuti Regione Veneto
Contatti
src@arpa.veneto.it
0422 -558640/652
Osservatorio Regionale Rifiuti ARPAV
Via S. Barbara 5 31100 Treviso
Editor's Notes
La produzione di RNP e c&D NP rappresenta oltre il 90 % della produzione di rifiuti in Veneto ogni anno, e della analisi dei codici EER si vede come tale dispozione riflette la struttura economica della regione Veneto - leggermente diversa rispetto ai valori rilevati a livello nazionale.
il primo grafico rappresenta l’andamento della gestione nel corso dell’ultimo periodo. Un valore che negli anni ha oscillato tra gli 8 e i 9 milioni di ton.
Ma il numero di impianti in semplificata è calato (vedi slide dopo) ergo qualcoa
è cambiato nelle modalità di gestione dei rifiuti pur essendo la quantità rimasta simile
Se osserviamo le tipologie di EER prodotti vediamo come la gestione dei rifiuti secondari rappresenti il settore preliminare, troppo complesso per comprimere la cosa in pochi min ma vediamo che le filiere di produzione di sono specializzate nella selezione che avviene in più passaggi.
Esportiamo anche dei RS NP in particolare cer 19 (a R1 fuori regione) e 03 (legno) per filiera pannellifici fuori regione
Questa quantità di rifiuti vede un sistema impiantistico strutturato con il recupero di materia come principale tipologia
Serve a dare il quadro generale della gestione (nel senso delle diverse tipologie RecMat, RecEn, Disc) in Veneto e la sua evoluzione nel tempo. Il DM ha agito nella fascia di maggior importanza quella blu del recupero di materia.
Gli impianti in semplificata rappresentano oggi il 43% degli impianti in Veneto. Rispetto al 2008 circa il 20% in meno. Sono progressivamente aumentati gli impianti in AUA ed in ordinaria. (complice anche l’evoluzione della normativa, l’introduzione del D.lgs 59/2005 AIA 46/2014 e della DPR 59/2013 (AUA)
I principali settori nel quale il DM 5/2/98 si applica.
In veneto sono presenti oltre il 70% delle tipologie ammesse dal DM
Il recupero della carta ha rappresentato, assieme ai metalli uno dei settori nel quale molti impianti hanno mosso i primi passi e come vediamo vi sono ancora molte aziende potenzialemente abilitate. Quelle che hanno lavorato nel 2017 sono molte meno e la quantità gestiata in semplificata è meno del 10%. Questo indica che gli impianti si sono evoluti, sono nati come impianti per la selezione della carta ma poi si sono aperti anche ad altre tipologie.
Altre invece sono state assorbilite dai regimi AIA (Come nel caso delle cartiere)
LA cina ha bloccato dal 13 gennaio l’importazione di molti materiali di scarto (tra cui la carta) questo significa che dovremo
trovare un modo per gestire quella quota che usciva dagli impianti come non idonea al mercato interno
(ed una buona parte erano impianti in semplificata) Stesso dicasi per le plastiche.
Sono degli effetti di fattori esterni che spingeranno ad un cambiamento nella gestione dei nostri flussi in ingresso e le uscite
Il problema della gestione dei materiali. Raccogliamo separatamente e recuperiamo ma facciamo fatica a trovare un reale reimpiego per ragioni di «trustness» fiducia del consumatore e di costi delle materie prime che sono molto diminuite rendendo meno competitivo il ricorso alle MPS
I numeri, ed il loro andamento ci confermano che l’effetto volano del dm si sta progessivamente esaurendo e le ragioni sono da ricercarsi in una progressiva maturazione del sistema, (nella regione Veneto se si analizza l’evoluzione del comparto del compostaggio che è stato sottoposto ad una normativa regionale specifica antecendete al 98 si osserva come una dinamica simile si sia già vista) .
Il DM ha introdotto regole semplici che hanno permesso lo sviluppo di molte aziende che poi si sono evolute in sistemi complessi caratterizzata da un numero ridotto e da aziende più piccole ma innovative e che operano in nicchie.