Appunti per lo sviluppo dell'economia locale su base democratica e "spirituale", cercando perciò di massimizzare lo sviluppo collettivo in armonia con quello individuale. Difendendosi nel contempo dall'economia di mercato, vista come in competizione con la sovranità delle popolazioni locali.
2. SI PARLAVA
Di incrementare l’afflusso di turisti in modo da
Creare nuovi posti di lavoro
Incrementare gli introiti dall’indotto
Attraverso
Busatello
Museo
Altro??
Ambiente
Paesaggio, fauna e flora
Decoro urbano
Promozione/Pubblicità
3. PROBLEMA, LE USCITE
Spese
Quelle superflue possono essere eliminate
Quelle necessarie possono essere ridotte
(fino a un certo punto)
Tasse
Non possono essere ridotte
Non abbiamo il controllo
Ma forse siamo fortunati?
Vale per il comune e per i singoli cittadini
4. POSSIAMO SPERARE?
Magari finisce la crisi
Magari caleranno i prezzi dei beni
NO
Siamo in mano alle multinazionali
Siamo in mano alle Banche
La finanza mondiale vale
8 volte l’economia reale
Non finirà, anzi
5. ANZI
All’orizzonte si prospettano le crisi
Ambientale
cementificazione, inquinamento, biodiversità
Climatica
Aumento di qualche grado
nei prossimi decenni
Idrica
Acqua potabile in diminuzione
(e forse alimentare)
Sovrappopolazione mondiale
Le immigrazioni sono
solo avanguardie
6. MERCATO VS DEMOCRAZIA
E così via: mercati finanziari immensi e volatili,
con la loro capacità di amplificare l'isterismo,
hanno alla fine un impatto enorme sull'economia
reale. Chi vede il bicchiere mezzo vuoto pensa
che tutto questo possa distruggere Paesi interi.
Chi preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno,
invece, pensa che alla fine i mercati spingeranno i
Governi a prendere velocemente decisioni difficili
ma necessarie. Comunque li si guardi, i cavalli di
Troia stanno entrando. E non possiamo neppure
arrabbiarci non Ulisse: li abbiamo costruiti noi –
uomini di finanza con il tacito consenso dei politici
– non fantomatici nemici.
di Morya Longo - Il Sole 24 Ore - leggi su
http://24o.it/V1Ixf
7. CRISI ECONOMICA
Multinazionali e banche determinano l’economia
mondiale (dei popoli)
Finanza vale 8 volte l’economia reale
Articoli Repubblica e il Sole 24h
Noi siamo alla periferia
Attraverso
Borsa e Finanza
Stato ed EU
Debito pubblico
Moneta non sovrana
Chi controlla il denaro controlla tutto
Siamo un barbo preso al lamo
8. CHI CONTROLLA IL DENARO CONTROLLA
TUTTO
Il problema è che noi non controlliamo il denaro
Accordi di Bretton Woods
BCE
I soldi che se ne vanno
TASSE
Spese
Obsolescenza programmata
saranno tendenzialmente
superiori a quelli che entrano
E’ un fatto sistemico
Perché siamo alla periferia
9. QUINDI
Il sistema monetario è basato sulla scarsità
(impoverisce i più)
E’ importante avere un reddito, ma è altrettanto
importante trovare il modo di non aver bisogno di
ciò che non possiamo controllare
Spesso per soldi si fanno cose che non
interessano, o che addirittura vanno contro la
propria coscienza
10. BENI E MERCI
Distinguere tra beni e merci (Lezione di Pallante)
Video Offline mp4
11. BENI E MERCI (2)
Merce Non merce
Bene Cibo del supermercato
Strumenti
Aria pura
Amicizia e fiducia
Soddisfazione
personale
Non bene Armi e guerre
Eroina
Disastri naturali,
incendi e incidenti
14. RAGIONARE SULL’ECONOMIA DEL TERRITORIO
Beni primari
Cibo ed acqua
Energia
Materie prime e produzione
Mobilità
Cultura/Educazione
(Sanità)
Divertimento/Stare insieme
15. OBIETTIVO
Migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini
Bene comune
Democrazia come processo dinamico, perché è l’unica
forma sociale che sviluppa le facoltà elevate degli
individui
Norberto Bobbio: la democrazia, pur avendo a fondamento la
libertà e l’uguaglianza, non è una società di liberi ed uguali in
assoluto, ma una società regolata in modo tale che gli
individui che la compongono possano essere più liberi ed
uguali che in qualsiasi altra forma di convivenza.
La democrazia non è una conquista definitiva ma va inverata
continuamente, individuando le formule più adeguate al
mutamento dei tempi (S. Mattarella)
Siamo tutti chiamati a diventare artigiani della democrazia
16. STRUTTURA
Non solo a livello nazionale (Repubblica Italiana)
La sovranità appartiene al popolo
Principio di sussidiarietà (Wikipedia)
Concetto di comunità per Olivetti
Il Cammino della Comunità: Un esperimento di politica nuova,
in cui le sane forze dell’autonomia si sostituiscono all’inerzia
degli organi dell’amministrazione centrale per tentare di
risolvere i problemi più gravi della collettività su scala
comunitaria
Democrazia molecolare
Funzionamento dei sistemi viventi (olarchie)
17. IL DILEMMA DELLA SOVRANITÀ
La sovranità appartiene al popolo
Che la esercita nei limiti e con i mezzi stabiliti dalla
costituzione
Organi di governo
Popolo
Persone/ Famiglie/
Associazioni
Da scelte sagge del
popolo derivano leggi
giuste
18. IL DILEMMA DELLA SOVRANITÀ
La sovranità appartiene al popolo
Che la esercita nei limiti e con i mezzi stabiliti dalla
costituzione
Organi di governo
Interessi privati/
economici/lobby
Popolo
19. IL DILEMMA DELLA SOVRANITÀ
La sovranità appartiene al popolo
Che la esercita nei limiti e con i mezzi stabiliti dalla
costituzione
Organi di governo
Interessi privati/
economici/lobby
20. IL DILEMMA DELLA SOVRANITÀ
La sovranità appartiene al popolo
Che la esercita nei limiti e con i mezzi stabiliti dalla
costituzione
Organi di
governo
Interessi privati/
economici/lobby
21. IL DILEMMA DELLA SOVRANITÀ
Crisi delle democrazie
La repubblica italiana è al 29° posto nel Democracy
Index
democrazia imperfetta
Organi di governo
Interessi privati/
economici/lobby
Leggi «predatorie»
22. RAGIONARE SULL’ECONOMIA DEL TERRITORIO
Beni primari
Cibo ed acqua
Energia
Materie prime e produzione
Mobilità
Cultura/Educazione
Ambiente salubre,
democrazia, serenità
(Sanità)
Divertimento/Stare insieme
Attività economiche (ordinate)
1. Autoprodurre
2. Donare
3. Scambiare
4. Commerciare
Responsabilizzare e far
liberamente contribuire i
cittadini (la vera miniera)
Coltivare talenti
Creazione di valore per i
cittadini e i turisti
23. BUONE PRATICHE
Chi sa inventare inventi
Chi ha idee le condivida
Chi sa fare faccia (magari consultandosi)
Chi vuol comandare si metta a servizio di tutti
(come dice il vangelo)
Chi ha capacità e risorse le condivida
Ognuno si metta a fare quello che gli piace, per il
bene di tutti
24. I BENI COMUNI
I beni comuni possono essere definiti come l'insieme dei principi, delle
istituzioni, delle risorse, dei mezzi e delle pratiche che permettono a un
gruppo di individui di costituire una comunità umana capace di
assicurare il diritto ad una vita degna a tutti, tenendo conto delle
generazioni future e avendo cura della sostenibilità globale del pianeta.
Messi sotto attacco della privatizzazione imperante, dettata dalle
organizzazioni economico finanziarie globali, i beni comuni, hanno
suscitato l'interesse sempre più vasto della società civile in tutte le parti
del mondo che ha preso coscienza della loro importanza e oppone con
varie modalità alle liberalizzazioni selvagge e alla brevettizzazione
della conoscenza e del creato attualmente in corso.
Come gestirli?
25. BENI COLLETTIVI
Creare valore dalla condivisione
Non solo dalla produzione
Prendersi cura dei beni collettivi
Cultura e potere
Esempio di Vigasio (comuni virtuosi)
Ricucire le divisioni, inoculare nuove visioni
Condividere e realizzare i sogni collettivi
26. IN PRATICA
Chiudere i cerchi dell’economia locale
cittadinanza attiva e democrazia
Trasparenza e diffusione/inclusione
Riunioni pubbliche
Gruppi di lavoro
Creare opportunità di partecipazione
In tutte le fasce di età e sesso
Recupero degli inoccupati
Forme alternative di retribuzione e ridistribuzione
GAS, se serve moneta locale
Convenzioni con i negozi
Cooperative/Associazioni? Serve consulenza giuridica.
27. ALTRI PRINCIPI (BAHA’I)
eliminazione di tutte le forme di pregiudizio
piena parità fra i sessi
riconoscimento della sostanziale unità delle grandi
religioni mondiali
eliminazione degli estremi di ricchezza e povertà
(Ricchezza e povertà reali, non necessariamente monetarie)
l’istruzione universale
un alto livello di condotta personale
l’armonia fra scienza e religione
uno stabile equilibrio fra natura e tecnologia
la realizzazione di un sistema federale mondiale basato
sulla sicurezza collettiva e l’unicità dell’umanità.
Consultazione come metodo decisionale